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La vendetta degli esclusi di Maurizio Preti: Un thriller psicologico tra segreti e giustizia. Recensione di Alessandria today
Quando il passato riemerge, ogni dettaglio nasconde la verità
Quando il passato riemerge, ogni dettaglio nasconde la verità Maurizio Preti ci regala un thriller psicologico avvincente con La vendetta degli esclusi. Una storia che intreccia gelosia, vendetta e segreti, coinvolgendo il lettore in una narrazione ricca di suspense e colpi di scena, dove niente è come sembra. Biografia dell’autore Maurizio Preti è un autore italiano apprezzato per i suoi…
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Scelti per voi
Fonte: pixabay.com
Una piccola scelta di libri “certificati” dai bibliotecari per distrarvi nel migliore dei modi durante le vacanze. Si tratta di novità, di titoli non recentissimi ma che magari vi sono sfuggiti e meritano attenzione, e di opere da cui sono stati tratti ottimi film.
Se non l’avete ancora letto vi consigliamo L’animale più pericoloso di Luca D’Andrea, del 2020. Ma qual è l’animale più pericoloso? Se non ci si lascia sviare dall’immagine di copertina, si può intuirlo fin dalle prime righe di questo avvincente giallo che ha come tema (argomento di scottante attualità) la salvaguardia dell’ambiente. A parte l’idea di fondo dell’adolescente rapita che ricorda il pregevole La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi, la storia si dipana in maniera diversa, dalla location (le montagne della Val Pusteria), ai moventi dei crimini, allo stile, agile, moderno, mai banale. Anche il finale diverge, ma su questo, naturalmente, non sveliamo nient’altro. Rispettata in pieno l’unica regola cui i gialli dovrebbero essere sottoposti: quella di inchiodare il lettore alle pagine, fino alla conclusione.
Pare che le case di ringhiera della vecchia Milano siano una continua fonte di ispirazione per scrittori e assassini: dopo i gialli di Francesco Recami orientati sulla figura dell’ex tappezziere in pensione Amedeo Consonni, è il vice-commissario Enea Zottìa che deve occuparsi di una serie di crimini in un vecchio stabile malandato nel cuore di Milano nell’ultimo libro di Marco Polillo I delitti di corso Garibaldi. Ma le indagini ci porteranno anche a Viboldone, frazione di San Giuliano Milanese e sede di un’antica Abbazia, e all’isola di San Giulio sul lago d’Orta (ebbene sì, proprio nel luogo in cui C’era due volte il barone Lamberto!), dove le vicende, soprattutto sentimentali, dei protagonisti troveranno il loro più naturale scioglimento.
Ambientato sul lago di Como è I milanesi si innamorano il sabato di Gino Vignali, il cui titolo si ispira al famosissimo I milanesi ammazzano al sabato di Scerbanenco (da cui è stato tratto anche un film per la regia di Duccio Tessari). “Dopo la fortunata tetralogia riminese con protagonista Costanza Confalonieri Bonnet, Gino Vignali cambia atmosfere e personaggi ma mantiene intatti il tono scanzonato e il ritmo incalzante che contraddistinguono i suoi fortunati gialli. Suspense, erotismo, umorismo sono gli ingredienti vincenti di un romanzo che, giocando abilmente con dubbi e ossessioni, incertezze e desideri, incanta il lettore in un riverbero di luci e ombre. Come l’acqua del lago, quando sembra calma ma non lo è”.
Non intendiamo certo tralasciare l’ultimo Simenon, L’orsacchiotto, anche questa opera di introspezione, di scavo profondo nella psiche umana aperto a più interpretazioni, una delle quali può essere che non è possibile mantenere sempre il controllo su tutto, anche ad altissimi livelli professionali: dopo una intera esistenza trascorsa all’insegna del più assoluto dominio di sé, una sola deroga al perfetto meccanismo esistenziale che il protagonista si è imposto può costare un prezzo inestimabile.
Torna nell’ultimo romanzo di Fabio Stassi, Notturno francese, il simpatico counselor della rigenerazione esistenziale Vince Corso, ma in questo caso, come per Simenon, l’indagine è introspettiva: un viaggio parallelo nei ricordi dell’infanzia e in treno, lungo la Costa Azzurra, terra d’origine del nostro detective-bibliofilo, trapiantato in Via Merulana. Finalmente sarà svelato il mistero del padre mai conosciuto a cui Vince indirizza cartoline nell’unico luogo che di sicuro aveva frequentato, almeno per una memorabile notte, ovvero il mitico Hotel Negresco.
Folgorante fin dall’incipit, la lettura di Perle ai porci (il titolo originale suona: God Bless You, Mr. Rosewater, or Pearls Before Swine) rende pienamente ragione a Umberto Eco che annoverava Kurt Vonnegut tra i suoi scrittori preferiti:
Uno dei protagonisti di questa storia, storia di uomini e donne, è una grossa somma di denaro, proprio come una grossa quantità di miele potrebbe essere, correttamente, uno dei protagonisti di una storia di api.
Ironico, dissacrante, politicamente scorretto, bizzarro, surreale, a metà strada fra America di Kafka e i racconti di Carver; uno stile veloce, tagliente; un lessico moderno e spiazzante. Se poi vi affezionate a questo autore, allora vi consigliamo Ghiaccio-nove, anche questo composto in una forma originalissima che sconcerta il lettore con la sua imprevedibile fantasia che scardina completamente gli schemi narrativi tradizionali. Strutturato a brevi capitoli sullo stile del Tristram Shandy di Sterne è un libro trasgressivo, esilarante fino al demenziale, davvero “uno dei tre migliori romanzi dell’anno scritto dal più grande scrittore vivente” come lo accolse Graham Greene nel 1963, anno della pubblicazione. Una potente satira della società contemporanea, che punta in particolare alla condanna della guerra, argomento quanto mai tristemente attuale.
Lo spaccone di Walter Tevis è un romanzo di formazione in cui il protagonista svolge il suo “apprendistato” (come lo definisce Fabio Stassi nella prefazione all’edizione minimum fax) nelle sale da biliardo dove sbarca il lunario spennando ‘polli’ grazie al suo non comune talento. Ma la conquista della consapevolezza comporta un prezzo molto alto: la coscienza del proprio valore si paga con la perdita della libertà. Un libro con i fiocchi che non poteva non ispirare un capolavoro come il film di Robert Rossen del 1961 con un Paul Newman perfettamente incarnato nella parte di Eddie Felson, The Fast, ‘lo svelto’. A voi il piacere di scoprire le differenze (che ci sono, e anche notevoli) tra il libro e il film. Newman rivestirà lo stesso ruolo nel 1986 come mentore del giovane Tom Cruise in Il colore dei soldi, per la regia di Scorsese, sempre dal sequel di Tevis.
Da La morte corre sul fiume di Davis Grubb è stato tratto nel 1955 per la regia di Charles Laughton un film talmente bello e originale proprio dal punto di vista tecnico da far rimpiangere che si tratti dell’unico exploit come regista da parte del celeberrimo attore britannico. Tratto da una drammatica storia vera, il romanzo si dispiega su più piani narrativi: il tema fiabesco, reso da Laughton con splendide immagini dello sfondo naturale notturno, il noir e la denuncia del fanatismo religioso. “La storia è qualcosa di più, se possibile, dei fatti che la compongono, è un’omelia nera, una lunga e cupa ballata atroce almeno quanto le filastrocche infantili che di tanto in tanto la interrompono, risuonando nel vuoto”.
Non è una storia dell’orrore, come il precedente Dracula, che tanta popolarità diede al suo creatore, Bram Stoker: Il gioiello dalle sette stelle è soprattutto un racconto d’avventura, i cui protagonisti, sorta di Indiana Jones tra le mummie, sono morbosamente infatuati dalla passione per la storia egizia. A metà tra il romanzo gotico di stampo ottocentesco e l’egittomania molto diffusa all’epoca, tanto da influenzare anche Conan Doyle e Poe, è un romanzo piacevole e adatto come lettura per le vacanze. Tra culto della reincarnazione, sarcofagi, ricerche archeologiche, luoghi affascinanti come il misterioso Egitto e la nebbiosa Londra, abbiamo anche la possibilità di scegliere tra due finali, perché il pubblico non gradì il primo e costrinse l’autore, pare, a riscriverne uno nuovo nella seconda edizione uscita nel 1912, anno della sua morte. In questa ristampa di ABEditore del 2022 sono presenti entrambe le varianti.
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Storia e origini del fumetto noir
Il Fumetto Noir, genere affascinante e misterioso, è un'arte che affonda le sue radici nel passato ma continua a esercitare un fascino irresistibile ancora oggi. In questo articolo, esploreremo le origini di questo genere tra mistero e suspense, faremo un viaggio nelle strade buie dell'America dove è nato e scopriremo il suo impatto in Italia, dove ha trovato una nuova casa tra passato e presente. Benvenuti nel mondo dell'oscura bellezza delle ombre del Fumetto Noir.
Origini del Fumetto Noir: Tra Mistero e Suspense
Le origini del fumetto noir sono avvolte da un'atmosfera di mistero e suspense che ha contribuito a renderlo uno dei generi più affascinanti della narrativa grafica. Nato negli Stati Uniti nel periodo tra le due guerre mondiali, il fumetto noir si distingue per la sua atmosfera cupa e decadente, i personaggi ambigui e la trama intricata. I temi centrali del genere includono il crimine, la corruzione, la vendetta e l'oscurità dell'animo umano. I protagonisti spesso sono detective privati, poliziotti corrotti o criminali con una morale distorta. Sono l'opposto del genere manga che invece è molto più vitale e divertente. Il fumetto noir rappresenta un viaggio nell'oscurità dell'animo umano, esplorando le zone d'ombra della società e sfidando il lettore ad affrontare il lato oscuro della realtà.
Dove è Nato il Fumetto Noir: Un Viaggio nelle Strade Buie dell'America
Il fumetto noir ha radici profonde nelle strade buie dell'America, dove ha preso forma e ha iniziato a diffondersi. Questo genere è emerso nel periodo post-bellico, negli anni '40 e '50, riflettendo l'atmosfera cupa e inquietante di un'America segnata dalla guerra e dal dopoguerra. Le città decadenti, le strade deserte e gli ambienti urbani degradati sono diventati ottime buste per fumetti il palcoscenico perfetto per le storie noir, ricche di mistero e suspense. I personaggi principali spesso erano detective privati, gangster o donne fatali, che si muovevano in un mondo corrotto e violento. Le opere di autori come Dashiell Hammett e Raymond Chandler hanno contribuito a definire questo genere, portando avanti una tradizione che ancora oggi affascina i lettori di tutto il mondo.
Il Fumetto Noir in Italia: Un Fascino Oscuro tra Passato e Presente
Il Fumetto Noir in Italia: Un Fascino Oscuro tra Passato e Presente In Italia, il fumetto noir ha un fascino oscuro che affonda le radici nel passato ma continua a essere una presenza influente anche nel presente. Negli anni '70, autori come Hugo Pratt hanno introdotto il genere nel panorama italiano con storie piene di atmosfera e mistero. Oggi, nuovi talenti si sono affacciati sulla scena buste per fumetti forum creando opere che combinano l'estetica noir con tematiche contemporanee. L'oscura bellezza delle ombre viene esplorata attraverso personaggi complessi e trame intricate, che affascinano i lettori con il loro mix di suspense e introspezione psicologica. Il fumetto noir italiano rappresenta un viaggio emozionante attraverso le sfumature più cupe dell'animo umano, mantenendo vivo l'interesse per questo genere affascinante.
Il fumetto noir, con la sua oscura bellezza delle ombre, ha affascinato e coinvolto lettori di tutto il mondo. Le sue origini misteriose e il suo legame con le strade buie dell'America hanno reso questo genere unico e affascinante. In Italia, il fumetto noir buste per fumetti blog trovato un terreno fertile per crescere e svilupparsi. Ma quale sarà il futuro di questo genere? Sarà in grado di adattarsi ai cambiamenti della società contemporanea? Lasciamo aperto questo interrogativo, lasciando spazio alla riflessione sul destino del fumetto noir.
Infine lasciamo un collegamento a questo interessante articolo che parla delle tecniche di disegno e sceneggiatura dei fumetti per capire come si crea un fumetto e quante cose ci sono da fare prima di poter trasformare un'idea in un vero fumetto con tanto di storia e sceneggiatura. Da non perdere.
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Ventinove anni fa moriva il grande attore americano, interprete di film quali I gangsters di Robert Siodmak, Forza bruta di Jules Dassin, Da qui all’eternità di Fred Zinnemann, Vera Cruz di Robert Aldrich, La rosa tatuata di Daniel Mann, Il mago della pioggia di Joseph Anthony, Vincitori e vinti di Stanley Kramer, L’uomo di Alcatraz e Il treno di John Frankenheimer, Il Gattopardo di Luchino Visconti, I professionisti di Richard Brooks, Atlantic City U.S A. di Louis Malle e molti altri. Nato a New York il 2 novembre 1913, trapezista in vari circhi dal ’29 al ’42, viene costretto ad interrompere la carriera a causa di una brutta frattura ad un braccio. Dopo vari lavori saltuari, nel ’43, durante la Seconda guerra mondiale, si arruola nei marines e, nei due anni successivi, combatte in Africa settentrionale e sbarca in Italia insieme agli altri militari alleati. Dopo qualche esperienza teatrale, esordisce al cinema in I gangsters (1946) di Robert Siodmak, tratto da uno fra i Quarantanove racconti di Ernest Hemingway ed in cui recita con Ava Gardner. L’anno seguente giganteggia da protagonista in Forza bruta (1947) di Jules Dassin, capolavoro carcerario degli anni Quaranta. I film successivi son quasi tutti dei classici, in cui Lancaster padroneggia sempre meglio il suo stile di recitazione ed arricchisce sempre più i suoi personaggi con dettagli, sfumature, sottigliezze ed introspezione psicologica. In Il terrore corre sul filo (1948) di Anatole Litvak, è il marito assassino che in circa un’ora e mezza di suspense ininterrotta rappresenta un serio pericolo per la moglie (interpretata da Barbara Stanwyck), mentre in La leggenda dell’arciere di fuoco (1950) di Jacques Tourneur e Il corsaro dell’isola verde (1952) di Robert Siodmak, utilizza abbondantemente il suo atletismo e le sue doti acrobatiche, che poi tempererà e drammatizzerà in grandi western come Vera Cruz (1954) di Robert Aldrich, in cui è antagonista di Gary Cooper, L’ultimo Apache (1954), anch’esso diretto da R. Aldrich, e Sfida all’OK Corrall (1957) di John Sturges, in cui recita con Kirk Douglas – con il quale aveva già lavorato nove anni avanti nel noir Le vie della città (1948) di Byron Haskin e con cui stabilirà un ottimo rapporto di amicizia ed una collaborazione artistica che, nei circa trent’anni successivi, li vedrà insieme in altri sei film. Nel frattempo, l’esperienza arricchisce la sua maschera di malinconie e mezzi toni con cui affronta personaggi più ambigui e sofferti, fra cui il giornalista di Piombo rovente (1957) di Alexander MacKendrick, il giudice tedesco che viene processato a Norimberga in Vincitori e vinti (1961) di Stanley Kramer e l’ergastolano che diventa uno fra i massimi esperti al mondo in ornitologia di L’uomo di Alcatraz (1962) di John Frankenheimer, con cui vince la Coppa Volpi a Venezia – due anni avanti aveva vinto l’Oscar come Miglior Attore protagonista con il ruolo predicatore esaltato di Il figlio di Giuda (1960) di Richard Brooks) ed ottiene una nomination all’Oscar come Miglior Attore Protagonista (Oscar che verrà vinto da Gregory Peck per Il buio oltre la siepe di Robert Mulligan, tratto dal libro omonimo - premio Pulitzer 1960 - di Harper Lee). Nel ’63 Luchino Visconti gli imprime i tratti asciutti e dolenti del principe di Salina nel celebre Il Gattopardo, versione cinematografica del libro omonimo (Premio Strega 1959) di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con Claudia Cardinale, Alain Delon, Paolo Stoppa, Serge Reggiani, Romolo Valli, Rina Morelli, Lucilla Morlacchi, Mario Girotti - non ancora Terence Hill -, Giuliano Gemma ed una giovanissima Ottavia Piccolo. Nel film Lancaster, elegante più che mai negli impeccabili vestiti dell’aristocratico borbonico che si trova costretto a confrontarsi con il nuovo vento garibaldino, riesce a dominare la scena senza manierismi e senza farsi sopraffare dalla sfarzosità delle scenografie, degli arredamenti e dei costumi, fondendo, da vero precursore - qualche anno prima dell’affermazione
di attori come Robert Redford, Jack Nicholson, Dustin Hoffman, Al Pacino, Robert De Niro -, la professionalità ed il carisma hollywoodiano con la sensibilità europea, con uno stile fino ad allora sconosciuto fra attori americani. In età più matura, per dar spessore ai suoi personaggi gli basterà sempre meno. Rende crepuscolare l’antieroe western - Io sono la legge (1971) di Michael Winner, con Robert Ryan e Lee J. Cobb, Io sono Valdez (1971) di Edwin Sherin, Nessuna pietà per Ulzana (1972) di Robert Aldrich) e gangster - Atlantic City U.S.A. (1980) di Louis Malle, con Susan Sarandon, e con cui ottiene una meritatissima nomination all’Oscar come Miglior Attore non Protagonista. In Italia, viene diretto nuovamente da L. Visconti in Gruppo di famiglia in un interno (1974), con Claudia Cardinale e, nei circa quindici anni successivi, apparirà in Novecento (1976) di Bernardo Bertolucci, nel film tv Mosè (1977) di Gianfranco De Bosio, in La pelle (1981) di Liliana Cavani, tratto dal libro omonimo di Curzio Malaparte ed in cui recita per la quarta ed ultima volta con Claudia Cardinale, nelle miniserie tv Marco Polo (1982) di Giuliano Montaldo e Verdi (1983) di Renato Castellani, in Il giorno prima (1987) di Giuliano Montaldo, scritto da Piero Angela, nella miniserie tv I promessi sposi (1989) di Salvatore Nocita, in cui interpreta in cardinal Federigo Borromeo, e nel film tv Il viaggio del terrore: la vera storia dell’Achille Lauro (1990) di Alberto Negrin. Fra gli altri film ricordiamo Furia nel deserto (1947) di Lewis Allen, Erano tutti miei figli (1948) di Irving Reis, Per te ho ucciso (1948) di Norman Foster, con Joan Fontaine, Doppio gioco (1949) di Robert Siodmak, con Yvonne De Carlo, La corda di sabbia (1949) di William Dieterle, con Paul Henreid, L’imprendibile signor 880 (1950) di Edmund Goulding, con Dorothy McGuire, La valle della vendetta (1951) di Richard Thorpe, con Robert Walker e Joanne Dru, Torna, piccola Sheba (1952) di Delbert Mann, Da qui all’eternità (1953) di Fred Zinnemann, con Deborah Kerr, Montgomery Clift, Frank Sinatra (Oscar come Miglior Attore non Protagonista) e Ernest Borgnine, Il trono nero (1954) di Byron Askin, La rosa tatuata (1955) di Daniel Mann, con Anna Magnani (Oscar come Miglior Attrice Protagonista - primissima attrice italiana a vincere un Oscar in un film americano), Il mago della pioggia (1956) di Joseph Anthony, con Katharine Hepburn, Mare caldo (1958) di Robert Wise, con Clark Gable, Tavole separate (1958) di Delbert Mann, con Rita Hayworth e David Niven, Il discepolo del diavolo (1959) di Guy Hamilton, con Kirk Douglas, Gli inesorabili (1960) di John Huston, con Audrey Hepburn e Audie Murphy, Il giardino della violenza (1961) di John Frankenheimer, Gli esclusi (1963) di John Cassavetes, Il treno (1964) di J. Frankenheimer, Sette giorni a maggio (1964) di J. Frankenheimer, con K. Douglas, I professionisti (1966) di Richard Brooks, con Claudia Cardinale e Lee Marvin, Joe Bass l’implacabile (1968) di Sydney Pollack, con Ossie Davis e Telly Savalas, Ardenne 44, un inferno (1969) di S. Pollack, Airport (1970) di George Seaton, Scorpio (1973) di Michael Winner, con Alain Delon, Buffalo Bill e gli indiani (1976) di Robert Altman, con Paul Newman, Cassandra Crossing (1976) di George Pan Cosmatos, con Richard Harris e Sophia Loren, L’isola del dottor Moreau (1977) di Don Taylor, Zulu Dawn (1979) di Douglas Hickox con Peter O’ Toole, Branco selvaggio (1980) di Lamont Johnson, Osterman Weekend (1983) di Sam Peckinpah (alla sua ultima regia), tratto dal libro omonimo di Robert Ludlum ed interpretato anche da Rutger Hauer e Meg Foster, Local Hero (1983) di Bill Forsyth, Il sogno della città fantasma (1985) di Alan Sharp, l’amaro Due tipi incorreggibili (1986) di Jeff Kanew, settimo e ultimo film in cui recita con l’amico Kirk Douglas, La bottega dell’orefice (1988) di Michael Anderson, tratto dal dramma omonimo di Andrzej Jawien [Karol Józef Wojtyla], il film tv Il fantasma dell’opera (1989)
di Tony Richardson, tratto dal romanzo omonimo di Gaston Leroux, L’uomo dei sogni (1989) di Phil Alden Robinson, con Kevin Costner e James Earl Jones. Fa anche due esperienze dietro alla macchina da presa, dirigendo (e interpretando) il western Il kentuckiano (1955) - conosciuto anche con il titolo Il vagabondo delle frontiere -, con Dianne Foster e Walter Matthau (al suo esordio cinematografico), e L’uomo di mezzanotte (1974), con Susan Clark. Dopo varie difficoltà di salute (compresi due infarti) nel corso degli anni Ottanta (nel 1989 ad esempio, era stato costretto a rifiutare il ruolo da protagonista in The Old Gringo di Luis Puenzo, con Jane Fonda - ruolo poi affidato a Gregory Peck -, proprio per via del fatto che i suoi problemi di cuore non gli avrebbero permesso di affrontare le riprese sulle montagne messicane), nel novembre 1990, circa due settimane dopo la fine delle riprese del film tv Separate but Equal (1991) di George Stevens jr., con Sidney Poitier (che verrà trasmesso in tv nel maggio 1991), viene colpito da un ictus ischemico che comprometterà fortemente le sue capacità motorie. Si riprende parzialmente nel giro di circa un anno, ma decide di ritirarsi a vita privata, circa tre anni prima della sua scomparsa. Burt Lancaster - insieme ai quasi coetanei Robert Taylor (1911-1969), Stewart Granger (1913-1993), Richard Widmark (1914-2008), Sterling Hayden (1916-1986), Gregory Peck (1916-2003), Glenn Ford (1916-2006), Kirk Douglas (1916-2020), Robert Mitchum (1917-1997) e William Holden (1918-1981) - è stato uno fra i “grandi” della Hollywood classica e non solo. Una lunga e ricca carriera (circa cento film) cominciata con ruoli d’azione e noir e passata attraverso il western, il gangster-movie, alcuni fra i più celebri drammi di scuola statunitense fino alla profondità degli autori europei (su tutti Luchino Visconti e Louis Malle).
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Max De Stefanis, in libreria il nuovo romanzo
Max De Stefanis descrive la sua ultima fatica letteraria: «Segui il tuo respiro” non è solo un romanzo, ma in primo luogo un’esperienza assolutamente sconvolgente, paragonabile a quella di chi si trova sopra un treno lanciato a tutta velocità a causa della rottura dei freni e deve decidere se buttarsi fuori, sperando di salvarsi, oppure accettare il proprio destino, raggomitolandosi in posizione fetale per prepararsi allo schianto». A pochi anni di distanza dal libro di esordio “Show Surprise” (2013), il nuovo romanzo consacra l’autore al filone del genere distopico.
Suspense e mistero, introspezione ed erotismo, ma anche ironia, provocazione e critica sociale sono gli elementi che fanno di “Segui il tuo respiro” un’opera innovativa e destabilizzante, dove trovano spazio lungimiranti riflessioni sulla società contemporanea e sulle insidie dell’avanzamento tecnologico, con le inevitabili ripercussioni sulle relazioni umane e sui valori annessi.
Al centro della storia, ambientata tra il 2022 e il 2023, ci sono le vicende di Ivan Manzato, professione FPA, ovvero funeral planning agent, che stanco della routine quotidiana cercherà di dare una svolta alla propria esistenza. Determinante, in questo senso, sarà l’incontro con la misteriosa Coline, con la quale Ivan scoprirà l’amore e si troverà ad affrontare accadimenti imprevedibili che sveleranno di volta in volta inaspettati e inquietanti retroscena.
«”Segui il tuo respiro” nasce dall’idea di raccontare il mondo che ci circonda attraverso le vicende dei due protagonisti, mettendo l’accento sulle relazioni tra le persone, sui sentimenti e sull’eros, in un contesto sociale caratterizzato dalla rapidità e dalla superficialità dei rapporti» spiega l’autore, «Non è facile, però, raccontare il presente in cui si è immersi. Per questo motivo la storia è ambientata in un futuro prossimo, in quanto la”sfasatura” temporale permette di accentuare alcune tendenze sociali attuali, in alcuni casi drammatizzandole, allo scopo di indurre il lettore a riflettere. Allo stesso modo, amo servirmi della distopia per estremizzare alcuni degli aspetti più inquietanti della nostra era, in primis il controllo e la manipolazione mediatica e culturale a cui siamo soggetti quotidianamente e che rischia di trasformare le nostre vite in un grottesco reality horror».
Il nodo gordiano, attorno al quale si sviluppa il plot del romanzo è l’ambivalenza dell’evoluzione tecnologica, che se da un lato ci porta a prefigurare lo sviluppo in un prossimo futuro, di un’intelligenza artificiale incredibilmente evoluta, dall’altro potrebbe mettere in discussione il nostro primato sociale in quanto esseri umani e la nostra capacità di discernimento sulle conseguenze e sui limiti etici del “progresso”.
Da questa tematica chiave prendono forma, nella narrazione, diversi spunti di riflessione legati al transumanesimo, ai nuovi orizzonti aperti dalle biotecnologie, nonché all’attualissimo dibattito sull’alimentazione alternativa. Al tempo stesso emergono gli aspetti degenerativi della distrazione di massa, dell’amore digitale e delle derive del capitalismo.
Nell’era dei consumi, della produttività e dell’efficienza, l’autore ci sprona a meditare sulla necessità di compiere una vera e propria “rivoluzione copernicana” nei confronti di uno stile di vita che rischia di annientarci. Celato tra le pagine, e rimarcato dal drammatico epilogo del romanzo, c’è un invito a fermarsi, laddove il mondo corre senza sosta, per recuperare la dimensione che più ci appartiene, dove riappropriarci del “nostro respiro” significa tornare all’essenziale consapevolezza di ciò che ci rende vivi e liberi, semplicemente umani.
QUARTA DI COPERTINA
Una storia d’amore sconvolgente, in cui le identità sessuali sono rimesse in discussione. Una vicenda ricca di imprevisti, tra esperimenti alimentari e biotecnologici estremi che sfociano in un reality horror dai sapori kinghiani, dove non vige più la legge del più forte, ma la forza della mente meditativa, capace di lasciare andare.
NOTE BIOGRAFICHE
Max De Stefanis è uno scrittore e cantautore svizzero. I principali temi affrontati nelle sue opere sono le trasformazioni e le derive adolescenziali, l’homo technologicus e gli scenari distopici connessi, la critica nei confronti dell’industria culturale e, in chiave più propositiva, la prefigurazione di una società più consapevole, compassionevole e illuminata. Max è anche docente di scuola media. In questo ambito, da diversi anni propone progetti mediatici, tecnologici e teatrali a partire da laboratori di scrittura creativa. Infine, da oltre venticinque anni pratica la meditazione buddhista e da diverso tempo si occupa di terapie olistiche (riflessologia, cromopuntura, massaoterapia).
Per approfondimenti si veda: http://www.maxdestefanis.ch
http://www.mjmeditore.it/autori/de-stefanis-massimiliano
CONTATTI E SOCIAL
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press: [email protected]
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"L'estate delle lumache colorate" di Massimiliano Serino. Recensione di Alessandria today
"L'estate delle lumache colorate", romanzo pubblicato il 28 luglio 2024, è un’opera di Massimiliano Serino che immerge il lettore in un’indagine avvincente ambientata nel cuore della campagna piemontese.
Un’estate tra mistero, paura e crescita interiore. “L’estate delle lumache colorate”, romanzo pubblicato il 28 luglio 2024, è un’opera di Massimiliano Serino che immerge il lettore in un’indagine avvincente ambientata nel cuore della campagna piemontese. Con un sapiente intreccio di suspense, leggende locali e dinamiche umane, il libro racconta una storia che unisce il fascino del mistero con un…
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Inganno Fatale: Insonne (Vol. 2). Un thriller psicologico tra misteri e scomparse: il secondo capitolo della trilogia di P. J. Mann. Recensione di Alessandria today
P. J. Mann torna con il secondo volume della trilogia Inganno Fatale, intitolato Insonne. Con uno stile avvincente e una trama intricata, l'autore porta il lettore in un viaggio oscuro, pieno di colpi di scena e domande senza risposta
P. J. Mann torna con il secondo volume della trilogia Inganno Fatale, intitolato Insonne. Con uno stile avvincente e una trama intricata, l’autore porta il lettore in un viaggio oscuro, pieno di colpi di scena e domande senza risposta. Ambientato in un lussuoso albergo isolato, il romanzo mescola elementi di giallo e thriller psicologico, mantenendo alta la tensione fino all’ultima…
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L’Anima del Male di Linda Castillo. Recensione di Alessandria today
Un thriller intenso e avvincente con Kate Burkholder come protagonista.
Un thriller intenso e avvincente con Kate Burkholder come protagonista. Autore: Linda CastilloTitolo originale: The Hidden OneEditore: PiemmeGenere: Thriller Sinossi A Painters Mill, una piccola comunità amish, il silenzio cela oscuri segreti. Quando vengono ritrovati i resti di un uomo scomparso oltre un decennio prima, il passato torna a tormentare Kate Burkholder, capo della polizia locale.…
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Niente tranne il nome di Andrea Maggi: un giallo avvolto dal mistero della provincia italiana. Recensione di Alessandria today
Andrea Maggi, con Niente tranne il nome, ci regala un giallo avvincente che intreccia segreti e misteri in una piccola provincia italiana.
Segreti e intrighi in un piccolo paese, tra scuole e ombre del passato Andrea Maggi, con Niente tranne il nome, ci regala un giallo avvincente che intreccia segreti e misteri in una piccola provincia italiana. Pubblicato da Garzanti, il romanzo si distingue per la sua capacità di catturare il lettore con una narrazione avvolgente e personaggi sfaccettati. La trama, che si snoda tra le aule di…
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Io sono tornato di Brian Freeman: un thriller psicologico di grande intensità. Un viaggio tra colpe, redenzione e misteri del passato. Recensione di Alessandria today
Brian Freeman, maestro del thriller psicologico, ci regala un’altra opera memorabile con Io sono tornato, un romanzo che combina tensione narrativa, introspezione e colpi di scena.
Brian Freeman, maestro del thriller psicologico, ci regala un’altra opera memorabile con Io sono tornato, un romanzo che combina tensione narrativa, introspezione e colpi di scena. Pubblicato nella collana Pickwick, il libro esplora i temi del passato, della redenzione e della vendetta, immergendo il lettore in un intreccio emotivo e intrigante. Brian Freeman, nato a Chicago nel 1963, è un…
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Recensione completa: Il manoscritto di Anne Holt. A cura di Alessandria today
Il manoscritto, pubblicato in Italia da Einaudi, segna il ritorno di Hanne Wilhelmsen, l’iconica detective creata dalla scrittrice norvegese Anne Holt
Introduzione all’opera:Il manoscritto, pubblicato in Italia da Einaudi, segna il ritorno di Hanne Wilhelmsen, l’iconica detective creata dalla scrittrice norvegese Anne Holt. Questo romanzo, che fonde il classico giallo nordico con elementi di suspense psicologica, cattura il lettore in un’avvincente indagine che esplora i lati oscuri della natura umana. Con una scrittura precisa e una trama…
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La Chiave Dimenticata di Monica Monacelli. Il passato si può dimenticare, ma non cancellare. Thriller psicologico. Recensione di Alessandria today
Biografia dell’autore: Monica Monacelli è un’autrice capace di intrecciare emozioni profonde, mistero e tensione psicologica.
Biografia dell’autore:Monica Monacelli è un’autrice capace di intrecciare emozioni profonde, mistero e tensione psicologica. Con La Chiave Dimenticata, ha dato vita a un romanzo che esplora la fragilità dell’animo umano e la forza del passato nel plasmare il presente, consolidando il suo talento come narratrice di storie intense e avvincenti. Analisi dettagliata:“La Chiave Dimenticata” è un…
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Inutili Segreti di Monica Monacelli. Il presente si nutre del passato. Thriller psicologicoSerie: Sequel di La chiave dimenticata Recensione di Alessandria today
Monica Monacelli è un’autrice italiana nota per la sua abilità nel creare storie intense e coinvolgenti, che combinano mistero, introspezione psicologica e un tocco di drammaticità
Biografia dell’autore:Monica Monacelli è un’autrice italiana nota per la sua abilità nel creare storie intense e coinvolgenti, che combinano mistero, introspezione psicologica e un tocco di drammaticità. Con Inutili Segreti, continua il suo viaggio narrativo con una trama che si intreccia con emozioni profonde e segreti inconfessabili. Analisi dettagliata:“Inutili Segreti” si presenta come un…
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Le bugie sepolte nel mio giardino di Kim Jin Yeong. Un thriller psicologico che esplora il lato oscuro della mente umana. Recensione di Alessandria today
Biografia dell'autore. Kim Jin Yeong è uno degli autori più acclamati della letteratura coreana contemporanea.
Biografia dell’autore.Kim Jin Yeong è uno degli autori più acclamati della letteratura coreana contemporanea. Con uno stile affilato e una narrazione avvincente, si è distinto per la sua capacità di scavare nei meandri della psiche umana, affrontando temi complessi con un linguaggio accessibile e coinvolgente. “Le bugie sepolte nel mio giardino” rappresenta una delle sue opere più…
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Le bugie sepolte nel mio giardino di Kim Jin Yeong. Un thriller psicologico tra segreti, apparenze e lotte per la sopravvivenza. Recensione di Alessandria today
"Le bugie sepolte nel mio giardino", pubblicato il 2 gennaio 2025, è il nuovo avvincente romanzo di Kim Jin Yeong, un’opera che esplora il lato oscuro delle apparenze e dei rapporti umani.
“Le bugie sepolte nel mio giardino”, pubblicato il 2 gennaio 2025, è il nuovo avvincente romanzo di Kim Jin Yeong, un’opera che esplora il lato oscuro delle apparenze e dei rapporti umani. Con un’ambientazione che richiama l’atmosfera inquietante di Parasite, il libro intreccia vite apparentemente perfette e disperate in una Seoul dove il confine tra verità e bugia è sottile e letale. Trama. La…
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"Male Dentro" di Jo Burnette. Un viaggio oscuro nei confini della mente e del paranormale. Recensione di Alessandria today
"Male Dentro", pubblicato il 29 febbraio 2024, è il nuovo romanzo di Jo Burnette, un’opera che mescola magistralmente elementi di fantascienza, paranormale e thriller psicologico, trasportando il lettore in un universo inquietante dove realtà e follia si
“Male Dentro”, pubblicato il 29 febbraio 2024, è il nuovo romanzo di Jo Burnette, un’opera che mescola magistralmente elementi di fantascienza, paranormale e thriller psicologico, trasportando il lettore in un universo inquietante dove realtà e follia si intrecciano. Con una valutazione media di 4,4 stelle su 5, il libro si è già affermato come una lettura imperdibile per gli amanti dei racconti…
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