#storie di amore e mistero
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La Chiave Dimenticata di Monica Monacelli. Il passato si può dimenticare, ma non cancellare. Thriller psicologico. Recensione di Alessandria today
Biografia dell’autore: Monica Monacelli è un’autrice capace di intrecciare emozioni profonde, mistero e tensione psicologica.
Biografia dell’autore:Monica Monacelli è un’autrice capace di intrecciare emozioni profonde, mistero e tensione psicologica. Con La Chiave Dimenticata, ha dato vita a un romanzo che esplora la fragilità dell’animo umano e la forza del passato nel plasmare il presente, consolidando il suo talento come narratrice di storie intense e avvincenti. Analisi dettagliata:“La Chiave Dimenticata” è un…
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Il calore del suo cappotto in una notte d’inverno
Era una notte che sicuramente sarebbe rimasta nei miei ricordi, una di quelle che, anche con il passare degli anni, riaffiorano improvvise, come il profumo di un fiore che sboccia solo di notte. La neve cadeva lieve, coprendo tutto con un silenzio surreale. Camminavo per le vie del centro, stringendomi nel mio cappotto leggero. Qualcosa mi faceva pensare che quella notte non fosse come le altre,…
#Amore e ricordi: racconti per giovani donne#Il fascino degli incontri casuali#Incontri romantici in una notte d’inverno#Racconti brevi di amore e mistero#Storie romantiche ambientate nella neve
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“forever close” photo by Fabrizio Pece (tumblr | 500px | instagram)
Nel cuore di una cittadina senza tempo, dove il grigio delle strade si fonde con il grigio del cielo, c'è una storia d'amore che resiste all'implacabile corso del destino. Le vite di Alex e Morgan si intrecciavano tra i vicoli stretti, un'amicizia che si sviluppò in qualcosa di più, un sentimento che sfidava la monotonia delle giornate grigie.
Alex, un lavoratore locale, e Morgan, una mente creativa senza un posto fisso nel mondo, si scoprirono l'un l'altro in un piccolo bar buio. Il loro amore crebbe nell'oscurità di strade poco illuminate, dove le luci pallide delle insegne creavano un'atmosfera di mistero e desiderio. Ma come talvolta capita, la vita ha avuto una strana maniera di chiedere il conto.
In una fredda notte d'inverno, Alex e Morgan persero la vita in un incidente che spezzò le loro storie ancor prima che potessero scrivere il loro epilogo. Le loro famiglie, spesso spartite da vedute diverse, si trovarono unite dalla stessa tristezza e rimpianto. Troppe parole non dette, troppe emozioni represse, ora sprofondavano nelle tombe di due anime che avevano trovato il loro rifugio l'una nell'altra.
Le loro tombe erano inclinate, appoggiandosi l'una all'altra come se la morte avesse finalmente concesso loro il conforto negato dalla vita. La pietra fredda divenne il testimone di un amore che, sebbene interrotto prematuramente, continuava a vibrare nell'eternità. Nelle notti tranquille, quando la pioggia scivolava via senza rumore, si diceva che le anime di Alex e Morgan si ritrovassero, non più limitate dai confini terreni.
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C’è un legame misterioso che unisce i gatti e le donne. Un’intesa che va oltre il comune incontrarsi Il semplice riconoscersi. Un amore che li stringe una storia che li lega scritta con inchiostro divino.
Sono esseri danzanti sul filo del tempo affamati di mistero e di vita che danno il meglio di loro quando nessuno li osserva.
Spiriti liberi nati dalla stessa luce.
C’è un patto di bellezza di accecante meraviglia che unisce i gatti e le donne entrambi capaci di offrirsi e di Amare senza mezze misure senza alcuna pietà.
Abitanti di un tempo antico provenienti da un’altra epoca doni del cielo creature salvifiche chiamate a raccolta per proteggerci, per accompagnarci.
I loro gesti leggeri la loro mite eleganza sono tele esposte nel museo dei miracoli.
Non avvicinatevi a loro se non siete pronti a sognare a mettervi in viaggio ad abbattere muri a conoscere parti di voi sconosciute.
I gatti e le donne fedeli al loro sodalizio di intima guerra e pace suprema de sempre conoscono le risposte per questo mondo che non si da tregua e incontrollabilmente verso una sconosciuta meta, corre.
Nessuno sa cosa ci sia di cosi magico e leale intimo e randagio dentro a quegli occhi dove la gentilezza dimora e l’infinito, spensierato scorre. Andrew Faber art by keltenromane **************************** There is a mysterious bond that unites cats and women. An understanding that goes beyond the common meeting The simple recognition. A love that binds them a story that binds them written with divine ink.
They are beings dancing on the edge of time hungry for mystery and life that give the best of themselves when no one is watching.
Free spirits born from the same light.
There is a pact of beauty of blinding wonder that unites cats and women both capable of offering themselves and of Loving without half measures without any pity.
Inhabitants of an ancient time coming from another era gifts from heaven saving creatures called together to protect us, to accompany us.
Their light gestures their gentle elegance are canvases exhibited in the museum of miracles.
Don't approach them if you are not ready to dream to set out on a journey to break down walls to know unknown parts of yourself.
Cats and women faithful to their partnership of intimate war and supreme peace always know the answers for this world that gives no respite and uncontrollably towards an unknown destination, runs.
No one knows what is so magical and loyal intimate and stray inside those eyes where kindness dwells and the infinite, carefree flows. Andrew Faber art by keltenromane
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Desidero ardentemente una donna la cui bellezza risplenda nelle curve seducenti del suo corpo, specialmente in quelle che con ogni movimento raccontano storie di passione e mistero. C'è qualcosa di irresistibilmente magnetico in una figura femminile che sa comunicare con il semplice ondeggiare dei fianchi, in quelle linee sinuose che catturano lo sguardo e incendiano l'immaginazione. Ogni suo passo è un invito velato, una promessa di emozioni che attendono di essere scoperte, un richiamo che risuona nel profondo dell'anima. Ma forse, ciò che veramente cerco, va oltre la superficie. Quelle affascinanti silhouette potrebbero essere il riflesso di un'anima altrettanto intrigante, di una mente raffinata che sa giocare con sguardi e parole. Desidero perdermi in occhi che svelano segreti, in sorrisi che accennano complicità proibite, in conversazioni che sfiorano il confine tra realtà e sogno. Voglio sentire il brivido di una mano che sfiora la mia con intenzione, di dita che tracciano percorsi inesplorati sulla pelle. Sogno notti avvolte in un velo di emozione, dove i sensi sono esaltati e ogni respiro è condiviso. Momenti in cui il tempo sembra fermarsi, lasciando spazio solo a noi e al fuoco che arde silenzioso. Aspiro a una connessione profonda, fatta di sguardi che trasmettono desiderio, di parole sussurrate all'orecchio, di risate che nascono spontanee. Una danza sottile di avvicinamenti e allontanamenti, dove ogni incontro è carico di aspettative e ogni distanza accresce il desiderio. Desidero una donna che, con la sua sola presenza, possa trasformare una semplice stanza nel luogo più intrigante del mondo. Che sappia accendere la fiamma della seduzione con un gesto appena accennato, che renda ogni istante un gioco di fascino e attrazione. Una complice con cui condividere sguardi rubati tra la folla, segreti celati dietro sorrisi enigmatici. E forse, in fondo, ciò che il mio cuore e i miei sensi cercano è un amore che sia al contempo profondo e avvolto in un'aura di eterna seduzione. Un legame in cui la passione si rinnova ogni giorno, dove l'attrazione è alimentata dalla scoperta continua dell'altro. Perché l'amore più intenso è quello che sa unire l'anima e il corpo in una sintonia perfetta, dove ogni istante è un invito a lasciarsi andare e a vivere pienamente.
Empito
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L'Orient Express fu inventato da Georges Nagelmackers, imprenditore figlio di una ricca famiglia di banchieri belgi. Nagelmackers venne ispirato dai famosi treni di lusso di George Mortimer Pullman, già attivi durante gli anni Sessanta e che il belga vide durante un viaggio negli Stati Uniti.
Era il 4 ottobre 1883 quando l'Orient Express iniziò il suo primo viaggio, inaugurando la tratta Parigi-Istanbul sul treno più lussuoso mai costruito. Nel tempo sono cambiate le tratte e le città toccate e il servizio originale della "Compagnie Internationale des Wagons-Lits" non esiste più: ormai ci sono compagnie private che offrono viaggi di lusso su lunghe tratte internazionali e treni chiamati ancora Orient Express. Un nome che ha fatto sognare generazioni di viaggiatori e stuzzicato la fantasia di romanzieri, da Agatha Christie con Assassinio sull'Orient Express a Ian Fleming con 007, dalla Russia con amore. Ma è anche un nome che evoca storie di vere spie, intrighi e mistero.
DA PARIGI A INSTANBUL. La grande avventura iniziò nel 1883, quando, tra nuvole di vapore e fischio del via libera, il treno lasciò solennemente la Gare de l'Est di Parigi diretto a Istanbul (all'epoca Costantinopoli). Nella folla elegante che assisteva alla partenza non mancavano gli scettici, convinti che "andare da Parigi a Costantinopoli fosse insensato come pensare di andare sulla Luna"
scrisse nel suo articolo sul Figaro il giornalista Edmond About. Insieme ad altri scrittori e personalità, faceva parte dei 40 invitati saliti a bordo per il viaggio inaugurale. Tutti erano elettrizzati per questa nuova esperienza e la raccomandazione di portare con sé un revolver non faceva che aggiungere suspense.
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Le esperienze della vita
Le esperienze sono come un grande scrigno pieno di sorprese e mistero in essa sono rinchiuse grandi insegnamenti che vanno vissuti e da essi impariamo a non commettere gli stessi errori o a imparare molte cose su noi stessi, bisogna saper accettare e recepire ciò che la vita ci offre.
Le esperienze, possono esse positive o negative, e ci insegnano lezioni importanti sulla vita, sulle relazioni e sul mondo che ci circonda. Ci aiutano a comprendere cosa funziona e cosa non funziona per noi. Vivere diverse esperienze ci permettere di sviluppare abilità, e auto conoscenza. Ci aiutano a diventare persone più complete e consapevoli. Le esperienze condivise con gli altri possono rafforzare i legami. Le storie comuni, i momenti difficili e felici creano ricordi che ci uniscono alle altre persone. In oltre contribuiscono a definire chi siamo. Esse influenzano le nostre opinioni, i valori e il nostro comportamento confrontandoci con gli atri possiamo avere idee originali e creative facendoci conoscere i vari aspetti della vita
In oltre ci insegnano che da i nostri errori possiamo imparare a non rifarli, non abbiate paura di dire a una persona che vi ferisce "basta", allontanate chi vi manca di rispetto o vi mente non è egoismo ma amore per se stessi, non sentitevi in colpa per gli errori passati perché devono restare nel passato, pensate al vostro presente e a migliorare il vostro futuro. ciò che è stato insegna.
-keyla0953
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Il Cuore Incantato del Lago Maggiore: Episodio 3 - "Il Segreto del Medaglione"
Con il segreto dell'isola segreta custodito gelosamente, Riccardo e Sofia tornarono a Ponte Blu portando con sé il medaglione e le meravigliose scoperte fatte alla Rocca di Arona. Si riunirono con gli anziani del paese e con Carlo, il saggio custode del lago, per condividere la loro avventura e rivelare l'esistenza dell'isola segreta. Gli anziani, ascoltando con grande attenzione, capirono che il destino del lago era profondamente intrecciato con la protezione dell'isola segreta e del Cuore del Lago. Ciascuno di loro vide nel medaglione il simbolo di una profezia antica, e compresero che Riccardo e Sofia erano stati scelti per svolgere un ruolo cruciale nella sua realizzazione. Carlo, che aveva osservato il lago e i suoi misteri per decenni, spiegò che il Cuore del Lago era la fonte di energia vitale che nutriva il lago e la sua bellezza senza tempo. Era un'essenza magica che manteneva l'equilibrio tra la natura e l'umanità, e proteggerlo era essenziale per garantire la prosperità della regione. Tuttavia, c'era un altro elemento rivelato dal manoscritto e dal libro antico. La profezia prediceva l'arrivo dell'Ordine degli Abissi, un'organizzazione oscura che avrebbe cercato di sfruttare il potere del lago per i propri scopi malefici. Era compito di Riccardo e Sofia scongiurare questa minaccia e proteggere il Cuore del Lago a tutti i costi. Con determinazione e coraggio, Riccardo e Sofia decisero di addestrarsi per prepararsi alla battaglia contro l'Ordine degli Abissi. L'anziano Carlo e gli altri custodi del lago li guidarono, insegnando loro antichi incantesimi e strategie di difesa per sostenere il potere magico del lago. Intanto, le notizie sull'esistenza dell'isola segreta e del Cuore del Lago si diffusero rapidamente tra gli abitanti di Ponte Blu. Alcuni erano entusiasti all'idea di poter visitare l'isola e sperimentare la sua magia, ma altri si mostrarono più scettici, temendo che la sua rivelazione potesse attirare persone con intenzioni malvagie. In questo periodo, Riccardo e Sofia dovettero anche affrontare sfide personali. Le loro famiglie e amici li supplicarono di abbandonare la pericolosa missione e di restare al sicuro a Ponte Blu. Tuttavia, il loro amore per il lago e la determinazione di proteggere il Cuore del Lago li spinsero a continuare la loro avventura, fiduciosi che la profezia li avrebbe guidati verso il giusto cammino. Mentre la data della lotta contro l'Ordine degli Abissi si avvicinava, Riccardo e Sofia si interrogavano sul significato del simbolo inciso sul medaglione. Continuarono a esaminare il libro antico e cercarono indizi nelle storie e nelle leggende del lago, sperando di trovare la chiave per sconfiggere i nemici del lago e proteggere la sua magia. I giorni che precedettero lo scontro finale furono tesi, ma Riccardo e Sofia erano pronti a mettere in gioco tutto per salvare il lago e la sua bellezza. Non sapevano cosa avrebbe riservato loro il destino, ma erano pronti ad affrontare ogni sfida per preservare il Lago Maggiore e la sua connessione con la natura. Il loro viaggio nel mistero del lago era solo all'inizio, e il segreto del medaglione avrebbe rivelato il suo potere in un modo che non avrebbero mai potuto immaginare. Seguiranno... Episodio 4: "La Forza dell'Amicizia" Episodio 5: "Il Segreto del Cuore del Lago" Episodio 6: "L'Antica Profezia" Episodio 7: "La Forza dell'Unità" Episodio 8: "La Battaglia per la Libertà" Episodio 9: "L'Alleanza Segreta" Episodio 10: "La Chiave del Mistero" Episodio 11: "La Rinascita dell'Oscurità" Episodio 12: "Il Giorno dell'Equilibrio" Episodio 13: "Il Richiamo della Natura" Episodio 14: "Un Futuro Incantato" Epilogo: "Il Leggendario Lago Maggiore" Autore Riccardo Reina Opera di fantasia letteraria soggetta a diritti d'autore. È vietata la riproduzione anche parziale senza l'autorizzazione dell'autore. Per info scrivere a [email protected] Read the full article
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I baci immortali del cinema: qual è il vostro preferito?
Quali sono i baci immortali nel cinema? Ognuno di noi avrà il suo preferito. L'amore è un elemento importante in un film e una scena di bacio che lo suggella non può mancare. La scena del bacio può avere tante funzioni nella trama del film ed è comprensibile che i registi la curino con la massima cura. Come sono cambiate le scene di bacio in un secolo di storia del cinema? I mille volti dell'amore Chi lavora nel mondo del cinema lo sa: l'amore sbanca sempre al botteghino. Non a caso, il filone romantico è uno dei più solidi e inserire una piccola storia d'amore in un film di altri generi si rivela sempre una scelta azzeccata. Questo perché fa vedere l'amore con i suoi mille volti: l'amore che nasce nel dolore, nell'avventura o nel mistero. Nella prima metà del Novecento l'amore nel cinema era raccontato con un certo pudore e la scena del bacio era considerata una sorte di culmine nella storia, un finale quasi naturale. A partire dagli anni Settanta, invece, l'approccio all'amore e alla sessualità cambiano e il cinema meglio di tutti mostra questo cambiamento. Nelle storie si fa largo la sensualità che se all'inizio viene relegata solo a un certo tipo di film, col tempo finisce per permeare molte trame soprattutto quelle dei thriller. La scena del bacio, quindi, assume un valore diverso nell'economia generale del film e in virtù del suo significato viene situato in un diverso punto del film. Che ruolo ha una scena di bacio? La scena di un bacio all'inizio di una storia, per esempio, può aiutare a introdurre i personaggi prima che inizi la storia. Dare l'idea di chi sono prima che l'evento centrale dell'intreccio narrativo cambi le loro vite mettendoli alla prova. Quanti amori nascono dopo un periodo di fisiologica antipatia? In questo caso lo svolgimento della trama mette i due personaggi in questione in una situazione di tensione emotiva. Sentimenti contrastanti si alternano generando un'attrazione che gli stessi protagonisti non ammettono di provare. In questo caso la scena del bacio svolge un ruolo importante per la trama: sciogliendo la tensione porta i protagonisti a fare scelte che determineranno il prosieguo della storia. Uno degli espedienti più utilizzati dagli sceneggiatori per mantenere alta l'attenzione del pubblico (preferibilmente femminile) è quello di creare una storia d'amore travagliata che si scioglie solo nel finale. L'iniziale simpatia tra i protagonisti viene messa alla prova da continui equivoci che creano un vero tira e molla, una gita sulle montagne russe fino al chiarimento finale. Cosa c'è di meglio allora di un bel monologo con tanto di dichiarazione per arrivare alla fatidica scena? I baci immortali del cinema (secondo noi) Ora vediamo insieme quali scene di bacio ci piacciono di più. Abbiamo spaziato dai classici ai film più moderni: - "Via col vento" (1939): chi non ricorda la scena in cui Rhett Butler (Clark Gable) dice a Scarlett O'Hara (Vivien Leigh): "Francamente, mia cara, me ne infischio" prima di baciarla? - "Casablanca" (1942): l'indimenticabile Rick Blaine (Humphrey Bogart) bacia Ilsa Lund Laszlo (Ingrid Bergman) dopo la celebre battuta: «Suonala ancora Sam!». - "Da qui all'eternità" (1953): chi non ha mai sognato un bacio in riva al mare come quello tra Milton Warden (Burt Lancaster) e Karen Holmes (Deborah Kerr)? - "Colazione da Tiffany" (1961): il bacio sotto la pioggia, come quello tra Holly Golightly (Audrey Hepburn) e Paul Varjak (George Peppard) è un classico intramontabile - "Dirty dancing - Balli proibiti" (1987): il primo bacio tra Jhonny e Baby è sulle note di "Cry to Me" di Solomon Burke - "Ghost" (1990): quanto abbiamo pianto per lo sfortunato amore tra Sam (Patrick Swayze) e Molly (Demi Moore) - "Titanic" (1997): la scena del bacio tra Jack (Leonardo Di Caprio) e Rose (Kate Winslet) è tra le più emulate del cinema - "Spider-Man" (2002): bacio sotto la pioggia pur se rivisitato anche per Peter Parker (Tobey Maguire) e Mary Jane (Kirsten Dunst) - "I segreti di Brokeback Mountain" (2005): come dimenticare i baci appassionati tra Ennis (Heath Ledge) e Jack (Jake Gyllenhall) lontani dai giudizi della società conservatrice del tempo? - "La forma dell'acqua" (2017): una scena del bacio fuori dagli schemi per Elisa (Sally Hawkins) e la Creatura Come terminare la carrellata dei baci nel cinema senza citare il baciatore seriale per eccellenza del cinema James Bond? Interpretato da Roger Moore, Sean Connery, George Lazenby, Timothy Dalton, Pierce Brosnan e Daniel Craig, gli attori si sono sempre rivelati all'altezza del compito. In copertina foto di StockSnap da Pixabay Read the full article
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"Il Castello di Dragonwyck" di Anya Seton: Un romanzo tra mistero, amore e oscure verità. Recensione di Alessandria today
Un viaggio gotico nel cuore della Hudson Valley. Il romanzo "Il Castello di Dragonwyck" di Anya Seton è un’opera che cattura il lettore con la sua atmosfera gotica, i personaggi complessi e un’ambientazione che mescola romanticismo e mistero.
Un viaggio gotico nel cuore della Hudson Valley.Il romanzo “Il Castello di Dragonwyck” di Anya Seton è un’opera che cattura il lettore con la sua atmosfera gotica, i personaggi complessi e un’ambientazione che mescola romanticismo e mistero. Pubblicato per la prima volta nel 1944, questo classico della letteratura americana continua a incantare per la sua profondità narrativa e per il suo…
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Il ponte tra due mondi
La nebbia sembrava sospesa come un velo dimenticato tra cielo e terra. Ogni cosa appariva sfumata, irreale, come in uno di quei sogni da cui è impossibile svegliarsi. Era tardo pomeriggio quando mi trovai a camminare lungo la vecchia passerella di legno che attraversava il fiume. Quel ponte, con i suoi assi scricchiolanti e il suo odore di legno umido, aveva qualcosa di antico, come se custodisse…
#Amore e destino tra realtà e sogno#Il mistero di un incontro speciale#Racconti romantici misteriosi per ragazze#Racconto emotivo e poetico#Storie d’amore per ventenni
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Amare una Strega ❤
"Amare una Strega non è facile perché nessuno è pronto per farlo,
perché nessuno si aspetta che un giorno si troverà immerso in una relazione magica.
Non è facile amare una Strega perché portiamo con noi il ricordo delle mille storie d’amore precedenti
e il nostro cuore batte con la forza di mille vite.
L’intensità dei nostri sentimenti è forte ed quello che ci aspettiamo anche dagli altri,
ed a molti questo spaventa.
Non è semplice perché ciò che per altre Donne sono simboli d’amore,
per noi Streghe sono solo catene.
I sogni e le ambizioni di altre, per noi… mere prigioni.
Non è facile, perché speriamo che chi amiamo cerchi ogni giorno di evolversi,
come stiamo provando anche noi.
Per amare una Strega bisogna essere disposti a voltare le spalle a tutti i tabù e le credenze sull’Amore.
Una Strega, caro Uomo ti vorrà al suo fianco come complice, come partner ed amante, condividendo tre vite.
La tua, quella sua e quella che ricostruirete insieme.
Amare una Strega non è facile, caro Uomo,
non raggiungerai mai il centro del suo cuore,
perché quel posto appartiene solo a lei.
Una Strega non si consegnerà mai completamente a qualcun altro,
perché sa che la sua vera essenza è solo sua.
Una Strega non perderà mai la sua identità’
e non farà finta di essere chi non è, in cambio d’amore.
Porta dentro di sé i segreti del vento e della notte,
il mistero della Luna nello sguardo,
e il ritmo della Terra nel suo cuore…
come potrebbe voler essere un’altra,
se lei è già tutto?
Se un Uomo non è in grado di vedere l’eternità nei suoi occhi,
non potrà mai comprendere del tutto l’immensità del suo amore.
Amare una Strega stravolgerà il tuo mondo, caro Uomo,
ti porterà a riflettere sugli anni trascorsi in idee sbagliate,
ti farà affrontare tutto ciò che nascondi in fondo a te stesso,
ti permetterà di guardare con gli occhi dello specchio, per scoprire cosa vede quando ti guarda.
Ti porterà a ballare seguendo il suono della melodia più antica del mondo…
ricorderai che non è la prima volta che balli quei passi… mai dimenticati
e che non è la prima vita in cui danzate insieme.
Amare una Strega ti aprirà la porta di quei misteri
che non avresti mai immaginato di poter trovare,
ma che hai sempre aspettato di scoprire.
Quando una Strega ti ama, saprai cos’è la piena fiducia.
Non ti mentirà mai.
Non ti ingannerà perché sarebbe come ingannare e mentire alla propria anima.
Se una di noi ti ama,
puoi sentirti fortunato, caro Uomo,
perché non c’è niente di più pulito, nudo e onesto
…che l’amore di una Strega.
La menzogna, l’inganno, il tradimento,
uccideranno ogni sentimento che possiamo provare verso di te, caro Uomo, …ricordalo.
Si, soffriremo un dolore profondo, ma sappiamo anche come curarci ed andare avanti.
Siamo collegate alla Terra e ai suoi cicli,
grazie a questo noi Streghe ci rigeneriamo.
A volte l’Aria ci porterà da un progetto all’altro e sarà difficile seguirci.
A volte le idee ci attraverseranno così velocemente
che la nostra mente potrà essere compresa solo da un’altra mente altrettanto veloce e curiosa…
A volte il Fuoco ci farà esplodere di passione e diventare come dei vulcani.
La nostra rabbia potrebbe essere difficile da affrontare,
perché non tutti possono essere misurati con l’ira di una Strega.
A volte l’Acqua ci immergerà in periodi di silenzio e malinconia.
Sembrerà ancora più difficile raggiungerci,
ma quando saremo fuori dal mare delle nostre emozioni,
ti ameremo ancora di più, caro Uomo,
perché i nostri sentimenti saranno ancora più chiari.
Altre volte sembrerà che la Terra ci incupisca più del solito,
perché preoccupate in faccende terrene,
ma stiamo solo creando radici profonde
per poter costruire la casa,
in cui vivremo insieme nel tempo e nel futuro.
Ci saranno notti in cui la Strega che ami non sarà al tuo fianco
e il tuo letto vuoto,
ma ovunque sia, ballando sotto la Luna piena o esplorando l’oscurità della Luna oscura,
sarai sempre con lei,
perché quando una Strega s’innamora,
sa che quell’unione è stata forgiata dalla sua anima
molto tempo prima di nascere.
Quindi non ti preoccupare…puoi essere sicuro che tornerà da te.
Se ami una Strega, avrai scelto di condividere la tua vita con una persona libera
che amerà parlarti del suo mondo, e lo farà solo con te.
Per questo devi sapere, caro Uomo,
che se un giorno la Strega smette di amarti,
non ci saranno giochi o bugie.
Non ci saranno inganni.
Le Streghe conoscono molto bene il potere dell’amore e la forza che concede.
Saper amare davvero, in questo mondo sempre più individualista,
è un dono prezioso che non è destinato a tutti.
Per questo, se arrivi nel cuore di una Strega,
ringrazia e lasciati andare…
E tu, Strega, se sei pronta a condividere la tua strada con qualcuno,
non nascondere mai ciò che sei alla persona che ami.
Mostra la tua anima,
lascia scorrere la tua magia,
digli chi sei sin dal primo momento.
Solo così saprai che ciò che stai creando è reale.
Se ti ama,
ti amerà con tutte le tue vite,
con tutta la tua magia,
con tutti i tuoi sogni,
con tutti i misteri del tuo cuore."
)0(
trovata da La Mary
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Libri sotto l’albero
https://chemiguardo.it/cartoline-di-natale-vittoriane/
Grande romanziere mai sufficientemente ricordato, Marco Denevi sa mutare con estrema versatilità lo stile a seconda del personaggio, con umorismo, maestria, opulenza verbale, calibrato dosaggio di citazioni. Non solo. Lo scrittore argentino ha saputo creare un proprio modus operandi: in maniera simile a Rashomon di Kurosawa, in cui ogni attore fornisce una versione diversa dell’accaduto, nelle storie di Denevi, sempre a metà tra narrativa e giallo (ammesso che al giorno d’oggi sia ancora possibile e consentito operare una simile distinzione, e su questo tema rinviamo al prezioso e sintetico saggio di Camilleri), gli eventi sono esposti dai personaggi sulla base del loro singolare punto di vista. La Verità, ovviamente, sarà svelata solo nel finale e apparirà, secondo le migliori regole del giallo, inaspettata e sorprendente. Fino a metà circa del libro, la trama si snoda con tranquillo fluire, anche se l’autore lascia sapientemente cadere indizi sempre più evidenti di una imminente catastrofe. A questo punto la catastrofe temuta si verifica e la seconda parte si dipana in modo diverso: in Rosaura alle dieci ognuno racconta la sua verità in prima persona e con uno stile caratteristico, dalla proprietaria della pensione, donna di mezza età, ciarliera ed emotiva, che si lascia guidare nei suoi giudizi da sentimentalismi, proverbi e luoghi comuni, al coltissimo avvocato che srotola a perdifiato la sua interpretazione dei fatti diametralmente opposta rispetto a quella della locandiera, fino alla ‘confessione’ del presunto assassino sotto forma di dialogo teatrale.
Nella seconda parte di Musica di amor perduto vengono introdotti nuovi, curiosissimi personaggi: un procuratore cripto-omosessuale e un avvocato particolarmente avvenente. La tragedia prenderà, allo stesso tempo, l’aspetto di un noir (un po’ macabro) alla Edgar Allan Poe e di un cold case. Cambiano quindi le figure che si muovono nelle due metà del racconto (il loro legame con la trama sarà svelato a poco a poco), l’intreccio è abilmente elaborato e il finale scaturisce del tutto inaspettato. Originale, coinvolgente e scritto con particolare maestria.
Cerimonia segreta: ricorda, come ha detto Fernando Sorrentino, La caduta della casa Usher di Poe. Nel 1968 Joseph Losey ne ha tratto un film con Mia Farrow, Robert Mitchum e una intensissima Elizabeth Taylor.
Assassini dei giorni di festa (dove giorni è genitivo oggettivo) ci presenta una “molteplice mistificazione”: sei fratelli decidono, per noia o per pura crudeltà, di frequentare le veglie funebri di persone sconosciute “finché si imbattono in un morto senza parenti, in una ricca casa che conserva cimeli di ogni tipo e rinserra il segreto di un morboso amore. E il piano, che quasi automaticamente escogitano per impadronirsi di quelle ricchezze, li costringe a recitare se stessi di fronte a se stessi, a inscenare la loro stessa irredimibile aridità, in una drammatizzazione del cui umor nero, macabro e cattivo, non si rendono conto ma che li trascina in una specie di espiazione che non li illumina e non li emenda”. Umorismo, mistero e tragedia finale compresi in un perfetto meccanismo narrativo.
Sono recentissime pubblicazioni di Adelphi tre libri di Simenon: La mano e due raccolte di racconti. Il giallo è ambientato nel Connecticut e fa vibrare tutte le corde cui l’autore ci ha abituati: lettura a perdifiato e profondo scavo psicologico, al punto che non si ha mai la certezza su chi sia il vero colpevole. L’ambiguità dei personaggi, forse anche nell’autocoscienza, la mancanza di un autentico rapporto partecipativo sia in famiglia sia con gli amici d’infanzia, un sistema di valori basato esclusivamente sul successo non possono che portare all’inesorabile dramma. Una narrazione stringente, priva della stucchevole retorica dei legami affettivi e, finalmente, politicamente scorretta, una storia che fa riflettere sui rischi che si possono correre, Bergman docet, all’interno di un nucleo familiare in assenza di sincerità e condivisione, quando la base dell’unione non è solidificata da sentimenti forti: la mancanza di comunicazione genera pericolosi fraintendimenti dalle conseguenze irreparabili.
Lo scialle di Marie Dudon: dieci racconti, otto dei quali inediti in Italia. Il processo di identificazione nei personaggi instancabilmente cercato da Simenon in tutta la sua sconfinata opera narrativa, nel racconto che dà il titolo alla raccolta trova il suo obiettivo in una lavandaia stanca, con il mal di schiena e le mani terree e squamose a forza di stare immerse nell’acqua. Ma, improvvisamente, le cose cambiano: guardando fuori dalla finestra, ha forse assistito a un omicidio, proprio come Miss Marple dal finestrino del treno in Istantanea di un delitto?
Annette e la signora bionda: inaspettatamente un lieto fine nel racconto che dà il titolo alla raccolta, un “tono lieve e scanzonato, simile a quello di una commedia sofisticata” non frequente in Simenon e che incuriosisce ancora di più il lettore appassionato dell’instancabile inventore del commissario Jules Maigret.
Rex Stout Il guanto: un altro grande giallista che esce dai ranghi. Questa volta è il padre del pantagruelico Nero Wolfe a tradire la sua creatura per dedicarsi a una investigatrice in gonnella, la giovane Theodolinda (alias Dol) Bonner, figlia di un finanziere vittima del crollo di Wall Street, alle prese con un mistero più grande di lei. Sapiente intreccio poliziesco e severa analisi sociale in questo godibilissimo libretto che vi consigliamo insieme al suo ‘parallelo’ Due rampe per l’abisso: uno dei primi lavori, ingiustamente bocciato dalla critica, in realtà si tratta di una costruzione originalissima. La vicenda viene ripensata dal protagonista mentre sale le scale che inesorabilmente lo porteranno alla conclusione della vicenda.
A 18 anni dalla scomparsa, gli editori stanno pescando nel preziosissimo barile degli inediti di Manuel Vázquez Montalbán: Assassinio a Prado del Rey è una delle ultime pubblicazioni, che ci fa rimpiangere la mancanza dell’infallibile, anomalo detective privato Pepe Carvalho. In questa raccolta le qualità dell’ombroso investigatore catalano si dispiegano in tutto il loro repertorio, comprese le grandi abbuffate favorite da vini e liquori di pregio in compagnia del vecchio amico Fuster nella villetta di Vallvidrera. A tal punto incolmabile è il vuoto lasciato da Pepe, che si è pensato di incaricare lo scrittore Carlos Zanón di farlo rivivere: è nato così Problemi di identità, in cui Carvalho si esprime in prima persona (un trucco, spiega l’autore in un’intervista, “per farlo sentire più mio”) e si cimenta in vari filoni di indagine.
E ancora, la raccolta (non-Rocco Schiavone) Ogni riferimento è puramente casuale di Antonio Manzini: lettura estemporanea, divertente e autoreferenziale (il tema è lo stesso di Sull’orlo del precipizio: “una satira spietata … Una distopia alla Fahrenheit 451, dove è il mondo dei libri a bruciare se stesso”), perché certo ci deve essere qualcosa di autobiografico in questi sette racconti ambientati nel mondo dell’editoria (lo si intuisce anche dal titolo). La morale? Vendere l’anima al diavolo e sacrificare l’amore per la letteratura alla squallida legge del profitto forse non conviene. Una struttura ad anello collega la prima all’ultima novella, ma da un punto di vista speculare e con finale rovesciato. La chiusa (L’arringa finale) è un crescendo rossiniano e sigilla questi racconti che con disinvolta originalità passano dal grottesco (Lost in presentation), al thriller macabro (Racconto andino), al paranormale (È tardi), attraverso la rivisitazione dei tradizionali Ringraziamenti, lo studio degli effetti del feng shui applicato ad una libreria (La parete azzurra) e l’invenzione di un acrostico per cavarsi da un impasse piuttosto imbarazzante (Critica della ragione). Inventiva, sfoggio mai pedantesco di erudizione, fantasia lessicale, grande ironia.
È composta da agili libretti la ‘quadrilogia della famiglia’ (a tutt’oggi ancora una trilogia) di Fabio Bartolomei che comprende: Morti ma senza esagerare, che ci farà riabbracciare i nostri genitori con rinnovato affetto, Diciotto anni e dieci giorni, un romanzo di formazione al femminile, e Tutto perfetto tranne la madre, una vicenda drammatica raccontata con ironia e intelligenza.
Chi meglio di Alice Basso, scrittrice e redattrice milanese, ora trapiantata in un borgo medievale del Piemonte, può parlarci con competenza e precisione storica della situazione femminile nell’Italia fascista degli anni ’30? Con questi due recenti lavori, Il morso della vipera e Il grido della rosa, l’autrice inaugura una nuova serie (dopo quella fortunata della ghostwriter Vani Sarca) che ha come protagonista Anita Bo, intelligente dattilografa alle prese con romanzi gialli d’autore, lavoro difficilissimo in un periodo che vedrà presto il Minculpop proibire questo genere letterario, inviso a Mussolini e al fascismo.
Vi consigliamo, infine, l’ultimo libro di Sacha Naspini, La voce di Robert Wright, storia di un doppiatore rimasto improvvisamente orfano del suo alter ego sullo schermo. “Un thriller psicologico sulla disgregazione dell’identità che guarda alla tragedia classica e al teatro dell’assurdo”. L’autore di Nives e Le case del malcontento “con una scrittura che si riconferma ancora una volta densa e avvincente … ci lascia penetrare nella psiche contorta e morbosa di un personaggio espressamente pirandelliano, arricchendo il suo repertorio di figure sempre in bilico tra l’iconico e il grottesco e sempre, in un modo ogni volta diverso, troppo umane”.
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Chiedo a un autore italiano i suoi libri preferiti:
oggi tocca a Francesca Cani
Era da tempo che volevo sperimentare questa mia picola idea. Intendo dedicare una serie di post e video a delle interviste con gli autori, in cui chiederò loro di confessarci i loro libri preferiti da lettori. Cosa ne pensate?
Iniziamo con la scrittrice Francesca Cani, e questa è la sua top five, i suoi cinque libri preferiti di sempre:
1. IL CAVALIERE D’INVERNO di Paullina Simons
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Trama: Leningrado, 1941. In una tranquilla sera d’estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche, si stanno confidando i segreti del cuore quando alla radio il generale Molotov annuncia che la Germania ha invaso la Russia: è la guerra. Uscita per fare scorta di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell’Armata Rossa che parla russo con un lieve accento, e tra loro scatta subito un’attrazione reciproca e irresistibile. Ma è un amore impossibile che potrebbe distruggerli entrambi. Mentre un implacabile inverno e l’assedio nazista stringono la città in una morsa, riducendola allo stremo, la dolce Tatiana dal cuore generoso e il valoroso soldato Alexander trarranno la forza per affrontare mille avversità e sacrifici proprio dal legame segreto, sempre più intenso e profondo, che li unisce… La storia di due indimenticabili protagonisti e di un sentimento puro e assoluto, sullo sfondo delle terribili sofferenze e dei quotidiani eroismi di un intero popolo travolto dal flusso della grande Storia.
2. ORGOGLIO E PREGIUDIZIO di Jane Austen
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Trama: I Bennet vivono con le cinque figlie a Longbourne, nello Hertfordshire. Charles Bingley, ricco scapolo, va ad abitare vicino a loro con le due sorelle e un amico, Fitzwilliam Darcy. Bingley e Jane, la maggiore delle Bennet, si innamorano; Darcy, attratto dalla seconda, Elisabeth, la offende con il suo comportamento altezzoso. L’amore trionferà comunque?
3. Piccole donne di Louisa May Alcott
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Trama: Le sorelle March sono quattro: c’è Meg, che non può fare a meno di sognarsi circondata dai lussi di cui la povertà la priva; c’è Josephine, detta Jo, una passione smisurata per le storie e un’insofferenza soffocante per i limiti che le impone l’esser nata donna; Beth, quieta e silenziosa, più appagata dal fare da spettatrice alla vita delle sorelle che dall’essere protagonista della propria; e infine Amy, vanitosa ed egoista, troppo concentrata a rimirarsi in ogni superficie riflettente per curarsi di ciò che accade a chi le sta intorno. Meg, Jo, Beth ed Amy sono quattro “piccole donne” dai caratteri diversi eppure complementari, unite da quel legame unico e speciale che si alimenta di risate sotto le coperte e risvegli condivisi, di litigi furiosi e scuse accigliate, di abiti prestati e prime volte vissute nei racconti l’una dell’altra: la sorellanza. Ed è proprio la potenza di questo legame che rende grande una storia piccola come le sue protagoniste, una storia in cui il percorso di una diventa quello di tutte.
4. Dracula, di Bram Stoker
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Trama: In Transilvania per concludere la vendita di una casa londinese al Conte Dracula, discendente di un'antichissima casata locale, il giovane agente immobiliare Jonathan Harker scopre che il suo cliente è una creatura di mistero e orrore... Dracula, archetipo delle infinite storie di vampiri narrate dalla letteratura e dal cinema, mette in scena l'eterna lotta tra il Bene e il Male, ma anche tra la ragione e l'istinto, tra le pulsioni più inconfessabili e il perbenismo non solo vittoriano.
5. La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo
di Audrey Niffenegger
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Trama: Clare incontra Henry per la prima volta quando ha sei anni e lui le appare come un adulto trentaseienne nel prato di casa. Lo incontra di nuovo quando lei ha vent'anni e lui ventotto. Sembra impossibile, ma è proprio così. Perché Henry DeTamble è il primo uomo affetto da cronoalterazione, uno strano disturbo per cui, a trentasei anni, comincia a viaggiare nel tempo. A volte sparisce per ritrovarsi catapultato nel suo passato o nel suo futuro. È così che incontra quella bambina destinata a diventare sua moglie quando di fatto l'ha già sposata, o sua figlia prima ancora che sia nata...
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L’ULTIMO LIBRO PUBBLICATO DA FRANCESCA :
Isabella d’Este Il regno del diamante, di Francesca Cani
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Trama: 1473. Per generare un diamante occorre sangue puro, per questo motivo il duca Ercole d’Este, detto Tramontana, sposa la principessa Eleonora d’Aragona. Una delle figlie di questa unione andrà a casa Gonzaga per riparare il difetto genetico che fa nascere i marchesi di Mantova con la gobba. Isabella è perfetta, intelligente, scaltra e di bell’aspetto, cresce in un mondo di eruditi sapendo di andare in moglie a un uomo che le è socialmente inferiore, nonostante ciò gli dovrà obbedienza e contribuirà ad aumentarne la fama. Ma le lotte per il potere e l’ambiente di corte forgiano lo spirito della giovane donna fino a renderlo eccezionale, lei è la vera stratega e abile mente politica di Mantova. Francesco Gonzaga è un soldato, erede di una città che è una pietra grezza, troppo rozzo per comprendere fino in fondo il potenziale di una moglie colta. Il loro matrimonio ha basi di cristallo, conosce alti e bassi e la terribile rivale Lucrezia Borgia, ma la dinastia è fondata e l’obiettivo di Isabella è renderla immortale. Guerre, nemici di ogni sorta, invidie, adulazioni e macchinazioni sullo scenario delle più prestigiose corti italiane. L’ambizione, la grandezza, il sogno, il ritratto di una donna che rompe gli schemi. “Né con speranza, né con timore” dirà Isabella, la dama più imitata del Rinascimento, la prima donna d’Italia.
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Potremmo star qui a dibattere sull'amore fino alla morte ma mai emergerebbe un'unica verità sull'argomento. Mi tengo a distanza da chi incasella e cataloga, con dimestichezza, le storie degli altri con etichette già pronte. Quante volte mi sono trovata, a mia insaputa, dentro quei box. "Non avresti dovuto", "non è giusto", "non è corretto", "non è amore", ecc.
L'amore è un mistero infinitamente fuori dall'ordine naturale delle cose che VIETA a chiunque di salire in cattedra per dispensare regole e condotte.
La storia di Lea e Pietro, narrata da Elena Loewenthal, probabilmente tocca i ricordi o il presente di chi legge, o la fantasia di chi vorrebbe poter vivere una storia così.
Non è perfetta perché idealizzata; è perfetta perché reciproca e vissuta materialmente nel tempo e nello spazio. Ma non esce dal rapporto a due. Non una parola con un'amica, con un collega. Non un commento, un pensiero, una confidenza.
Una dimensione così intima, abbacinante, così penetrante per l'uno e per l'altra che tutto sommato basta a se stessa. Per sopravvivere, questa storia, non necessita di progetti né di futuro; requisiti delle storie d'amore in cammino.
Il sesso non è seduzione ma conoscenza.
È la lettura dei corpi.
Un sesso non compromesso neanche dal tempo che passa. Sono corpi che si desiderano e più volte, senza la necessità di costruire. Nessuno dei due chiede della vita quotidiana, del ménage familiare.
È un tradimento legittimato da una scelta consapevole.
Giusto, sbagliato, inevitabile?
È una storia d'amore. Anche questa collocata in un altrove, decisamente tangibile. Si nutre di racconti, di lavoro, e della profondità del Sud.
Di testi, di storia. Di dita che toccano e che penetrano, che premono e affondano. Radicata nelle camere degli alberghi dove tutto è di tuttə.
Una storia d'amore agganciata ai capelli di Lea, innaturata nell'ultima carezza di Pietro.
Se non l'avete mai vissuta una storia così, prendetevela con avidità da chi l'ha scritta desiderandola. Oppure, se la state vivendo o l'avete vissuta, sarà un modo per andare alla ricerca di crepe più profonde.
Qui "non c'è vissuto da spartire, solo presente".
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