#ambientazione suggestiva
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pier-carlo-universe · 11 minutes ago
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La sposa imperfetta di Gioia Beyman. Un thriller avvincente che svela il passato nascosto di Zoe Cartwright
Giulia Beyman è una delle autrici italiane più amate del panorama contemporaneo, conosciuta per la sua straordinaria capacità di unire mistero, suspense e temi emozionali.
Biografia dell’autrice Giulia Beyman è una delle autrici italiane più amate del panorama contemporaneo, conosciuta per la sua straordinaria capacità di unire mistero, suspense e temi emozionali. Dopo una carriera nel giornalismo, Beyman si è dedicata alla scrittura di romanzi, ottenendo grande successo con la serie di Nora Cooper, un personaggio capace di conquistare lettori in tutto il mondo.…
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pietroalviti · 2 months ago
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La Piazza diventa Presepe, a Ceccano in mostra il presepe dell'arch. Latini
In Piazza 25 luglio, al n.29, a Ceccano sarà visibile, dopo anni, il presepe che Vincenzo Angeletti Latini, sollecitato da tanti amici, dall’associazione Cultores Artium e da altri, ha riproposto alla pubblica visione, con la ricostruzione di Piazza Municipio, suggestiva ambientazione della natività. Questo blog ne ha, negli anni passati, postato le immagini. Ora c’è l’occasione per apprezzarne,…
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personal-reporter · 1 year ago
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I Suoni delle Dolomiti 2023
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Sarà da non perdere la 28a edizione del Festival I Suoni delle Dolomiti, che si svolgerà dal 23 agosto al 1 ottobre, con 17 appuntamenti per scoprire gli ambienti della montagna che si prepara all’autunno, in grado di regalare colori e panorami come in pochi momenti dell’anno. Mercoledì 23 agosto a Malga Tassulla in Val Nana, ai piedi del Monte Peller nelle Dolomiti di Brenta, il festival si apre con il concerto di Erlend Oye e La comitiva, che è un’occasione per far dialogare le musiche nordiche e le sonorità mediterranee. Due giorni dopo, il 25 agosto ai Laghi di Bombasel nel gruppo del Lagorai, il Festival celebra il grande ritorno del trombettista Dave Douglas, che a distanza di vent’anni festeggerà l’album Mountain Passages, una composizione di 13 brani ispirata proprio dallo spirito dei Suoni, dalla cultura rurale e ladina, che fa esordì al Rifugio Boè e al Rifugio Brentei con un grande successo di pubblico e di critica. Si rimane nel genere jazz anche il 28 agosto ai Prati Col in Val Canali, ai piedi delle Pale di San Martino, con Tatiana Eva Marie, newyorkese, stella del jazz con la Avalon Jazz Band, per un viaggio nella musica di Django Renhardt. Nella cornice di malga Brenta Bassa in Val Brenta, il 30 agosto ci sarà un’artista di raro talento come  Frida Bollani Magoni. La musica classica esordisce in questa edizione in occasione dell’Alba delle Dolomiti che ritorna nella cornice storica del Col Margherita, nelle Dolomiti di Fassa il 1 settembre, grazie a Mario Brunello con il suo violoncello accompagnato dal Polish Cello Quartet,  che riunisce quattro violoncellisti di spicco della nuova generazione di musicisti. Si prosegue l’8 settembre in una delle nuove ambientazioni del Festival, Sagron Mis, con il concerto di Le Petite Écurie, una formazione di cinque oboe che esegue musica su strumenti d’epoca barocca, spaziando anche nella musica contemporanea. Il 17 settembre la violinista Iva Bittova tra le torbiere di Passo Lavazè, mentre il 21 settembre al Rifugio Roda di Vaèl salirà lo storico Quartetto della Scala rifondato nel 2001 da quattro giovani prime parti dell’Orchestra del Teatro e venerdì 22 settembre, a Malga Vallesi nella bassa, ci sarà il concerto di Edgar Moreau, giovane ma già affermato violoncellista. Le Dolomiti di Fassa, faranno da palcoscenico per il Trekking dei Suoni, dal 22 al 24 settembre, con tre artisti d’eccezione, Paolo Fresu, Daniele Di Bonaventura, Pierpaolo Vacca, accompagnati per l’occasione anche da Giulio Ferraro e Giosuè Mazzei, allievi del Conservatorio  Bonporti di Trento che approfondiranno il rapporto musica – natura. È invece un viaggio – concerto ad alto potenziale comico quello che andrà in scena il 30 settembre, al rifugio Viviani – Pradalago sopra Madonna di Campiglio, dove la favola musicale “Pierino e il lupo” di Sergei Prokofiev sotto la lente della Banda Osiris diventa il pretesto per una scorribanda nel mondo della fantasia musicale dove le melodie di Prokofiev si intrecciano a quelle di altri famosi compositori, da Mozart a Bizet, e deragliano in generi differenti, dalle colonne sonore di Walt Disney ai Village People. Non sarà da meno il concerto che chiuderà questa edizione, con protagonista Carmen Consoli, autentica icona della scena italiana a cavallo tra fine anni ‘90 e nuovo Millennio, che sarà al Camp Centener sopra Madonna di Campiglio il 1 ottobre, in una ambientazione già autunnale e per questo più suggestiva. Read the full article
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newsintheshell · 5 years ago
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Ni no Kuni, disponibile una nuova clip del film d’animazione
L’anime ispirato alla popolare serie di videogiochi fantasy ha fatto il suo debutto nei cinema giapponesi la scorsa settimana.
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Diffusa una nuova clip di “Ni no Kuni”, il film d’animazione ispirato alla popolare serie di videogiochi fantasy targata Level-5 uscito nelle sale giapponesi giusto la settimana scorsa. La sequenza tratta dalla pellicola questa volta ci mostra una suggestiva scena di ballo e ha come protagonisti Yuu (doppiato da Kento Yamazaki) e la principessa Asha (interpretata da Mei Nagano).
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Il lungometraggio è diretto da Yoshiyuki Momose, che ha già lavorato sui videogiochi, e prodotta dallo studio OLM (Cardfight! Vanguard, Pokémon). Le musiche sono ancora una volta ad opera di Joe Hisaishi (Nausicaä della valle del vento, La principessa Mononoke, La città incantata), già compositore della colonna sonora del gioco. Il produttore esecutivo del progetto è Akihiro Hino (Inazuma Eleven, Layton’s Mystery Journey), CEO di Level-5, accreditato anche per il soggetto originale e la sceneggiatura del film.
I protagonisti di questa storia sono tre studenti delle scuole superiori: Yuu, il suo miglior amico Haru e l’amica d’infanzia Kotona. A causa di un certo avvenimento, i tre ragazzi hanno la possibilità di viaggiare dal loro mondo a Ni no Kuni e viceversa. Quando la vita di Kotona, però, sarà messa in pericolo, i giovani si troveranno a dover compiere una scelta molto difficile…
Il gioco di ruolo ad ambientazione fantasy di Level-5, ha fatto il suo debutto nel 2010 con un primo capitolo per Nintendo DS, intitolato “Ni no Kuni - Shikkoku no Madoushi”, giunto poi nel 2013 anche in Italia nella nuova incarnazione per Playstation 3 distribuita con il titolo “Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea”, caratterizzata da un ampliamento della trama e varie migliorie grafiche e di gameplay.  Nel marzo del 2018 è poi uscito per PC e Playstation 4, il sequel “Ni no Kuni II: Il destino di un regno”. La saga si distingue per design e scene d’intermezzo a cura del celebre Studio Ghibli.
SilenziO)))
[FONTE]
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storiearcheostorie · 2 years ago
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MOSTRE / A Trento "La memoria nel ghiaccio. Archeologia della Grande Guerra a Punta Linke"
#MOSTRE / A #Trento "La memoria nel ghiaccio. #Archeologia della #GrandeGuerra a Punta Linke" L'esposizione documenta gli interventi di recupero dai ghiacci dell’Ortles-Cevedale delle strutture della Prima guerra mondiale a oltre 3600 di altitudine
È dedicata ad uno dei luoghi della memoria più alti d’Europa la mostra allestita nelle suggestiva ambientazione della Tridentum romana, nello Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas a Trento, in piazza Cesare Battisti. Realizzata dall’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con il Museo “Pejo 1914-1918. La guerra…
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digitalandy · 3 years ago
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Julius Caesar, Daniele Gatti, Robert Carsen, Opera di Roma, Roma
Bello che la stagione si apra con una prima assoluta di un compositore contemporaneo. Scelta coraggiosa ma premiata dal pubblico. È anche vero che la messa in scena ha visto un team di grande richiamo che ha accompagnato a Battistelli un grande regista come Carsen e alla conduzione Daniele Gatti (tra l'altro alla sua ultima esibizione come Direttore Musicale del teatro prima di passare a Santa Cecilia).
Interessante la trasposizione dell'opera di Shakespeare e la sua ambientazione nella Roma moderna segnalata dagli scranni dell'attuale parlamento messi in scena ad accompagnare la tragedia di Bruto e Cesare. È infatti su questi due personaggi e sul loro rapporto che si basa lo sviluppo dei due atti. Il primo riguarda la maturazione dell'assassinio mentre il secondo le sue conseguenze sia oggettive che più intime.
La musica è coraggiosa e rinforzata da molte percussioni e resa più suggestiva dall'utilizzo del suono dei sintetizzatori. Non risulta però mai estrema ed è sempre rispettosa d'azione scenica.
Più convincente e articolato il secondo atto anche nei suoi movimenti scenici.
Bravi i cantanti, tutti di madrelingua Inglese, la cui voce non prevale mai sulla musica.
Bella e chiara la conduzione di Gatti.
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riccardofranchinilucca · 4 years ago
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Pizzeria Oseè Manciano Grosseto
Pizzeria Oseè Manciano Grosseto
Suggestiva ambientazione teatral-circense dove da 25 anni la straordinaria qualità della PIZZA regna sovrana e simpatiche Attrazioni Artistiche allietano la serata. Pizzeria Oseè Manciano Grosseto Pizzeria 12 – 18 € Via Circonvallazione 35 Nord Marciano 0564 628300
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amyasgothique · 4 years ago
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Vittorio Corcos (Livorno 1859 – Firenze 1933) Oltre 100 dipinti del pittore livornese, attraverso un considerevole nucleo di capolavori, affiancati a numerose opere inedite, provenienti dai maggiori musei e dalle più importanti collezioni pubbliche e private. Sogni è l’opera più celebre di Corcos, proveniente dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Si tratta del ritratto, davvero particolare per l’epoca, di una ragazza moderna, Elena Vecchi. Grazie alla forza del gesto e dello sguardo, come alla suggestiva ambientazione, è diventato l’immagine più emblematica della cosiddetta Belle Époque di cui ben rappresenta l’atmosfera sospesa tra i sogni dorati e una sottile inquietudine. Esposto per la prima volta alla Festa dell’Arte e dei Fiori di Firenze 1896, il quadro aveva destato un “chiasso indiavolato” e provocato un acceso dibattito sul significato da attribuire a quell’intenso ritratto di giovane donna, ora definito “spiritualista” ora “realista”, ma infine universalmente ammirato per l’originalità della composizione e l’inquieto carattere della protagonista Elena Vecchi  colta dal pittore mentre sognava “ciò di cui non dovrebbero sognare le ragazze”. Secondo i critici dell’epoca infatti quello sguardo pericoloso e seducente era il risultato delle letture appena terminate. Icona della donna indipendente e sicura di sé, il quadro è stato utilizzato come copertina del saggio Les femmes qui lisent sont dangereuses di Laure Adler e Stefan Bollmann nell’edizione di Flammarion nel 2006. #vittoriocorcos #elenavecchi #belleepoque #icona #art #painting #portrait #paintingportrait (at Museo D'arte Moderna Roma) https://www.instagram.com/p/CFaBdBZp_i0/?igshid=1bvttsm9vrpiq
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freedomtripitaly · 5 years ago
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È uno di quei luoghi in grado di ammaliare al primo sguardo ed è parte del circuito dei Borghi Più Belli D’Italia: Guardia Perticara è un piccolo comune in provincia di Potenza che conta meno di 600 abitanti Ma che grazie alle sue strette stradine, alle case in pietra ed agli scorci caratteristici è considerato un vero gioiello della Basilicata. Guardia Perticara deve alla sua particolare architettura l’appellativo di “paese delle case di pietra”, mentre il nome del borgo fa probabilmente riferimento alle pertiche longobarde, ossia porzioni di territorio assegnate un tempo dai Longobardi alle famiglie dei coloni. Il territorio che ospita il paese narra però una storia molto più antica, che pare abbia radici nella già prima età del ferro, nel IX-VIII secolo a.C: sono numerose infatti le testimonianze archeologiche presenti nell’area che raccontano affascinanti epoche passate. I rinvenimenti di corredi tombali risalenti al V secolo a.C. avvenuti a Guardia Perticara, più precisamente in località San Vito, sono stati determinanti ad esempio per reperire informazioni sugli antichi abitanti della Basilicata, gli Enotri. Sono inoltre numerose le popolazioni che si sono succedute nei secoli in questo territorio dalla bellezza disarmante, imprimendogli influenze greco-ortodosse, e segnali del passaggio di saraceni, svevi, angioini e molti altri. È incredibilmente affascinante oggi passeggiare per Guardia Perticara alla scoperta del suo passato e dei tesori che custodisce gelosamente tra le sue mura. Cosa vedere a Guardia Perticara: le attrazioni da non perdere Una visita al piccolo borgo di Guardia Perticara permette di immergersi completamente in luoghi senza tempo e di camminare nel silenzio tra vicoli ordinati di un centro storico dall’atmosfera medievale decorato da archi e balconi fioriti. Nel borgo lucano, la pietra è un simbolo e la sua lavorazione una tradizione millenaria che si trasmette di generazione in generazione. La si ritrova nelle gradinate e nei portali, così come nei ballatoi degli antichi palazzi e dei graziosi dettagli costruttivi che caratterizzano Guardia Perticara. Muovendosi senza fretta per il paese delle case di pietra, si notano qui e là opere magistrali realizzate dai mastri artigiani del luogo. La strada più caratteristica del borgo è Via Armando Diaz, che un tempo era conosciuta come Via dei Carbonari e che ancora oggi regala portali tutti da ammirare, ma interessanti sono anche il rosone di Casa Marra, lo stemma di Palazzo Montano ed il bassorilievo di San Nicola sul portale della Chiesa di San Nicolò Magno. O ancora la mensola in pietra di Casa Sassone oppure l’arco Vico II in piazza Europa. Piccoli gioielli artistici, icona di un luogo che tiene stretta la sua autenticità. È proprio curiosando tra questi esempi di incredibile sapienza costruttiva che si può giungere alla cima del colle dal quale Guardia Perticara si affaccia, per restare letteralmente ammaliati dalla vista che si gode dai suoi 700 metri di altitudine. La valle del sorgente Sauro si stende ai piedi del borgo, creando un paesaggio naturale davvero splendido ed imperdibile se si passa per questo angolo di Basilicata. Tra case arroccate, gradinate che si inerpicano lungo le sponde del colle, archi e fontane, gli edifici religiosi di Guardia Perticara non deludono gli appassionati di questo genere di turismo. Molte sono le interessanti storie e leggende misteriose che aleggiano attorno ai luoghi di culto del borgo, come ad esempio quella legata alla Chiesa di Sant’Antonio. Costruita tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, sembra fu voluta dall’allora principe di Brindisi Ascanio Cataldi, che fece erigere il tempio in segno di ringraziamento per il ritrovamento del figlio rapitogli. All’interno della chiesa è custodita una lapide che ricorda il ruolo della famiglia Cataldi nell’edificazione del luogo sacro, oltre che tele di Biagio Guarnacci ed altri meravigliosi dipinti e sculture lignee. È una leggenda ad aleggiare anche attorno alla Chiesa di Santa Maria di Sauro: si narra che nella pianura dell’omonimo fiume alcuni contadini avrebbero visto la Vergine su di un carro trainato da buoi. La chiesa cela infatti una statua lignea della Madonna col Bambino del XIV secolo, la quale ogni primo maggio viene trasportata in processione fino al paese, per essere ricondotta al santuario nella seconda domenica di agosto. Di valore storico ed artistico è anche la Chiesa Madre dedicata a San Nicolò Magno. Sul suo portale spicca una raffigurazione del santo, risalente al XVII secolo, mentre all’interno del santuario sono numerose le opere di interesse, come ad esempio la statua lignea di San Nicolò vescovo del diciassettesimo secolo, in onore del quale viene ogni 9 maggio celebrata la festa patronale. I dintorni di Guardia Perticara non sono meno affascinanti che il suo nucleo storico: da non perdere assolutamente le grotte basiliane, oltre che i ruderi dell’antica città di Turri ed il bosco comunale Amendola con i suoi 500 ettari di incontaminata macchia mediterranea. Guardia Perticara nel cinema Grazie alla sua suggestiva ambientazione ed alla posizione decisamente panoramica, il borgo di Guardia Perticara è stato spesso scelto come location per famosi film. Solo per citarne alcuni, nel 2010 “Basilicata coast to coast”, il primo film da regista dell’attore lucano Rocco Papaleo, ha mostrato molti angoli caratteristici del territorio lucano, tra cui appunto Guardia Perticara. Già nel 1979 però il borgo aveva ospitato le riprese del film di Francesco Rosi “Cristo si è fermato a Eboli” tratto dall’omonimo libro. https://ift.tt/2Akjag2 Cosa vedere nel borgo di Guardia Perticara È uno di quei luoghi in grado di ammaliare al primo sguardo ed è parte del circuito dei Borghi Più Belli D’Italia: Guardia Perticara è un piccolo comune in provincia di Potenza che conta meno di 600 abitanti Ma che grazie alle sue strette stradine, alle case in pietra ed agli scorci caratteristici è considerato un vero gioiello della Basilicata. Guardia Perticara deve alla sua particolare architettura l’appellativo di “paese delle case di pietra”, mentre il nome del borgo fa probabilmente riferimento alle pertiche longobarde, ossia porzioni di territorio assegnate un tempo dai Longobardi alle famiglie dei coloni. Il territorio che ospita il paese narra però una storia molto più antica, che pare abbia radici nella già prima età del ferro, nel IX-VIII secolo a.C: sono numerose infatti le testimonianze archeologiche presenti nell’area che raccontano affascinanti epoche passate. I rinvenimenti di corredi tombali risalenti al V secolo a.C. avvenuti a Guardia Perticara, più precisamente in località San Vito, sono stati determinanti ad esempio per reperire informazioni sugli antichi abitanti della Basilicata, gli Enotri. Sono inoltre numerose le popolazioni che si sono succedute nei secoli in questo territorio dalla bellezza disarmante, imprimendogli influenze greco-ortodosse, e segnali del passaggio di saraceni, svevi, angioini e molti altri. È incredibilmente affascinante oggi passeggiare per Guardia Perticara alla scoperta del suo passato e dei tesori che custodisce gelosamente tra le sue mura. Cosa vedere a Guardia Perticara: le attrazioni da non perdere Una visita al piccolo borgo di Guardia Perticara permette di immergersi completamente in luoghi senza tempo e di camminare nel silenzio tra vicoli ordinati di un centro storico dall’atmosfera medievale decorato da archi e balconi fioriti. Nel borgo lucano, la pietra è un simbolo e la sua lavorazione una tradizione millenaria che si trasmette di generazione in generazione. La si ritrova nelle gradinate e nei portali, così come nei ballatoi degli antichi palazzi e dei graziosi dettagli costruttivi che caratterizzano Guardia Perticara. Muovendosi senza fretta per il paese delle case di pietra, si notano qui e là opere magistrali realizzate dai mastri artigiani del luogo. La strada più caratteristica del borgo è Via Armando Diaz, che un tempo era conosciuta come Via dei Carbonari e che ancora oggi regala portali tutti da ammirare, ma interessanti sono anche il rosone di Casa Marra, lo stemma di Palazzo Montano ed il bassorilievo di San Nicola sul portale della Chiesa di San Nicolò Magno. O ancora la mensola in pietra di Casa Sassone oppure l’arco Vico II in piazza Europa. Piccoli gioielli artistici, icona di un luogo che tiene stretta la sua autenticità. È proprio curiosando tra questi esempi di incredibile sapienza costruttiva che si può giungere alla cima del colle dal quale Guardia Perticara si affaccia, per restare letteralmente ammaliati dalla vista che si gode dai suoi 700 metri di altitudine. La valle del sorgente Sauro si stende ai piedi del borgo, creando un paesaggio naturale davvero splendido ed imperdibile se si passa per questo angolo di Basilicata. Tra case arroccate, gradinate che si inerpicano lungo le sponde del colle, archi e fontane, gli edifici religiosi di Guardia Perticara non deludono gli appassionati di questo genere di turismo. Molte sono le interessanti storie e leggende misteriose che aleggiano attorno ai luoghi di culto del borgo, come ad esempio quella legata alla Chiesa di Sant’Antonio. Costruita tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, sembra fu voluta dall’allora principe di Brindisi Ascanio Cataldi, che fece erigere il tempio in segno di ringraziamento per il ritrovamento del figlio rapitogli. All’interno della chiesa è custodita una lapide che ricorda il ruolo della famiglia Cataldi nell’edificazione del luogo sacro, oltre che tele di Biagio Guarnacci ed altri meravigliosi dipinti e sculture lignee. È una leggenda ad aleggiare anche attorno alla Chiesa di Santa Maria di Sauro: si narra che nella pianura dell’omonimo fiume alcuni contadini avrebbero visto la Vergine su di un carro trainato da buoi. La chiesa cela infatti una statua lignea della Madonna col Bambino del XIV secolo, la quale ogni primo maggio viene trasportata in processione fino al paese, per essere ricondotta al santuario nella seconda domenica di agosto. Di valore storico ed artistico è anche la Chiesa Madre dedicata a San Nicolò Magno. Sul suo portale spicca una raffigurazione del santo, risalente al XVII secolo, mentre all’interno del santuario sono numerose le opere di interesse, come ad esempio la statua lignea di San Nicolò vescovo del diciassettesimo secolo, in onore del quale viene ogni 9 maggio celebrata la festa patronale. I dintorni di Guardia Perticara non sono meno affascinanti che il suo nucleo storico: da non perdere assolutamente le grotte basiliane, oltre che i ruderi dell’antica città di Turri ed il bosco comunale Amendola con i suoi 500 ettari di incontaminata macchia mediterranea. Guardia Perticara nel cinema Grazie alla sua suggestiva ambientazione ed alla posizione decisamente panoramica, il borgo di Guardia Perticara è stato spesso scelto come location per famosi film. Solo per citarne alcuni, nel 2010 “Basilicata coast to coast”, il primo film da regista dell’attore lucano Rocco Papaleo, ha mostrato molti angoli caratteristici del territorio lucano, tra cui appunto Guardia Perticara. Già nel 1979 però il borgo aveva ospitato le riprese del film di Francesco Rosi “Cristo si è fermato a Eboli” tratto dall’omonimo libro. Protagonista anche al cinema, Guardia Perticara è un borgo storico della Basilicata ricco di monumenti, chiese ed altre bellezze tutte da scoprire.
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Finito l’aperitivo in giardino, tutto è pronto per la cena. Un trionfo di candele e fiori di ortensia bianca e celeste accoglieranno gli ospiti in una ambientazione suggestiva carica di atmosfera. Perché nulla viene mai lasciato al caso. E tu? Hai già pensato al tuo matrimonio? Raccontami i tuoi sogni, li trasformerò in realtà! ❤️❤️❤️ www.silviadaniele.com . . . #raccontamituoisognilitrasformeròinrealtà #silviadanieleweddingplanner #weddingplanner #matrimonio #weddingday #miseenplace #tablesetting #papàemammasisposano #bride #groom #fiori #flowers Credit: @weddingprofilipordenone @profili_pordenone (presso Villa Frattina) https://www.instagram.com/p/B-9c1cTKYL4/?igshid=ibxh28aal322
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pier-carlo-universe · 5 days ago
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L’Anima del Male di Linda Castillo. Recensione di Alessandria today
Un thriller intenso e avvincente con Kate Burkholder come protagonista.
Un thriller intenso e avvincente con Kate Burkholder come protagonista. Autore: Linda CastilloTitolo originale: The Hidden OneEditore: PiemmeGenere: Thriller Sinossi A Painters Mill, una piccola comunità amish, il silenzio cela oscuri segreti. Quando vengono ritrovati i resti di un uomo scomparso oltre un decennio prima, il passato torna a tormentare Kate Burkholder, capo della polizia locale.…
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arcadiashop · 5 years ago
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Tainted Grail - La Caduta di Avalon IN USCITA A MARZO 2020 Tainted Grail La caduta di Avalon è un titanico gioco cooperativo da 1 a 4 giocatori. La suggestiva ambientazione, un misto di leggende celtiche e miti arturiani, la profonda trama e la componentistica, lo rendono il titolo più atteso del 2020, dopo essere stato il kickstarter di maggior successo del 2018. Con centinaia d’illustrazioni di Avalon mozzafiato e miniature favolose, Tainted Grail è un capolavoro del gioco da tavolo in tutti gli aspetti. I personaggi esploreranno, combatteranno e negozieranno costruendo a ogni passo la loro storia che li porterà su diversi cammini. La scelta di quale intraprendere, sarà solo tua. #arcadiashop #pisa #fumetteria #like #fan #play #anime #manga #comics #fumetto #gadget #book #accessories #beautiful #girl #love #best #good #travel #fantasy #magic #nice #kawaii #passion #hot #cool #photo #movie #tvseries #amazing (presso arcadiashop) https://www.instagram.com/p/B8BVN0qo98h/?igshid=vh9fcasprve0
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personal-reporter · 2 years ago
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I libri più venduti del 2022: quali sono?
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I libri sono una fonte di conoscenza e intrattenimento, e ogni anno ci sono titoli che spopolano nelle librerie di tutto il mondo. Nel 2022, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ci sono stati dei libri che hanno fatto la differenza e che sono stati tra i più venduti. Ma quali sono i libri più venduti del 2022? In questo articolo, scopriremo insieme i titoli che hanno fatto la differenza. Il libro più venduto del 2022 è stato "Fabbricante di lacrime" di Erin Doom, un romanzo che ha emozionato e conquistato il pubblico grazie alla sua trama avvincente e ai personaggi ben caratterizzati. Al secondo posto troviamo "La ragazza del treno" di Paula Hawkins, un thriller psicologico che ha tenuto i lettori con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. Al terzo posto c'è "Il signore delle mosche" di William Golding, un classico della letteratura che ha saputo conquistare anche i lettori più giovani. Ma la classifica dei libri più venduti del 2022 non si ferma qui. Al quarto posto troviamo "La verità sul caso Harry Quebert" di Joel Dicker, un giallo che ha saputo conquistare il pubblico grazie alla sua trama intricata e ai personaggi ben costruiti. Al quinto posto c'è "Il codice da Vinci" di Dan Brown, un thriller che ha fatto la storia della letteratura contemporanea. Al sesto posto troviamo "La ragazza con l'orecchino di perla" di Tracy Chevalier, un romanzo storico che ha saputo conquistare il pubblico grazie alla sua ambientazione suggestiva e ai personaggi ben caratterizzati. Al settimo posto c'è "Il nome della rosa" di Umberto Eco, un classico della letteratura italiana che ha saputo conquistare anche i lettori stranieri grazie alla sua trama avvincente e ai personaggi ben costruiti. All'ottavo posto troviamo "Il signore degli anelli" di J.R.R. Tolkien, un capolavoro della letteratura fantasy che ha saputo conquistare il pubblico di tutte le età. Infine, al nono posto c'è "Il cacciatore di aquiloni" di Khaled Hosseini, un romanzo che ha saputo emozionare e conquistare il pubblico grazie alla sua trama avvincente e ai personaggi ben costruiti. In conclusione, i libri più venduti del 2022 sono stati dei veri e propri capolavori della letteratura contemporanea e classica, che hanno saputo conquistare il pubblico grazie alla loro trama avvincente, ai personaggi ben costruiti e all'ambientazione suggestiva. Se sei un appassionato di libri, non puoi perderti questi titoli che hanno fatto la differenza nel 2022. Read the full article
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newsintheshell · 5 years ago
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Anime Factory, le uscite home video del 17 ottobre
Debutta oggi in Italia Maquia, l’inedito film scritto e diretto da Mari Okada!
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Di seguito trovate in dettaglio le nuove uscite home video odierne presentate questo mese da Anime Factory, etichetta di Koch Media interamente dedicata all’animazione giapponese.
MAQUIA - Decoriamo la mattina dell’addio con i fiori promessi
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Originale film d’animazione scritto e diretto da Mari Okada (AnoHana,Nagi no Asukara, Araburu Kisetsu no Otome-domo yo) presso lo studi P.A.Works (Shirobako, Uma Musume: Pretty Derby, Hanasaku Iroha). Il design dei personaggi è stato concepito da Akihiko Yoshida e poi adattato da Yuriko Ishii (Another, Kuromukuro), che ha anche supervisionato il comparto animazioni del progetto.
La pellicola della durata di 115 minuti, uscita in Giappone il 24 febbraio 2018, è la prima prova alla regia della Okada, nonché il primo completamente standalone prodotto dallo studio.
Gli abitanti di Iorph risiedono lontani dagli insediamenti umani, tessendo gli eventi dei loro giorni in stoffe chiamate Hibiol. La loro stirpe cessa di crescere verso i quindici anni d’età e vive vite pluricentenarie. Dopo l’incursione dell’esercito di Mezarte, la giovane Maquia riesce fortunosamente a fuggire. Incontra così un neonato che ha perso i genitori e con il quale stringe un rapporto unico che sfiderà lo scorrere del tempo.
Una suggestiva ambientazione fa da scenario al rapporto tra Maquia, ragazza adolescente che appartiene alla longeva ed eternamente giovane razza degli Iorph, e Ariel, ragazzo umano il cui destino è l’inevitabile crescita. La maestosa opera prima di una delle rare registe nel mondo dell’animazione giapponese cinematografica, arricchita dalle musiche del maestro Kenji Kawai.
Scheda tecnica:
Video: 1080p @24 1.78:1 (Blu-ray) 16/9 1.78:1 (DVD)
Audio: Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio, Giapponese 5.1 DTS-HD Master Audio (Blu-ray) Italiano 5.1 Dolby Digital, Italiano 5.1 DTS, Giapponese 5.1 Dolby Digital (DVD)
Sottotitoli: Italiano
Extra:
Trailer cinematografico doppiato
Trailer originali
Titoli di coda versione italiana
3 card da collezione
Extra esclusivi della Ultralimited Edition:
Documentario “Making of” (22’ circa sottotitolato in italiano)
Storyboard a video HD
Booklet di 84 pagine con interviste e gallery originali
Special Story di 16 pagine scritta da Mari Okada
La versione Blu-ray del box è venduta su Amazon al prezzo di € 19,99, mentre l’edizione DVD si trova a € 16,99. L’esclusiva Ultralimited Edition è disponibile solo in Blu-ray ed è acquistabile al prezzo di € 49,90.
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GIGI LA TROTTOLA (Volume 2)
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Nuova edizione che porta, anche in alta definizione, i rimanenti episodi dal 34 al 65 del famoso anime prodotto negli anni ‘80 da Tatsunoko Production, tratto dal manga di Noboru Rokuda (F Motori in pista) edito in Italia da Star Comics.
Gigi Sullivan ha un talento innato per qualunque sport. Niente lo scoraggia, nemmeno la sua bassissima statura che non gli impedisce di eccellere nemmeno in sport come il basket. Gigi infatti compensa le sue carenze fisiche con la furbizia e l'imprevedibilità, qualità che lo rendono uno sportivo unico nel suo genere. La sua bravura è inferiore solo alla sua arroganza ed alla mania di protagonismo, che lo porta a voler essere sempre al centro dell'attenzione a discapito di qualsiasi cosa. Ritrova sempre nuovo vigore quando riesce a sbirciare le mutandine delle ragazze, in particolare quelle di Anna, dolce ed ingenua fanciulla di cui lui è innamorato e con la quale vive ogni giorno mille avventure.
Scheda tecnica:
Video: 1,33:1 - VIDEO FULL HD - 1080p - 23,98fps (Blu-ray) 1,33:1 - 4:3 Full Frame - Original Aspect Ratio (DVD)
Audio: Italiano 2.0 DTS-HD Master Audio DUAL MONO, Giapponese 2.0 DTS-HD Master Audio DUAL MONO (Blu-ray) Italiano 1.0, Giapponese 1.0 (DVD)
Sottotitoli: Italiano
Extra:
Doppiaggio storico rimasterizzato
Sottotitoli italiani fedeli all’originale
Booklet a colori di 32 pagine contenente la guida agli episodi corredata dalle sinossi, dai disegni preparatori originali e da gallerie di illustrazioni
La versione Blu-ray del box è venduta su Amazon al prezzo di € 39,99, mentre l’edizione DVD si trova a € 32,54.
MAZINGA Z (Volume 2)
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Nuova edizione che porta, anche in alta definizione, gli episodi dal 25 al 48 (sui 92 totali) dell’iconica serie robotica nata dal genio di Go Nagai. L’anime è stato prodotto fra il 1972 e il 1974 da Toei Animation ed è il prequel de “Il Grande Mazinga”, già uscito in home video. L’opera ha ispirato il manga “Mazinger Z”, edito in Italia da J-POP.
Il malvagio Dottor Inferno si prepara a conquistare il mondo con il suo esercito di mostri meccanici. L’unico in grado di fermarli è il dottor Juzo Kabuto, creatore di un robot in Superlega Z. Prima di essere ucciso, il celebre scienziato riesce a consegnare a suo nipote Ryo Kabuto l’incredibile robot Mazinga Z!
Scheda tecnica:
Video: 1,33:1 - VIDEO FULL HD - 1080p - 23,98fps (Blu-ray) 1,33:1 - 4:3 Full Frame - Original Aspect Ratio (DVD)
Audio: Italiano 2.0 DTS-HD Master Audio DUAL MONO, Giapponese 2.0 DTS-HD Master Audio DUAL MONO (Blu-ray) Italiano 1.0, Giapponese 1.0 (DVD)
Sottotitoli: Italiano
Extra:
Doppiaggio storico rimasterizzato
Sottotitoli italiani fedeli all’originale
Sigle di testa e di coda storiche della versione tv italiana 
Booklet a colori di 20 pagine contenente la guida agli episodi corredata dalle sinossi, dai disegni preparatori originali e da gallerie di illustrazioni
La versione Blu-ray del box è venduta su Amazon al prezzo di € 42,90, mentre l’edizione DVD si trova a € 39,99.
Autore: SilenziO)))
[FONTE]
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universalmovies · 8 years ago
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Oggi, nell’ambito della nostra rubrica Cinema e Parchi a Tema, vi proponiamo una breve recensione relativa al Dubai Parks & Resorts, il nuovo parco di divertimenti dedicato al mondo del cinema e sorto nel deserto di Dubai.
Dubai è una città dalle mille sorprese e, tra le tante, ne abbiamo scovata una nel deserto, un bellissimo parco a tema, dedicato al mondo del cinema e completamente nuovo.
Il parco si chiama, come detto, Dubai Parks & Resorts, è nato in una zona lievemente fuori città e raccoglie al suo interno tre parchi di divertimento molto belli: il primo è la versione araba di Legoland, con le ricostruzioni dei monumenti e delle città fatte con i celebri mattoncini, tantissime attrazioni, anche acquatiche, e molti negozi.
Il secondo si chiama Bollywoodland, dedicato al mondo del cinema indiano, che approfondiremo dopo e, il terzo parco, è quello dedicato al mondo del cinema, Motiongate.
Motiongate ci accoglie con una sedia da regista e la biglietteria è sormontata da una pellicola cinematografica, come anche il pavimento. Motiongate, a sua volta, è suddiviso in 4 settori. Escludiamo da subito la zona dedicata alla Lionsgate, che al momento della visita (gennaio 2017), era ancora chiusa e che sfoggerà alcune attrazioni dedicate al franchise di Hunger Games, come il Bullet train di Capital city.
Iniziamo il nostro giro virtuale dalla zona dedicata alla Columbia pictures. Ecco le attrazioni più belle:
The green hornet: high speed race, da un flop clamoroso, un rollercoaster decisamente intrigante. Piccolo, non particolarmente aggressivo, ma divertente. Inesistente l’ambientazione.
Ghostbusters: battle for New York, l’ambientazione della fila è molto suggestiva, con tanti pezzi dedicati al Ghostbusters originale. La ride è al buio, corredata da pistole, con cui gli ospiti sparano ai fantasmi di New York. Veramente divertente e molto ben fatta.
Hotel Transylvania, dal popolare cartone animato, l’attrazione più bella di questa zona. Si entra in un suggestivo e sinistro castello dei fantasmi, bellissima ambientazione nella zona delle code. La ride è molto particolare: i binari sono invisibili e le macchinine girano in ambienti dedicati ai personaggi del cartone animato tutte insieme e in contemporanea, creando sempre la sensazione che, prima o poi, ci si scontrerà contro gli altri. Molto divertente e molto suggestiva.
Zombieland blast off, anche qui un film di nicchia per la classica torre che lancia gli ospiti in alto, l’altezza è modesta e nessuna originalità.
Underworld 4D, cinema dinamico in 4D dedicato al popolare franchise che ha visto da poco uscire l’ultimo capitolo al cinema, Underworld: blood wars. Il film è un po’ frullastomaco, gli effetti sono modesti e nessun attore del cast compare nel film. Abbastanza inutile.
Ci sono ancora un paio di attrazioni come quella dedicata a Piovono polpette e tantissimi gli spettacoli che si materializzano dentro e fuori i teatri. Molti i punti di ristoro e fenomenali i servizi per gli ospiti (nel bagno degli uomini ci sono perfino i fasciatoi!), come tutti i servizi presenti a Dubai.
La seconda zona è completamente dedicata al mondo dei Puffi ed è veramente incantevole. La riproduzione del villaggio è squisita, ci sono un paio di attrazioni molto belle tra cui un family rollercoaster e una ride al buio con gli animatronics. Nel parco i Puffi girano numerosi e si possono fotografare e incontrare: bellissimo.
La terza zona è completamente indoor ed è dedicata al mondo Dreamworks. Fuori troviamo i protagonisti di Madagascar e Po di Kung Fu Panda che ci invitano ad entrare. Nell’ingresso, una mastodontica fontana dedicata ai nostri eroi splende in tutta la sua bellezza. Questa zona, a sua volta, è suddivisa in 4 settori separati tra loro:
Shrek, questa zona è molto suggestiva e ci si addentra nella palude del famosissimo orco. Purtroppo poche attrazioni erano aperte, di cui segnaliamo Swam celebration, una nave dondolante, un po’ nauseante.
Dragon Trainer, al momento della nostra visita questo settore era chiuso.
Madagascar, bellissima zona con, al centro, uno stupendo carousel dedicato a Melman e una simpatica attrazione dedicata ai pinguini. Qui si trova anche il vero pezzo forte: Madagascar – Mad pursuit, il rollercoaster più veloce di tutto il parco, con gambe penzoloni e quasi completamente al buio. Una ride mozzafiato e di grande intensità che ci ha lasciato tutti senza voce: capolavoro!
Kung Fu Panda, la zona, molto ben fatta era aperta ma le attrazioni erano chiuse.
Motiongate è un parco straordinario, con servizi superlativi e attrazioni per tutti i gusti. Quando sarà aperto completamente, sarà un diamante irrinunciabile per tutti gli amanti dei theme parks. Consigliamo l’acquisto del biglietto online, poichè alle casse la cifra è esorbitante. Il parco si gira tranquillamente in mezza giornata, senza grandi code.
Spendiamo due parole sul parco adiacente, Bollywoodland. La sontuosità di Dubai ben si sposa con lo sfarzo della Hollywood indiana e dei suoi eroi. Il parco è decisamente più piccolo del precendente, le attrazioni sono in numero inferiore ma, frequentemente, ci si imbatte nei tipici balletti dei film indiani, ricchi di energia e di spettacolarità.
Inoltre, al centro del parco, torreggia un bellissimo teatro dove, a orari precisi, i bravissimi ballerini intrattengono gli ospiti. Se, poi, volete provare a cimentarvi anche voi, due ballerini insegnano al pubblico i passi base per ballare come a Bollywood.
Tra le poche attrazioni presenti, vi vogliamo segnalare:
Krrish: hero’s flight, Koi… Mil Gaya è stato un successo enorme in India ed ha generato due sequel, Krrish e Krrish 3. L’attrazione ci presenta questi eroi, a noi quasi sconosciuti, in una attrazione decisamente d’impatto. Una simulazione di volo, con il pavimento che si verticalizza completamente e effetti speciali da urlo per un’esperienza unica nella vita: da non perdere.
RA.One: unleashed, un cinema 4D di forte impatto visivo ma poca originalità, dedicato all’eroe del film RA.One, altro grandissimo successo indiano.
Lagaan: Champaner Cricket Carnival, è una zona indoor, con 3 piccole attrazioni interne, dedicate al film probabilmente più famoso della storia del cinema indiano.
Sholay: the hunt for Gabbar Singh, anche qui un titolo indispensabile per una ride indoor con gli ospiti che devono sparare ai personaggi sullo schermo, mentre si attraversa l’attrazioni su delle macchinine: tanto divertente.
Il parco ha il suo punto di forza nella musica e nei balli e vi invitiamo a perdervi nei numerosi spettacoli che puntellano la giornata. Il parco si gira tranquillamente in una manciata di ore e non merita una visita, se non associato agli altri parchi perchè, da solo, non è competitivo.
Il Dubai Parks & Resorts è una struttura bellissima, con servizi al pubblico eccezionali e che permette di visitare tre parchi di divertimento di elevata qualità. In occasione dell’Expo 2020, la Six Flags americana farà sorgere un altro parco adiacente a questo, aumentando la qualità e la quantità di attrazioni nella zona.
Se, a tutto ciò, aggiungete il nuovo parco indoor (il più grande parco indoor del mondo!) dedicato agli eroi Marvel, aperto da poco e quello, sempre indoor, dedicato agli eroi dei videogiochi Sega, presente nel Dubai Mall, capirete presto che Dubai è una meta indispensabile per gli amanti dei parchi di divertimento e della grande qualità.
Qui di seguito la nostra gallery:
[Cinema e Parchi a Tema] Universal Movies al #DubaiParks & Resorts di #Dubai Oggi, nell'ambito della nostra rubrica Cinema e Parchi a Tema, vi proponiamo una breve recensione relativa al…
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lospeakerscorner · 4 years ago
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A Castello Arechi la società di produzione e organizzazione Tappeto Volante ha presentato la cantica del Paradiso della Divina Commedia di Dante Alighieri
di Elvira Picciola
SALERNO – Solo due appuntamenti a luglio e due ad agosto per uno spettacolo che, per la suggestiva location ed il fascino della materia narrata, avrebbe meritato una ben più ampia fruizione. Le limitazioni seguite al lockdown – spiega la guida – non solo hanno bruscamente interrotto le visite didattiche programmate che consentono a tanti studenti di avvicinarsi in modo diretto alla Cantica più complessa della Commedia dantesca, permettendo di coglierne una potente sintesi visiva, ma hanno ridotto anche considerevolmente il numero degli spettacoli estivi, dovendo contenere le presenze dei visitatori.
Il pubblico viene diviso in  piccoli gruppi e, seguendo tutte le procedure anticovid adottate, procede alla scalata del colle Bonadies, simulando, attraverso il percorso dalle forti pendenze della fortezza  medievale,  l’ascesa dantesca fino alla sua sommità.
Lo spettacolo è ideato e diretto da Domenico Maria Corrado per la “Tappeto Volante, in collaborazione con il castello Arechi.
Il nostro Dante-guida ci affianca, insieme a Beatrice, ed avvia la performance:
«La gloria di colui che tutto move per l’universo penetra e risplende/in una parte più e meno altrove/Nel ciel che più de la sua luce prende/fu’io,e vidi cose che ridire/né sa né può chi di là su discende.(..) O buono Apollo, a l’ultimo lavoro/fammi del tuo valor sì fatto vaso /come dimandi a dar l’amato alloro… »
Dante enuncia la sua difficoltà a narrare un argomento così complesso, invocando l’aiuto dello stesso Apollo, non essendo più sufficiente quello delle Muse che lo avevano supportato fino all’ascesa in Paradiso.È il concetto della “ineffabilità”, più volte ribadito nei versi della Commedia, cioè della umana limitatezza delle sue capacità espressive, che impedisce di trasferire una straordinaria esperienza mistica in termini di concretezza intellettuale e sensibile. Perciò egli chiede ad  Apollo di ispirarlo, come ha fatto quando il satiro Marsia lo ha sfidato in una gara di musica e, dopo averlo vinto e legato ad un albero, lo ha scuoiato vivo.
Giungiamo al Cielo della Luna, dove Beatrice spiega la ragione delle macchie lunari e la diversa luminosità che dipende dal diverso grado in cui si manifesta la virtù dell’intelligenza motrice. Qui appaiono spiriti evanescenti: sono le anime di coloro che mancarono ai voti, non per propria colpa, ma perché costrette da eventi esterni. Tra di esse, Piccarda Donati racconta la sua vicenda, il rapimento dal chiostro da parte dei fratelli per costringerla, contro la sua volontà, a sposare il  nobile e ricco fiorentino Rossellino della Tosa.
Al suo fianco, in silenzio, l’imperatrice Costanza, ultima figlia di Ruggero II d’Altavilla, madre di Federico II, anch’ ella costretta al matrimonio forzato con Enrico VI di Svevia per motivi dinastici: unire la casata sveva alla stirpe normanna.
Saliamo al Cielo di Mercurio, dove incontriamo gli spiriti attivi.
Il nostro Dante-guida ci  spiega che si tratta di spiriti che sulla terra operarono virtuosamente stimolati dall’ambizione della gloria e della fama. Tale ambizione sostituendosi, almeno in parte, al culto del Bene Supremo, ha reso meno eccelsa e meritoria la loro virtù, ma essi sono comunque soddisfatti della loro condizione perché rispondente alla volontà divina.
Parla per tutti Giustiniano che tenne l’impero di Bisanzio nella prima metà del VI secolo e lasciò ai posteri la definitiva sistemazione, da lui ordinata e promossa, della raccolta del codice di Diritto di Roma: il Corpus iuris civilis.
Il personaggio di Giustiniano costituisce per Dante l’occasione di tracciare, in un rapido excursus, il volo dell’Aquila imperiale, la storia mirabile di Roma dalle origini leggendarie fino al genio di Cesare, alla missione di pace di Augusto, all’epopea di Carlo Magno. La grandezza e la potenza dell’Urbe sono state preordinate da Dio ad accogliere l’evento soprannaturale della Redenzione. Dall’alleanza della Chiesa con l’Impero concordemente operanti nell’ambito dei poteri e di finalità ben distinte attribuite a ciascuno, sta l’ideale possibilità di un assetto armonico giusto e pacifico della società umana.
Giunti al Cielo di Venere, che coincide con la postazione multi difensiva della fortezza Arechi, incontriamo gli spiriti amanti che celebrano il tema della carità. Qui parla Carlo Martello, primogenito di Carlo II d’Angiò e di Maria, figlia di Stefano di Ungheria :
«Il mondo m’ebbe giù poco tempo ;e se più fosse stato/molto sarà di mal, che non sarebbe./La mia letizia mi tien celato/che mi raggia dintorno e mi nasconde/quasi animal di sua seta fasciato(..)» Carlo Martello morì, infatti ,giovanissimo, facendo appena in tempo a ad essere incoronato re di Ungheria, ma non riuscì ad ereditare il governo degli altri domini angioini né ad impedire i mali provocati dal malgoverno del padre, e soprattutto del fratello Roberto. Carlo scaglia, con veemente energia e sdegno, tre profezie sui principali nemici della politica imperiale: gli Angioini, rappresentanti della sua stirpe, le città venete ribelli a Cangrande della Scala, la curia pontificia, corrotta e obliosa della sua missione spirituale.
Saliamo ancora verso  il cielo del Sole, per assistere alla quarta performance. Qui si mostrano le anime dei sapienti, celebri già nel mondo per la loro dottrina, le loro speculazioni filosofiche  , teologiche o mistiche. Spontaneamente un’anima si offre a soddisfare il desiderio dei visitatori di conoscere la sua identità . Si tratta di  Tommaso d’Aquino, autore della Summa Theologiae, compendio  della teologia medievale, che tesse le lodi di San Francesco.
Il Cielo di Marte ospita Cacciaguida, trisavolo del poeta: da Alighiero, che dimora con i superbi nella prima cornice del Purgatorio, attraverso Bellincione e poi Alighieri II, è disceso Dante.
Al tempo di Cacciaguida, Firenze era ancora racchiusa nella prima cerchia di mura, onesta e pura nei costumi e non travagliata da lotte intestine. Cacciaguida è cresciuto nella tradizione di una naturale aristocrazia di modi e sentimenti. Più tardi, fatto cavaliere dell’imperatore Corrado III, lo seguì in Terrasanta e morì combattendo contro i musulmani, morte santa che doveva aprirgli immediatamente le porte del cielo. Il discorso di Cacciaguida pone le premesse di ciò che Dante ribadirà nei canti successivi: la condanna della corruzione di Firenze, la giustificazione dell’esilio del Poeta, l’idealizzazione di temi autobiografici elevati a simboli di valori universali.
Ci si sposta nella zona dei forni cinquecenteschi ,dove trova ambientazione il Cielo di Giove. Qui appaiono le anime dei giusti, la cui peculiare caratteristica è la virtù.Tra i protagonisti campeggia la figura di Costantino, che trasferì a Bisanzio la sede imperiale, trasportando in Oriente l’insegna e le leggi dell’Impero, per cedere il dominio di Roma al pontefice, mosso da sincera intenzione religiosa, che tuttavia si risolse in gravissimo danno per la cristianità, iniziando la confusione dei due poteri, spirituale e temporale.
Giunti al Cielo di Saturno, caratterizzato dalle anime che si dedicarono alla vita contemplativa, si rivolge agli astanti l’anima di  Pier Damiani, il grande monaco dell’XI secolo, che con toni violenti ,muove acerbe invettive contro la corruzione del mondo e la decadenza degli istituti ecclesiastici.
Si arriva all’Ottavo Cielo ,delle Stelle Fisse, dove ci appaiono le  anime trionfanti e qui Beatrice rivolge una toccante preghiera  agli Apostoli affinchè concedano  a Dante un po’ della loro sapienza.  Poi ella prega San Pietro di esaminare Dante su vari punti della fede. Terminato l’esa­me, san Pietro manifesta la sua approvazione e benedi­ce il poeta.
Il nostro viaggio, come quello dantesco, sta per terminare: arriviamo ansanti ,per la ripidità della salita ma anche per la forte emozione, al terrazzo bizantino del Castello Arechi per accedere al Primo mobile, il cielo dei Serafini, dove San Bernardo rivolge una preghiera alla Madonna, affinché Dante possa alzare lo sguardo fino a Dio.
Il Poeta riesce a gradi a penetrarne l’Essenza. Solo un’improvvisa folgorazione gli consente di intuire la verità e di com­prendere il mistero dell’Incarnazione. Il poeta sen­te ora il suo animo totalmente in accordo con Dio:
«A l’alta fantasia qui mancò possa;/ma già volgeva il mio disio w ‘lvelle,/ sì come rota ch’igualmente è mossa,/l’amor che move il sole e l’altre stelle.»
Un coro di fanciulle muove una leggiadra danza accompagnata da una musica celestiale.
Si conclude qui il percorso di Dante e dei suoi personaggi, mirabilmente interpretati dagli attori impegnati nella perfomance serale, attraverso i cieli del Paradiso  e si conclude anche quello degli spettatori, che si sono cimentati  nell’ardua scalata della Fortezza Arechi.
C’è ancora qualche attimo, però, per soffermarsi a contemplare la veduta spettacolare della città e del golfo di Salerno dai bastioni del Castello in questa stellata notte di agosto.
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      Il Paradiso di Dante A Castello Arechi la società di produzione e organizzazione Tappeto Volante ha presentato la cantica del Paradiso della Divina Commedia di Dante Alighieri…
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