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Destinazione Casablanca di Miranda –Ranalli. Un viaggio tra amore, sogno e realtà. Recensione di Alessandria today
Il romanzo d’amore che ha conquistato i lettori su Facebook
Il romanzo d’amore che ha conquistato i lettori su Facebook Il mondo della letteratura contemporanea è spesso segnato da storie d’amore che trascendono il semplice racconto sentimentale per diventare vere e proprie esperienze emotive. Destinazione Casablanca di Miranda Ranalli è una di queste opere: nato come un romanzo pubblicato parte per parte su Facebook, ha riscosso un enorme successo tra i…
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Profumo di pioggia e rimpianti
La prima volta che vidi Samuel fu in una sera d’autunno, quando l’aria profumava di terra bagnata e il vento portava con sé le foglie arancioni. Ero seduta sul muretto di pietra del parco, le mani fredde strette attorno a una tazza di caffè ancora fumante. Lui passò accanto a me senza guardarmi, eppure il suono dei suoi passi sulla ghiaia mi lasciò un brivido sulla pelle. C’era qualcosa di…
#Amore e destino#deja-vu e amore#racconto romantico giovane adulti#Romanzo breve emozionante#Storia d’amore emozionante
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Arrivava nelle sale degli Stati Uniti, il 20 febbraio 2015, esattamente 10 anni fa, un film toccante, emozionante, tratto da un altrettanto coinvolgente romanzo e che permise alla sua protagonista, Julianne Moore, di vincere l'Oscar come Migliore attrice protagonista.
«Non sto soffrendo. Io sto lottando. Sto lottando per rimanere parte della vita. Per restare in contatto con quella che ero una volta. Così, vivi il momento, è quello che mi dico. È davvero tutto quello che posso fare,
vivere il momento..
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Adoro
Una perfetta rivisitazione contemporanea del romanzo di Forsyth e del film del 1973.
Una narrazione incalzante di interpretazioni eccellenti e una contestualizzazione perfetta.
Il premio oscar Eddie Redmayne brilla in ogni scena: è l’attore perfetto per incarnare in chiave moderna l’algido cecchino capace di sparare e uccidere il suo bersaglio da chilometri di distanza. Il bello di questa versione di THE DAY OF THE JACKAL è la possibilità, grazie all’approccio seriale, di entrare nella psicologia del personaggio, diviso tra il sangue freddo che mette sul lavoro e l’amore che prova per la sua famiglia. E’ come se avesse un bisogno fisico, non solo mentale, della doppia vita che conduce. Un dualismo che non può durare a lungo e prima o poi esplode.
Attualizzare il romanzo di Forsyth significa trasporlo ai giorni nostri in termini di attualità: compito che la serie svolge egregiamente calandosi nel dibattito sulle tecnologie e sulle società che, gestendo immensi capitali, decidono le sorti dei Governi e del mondo.
La forza della serie sta nell’azione: ogni episodio è puntellato da inseguimenti, sparatorie e uccisioni, con una tensione che si fa spesso adrenalinica. Il risultato è che si rischia di restare incollati alla poltrona facendo notte per viaggiare con Sciacallo in questa emozionante avventura spionistica nelle capitali di mezza Europa. A un certo punto viene da chiedersi come possa il protagonista uscirne sempre vivo, ma la sospensione dell’incredulità dovrebbe essere non concessa ma scontata per una produzione di questo livello, come non se ne vedevano da tempo. 2 stagione, per nostra fortuna, confermata.
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[Dark][Edgardo Cozarinsky]
Un emozionante romanzo d’iniziazione il cui protagonista è un giovane alla ricerca del suo posto nel mondo in una Buenos Aires oscura e affascinante.
Alla ricerca della propria identità nelle tenebre di una città affascinante Titolo: Dark Scritto da: Edgardo CozarinskyTitolo originale: Dark Tradotto da: Alessandro GianettiEdito da: ArkadiaAnno: 2024Pagine: 84ISBN: 9788868515157 La trama di Dark di Edgardo Cozarinsky Un emozionante romanzo d’iniziazione il cui protagonista è un giovane alla ricerca del suo posto nel mondo in una Buenos Aires…
#2024#Alessandro Gianetti#Argentina#Arkadia#Buenos Aires#Dark#Edgardo Cozarinsky#fiction#gay#LGBT#LGBTQ#LGBTQIA+#libri gay#Narrativa
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Senza paura. Reckless di Elsie Silver (Chestnut Spring Series Vol. 4).
Voto: Quattro stelle e mezzo.
Punto di vista: prima persona, alternato
Sensualità: media, scene esplicite
Caratteristiche: secret baby, sport romance
Stile narrativo: scorrevole
Tipo di finale: chiuso con epilogo
Trama: Cowboy affascinante e irresponsabile, Theo Silva è il classico ragazzo da cui è meglio stare alla larga. Lo sa bene Winter, che ha passato la vita intera a tenere sotto controllo tutto, emozioni incluse, e si sta lasciando alle spalle un matrimonio tossico con un uomo che le impediva di essere sé stessa. Per lei Theo è una tentazione travolgente e la garanzia di farsi spezzare il cuore. Ci prova a tenerlo a distanza, ma Theo è tenace e non si lascia scoraggiare dal suo atteggiamento freddo e scostante. Così, Winter getta ogni cautela al vento e decide per una volta di seguire il suo cuore in una notte di passione favolosa, nonché irripetibile. Una notte che dovrà rimanere un segreto. Se non fosse che, si sa, i segreti sono fatti per essere svelati…
Una storia d’amore appassionata ed emozionante, che fa sognare.
Un cowboy seducente e inaffidabile.
Una ragazza con mille cicatrici sul cuore.
«Io ti vivo. Come se ti vedessi ovunque, tu fossi in ogni cosa. Il nostro legame va oltre la sfera fisica».
«Ho una voglia matta di uccidere chiunque ti abbia fatto credere di essere così poco speciale».
Opinione personale: “Senza paura. Reckless” è una storia che ti coinvolge dalla prima all’ultima pagina. Winter è la sorella di Summer, la protagonista del primo libro, quindi un po’ di informazioni sulla sua storia e su quello che ha passato le conosciamo già. Abbiamo già anche un’idea più o meno generale sul suo personaggio, anche se devo dire che in questo romanzo fa decisamente dei grossi passi da gigante. È forte e indipendente. È stufa di essere la marionetta di qualcuno e decide di prendere in mano le redini della sua vita, anche se in questo caso la portano ad avere un’avventura di una notte con Theo, il domatore di tori impertinente e più giovane di lei.
Theo rimane incantato da Winter fin dal primo istante in cui la vede ed è evidente che lei prova qualcosa di abbastanza simile. Rimane comunque sorpreso quando lei cede alle sue avance, anche perché tutti la reputavano quella con il cuore di ghiaccio. Invece, Theo capisce fin da subito che c’è molto di più dietro questo strato. La cosa doveva concludersi con un’avventura di una notte, alla fine le loro vite sono molto diverse e nessuno dei due era pronto a qualcosa di più. Non in quel momento, almeno. Peccato che la vita si metta in mezzo. Letteralmente. La storia è scorrevole e ti coinvolge fino alla fine. Anche tutta la parte con l’ex marito di Winter mi è piaciuta anche se personalmente avrei preferito qualche esplosione in più. Forse non sarebbe stato altrettanto realistico, però, e una cosa che amo di questi romanzi della Silver è che non c’è mai niente di eccessivo o esagerato. Sono super curiosa di vedere come concluderà quest’avventura, anche se mi mancheranno sicuramente tutti questi personaggi.
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Fabbricante di lacrime: un film che dire brutto è poco.
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Cinici, darkettoni, detrattori del romanticismo e chi di voi un minimo s’intende di cinema, state lontani dal Fabbricante di lacrime, l’adattamento del best seller di Erin Doom su Netflix dal 4 aprile, perché probabilmente lo giudicherete ridicolo. Romanticoni e fanatici di fanfiction: lo troverete poetico ed emozionante. Non posso fare un diretto paragone con il libro originale perché, ça va sans dire, non lo ho letto (ma grazie al cielo esiste internet). Tuttavia, rintracciando la storia editoriale, non posso non citare l'assoluto successo ottenuto: Fabbricante di lacrime (edito da Salani) nel 2022 ha venduto mezzo milione di copie, imponendosi come il romanzo più venduto in Italia (!). Un Traguardo clamoroso, se si pensa che l'autrice, Erin Doom (nome d'arte e viso avvolto nel mistero, almeno fino al 2023, quando si è rivelata), si sia inizialmente auto-pubblicata, prima di venir "scoperta" da Salani. Il grande successo di Fabbricante di lacrime, secondo ciò che ho potuto rintracciare in rete, proviene dal passa parola, capace di viaggiare velocissimo su TikTok (e dove altrimenti?) tra i giovanissimi. Detto questo, e visti i numeri, ecco subito l'aggancio cinematografico: perché non farne un film? Detto fatto, ecco arrivare su Netflix l'adattamento diretto da Alessandro Genovesi e scritto insieme ad Eleonora Fiorini.
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Fabbricante di lacrime: Caterina Ferioli durante una scena del film
Un adattamento che si lega al filone anglosassone del classico young-adult-drama-gotico-romantico però rivisto in chiave italiana (con un altro però: l'epoca di Twilight è sfortunatamente lontana). Un bel cortocircuito, in quanto la cornice di Fabbricante di lacrime è appunto quella tipica del Nord America (così viene immaginata da Erin Doom) con tanto di High School e nomi anglofoni. Se la letteratura non ha confini (perché è l'immaginazione a non averne), la forma filmica, invece, si scontra inevitabilmente con alcuni pre-concetti legati alla realtà (e al budget…). Soggetto, copione, regia, interpreti. In questo senso Fabbricante di lacrime finisce per scricchiolare notevolmente sotto una costante enfatizzazione della scena, delle performance e della storia, risultando eccessivamente iperbolico anche rispetto al contesto teen/young di cui fa lecitamente parte.
Fabbricante di lacrime, la trama: l'amore tra Nica e Rigel
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Fabbricante di lacrime: Simone Baldassari (Rigel) in una scena del film
Ora, la trama: Fabbricante di lacrime ha per protagonista Nica (come la nica flavilla, farfallina arancione delle foreste pluviali), che fin da piccola è cresciuta nell'orfanotrofio Grave. In queste antiche mura, rigide, fredde, austere, Nica si è lasciata andare all'empatia (ama gli animali), nonostante le venga ripetuto quanto siano le regole le uniche cose importanti della vita. Dall'altra parte, all'interno del Grave, aleggia la leggenda del Fabbricante di Lacrime. Chi è? Una misterioso individuo che pare aver modellato la paura, avvicinandola ai sentimenti umani. Quella che sembra una favola, però, influenza tanto Nica quanto le altre ragazze dell'orfanotrofio. Almeno fin quando Nica viene adottata ad un passo della maggiore età( un miracolo della burocrazia).
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Fabbricante di lacrime: una scena del film
Non sarà la sola, perché la famiglia che la ospita sceglie anche Rigel (come la stella beta della costellazione di Orione, non come il papà svitato di Venusia in Goldrake), tenebroso e fascinoso ragazzo (cliché a più non posso!) con cui Nica pare non aver nulla in comune. Figuriamoci una possibile convivenza famigliare. Però poi i loro sentimenti contrapposti finiranno per scontrarsi e, generando una tempesta (sì, c'è anche la solita scena sotto la pioggia), capiranno di essere parte integrante di un disegno passionale e rivelatorio.
Uno young adult eccessivamente caricato
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Fabbricante di lacrime: Caterina Ferioli in una scena del film
Ma a chi parla, Fabbricante di lacrime? Un dettaglio non da poco: senza dubbio si rivolge a chi ben conosce il romanzo di Erin Doom, tramutando in carne ed ossa l'amore travagliato tra Nica e Rigel (un amore derivativo, e lastricato dagli stessi cliché). Quindi, un panorama ben idealizzato dalla produzione, e chiaramente conscio del materiale originale. Ma se (teoricamente) c'è una comunicazione con i fan del libro, dall'altra parte l'intero approccio filmico risulta ben poco fluido oltre che approssimato, costruendo un climax mai davvero tormentato, e anzi frutto di una continua sottolineatura: dialoghi forzati, scambi esagerati (quasi da aforismi).Per tutta la durata del film si susseguono citazioni esilaranti (o struggenti, a seconda del punto di vista) dalla fonte letteraria come “Il suo fascino velenoso era infestante”, “Io e lui eterni e inscindibili. Lui stella io cielo”, “Noi siamo rotti, siamo scheggiati. Certe cose non si possono riparare”, “È vero, ma forse ci siamo spaccati in mille pezzi solo per incastrarci meglio”.
Una ridondanza tanto nell'estetica quanto nelle interpretazioni di Caterina Ferioli, indecisa tra canalizzare Kristen Stewart o Kaya Scodelario, e in particolare di Simone Baldasseroni, lui perennemente costipato, caricano eccessivamente ogni parola del copione, lontani dalla fluidità che richiederebbe una messa in scena filmica risultando involontariamente ridicoli ma visto il materiale a disposizione difficile non esserlo. ridondante è anche il costante e incessante accompagnamento musicale, sia originale che non, che ammicca senza mai essere veramente ammalgamata all'interno della storia (si va da George Ezra ad Olivia Rodrigo e Billie Eilish, senza una naturale continuità).
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Fabbricante di lacrime: Simone Baldassari, Caterina Ferioli in un'immagine
Più in generale, sia nel tono che nell'umore questo adattamento sembra essere la diretta traduzione delle pagine del romanzo, senza la sacrosanta re-interpretazione frutto del miglior adattamento possibile. Non faccio paragoni con le pagine di Erin Doom, tuttavia il discorso su Fabbricante di lacrime si può allargare ad un altro paragone: le piattaforme streaming, per i titoli originali, non sfidano quasi più il grande schermo, ma si affiancano alle produzioni del piccolo schermo, offrendo al pubblico lo stesso modus operandi tipico della televisione generalista: prodotto, prodotto, prodotto. E Fabbricante di lacrime ne è un altro lampante (e poco riuscito) esempio.
In conclusione Fabbricante di lacrime è un adattamento che cerca di ricalcare il grande successo del romanzo, finendo però a sfiorare i toni meno riusciti del teen-movie dagli umori gotici e tormentati. Dialoghi esagerati e svolte approssimative poco aiutano, così come la performance altalenante del cast. In questo senso, il film è un ulteriore esempio di quanto alcune produzione streaming puntino a competere con la tv generalista più che con il grande schermo.
Perché ci piace 👍🏻
…
Cosa non va 👎🏻
Chiaramente troppo ambizioso.
Risulta estremamente sconnesso.
La regia, mai incisiva.
I dialoghi, incredibilmente, ridicoli, enfatizzati e calcati da un cast non del tutto convincente.
P.S: rivoglio indietro i miei 105 minuti di vita persi a guardare questa treshata.
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Cristina Petit “Qualcosa che somiglia al vero amore”
Recensione Libro “Qualcosa che somiglia al vero amore”
Home > Libri da leggere > Recensione Libro “Qualcosa che somiglia al vero amore”
1 Settembre 2015 - by Redazione - Recensione Libro.it Cristina Petit
Citazione “Per un po’ rimase a guardare cose che non c’erano, a pensare a giorni che sarebbero venuti dentro a quella stanza, a immaginare parole e scaffali pieni.”
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Di cosa parla “Qualcosa che somiglia al vero amore” di Cristina Petit
Al centro di questo emozionante libro vi è Clementine, che ha ereditato da una donna che non ha conosciuto una splendida casa a Parigi. Resta sorpresa dal fascino di quest’abitazione, dal terrazzo che dà sui tetti di Parigi e da tutto ciò che le sta accadendo di bello all’improvviso.
La sua vita sembra prendere la consistenza delle fiabe e per lei non è ancora finito il sogno. Nella vita legge libri ai bambini con difficoltà, utilizza le storie che sono narrate dei libri per far vedere ai piccoli il buono della vita, in modo che possano superare le loro paure.
Nella prima pagina del libro “Qualcosa che somiglia al vero amore” lo sguardo e il cuore di un uomo vengono rapiti da una donna, lui sa che è quella giusta, ma non la conosce e in un attimo lei si allontana da lui… Cosa accadrà?
Quell’uomo si chiama Albert e la donna è Clementine, il loro viaggio si incrocia per poco, ma chi è destinato a stare insieme non può essere separato.
Albert è uno scrittore e non può fare a meno di utilizzare quell’incontro fugace per il suo libro: scrive una storia prendendo spunto da quello che è accaduto e il romanzo riscuote enorme successo. Clementine come molti lettori si innamora della storia e ha un presentimento…
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Recensione - "Io prima di te" di Jojo Moyes
Titolo originale: “Me Before You” Data pubblicazione: 2012 Pagine: 384 Editore: Pamela Dorman Books Genere: Romanzo sentimentale Voto del pubblico: 4.3/5 su Goodreads Io prima di te” di Jojo Moyes è un romanzo emozionante e coinvolgente che ho apprezzato molto. La storia mi ha catturato fin dalle prime pagine e mi ha fatto sentire una vasta gamma di emozioni, dalla tristezza alla felicità, dallo…
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TRE
Era sul comodino da un po' di tempo. Non ero convinta, perché il romanzo precedente "Cambiare l'acqua ai fiori" aveva lasciato un retrogusto amaro che mi impediva di prendere in mano il successivo.
Ma poi è successo, e le 624 pagine sono volate via tutte d'un fiato.
"Tre" di Valérie Perrin è una storia toccante di amicizia, amore e qualche segreto nascosto. Ambientato tra la campagna della Borgogna, Lione e Parigi, con una piccola digressione in Italia, il libro narra la vita di tre adolescenti inseparabili: Etienne Beaulieu, il giovane ricco e carismatico; Adrien Bobin, il timido e talentuoso scrittore; e Nina Beau, dal temperamento artistico e dal passato doloroso. I loro destini sono legati da un'amicizia profonda e indissolubile, che li accompagnerà attraverso le sfide e i drammi della vita.
La prima cosa che mi ha colpito di questo romanzo è l'abilità della Perrin nel creare personaggi autentici e umani, con tutte le loro debolezze e paure, rendendoli facilmente identificabili e vicini al lettore. Le loro storie sono un viaggio emozionante attraverso forme diverse di amore: quello tossico, il puro, quello frivolo e quello famigliare.
E poi, apprezzo moltissimo la capacità dell'autrice di trattare argomenti talvolta spinosi e delicati con grande sensibilità, mantenendo sempre un equilibrio tra leggerezza e profondità.
La narrazione è coinvolgente e lascia il lettore con il desiderio di scoprire cosa sia accaduto, perché i tre amici si sono allontanati per quattordici anni e chi è la misteriosa Virginie con i suoi capelli a caschetto?
In conclusione, se cercate un libro coinvolgente e ben scritto, "Tre" di Perrin è sicuramente da tenere in considerazione. Buona lettura a tutti!
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I silenzi di Grant House di Giulia Beyman. Un thriller psicologico tra illusioni e realtà. Recensione di Alessandria today
Giulia Beyman è un’autrice italiana di successo, famosa per la serie Nora Cooper, che mescola magistralmente suspense, mistero e introspezione emotiva.
Biografia dell’autrice Giulia Beyman è un’autrice italiana di successo, famosa per la serie Nora Cooper, che mescola magistralmente suspense, mistero e introspezione emotiva. Dopo una lunga esperienza nel giornalismo, ha trovato nella scrittura narrativa il mezzo ideale per esplorare temi profondi e coinvolgere i lettori in storie avvincenti. Con oltre dieci romanzi pubblicati, Giulia Beyman è…
#Alessandria today#ambientazione suggestiva#Carol Grant#Colpi di scena#Giulia Beyman#Google News#Grant House#I silenzi di Grant House#Indagini#introspezione#italianewsmedia.com#Judith#lettura avvincente#lettura coinvolgente#lettura consigliata.#lutto#Martha’s Vineyard#messaggi dall’aldilà#mistero#narrativa contemporanea#narrativa di qualità#narrativa italiana#narrativa psicologica#Nora Cooper#Ossessione#personaggi complessi#Pier Carlo Lava#Rebecca Grant#romanzo bestseller#romanzo emozionante
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Tracce invisibili sulla pelle
Lo riconosco prima ancora di vederlo. Un profumo sottile, caldo, con un accenno di spezie e qualcosa di ferroso, come il metallo bagnato dalla pioggia. Cammino tra i vicoli di questa città che non dorme mai, i lampioni si riflettono sulle pozzanghere, e ogni passo echeggia contro i muri di mattoni umidi. Lui è qui, da qualche parte, lo sento sotto pelle come un brivido che non so…
#finale aperto emozionante#narrativa romantica per ragazze#racconto sui cinque sensi#Romanzo romantico con mistero#Storia d’amore e segreti
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Racconti di anime e diavoli con Matt Bellino
Matt Bellino, autore di Racconti di un povero diavolo, è protagonista di una nuova puntata di Pyros speciale verso Casa Sanremo Writers 2025.
Matt Bellino, autore di Racconti di un povero diavolo, è protagonista di una nuova puntata di Pyros speciale verso Casa Sanremo Writers 2025. Il romanzo, edito da SBS Edizioni, esplora i confini del libero arbitrio, del rimorso e della redenzione attraverso storie sospese tra realtà e soprannaturale. Un viaggio emozionante e introspettivo che invita a riflettere sul peso delle nostre scelte e…
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[Barracuda][Christos Tsiolkas]
"Barracuda": un romanzo emozionante che esplora i temi dell'identità, del successo e del fallimento. Lasciati coinvolgere dalla storia di Danny Kelly.
Barracuda: il sogno infranto di un nuotatore Titolo: Barracuda Scritto da: Christos TsiolkasTitolo originale: Barracuda Tradotto da: Elio TurellatoEdito da: PlaygroundAnno: 2025Pagine: 432ISBN: 9788899452704 La trama di Barracuda di Christos Tsiolkas Danny Kelly è un vivace quattordicenne di Melbourne, figlio di una parrucchiera di origini greche e di un camionista di origini scozzesi. Vive in…
#2025#Australia#Barracuda#Christos Tsiolkas#Elio Turellato#fiction#gay#LGBT#LGBTQ#LGBTQIA+#libri gay#Narrativa#Playground#Playground Libri#queer
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Saremo noi: Giorno 15
Ormai siamo arrivati a metà novembre e in queste due settimane penso di non aver odiato la storia che sto scrivendo neanche per un momento: anzi, credo di amarla ancora più di prima! Da quando ho rallentato il ritmo, sento di stare iniziando a sentire di più le mie due personagge e che le loro personalità stiano finalmente emergendo. È uno dei motivi per cui scrivo, perciò non potrei essere più felice.
Quante parole ho scritto: 606 // 19176 (totale)
Quando ho scritto: dalle 17:00 alle 18:00.
Che musica ho ascoltato: Solo la playlist del romanzo, a cui ho aggiunto diversi nuovi brani grazie ai suggerimenti di Spotify.
Osservazioni: La scena di oggi, che in realtà è la prosecuzione della scena di ieri, mi ha riservato delle vere sorprese. Si è aperto uno scorcio sull'interiorità di Cielo che non mi aspettavo e, oltre a essere stato emozionante da scrivere, mi ha permesso di preparare il terreno per i prossimi due capitoli, che costituiranno una svolta importante nel romanzo.
Estratto di oggi:
Conosco quello sguardo. È il suo sguardo da cavaliera in armatura scintillante che chiede alla donzella in difficoltà se ha bisogno di essere salvata, per come lo direbbe zia Clara. La donzella in difficoltà in questo caso sarei io. In questo caso, come sempre. Ma per la prima volta da così tanto tempo da non ricordare nemmeno quanto, non mi ci sento. Non sono una donzella in difficoltà. Mi sento al sicuro, mi sento bene. Più che bene. Mi sento normale.
Domani ricomincia il weekend, che per me è sempre più critico rispetto ai giorni feriali, ma ho genuinamente voglia di continuare a scrivere e ho fiducia che non avrò problemi a raggiungere il mio nuovo obiettivo minimo. A presto!
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