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Niente tranne il nome di Andrea Maggi: un giallo avvolto dal mistero della provincia italiana. Recensione di Alessandria today
Andrea Maggi, con Niente tranne il nome, ci regala un giallo avvincente che intreccia segreti e misteri in una piccola provincia italiana.
Segreti e intrighi in un piccolo paese, tra scuole e ombre del passato Andrea Maggi, con Niente tranne il nome, ci regala un giallo avvincente che intreccia segreti e misteri in una piccola provincia italiana. Pubblicato da Garzanti, il romanzo si distingue per la sua capacità di catturare il lettore con una narrazione avvolgente e personaggi sfaccettati. La trama, che si snoda tra le aule di…
#Alessandria today#Andrea Maggi#Andrea Maggi autore#Conta sul tuo cuore#garzanti#Garzanti editore.#Garzanti Libri#giallo e suspense#Giallo Italiano#giallo psicologico#Google News#Il Collegio Andrea Maggi#intrighi provinciali#introspezione narrativa#italianewsmedia.com#Letture consigliate#Libri di intrighi#libri di mistero#misteri italiani#mistero in provincia#mistero scolastico#Morte all’Acropoli#narrativa gialla italiana#narrativa giallistica#narrativa italiana#narrativa moderna#nebbia e mistero#Niente tranne il nome#Pier Carlo Lava#provincia italiana
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Ciao Kon,
Tu forse non ti ricorderai di me ma io invece ricordo un liquore alla liquirizia, più di un meet up e quello che doveva essere un incontro al Lucca Comics finito "male" per il troppo casino (non siamo riusciti a beccarci).
Ti scrivo in anonimo perché penso tu sia una grande cassa di risonanza perché nonostante tumblr sia diventato -non per noi nostalgici- un po' obsoleto vedo che continui ad essere un punto di riferimento per questa comunità e che forse tu con il tuo cinico dissezionare la situazione possa in qualche modo riuscire a scuotere i più, ma ahimè vige il segreto professionale, cose firmate e quant'altro che mi impediscono di esprimere questo disagio pubblicamente.
REGÀ I SORRISI DEI COMMESSI SONO FALSI. Non perché non abbiamo più voglia di fare questo lavoro, ma perché è diventato tutto uno schifo, le aziende e anche i clienti se vogliamo dirla tutta.
Cosa si cela dietro la vita del commesso?
Conta persone agli ingressi, voi non li vedete ma è così e di recente c'è anche il contapersone del passaggio esterno, quindi se non ti cazziano perché non hai venduto, ti cazzieranno perché non è entrata gente.
Statistiche: pezzi per vendita, scontrino medio, media di scontrino per ingressi. Voi non lo sapete, ma ogni giorni ci sono storici e budget da raggiungere in base anche solo ad un singolo ingresso che voi fate "per dare un'occhiata" - ora capite perché non è facile sorridere quando i vostri figli giocano ad acchiappino correndo fuori e dentro i negozi? Perché per quei venti ingressi senza scontrino ci sarà un area manager pronto a far il culo allo staff.
Se sei fortunato e capiti in una squadra in cui ci si spalleggia bene, altrimenti è l'azienda stessa a incentivare la lotta e l'invidia tra colleghi in una lotta tra poveri per mantenersi il posto al miglior venditore.
Non abbiamo mai abbastanza personale, MAI. Siamo spesso contati, se ci ammaliamo almeno nel mio caso ci si mette una mano sul cuore e per non mettere i colleghi in difficoltà si va a lavoro con due bombardoni di tachipirina col rischio di portarsi dietro il malanno per un mese.
Le ferie saltano perché decidono di aprire più punti vendita ma non di assumere gente che non soccomba al "gioco degli stagisti".
Turni del cazzo, spezzati e il più delle volte tutto quello che fai oltre l'orario di lavoro (anche la semplice chiusura) è straordinario che non viene contabilizzato.
Reperibilità quasi totale, manco fossimo in un ospedale. Nel tuo giorno libero è un miracolo non venir contattati dal gruppo di lavoro.
E poi vogliamo parlare dei vari festivi in negozio? Io ho dovuto combattere per avere un cazzo di permesso per la comunione di mia sorella.
È domenica, sono le 15 sono in turno da un'ora in un piccolo centro commerciale di due clienti entrate, una mi ha salutato e trattato come se le avessi offeso l'intero albero genealogico con uno sdegno tale che fa tanto lotta di classe quando siamo tutti nella stessa sudicia barca.
Quindi Kon, per favore aiutami a diffondere il verbo, io sono disposta a rispondere a tutte le domande di questo magico mondo cercando di farvi entrare in empatia con i commessi, ma per favore se non è proprio questione di vita o di morte: SMETTETE DI ANDARE A GIRO PER CENTRI COMMERCIALI, TANTO LA DOMENIC SIETE TUTTI SCOGLIONATI A PRESCINDERE E ALLORA STATE COI VOSTRI CARI, MAGARI È LA VOLTA BUONA CHE SMETTERANNO DI LUCRARE A VUOTO SU STO MONDO.
Ps: stare fino alle 18 fuori e poi riversarvi alle 20 nei negozi non funziona, mettetevi una cazzo di mano sulla coscienza.
Per me i centri commerciali sono un aberrazione sociale che riesce a darmi claustrofobia e agorafobia al contempo ma dopo essere stato a quello di Orio al Serio (aspettavamo che le figlie scendessero dall'aereo... direttamente nel centro commerciale!), ho fatto la tessera di iscrizione ai terroristi.
Non sono un nostalgico della bottega sotto casa, anche perché erano altri tempi e altri modi di vivere... mi basta il supermercato ma il centro commerciale è concepito perché la gente sia invogliata A VIVERLO e questo lo trovo demotivante.
Mi spiace per te ma alla fine mi spiace per tutte quelle persone - non schiavi ma servi - che devono sacrificare se stessi per il benessere superfluo di gente che dà tutto per scontato, quasi se lo meritassero.
E invece sono solo nati dalla parte giusta della società. E del mondo.
EDIT
Non mi ricordo di te al Meetup perché probabilmente ero già ubriaco <3
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C’è un momento in cui il silenzio non è solo una scelta, ma una necessità. È quel punto in cui le parole non bastano più, in cui ogni spiegazione sembra inutile, in cui ogni tentativo di aggiustare qualcosa che si è spezzato finisce per fare più male che bene. Sto in silenzio, ma non perché sono debole. Non perché mi manchi il coraggio di dire quello che penso. Sto in silenzio perché dentro di me c’è un caos che non posso più ignorare, e l’unico modo per non affondare è smettere di cercare negli altri ciò che non troverò mai.
Mi sono sempre definita forte, quella che c’era per tutti, che trovava una soluzione anche quando sembrava impossibile. Quella che dava tutto senza chiedere nulla in cambio, che metteva il cuore davanti a ogni cosa. Eppure, eccomi qui, con un vuoto dentro che non so più colmare, con un silenzio che pesa più di qualsiasi parola non detta.
Non è facile accettare che le persone a cui tenevi di più possano essere quelle che ti deludono nel modo più profondo. Non è facile realizzare che chi pensavi fosse un porto sicuro era, in realtà, una tempesta mascherata da calma. Le delusioni non arrivano mai da chi non conta niente per te. Arrivano da chi hai lasciato entrare nel cuore, da chi credevi fosse diverso.
Sto in silenzio perché non ho più energie per spiegare, per giustificare, per lottare contro un muro di indifferenza. Non voglio più cercare attenzioni da chi non ha mai davvero voluto esserci, né provare a far capire il mio dolore a chi non lo ha mai preso sul serio. Il silenzio è il mio modo di proteggermi, di mettere un confine tra me e chi non merita più di attraversarlo.
Ci sono state notti in cui mi sono chiesta cosa avessi sbagliato. Dove fosse il problema. Se ero io quella “troppo sensibile”, “troppo esigente”, o semplicemente “troppo”. Mi sono data mille colpe, ho cercato di cambiare, di migliorarmi, di adattarmi a persone che non avrebbero mai fatto lo stesso per me. E sai cosa ho capito? Che il problema non ero io. Era il fatto che cercavo in loro qualcosa che non potevano darmi.
Le amicizie vere, quelle che ti toccano l’anima, non ti fanno sentire un peso, non ti fanno dubitare del tuo valore. Non ti fanno sentire sola, anche quando sei circondata da gente. Ma io mi sono sentita così, troppe volte. Ho provato a ignorarlo, a fingere che non fosse importante, ma la verità è che non riesco più a far finta di niente.
Sto in silenzio perché non so più chi ho accanto, chi è lì per davvero e chi è lì solo per convenienza o abitudine. Non so più distinguere chi mi ama da chi mi tollera. E questo dubbio mi uccide. Mi spegne. Mi fa sentire come se stessi vivendo in un loop infinito, in cui do tutto e ricevo solo briciole in cambio.
E sì, mi allontano. Mi allontano non perché non mi importi, ma perché mi importa troppo. Mi allontano perché non so più come gestire tutto questo, perché il peso di questa delusione è troppo grande da portare da sola. Mi allontano perché ho bisogno di spazio, di tempo, di silenzio per ritrovare me stessa, per capire chi merita davvero di stare nella mia vita.
Non è rabbia quella che provo, né rancore. È qualcosa di molto più profondo, più silenzioso. È rassegnazione. È la consapevolezza che alcune persone non cambieranno mai, che non importa quanto tu le ami o quanto tu ti impegni per loro: non saranno mai in grado di darti ciò di cui hai bisogno.
E io non voglio più accontentarmi. Non voglio più scusare comportamenti che mi fanno male, né accettare mezze verità o promesse vuote. Ma, allo stesso tempo, non so nemmeno più fidarmi. Ogni parola sembra vuota, ogni gesto sembra avere un secondo fine.
Mi guardo intorno e vedo solo ombre. Ombre di quello che pensavo fosse vero, di quello che pensavo fosse importante. Mi chiedo se riuscirò mai a fidarmi di nuovo, se ci sarà mai qualcuno che non mi faccia sentire così. Ma la verità è che non lo so.
Non riesco a vedere una via d’uscita da questo dolore. Non riesco a immaginare un futuro in cui il peso di queste delusioni non mi segua come un’ombra. E forse, per ora, va bene così. Forse il silenzio è l’unico rifugio che mi resta. Ma non chiedetemi di fidarmi di nuovo. Non chiedetemi di aprire il cuore a qualcun altro. Perché quel cuore, ora, è stanco. E non so se sarà mai più lo stesso.
Anonimo🖤
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Sai perché mi sono innamorato di te? Per il tuo sorriso, per quella risata che riesce a colmare anche i silenzi più lunghi, soprattutto quando non ti vedo da tempo o quando non ti sento da un’eternità. Mi piace che hai conosciuto il dolore, ma non hai mai permesso che ti spegnesse, che chiudesse il tuo cuore in un angolo buio.
Mi piace quando ti siedi accanto a me e mi ascolti, anche quando parlo per ore, anche quando dico cazzate.
Non mi giudichi mai, ma cerchi di capire, di vedere il mondo attraverso i miei occhi.
E poi, mi piace che dici: io non voglio innamorarmi, ma eccoti qui, accanto a me. Dal modo in cui mi stringi, mi racconti tutto ciò che le parole non osano dire. Mi piace che sei pronta a fare qualsiasi cosa per gli altri, anche a costo di consumarti un po’. Mi piace che dimostri sempre quanto tieni alle persone, anche quando hai bisogno di fermarti per respirare.
Amo la tua testa dura, il fuoco albanese che ti porti dentro.
Amo quel cuore immenso che sa voler bene senza riserve. E forse è proprio per questo che, nonostante tutto, ci ritroviamo sempre. Quante volte ci siamo detti addio, senza mai crederci davvero? Quante volte abbiamo pensato: è l’ultima possibilità, per poi darcene altre mille? Ho perso il conto delle volte in cui l’orgoglio sembrava dividerci, ma uno di noi ha sempre scelto di metterlo da parte, di fare il primo passo. Nei momenti di rabbia non ci siamo mai presi sul serio; bastava poco per ritrovare la pace, un abbraccio, un bacio. Noi.
La nostra forza? Non lasciamo che il silenzio duri troppo a lungo. Sappiamo entrambi che, in una relazione, ci si salva insieme. Lo sanno tutti: quei due, non importa quante volte si allontanino, tornano sempre l’uno dall’altro.
Siamo giovani, sì, e forse dobbiamo ancora imparare a gestirci, ma una cosa la sappiamo fare: volerci bene.
Ce lo diciamo spesso, anche senza parole. Ci basta uno sguardo per capire ciò che conta davvero.
E forse è proprio questo il nostro segreto: sapere che, alla fine, noi due troveremo sempre un modo per ritrovarci sempre.
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Il rumore della pioggia sui vetri, il temporale che sussurra in sottofondo, lenzuola fresche e ancora profumate. Ma la pace vera è il ritmo del tuo cuore mentre appoggio la testa sul tuo petto, mentre il mondo fuori può anche andare avanti senza di noi. In questi momenti, tra le tue braccia, sembra che tutto abbia un senso, che ogni cosa sia esattamente dove deve essere. Noi, in un universo di caos, restiamo l’unica cosa che conta davvero.
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🔥 IO SONO ANCHE QUESTO
«Io sono anche questo» è la Frase Magica che ti fa abbattere all'istante le resistenze egoiche.
Hai presente quando qualcuno ti fa delle osservazioni e reattivamente vai sulla difensiva?
Da oggi, non lo farai più. Tutte le volte che qualcuno ti «offenderà», «criticherà», «giudicherà», «etichetterà», resterai sveglio quanto basta per dire a te stesso: «Ok... io sono anche questo».
Nessuna resistenza.
Nessun contrasto.
Nessuna difesa.
Tu sei tutto.
Se il tuo partner ti dice che sei «pesante», «Ok, io sono anche questo».
Che si tratti o meno di una sua proiezione, non conta.
Siamo tutti più bravi ad osservare gli altri anziché noi stessi.
Siamo tutti «maestri» e a nessuno piacciono le «lezioni» altrui.
È il conflitto tra le personalità.
«Io sono anche questo» (con la Resa nel Cuore) ti riporta subito nell'Anima.
Pronuncia la frase centrandoti nel Cuore: reciderai sul nascere i pensieri reattivi.
Buon lavoro. 🔥
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🔥 Ego Sum Lux
❤️ @animasulsentiero
📘 animasulsentiero.com
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AscoltaMi nella verità della tua anima. AscoltaMi nei sentimenti del tuo cuore. AscoltaMi nel silenzio della tua mente. AscoltaMi dovunque. Ogni volta che hai una domanda, limitati a renderti conto che Io ho già dato una risposta. Poi apri gli occhi sul tuo mondo. La Mia risposta si potrebbe trovare in un articolo già pubblicato. Nel sermone già scritto e sul punto di essere pronunciato. Nel film che si sta’ girando. Nella canzone composta soltanto ieri. Nelle parole che stanno per essere pronunciate da uno dei tuoi cari. Nel cuore di un nuovo amico che stai per conoscere. La Mia Verità e’ nel sussurro del vento, nel balbettio del ruscello, nello schianto del tuono, nel battere della pioggia. E’ il sentore della terra, la fragranza del giglio, il tepore del sole, il fascino della luna. La Mia Verità e’ l’aiuto più sicuro per te nel momento del bisogno, incute lo stesso timore reverenziale di un cielo notturno ed e’ tanto semplice e incontrovertibile e sincera come il balbettare di un neonato. Fragorosa come il martellare di un cuore e silenziosa come il respiro tratto in unità con Me. Non ti abbandonerò, non posso abbandonarti, perché sei la Mia creatura e la Mia creazione, Mia figlia e Mio figlio, il Mio scopo e il Mio….se Conta su di Me, perciò, ogni volta e in ogni caso ti tu trovi separato dalla pace che Io sono. Mi troverai. Assieme alla verità. E assieme alla luce. E assieme all’amore. (tratto da “Conversazioni con Dio” Neale Donald Walsch) art by_letsbedan_ ********************* Listen to Me in the truth of your soul. Listen to Me in the feelings of your heart. Listen to Me in the silence of your mind. Listen to Me everywhere. Whenever you have a question, just realize that I have already given an answer. Then open your eyes to your world. My answer could be found in an article already published. In the sermon already written and about to be delivered. In the film being shot. In the song composed only yesterday. In the words that are about to be spoken by one of your loved ones. In the heart of a new friend you are about to meet. My Truth is in the whisper of the wind, in the babbling of the stream, in the crash of thunder, in the beating of rain. It is the scent of the earth, the fragrance of the lily, the warmth of the sun, the charm of the moon. My Truth is the surest help for you in times of need, it inspires the same awe as a night sky and that's a lot simple and incontrovertible and sincere like the babbling of a newborn baby. Loud as the hammering of a heart and silent as the breath taken in unity with Me. I will not abandon you, I cannot abandon you, because you are Mine creature and My creation, My daughter and My son, My purpose and the My….if Count on Me, therefore, whenever and wherever you find yourself separated from the peace that I am. You will find me. Together with the truth. And together with the light. And together with love. (taken from “Conversations with God” Neale Donald Walsch) art by_letsbedan_
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"Ma tu, amico, ogni giorno,
fai qualcosa che non possa entrare nei loro calcoli.
Ama la Vita. Ama la Terra."
Manifesto del contadino impazzito
Wendell Berry
Se amate il guadagno facile,
l’aumento annuale di stipendio,
le ferie pagate.
Se desiderate sempre più cose prefabbricate,
se avete paura di conoscere i vostri vicini di casa,
se avete paura di morire
allora nemmeno il vostro futuro
sarà più un mistero per il potere,
la vostra mente sarà perforata in una scheda
e messa via in un cassettino.
Quando vi vorranno far comprare qualcosa
vi chiameranno,
quando vi vorranno far morire per il profitto
ve lo faranno sapere.
Ma tu, amico, ogni giorno,
fai qualcosa che non possa entrare nei loro calcoli.
Ama la Vita. Ama la Terra.
Ama qualcuno che non se lo merita.
Conta su quello che sei e riduci i tuoi bisogni.
Fai qualche piccolo lavoro gratuitamente.
Non ti fidare del governo, di nessun governo,
e abbraccia gli esseri umani,
nel tuo rapporto con ciascuno di loro
riponi la tua speranza politica.
Approva nella natura quello che non capisci
e loda questa ignoranza,
perché ciò che l’uomo non ha razionalizzato
non ha distrutto.
Fai le domande che non hanno risposta.
Investi nel millennio.
Pianta sequoie.
Sostieni che il tuo raccolto principale
è la foresta che non hai piantato
e che non vivrai per sfruttare.
Afferma che le foglie quando si decompongono
diventano fertilità:
Chiama questo “profitto”.
Una profezia così si avvera sempre.
Poni la tua fiducia
nei cinque centimetri di humus
che si formeranno sotto gli alberi
ogni mille anni.
Metti l’orecchio vicino e ascolta
i bisbigli delle canzoni a venire.
Sii pieno di gioia,
nonostante tutto,
e sorridi,
il sorriso è incalcolabile.
Finché la donna non si svilisce nella corsa al potere,
ascolta la donna più dell’uomo.
Domandati:
questo potrà dar gioia alla donna
che è contenta di aspettare un bambino?
Quest’altro disturberà il sonno della donna
vicina a partorire?
Vai col tuo amore nei campi.
Stendetevi tranquilli all’ombra.
Posa il capo sul suo grembo
e vota fedeltà alle cose più vicine al tuo cuore.
Appena vedi che i generali e i politicanti
riescono a prevedere i movimenti del tuo pensiero,
abbandonalo.
Lascialo come un segnale per indicare
la falsa traccia,
la via che non hai preso.
Sii come la volpe che lascia molte più tracce del necessario,
alcune nella direzione sbagliata.
Pratica la meditazione.
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Una favola
Certamente la tua vita è stata una tragedia, caro Giacomo. A me però sembra anche una favola, di quelle che non ti stanchi mai di riascoltare, e che lascia una speranza dentro, perché ha una morale. Apro il pesante libro che va sotto il titolo di Puerili e abbozzi vari, ne scorro le prime pagine fino ad arrivare alle date del 1810, quando avevi 12 anni: vengo attratta dal nome di Paolina, tua sorella, che ricorre in più d'un componimento poetico scherzoso.
Vostro padre, oltre a fornirvi di una palestra in casa e di attrezzi per la ginnastica in giardino, vi fornì anche di una palestra per la mente, la famosa biblioteca, aperta anche ai concittadini. E, per motivarvi nello studio, fondò un'accademia in cui, fin da bambini, poteste fare sfoggio dei vostri progressi, ricevendo il plauso di precettori, sacerdoti e letterati. Da bambino, non soffrivi di ansia: al contrario, era gratificante per te essere riconosciuto, piuttosto facilmente e senza che lo sforzo dello studio ti sottraesse ai giochi, come un prodigio di capacità d'apprendimento e di memoria, guardato con ammirazione dagli uomini e vezzeggiato dalle signore.
Il primo componimento dedicato a Paolina, è un'istantanea della situazione in cui tu le facesti da esaminatore, sotto la supervisione di altri due personaggi, perché ella entrasse a far parte dell'accademia. Tu le rivolgi parole di elogio e incoraggiamento, con una venerazione e una delicatezza, un senso di protezione, che troverò anche in seguito, in alcune lettere che le indirizzasti da adulto. In una poesia, prendi le sue vesti e la impersoni, esprimendo la sua preoccupazione per l'esame e la sua manifesta umiltà, che è come una richiesta di clemenza. In un'altra poesia rendi, pur in tono scherzoso, il rimpianto per la sua trasformazione da bambina, con cui si può giocare spensieratamente, a signorina, che monta sulle ire per uno scherzo che passi anche di poco il segno della sua nuova suscettibilità.
Paolina, lo dicono tutti, non era bella, però era ben istruita e molto intelligente, e queste erano qualità che tu le riconoscevi, e forse enfatizzavi, proprio allo scopo di proteggerla e farla soffrire meno per quella inquieta sensibilità che la contraddistingueva. Forse sapevi che ella stessa non si riteneva bella, così, ad esempio, quando per lettera ti chiede conferma della rinomata bellezza delle contadine toscane, tu le dici che non te n'è sembrato nulla di speciale. Anche quando le descrivi la principessa Charlotte Bonaparte, da poco conosciuta, specifichi subito che non è bella, ma che è versata nelle lettere e nel disegno, e ciò la rende affascinante, suggerendo che in una donna ciò che conta non è la mera avvenenza fisica. Non le fai menzione della bellissima Fanny Targioni-Tozzetti, che in realtà è la donna che adori, al punto da ingenerare in Paolina e in tuo fratello Carlo, l'equivoco che tu sia innamorato di Charlotte. Tu sai bene chi dovresti amare per le sue intrinseche qualità, e forse ti vergogni persino un po' di amare, invece, quella donna che a Firenze è famosa per la sua bellezza e per i suoi presunti amanti. Scrivi infatti in un tuo pensiero che amare un oggetto non degno, arreca mestizia e disprezzo di sé, e biasimo altrui.
Paolina desiderava sposarsi, ma non trovò mai chi la volle. Gli uomini incostanti la delusero. Fu due volte sul punto di combinare un matrimonio e una volta persino di sposarsi, ma il tutto naufragò, e tu la consolasti con la tua filosofia, cercando di equilibrare la sua calda sensibilità con la tua freddezza stoica. Al calore del camino, nelle sere invernali, le raccontavi della gente che avevi conosciuto in quel "mondo" che "non è bello se non veduto da lontano". Ella, per effetto delle tue narrazioni e considerazioni, che assorbiva come una spugna, divenne sprezzatrice degli uomini. Ma in cuor suo dovette pensare più volte che un uomo, fra tutti, si salvava, ed eri tu, suo fratello Giacomo: avesse trovato uno come te!… Avessi tu potuto amare una come lei, una ragazza che fosse solo "d'ingegno", e non ammantata di "pericolose" bellezza e fama!…
Mi perdonino i leopardisti se nella mia narrazione non vi è la loro esattezza e citazione documentale. Non ho riaperto nessun libro per scrivere le mie poche righe: mi sono affidata soltanto alle suggestioni e al "sapore" che molte letture casuali e fatte in vari periodi mi hanno lasciato…il sapore di una favola, malinconica e perfetta, da narrare sotto altre prospettive e ricombinando elementi reali, altre centinaia di volte.
#amore#biografia#favola#leopardi#pensieri#scrittura#convenzioni sociali#congiuntivo trapassato#ripasso grammaticale#donne#uomini#sogni
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1. Nome? Fortunato 2. Soprannome? Tato, Fofò, Fortu 3. Altezza? 1.76 4. Colore occhi? Verdi 5. Colore capelli? Castano chiaro/biondo scuro 6. Hobby? Videogiochi, lettura, film e serie TV 7. Lavoro dei sogni? Non lo so ancora 8. Sogno nel cassetto? Non lo so ancora 9. Hai degli animali domestici? No 10. Che genere di musica ascolti? Di tutto, dipende dal periodo 11. Mai stato innamorato/a? Si 12. Relazione più lunga mai avuta? Mai avuta 13. Hai mai pianto per amore? Si, un bel po' 14. Piercing? No 15. Tatuaggi? No 16. Fumi? No 17. Ti sei mai ubriacato/a? No 18. Ti piace cantare? Si, ma per divertimento 19 . Serie TV preferita? Difficile... guardo fin troppe cose 20. Cibo preferito? Pizza 21. Canzone a cui sei legato/a? True Faith di Ashley Johnson 22. Pizza o pasta? Entrambe 23. Che genere di persone odi? Quelle bugiarde e non ricambiano l'affetto 24. Che genere di persona sei? Fin troppo buona e tranquilla 25. Meglio rimorsi o rimpianti? Difficile questa.. 26. Preferisci i baci o gli abbracci? Dipende dalla persona 27. Delusione più grande? Il non avere sogni 28. Si è avverato il tuo sogno? Non lo conosco ancora 29. Difetto più grande? Essere troppo buono e dare il mio cuore a chiunque 30. Pregio migliore? Oddio non lo so, il non essere stronzo vale? 31. Ti piaci? Nì, nella norma 32. Mare o montagna? Mare 33. Segno zodiacale? Ariete 34. Di cosa hai paura? Rimanere da solo 35. Hai un amico/a a cui tieni molto? Perché? No 36. Cosa ti attrae in una persona? La simpatia 37. Che qualità credi di avere? So ascoltare e dare un sacco di consigli 38. Credi nell'amore a distanza? Si, con la persona giusta 39. Credi al “per sempre”? Si, con la persona giusta 40. Hai mai dato un bacio a qualcuno del tuo stesso sesso? No 41. Se potessi cambiare qualcosa del tuo passato, cosa cambieresti? Nulla, sono proprio dove dovrei essere 42. Ricordo più bello? Sempre in famiglia nei periodi festivi 43. Ricordo più brutto? Aver trattato male mia madre quando ero un bambino, ci rimase male e ho ancora quelle scene davanti agli occhi... 44. Quando hai dato il tuo primo bacio? Mai dato 45. A che età la prima volta? 23 46. Di cosa ti sei pentito/a? Della mia prima volta. 47. Che scuola frequenti/hai frequentato? Diplomato in Turismo 48. Sei felice? Naaah, la felicità sono attimi, mai periodi 49. Cosa cambieresti di te? Nulla 50. Ti piace viaggiare? Certo! 51. Cosa conta in una relazione? Sincerità e fiducia 52. Come mai su Tumblr? So dove dare forma ai miei pensieri 53. Credi in Dio? Si 54. Hai mai rubato qualcosa? No 55. Blog preferiti? Non lo so 56. Da quanto hai Tumblr? 2012 mi pare 57. Hai fatto amicizia con qualcuno qui su Tumblr? Certo 58. Ultimo messaggio inviato? Ora, 01:51 59. Ti manca qualcuno? Si 60. Di cosa vai fiero/a? Di avere una buona famiglia 61. Cosa non rifaresti mai? Niente, anzi 62. Desiderio più grande? Non saprei 63. Hai mai tinto i capelli? No 64. Film preferito? Non saprei, fin troppi onestamente 65. Attore preferito? Andrew Garfield 66. Qual è la più grande pazzia che hai fatto? Ehm... nulla in verità 67. Hai perso un amico/a di recente? Si, spero sia in un luogo migliore 68. Cosa ti piace fare nel tempo libero? Videogiochi 69. Disegni? Qualche volta 70. Estate o inverno? ESTATEEEE 71. Libro preferito? Shadowhunters (e tanti altri) 72. Citazione preferita? Da umili origini, verso grandi imprese. 73. Hai un posto speciale? No 74. Sai mantenere i segreti? Si 75. L'ultima volta che hai pianto? Qualche giorno fa 76. Pratichi qualche sport? Si, restare immobile sul letto 77. Sei mai stato/a ad un concerto? Nì 78. Che genere di persone detesti? Bugiarde, manipolatrici e stronze 79. Preferisci stare da solo/a o in compagnia? Da solo, soltanto perché non ho compagnia 80. estroverso/a o introverso/a? Introverso! 81. Oggetto importante per te? Nulla in particolare 82. Qual è la persona a cui tieni di più? La mia famiglia 83. Persona ideale? Non saprei.. mh 84. Credi in te? No.. 85. Cosa credi che pensino gli altri di te? Sono fin troppo buono 86. Ti ritieni fortunato/a? Assolutamente NO. 87. Ti ritieni soddisfatto/a della tua vita? Non del tutto 88. Posto più bello mai visto? La mia camera 89. Parli un'altra lingua? Inglese, discretamente ma non tanto 90. A cosa pensi in questo momento? Qualcuno leggerà mai tutta sta roba? 91. Suoni qualche strumento? No, il flauto lo suonavo da piccolo 92. hai fratelli/sorelle? Vai d'accordo con loro? Un fratello, si 93. Ti vorresti sposare? Si 94. Tipo di persona che ami? Ironica, simpatica, sorriso solare 95. Ti sei mai dichiarato/a a qualcuno? Certo 96. Hai mai scritto una lettera a qualcuno? No 97. Hai mai mentito a qualcuno per il suo bene? Si 98. Hai mai tradito? No 99. Sei mai stato/a tradito/a? No 100. Scrivi la prima cosa che ti viene in mente. Adìosssss
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CUCINARE PER I MORTI
Non lo sai
E magari stasera ti annoia
Una giornata nemmeno particolare
Nemmeno particolareggiata
I tuoi gesti
Metà meccanici metà automatici
Il sale
La giusta dose
Per gusto medio
Ad aggiungerne si fa tempo
Eventualmente
Ti lavi le mani un attimo
Le asciughi
Controlli il forno
Abbassi la fiamma sul fornello
Non hai nemmeno fame
Mangerai altro
Ma quello che conta
Quello che in realtà
Adesso non conta
È che non sai
Ed è tutto pronto
Così decidi che per davvero
Di quella roba
Non masticherai una briciola
Semmai qualcosa di facile
Che sia quasi da bere
Mangiare giusto per
Non essere svegliato
Nella notte dalla fame
E poi osservi l’orologio e
Nemmeno ancora immagini
Decidi che hai fame, cazzo
Per quel ritardo
Senza un avviso
Il tempo passa
E
Data l’ora
Avresti anche potuto
Non cucinare
Ed è ora che ti preoccupi
Ed è ora che provi a telefonare
Ma il telefono ti anticipa
E rispondi pronto
Con un tono leggermente
Incazzato
Ma la voce che parla
Non la conosci
E ti dice un nome
Che è il tuo nome
E ti chiede se quel nome
Sia il tuo
E poi parla
Tu non emetti una sillaba
Non respiri
Il tuo cuore non batte
Osservi il tavolo e non lo vedi
Posi il telefono e guardi i piatti
Non devi nemmeno andare
Da nessuna parte adesso
Ti hanno detto domani
E non ti siedi nemmeno
E non sai nemmeno
Di essere in piedi
Quelli sul tavolo
Sino a sette minuti fa
Erano piatti, posate, teglie, tovaglioli.
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All'altezza dei tuoi occhi, sarebbe il mio status ideale..
Ho abbassato così tanto le aspettative che a volte dimentico dove sta il tuo sguardo..
In punta di piedi cerco di colmare le distanze..
A volte potrei negare di annaspare un pò..
Lacrime miste a sudore
Nascoste bene dietro muri di silenzio..
Le coloro, trucco il malessere..
Lo rendo un buffone..
Uno sbruffone troppo sveglio attento alle vostre parole..
Freddo e spietato, mente gelida da calcolatore..
Ma, quel che conta versa tutto sul cuore..
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Era d'estate e tu eri con me. / Era d'estate, poco tempo fa. / Ora per ora noi vivevamo / giorni e notti felici senza domani.
Era d'autunno e tu eri con me. / Era d'autunno, poco tempo fa. / Ora per ora senza un sorriso / si spegneva l'estate negli occhi tuoi.
Io ti guardavo e sognavo una vita tutta con te, / ma i sogni belli non si avverano mai.
Era d'estate e tu eri con me. / Era d'estate, tanto tempo fa / e sul tuo viso lacrime chiare / mi dicevano solo addio.
Io ti guardavo e sognavo una vita tutta con te / ma i sogni belli non si avverano mai
Era d'estate e tu eri con me. / Era d'estate, tanto tempo fa / e sul tuo viso lacrime chiare / mi dicevano addio, soltanto addio.
Te lo dissi che semmai fosse successo qualcosa, sarebbe stata questa la canzone con cui ti avrei salutato. Sembrava troppo strano che potessi di nuovo provare ciò che per me è Amore, sembrava troppo strano che stesse andando tutto così bene. Ma ogni cosa che va avanti senza ostacoli è per forza una menzogna. Ecco cosa imparo da questa situazione. Se qualcosa sembra troppo bello per essere vero, è una menzogna nella maggior parte dei casi. È una truffa.
Hai truffato il mio cuore come solo Lupin avrebbe potuto, con una maestria, una capacità di calcolare tutto che anche a me, ex mentitore/manipolatore seriale, ha lasciato senza parole. Dai miei sbagli passati ho capito quanto fa male mentire, manipolare. Fa male a te stesso, non agli altri. Mentire, manipolare, significa che c'è qualcosa dentro che non sta affatto bene, significa vedere la realtà in maniera distorta, significa stare male con se stessi. Significa dover creare un'immagine di sé che non rappresenta la realtà perché la realtà ci ferisce profondamente e non sappiamo accettarla, abbiamo la necessità di modellarla anche a costo di sentimenti, di persone intorno a noi.
Penso a tutte le cose che mi hai detto e mentre lo faccio, si sovrappongono tutte le cose che hai scritto a S. Vorrei resettare tutto, tutto quello che ho provato, tutto quello che provo, tutte le parti del mio corpo che hai toccato senza pensare un minimo a cosa significasse per me, tutti i progetti che abbiamo fatto e che avremmo realizzato, a tutti i sacrifici che ho fatto per cercare di esserci il più possibile.
Non conta. Amare, ragazzi, nella vita non conta nulla per l'altro. Non fa la differenza, non porta a porsi domande nel momento in cui devi ferire oppure no. Allora poi ho capito, amare conta per te. Sei l'amore che dai, sei l'impegno che metti per accontentare tutti, sei il rispetto che dai, sei la disponibilità e la voglia di fare che ci metti. E allora ecco perché non provo dolore, non sono arrabbiato. Sono così fiero di me stesso, di come mi sono comportato sin dall'inizio e da come ho gestito il tutto. Ho imparato così tanto dallo stare con me stesso tutto quel tempo, non ho più paura. Non ho più paura di restare da solo, di essere abbandonato. Perché meglio la propria compagnia che quella di una persona che non esiste. Allora è proprio vero che il dolore, se gestito bene, insegna.
Ecco ragazzi, il dolore è il migliore maestro che una persona possa incontrare sul proprio cammino, il dolore conta davvero e fa la differenza. Il dolore porta a porsi domande, a immedesimarsi, ad ascoltare, a capire, a dare il giusto peso alle azioni che si compiono. Soffrite, sputate sangue, svegliatevi nella notte con il respiro spezzato e piangete. Piangete tutte le lacrime.
Fidatevi di me, un giorno vi ringrazierete!
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Profondo come il mare, leggero come il cielo
Gianluca Gotto
“Cosa c’è di più importante della felicità?”
“La verità. La verità è più importante di tutto il resto.”
Forse, durante quei lunghi giorni di ricovero, ero stato troppo tempo da solo con i miei pensieri ed era successo quella da cui Nietzsche mette in guardia: avevo guardato troppo a lungo dentro l’abisso e alla fine l’abisso aveva guardato dentro di me. Qualcosa si era rotto, questo era certo.
La ricerca del piacere conduce ad un’apparente felicità. Questa sensazione è temporanea e spesso illusoria e conduce, in modo talvolta subdolo, alla sofferenza. La ricerca della verità conduce invece a qualcosa di più prezioso e importante: la vera felicità. Ovvero, la serenità.
Rispetto alla felicità, la serenità è il risultato di quello che facciamo accadere e non di quello che ci accade. Non è importante come ci trattano gli altri e che cosa ci riserva il mondo: conta come noi trattiamo gli altri e come noi ci approcciamo al mondo.
“Non ha importanza se Dio esiste?”
“Non abbiamo bisogno di Dio per fare del bene e non del male. Nel tuo cuore sai già qual è il modo retto di agire. Se Dio esiste è lì, nel tuo cuore, non nei cieli.
Ognuno di noi possiede in sé il seme della buddhità. Se lo coltiviamo, diventiamo dei buddha. Smettiamo di soffrire.”
Il buddhismo non ti rende un essere speciale. Ti mostra che lo sei sempre stato, senza saperlo.
L’inferno è un luogo mentale a cui ci condanniamo da soli senza rendercene conto. L’inferno è quando la vita è dominata dalla paura, dal disordine mentale e dalla negatività. È quando la nostra intenzione, la nostra parola e la nostra azione arrecano sofferenza a noi stessi e al mondo.
Quando vivi dentro la tua mente, è la tua mente a creare la realtà. E se la tua mente non è sotto il tuo controllo, ti farà vivere in una realtà confusionaria. Quello è il momento in cui la sofferenza inizia. La mente umana è come il mare: se l’acqua è agitata, non vedi cosa c’è sul fondo. E quindi hai paura. Se l’acqua è calma, tutto è chiaro e cristallino.
C’è una vita anche al di là del pensiero, ed è la vita reale. È pura e semplice. Non richiede grande sforzo ma è ricchissima di gioia e soddisfazione. Poi c’è la vita che vivi nella tua mente, e questa non è reale. È inventata, illusoria. Ed è corrotta dal troppo pensiero. È complessa, dura, logorante.
Non pensare alla vita. Vivila.
Noi crediamo di essere quella parte di noi che si trova dietro gli occhi, tra le orecchie, e che manovra tutto quanto. Abbiamo perso il senso dell’unità, e infatti viviamo il corpo come se fosse un elemento a noi esterno. Diciamo, appunto, il “mio” corpo, senza renderci conto che non è un oggetto: noi siamo corpo. Siamo anche mente, anche spirito. Ma soprattutto noi siamo, nella nostra interezza.
“Solo se apriamo le mani, possiamo ricevere ogni cosa. Solo se siamo vuoti, possiamo contenere l’Universo.” “A una mente vuota, l’Universo si arrende.”
Una mente vuota non ha nulla da difendere. Nessuna guerra da combattere, ha tutto da accogliere. Il suo vuoto, in realtà, è già qualcosa: pace, serenità e vera saggezza. È assenza di turbamento.
L’amore si può spiegare? L’amicizia? Piangere davanti a un tramonto? Il calore di un figlio tra le tue braccia? Il vento fresco che corre tra le foglie di un bosco in un afoso pomeriggio estivo? Tutte queste cose non si possono razionalizzare. Prova a spiegarle, se ti va, ma fa attenzione: non appena pronuncerai una sola parola sul senso di meraviglia che ti trasmettono, smetterai di provare quella sensazione. Prova a descriverne l’essenza, e non saprai più cos’è. Forse solo certe forme d’arte, come la poesia e la musica, riescono in questa impresa.
Se un fiore viene aggredito dalle erbacce, che cosa fai? Gli metti un altro fiore davanti per proteggerlo? Aggiungi più terra? Lo annaffi di più? Lo rimproveri? Lo strappi? No, non fai niente di tutto questo. L’unica cosa sensata è occuparti delle erbacce. Eliminarle. Il problema con la felicità è che le persone credono sia una questione di aggiungere qualcosa. E invece si è felici quando si elimina ciò che ci fa soffrire. Il segreto per la felicità è smettere di essere infelici.
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Esplorando il Mondo con le Frasi Viaggio più Ispiratrici
Viaggiare è molto più di un semplice spostamento da un luogo all'altro; è un'esperienza che arricchisce l'anima e apre la mente a nuove prospettive. Durante i nostri viaggi, incontriamo luoghi, persone e culture che ci lasciano senza fiato e ci spingono a riflettere sul significato più profondo della vita stessa.
Le "Frasi Viaggio" sono come piccoli tesori letterari che catturano l'essenza di queste esperienze straordinarie. Sono pensieri, citazioni e aforismi che incorniciano perfettamente le emozioni e le sensazioni che proviamo mentre esploriamo il mondo.
"Viaggiare è dare un significato alla vita, scoprire nuove culture, esplorare nuovi orizzonti e incontrare persone straordinarie lungo il percorso."
Queste parole di autori famosi, poeti e viaggiatori incalliti ci ispirano a mettere in discussione le nostre prospettive e ad abbracciare l'incertezza del viaggio con gioia e gratitudine.
Ma quali sono le Frasi Viaggio più ispiratrici che ci spingono a esplorare il mondo e ad abbracciare l'avventura con cuore aperto? Scopriamolo insieme!
"Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono." - Anatole France
Questa citazione ci ricorda che il viaggio è un processo continuo di crescita personale e di scoperta di sé. Anche quando torniamo a casa, il nostro spirito rimane in viaggio, pronto per la prossima avventura.
"Non è la destinazione, ma il viaggio stesso che conta." - T.S. Eliot
Spesso ci concentriamo così tanto sul raggiungimento di un obiettivo che dimentichiamo di apprezzare il viaggio stesso. Questa frase ci invita a rallentare, ad assaporare ogni momento e ad essere presenti nel qui e ora.
"Viaggiare è l'unica cosa che compri che ti rende più ricco." - Anonimo
Le esperienze di viaggio sono impagabili e ci arricchiscono in modi che il denaro non può comprare. Ci insegnano l'umiltà, la gratitudine e la compassione, e ci regalano ricordi che dureranno per sempre.
Se sei alla ricerca di ulteriore ispirazione per il tuo prossimo viaggio, ti consiglio di visitare FrasiVita.com, dove troverai una vasta raccolta di Frasi Viaggio che ti accompagneranno in ogni tua avventura. Buon viaggio!
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Astrosapienza Fb
𝗘𝗖𝗟𝗜𝗦𝗦𝗜 𝗦𝗢𝗟𝗔𝗥𝗘 𝗔𝗡𝗨𝗟𝗔𝗥𝗘 𝗜𝗡 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗔
𝗾𝘂𝗮𝗱𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗮 𝗣𝗹𝘂𝘁𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗱 𝗼𝗽𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗮 𝗞𝗶𝗿𝗼𝗻𝗲 ⭕️
𝗠𝗘𝗡𝗨 ✨
𝑬𝒏𝒕𝒓𝒂𝒕𝒂 🔆
𝐄𝐜𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢 = morte/rinascita
𝐁𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐚 = relazioni, scelte, superficialità
𝐊𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞 = ferite, in Ariete la ferita é legata alla sopravvivenza, alla paura ed al coraggio
𝐏𝐥𝐮𝐭𝐨𝐧𝐞 = ferite più inconsce, lato ombra
𝑷𝒓𝒊𝒎𝒐 🔆
1. Alcuni aspetti della relazione devono morire per poter rinascere.
Occorre guardare dentro di te.
Bisogna affrontare i lati oscuri e riportarli alla luce
Affrontare le proprie ferite con coraggio e lasciare andare e morire quello che non serve più.
Manifesta la tua esistenza
✨
2. I rapporti superficiali non portano a nulla, bisogna scendere in profondità, mostrare all’altro le nostre ferite e lari oscuri, essere più vulnerabili, incontrarsi e sostenersi a vicenda, vedere nell’altro noi stessi che da specchio ha qualcosa da mostrarci. Non fuggire di fronte al dolore, ma tenersi per mano
✨
3. Scelte! Si tratta di scelte. Cosa scegli per te? Lascia andare il passato, impara dalle ferite, scegli cosa vuoi ed é giusto per te.
Qualcosa muore per lasciare spazio al nuovo. Nuove relazioni, nuova vita, nuove opportunità in arrivo.
Se hai il coraggio di lasciare andare chi non é più di nutrimento per te. Lascia andare vecchi condizionamenti e credenze e trova la tua verità seguendo il tuo cuore
✨
4. Dobbiamo essere vigili e presenti. Le forze oscure vogliono impedire l’espansione della luce, prevalere e tenerci legati, succubi, schiavi di un sistema o delle forze oscure.
Non bisogna fuggire per paura. Ma affrontare con coraggio i demoni astrali esteriori con preghiere, mantra e candele, e guardate in faccia i demoni interiori per riportarli alla luce. La giustizia trionferà come sempre.
✨
𝑺𝒆𝒄𝒐𝒏𝒅𝒐 🔆
1. Quando lascerai andare persone non più utili alla tua evoluzione, ne troverai nuove. Ti si apriranno altre strade prima sconosciute.
✨
2. Lascia andare chi non ti ha mai visto e riconosciuto per quello che sei. Lascia andare chi non é stato in grado di stare al tuo fianco nei momenti più difficili. É ora di instaurare rapporti più veri, onesti e sinceri. Non piacerai a tutti forse, ma finalmente piaci a te stesso ed é l’unica cosa che conta. La profondità
✨
3. Quando avrai fatto la tua nuova scelta con coraggio spiccherai il volo! Sarai libero dalle ferite e dal passato che ti ha condizionato fino ad oggi
✨
4. La luce alla fine trionferà. Proprio come il sole sempre tornerà. Abbi fede come mostra l’anello! Prega, fai i tuoi rituali, unisciti alle forze angeliche che ci accompagnano in questa evoluzione umana
𝑫𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒕 🔆
1. Vivrai relazioni sane e mature e piene di amore in una nuova vita
✨
2. Con Pochi ma buoni, é cosi che godrai della vita
✨
3. Crea la tua nuova realtà perché solo tu sei creatore della tua realtà
✨
4. La luce ha trionfato sull’oscurità. L’Amore vince
✨
*extra: prosegui lungo il corridoio fino al 28 ottobre
𝑭𝒖𝒐𝒓𝒊 𝒎𝒆𝒏𝒖 💗
Respira!
Fermati !
Qui!
Ora!
Sii vigile osservatore di tutto quanto vedi e sperimenti. Osserva come la mente é sempre assetata di notizie, volendo sempre capire ed interpretare ogni cosa, cercando risposte che ti facciano star meglio ed incontrare Dio già in te.
Non lasciarti condurre nel copione altrui e trascinare nel tuo. Non credere ai pensieri ma semplicemente osservali.
Rimani fedele alla Coscienza che sei.
Scegli l’Amore e lascia che si espanda in ogni tua cellula ed oltre, l’Amore sa sempre ed esattamente come ESSERE
Onora la tua umanità ed il tuo corpo, e quando sentirai un dolore o un attivazione lì rimani!
La vedi, la accetti, la ami, senza dimenticarti essere la Coscienza che tutto sperimenta e contiene.
Lasciati scegliere dalla Coscienza e piuttosto di focalizzarti sulla Luna e Sul Sole, guarda l’Universo che appare.
Nulla di quanto stai cercando é fuori, ma dentro di te, e quando dico dentro intendo che… sei tu!
Scegli la verità e sarà la verità a rivelarsi e a rivelarti la via per mostrarti chi non sei per riportarti passo dopo passo dove sei sempre stato, a casa ❣️
Fermati e goditi lo show…
La vita che si manifesta
🌸
Alla fine…
É sempre questione di scelta…
Cosa scegli?
——— ✨ ✨ 𝑹𝒊𝒔𝒕𝒐𝒓𝒂𝒏𝒕𝒆 “𝑻𝒉𝒆 𝑽𝒐𝒊𝒅” ✨ ✨ ———
(𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜 𝑙’𝑒𝑐𝑙𝑖𝑠𝑠𝑖 𝑎𝑛𝑢𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑟𝑖𝑝𝑟𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑀𝑒𝑠𝑠𝑖𝑐𝑜
𝐽𝑜ℎ𝑖𝑤𝑎 - 𝑖𝑛𝑠𝑡𝑎𝑔𝑟𝑎𝑚)
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