#Garzanti Libri
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pier-carlo-universe · 8 days ago
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Niente tranne il nome di Andrea Maggi: un giallo avvolto dal mistero della provincia italiana. Recensione di Alessandria today
Andrea Maggi, con Niente tranne il nome, ci regala un giallo avvincente che intreccia segreti e misteri in una piccola provincia italiana.
Segreti e intrighi in un piccolo paese, tra scuole e ombre del passato Andrea Maggi, con Niente tranne il nome, ci regala un giallo avvincente che intreccia segreti e misteri in una piccola provincia italiana. Pubblicato da Garzanti, il romanzo si distingue per la sua capacità di catturare il lettore con una narrazione avvolgente e personaggi sfaccettati. La trama, che si snoda tra le aule di…
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queerographies · 7 months ago
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[Terracina][Pier Paolo Pasolini]
Terracina è un racconto ambientato in un mare affascinante e misterioso. Il libro esplora la visione di Pasolini sulla vita e la morte.
Terracina: Pasolini e la “Sindrome Marina” tra mito, autobiografia e mare Titolo: Terracina Scritto da: Pier Paolo PasoliniEdito da: Garzanti LibriAnno: 2024Pagine: 64ISBN: 9788811002048 La trama di Terracina di Pier Paolo Pasolini Per Marcello e Luciano, ragazzi di vita stanchi di Roma, il mare di Terracina è un miraggio irresistibile, l’occasione per dire addio alle borgate e cominciare una…
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gregor-samsung · 1 month ago
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" Era la prima volta che ricevevo un regalo, un vero regalo. Provai a pensare ancora ma non mi riuscì di afferrare le immagini che mi si accavallavano nella mente, nel vasto reparto dei desideri. Un regalo! ma che cos'era un regalo? Forse una cosa non necessaria, anzi certamente una cosa non necessaria come scarpe, vestiti, roba da mangiare o soldi. Un regalo era qualche cosa di più; era roba da signori! Non avevo immaginato niente di preciso ma doveva essere certo qualcosa fuori dell'ordinario da come ne aveva parlato la signorina Immacolata. «Un regalo, un bellissimo regalo!» disse ancora. «Sai cosa?» Ci fu un momento di silenzio durante il quale mi fissò con l'occhialino, sorridente: «Una bicicletta!».
Sentii il labbro inferiore che tremava, poi lo sentii sporgersi e alla fine un gran bruciore agli occhi. Mandai giù la saliva, non so quante considerazioni feci su Cena, sul nonno, sulla naia, sulla città e su don Gastone, in pochi istanti. Non credevo alle mie orecchie. Già sentivo una punta di delusione che saliva da non so dove, tutto era una storia inventata e quella tirchia donna mi prendeva in giro. Anche il nonno mi aveva promesso tante cose e non aveva mai mantenuto le promesse. Anche la mamma. No, io non avevo mai avuto regali e mai ne avrei avuti. Ero figlio di N.N., niente da fare. Ero senza papà e per avere regali bisogna avere anche un papà. E se non c'è il papà e la mamma fa i regali, vuol dire che la mamma è poco seria perché il nonno soldi da darne non ne aveva oltre a quelli per il latte alla sera. Mentre mi passavano per la testa, rapide come guizzi, le considerazioni che avevamo fatto tante volte io e Cena sui regali, ugualmente pervaso da una sua propria emozione il labbro seguitava a tremare. "
Goffredo Parise, Il prete bello, Garzanti (collana Romanzi e Realtà), 1965; pp. 127-128.
[ 1ª edizione originale: Garzanti (collana Romanzi moderni), 1954 ]
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sunsetshunter · 4 months ago
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- Lei, signorina, non ha paura che questo ragazzo non sia perfetto, perché lo sa benissimo che non lo è. Ha paura di qualcosa di molto più grande, e pur di non guardarla in faccia ha scelto di convincersi che lui non sia la persona giusta -.
- E di cosa ho paura, allora? -
- La stessa paura che abbiamo tutti, quando incontriamo qualcuno che ci fa battere il cuore. Quella che quel qualcuno se ne vada via.
Enrico Galiano, Felici contro il mondo - Ed. Garzanti
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sognareleggiesogna · 7 months ago
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RECENSIONE: Liberi come il vento di Rita Nardi
Cari Sognatori, Marisabel ha letto il contemporary romance scritto da Rita Nardi e pubblicato dalla Garzanti !!! GENERE: Contemporary romance DATA DI PUBBLICAZIONE: 26 marzo 2024 EBOOK / CARTACEO Affiliati Amazon   SECONDO UN’ANTICA LEGGENDA DELLA TRIBÙ NAVAJO, L’ARRIVO DI UNA PIUMA GRIGIA PORTATA DAL VENTO ANNUNCIA UN GRANDE CAMBIAMENTO ALL’ORIZZONTE. Quando il vento del nord porta con sé una…
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errantepagina69 · 9 months ago
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Marco Niada (Il tempo breve)
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Il campanile, che ricordava lo scorrete del tempo dedicato a Dio, diventa uno strumento terreno, che batte ormai inesorabile l'ora eguale per 24 volte al giorno, permettendo sempre più l'astrazione dell'attività umana dai cicli della natura e, allo stesso tempo, una crescente precisione e la sincronizzazione tra gli uomini. I suoi rintocchi, secondo lo storico Piero Camporesi, diventano un continuo memento mori, un avvicinarsi della morte: «la vita dell'umanità non sarebbe più stata come nel passato, durante la lunga interminabile età dell'imprecisione». Le incubatrici di questo tempo cadenzato e acccuratamente suddiviso non sono più i monasteri, ma le città, dove andava sviluppandosi la nascente borghesia. I primi colpi di batteria di quella che sarebbe stata la colonna sonora dell'esistenza moderna erano partiti inesorabili, anche se, al principio, a cadenza lenta. Il ritmo andò però irreversibilmente crescendo, a mano a mano che si affinavano le capacità meccaniche dell'orologio: per circa un secolo i primi meccanismi avevano un'imprecisione superiore al quarto d'ora al giorno e necessitavano di una continua manutenzione con il regolamento dei pesi: «<l'horloge du Palais elle va comme il lui plait» recitava una filastrocca parigina sull'orologio reale del Louvre (1370) di Carlo V, che appunto faceva quel che gli pareva. Ma il progresso è inesorabile: la seconda lancetta dei minuti si aggiunse alla fine del XVI secolo, con l'avvento della molla a spirale che rese il meccanismo più affidabile tramite il movimento orizzontale. A metà del XVII secolo, il pendolo inventato da Christian Huygens aumenta notevolmente la precisione degli orologi, fino a portare il margine d'errore al di sotto del secondo al giorno nel XVIII secolo, grazie a migliorie apportate da George Graham e John Harrison.
L'orologio portatile, in origine a forma di ovetto, venne inventato all'inizio del XVI secolo a Norimberga da Peter Henlein, che riuscì a miniaturizzare gli ingranaggi. La praticità avrebbe segnato, nei secoli successivi, la tirannia tascabile del tempo sull'individuo. Addio bei tempi in cui i contadini medievali, privi, nel raggio di chilometri, di strumenti per misurare il tempo, si affidavano al propio orologio interno, al sorgere e al calare del sole, e alla recita di un'ave maria o di un pater noster per misurare la cottura di un uovo.
Prima uscita: 10 giugno 2010 Editore: Garzanti Pagine: 192
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oubliettederien · 11 months ago
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Può una biblioteca diventare un luogo in cui i libri e le vite si incontrano, senza restare due mondi paralleli?
La risposta è positiva e viene proprio da un libro che ha avuto un notevole successo, tanto da essere ristampato in una seconda edizione italiana nel 2023: si tratta del romanzo La biblioteca dei giusti consigli esordio di Sara Nisha Adams edito nel 2021 in lingua originale e nello stesso anno tradotto anche da Garzanti.
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abatelunare · 5 months ago
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Gli effetti della grande mole
Il romanzo s'intitola Resurrezione. L'ha scritto un certo Tolstoj. Scrittore russo che mi dicono d'una certa rinomanza. Nella mia edizione (Garzanti) conta ben 563 pagine. Stampate con un carattere non grandissimo. È uno di quei libri che mi scagliano nel panico. La Grande Mole ha sempre questo effetto su di me. Però, nonostante tutte quelle pagine, si legge bene. Anche perché l'autore è stato furbo. I capitoli sono parecchi, è vero. Ma sono tutti brevissimi. Quattro o cinque pagine al massimo. Li leggi quasi senza accorgertene. Perché vanno giù uno dietro l'altro. Come una bibita che sa di buono.
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libriaco · 11 months ago
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Un fiore per Emma
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FIORI. Alcuni nel leggere van riponendo foglie di varj fiori qua e là ne' Libri, i quali perciò restano macchiati senza rimedio.
G. Volpi, Del furore d'aver libri [1756]. Online su LiberLiber.
Niente più svolazzini: nei miei libri non ne trovo più e chi rivende libri usati fa un'operazione di 'pulizia', togliendoli, ahimè, di fra le pagine. Un vero peccato. Questo potrebbe essere uno dei miei ultimi, trovato in: J. Austen, Emma [1815], Milano, Garzanti, 1965.
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raffaeleitlodeo · 1 year ago
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La notizia della morte di Ernesto Ferrero addolora chiunque in questo paese si sia occupato di libri negli ultimi cinquant’anni. L’editoria in Italia, a dispetto di ogni pregiudizio, è un’arte più evoluta delle dimensioni del mercato in cui si rispecchia. Ernesto Ferrero di quest’arte conosceva tutto, ne era un maestro.
Ero sempre ammirato quando leggevo i suoi libri (l’ultimo, su Italo Calvino, è bellissimo), ma su di me, su di noi, lui ha esercitato un’influenza anche attraverso i libri altrui, i libri che ha consigliato o pubblicato – grazie al suo lavoro in Einaudi, in Garzanti, in Mondadori, in Bollati Boringhieri –, e attraverso le sue traduzioni.
Qui un primo ricordo personale. Era il 1992, avevo diciannove anni, facevo l’università a Bari. Studiavo giurisprudenza. Venni costretto a letto da un’epatite. Non so chi, per farmi passare il tempo, mi regalò la nuova edizione di Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline, che io non avevo mai letto. Non ne fui semplicemente colpito, ma scartavetrato, devastato, e poi restituito al mondo in una nuova forma. Non sapevo nulla di editoria, ma ero un lettore abbastanza sensibile per capire che si trattava di un romanzo impossibile da tradurre. Eppure qualcuno era riuscito a farlo, in modo mirabile. Da quel giorno Ernesto Ferrero divenne per me una sorta di amuleto. Non sapevo neanche che faccia avesse, pensavo a lui quando avevo bisogno di rassicurazioni: c’era gente strepitosamente brava in giro, nel mio paese e nel mio stesso tempo. C’erano maestri da cui imparare.
Nicola Lagioia, Facebook
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pier-carlo-universe · 14 days ago
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L’artiglio del tempo: Un enigma storico tra i vicoli di Napoli di Anna Vera Viva. Recensione di Alessandria today
Un viaggio tra misteri, storia e cultura.
Un viaggio tra misteri, storia e cultura.Con “L’artiglio del tempo”, Anna Vera Viva ci conduce in un’affascinante avventura tra gli intricati vicoli di Napoli, intrecciando storia, cultura e suspense. Pubblicato da Garzanti, questo romanzo si distingue per la sua capacità di mescolare abilmente mistero e introspezione, immergendo il lettore in un intricato enigma che affonda le radici nel…
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queerographies · 1 year ago
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[In memoriam][Alice Winn]
Una storia che racconta ombre e luci dell’inizio del Novecento, attraverso gli occhi di due giovani uomini che trovano l’uno nell’altro la forza di superare l’insensatezza del conflitto e consolazione nell’immortale lezione dei classici, appresa tra i ban
Alla fine di tutto, per tutti, l’inverno diventa primavera. Quando ha ascoltato per la prima volta i versi di “In Memoriam” di Tennyson, Gaunt era all’ultimo anno di scuola. Ricorda perfettamente la voce baritonale del suo migliore amico Sidney mentre li recitava nel cortile del collegio, in un pomeriggio plumbeo. È stata una bella giornata, quella, pensa, sdraiato su una brandina cigolante, con…
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letteratitudine · 2 years ago
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✨Ecco il secondo gruppo di venti titoli proposti dagli Amici della domenica per la LXXVII edizione del Premio Strega:
▪ Matteo B. Bianchi, «La vita di chi resta» (Mondadori), presentato da Paolo Cognetti.
▪ Olga Campofreda, «Ragazze perbene» (NN Editore), presentato da Gaia Manzini.
▪ Maria Castellitto, «Menodramma» (Marsilio), presentato da Serena Vitale.
▪ Alessandra Fagioli, «Mistero allo specchio» (Robin Edizioni), presentato da Paolo Ferruzzi.
▪ Sara Gamberini, «Infinito Moonlit» (NN Editore), presentato da Chiara Gamberale.
▪ Giovanni Greco, «Bruciare da sola. Una notte di Nadja Mandel'stam con i suoi fantasmi» (Ponte alle Grazie), presentato da Francesco Maselli.
▪ Maria Malucelli, «L’amore nascosto» (Armando Editore), presentato da Antonio Augenti.
▪ Flaminia Marinaro, «L’ultima diva» (Fazi Editore), presentato da Ignazio Marino.
▪ Sebastiano Martini, «Il mare delle illusioni» (Arkadia Editore), presentato da Giovanni Pacchiano.
▪ Paolo Mazzarello, «Il mulino di Leibniz» (Neri Pozza), presentato da Gian Arturo Ferrari.
▪ Matteo Melchiorre, «Il Duca» (Einaudi editore), presentato da Marco Balzano.
▪ Sacha Naspini, «Villa del seminario» (Edizioni E/O), presentato da Paolo Petroni.
▪ Romana Petri, «Rubare la notte» (Mondadori), presentato da Teresa Ciabatti.
▪ Rosella Postorino, «Mi limitavo ad amare te» (Giangiacomo Feltrinelli Editore), presentato da Nicola Lagioia.
▪ Stefano Redaelli, «Ombra mai più» (Neo Edizioni), presentato da Daniele Mencarelli.
▪ Carmela Scotti, «Del nostro meglio» (Garzanti Libri), presentato da Chiara Sbarigia.
▪ Andrea Tarabbia, «Il continente bianco» (Bollati Boringhieri editore), presentato da Daria Bignardi.
▪ Maddalena Vaglio Tanet, «Tornare dal bosco» (Marsilio), presentato da Lia Levi.
▪ Carmen Verde, «Una minima infelicità» (Neri Pozza), presentato da Leonardo Colombati.
▪ Roberta Zanzonico, «La bellezza rimasta» (Morellini Editore), presentato da Giulia Ciarapica.
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#PremioStrega2023
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statoprecario · 1 month ago
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Storie di libri: Quella povera vispa Teresa
Sergio Tofano/Sto Alla celebre monella conosciuta come vispa Teresa, Sergio Tofano dedicò una trentina di filastrocche, raccolte nel volume dal titolo “quella povera vispa Teresa” e pubblicato dalla casa editrice Garzanti nel 1969. Chi pensasse che, liberata la gentil farfalletta, Teresa avesse risolto una volta per tutte i grandi dilemmi della vita, si sbaglierebbe di grosso! In questo…
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paoloferrario · 4 months ago
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ENCICLOPEDIA DELLA RADIO, a cura di Peppino Ortoleva e Barbara Scaramucci, Garzanti, 2003
scheda dell’editore: https://www.garzanti.it/libri/redazioni-garzanti-radio-9788811504979/ La radio ha da poco celebrato il traguardo del secolo e sta per festeggiare gli 80 anni in Italia, dove le trasmissioni ebbero inizio il 6 ottobre 1924. È oggi nel nostro paese il secondo mezzo di comunicazione in termini di pubblico, subito dopo la televisione: secondo i dati più recenti, l’ascoltano in…
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errantepagina69 · 9 months ago
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Brock Yates (Ferrari. L'uomo, l'auto, il mito)
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Questa gara è un classico esempio di quanto fosse difficile sconfiggere Nuvolari, anche se si trovava in condizioni sfavorevoli. Fino all'ultimo era rimasto indeciso se partecipare a una corsa minore come quella e aveva ammesso al suo fidato meccanico, una sorta di Sancho Panza, Decimo Compagnoni, di non conoscere affatto il percorso; era quindi notevolmente svantaggiato rispetto al capo, che aveva gareggiato li già due volte. Ciononostante, diede istruzioni a Decimo di preparargli l'automobile per la partenza la mattina seguente. Quando lui e Decimo ebbero portato l'Alfa sulla linea, sia Ferrari sia Borzacchini erano già partiti. (Come nella Mille Miglia, la gara veniva vinta sulla base del tempo impiegato per portarla a termine.) Incalzato dalle folle urlanti, Nuvolari accelerò seguendoli a ruota. La strada piena di buche affiancava dei binari ferroviari per un breve tratto, per poi attraversarli a un passaggio a livello. L'Alfa colpì i binari sconnessi a una velocità assurda che la fece sollevare da terra. Decimo presentì lo schianto e afferrò un paio di maniglie nell'abitacolo per reggersi (nessuno metteva le cinture di sicurezza, all'epoca). Ma l'impatto fu eccessivo. Le maniglie cedettero e lo sfortunato meccanico venne sbalzato nella parte posteriore dell'auto, evitando per poco di essere lanciato sulla scia della macchina impazzita. Nuvolari sbandò per fermarsi e riparare il danno. Il colpo aveva rotto il cavo dell'acceleratore e piegato le molle delle sospensioni.
Decimo fabbricò velocemente un collegamento di fortuna per l'acceleratore con la sua cintura di pelle e i due ripartirono guidando l'Alfa in tandem: Nuvolari si dava da fare con freni e scatola del cambio, mentre Decimo strattonava l'improvvisato cavo dell'acceleratore con una mano e con l'altra si reggeva. Ma non c'erano più maniglie, perciò doveva trovare all'esterno della vettura qualcosa a cui aggrapparsi, il che gli fece scorticare la mano con ghiaia e pietre volanti. Per il dolore, ritirò la mano il tempo sufficiente per avvolgere la carne sanguinante nel suo fazzoletto. Cinque chilometri dopo videro l'auto di Borzacchini parcheggiata sul bordo della strada. Restava solo Ferrari da battere. Le proteste di Decimo, secondo cui era ormai impossibile raggiungerlo, sortirono come unico effetto quello di indurre Nuvolari a una guida ancora più spericolata.
Prima uscita: 28 novembre 2023 Traduttore: Albertine Cerutti Editore: Garzanti Pagine: 450
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