#società
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scogito · 1 day ago
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Non so se lo ha detto davvero lui, ma non è importante il chi, quanto la verità di questo pensiero.
Sono circostanze che accadono quasi sempre, oggi che sta cadendo il velo di Maya è più palese che mai.
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lunamarish · 3 months ago
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Un incendio è scoppiato nel backstage di un teatro. Il pagliaccio è uscito per avvisare il pubblico; hanno pensato fosse uno scherzo e hanno applaudito. Lo ripeteva; l'acclamazione era ancora più grande. Penso che il mondo finirà proprio così: tra gli applausi generali di ingenui che credono sia uno scherzo.
Soren Kierkegaard
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palmiz · 4 months ago
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Comunicato della CEI :
"mandare migranti in Albania si toglie un prezioso contributo economico alle COOP e alla Caritas"
e se lo dice la più grande organizzazione mafiosa al mondo c'è da crederci e non me stupisco, specialmente dopo che ho sentito dire da un prete gestore di una coop pochi anni fa al suo responsabile interno di una delle strutture: " bisogna fare spazio ad almeno altri 80 negretti, sennò non mi tornano i conti" ... Non servono altri commenti.
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viviween · 4 months ago
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La normalità non è mai esistita ❥
La parola 𝒏𝒐𝒓𝒎𝒂𝒍𝒊𝒕𝒂̀ è spesso utilizzata per descrivere ciò che è considerato "comune" o "accettabile" dalla maggioranza della società. Tuttavia, è importante capire che 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 e che non esiste una 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ universale quando si tratta di comportamenti umani.
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È una mia riflessione, perché vedo spesso utilizzata la parola "normale" in più ambiti.
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La moralità è una brutta bestia da estirpare: anche una persona molto colta più essere bigotta.
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Quel limite, a cui ti riferisci, di cui stiamo parlando, lo stabilisce la moralità: è un difetto imparato, non naturale.
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volevoimparareavolare · 2 years ago
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“Mi sto distruggendo così gli altri non possono farlo” disse “e questa é probabilmente la forma peggiore di controllo, ma é anche l’unica che conosco”
-tradotta
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massivedreamperfection · 1 day ago
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In ogni periodo storico non mancano mai profeti che sostengono prossimo il crollo della civiltà in cui vivono o del mondo intero; ma il pessimista, il pauroso conservatore, muore sempre e la società comunque si evolve: e il mondo resta comunque in piedi senza di loro.
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ross-nekochan · 4 months ago
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Quando parlo dei problemi sociali di cui soffre il Giappone, ma che ci sono ancora in qualsiasi parte del mondo (tipo gender gap, razzismo, violenza sulle donne, etc.), la gente non mi crede che qui le cose sono proprio SU UN ALTRO PIANO (ovviamente in peggio).
Oggi ho un esempio lampante che spero riesca a chiarire quanto stanno messi male.
Si sa che i giapponesi per una serie di ragioni sono "naturalmente" (tra mille virgolette) magri. Per cui pure le femmine, anche se con un poco di ciccetta, sono comunque piccoline e minute.
Una mia coinquilina giapponese è esattamente così: bassina, piccolina e magra. Letteralmente magra. Non da fare schifo, per carità, ma magra.
Ieri cosa ha detto:"Una volta un mio collega, quando ero ancora più magra di così, mi ha proprio detto "ma per caso sei ingrassata?"... i ragazzi giapponesi sono un sacco severi su queste cose".
Io ora non voglio dire che in Europa non si dice mai una cosa del genere, ma ad una persona che PESA 40KG SCARSI?!?!?
Poi la frase "i ragazzi giapponesi sono severi" significa che se non sei magra da fare schifo, non ti si piglia nessuno, perché sei cicciona.
Loro, ovviamente, dall'altro canto possono fare quello che vogliono col loro corpo che nessuna donna gli dirà MAI una cosa del genere (anche se lo pensano e magari non se lo prende nessuno pure lui) + finché sono giovani spesso sono pure magri, poi si sposano e cominciano a fa na panza di birra che non vi sto a dì.
Le donne sposate? RIMANGONO SEMPRE MAGRE. Chissà perché.
Ora venitemi a dire che questo non è il medioevo.
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dopefoxflower · 2 months ago
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Le storie e i narratori sono una parte essenziale della nostra società, perché ci ricordano la nostra comune umanità.
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"Le pubblicità
Ti prego di capire che le agenzie pubblicitarie e le aziende conoscono benissimo il concetto di mancanza e come questo giochi un ruolo di comando nel nostro comportamento.
Vogliono farci credere di avere le risposte per colmare il divario tra ciò che mostriamo al mondo e ciò che sentiamo di essere realmente, spingendoci a identificarci con il loro prodotto.
I pubblicitari sfruttano persino i volti dei personaggi famosi nelle loro pubblicità per convincere il consumatore a identificarsi inconsciamente con quella persona come "nuovo lo" da emulare.
Ti senti male con te stesso? Compra qualcosa! Non trovi posto nella società? Compra qualcosa! Provi un'emozione negativa a causa del senso di perdita, separazione o desiderio? Guarda un social oppure questo forno a microonde/ TV con megaschermo/ macchina/telefono cellulare... eccetera è proprio quello che ti ci vuole. Ti sentirai meglio con te stesso, verrai accettato dalla società e il vuoto che senti si ridurrà del 40 per cento!
Siamo tutti controllati emotivamente da questo concetto di mancanza."
-J. Dispenza
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scogito · 3 months ago
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Dietro il coro mediatico di chi dice "denunciate!"
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Ci dicono che siamo una generazione di pazzi, ci dicono che siamo svogliato, che non sappiamo più far nulla.
Abbiamo perso probabilmente i valori più alti, che siamo maleducati, vhe non abbiamo voglia di far nulla.
Ma MAI nessuno ci chiedo quanto pesa essere nati in questa società, anno dopo anno diventa difficile vivere. Ma più che vivere sembra quasi sopravvivere. Non sappiamo amare, non sappiamo prenderci cura del prossimo, odiamo il prossimo e tutti gli sforzi fatti senza avere risultati.
Amiamo senza essere ricambiati, lottiamo senza raccogliere fiori.
Siamo una generazione un po' abbandonata. Ma sapete cosa?
Nessuno ci chiede nostri sogni, nessuno ci chiede se siamo felici e stiamo... si siamo superficiali, ma abbiamo imparato da voi...
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palmiz · 4 months ago
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lunamarish · 8 months ago
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Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l'opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento.
Basta pensare al cambiamento di valore della parola amico tra ieri e oggi in internet per capire come i rapporti siano diventati facili e superficiali. I nuovi rapporti vivono di monologo e non di dialogo, si creano e si cancellano con un clic del mouse, accolti come un momento di libertà rispetto a tutte le occasioni che offre la vita e il mondo.
In realtà, tanta mancanza d'impegno e la selezione delle persone come merci in un negozio è solo la ricetta per l'infelicità reciproca. L'amore invece richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l'altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l'amore. Non troveremo l'amore in un negozio. L'amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana, ha bisogno di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno.
Zygmunt Bauman, Amore liquido
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untuffonelpassato · 3 months ago
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jorgedaburgos · 6 months ago
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(Facile) profezia avverata.
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esmesmoon · 6 days ago
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Ma voi maschi quando vi renderete conto che il corpo delle donne non è una merce da comprare o possedere per soddisfare i vostri sporchi bisogni? Il fatto che alcune donne scelgano liberamente di mostrare il proprio corpo non significa che tutte siano disposte a fare lo stesso. E anche nel caso in cui una donna faccia questa scelta, ciò non vi dà alcun diritto di pensare che possiate acquistare il suo corpo o disporne come vi pare. Ogni donna ha il diritto di decidere cosa fare del proprio corpo, senza che questo venga interpretato come un invito ad essere sfruttata o trattata come un oggetto. Il corpo femminile non è un oggetto di consumo per soddisfare le voglie di qualcun altro. È del tutto impensabile che la libertà, il rispetto e la dignità siano negoziabili.
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