#società
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scogito · 8 days ago
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Dietro il coro mediatico di chi dice "denunciate!"
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lunamarish · 6 days ago
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Un incendio è scoppiato nel backstage di un teatro. Il pagliaccio è uscito per avvisare il pubblico; hanno pensato fosse uno scherzo e hanno applaudito. Lo ripeteva; l'acclamazione era ancora più grande. Penso che il mondo finirà proprio così: tra gli applausi generali di ingenui che credono sia uno scherzo.
Soren Kierkegaard
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palmiz · 1 month ago
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Comunicato della CEI :
"mandare migranti in Albania si toglie un prezioso contributo economico alle COOP e alla Caritas"
e se lo dice la più grande organizzazione mafiosa al mondo c'è da crederci e non me stupisco, specialmente dopo che ho sentito dire da un prete gestore di una coop pochi anni fa al suo responsabile interno di una delle strutture: " bisogna fare spazio ad almeno altri 80 negretti, sennò non mi tornano i conti" ... Non servono altri commenti.
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viviween · 1 month ago
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La normalità non è mai esistita ❥
La parola 𝒏𝒐𝒓𝒎𝒂𝒍𝒊𝒕𝒂̀ è spesso utilizzata per descrivere ciò che è considerato "comune" o "accettabile" dalla maggioranza della società. Tuttavia, è importante capire che 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 e che non esiste una 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ universale quando si tratta di comportamenti umani.
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È una mia riflessione, perché vedo spesso utilizzata la parola "normale" in più ambiti.
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La moralità è una brutta bestia da estirpare: anche una persona molto colta più essere bigotta.
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Quel limite, a cui ti riferisci, di cui stiamo parlando, lo stabilisce la moralità: è un difetto imparato, non naturale.
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volevoimparareavolare · 1 year ago
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“Mi sto distruggendo così gli altri non possono farlo” disse “e questa é probabilmente la forma peggiore di controllo, ma é anche l’unica che conosco”
-tradotta
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ross-nekochan · 13 days ago
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Quando parlo dei problemi sociali di cui soffre il Giappone, ma che ci sono ancora in qualsiasi parte del mondo (tipo gender gap, razzismo, violenza sulle donne, etc.), la gente non mi crede che qui le cose sono proprio SU UN ALTRO PIANO (ovviamente in peggio).
Oggi ho un esempio lampante che spero riesca a chiarire quanto stanno messi male.
Si sa che i giapponesi per una serie di ragioni sono "naturalmente" (tra mille virgolette) magri. Per cui pure le femmine, anche se con un poco di ciccetta, sono comunque piccoline e minute.
Una mia coinquilina giapponese è esattamente così: bassina, piccolina e magra. Letteralmente magra. Non da fare schifo, per carità, ma magra.
Ieri cosa ha detto:"Una volta un mio collega, quando ero ancora più magra di così, mi ha proprio detto "ma per caso sei ingrassata?"... i ragazzi giapponesi sono un sacco severi su queste cose".
Io ora non voglio dire che in Europa non si dice mai una cosa del genere, ma ad una persona che PESA 40KG SCARSI?!?!?
Poi la frase "i ragazzi giapponesi sono severi" significa che se non sei magra da fare schifo, non ti si piglia nessuno, perché sei cicciona.
Loro, ovviamente, dall'altro canto possono fare quello che vogliono col loro corpo che nessuna donna gli dirà MAI una cosa del genere (anche se lo pensano e magari non se lo prende nessuno pure lui) + finché sono giovani spesso sono pure magri, poi si sposano e cominciano a fa na panza di birra che non vi sto a dì.
Le donne sposate? RIMANGONO SEMPRE MAGRE. Chissà perché.
Ora venitemi a dire che questo non è il medioevo.
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jorgedaburgos · 2 months ago
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(Facile) profezia avverata.
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5oliloquio · 6 months ago
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Amo mangiare da solo, viaggiare da solo, uscire da solo, risolvere tutto da solo.
Perciò se dovessi vedere che ti cerco per fare qualcosa insieme, è perché mi piace davvero stare con te
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scogito · 2 months ago
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La negazione è una difesa tipica dell'ego distorto.
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lunamarish · 5 months ago
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Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l'opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento.
Basta pensare al cambiamento di valore della parola amico tra ieri e oggi in internet per capire come i rapporti siano diventati facili e superficiali. I nuovi rapporti vivono di monologo e non di dialogo, si creano e si cancellano con un clic del mouse, accolti come un momento di libertà rispetto a tutte le occasioni che offre la vita e il mondo.
In realtà, tanta mancanza d'impegno e la selezione delle persone come merci in un negozio è solo la ricetta per l'infelicità reciproca. L'amore invece richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l'altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l'amore. Non troveremo l'amore in un negozio. L'amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana, ha bisogno di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno.
Zygmunt Bauman, Amore liquido
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palmiz · 1 month ago
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laragazzadagliocchitristi · 6 months ago
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La gente non ha idea di quanta sofferenza ci sia dietro un corpo grasso, quanto dolore, quanto bullismo, quanti giudizi e rifiuti ci siano nell'avere un aspetto non conforme per questa società grassofobica, quanti sforzi e sacrifici ci siano ogni giorno per accettarsi, amarsi e migliorarsi. Quindi prima di sparare giudizi crudeli e non richiesti, pensateci non una ma dieci volte. Perché l'aspetto esteriore di una persona non è affare di nessuno, e perché se questi giudizi e commenti cattivi e superficiali arrivano ad una persona molto giovane, senza autostima, molto sensibile, o con un vissuto di bullismo e rifiuto alle spalle possono avere ripercussioni gravissime, anche mortali.
-laragazzadagliocchitristi
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Ci dicono che siamo una generazione di pazzi, ci dicono che siamo svogliato, che non sappiamo più far nulla.
Abbiamo perso probabilmente i valori più alti, che siamo maleducati, vhe non abbiamo voglia di far nulla.
Ma MAI nessuno ci chiedo quanto pesa essere nati in questa società, anno dopo anno diventa difficile vivere. Ma più che vivere sembra quasi sopravvivere. Non sappiamo amare, non sappiamo prenderci cura del prossimo, odiamo il prossimo e tutti gli sforzi fatti senza avere risultati.
Amiamo senza essere ricambiati, lottiamo senza raccogliere fiori.
Siamo una generazione un po' abbandonata. Ma sapete cosa?
Nessuno ci chiede nostri sogni, nessuno ci chiede se siamo felici e stiamo... si siamo superficiali, ma abbiamo imparato da voi...
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gregor-samsung · 1 month ago
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" Una tribù odia la tribù vicina da cui si sente minacciata, e quindi razionalizza le sue paure rappresentandola come malvagia o inferiore, o in qualche modo assurda o spregevole. Eppure accade talvolta che questi stereotipi mutino con grande rapidità. Consideriamo il caso dell’Ottocento: nel 1840, più o meno, si pensa ai francesi come a sgargianti spacconi, immorali e bellicosi, uomini con i baffi arricciati pericolosi per le donne, che probabilmente invaderanno l’Inghilterra per vendicarsi di Waterloo, mentre i tedeschi sono bevitori di birra, provinciali un po’ ridicoli che amano la musica e le fumisterie metafisiche, innocui ma abbastanza assurdi. Ebbene, nel 1871 i tedeschi sono diventati gli ulani che irrompono in Francia incitati dal terribile Bismarck – spaventosi militaristi prussiani ebbri di orgoglio nazionale, ecc. ecc. La Francia è un povero, civile Paese annientato che ha bisogno della protezione di tutti gli uomini onesti per evitare che la sua arte e la sua letteratura vengano schiacciate dal tallone degli spaventevoli invasori.
Nell’Ottocento i russi sono stremati servi della gleba, + mistici slavi semireligiosi che rimuginano cose oscure e scrivono romanzi profondi, + una gigantesca orda di cosacchi fedeli allo zar che cantano meravigliosamente. Nella nostra epoca, tutto questo è radicalmente cambiato: c’è sempre la popolazione stremata, ma ci sono anche la tecnologia, i carri armati, il materialismo ateo, la crociata contro il capitalismo, ecc. ecc. Quanto agli inglesi, sono dapprima spietati imperialisti che tiranneggiano popoli negroidi e che al di sopra dei loro lunghi nasi guardano dall’alto in basso il resto del mondo, ma poi diventano brava gente impoverita che nutre convinzioni liberali, vive di assistenza statale e ha bisogno di alleati. E così via. Tutti questi stereotipi sono surrogati della conoscenza autentica, che non è mai, neppure lontanamente, così semplice o immutabile come una certa immagine generalizzata di un popolo straniero; non solo, ma stimolano l’auto-compiacimento nazionale e il disprezzo per le altre nazioni. Sono un puntello del nazionalismo. "
Isaiah Berlin, Appunti sul pregiudizio [1981], Traduzione di Giovanni Ferrara degli Uberti, Adelphiana, 28 gennaio 2002.
NOTA: Gli appunti provengono da una lettera indirizzata ad un amico che il giorno seguente avrebbe dovuto tenere una conferenza sul tema del pregiudizio.
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untuffonelpassato · 23 days ago
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itsmyecho · 1 year ago
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Le persone tendono a scappare quando le cose iniziano a farsi più serie
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