#dittature
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lazyinfluencercat · 4 days ago
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Consideriamo la nostra epoca: in quali condizioni è la nostra società? La penuria si fa sentire in modo particolare in campo artistico e scientifico. La politica manca di personalità geniali: l'indipendenza intellettuale e il sentimento del diritto sono profondamente bassi anche nelle classi sociali povere; l'organizzazione democratica e parlamentare non poggia ancora sull'indipendenza in molti paesi: esistono dittature sopportate perché il desiderio di dignità e diritto è morto.
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gregor-samsung · 1 year ago
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“ L'eliminazione fisica dei migliori è l'inevitabile contrappasso della «perfezione» del Lager, la conseguenza necessaria di un potere veramente assoluto, ab-solutus, sciolto da ogni limite. Ma uccidere i migliori, i più coraggiosi non significa soltanto ferire a morte anche la dignità dei sopravvissuti, ogni impulso a ribellarsi, bruciare ogni residuo di resistenza al sistema del Lager. Essa produce un altro effetto perverso: la resistenza non verrà più esercitata contro il sistema, ma la sua spinta viene canalizzata in una direzione diversa, assumerà soprattutto la forma della lotta tra i prigionieri. La rottura, sistematica e preventiva, della fraternità tra i deportati fa sì che la difesa della propria dignità si rovesci nel suo contrario, nel tradimento degli altri. I rituali d'ingresso hanno anche questa funzione, quella di distruggere gli schemi della vita quotidiana e del senso comune: il mondo che il nuovo arrivato trovava era indecifrabile, completamente diverso da quello che si era atteso, ancora incentrato intorno ad una nitida linea di demarcazione e contrapposizione tra «noi» e «loro», tra i perseguitati e i persecutori. Invece ci si accorgeva subito che: «il nemico era intorno ma anche dentro, il 'noi' perdeva i suoi confini, i contendenti non erano due, non si distingueva una frontiera ma molte e confuse» [Nota: P. Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986, p. 25]. E dopo poco diventava evidente che nel campo ognuno è «il Caino di suo fratello».“
Franco Cassano, L'umiltà del male, Laterza, Roma-Bari, 2011. [Libro elettronico]
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viviween · 4 months ago
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È più facile vietare, che regolamentare - e poi, le persone Felici danno molto fastidio alle dittature: sono rivoluzionarie.
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megachirottera · 2 years ago
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La storia del controllo della popolazione è importante per comprendere il COVID-19
C’è un precedente passato di utilizzo di vaccinazioni sperimentali per la sterilizzazione… Source: Apr 2, 2022; by A Midwestern Doctor on The Forgotten Side of Medicine (more…) “”
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b0ringasfuck · 9 months ago
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E allora Bibbiano?
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La pescivendola tratta i suoi elettori come wanna marchi trattava i suoi clienti, come dei coglioni.
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klimt7 · 1 year ago
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falcemartello · 27 days ago
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SIETE STATI NOMINATI.
Tutti parlano del "Decreto Sicurezza" (attualmente in esame al Senato) ma nessuno lo ha letto.
E' un'inveterata attitudine in Italia dove tutti parlano e nessuno legge. Meno che mai pensano. Ormai la gente è totalmente rincoglionita.
L'art. 31 del Disegno di Legge governativo sulla sicurezza obbliga tutte le Pubbliche Amministrazioni e tutte le Società a partecipazione pubblica, oltre che i privati che agiscono in virtù di concessioni, a prestare ai servizi segreti interni ed esterni ogni collaborazione e assistenza richieste. Anche le Università e gli Enti di ricerca hanno obbligo di collaborare con i servizi cosiddetti segreti, anche in deroga alle norme vigenti in materia di riservatezza (per esempio dei dati personali).
A un simile livello di violenza politica mai erano arrivate le peggiori e le più feroci dittature esistite.
Vedremo se il Parlamento sceglierà di rendersi autore di una siffatta ulteriore infamia dopo l'introduzione nell'Ordinamento del ricatto tramite legge (mi riferisco alle infamie dell'obbligatorietà vaccinale covid).
Vedremo se l'attuale governo presieduto da colei che ha mancato a tutte le sue promesse elettorali, ingannando il Popolo italiano, e composto da intermediari di armi, incompetenti e teste di legno (come anche di altro genere), vorrà ricoprirsi di una definitiva coltre di letame morale.
Vedremo se finalmente il Popolo italiano, ancorché ormai in stato di decerebrazione, si vorrà rendere conto che siamo tutti prigionieri di una infame gabbia finalizzata ai più ignobili scopi.
Il Generale Augusto Ugarte Pinochet al confronto appare come una educanda delle Suore Betlemite.
Vedremo, infine, se il noto Mattarella Sergio riterrà costituzionalmente compatibile questa infame porcheria di iniziativa governativa, e firmare l'atto di promulgazione della legge.
Se lo farà, confermerà di essere quello che è ma una cosa è certa: prima di sproloquiare sul Fascismo dovrà sciacquarsi la bocca con l'acido muriatico.
Altri Capi di Stato, Re o Presidenti, dinanzi a simili situazioni preferirono abdicare o dimettersi, per non essere chiamati a responsabili di così palesi oltraggi all'ordine costituzionale e alla democrazia (quella vera non quella di cui parla certa gente).
Parlano di esigenze di sicurezza e vorrebbero perseguirla reprimendo e soffocando ogni più elementare libertà dei cittadini. La sicurezza nasce dall'osservanza rigorosa della legalità, cominciando dall'arresto di Benjamin Netanyahu se questi mettesse piede in Italia o dal trattenimento in carcere di un noto criminale libico (e a tale riguardo Nordio Carlo e i suoi ossequiosi giudici sembra che non abbiano nulla da dire).
Augusto Sinagra
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fatticurare · 3 days ago
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@MattBrandiReal
L'arresto in Romania di Calin Georgescu mostra agli occhi del mondo, per l'ennesima volta, quale cloaca maleodorante sia l'Unione Europea. Dopo le elezioni annullate dalla Corte Costituzionale rumena, che come quella italiana ha un chiarissima appartenenza politica, ora si vuole persino impedire a Georgescu di ripresentarsi alle urne. Ovviamente la carta straccia europeista sta giustificando tutto questo con le solite etichette: filoputiniano, populista, ultradestra. Ah giusto, noi da queste parti difendiamo la democrazia. Le dittature stanno dall'altra parte, vero?
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raffaeleitlodeo · 3 days ago
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Un’Europa sottomessa e senza bussola
Gli europei non si accorgono neppure più dove stanno andando, o forse fanno finta di non saperlo: sono un po’ sonnambuli e un po’ sottomessi al loro destino. Siamo all’agonia della politica estera comune europea, che per altro non è mai esistita, cullando nel settore difesa l’idea di una Banca per il Riarmo destinata a divorare altre risorse. Hanno sempre seguito l’agenda americano-israeliana, dall’Est Europa al Medio Oriente, e ora ne pagano le conseguenze.
La loro disonestà è tale da pensare che la guerra in Ucraina sia cominciata il 24 febbraio 2022 e non quando, nel gennaio 2014, il sottosegretario di Stato Usa Victoria Nuland, in una conversazione con il suo ambasciatore a Kiev, pronunciò la ormai famosa frase «Fuck the Eu», letteralmente «l’Unione europea si fotta».
Si discuteva ancora di un accordo tra il governo ucraino del filo-russo Viktor Janukovich e l’opposizione. Allora non c’era Trump alla Casa bianca ma Barack Obama e il suo vice era Joe Biden, che accorse a Piazza Maidan a celebrare il primo anniversario delle proteste mentre suo figlio Hunter guadagnava milioni di dollari in Ucraina nel settore energetico. E ora vorremmo stupirci se Trump trascina Zelensky a firmare l’accordo multi-miliardario sulle terre rare mentre Putin, diventato ormai a Washington un «volenteroso dittatore», si offre di portargli quelle in possesso dei russi? Chi più ne ha più ne metta mentre ognuno si fa i propri conti in tasca e Macron, nella sua visita da Trump, reclama che l’Europa ha versato all’Ucraina il 60 per cento degli aiuti, più degli Stati uniti.
Ma il presidente americano si tappa le orecchie: questa guerra, nonostante le copiose commesse all’industria bellica americana, è un «cattivo affare» e bisogna chiuderla. C’è da pensare alla Cina. A raccontare la favoletta della «pace giusta» ormai insistono solo i giornali del mainstream, spiazzati dagli eventi. Ma quale pace giusta? Gaza e la Palestina sono la prova che in Europa non ci crede nessuno.
La sottomissione europea al complesso militar-industriale israelo-americano è totale. Pochi giorni dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre, Biden spostava le portaerei nel Mediterraneo orientale e stanziava miliardi di dollari di aiuti militari per Israele: gli Stati uniti si sono immediatamente schierati non per la pace ma per una escalation del conflitto. E noi europei con loro, mascherando i nostri aiuti a Israele dietro la ormai sfiorita formula «due popoli e due stati». Il complesso militar-industriale israelo-americano si è schierato all’Onu con Putin e le dittature perché tra un po’ gli Usa riconosceranno l’annessione israeliana della Cisgiordania.
Chiediamo giustamente a Putin di ritirarsi dai territori occupati in Ucraina ma Israele occupa il Libano, ha esteso la sua presenza nel Golan siriano e si sta divorando la West Bank. Giustifichiamo tutto questo con la necessità di Israele di preservare la sua “sicurezza”, le stesse argomentazioni che usa Putin quando chiede alla Nato di tenersi lontana dall’Ucraina. Non è un caso che contro la risoluzione all’Onu che difendeva l’integrità territoriale dell’Ucraina abbiano votato contro Usa e Israele insieme a Russia, Bielorussia, Mali, Nicaragua, Corea del Nord e Ungheria (Iran e Cina si sono astenuti, si presume per la vergogna).
Il Consiglio di Sicurezza ha poi approvato una brevissima risoluzione degli Stati uniti che chiede la «rapida fine della guerra», senza però citare la Russia come aggressore e senza far riferimento alla sovranità territoriale di Kiev. Francia e Gran Bretagna, che avrebbero potuto porre il veto, hanno preferito astenersi, spianando la strada alla versione di Trump che piace tanto a Israele. Da notare il doppio binario dell’Italia. Stiamo con l’Unione europea ma Meloni, con la scusa del Forum con gli Emirati, si è sfilata dalla cerimonia di Kiev per il terzo anniversario della guerra: prendiamo 40 miliardi di dollari di mancia dagli sceicchi membri del Patto di Abramo con Israele e la premier incassa le lodi sperticate di Trump.
Cosa volete di più? È il manuale della giovani marmotte di Trump. La Ue paga anni di sottomissione a Usa e Israele: Trump è l’anello mancante di decenni in cui abbiamo giustificato, partecipato o avallato guerre di occupazione e aggressione, dall’Iraq alla Libia, dall’Afghanistan alla Palestina, provocando la disgregazione di interi paesi e popoli, centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi. Basti pensare all’Iraq nel 2003, dove tra i soldati si contava pure un nutrito contingente di ucraini. Fu un conflitto per «esportare la democrazia» che ha precipitato la regione nell’anarchia e nel terrorismo integralista più feroce.
In un momento in cui ci si indigna per le bugie e i travisamenti della realtà di Trump, bisogna ricordare che la guerra del 2003 fu la più grande fake news della storia recente, quando gli Usa giustificarono l’attacco con una campagna di stampa e propaganda mondiale che sbandierava il possesso da parte di Saddam Hussein di armi di distruzione di massa che non furono mai trovate. Venne persino esibita all’Onu dal segretario di stato Powell una falsa provetta con armi chimiche. Una tragica commedia. Nessuno dei responsabili ha mai pagato – né Bush né Blair – e abbiamo partecipato a quella guerra e alle altre senza fiatare. Ora ci tocca accettare le bugie di Trump e gli insulti del suo vice Vance a Monaco: sanno con chi hanno a che fare. I sottomessi europei. Alberto Negri, ilmanifesto.it, 26/02/2025
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palmiz · 11 days ago
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UCRAINA, QUALCHE NOTA
L'Ucraina e' stata fornita di armi dagli USA/NATO da prima del 2014, ci sono documenti e le ammissioni di un certo Blinken e della Merkel.
E poi le basi NATO/USA in Polonia, Rep. Baltiche, la grandissima in Romania? Se la Russia ne avesse messa una in Messico cosa sarebbe successo?
E i bombardamenti nel Dombass nel 2014 da parte di Kiev: 14.000 morti, ci sono ancora in rete i servizi del TG2, non del KGB... Con i cecchini e l'aeroporto raso al suolo.
E il colpo di stato sempre nel 2014, la strage di Odessa?
I finanziamenti al battaglione Azov, neonazista, vedi foto di questi violenti con la bandiera Ucraina e quella con la croce uncinata ...nel web.
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Storicamente l'Ucraina nella seconda guerra mondiale si e' poi alleata con l'invasore nazista... ha deportato ebrei e ucciso polacchi. Il loro eroe nazionale è stato il protagonista di quell'epoca, Bandera.
Zelensky ha vietato il russo, ha messo fuorilegge ben 12 partiti. Ci e' sfuggito che perfino Amnesty International aveva denunciato tutto questo? ...
E in generale gli USA/NATO - spesso con l'ausilio o il tacito assenso dell'Europa - hanno fatto guerre in tutto il mondo, per interessi economici ed egemonici, vedi IRAQ - con la scusa delle armi di distruzione di massa, poi rivelarsi falsa -, la Somalia, l'Afghanistan, la Siria, la Libia, la Serbia - cui partecipo' l'Italia, con ministro un certo Mattarella ... - e molte altre: milioni di morti!
Hanno 800 basi militari nel mondo! La Russia ne ha meno di 10, la Cina 2, 10 in tutto Francia e Gran Bretagna.
E ancora, ci ricordiamo le dittature sudamericane? Le ricordiamo, e ricordiamo le torture, le sparizioni le centinaia di migliaia di morti? Il 'compagno' Pinochet...Videla ...
E ancora la distruzione di due gasdotti baltici e lo stop di quello che passava per l'Ucraina
da cui prelevato gas metano a buon mercato l'Italia per 50 anni, grazie ad un genio incompreso ma con qualita' di pochi: un certo Enrico Mattei.
Ragazzi, o leggete, vi informate, o basta post senza conoscere niente.
Poi quante volte le Russia o l'Unione Sovietica ci ha invaso?
E quante volte e' stata invasa dall'Europa?
La loro cultura, la loro arte, i grandi musicisti sono parte integrante della NOSTRA cultura.
Tutto cancellato in Ucraina, dove si abbattono statue, si vieta Dostoievsky, Gogol, Puskin ... Una lingua di secoli, in favore dell'ucraino, un idioma...
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gregor-samsung · 4 months ago
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“ La vita è talmente complicata... E talmente incongrua... Solo qualche mese fa l'Occidente non si peritava di stendermi tappeti rossi sotto i piedi, di accogliermi con tutti gli onori, di ricamare allori sulle mie spalline di colonnello. Mi hanno permesso di piantare la mia tenda in un prato al centro di Parigi, perdonando la mia rozzezza e chiudendo gli occhi sulle mie «mostruosità». E oggi mi braccano in casa mia come un volgare pendaglio da forca evaso dal penitenziario. Strani i voltafaccia del tempo: un giorno sei idolatrato, l'altro aborrito; un giorno sei il predatore, l'altro la preda. Ti fidi della Voce che ti fa sentire un dio, e l'indomani ti ritrovi nascosto in un angolo, nudo e indifeso, senza l'ombra di un amico. Nell'immensa solitudine del mio regno, laddove non si avventura nessun altro che me, non escludevo l'eventualità di venire ucciso o rovesciato. È il tributo che si paga alla sovranità assoluta, soprattutto quella usurpata nel sangue. Fra l'angoscia del peccato e la paura del tradimento c'è un interstizio di neanche un millimetro.
Vivi con un campanello d'allarme impiantato nel cervello. Nel sonno come nella veglia, in raccoglimento come in escandescenze, stai sul chi vive. Un attimo di distrazione, e tutto ciò che è stato non è più. Non esiste stress peggiore di quello che patisce un sovrano - uno stress esacerbato, ossessivo, permanente, molto simile a quello di certi animali assetati che davanti a una distesa d'acqua non possono fare a meno di guardarsi intorno dieci volte, con l'orecchio teso, annusando l'aria alla ricerca di un eventuale gas mortale. Ma neanche per un istante ho immaginato una disgrazia così squallida: finire in una scuola abbandonata, circondato da legioni di ingrati, in una città che non somiglia a niente! Come potevo concepire di cadere tanto in basso, io che avevo una luna piena a cui andava stretto persino l'infinito? Nemmeno se uccidessi con le mie mani migliaia di insorti troverei conforto al dispiacere che in questo momento mi rode il cuore come un cancro. Mi sento gabbato, tradito... Finanche la Voce che cantava dentro di me si è zittita di colpo. Il silenzio che mi pervade è spaventoso come uno spettro nella notte. “
Yasmina Khadra, L' ultima notte del Rais, traduzione di Marina Di Leo, Sellerio Editore (collana Il contesto n° 62), 2015¹, pp. 120-121.
[1ª Edizione originale: La Dernière Nuit du Raïs, Éditions Julliard, 2015]
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ilfascinodelvago · 11 months ago
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Ti mandavano al confino se eri nemico del fascismo, o anche solo poco amico. Spesso bastava non esserne entusiasta. Ti mandavano al confino perché al dopolavoro qualcuno ti aveva sentito raccontare una barzelletta sul duce, ne giravano di formidabili, non raccontarle sarebbe stato un peccato, ma più facevano ridere, più raccontarle era peccato. Le dittature sono permalose.
La macchina del vento, Wu Ming1
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ideeperscrittori · 7 months ago
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CONCETTO A CUI TENGO
Su Facebook ho bloccato un commento che era palesemente razzista verso gli ebrei. E ho bloccato anche il commentatore.
Sono una persona che da sempre si oppone all'occupazione e ai crimini perpetrati dallo stato di Israele, dall'esercito israeliano e dai coloni nel West Bank. Sono al fianco del popolo palestinese nella lotta contro il genocidio che sta subendo.
Ma mi è ben chiara una cosa: la responsabilità di questi crimini contro l'umanità è di uno stato, di un esercito, delle persone che appoggiano e mettono in atto le loro politiche. Non consento a nessuno di addossare la colpa di questi crimini "agli ebrei" per fomentare odio verso i popoli. Perché questo è razzismo. Altrimenti dovremmo dire che la colpa è anche degli italiani, visto che lo stato italiano sostiene la politica dello stato di Israele, lo supporta e gli fornisce armi (tra l'altro fornisce armi alle dittature di mezzo mondo). Chi alimenta odio verso i popoli, invece di combattere il dominio che li mette gli uni contro gli altri, fa il gioco degli oppressori e dei guerrafondai.
[L'Ideota]
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abr · 3 months ago
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L'ingerenza esterna è una giustificazione tipica delle dittature per interdire i nemici politici. Prima della fine della Guerra Fredda l'Occidente era bombardato di propaganda sovietica, via mezzi più tradizionali (partiti e giornali) ma nessuna elezione è stata mai annullata.
via https://x.com/jimmomo/status/1865051121078718912
Ai tempi il PCI prendeva il 33% dei voti. La gente è scema e si fa "influenzare" solo adesso? Credere alle fake news o alle Progressive Sorti, cosa è più idiota? E quale sarebbe il livello di "influenza" da fake news a cui scatta la manipolazione? Vale solo per i social o anche per il mainstream media?
Parlare di "influenze" decisive, bada bene, fa strame dell'unica cosa SACER di una democrazia: il voto espresso in gabina dai cittadini. Dissacrato ciò, vale tutto.
A proposito di coscienza DEMOCRATICA di chi espone questi dubbi. Ma si sa, se i Sinceri Democratici fossero democratici davvero si vedrebbe a occhio nudo, non sarebbero costretti a darselo come nome.
Questa nuova arma antidemocratica gli tornerà tra le corna tipo boomerang agli apprendisti stregoni - gli stessi che avevano dato per buoni i brogli notturni Usa 2020. Il fine giustifica i mezzi, non lo disse Machiavelli ma qualche cretino autoinculante.
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klimt7 · 1 year ago
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Gabbie, ghetti, gates...
I mille sinonimi del pregiudizio
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I recinti costruiti dalle dittature
si somigliano tutti.
Le prigioni mentali dentro cui prospera
chi predica le chiusure, i razzismi
il "noi e loro", si tramutano poi in regressione
arretramento civile, violenza, disparità
in recinti, e infine, nel peggiore dei casi,
in persecuzioni, discriminazioni, modelli
divisivi e aggressivi e ingiustizia diffusa.
Tutto è legato
Ma il Male, prima di tutto, nasce nelle idee
nella mente, nel pensiero.
Ogni volta che ci troviamo davanti
a una mente chiusa, egocentrica, vendicativa
sentiamo che quello è il terreno fertile,
perchè attecchisca l'odio, il rancore,
l'attacco ai valori di umanità e libertà.
Il fascismo accade ogni volta
che siamo indifferenti alla sorte dell'altro
del diverso da noi.
Ogni volta che ci permettiamo il
"IO ME NE FREGO ! "
Ogni volta che non riconosco la pari dignità,
che non so vedere la mia identica umanità
nell'altro... È allora che nasce il Male assoluto.
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falcemartello · 1 year ago
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La guerra in Ucraina prova che ai politici della vita dei cittadini non gliene frega nulla.
Nel 2024 li usano come schiavi per mandarli a morire come nelle dittature di un secolo fa.
Non esiste nessuna minaccia all'esistenza dell'Ucraina per cui valga la pena di morire.
La guerra in Ucraina è persa. I politici lo sapevano dal primo giorno che avrebbero perso, ma comunque gli hanno ordinato di andare a morire per niente.
La sconfitta di traduce solo nella perdita dei territori.
A qualcuno cambierà qualcosa se il Donbass sarà russo? A nessuno.
Non serviva nessuna "guerra di liberazione" perché non c'è nessuna "occupazione di territori" da parte di una forza ostile.
Sono stati i cittadini del Donbass che hanno scelto liberamente in due distinti referendum nel 2014 e nel 2022 che preferivano tornare con la Russia.
Dunque a cosa servivano due anni di guerra?
Assolutamente a nulla, solo al progetto imperialista USA di espansione della NATO e di indebolimento della Russia.
Il piano è fallito e la guerra è persa.
Gli ucraini continuano a morire per il delirio la corruzione dei loro leader.
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