#distacco
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scogito · 2 months ago
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Il femminile sacro è il portatore della Verità. La Verità per trovare strada può anche esercitare forza, sdegno, caparbietà, disgregazione di regole, contesti e relazioni.
Purtroppo queste attivazioni sono il più delle volte incarnate in distorsioni e corruzione, perciò quasi mai apportano purezza e sono finalizzate all'espressione del vero.
Le donne che gridano ai quattro venti la loro autorità comportandosi con meschinità, manipolazione, strafottenza, ricatti, menzogne, vendetta e furia, sono tutte manifestazioni della stessa distorsione. Sono portatrici di un ego distorto e spesso malato, ovvero irrecuperabile dal punto di vista del programma sacro. Sono tali perché scambiano il potere malato col valore, a prescindere e solo per i propri comodi.
Queste donne sono in parte il prodotto degli uomini (distorti) e in altra il frutto del femminismo altrettanto distorto.
Chi cerca di rapportarsi a loro deve abbassarsi e "obbedire", altrimenti viene scartato, usato o deriso.
É una forza potentissima che si abbatte solo con l'indifferenza e l'assenza di riconoscimento. Salvo i casi in cui è la donna a volere uscire dalla sua convinzione (situazioni molto rare).
Per abbattimento non intendo forme di violenza, né fisica, né verbale. Bensì l'azione del distacco, ovvero l'allontanamento da quel tipo di attività che in nessun modo ha rispetto del prossimo e pratica superiorità subdola, vanità per bellezza e falso valore personale.
Questo come sempre vale anche nelle piccole cose, perché di certo se nessuno nutre l'ego di una distorta, dal più stupido video su TikTok al suo più grande messaggio globale, la distorta deve vedersela con la realtà, e a quel punto:
o ridimensiona e corregge sé stessa osservando l'immondizia che vomita nel mondo
o si auto annienta e scompare.
Ci sono tante donne ormai totalmente fuorviate da un senso del potere fasullo ed esasperato, purtroppo moltissime insegnano anche "tecniche" varie. Hanno canali seguitissimi, ringraziamenti da chi prendendole come esempio diventa una copia anche peggiore.
Purtroppo in una società priva di discernimento il distacco è un atto difficilissimo e non capito, proprio perché la maggioranza di chi pensa di essere perlomeno razionale, in realtà non sceglie quasi mai per logica, ma per simpatia, amplificazione di paure, diniego di ferite e scorciatoie.
In poche parole per emotività infantile e mal gestita.
(questo è un post sulla responsabilità femminile, chi vuole rispondere incolpando gli uomini significa che cerca giustificazioni e ha mal capito il testo).
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worldofdarkmoods · 22 days ago
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Con me, chi semina distacco, raccoglie silenzio. Non è una minaccia, non è un ultimatum. È solo il risultato naturale di un cuore che ha imparato, a caro prezzo, quanto costi rincorrere chi non vuole essere raggiunto, quanto faccia male restare accanto a chi non riesce più nemmeno a vederti. Ho capito che non puoi trattenere nessuno, non puoi costringere qualcuno a restare, e soprattutto non puoi chiedere a una persona di darti ciò che non vuole o non sa dare.
All'inizio ci provi. Cerchi di ignorare i segnali, di giustificare i silenzi, di accettare le distanze come momentanee, come qualcosa che passerà. Ti dici che forse sei tu quella sbagliata, che forse stai pretendendo troppo. E così ti aggrappi a ogni singolo gesto, anche il più piccolo, sperando che basti a compensare tutto quello che manca. Ma non è mai abbastanza. Perché quando qualcuno sceglie di seminare distacco, lo fa senza guardare indietro, senza accorgersi delle crepe che lascia, delle ferite che continua ad aprire.
E allora ti ritrovi lì, con il cuore in mano e una testa piena di domande a cui nessuno risponderà. Perché? Cosa ho sbagliato? Cosa avrei potuto fare di diverso? Ma le risposte non arrivano, e anche se arrivassero, non cambierebbero niente. Perché il distacco non nasce per caso. È una scelta, anche quando sembra involontaria. È una strada che l’altra persona ha deciso di percorrere, lasciandoti indietro, spesso senza nemmeno voltarsi.
E così, un giorno, smetti di rincorrere. Non perché non ti importi più, non perché il dolore sia svanito, ma perché capisci che continuare a inseguire è inutile. Capisci che, a un certo punto, il tuo silenzio diventa l’unica risposta possibile. Non è un silenzio rabbioso, non è un muro che alzi per fare male. È un silenzio che parla di resa, di un cuore che si è arreso all’evidenza che certe battaglie non si possono vincere. È il silenzio di chi ha dato tutto e si è accorto che non c’era nessuno disposto a fare lo stesso.
Ma quel silenzio fa male, più di qualsiasi parola. Perché in quel vuoto che resta c’è il rumore assordante delle emozioni che non puoi più condividere, dei sogni che non vedranno mai la luce, delle speranze che hai coltivato solo per vederle appassire tra le mani. E allora ti chiedi: "Perché continuo a sperare? Perché continuo a credere che qualcuno, un giorno, possa vedere il mio silenzio non come un addio, ma come una richiesta di aiuto?"
Eppure, anche se cerchi di convincerti del contrario, quella speranza resta lì, appesa a un filo sottile, pronta a spezzarsi al minimo soffio. Perché il tuo cuore vuole ancora credere, vuole ancora aggrapparsi a qualcosa, anche quando la mente sa già che non c’è più nulla da salvare. E così il ciclo ricomincia: il distacco, il silenzio, il vuoto, e poi ancora quella speranza che non ti abbandona mai del tutto.
Ma più passa il tempo, più ti rendi conto che quel ciclo è una prigione. E allora provi a fare una scelta diversa. Decidi che il tuo silenzio non sarà più solo una risposta al dolore che ti hanno inflitto. Diventa il tuo scudo, il tuo rifugio, il tuo modo di ricominciare. Non perché non soffri più, non perché hai dimenticato, ma perché finalmente hai capito che l’unica persona su cui puoi davvero contare sei tu.
Con me, chi semina distacco, raccoglie silenzio. Ma quel silenzio non è solo la fine. È anche un nuovo inizio, un modo per ritrovarmi, per imparare a camminare da sola, per costruire qualcosa che nessuno potrà mai spezzare. Anche se fa male, anche se il vuoto resta, so che un giorno quel silenzio sarà la mia forza. E forse, quando quel giorno arriverà, non avrò più bisogno di parole per spiegare chi sono, cosa voglio, e soprattutto cosa non accetterò mai più.
Anonimo🖤
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attimi-sfuggenti · 10 months ago
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Ho questa brutta abitudine di non farmi mai conoscere fino in fondo. Come se quel che rimane ignoto agli altri sarà ciò che mi salverà quando loro decideranno di ferirmi.
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tu6laragionepercuiiosorrido · 8 months ago
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voglioinnamorarmidiunsorriso · 11 months ago
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I pensieri dopo una litigata, quel orgoglio che non ti fa scrivere a quella persona, i silenzi che ne susseguono, ecco l’ordine in cui poi perdi una persona.
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chiamamicosi · 3 months ago
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Le persone parleranno sempre e si sentiranno in diritto di darti consigli o “rassicurazioni”, dirti cosa devi o non devi fare... è il loro tentativo di cercare di aiutarti
Abbi compassione
Anche se in quei momenti sembrerebbe non essere così, in realtà, quello/a che veramente sa e può motivarti davvero SEI TU. Sei tu l’unica/o e sola/o che conosce e, che sa la propria storia, che sente, che prova
Dunque PROTEGGITI. Prendi quelle loro parole con DISTACCO, non identificarti mai con esse, non diventare mai ciò che gli altri vogliono ma segui sempre e solo TE
Tu cosa vuoi? ♥️ proteggilo. È tutto ciò che conta. Nient’altro.
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mostro-rotto · 3 months ago
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Mi lascio attraversare da tutto, senza afferrare niente. Ogni cosa scivola via, come pioggia su pietra fredda, senza lasciare segni. Accetto quel vuoto dentro di me, come un antico spettro che non ho mai avuto la forza di scacciare.
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anemonaee · 4 months ago
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carmen35 · 1 year ago
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... le delusioni non ti rendono più forte
ma solo più fredda ...
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iinvisiblegirlword · 2 years ago
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~Intimodistacco
https://www.instagram.com/p/CtCK0u1NElU/?igshid=MzRlODBiNWFlZA==
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scogito · 9 months ago
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Le persone abituate a essere trattate male o a vivere situazioni continuamente disturbanti, spesso danno per scontato che anche gli altri sono disposti a vivere allo stesso modo.
Ricevendo soprattutto rinforzi negativi credono che trattare male il prossimo sia una regolare forma di convivenza. Talvolta sono così assuefatte all'offesa e alle brutture che reputano esagerato, scortese, o permaloso chi risponde a tono o reclama rispetto. Nella loro normalità di ricevere e fare battute acide minimizzano l'ineducazione e spesso vanno anche fieri del loro essere cafoni. Ti diranno che non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno!
Insomma sono gli altri ad avere una soglia di sopportazione troppo bassa, mica sono loro che hanno scambiato l'adattamento allo schifo per talento.
È molto difficile cercare un dialogo o del discernimento con questi soggetti, perchè la loro distorsione non glielo permette... e a livelli differenti è la maggioranza a comportarsi così.
Di conseguenza a meno che non si voglia stare in ambienti velenosi, spesso la sola cosa cosa da fare è distaccarsene.
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attimi-sfuggenti · 10 months ago
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Le persone sono delle merde. E no che non ti puoi aspettare nulla. Non l'hai ancora capito? Per ogni carezza concessa uno schiaffo ti aspetta.
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un-intruso-nel-mondo · 1 year ago
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E nonostante tutto loro saranno capaci di darti la colpa del tuo distacco quando non si rendono conto che il tutto è avvenuto a causa loro.
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fioredialabastro · 2 years ago
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Nel linguaggio dei fiori, le ortensie significano "distacco".
Tuttavia, a me piace pensare che non si riferiscano all'atteggiamento, bensì al dare un taglio al passato per iniziare qualcosa di diverso. Non a caso, sono fiori che crescono meglio se esposti a Nord, punto cardinale per eccellenza di ogni nuovo cammino. 💙
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bones39 · 11 months ago
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Il cambiamento fa paura, ma a volte basta il coraggio di un solo primo passo un po' più in la, di una decisione presa, per cambiare subito prospettiva. Per sentirsi di nuovo bene, legger*, felici, nel posto giusto. Per volersi di nuovo bene. Per vivere.
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alexsaal · 1 year ago
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Il distacco.
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