#amore per se stessi
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alessaless · 2 years ago
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altri-menti · 22 days ago
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Ci sono momenti in cui, per sopravvivere, impariamo a costruire.
Costruiamo muri, sorrisi di circostanza, vite che sembrano funzionare.
Ci rifugiamo nell’efficienza, nella forza apparente, nel “va tutto bene”.
E ogni volta che aggiungiamo un mattone, ci allontaniamo un po’ da noi.
Perché costruire può essere una forma di fuga.
E mentre salviamo ciò che gli altri vedono,
ci perdiamo ciò che sentiamo.
Quante cose abbiamo demolito per stare in piedi?
La lentezza. La vulnerabilità.
Il diritto di crollare.
Abbiamo tradito la nostra stanchezza, silenziato le paure, annegato l’amore per noi stessi pur di essere amati da qualcun altro.
E a volte diventiamo ciò che non siamo,
pur di sembrare ciò che gli altri si aspettano.
Fino al giorno in cui tutto crolla e in quel momento comprendiamo che non si può costruire una vita senza dare un posto anche alle crepe.
Michele Lanotte
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in-consapevolezza · 2 months ago
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Non è sbagliato spiegare a qualcuno che qualcosa che ha fatto ti ha ferito. È sbagliato sopportare troppo a lungo pur di non perdere qualcuno.
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babyysallyy · 6 months ago
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saayawolf · 30 days ago
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✨️ I Tarocchi non sono solo carte ma un cammino verso il cuore dell'universo. Ogni archetipo che racchiudono riflette ciò che è dentro di noi.
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la-ragazza-di-fuoco · 8 months ago
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Tu che sei emotiva
Tu che sei sensibile
Tu che sei profonda
Tu che capisci il dolore
Tu che sei magia
Tu che sei amore
Tu che sei gioia
Tu che sei modestia
Tu che sei fuoco
Tu che sei uragano
Tu che sei arte
Tu che sei vita❤️
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unpostoalmare · 1 year ago
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È più facile perdersi che ritrovarsi.
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iuliana01 · 2 years ago
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Essere amate è il minimo.
Assicuratevi di essere anche rispettate, sostenute, desiderate e comprese.
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alessaless · 2 years ago
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Mi rimprovera di essere un sognatore. Dice che non vedo le cose come sono. No, le cose le vedo come sono, solo che oltre quelle visibili vedo anche quelle invisibili.
- Milan Kundera
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in-consapevolezza · 27 days ago
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DAL WEB:
Se la tua rabbia potesse parlarti ti direbbe tutto ciò che non hai mai avuto il coraggio di ascoltare!
"Non sono cattiva. Non sono sbagliata. Sono la parte di te che ha imparato a difendersi. È solo che viaggio con bagagli troppo pesanti.
Tu mi chiami Rabbia. Ma io porto con me solitudine, delusione, senso di non valere... Porto notti in cui non c'era nessuno. Porto il gelo dei silenzi. Porto l'eco di frasi che hanno fatto troppo male.
Sono nata il giorno in cui ti hanno ferito e non hai potuto rispondere.
Quando hai dovuto ingoiare parole, accettare silenzi, sopportare mancanze.
Io ero lì, impotente come te, sentivo tutto."
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ilragazzodallemanifredde · 6 months ago
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Io cercavo di creare un legame, tu lo scansavi come fosse un proiettile.
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silveredcauldrontraveler · 3 days ago
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Dopo la legge Biagi, il vuoto
Più o meno con la discesa in campo di partiti come Forza Italia saliti presto al governo attorno alla fine degli Anni 90 in un contesto di ridimensionamento politico per scandali legati a tangenti (Mani Pulite), i sindacati dei lavoratori hanno tutti assunto la posizione di difendere solo i datori di lavoro, indistintamente.
La Legge Biagi fu approvata con molta facilità: legge che scardinò di netto le condizioni precedenti lavorative e le sicurezze sociali che prima erano garantite di generazione in generazione, derivanti dalla battaglie risultate vincenti dei lavoratori negli Anni Settanta e Ottanta.
Chi allora aveva 20 anni alla fine degli Anni Novanta, racconta di una disagio sociale a livello anche psicologico: quella generazione era cresciuta nell'idea che le sue aspettative di vita sarebbero state le stesse dei propri genitori e nonni, cioè lavoro a tempo indeterminato, salario/stipendio minimi garantiti, crescenti con scatti di anzianità e, soprattutto, la stabilità di lavorare per una stessa azienda per tutta la vita, senza intoppi. Pensione garantita in base all'ultimo stipendio/salario percepito. Esisteva anche l'apprendistato, comunque pagato dignitosamente, e stage in azienda durante la scuola pagati.
Il dopo Legge Biagi è quello a cui assistiamo ancora oggi: un disastro in cui è sorto anche il caporalato legalizzato (le agenzie interinali); un disastro dove la parola meritocrazia non ha alcun valore, perché il merito parte dal presupposto del quanto mi fai risparmiare come azienda, nonostante l'enorme carico di lavoro e non quanto vali: quanto sai contribuire ad una realtà aziendale con le tue capacità.
Fondamentalmente anche se digitalizzato, il Paese è piombato di nuovo a partire dai primi anni Duemila in un nuovo feudalesimo.
I lavoratori oggi sono soltanto servi della gleba, nemmeno più persone in azienda: non appartengono più a se stessi, ma ad un sistema che li sfrutta ovunque. E in questo accettare tali condizioni come un dato di fatto, non c'è nemmeno amore per se stessi.
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loveisjustawaytodieblog · 1 year ago
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Foto presa da Ig: dilloconundisegno
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persa-tra-i-miei-pensieri · 2 years ago
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Non lasciare che l'amore per qualcun altro sostituisca in tutto e per tutto l'amore per [te] stessa
Cit. "L'amore si impara leggendo"
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unpostoalmare · 1 year ago
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Ci meritiamo tutti un piccolo posto nel mondo🦋🤍
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