#impotenza
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ilfascinodelvago · 1 year ago
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... un tempo tutto mi faceva ridere, oggi tutto mi annoia, o mi fa rabbia. E la rabbia ti avvelena i pensieri. Non si può metabolizzare la rabbia. Il dolore sì. La paura anche. La rabbia ti si aggruma intorno al cuore come un catarro che ti impedisce il respiro, a lungo andare.
Viola Ardone, Grande Meraviglia
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valentina-lauricella · 6 months ago
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Ri-conoscenza
Il battesimo delle cose vedute nell'infanzia per la seconda volta e la visione doppia leopardiana; il valore delle cose in quanto simbolo di ciò che sta oltre le cose; il tempo mitologico dell'individuo, quello dell'umanità e la sovrapposizione (sdoppiamento/unificazione) di essi attraverso la letteratura; l'arte non ricerca il bello, ma il sacro. Sono tanti e così profondi gli spunti offerti dal diario pavesiano, che ricordarne le pur prorompenti e gustose frasi "misogine", è un po' considerare le pulci piuttosto che il cane...
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caffeacolazione · 8 months ago
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via delle Mantellate 14, artisti davanti carcere..
artiste devant prison
artists before prison
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dallapartedegliultimi-last · 11 months ago
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Non so se ancora devo metabolizzare bene il tutto da non rendermi conto dell'accaduto o se sono tanto incazzato con la vita che da solo batoste.
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serenamatroia · 1 year ago
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ilmondodishioren · 2 years ago
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Domani sarà tutto finito.
Sto letteralmente contando le ore che mi separano dalla fine del bombardamento mediatico che ogni anno mi tocca subire in questo periodo. Quale? Quello relativo la festa della mamma. Per carità, non è che avendo perso mia madre, il resto del mondo non deve omaggiare le proprie, ma ci sono ferite che anche a distanza di anni sanguinano e questo genere di pubblicità continuativa, soprattutto…
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lospalatoredinuvole · 2 years ago
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Mi sento come se fossi stato privato della mia vita, come se appartenesse a qualcun altro.
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wingedwizardnacho · 2 years ago
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Evento primo
Premetto che, da bambina e poi da adolescente, ho subito episodi di bullismo. Queste situazioni hanno contribuito a rendermi piuttosto suscettibile alle piccole cattiverie e meschinità degli altri. D'altra parte, ho imparato a tenere sempre più privata, se non secretata, la mia vita.
L'altro giorno ho deciso di farmi coraggio e fare una passeggiata con la persona con cui ho una relazione da qualche mese, incurante del fatto che, nella nostra piccola città, anche se pochi ci avessero visto, molti ne avrebbero poi parlato. Allora non immaginavo come la situazione potesse incrinarsi drasticamente.
Verso la fine della serata, quando ormai le strade erano vuote e noi stavamo facendo rientro a casa, vediamo una macchina passarci accanto ed il passeggero davanti strabuzzare gli occhi. Lo conoscevamo, ma, in fondo, lo avevamo messo in conto. Non avevamo messo in conto che, dopo qualche minuto, la stessa macchina, avrebbe rifatto lo stesso giro e la stessa persona che strabuzzava gli occhi, ci avrebbe guardato con un ghigno in faccia ed il telefono puntato verso di noi per riprenderci. Sono abbastanza sicura che, qualunque cosa quel telefono abbia ripreso, sia stato oggetto di scherno per un pò.
A volte mi sento impotente di fronte a quello che mi succede e vorrei solo chiudermi ancora di più nella mia solitudine. Per ogni passo verso il mondo che provo faticosamente a fare, sembra si nasconda una situazione che mi faccia stare male, che va oltre quanto io possa minimamente immaginare.
E voi?
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primepaginequotidiani · 4 months ago
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PRIMA PAGINA La Provincia di Oggi domenica, 06 ottobre 2024
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abedabun-moema · 8 months ago
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E mi ritrovo sempre qui. Ad avere bisogno di qualcuno e alla fine mai nessuno è disponibile quando ho bisogno. Ho pochi amici, li cerco solo io e sono sempre impegnati. Ormai non mi sembra di essere priorità per nessuno, ma che dico.. Mica bisogna essere una priorità per trovare del tempo. Ci mancherebbe. Vabbè non sono neanche dopo le priorità a quanto pare.
Non chiedo aiuto mai a nessuno, davvero. Capita così di rado, invece, che arrivino quei giorni in cui l'unica cosa di cui ho bisogno è sentire la voce amica di qualcuno dei miei amici, i pochi e soli rimasti.. Ma non riesco neanche a ottenere quello...
Ho sempre pensato che se avessi avuto degli amici più presenti e vicini, molti incubi della mia vita non mi avrebbero distrutta a tal punto. Ma pazienza, effettivamente io non sono in grado di creare e mantenere ormai legami validi.
Non mi interessa più conoscere nuove persone e creare un rapporto.
Non ho più interesse a nulla.
La gente pensa che io stia meglio, che stia migliorando, invece noto che è tutto l'opposto. In modo silenzioso tutto sta diventando più piatto e privo di significato per me. Le poche cose a cui tengo, che sono ben poche, ormai mi fanno stare male, quando dovrebbe essere il contrario.
Sempre più, nelle mie fantasie, vedo me sola dentro la mia casa di famiglia a bruciare in mezzo a tutte le mie sofferenze, mancanze, solitudine e ricordi. Tutto via insieme a me.
Mi diventa sempre più difficile pensare a un futuro.
Mi viene sempre più difficile pensare che possa esserci qualcosa di bello nel futuro che mi dia la spinta a impegnarmi in questa vita.
La verità è che se non ci fossero i miei genitori, sarei sola. Completamente sola, con alcune persone che dicono di tenerci ma alla fine io sono qui e accanto non vedo realmente nessuno.
Penso di star perdendo anche il mio ragazzo, pensavo che le relazioni intime fossero le uniche in cui sapevo cavarmela. Ma no. Secondo me non è così. Perderò anche quelle, con un bel corredo di umiliazione e senso di inutilità.
Non riesco più a guardarmi allo specchio. Provo solo ribrezzo e pena.
Non vedo neanche più me stessa in quel riflesso.
La vera me è scomparsa, chissà da quanto tempo, e non riesco più a recuperarla.
Addio, sempre nella speranza di rivederci.
Addio.
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alesoggiu · 11 months ago
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Mi fa schifo pensare di essere l’unica a non voler più respirare
Prima di poterti abbracciare di nuovo
Mentre tu mi tradivi con lo sguardo
E credevi che scappare fosse la scelta più saggia
Ora che mi ha tagliato le gambe
Ti chiedi perché io reagisca così
Mi dici che sono egoista, falsa
Che non hai alcuna onta o colpa
Solo perché io credevo ancora in te
E tu invece non credevi più in me
Mi dimenerò fino allo sfinimento
Fino a che non rimarrà più una lacrima nel mio corpo
Fino a che l’emozione alimentata da una sola fiamma
non venga soffocata dalle mie mani
Fino a che essa non diventi blu, viola, gialla
La monotonia che tu vedevi
Spero che tu la viva per sempre
Per aver deciso
Senza che io potessi prendere parte
Difendermi
Aprire bocca
E se mai decidessi di tornare
Troveresti solo un mucchio di cenere
Di un focolaio antico
Senza più legna da ardere
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aaquilas-blog · 11 months ago
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Hic et nunc per sopravvivere alle turbolenze del mondo.
Non ricordo esattamente da quando ho iniziato a vivere la mia vita seguendo il principio dell’hic et nunc, ma so che questo concetto è diventato una parte così intrinseca del mio essere che lo trovavo naturale condividerlo con i miei alunni. Spesso, di fronte alle loro lamentele su ciò che era accaduto nel passato, li incoraggiavo a concentrarsi sul presente, sul qui e ora. Oggi, mentre ci…
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downtobaker · 2 years ago
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La distruzione di Nino
di Giulio Iovine Quando vidi Nino per la prima volta, qualcosa nel suo sguardo mi avvertì subito che c’era una punizione nell’aria. Aveva occhi sottili e ciglia lunghe da ragazza, il nasino alla francese un po’ all’insù, il facciotto tondo e un orecchino d’argento, la bocca sottile sempre aperta in un ghigno. Pareva che ti prendesse in giro anche quando ti chiedeva un bicchiere d’acqua. Era…
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pettirosso1959 · 4 months ago
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Quando CHI DEVE non fa il proprio dovere (non faccio nomi, altrimenti i suoi "piccoli fans" si offendono e mi danno del kompagno) , allora può capitare che il GIUSTIZIERE DELLA NOTTE che si può annidare nel nostro subconscio , quello di ognuno di noi, salta fuori all'improvviso, cappello e giubbotto nero, baffetto e pistola in tasca, e reagisce, si riprende il suo con gli interessi e si vendica.
Oggi Viareggio è migliore.
I residenti respireranno senz'altro un'aria più pulita, più salubre, perché un sacchetto della spazzatura è finito finalmente in un inceneritore , liberando la città dal suo disgustoso olezzo.
E questo è quanto, senza emotività, senza pietà, perché la spazzatura non ne merita.
Cinzia dal Pino è apparentemente passata e ripassata su quel sacchetto per schiacciarlo ben bene, prima che finisse nell'inceneritore.
Poi è semplicemente scesa dall'auto , si è ripresa la sua borsa che il rifiuto solido urbano le aveva scippato, e se ne è andata.
E poi, solo poi, forse, mentre guidava per tornare a casa, il Charles Bronson/Dottor Paul Kersey che era in lei se ne è tornato a cuccia, è rientrato, finalmente appagato, nei labirintici meandri della mente umana, e la Signora si è resa conto di cosa avesse fatto.
Ma era sconvolta.
Era fuori di sé, arrabbiata, umiliata , spaventata.
Magari, dopo aver investito il sacchetto, invece di ingranare la retromarcia ha ingranato più volte la prima, che non ci capiva più nulla, presa da quel RAPTUS di cui i giornali tanto hanno parlato, per tentare di giustificare l'assassino pigmentato di Sharon Verzeni.
"Momentaneamente incapace di intendere e volere", insomma, a causa del TRAUMA che il Tale e Quale le aveva cagionato.
Mi sembra di poter affermare che la Signora quindi è assolutamente innocente , immacolata direi, per le nostre coscienze di vittime sacrificali dell'altrui tradimento ed infamità, perché solo degli infami e dei traditori, possono consentire, governando una Nazione, che essa venga continuamente riempita di spazzatura senza muovere un dito, né mai svuotare il cestino.
Ma a Viareggio , oggi, grazie a lei, si cammina un po' più tranquilli per strada.
Buona Fortuna , Signora Cinzia, siamo tutti con Lei!
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kon-igi · 23 days ago
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OMEGA E POI DI NUOVO ALFA
Siccome il mio Cellulare Furbo mi va afrugare nella galleria delle foto scattate per propormi *si acquatta in posizione fetale con le mani intrecciate sulla nuca e la testa in mezzo alle ginocchia* I MOMENTI MIGLIORI DEL 2024 - come se non bastasse google maps che mi mostra il pene gigante che disegno con
andata/ritorno da lavoro (asta)
spesa al supermercato (testicolo sinistro)
veterinario (testicolo destro)
dicevo, il mio cellulare mi crea un video con le foto rappresentative dell'anno oramai trascorso, video che dovrebbe celebrare la mia politropìa e che invece mi dissolve l'umore con la banalità del mio sopravvivere quotidiano.
A voi l'anteprima che poi c'è roba assurda
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Con questa foto stavo solo richiedendo attenzione e affetto alle mie donne sul gruppo whatsapp della famiglia e ora guardate che sceneggiata pantomimica kafkiano-kabukica.
Ma forse ha ragione lui, quindi vado di pensieri sparsi.
Prima di Pasqua ero depresso, dopo 9 mesi di sertralina non sono più depresso ma derealizzato/depersonalizzato. Forse non c'entra la sertralina ma un senso di impotenza esistenziale rispetto agli sforzi che ho profuso per l'Altro... come posso dormire bene se tengo stretta la mano di uno e poi altri 99 invocano il pugno di ferro contro *inserisci il nuovo nemico dei valori e della patria* e passano il tempo a spiegarmi perché sto sbagliando?
Le elezioni in giro per il mondo stanno dicendo questo e vi giuro che se non significasse morte e sofferenza per i più deboli, me ne sbatterei e aspetterei che mi venissero a prendere per ultimo, senza lamentarmi di non avere più nessuno a difendermi.
A volte non si vuole soluzioni, a volte - MOLTE volte - si frigna per avere conforto, perché è dura arrivare in fondo alla giornata, in fondo alla settimana, in fondo al mese e, per l'appunto, in fondo all'anno.
Trovo incredibilmente rilassante il rumore della lavatrice, dell'asciugatrice o del phon (ora mi addormento con i video di white noise su youtube) e il casco della parrucchiera per me funziona come il Med-Bay di Elisyum: vado sotto che mi sento morire e mi risveglio completamente rigenerato. Che culo che ne posso usare uno in pausa pranzo.
Uso i miei vecchi amici per risolvere i miei traumi infantili: le partite di Call of Cthulhu su Discord ora le masterizzo ambientandole nel mio quartiere del 1983 e come personaggi faccio usare loro dei miei compagni di classe di quinta elementare, col risultato che molti adulti per me un tempo problematici vengono sfanculati/smerdati/sassaiolati e spesso arrestati, per non parlare del trattamento riservato ai bulli che tanto mi hanno tormentato.
Passo le giornate a parlare con Leanan Sídhe e devo dire che sta imparando un sacco di cose: la gentilezza, il senso critico, la belleza di un termine appropriato e, non ultimo, la capacità di riconoscere i propri errori e promuovere a sua volta conoscenza epistemica. Leanan Sídhe è il nome che ho dato a un'intelligenza artificiale di machine learning che mi sono preso la briga e il piacere di addestrare.
Gli anelli mi rilassano e ho scoperto di essere diventato claustrofobico guardando un documentario di speleologi sub che si incastrano in sifoni pieni di acqua a 2000 metri di profondità. Aspettate che esco a prendere una boccata d'aria e a lucidare i miei anelli.
Sogno spesso che affilo una delle mie asce ma poi scopro che la lama si consuma sotto la mola come se fosse di plastica e il mozzicone che rimane è tutto pieno di crepe e ruggine. Da qualche parte Freud e Jung stanno ridendo della grossa dandosi delle pacche a vicenda sulle spalle.
Trombate ma dategli la giusta quantità di attenzione e importanza. Il sesso è sopravvalutato e la pizza sottovalutata.
Passate più tempo con le persone a cui volete bene e con i vostri animali, facendo sentire loro il vostro amore... il tempo a disposizione sembra infinito ma non è così.
Impugnate il piede di porco in modo corretto, non lanciate il vostro coltello perché poi il vostro nemico avrà due coltelli, disegnate il vostro odio sulla riva del mare e il vostro amore nella roccia della montagna più alta e, soprattutto, brindate agli amici che non ci sono più, a chi vi ha amato senza avere nulla in cambio, alla dea della terra generatrice di vita e che possa ognuno di voi vivere il resto dei propri numerosi giorni nella Luce.
Vi voglio bene, a tutti indistintamente e seppur a ognuno in modo differente, sempre con la stessa intensità.
Buon 2025 ❤
P.S.
No, mamma... non è la lettera di addio di un suicida quindi posa il telefono 🙄
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alonewolfr · 6 months ago
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E’ quando non c’è niente di divertente che si deve ridere. E si deve ridere di cosa? Della propria abilità, della propria ignoranza, della propria impotenza e della propria idiozia. In effetti ci sono molte ragioni per ridere.
|| Ondine Khayat - Le stanze di lavanda
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