#incomprensione
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gregor-samsung · 1 year ago
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“ A novembre hanno ricevuto una telefonata della direttrice. Voleva parlare con loro e no, sarebbe stato meglio farlo di persona, meglio non per telefono. Si sono presentati tutti e due. Era caduta una neve precoce; la luce livida, l’ambiente urbano repentinamente mutato li rendevano inquieti, come se non bastasse già il tono della telefonata, certo non minaccioso, ma ambiguo, guardingo. L’inquietudine è aumentata quando la direttrice ha cominciato con un discorso molto generale sulla missione (ha detto proprio cosí, mission) dell’insegnamento e sui compiti degli educatori. Si vedeva che rimandava il momento in cui avrebbe sputato il rospo, e i due stavano seduti sulla punta della sedia, sempre piú nervosi. Poi finalmente gliel’ha detto: i genitori degli altri bambini si erano lamentati. Le telefonavano per dirle che sempre piú spesso, a casa, i figli di quattro anni si rivolgevano a loro con parole mai sentite prima, che alla fine risultavano essere italiane. Si registravano già alcuni casi di gravi incomprensioni transgenerazionali, con conseguenze che solo per un pelo non erano state serie. Interpellate, la maestra Shirley e la maestra Carol avevano confermato; loro stesse si erano rassegnate ad apprendere il significato di espressioni quali pipí, popò, basta, prendi, vieni qua e vaffanculo, finendo per utilizzarle anche loro, in violazione dei principî educativi del Learning World, per non restare tagliate fuori. La direttrice, a cui evidentemente sfuggiva la differenza tra vaffanculo e vattene via, aveva aggiunto che però la contaminazione culturale, cosí si era espressa, procedeva anche in direzione opposta, tanto che il bambino aveva adottato il termine wedgie. Su richiesta dei genitori, aveva poi specificato che la parola, di cui non si conoscono equivalenti in altre lingue, designa la condizione in cui, adulti o minori, ma soprattutto questi ultimi, si è infastiditi dalle mutande insinuatesi nel solco fra l’una e l’altra natica. La direttrice non si era mai trovata alle prese con un problema del genere (adesso parlava del bambino, non piú della wedgie). Non sapeva esattamente cosa proporre. Contava però sul loro aiuto per trovare una soluzione, escogitare qualcosa che permettesse agli altri alunni di mantenere la madrelingua in presenza della formidabile spinta all’innovazione portata da quel bambino dal carattere cosí forte. “
Guido Barbujani, Soggetti smarriti. Storie di incontri e spaesamenti, Einaudi (collana Super ET Opera Viva), febbraio 2022¹; pp. 126-127.
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illsadboy · 1 year ago
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Inutile parlare, tanto questo branco di idioti non capirebbe mai.
Death Note (Light Yagami)
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mynameimpossible · 1 year ago
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E la cosa più brutta di avere problemi di salute mentale non è l’essere incompresi, ma provare ad avere la forza di spiegare come ti senti, cosa c’è che non va e non essere capiti.
Non si tratta nemmeno di non capire ma di non avere la voglia di mettersi nei panni di chi sta male.
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soleberlandieri · 7 months ago
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Non posso non essere me - Non posso non essere me (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1439560133-non-posso-non-essere-me?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=ChiccaTiaKiki Ecco, nonna, lo so, sei venuta per cambiarmi. Non hai abbandonato la speranza di vedermi fingere; malgrado siano passati vent'anni, ancora ci provi. [...] Ricordi quel giorno, nonna? La strada sabbiosa incendiata dal tramonto? La stessa che ha inghiottito per sempre i miei genitori. Tuo figlio. Hai presente, nonna, quando hai iniziato a voler sostituire mamma e papà con le più insignificanti stupidaggini? [...] Avrei dovuto dirti la verità. Renderti partecipe, senza remore, delle mie intenzioni. Hai ragione tu, mi manca il fegato, quello di sfoggiare la peggiore austerità senza starci tanto a pensare. Non ce l'ho fatta a dirti che i tuoi genitori non sarebbero mai tornati. Non prima di aver messo a punto la Tecnica della Resurrezione, almeno. [...] Imperdonabile errore. Ho iniziato ad avvedermene il giorno del tuo primo scempio, l'atroce diligenza che ti ho visto mettere nell'impeccabile marionetta umana mi ha lasciata orripilata e senza parole. Senza gesti o soluzioni. Un mostro geniale di cui non riuscivo a capacitarmi.
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asolitaryperson · 11 months ago
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"Sento di stare impazzendo in maniera tacita. Senza che nessuno se ne accorga.
Eppure, nel momento in cui parlo, qualcosa al mio interno ribolle e non riesco a comprendere se sia rabbia o delusione.
Magari un misto di entrambe? Non ho la certezza."
“Su l’unico dato che so per certo è di risultare incomprensibile a tutti. Pure a me stessa.”
La scelta è vostra…
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entropiceye · 2 years ago
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Sai cosa fa male? Sentirti dire che sono esagerata o che faccio un dramma.
Sai perché fa male? Perché per tutta una vita ho dovuto sentirmi così: svalutata. Ho represso le mie emozioni per anni per evitare di sentirmi nuovamente così, col risultato che ho finito per implodere silenziosamente.
Eppure sembra che alle persone non vada mai bene niente. Se non ti apri si preoccupano e si allontanano, se ti apri non ti capiscono, minimizzano, sdrammatizzano e alla fine, per istinto di autoconservazione sei tu a doverti allontanare.
Non è la prima volta che lo fai, seppur in contesti diversi.
Come già ti dissi precedentemente, la colpa è anche mia perché da subito avrei dovuto chiarire dei confini...
Sono così abituata ad essere quella esagerata, quella che si prende troppo sul serio, che ormai quasi in automatico cerco di incastrarmi e modellarmi in base a quello che gli altri si aspettano, per non creare problemi.
Forse è anche per questo che quando sto male mangio... Cerco sempre di farmi piccola piccola e di camminare in punta di piedi e forse ingrassare è un modo, piuttosto discutibile direi, che il mio inconscio ha trovato per costringere gli altri a vedermi...
Perché quando mi dici queste cose è così che mi sento: sola, sbagliata ed invisibile.
Ho tante domande in testa e tante paure, anche in vista dei cambiamenti futuri.
Non riesco a scrollarmi di dosso questa sensazione angosciante e sento di non poterla condividere con nessuno, specialmente con te.
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lospalatoredinuvole · 2 years ago
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Mi sento come se fossi stato privato della mia vita, come se appartenesse a qualcun altro.
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Innamorarsi
Non può essere una colpa
-la ragazza dal cuore nero♡
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dissonanzeperpetue · 2 years ago
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Certe cose non le capisco. E succede che si rimane sempre intrappolati nelle cose che non si capiscono.
©dissonanzeperpetue
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Mia madre di Khalidakhan Orifova: Una voce giovane che grida il suo dolore
Una poesia che esplora il tormento interiore e la ricerca disperata di comprensione e amore.
Una poesia che esplora il tormento interiore e la ricerca disperata di comprensione e amore. “Mia madre” di Khalidakhan Orifova è una poesia intensa e toccante che esprime la profonda sofferenza dell’autrice. In questi versi, si riflette il grido di una giovane che si sente sopraffatta dal dolore e dalla mancanza di comprensione. La voce di Orifova si leva con parole semplici ma cariche di…
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spirito-libero199 · 4 months ago
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So di essere un diverso, anche se sento di essere il diverso.
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bluepenguinmilkshake · 2 years ago
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'dio' non esiste.
Non esistono prove, evidenze scientifiche, né di un ‘dio’ immanente, né trascendente, né antropomorfo, né teriomorfo. Non esistono evidenze di una vita umana che non finisca con la morte, né prove dell’esistenza dell’anima e di un aldilà dopo la morte. ‘dio’ non esiste. Gli spiriti, le case e il mondo infestato da spiriti sono solo prodotti della fantasia umana. Nessuno arriva a conoscere…
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gregor-samsung · 1 year ago
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“ Che cosa andiamo cercando negli antichi, se non l'origine dei nostri mali, oppure l'espressione delle nostre scoperte? Noi andiamo rinnovando gli antichi, ogni volta che leggiamo un antico, se lo leggiamo con vera contiguità. Così accade per sant'Agostino. Vi cerchiamo lo stesso sentimento del tempo (il presente è il passato, il futuro è pure presente, il presente non esiste). La conclusione è mia. Ci troviamo quella parola d'ordine della coscienza moderna, che è la incomprensione reciproca; e chi mai, meglio e più di sant'Agostino, la espresse con il suo «Ogni cuore è chiuso ad ogni altro cuore»? Tremendo giudizio, disperata constatazione. E la sua negazione del «progresso»: che cosa di più attuale? Salvo gli imbecilli ottimisti, chi non sente che i progressi innegabili della scienza e delle tecniche non ci hanno portato un passo più avanti moralmente? E la sua constatazione della bestialità umana che produce le guerre, per cui l'uomo ci appare il più crudele animale che sia apparso sulla faccia del globo terrestre, assai peggiore degli animali che combatton soltanto per la preda? Sant'Agostino fece una perfetta analisi della politica, qualche secolo prima di Machiavelli, come libido dominandi. Oggi si capisce bene. Non è vero che gli uomini combattano per ragioni economiche o di classe. Non è vero che la ricchezza sia la posta, tra classe e classe. La verità è che gli uomini combattono per la libido dominandi, ossia per il desiderio del potere. Inutile che i comunisti ci promettano una umanità priva di lotte e di guerre. Essi stessi dimostrano oggi, a tutto il mondo, questa loro cupiditas dominandi. Son vittime della stessa passione ed incapaci di abolire i conflitti di coloro che dominano. Nel passato come nel presente abbiamo visto tiranni che erano poveri ed astemi, e si nutrivano come asceti. Ma nessuno resisteva al desiderio di dominazione. Ed oggi il popolo cinese ed il russo stanno per esser sacrificati alla ambizione dei loro capi. E forse anche gl'italiani saranno sacrificati alla ambizione di quei capi. Non saranno sacrificati nemmeno alla ambizione di un capo italiano. Sant'Agostino capiva tutto questo. Il suo pensiero è la negazione di quelli che cercano, su questa terra, un mondo perfetto o che si può perfezionare. Al di là, al di là. Là esiste il mondo della pace e della fratellanza umana. Quaggiù (prima di Hobbes, ma dopo che lo disse Plauto), gli uomini sono lupi. In questo mondo imperfetto, colpito dalla condanna del peccato originale, gli uomini potrebbero intendersi all'incirca, in sistemi ed in leggi transitorie e relative, purché si persuadessero che nulla in questo mondo è perfetto, o perfezionabile. E l'uno equivale all'altro. “
Giuseppe Prezzolini, Cristo e/o Machiavelli. Assaggi sopra il pessimismo cristiano di sant'Agostino e il pessimismo naturalistico di Machiavelli, introduzione di Quirino Principe, Rusconi Editore, 1971¹; pp. 90-92. [Corsivi dell’autore]
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anemotionalblender · 5 months ago
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trovo sia surreale come una minima incomprensione possa essere la causa della fine di un rapporto.
non si è più disposti a scendere a compromessi, a rimanere e a fare sacrifici per avere una persona nella propria vita. alla prima occasione si fugge e basta.
pretendete di essere amati, ma voi sapete amare?
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crisalide-imperfetta · 5 months ago
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"Forse la nostra storia è destinata a durare perché non è una storia d'amore. E' una storia di pioggia e di sole, d'attesa e passione, d'amicizia e condivisione, di tempo e costruzione, di sintonia e incomprensione, di silenzi e rumori. Non è una storia d'amore. E' una storia. Con dentro l'amore. O, forse, è amore. Con dentro una storia...”
[Ossimoro Tossico]
dal web
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marquise-justine-de-sade · 10 months ago
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"– Ma tu mi ami? chiese Alice.
– No, non ti amo rispose il Bianconiglio.
– Alice corrugò la fronte ed iniziò a sfregarsi nervosamente le mani, come faceva sempre quando si sentiva ferita.
– Ecco, vedi? – disse Bianconiglio – Ora ti starai chiedendo quale sia la tua colpa, perché non riesca a volerti almeno un po’ di bene, cosa ti renda così imperfetta, frammentata. Proprio per questo non posso amarti. Perché ci saranno giorni nei quali sarò stanco, adirato, con la testa tra le nuvole e ti ferirò. Ogni giorno accade di calpestare i sentimenti per noia, sbadataggine, incomprensione. Ma se non ti ami almeno un po’, se non crei una corazza di pura gioia intorno al tuo cuore, i miei deboli dardi si faranno letali e ti distruggeranno. La prima volta che ti ho incontrata ho fatto un patto con me stesso: mi sarei impedito di amarti fino a che non avessi imparato tu per prima a sentirti preziosa per te stessa. Perciò Alice no, non ti amo. Non posso farlo"
-Lewis Carrol
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