#poesia senza tempo
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pier-carlo-universe · 18 days ago
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Prima di tutto l’uomo – Una poesia di Nazim Hikmet. Recensione di Alessandria today
Un canto all’umanità e alla connessione con il mondo
Un canto all’umanità e alla connessione con il mondo La poesia Prima di tutto l’uomo di Nazim Hikmet è un potente inno alla centralità dell’essere umano, un’esortazione a vivere in armonia con la natura, la cultura e soprattutto con le altre persone. L’autore, con la sua inconfondibile voce poetica, invita a non essere estranei alla vita, ma a parteciparvi con empatia, amore e…
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marquise-justine-de-sade · 9 months ago
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QUANDO L' ESTATE NON CI FACEVA PAURA
Mi ricordo l'estate di tanti anni fa
faceva caldo
e noi bambini finita la scuola ci ritrovavamo nei cortili al pomeriggio a giocare a qualsiasi cosa, sudati e sporchi ma felici senza che nessuno ci telefonasse o che ci ricordasse che alle sette bisognava tornare per mangiare e che mangiare avremmo dovuto anche se avevamo mangiato il gelato del bar piccolo vicino al semaforo dell'ospedale e le pesche dei vicini campi, di nascosto come se la frutta fosse il tesoro che cercavano i Goonies.
Io mi ricordo che bello quando arrivava la sera e tutti quanti prendevano le sedie e si mettevano all'esterno delle case a parlare di cose tipo il governo che alza le tasse, chi dei conoscenti era partito per il mare, dove fa il figlio di qualcuno il servizio militare, se avevi sentito la nuova canzone e quando arrivavano le zanzare, nessun problema, si accende uno zampirone.
E noi bambini del cortile si giocava al nascondono con l'aiuto del buio reso bello dalle luci intermittenti delle lucciole agl' angoli dei prati mentre i più grandi si trovavano per poi andare verso un qualcosa da raggiungere con i loro motorini.
io mi ricordo l'estate di anni fa
facevano i temporali annunciati dal suono dei tuoni che mi facevano paura ma che il signore che abitava in fondo alla via mi diceva che quando tuonava era il diavolo che portava a spasso la moglie con la carriola e questa cosa mi faceva ridere e non aver più paura.
Ma i temporali era mica una roba da ridere, una volta addirittura uno fece cadere il tetto della tribuna dello stadio dove giocava il Baracca.
Quando pioveva andavo dal vicino a vedere se era vero che le galline facessero le uova , ma non si sembrava.
io mi ricordo l'estate di anni fa
faceva caldo ma la gente era più felice, perchè era finito l'inverno, perchè tutto attorno era gioia e voglia di vivere, perchè il cocomero era dolce e mangiato in compagnia diventava quasi poesia.
faceva caldo
lo diceva anche il signore delle previsioni del tempo, diceva che era tutto nella norma, che un certo anticiclone ci proteggeva dalle correnti atlantiche o so beh me....insomma in poche parole era estate.
io mi ricordo l'estate di anni fa
c'erano tanti problemi
faceva caldo
ogni tanto arrivava un temporale brutto
io l'estate di anni fa me la ricordo perchè
la paura piu grande delle persone era solamente quella di non riuscire a godersela.
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occhietti · 27 days ago
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Lei era fatta di nuvole e malinconia, stelle e cicatrici, solitudine e poesia, anime affini ritrovate.
Era fatta di viaggi nel tempo, antiche vite e ricordi cancellati, di silenziose assenze, presenze assordanti.
Era fatta di paure e imprudenze, perbenismo e trasgressioni, ma nessuno poteva sfiorarla senza averle prima accarezzato l'anima.
- Agostino Degas
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poesiablog60 · 6 months ago
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Portami con te
Nella poesia
Dei giorni senza tempo
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empito · 2 months ago
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Il mio sguardo si posa su di te, sulle delicate curve che disegnano il tuo corpo come un'opera d'arte scolpita dalla mano del destino. Il cuore accelera, battendo al ritmo di un desiderio incontrollabile che si alimenta di ogni tuo sospiro, di ogni luce che brilla nei tuoi occhi profondi. Vorrei avvicinarmi piano, sentire il calore della tua pelle sfiorare la mia, immergere le dita nei tuoi capelli come seta tra le mani, mentre il mondo intorno a noi svanisce in un sussurro. Ogni pensiero è intriso della tua presenza, ogni istante lontano da te è un'eternità che brucia di attesa. Sogno di assaporare la dolcezza che solo tu puoi offrire, di trascorrere notti infinite avvolti l'uno nell'altra, dove le parole non servono perché sono i gesti a raccontare le storie più profonde. C'è una melodia che risuona nell'aria quando siamo vicini, una sinfonia di emozioni che solo i nostri cuori possono comprendere. Desidero esplorare ogni parte di te, scoprire i segreti nascosti dietro ogni sorriso, ogni sguardo fugace. Lasciami perdermi nei tuoi abbracci, sentire il ritmo del tuo respiro fondersi col mio, creare un legame indissolubile che sfida il tempo e lo spazio. Le linee del tuo corpo sono strade che voglio percorrere, sentieri di passione che conducono a un luogo dove solo l'amore regna sovrano. In questa notte stellata, con la luna a farci da complice, il mio animo è in tumulto. Ti desidero con la forza di mille tempeste, con la dolcezza di un alba che annuncia un nuovo inizio. Ogni fibra del mio essere anela al tuo tocco, al tuo profumo, alla magia che si crea quando le nostre anime si sfiorano. Sei il pensiero che accende i miei sogni, la realtà che voglio vivere senza timore. Permettimi di avvicinarmi, di colmare la distanza che ci separa, di lasciare che i nostri cuori si parlino senza bisogno di parole. Insieme potremmo scrivere una storia unica, fatta di momenti indimenticabili e emozioni intense. Voglio custodire ogni istante con te, renderlo eterno nella memoria, viverlo con la passione e l'entusiasmo che solo un amore vero può donare. Lascia che sia il tuo rifugio, la persona con cui condividere ogni gioia e lenire ogni timore. Con te, ogni momento diventa poesia, ogni silenzio un'opportunità per ascoltare ciò che le parole non sanno esprimere. Sei la musa che ispira i miei sentimenti più profondi, la fiamma che accende il mio desiderio, la ragione per cui ogni giorno sorge il sole nel mio cuore.
Empito
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intentosoloavolteggiare · 5 months ago
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Ci vuole tempo, coraggio e fantasia
per capire dove finisce la strada, quando inizia la notte;
per rendersi conto
che pulire significa sporcarsi,
che cadere significa rialzarsi.
Ci vuole musica ad alto volume
per scegliere un angolo buio
dove fiorire
e appassire.
Ci vuole rigore ed esperienza
per indovinare chi sparerà il prossimo colpo,
per stabilire quante bugie equivalgono ad una verità.
Ci vuole poesia per uccidere una mosca;
ci vuole rabbia infinita per riconoscere il dolore,
senza indugio,
senza tema di smentita,
senza pietà.
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canesenzafissadimora · 1 month ago
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È impossibile guardare il tempo senza vedere la morte, così come è impossibile guardare il mare aperto senza vedere l’orizzonte. Ho sempre pensato che la vita non sia qualcosa da cui si entra e si esce, qualcosa che si attraversa come uno spazio finito, ma come qualcosa in cui si sta indefinitamente. Questo non implica, secondo me, per forza di cose, un’idea di trascendenza: semplicemente la vita è questa cosa, la cosa in cui si sta, in cui non si può non continuare a stare anche quando teoricamente la vita finisce. Questa è la mia – se volete – la mia fede. Non so se sia una fede nel senso plausibile della parola. È il mio modo di stare dentro questa realtà che secondo me non può chiamarsi in altro modo che la vita. Una volta in una poesia ho scritto che “cerco” a volte “di immaginare la felicità dei morti” e penso che anche per i morti la felicità sia la vita.
Di quello che ho nel cuore
parlo poco, mi frena la paura
e voglio e soffro e mi farà morire
la cosa che la lingua non sa dire.
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Giovanni Raboni - “Versi guerrieri e amorosi”
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mucillo · 11 days ago
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Alba Carla Laurita de Céspedes y Bertini (Roma, 11 marzo 1911– Parigi, 14 novembre 1997) è stata una scrittrice, poetessa e partigiana italiana, autrice anche di testi per il cinema, il teatro, la radio e la televisione. "Clorinda" è stato il suo pseudonimo radiofonico e il suo nome di battaglia da partigiana.
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“30 maggio 1968”, scritta in francese, è la poesia più rappresentativa di “Le ragazze di maggio”. Alba De Cespedes è a Parigi, nel Quartiere latino, nei giorni del maggio francese e segue e partecipa al movimento degli studenti cogliendone novità e spirito sovversivo.
......
Stasera, il nostro quartiere, sulla riva sinistra,
piange la perdita dei suoi sogni.Dietro le finestre senza luce
– orbite nere nelle facciate chiare – occhi vuoti
fissano le strade deserte.
Un’altra sera, l’ultima,
saremo tra noi: pazzi d’amore e di rivolta.
Questa riva sarà ancora nostra;
solo per noi, prigione, ghetto,
colonia di lebbrosi.
Rimarranno sulla loro.
Non oseranno attraversare
il confine della Senna.
Riconoscono il nostro diritto
a questa veglia funebre,
a questa libertà
sorvegliata – da lontano –
da un esercito che veglia
anche osservando
il nostro silenzio sprezzante,
inquietante.
Nel Quartiere Latino, gli studenti
sorvegliano il cortile
della Sorbona.
La piazza dell’Odéon
abbraccia
rotonda
questa bella notte di primavera.
Le parole dei graffiti
che adornano le facciate
circolano come un “testamento”
tra i tavolini dei caffè-tabacchi
sul Boulevard Saint-Germain.
Nelle nostre strade, colpevoli
di complicità,
i sampietrini divelti
sono stati frettolosamente sostituiti,
gravemente.
Sulle mani dei giovani,
sulle pietre del loro cammino
che domani rotoleranno,
dall’altra parte,
verso il rassicurante fine settimana.
Nelle loro soffitte
intorno alla Sorbona,
nelle stanze delle cameriere
tappezzate di manifesti
– lo sguardo fiero del Che,
ragazzi e ragazze, armati
di poesia e di rabbia,
fanno l’amore con piacere
disperato,
bagnati di lacrime.
Ragazzi con i capelli lunghi,
le ragazze con le gonne corte
sono i cittadini delle nostre strade
della riva sinistra.
L’odore acre dei loro corpi di scolari,
è l’aria stessa del nostro quartiere.
Ovunque nel Sixième
sono affissi volantini
sotto forma di poesie.
Domani mattina al mattino presto
saranno coperti di pubblicità
di lavatrici e frigoriferi.
Le rondini del Lussemburgo
gridano il loro addio.
Dalle rive del boulevard
un’ultima zaffata di gas;
ma non ne resterà nulla
quando arriveranno dall’altra sponda
per essere fotografati,
sugli scheletri delle auto bruciate.
O nostri figli di maggio,
eroi di notti crivellate di stelle
e percosse.
Ferro e acciaio si oppongono
alle rose dell’immaginazione.
Ai crocicchi, lungo i viali
occhi che trafiggono
sui tetti delle auto della polizia
cesti di insalata, ambulanze,
uomini vestiti, con il casco,
mascherati di nero, scudi neri;
l’intera panoplia sinistra
di repressione è pronta
contro una rivoluzione
che non avrà mai luogo.
I cavi telefonici
attraversano il cielo silenzioso:
Littré, Odéon, Médicis
non rispondono stasera.
Dietro le nostre finestre chiuse,
vicino a telefoni muti,
e transistor spenti,
guardiamo in silenzio
le nostre speranze deluse.
Ma i gesti dei nostri figli
di maggio
rimangono – indelebili – nell’aria
nel tempo, nello spazio
di questo quartiere,
sulla riva sinistra.
"30 maggio 1968."
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greenbor · 14 days ago
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Poesia di https://www.tumblr.com/solanas65-blog
Sembra ieri
che contavo le stelle
e comandavo ai mattini
di non dimenticare
le notti senza cielo
quando le lune
tramontavano ad est
dopo la morte del buio.
Sembra ieri
che accarezzavo le nuvole
senza mai stancarmi
e baciavo albe
con la rugiada dei giorni
caduta all’improvviso
sulle foglie di un tempo
appena passato
e già rimpianto dai sogni.
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angelap3 · 9 months ago
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Un po di Poesia
...
Ti amo in in modo inspiegabile.
In modo inconfessabile.
In modo contraddittorio.
Ti amo.
Con i miei stati d’animo che sono tanti.
E mutano di umore continuamente.
Per quello che già sai, il tempo, la vita, la morte.
Ti amo.
Con il mondo che non capisco,
con la gente la gente che non capisce,
con l’ambivalenza della mia anima,
con l’incoerenza delle mie azioni,
con la fatalità del destino,
con la cospirazione del desiderio,
con l’ambiguità dei fatti.
Anche quando ti dico che non ti amo
ti amo,
persino quando ti tradisco, non ti tradisco
nel profondo, porto avanti un piano,
per amarti di più.
Ti amo.
Senza riflettere, incoscientemente,
irresponsabilmente, spontaneamente,
involontariamente, per istinto,
per impulso, irrazionalmente.
In effetti non ho argomenti logici,
nemmeno improvvisati
per fondare questo amore che sento per te,
che sorse misteriosamente dal nulla,
che no ha risolto magicamente nulla,
e che miracolosamente, poco a poco, con poco e niente
ha migliorato il peggio di me.
Ti amo,
ti amo con un corpo che non pensa,
con un cuore che non ragiona,
con una testa che non coordina.
Ti amo,
incomprensibilmente,
senza chiedermi perché ti amo,
senza importarmi perché ti amo,
senza pormi dei dubbi sul perché ti amo.
Ti amo.
Semplicemente perché ti amo,
io stesso non so perché ti amo.
Pablo Neruda
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susieporta · 11 days ago
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◉Eɴᴛᴀɴɢʟᴇᴍᴇɴᴛ
Erwin Schrödinger nel 1935, conió questo termine elaborando la teoria dell’entanglement, conosciuta anche come “la teoria che non fece dormire Einstein”.
Diversi capoccioni della fisica si ritrovarono impantanati in un groviglio (che poi è anche la traduzione letterale di Entanglement) in cui cercarono di capire il comportamento delle particelle.
Secondo la teoria dell’E. infatti, due particelle che abbiamo creato un legame quantico, anche se separate e poste a distanza l’una dall’altra riescono a rimanere in sincronicità cioè conservano la memoria l’una dell’altra e se una giace in uno stato d’inerzia, anche l’altra lo farà.
Pura poesia.
Non tutte le particelle sono entangled, devono o essere state generate da uno stesso processo, o aver condiviso un tempo “significativo” che consenta il legame.
Vi suona familiare?
Una volta separate allora, continueranno anche a distanza a scambiarsi informazioni.
Questo fu l’inizio.
Tali capoccioni tra cui il mai abbastanza compianto genio Albert Einstein, fu uno dei maggiori detrattori di questa teoria e di fatti spese molte notti per sondarne l’infondatezza.
E soprattutto: egli era convinto che il legame tra le due particelle esistesse “ a prescindere” cioè anche se nessuno le osservasse.
Questa volta il nostro amato Albert si sbagliava.
Le particelle creano un sistema unico soltanto dal momento in cui arriva un osservatore cioè un’interferenza esterna, una terza forza.
Questa terza forza fa sì che le due particelle diventino effettivamente una cosa sola.
Vi viene in mente qualcosa di più romantico? A me no. Altro che bracciali di Pandora e Spa di coppia.
Queste due dolci particelle inizialmente erano viste come “due guanti” posti in due diverse scatole per cui aprendo la scatola del guanto destro, sapevi automaticamente che nella seconda scatola c’era il sinistro.
Invece poi grazie agli studi di altri capoccioni quali Alain Aspect, si comprese bene che le particelle diventavano effettivamente parte di un unico sistema per cui non è che trasmettevano informazioni alla velocità della luce, ma erano proprio una cosa unica.
La perturbazione esterna rende possibile tale unione e una volta separate le due particelle queste continuano ad essere… un unico sistema.
Non vi state emozionando? Io sì ogni volta che lo ristudio ovviamente con le mie bieche competenze in fisica quantistica (materia che da buon pesci percepisco per intuito senza comprenderla con la testa nè riuscire a spiegarla, perció perdonatemi!).
I primi esperimenti sono stati condotti sulle particelle, poi sugli atomi e da poco, sulle molecole!
Al di là degli scenari possibili in campo scientifico (inclusi i famosi viaggi nel tempo) questo ci dovrebbe far riflettere su quanto rimaniamo effettivamente condizionati dalle persone con cui ci siamo letteralmente intrecciati.
Non basta una stretta di mano, occorre effettivamente un processo più elaborato e profondo, più significativo, ma una volta instaurato quel legame, allora noi sentiamo anche a kilometri di distanza ció che l’altro sente. E viceversa.
Quando meditiamo o pratichiamo insieme creiamo effettivamente quel legame sottile, così come quando amiamo qualcuno, ci viviamo insieme, ci uniamo fisicamente.
Quel legame continua a parlarci dell’altro anche mentre l’altro tace o è lontano e se muore, anche una parte di noi muore.
La terza forza è quella che fa la differenza: questa terza forza e l’amore.
L’amore è energia, attenzione e calore.
Ed è questa triade a fare di due, Uno.
In altre parole l’amore vuole che tutto ritorni a Uno e questo ce lo dicono tutte i grandi maestri a cui non prestate abbastanza fede, ma ve lo dicono anche i suddetti capoccioni della scienza: almeno qualcuno ora crederà a loro.
Io ho sempre creduto alla musica più di tutto e quindi credetti a Bjork quando scrisse “all is full of love”.
ClaudiaCrispolti
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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La gatta: un viaggio poetico tra amore e sacrificio. Recensione di Alessandria today
La poesia La gatta esplora con delicatezza e profondità i sentimenti di amore, sacrificio e protezione. Con immagini vivide e un ritmo fluido
italianewsmedia.com : Un ritratto profondo dell’amore materno.La poesia La gatta esplora con delicatezza e profondità i sentimenti di amore, sacrificio e protezione. Con immagini vivide e un ritmo fluido, il poeta narra la storia di una gatta anziana che, in una notte di tempesta, cerca rifugio per il suo gattino, compiendo un gesto di sacrificio e amore che commuove profondamente. Il contrasto…
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smokingago · 18 days ago
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ipnosi regressiva alle vite precedenti
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Riconoscersi dopo soli trenta secondi,
senza mai essersi incontrati prima.
E allora giù a pensare alle vite precedenti,
all'ipnosi regressiva,
ad un qualche tipo di allegro sortilegio,
poi guardarsi negli occhi e sapersi, da sempre,
percepire tutte le delusioni e le vittorie,
le lacrime ed i sorrisi,
i tentativi di poesia andati a male,
i disegni strappati, eppure erano buoni.
E poi sentire un bel ritmo,
come un colpo di batteria.
Sentire che io ti sono dentro,
che tu mi sei dentro da molto tempo,
prima di questa percezione mistica
della tua interiore meraviglia
e che non svanirà mai nella gioia o nel dolore,
in questa vita e nell'altra.
Luigi Costantino
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Lui ti prende la mano per la prima volta
e la memoria di questo tocco
trascende il tempo, e fa sussultare
ogni atomo del tuo essere.
Lei ti guarda negli occhi, e tu vedi
l'anima gemella che ti ha
accompagnato attraverso i secoli.
Ti senti rivoltare le viscere.
Hai la pelle d'oca.
Tutto, al di fuori di questo momento,
perde importanza.
Brian Weiss
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occhietti · 1 year ago
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Quanto sono belle le persone che sanno ascoltare e quelle che ti chiedono cosa pensi, le persone cortesi, quelle non costruite e quelle uguali a ciò che raccontano di essere.
Come sono belle le persone che trasmettono un senso di pace, che sono cuore a cuore con la sensibilità e hanno fatto pace con le loro fragilità, le persone che senza tanto clamore, sanno guarire le loro ferite e ricominciare.
Sono belle le persone che sanno trovare il tempo per leggere una poesia, quelle mai volgari, quelle che sanno avvicinarsi con gentilezza, quelle che raccolgono desideri.
Quanto sono belle le persone che per strada alzano lo sguardo per ammirare i dettagli inosservati delle case, le luci accese dietro le finestre chiuse, il cielo, quelle che cercano risposte, quelle che sanno che esiste un tempo per tutto e quelle che non rinunciano mai a metterci il cuore, anche se sanno che se lo ritroveranno sfregiato.
Sono tanto belle queste persone, perché sono quelle capaci di curare l'anima.
- Patrizia Bannò
Illustrazione: The Seeds Of Love by Mackenzie Thorpe
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armandoandrea2 · 21 days ago
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E l’amore guardò il tempo e rise: testo originale
E l’amore guardò il tempo e rise.
Un sorriso lieve come un sospiro,
come l’ironia di un batter di ciglio,
come il sussurro di una verità scontata.
Perché sapeva di non averne bisogno.
Perché sapeva l’infinita potenza del cuore
e la sua poesia e la magia di un universo perfetto,
al di là dei limiti del tempo e dello spazio.
E le ragioni dell’uomo, fragile come un pulcino,
smarrito come un uccello,
cannibale come un animale da preda.
Perché conosceva la tenerezza di una madre,
l’incanto di un bacio, il lampo di un incontro.
Poi finse di morire per un giorno,
nella commedia della vita,
nell’eterno gioco della paura,
nascosto, con il pudore della sofferenza,
con la rabbia della carne,
con il desiderio di una carezza.
Ma era là, beffardo, testardo, vivo.
E rifior�� alla sera,
senza leggi da rispettare,
come un Dio che dispone, sicuro di sé,
bello come la scoperta, profumato come la luna.
Ma poi si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva
e il tempo cercò di prevalere,
nel grigio di un’assenza senza musica, senza colori.
E sbriciolò le ore nell’attesa,
nel tormento per dimenticare il suo viso, la sua verità.
Ma l’amore negato, offeso,
fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
perché la memoria potesse ricordare
e le parole avessero un senso
e i gesti una vita e i fiori un profumo
e la luna una magia.
Perché l’emozione bruciasse il tempo e le delusioni,
perché la danza dei sogni fosse poesia.
Così mentre il tempo moriva, restava l’amore.
Luigi Pirandello
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empito · 1 month ago
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Volgi lo sguardo dentro di te. C'è un universo intero che aspetta di essere esplorato, fatto di sogni inespressi, di emozioni sopite, di speranze che attendono la luce del giorno. In un mondo che corre veloce, che ti travolge con mille voci e colori, fermati un istante. Ascolta il sussurro del tuo cuore, quel delicato battito che racconta la tua storia. Non è un atto di egoismo, ma un viaggio necessario: conoscere te stessa per vivere appieno ogni istante. Sfiora con la mente i ricordi che ti hanno portata fin qui, abbraccia le gioie e le ferite che hanno forgiato la tua anima. Ogni cicatrice è un racconto di coraggio, ogni sorriso un fiore sbocciato nel deserto delle difficoltà. Non temere le ombre del passato; sono ombre solo perché c'è una luce che le proietta. E quella luce sei tu. Nutri i tuoi pensieri di ciò che ti fa vibrare, lascia che le passioni guidino i tuoi passi. Il mondo esterno è un teatro di mille riflessi, ma la vera essenza risiede nel tuo sguardo, nel modo in cui scegli di vedere e di essere. Sii la pittrice della tua vita, scegli i colori più vivi, dipingi senza timore di uscire dai bordi prestabiliti. Concediti il tempo per sognare ad occhi aperti, per assaporare il silenzio che lenisce le ferite, per ridere senza motivo apparente. Scoprirai che la felicità non è una meta lontana, ma una compagna di viaggio che attende di essere riconosciuta. È nelle piccole cose, nei gesti semplici, nell'autenticità di un momento vissuto con consapevolezza. Lascia cadere le maschere che il mondo ti ha imposto, libera la tua voce. Canta la tua melodia, anche se il ritmo è diverso da quello degli altri. C'è poesia nella diversità, forza nell'essere se stesse. Le stelle brillano senza chiedere permesso al cielo; così dovresti fare tu, illuminando la notte con la tua presenza. Ricorda che ogni percorso è unico, e il tuo valore non si misura con il confronto. Accogli le sfide come opportunità di crescita, trasforma le cadute in passi di danza. La vita è un'avventura straordinaria, e tu sei la protagonista di questa storia. Ritrova te stessa nel silenzio dell'alba, nel fragore del mare, nel battito del tuo cuore. E quando avrai riscoperto la meraviglia che si cela dentro di te, il mondo ti apparirà sotto una nuova luce.
Empito
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