#connessione umana
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 2 days ago
Text
Il Ponte: Una Poesia di Connessione e Speranza di Amalia BautistaUn viaggio poetico alla ricerca dell'incontro e della luce. Recensione di Alessandria today
La poesia "Il ponte" di Amalia Bautista è un’opera che parla di connessione, speranza e desiderio di incontro. Il ponte, qui, diventa metafora di un legame che supera ogni barriera, ogni ostacolo, ogni buio dell’esistenza.
Un ponte verso l’altro: il simbolo dell’unione La poesia “Il ponte” di Amalia Bautista è un’opera che parla di connessione, speranza e desiderio di incontro. Il ponte, qui, diventa metafora di un legame che supera ogni barriera, ogni ostacolo, ogni buio dell’esistenza. La poetessa spagnola intreccia immagini evocative che trasportano il lettore in un mondo intimo e universale, fatto di attesa e…
0 notes
omarfor-orchestra · 1 day ago
Text
La gente che dice che andare al cinema non ha più senso perché c'è lo streaming mi mette tristezza perché non saprà mai che cosa si prova a singhiozzare insieme ad una sala intera di persone sconosciute
9 notes · View notes
divulgatoriseriali · 3 months ago
Text
"Farfalle nello stomaco: tra mente e corpo, la biologia dell'innamoramento" la scienza dell'amore
Ciao a tutti, sono uno psicologo e oggi vorrei condividere con voi alcune riflessioni sull’amore. Non solo da un punto di vista professionale, ma anche personale. Sì, anche io, come molti di voi, ho sperimentato le gioie e le sfide dell’amore. Ho sentito le “farfalle nello stomaco“, ho avuto pensieri ossessivi e ho vissuto l’euforia che può scaturire quando ci innamoriamo. Ma, come psicologo, ho…
0 notes
aaquilas-blog · 10 months ago
Text
Dal Comandamento all'Azione: Vivere l'Amore Incondizionato Oggi
Negli anni ’90 Celentano cantava: “Dopo duemila anni poi Voi NON sapete ancora chi era, chi era LUI”.Siamo nel terzo millennio e credo che sia arrivata l’ora che finalmente TUTTI NOI comprendiamo chi era davvero LUI e seguiamo l’UNICO E SOLO COMANDAMENTO che ci ha lasciato, lasciando da parte TUTTE le paturnie delle “religioni” e dei libri scritti e divulgati dagli uomini per tenere sottomessi i…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
chi-va-piano-arriva-dopo · 1 year ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Fabio Imperiale, "Marginalia".
Le opere sono ritratti di donne dipinti con caffè, inchiostro e bitume su collage di cartoline antiche montate su tavola. Ogni opera racchiude un intreccio di vite: il mondo della protagonista, il sentire dell’artista, i frammenti di memoria che affiorano dalle cartoline, favorendo una riflessione più ampia sulla società, sull’arte e sulla connessione umana.
184 notes · View notes
occhietti · 6 days ago
Text
Tumblr media
La leggenda del Filo Rosso ci insegna la bellezza della connessione umana spirituale ed emotiva. Il filo rosso può allungarsi o accorciarsi, può essere più o meno aggrovigliato a seconda delle circostanze che entrambi gli individui devono affrontare, ma non si spezzerà mai. Questa unione rimane costante nonostante il passare del tempo, la distanza e l'età.
Il filo rosso rappresenta un legame forte, indissolubile, è la rappresentazione simbolica di un sentimento intenso, universale... il nostro cuore è connesso a quello di un'altra persona...
@occhietti
34 notes · View notes
smokingago · 2 months ago
Text
Tumblr media
Nei nostri momenti più bui, non abbiamo bisogno di soluzioni o consigli. Semplicemente bramiamo il calore della connessione umana. Un tocco delicato, una presenza silenziosa - queste sono le ancore che ci mettono a terra quando infuriano le tempeste della vita.
Non cercare di guarirmi. Non portare il mio fardello e non scacciare le mie ombre. Sii invece la mano ferma che posso tenere mentre navigo nel mio paesaggio interiore. Siediti con me nella quiete, assistendo alla mia lotta senza cercare di cambiarla.
Il mio dolore è il mio sentire, le mie battaglie sono le mie da combattere. Ma la tua presenza mi ricorda che non sono solo in questo mondo immenso, a volte terrificante. Sussurra che sono degno di amore, anche nella mia rottura.
Quindi quando la notte sembra infinita e io perderò la strada, tu ci sarai semplicemente? Non come salvatore, ma come compagno. Tienimi la mano fino all'alba e ritrovo la mia forza.
Il tuo supporto silenzioso è il dono più grande che tu possa offrire. È l'amore che mi aiuta a ricordare chi sono, anche quando l'ho dimenticato.
Etheric Echoes
26 notes · View notes
lunamagicablu · 9 months ago
Text
Tumblr media
Quando il caos si fermerà ci renderemo conto di quanto poco abbiamo bisogno, di quanto in realtà abbiamo e del vero valore della connessione umana. Michela Marini art _by_socalsecrets *********************** When the chaos stops we will realize how little we need, how much we actually have and the true value of human connection. Michela Marini art _by_socalsecrets
58 notes · View notes
susieporta · 3 months ago
Text
Il Giudizio
"La Chiamata del Destino"
Un'ondata di Nuovi Codici sta attraversando la Struttura Interiore.
Stiamo rilasciando strati antichissimi di Dolore e contestualmente integrando una inaudita quantità di informazioni di Riattivazione.
E' una fatica fisica davvero intensa.
Ma non è straziante.
Non fa male, come qualche tempo fa.
Semplicemente richiede maggior riposo, più attenzione ai tempi di recupero, meno contatto con elementi di destabilizzazione.
Potremmo sentirci più "raccolti", concentrati in un dialogo interiore più solitario e meno condiviso.
Questo perché nostra Chiamata sta spingendo per una veloce risoluzione dei conflitti latenti, quelli ancora trattenuti nella antica struttura di Dolore.
Questo Rilascio, così intimo e così ancestrale, ci sta traghettando nella condizione di aderire al nostro prossimo passo con "coscienza partecipata", con lucidità di Direzione, con posata consapevolezza.
Stiamo per salutare tanti Archetipi del Passato, tanti schemi di disfunzione e di irretimento, tante dinamiche di dissociazione e di immaturità.
Questo ci crea una condizione di sottile nostalgia, mista, però, ad una estrema emergenza di chiusura.
Sappiamo che nulla di ciò che contornava il nostro "quotidiano paesaggio" potrà ritornare.
Già in molti non ci riconoscono più, già in tanti si sono sentiti traditi dal nostro Cambiamento. Non hanno accettato la nostra "uscita dal teatro", non l'hanno compresa.
Come potevano?
Le loro strutture erano intente a bloccare e negare la loro Trasformazione interiore. Ed interpretavano il nostro allontanamento, attraverso le loro Ferite interiori.
Altre Anime terrene, invece, hanno accolto a braccia aperte e con sentita commozione il nostro ritrovato contatto con l'Autenticità e l'Origine.
Esse resteranno al nostro fianco anche nel prossimo passaggio. Saranno la nostra nuova Famiglia d'Anima, pronta ad allargarsi e a creare nuovi cerchi di relazione e progettualità.
Ora che pian pianino stiamo sistemando i "file interiori" e pacificando le relazioni, i luoghi e i ruoli del Passato, forse potremmo anche incorrere nella tentazione di "restare", goderci i frutti del nostro lavoro di rappacificazione, ma non funzionerebbe.
La Vita chiama.
E certo, "non si poteva andare senza risolvere".
Ma questo non significa bloccare per l'ennesima volta la spinta all'Evoluzione.
Nuovi Strumenti, nuovi Scenari di Manifestazione.
Non possiamo fermare ciò che ci sta magneticamente attirando a sé.
Nemmeno per affetto o attaccamento.
Ciò che deve cambiare, non guarderà in faccia nessuno.
Il suo compito è portarci a vivere una nuova Esperienza di noi stessi, diversa, più matura, più allineata con i nostri Doni, con i nostri desideri, con i nostri battiti del Cuore.
La Vita ci vuole di nuovo innamorati di noi stessi, della nostra "Missione Interiore", del nostro ritrovato e profondo dialogo con la Manifestazione Terrena.
Stiamo lasciando definitivamente il Vecchio.
Una folata di Vento sta per trascinare via da noi ogni simbolo dell'Antica Alleanza Umana.
Per ricongiungerci allo Spirito, alla potente connessione con l'Origine.
Dove tutto è armonico. Dove le melodie del Cuore sono sintonizzate con il Diapason Universale. Dove ciò che si crea nella Realtà percepita, è assolutamente in linea con i nostri Sogni Animici.
Sarà un Autunno di commossi addii... preparate i fazzolettini. Qualche lacrima di nostalgia scenderà.
Il Vecchio Sé prenderà il largo. Ci saluterà definitivamente.
Lasciamolo andare. E' tempo.
Mirtilla Esmeralda
9 notes · View notes
abr · 1 year ago
Text
Gli indiani della California vedevano l'idea della natura selvaggia in una luce negativa. Credono che la natura selvaggia sia non uno stato naturale ma il risultato della perdita della conoscenza umana e di come prendersene cura. La terra torna selvaggia dopo che la connessione con gli umani è andata perduta, al che le piante e gli animali si ritireranno e si nasconderanno dagli umani.
M. Kat Anderson, Tending the Wild, University of California Press, 14 giugno 2005.
Interessante, ricorda la Bibbia: l'uomo ha il compito di mettere ordine nella natura ("dare nomi a tutte le cose create"). Non di "starsene fuori" e non disturbare. Siamo una cosa sola, con ruoli diversi e specifici. Con tanti saluti alla biodiversità codificata attualmente dai benecomunisti sedicenti ambientalisti.
44 notes · View notes
tizianacerralovetrainer · 1 year ago
Text
Tumblr media
Risuonano forti le parole lette in chiesa durante l’ultimo saluto a Giulia dal suo papà, Gino Cecchettin.
“Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria.
Allegra, vivace, mai sazia di imparare.
Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente, un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà: il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti.
Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime proprio di coloro avrebbero dovuto amarle e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà prima di perdere anche la vita.
Come può accadere tutto questo?
Come è potuto accadere a Giulia?
Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti: famiglie, scuola, società civile, mondo dell’informazione
Mi rivolgo per primo agli uomini, perché noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere.
Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali.
Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne, e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza anche i più lievi. La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di responsabilità e supporto.
A chi è genitore come me, parlo con il cuore: insegniamo ai nostri figli il valore del sacrificio e dell’impegno e aiutiamoli anche ad accettare le sconfitte. Creiamo nelle nostre famiglie quel clima che favorisce un dialogo sereno perché diventi possibile educare i nostri figli al rispetto della sacralità di ogni persona, ad una sessualità libera da ogni possessoe all’amore vero che cerca solo il bene dell’altro. Viviamo in un'epoca in cui la tecnologia ci connette in modi straordinari, ma spesso, purtroppo, ci isola e ci priva del contatto umano reale.
È essenziale che i giovani imparino a comunicare autenticamente, a guardare negli occhi degli altri, ad aprirsi all'esperienza di chi è più anziano di loro.
La mancanza di connessione umana autentica può portare a incomprensioni e a decisioni tragiche. Abbiamo bisogno di ritrovare la capacità di ascoltare e di essere ascoltati, di comunicare realmente con empatia e rispetto.
La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli.
Dobbiamo investire in programmi educativi che insegnino il rispetto reciproco, l'importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza.
La prevenzione della violenza di gene e inizia nelle famiglie, ma continua nelle aule scolastiche, e dobbiamo assicurarci che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi per tutti.
Anche i media giocano un ruolo cruciale da svolgere in modo responsabile. La diffusione di notizie distorte e sensazionalistiche non solo alimenta un’atmosfera morbosa, dando spazio a sciacalli e complottisti, ma può anche contribuire a perpetuare comportamenti violenti.
Chiamarsi fuori, cercare giustificazioni, difendere il patriarcato quando qualcuno ha la forza e la disperazione per chiamarlo col suo nome, trasformare le vittime in bersagli solo perché dicono qualcosa con cui magari non siamo d’accordo, non aiuta ad abbattere le barriere.
Perché da questo tipo di violenza che è solo apparentemente personale e insensata si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti.
Alle istituzioni politiche chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Le forze dell’ordine devono essere dotate delle risorse necessarie per combattere attivamente questa piaga e degli strumenti per riconoscere il pericolo. Ma in questo momento di dolore e tristezza, dobbiamo trovare la forza di reagire, di trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento.
La vita di Giulia, la mia Giulia, ci è stata sottratta in modo crudele, ma la sua morte, può anzi deve essere il punto di svolta per porre fine alla terribile piaga della violenza sulle donne.
Grazie a tutti per essere qui oggi: che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme per creare un mondo in cui nessuno debba mai temere per la propria vita.
Vi voglio leggere una poesia di Gibran che credo possa dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere.
«Il vero amore non è ne fisico ne romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è,
è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia…»
Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma.
Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche ad imparare a danzare sotto la pioggia.
Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un po’ alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotta questa pioggia.
Cara Giulia, grazie, per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l’immensa tenerezza che ci hai donato. Anch’io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano.
Io non so pregare, ma so sperare: ecco voglio sperare insieme a te e alla mamma, voglio sperare insieme a Elena e Davide e voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare.
E voglio sperare che produca il suo frutto d’amore, di perdono e di pace.
Addio Giulia, amore mio”.
26 notes · View notes
pier-carlo-universe · 2 days ago
Text
Restare in Silenzio: La Poesia che Invita alla Riflessività UniversaleUn'opera di Pablo Neruda sul valore del silenzio e della comprensione reciproca. Recensione di Alessandria today
Un momento di pausa per ritrovare l'essenza dell'esistenza
Un momento di pausa per ritrovare l’essenza dell’esistenza La poesia “Restare in Silenzio” di Pablo Neruda è un invito universale a fermarsi, ascoltare e riflettere. Il poeta propone un esercizio di silenzio collettivo, lontano dal caos e dall’aggressività, per riscoprire la connessione umana e la bellezza del vivere in armonia con il mondo naturale. Con immagini poetiche evocative, Neruda…
0 notes
marcogagnoni · 9 months ago
Text
Tumblr media
Autoritratto; ogni sguardo diventa una porta aperta verso l’anima, un passaggio che conduce alla complessità dell’esistenza umana. I miei fotomosaici riflettono una profonda ricerca interiore, un viaggio attraverso l’infinita varietà di emozioni e pensieri che abitano il mio essere. Gli occhi, in particolare, diventano il filo conduttore tra il visibile e l’invisibile, rivelando strati nascosti della nostra umanità. Ogni sguardo incornicia storie mute, raccontando della vita umana e creando un dialogo tra l’osservatore e la complessità dell’esistenza. Attraverso la mia arte, invito chiunque si soffermi a osservare a scrutare oltre la superficie. I miei fotomosaici sono una finestra aperta sulle profondità dell’esistenza, un invito a immergersi nelle complesse stratificazioni dell’animo umano. Ogni frammento di immagine è un tassello del mio io più intimo, un puzzle di emozioni e pensieri che si intrecciano. In questo fotomosaico, mi racconto attraverso gli occhi, consapevole che solo chi sa guardare con il cuore può veramente comprendere il mio mondo interiore. Ogni dettaglio, ogni sfumatura, è un invito alla contemplazione e alla connessione, un fotomosaico che si svela completamente solo a chi riesce a osservare oltre l’apparenza. Dimensioni 30 x 43,5 cm
2024
9 notes · View notes
divulgatoriseriali · 7 months ago
Text
Il carattere in psicologia: articolo introduttivo al concetto di automatismo comportamentale
Esplorare il concetto di carattere in psicologia è una sfida affascinante, poiché si tratta di un fenomeno tanto complesso quanto sfuggente. Il carattere è più di una semplice descrizione dei tratti comportamentali di un individuo; è piuttosto il tessuto stesso della nostra esperienza, il modo unico in cui ogni persona interagisce con il mondo che la circonda. Per comprendere appieno il…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
vecchiorovere · 1 month ago
Text
Tumblr media
"Edith Schiele, Dying". Questo commovente lavoro dell'Espressionismo è conservato presso il Leopold Museum di Vienna ed è stato realizzato nel 1918.
L'opera ritrae Edith Schiele, la moglie dell'artista, nel suo letto di morte. Realizzata con carboncino nero su carta marrone, la composizione misura 43,8x29,5 cm. Schiele, con la sua maestria nel tratto, cattura la fragilità e la sofferenza del corpo malato, esprimendo un profondo senso di empatia e introspezione.
Il disegno rappresenta Edith distesa sul letto, avvolta da lenzuola bianche. Il suo volto pallido e le sue mani affrante suggeriscono una condizione di malattia avanzata. Schiele utilizza linee intense e decise per evidenziare l'angoscia e la vulnerabilità della figura, trasmettendo una potente carica emotiva.
La scelta del carboncino nero su carta marrone conferisce all'opera un'atmosfera intima e struggente. Schiele crea un contrasto tra la morbidezza del soggetto e la ruvidezza del supporto, creando un effetto visivo che amplifica l'emozione trasmessa dall'opera.
La firma di Schiele si trova in basso a sinistra e include la data "EGON SCHIELE gez. [disegnato] 27. X. abds. [di sera] / 28. Oktober 1918". Questa specifica datazione testimonia l'importanza dell'opera nella fase finale della vita dell'artista e l'intensità emotiva che l'ha ispirata.
Non abbiamo informazioni specifiche riguardo alle mostre in cui l'opera è stata esposta. Tuttavia, possiamo affermare che "Edith Schiele, Dying" rappresenta un punto culminante della produzione artistica di Schiele ed è considerata una delle sue opere più significative.
Attraverso questo ritratto di sua moglie morente, Schiele affronta il tema universale della morte e della sofferenza umana. Il suo stile espressivo e il suo uso intenso del tratto trasmettono un senso di intimità e di connessione emotiva con lo spettatore.
L'opera di Schiele va oltre la semplice rappresentazione fisica e penetra nell'interiorità e nella psicologia del soggetto. "Edith Schiele, Dying" invita a una riflessione profonda sulla fragilità della vita, la mortalità e il valore dell'amore e dell'empatia.
- Joe Conta - Disegni di Schiele: Edith Schiele, Dying
3 notes · View notes
kon-igi · 2 years ago
Note
Sei la persona che è stata ufficialmente designata per scrivere il "MESSAGGIO nella bottiglia", non quello classico del naufrago sull'isola deserta, bensì quello concepito dall'essere umano e diretto agli altri abitanti del sistema solare.
Devi spiegare cos'è la Terra e com'è l'uomo, ciò che veramente noi siamo, perché dovrebbero venire a trovarci o non piuttosto evitarci come la peste.
Un discorso fiume, o anche poche, significative parole. Come ritieni più opportuno. Grazie a nome del pianeta.
Benritrovato, Viaggiatore.
Tu non conservi memoria di me e nemmeno io di te ma entrambi veniamo da un luogo distante nello spazio e nel tempo, dove lo spazio e il tempo, allora, non avevano significato.
Ci siamo mossi lungo un palcoscenico di desiderio di conoscenza e di connessione, calpestato da individui che oggi non sono più e su cui noi lasceremo spazio a coloro che non sono ancora.
Chissà se il ciclo delle stagioni del tuo pianeta vi restituisca la metafora della nascita, della crescita e della dissoluzione o se luce e tenebra vi risveglino nel cuore le stesse gioie e gli stessi timori di noi abitanti del pianeta Terra.
Cosa posso dirti di questo nostro pallido puntino blu perso nell'avvolgente buio cosmico?
Su di esso, per un breve respiro dell'universo, sono state racchiuse tutte le speranze di ogni madre e di ogni padre che hanno osservato i piccoli passi tremanti dei loro figli, tutti gli amori appassionati e le guerre sanguinose in nome di un dio o di un ideale oramai dimenticati.
Se tu sommassi la voce urlata di ogni proclama, di ogni grido di battaglia, dichiarazione di fedeltà, movimento di odio, giubilo o pianto, essi verrebbero inghiottiti dal nulla che separa il nostro e il tuo tutto.
Eppure noi siamo la somma millenaria di morte e rinascita, sempre pronti a conoscere e connetterci, non appena la paura dell'ignoto viene dissolta.
Stai forse tentando di analizzare la fiala di liquido trasparente che era nella capsula di stasi insieme a questo messaggio?
Ti risparmio la fatica. È acqua.
Quello è stato l'inizio di noi esseri umani e in essa ci siamo mossi e siamo cresciuti finché non l'abbiamo abbandonata, ma mai del tutto.
Quell'acqua racchiude la memoria della siccità, la paura della tempesta, l'ardore di chi l'ha solcata e la tristezza di chi ha visto il proprio sangue diluirvisi. Ma racchiude anche la gioia del primo raccolto, il fresco di una baia sicura e la pioggia lasciata fuori.
Tu stai tenendo in mano il cuore pulsante di tutta la razza umana.
Non analizzarla... non servirebbe a conoscerci.
Ma vieni, o Viaggiatore, e scopri coi tuoi occhi come su questo pallido puntino blu la nostra capacità di distruggere è forse grande e rumorosa ma mai potente come il nostro desiderio di creare, conoscere e condividere.
Ti aspettiamo.
24 notes · View notes