#responsabilità
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scogito · 2 months ago
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La negazione è una difesa tipica dell'ego distorto.
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irene23world · 2 years ago
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Credo fedelmente che qualsiasi legame richieda responsabilità emotiva. Non puoi nasconderti dietro un "Io sono così" perchè se sei consapevole che stai facendo stare male qualcun altro e non cerchi di modificare i tuoi atteggiamenti, il problema sei tu
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ragazzoarcano · 1 year ago
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“Ama e rispetta te stesso.
Tu non sei mai responsabile delle azioni degli altri.
Sei responsabile di te stesso. Se qualcuno che non ti tratta con amore e rispetto si allontana da te, consideralo un dono. Forse per un po' soffrirai, ma alla fine il tuo cuore guarirà.”
— Miguel Ruiz
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chi-va-piano-arriva-dopo · 4 months ago
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”Si dice che a volte il destino sia una maschera per la colpa. Ci raccontiamo che le cose non potevano che andare in quella maniera per giustificare la nostra incapacità di farle andare in modo diverso. […] La usiamo per ricondurre l’accaduto a una ragione. La colpa è una consolazione, ci permette di allontanare l’idea spaventosa che le cose siano proprio ciò che sembrano, ci consente di credere a una causa scatenante, a una responsabilità specifica, al fatto che avremmo potuto fare una differenza nelle vite di chi amiamo, se solo.”
― Matteo Bussola, “La neve in fondo al mare”.
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sunelrose · 3 months ago
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Sono un ragazzo semplice. Prima farò di tutto per conquistarti, poi pianificherò un futuro insieme a te, ti farò sentire come se fossi la ragazza che ho sempre desiderato e aspettato, dopo sparirò di punto in bianco appena farai qualcosa che non mi piace tenendo il broncio per giorni. Poi ritornerò chiedendoti scusa e giustificandomi che mi sono chiuso perché sono insicuro. Però darò sempre la colpa a te, perché sarai tu a darmi ogni volta motivo per comportarmi in un determinato modo. Poi ti prometterò di cambiare e dimostrarti il mio amore, quando sarò sicuro che sei mia comincerò a svalutarti, darti per scontata, a dirti che sei pensante, a consigliarti di andare da uno psicologo perché hai problemi, a criticarti, a paragonarti con le mie ex e anche con altre ragazze che ho conosciuto, metterò in dubbio i tuoi sentimenti per me, ti abbonderò nel tuo momento peggiore e ti farò sentire come nessun'altro nella tua vita l'abbia mai fatto fino a portarti a rompere la nostra relazione perché io non avrò il coraggio di prendermi questa responsabilità.
Poi ritornerò con una delle mie ex.
O ti sostituirò con un'altra.
Però ti spierò sui tuoi social, per assicurarmi che non mi hai dimenticato.
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gregor-samsung · 1 month ago
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" Una tribù odia la tribù vicina da cui si sente minacciata, e quindi razionalizza le sue paure rappresentandola come malvagia o inferiore, o in qualche modo assurda o spregevole. Eppure accade talvolta che questi stereotipi mutino con grande rapidità. Consideriamo il caso dell’Ottocento: nel 1840, più o meno, si pensa ai francesi come a sgargianti spacconi, immorali e bellicosi, uomini con i baffi arricciati pericolosi per le donne, che probabilmente invaderanno l’Inghilterra per vendicarsi di Waterloo, mentre i tedeschi sono bevitori di birra, provinciali un po’ ridicoli che amano la musica e le fumisterie metafisiche, innocui ma abbastanza assurdi. Ebbene, nel 1871 i tedeschi sono diventati gli ulani che irrompono in Francia incitati dal terribile Bismarck – spaventosi militaristi prussiani ebbri di orgoglio nazionale, ecc. ecc. La Francia è un povero, civile Paese annientato che ha bisogno della protezione di tutti gli uomini onesti per evitare che la sua arte e la sua letteratura vengano schiacciate dal tallone degli spaventevoli invasori.
Nell’Ottocento i russi sono stremati servi della gleba, + mistici slavi semireligiosi che rimuginano cose oscure e scrivono romanzi profondi, + una gigantesca orda di cosacchi fedeli allo zar che cantano meravigliosamente. Nella nostra epoca, tutto questo è radicalmente cambiato: c’è sempre la popolazione stremata, ma ci sono anche la tecnologia, i carri armati, il materialismo ateo, la crociata contro il capitalismo, ecc. ecc. Quanto agli inglesi, sono dapprima spietati imperialisti che tiranneggiano popoli negroidi e che al di sopra dei loro lunghi nasi guardano dall’alto in basso il resto del mondo, ma poi diventano brava gente impoverita che nutre convinzioni liberali, vive di assistenza statale e ha bisogno di alleati. E così via. Tutti questi stereotipi sono surrogati della conoscenza autentica, che non è mai, neppure lontanamente, così semplice o immutabile come una certa immagine generalizzata di un popolo straniero; non solo, ma stimolano l’auto-compiacimento nazionale e il disprezzo per le altre nazioni. Sono un puntello del nazionalismo. "
Isaiah Berlin, Appunti sul pregiudizio [1981], Traduzione di Giovanni Ferrara degli Uberti, Adelphiana, 28 gennaio 2002.
NOTA: Gli appunti provengono da una lettera indirizzata ad un amico che il giorno seguente avrebbe dovuto tenere una conferenza sul tema del pregiudizio.
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lunamarish · 5 months ago
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Gli anni migliori della nostra vita sono quando decidiamo che l'opinione delle persone su di noi non è una nostra responsabilità.
(via lastanzadelrespiro)
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silviaaquilini · 4 months ago
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mostro-rotto · 2 years ago
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Se hai intenzione di allontanarti da qualcuno, spiegagli le ragioni, abbi responsabilità affettiva e impedisci a quella persona di credere a mille storie nella sua testa chiedendosi perché non fosse abbastanza.
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ilpandapensatore · 6 months ago
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A tutti coloro che faticano silenziosamente per raggiungere cose che gli altri hanno per scontato.
A tutti coloro che sono dovuti crescere prima del tempo.
A tutti coloro che si sentono diversi o sbagliati.
Non lo siete e mai lo sarete ❤️‍🩹 💭
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scogito · 20 days ago
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La vecchia generazione credeva fosse soltanto un film. La nuova generazione se ne sbatte se lo è oppure no.
La prima era tenuta in gabbia perché non cercava risposte, la seconda é tenuta in gabbia perché se ne frega della verità.
Con un preciso intento, sono riusciti a creare dalla prima massa di insicuri una seconda massa di disillusi. Ovviamente tutto attecchisce su ogni piano di realtà, per cui non è che non gli interessa soltanto la trama di un film, non provano niente anche per tutto il resto (con le dovute eccezioni).
In questo Sistema non cambia mai la struttura, cambiano solo i mezzi per arrivare al fine.
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libero-de-mente · 2 years ago
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sognosacro · 7 months ago
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Alla fine le persone che ti tradiscono non sbagliano, perchè sei tu a riporre la tua fiducia in qualcun'altro piuttosto che in te stesso.
A quel punto non ci sarebbe nessun tradimento, perchè non ci sarebbe più nessuno da tradire.
La responsabilità sarebbe nelle tue mani.
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tizianacerralovetrainer · 2 years ago
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gregor-samsung · 7 months ago
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“ Tina, nome di battaglia Gabriella, anni diciassette, giovane come tante nella Resistenza. Non ho mai pensato che noi ragazze e ragazzi che scegliemmo di batterci contro il nazifascismo fossimo eccezionali, ed è questo che vorrei raccontare: la nostra normalità. Nella normalità trovammo la forza per opporci all’orrore, il coraggio, a volte mi viene da dire la nostra beata incoscienza. E così alla morte che ci minacciava, che colpiva le famiglie, gli amici, i paesi, rispondemmo con il desiderio di vita. Bastava aprire la porta di casa per incrociare il crepitare delle armi, le file degli sfollati, imbattersi nella ricerca dei dispersi; partecipare dell’angoscia delle donne in attesa di un ritorno che forse non ci sarebbe stato: ma le macerie erano fuori, non dentro di noi. E se l’unico modo di riprenderci ciò che ci avevano tolto era di imbracciare il fucile, ebbene l’avremmo fatto. Volevamo costruire un mondo migliore non solo per noi, ma per coloro che subivano, che non vedevano, non potevano o non volevano guardare. E se è sempre azzardato decidere per gli altri, temerario arrogarsi il diritto della verità, c’erano le grida di dolore degli innocenti a supportare la nostra scelta, c’era l’oltraggio quotidiano alla dignità umana, c’era la nostra assunzione di responsabilità: eravamo pronti a morire battendoci contro il nemico, a morire detestando la morte, a morire per la pace e per la libertà. Vorrei che voi sfogliaste insieme a me l’album di ricordi, con i volti dei miei tanti compagni di grandi e piccole battaglie, fotografie scattate nei giorni della pace ritrovata, quando ci riconoscemmo simili. Mi rivedo, ci rivedo, con i capelli ricci o lunghi, barbe più o meno incolte, vestiti a casaccio, e tuttavia qua e là spuntano una certa gonna più sbarazzina, scarpe basse ma con le calzette colorate, un fermaglio su una ciocca ribelle, la posa ricercata di un ragazzo, e tutti insieme a guardare diritto l’obiettivo, tutti insieme sapendo che il futuro ci apparteneva, tutti insieme: questa era stata la nostra forza, la nostra bellezza. “
Tina Anselmi con Anna Vinci, Storia di una passione politica, prefazione di Dacia Maraini, Chiarelettere (Collana Reverse - Pamphlet, documenti, storie), 2023; pp. 3-4.
Nota: Testo originariamente pubblicato da Sperling & Kupfer nel 2006 e nel 2016.
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frammenti--di--cuore · 9 months ago
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sono due giorni di seguito che piango per il nervoso, per persone e situazioni che
le mie lacrime non le meritano affatto, che le mie lacrime non le vedranno mai,
che le mie lacrime non le asciugheranno mai,
che delle mie lacrime non si assumeranno mai la responsabilità,
basta, davvero, basta, z
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