#atteggiamenti
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Credo fedelmente che qualsiasi legame richieda responsabilità emotiva. Non puoi nasconderti dietro un "Io sono così" perchè se sei consapevole che stai facendo stare male qualcun altro e non cerchi di modificare i tuoi atteggiamenti, il problema sei tu
#pensieri#sensation#citazioni#frasi#sentimenti#parole#amore#vita#persona#legami#responsabilità#atteggiamenti#cambiare
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[sulla tendenza manipolatoria maschile]
Sono molti gli atteggiamenti manipolatori che un uomo può intessere attorno ad una donna, considerandola in partenza come soggetto fragile (una cretina); dove imparano gli uomini l'atteggiamento manipolatorio? Dalle proprie madri troppo presenti e invadenti - una costante tipica italiana; per aggirare una madre di questo tipo è necessario costruire una narrativa fittizia, falsamente affettuosa, tendente ad ottenere tutto ciò che si vuole compiacendo, ma senza essere sinceri e diretti.
#atteggiamenti#manipolatorio#manipolare#uomo#intessere#donna#soggetto#soggetto fragile#fragile#cretina#madre#presente#invadente#madre invadente#tipico#italiano#tipico italiano#made in italy#aggirare#costruire#narrativa#fittizio#affettuoso#falso#ottenere#compiacere#sincero#diretto
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Atteggiamenti
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Prima di usare i social (ambiente creato da nerd e prettamente da nerd), un corso da nerd va fatto: non puoi rispondere, nel 2024! - dopo decenni di "era informatica" diffusa ovunque, - su un social network (struttura che collega utenti in modo aperto, per lo scambio continuo), "Chi cazzo sei?" ad un altro utente.
Se lo fai, vuol dire che sei una merda di capra, cresciuta in un bunker, e questo non è un posto per te, in quanto involuto: devi tornare a penna e carta e SMS.
Penso che l'unico fattore in grado di non trasformarci in boomer, a qualsiasi età, sia l'essere dei nerd: il mantenere la mente attiva, su molti argomenti e attività pratiche soddisfacenti, differenti tra loro, è la chiave per non invecchiare precocemente: per non cadere nella vomitevole tradizione, che emerge di generazione in generazione, di accusare i più giovani di rappresentare i "mali del mondo": il governo Meloni dimostra che sono le vecchie generazioni a fare sempre le scelte peggiori.
L'appellativo di 𝗯𝗼𝗼𝗺𝗲𝗿 non viene utilizzato, specificatamente, per indicare una persona nata in un certo periodo storico, ma rivolta a chi mostri atteggiamenti di bullismo nei confronti delle nuove generazioni, nonché si dimostri una scimmia ritardata davanti ai prodotti del progresso, ai mutamenti sociali, rifiutandoli e criticandoli aspramente, per mancanza di voglia di applicarsi ed adattarsi.
Si può essere, quindi, boomer (asociali, presuntuosi, pigri, incivili) a qualsiasi età.
#boomer#nerd#appellativo#invecchiare#utilizzare#specificare#indicare#persona#nata#periodo storico#storia#confronti#adattarsi#voglia#bullismo#atteggiamenti#asociali#presuntuosi#prigri#incivili#età
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“Non esiste un atteggiamento giusto, esistono solo atteggiamenti adattati.” – Jean-Yves Leloup
Spunti di riflessione.
Ogni situazione richiede una risposta unica: l’elasticità mentale è una qualità fondamentale. Invece di cercare un unico modo “giusto” di comportarsi, è più utile sviluppare la capacità di leggere il contesto e rispondere in modo appropriato.
#frase del giorno#perle di saggezza#pensiero del giorno blog#Jean-Yves Leloup#giusto o sbagliato#atteggiamenti#adattarsi#agire con coerenza#riflessione sulla vita
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how did it end? being la track #5 dell'antologia is so telling to me non per gli ovvi motivi e sensi della canzone, ovviamente, ma perché TUTTE sarebbero corse (come hanno fatto) alla traccia #5 per la leggenda fantomatica del significato che lei dà a quelle tracce e fa? accartocciare lo stomaco?? she knows che erano tutti pronti a capire cosa fosse successo, non per il suo bene, forse per quello di joe, ma sicuramente solo per avere il gossip scottante; e con questa traccia #5 she's saying "see? i knew you'd be here, wanna know how he broke my heart? wanna know what happened between us? wanna know the gossip? too bad i don't know what to tell you, i simply died inside"
#è assurdo come in questo album ci siano COSÌ CHIARI riferimenti ad atteggiamenti specifici che COMUNQUE LA GENTE CONTINUA A METTERE IN ATTO#ancora a speculare su chi sono le canzoni. ancora a commentare il nuovo tipo con cui sta. ancora a dire che lei merita questo o quello.#ancora a inventarsi cosa sia successo in questi anni. ancora a ficcare il naso e a trattarla di merda#ma come cazzo fate ad essere sue fan scusate?? lmfao#sheska
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Comunque lui super carino, davvero. Mi cucina un sacco di cose buone, organizza cose che vorrebbe fare, è attento ai miei bisogni, è autocritico sulle cose che non vanno effettivamente
#gli atteggiamenti compensatori wuanto durano poi?#finché non ci dimentichiamo del problema?#poi si torna a zero
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Blagare: l’arte (discutibile) di vantarsi e ostentare
Un viaggio nel significato e nelle sfumature culturali di un termine curioso.
Un viaggio nel significato e nelle sfumature culturali di un termine curioso. Cosa significa “blagare”?“Blagare” è un termine di uso colloquiale in alcune regioni italiane, spesso utilizzato per descrivere chi ama vantarsi, ostentare o esagerare le proprie capacità, esperienze o qualità. È una parola dal suono curioso, capace di evocare immediatamente l’immagine di qualcuno che si dà un po’…
#Alessandria today#atteggiamenti quotidiani#atteggiamenti umani#blagare#bluffare#comportamenti eccessivi#comportamenti ironici#Comportamenti sociali#comportamento sociale#comportamento umano#comunicazione sociale#curiosità linguistiche#dialetto italiano#esagerazione#esibizionismo#espressioni ironiche#espressioni regionali#fenomeno sociale#Google News#Ironia#italianewsmedia.com#lessico italiano#linguaggio colloquiale#linguaggio ironico#linguaggio popolare#linguaggio regionale#millantare#ostentazione#parole curiose#parole da conoscere
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i hate interacting with boomers literally one of the worst generation to ever walk on earth, just give me money and go away for fucks sakes i can't deal with your shit jokes and judging personality anymore
#sempre a blaterare di qualcun altro quando siete la generazione più CESSA e CICCIONA del mondo#letteralmente un miracolo che abbiate procreato altre generazioni#voi e i vostri atteggiamenti di merda che fanno esaurire qualsiasi umano nel raggio di 3 km vi prego andate da uno psichiatra#prince.txt
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5 tipi di donne che sono destinate a fallire in amore e nella vita
In America è stato condotto uno studio che ha individuato i motivi principali per cui le donne falliscono nelle relazioni d’amore e non raggiungono il successo finanziario. Leggi, verifica e metti “Mi piace”! 😊 5 categorie di donne alle quali amore e abbondanza non arrivano. 1° categoria: Donne problematiche Cosa vuol dire “problematiche”? Sono quelle donne che hanno atteggiamenti mentali…
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Nettuno (RM):
Il capotreno, donna, sta chiedendo i biglietti ai passeggeri, arriva il turno dell’immigrato marocchino. Non appena la donna chiede il biglietto, lui le lancia in pieno volto una bottiglia di vetro.
Lo straniero viene successivamente bloccato da alcuni addetti alle pulizie che avevano notato i suoi atteggiamenti aggressivi e arrestato dalla Polizia.
Ha continuato a resistere ed essere aggressivo anche all’interno del Commissariato, dove ha anche ferito un Agente e danneggiato il mobilio.
Arrestato per lesioni, danneggiamento, resistenza, violenza a Pubblico Ufficiale e danni ai beni dello Stato.
I clandestini sono solo la punta dell'iceberg.
Abbiamo più di 5 milioni di stranieri in Italia,gran parte dei quali vive di welfare a carico degli italiani ed ha standard infimi di senso civico e morale.
Non si tratta più solo di non farli entrare, bisogna fare un repulisti totale.
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Nudità
La nudità è lo stato del corpo privo di indumenti. Pur essendo la normale condizione biologica, essa assume significato nella specie umana poiché quest'ultima, nel corso dell'evoluzione, ha perduto la maggior parte del pelo e ha sviluppato l'uso di vestirsi già per necessità primarie legate alla protezione del corpo. Ciò ha permesso lo sviluppo di un concetto di nudità con implicazioni sociali, etiche, psicologiche e culturali.
I concetti di nudità e seminudità sono culturalmente variabili in senso sincronico e diacronico e risentono della confusione con il diverso concetto di pudore. Se tra le popolazioni indigene delle Americhe è comune non indossare abiti e se nell'antico Egitto era apprezzata l'esposizione del seno femminile, in Occidente nell'età contemporanea si affermò il costume di vestirsi completamente, lasciando scoperto soltanto il capo e nascondendo anche caviglie e mani. Tradizioni religiose locali possono imporre di indossare abiti che coprano l'intero corpo, testa e viso compresi (burqa).
A causa dell'interferenza del concetto di pudore, la nudità integrale è spesso confusa con l'esposizione dei genitali. Il senso comune vuole gli organi riproduttivi protetti dalla vista degli estranei, anche a costo di una sanzione penale; però negli ordinamenti giuridici democratici come quello italiano si opera un distinguo a seconda dei contesti, sicché il nudo integrale è considerato irrilevante, ad esempio, in un ambito naturista. Si parla di seminudità quando è a nudo la maggior parte del corpo, più di quanto di norma avvenga in un contesto sociale, sì che l'abbigliamento risulta «insufficiente».
Storia della nudità
L'uso di vari tipi e capi d'abbigliamento nella vita quotidiana è un fatto che si verifica comunemente nella maggioranza delle società umane. Non si sa con precisione quando l'essere umano abbia iniziato ad indossare vestiti per coprire la sua nudità; l'antropologia crede che pelli d'animali assieme a foglie e rami intrecciati siano stati adattati in rivestimenti principalmente per proteggersi dal freddo, dal caldo e dalla pioggia, soprattutto a seguito delle migrazioni in regioni dai climi estremi.
L'ipotesi alternativa vuole che i vestiti possano essere stati inventati anche per altri scopi come la magia, la decorazione corporea, gli atti cultuali, o per indicare una condizione di prestigio sociale.
In seguito all'introduzione dell'abbigliamento, diverse culture hanno tenuto un'ampia varietà di atteggiamenti sulla nudità.
Nelle civiltà sviluppate nei climi caldi, la nudità è stata, almeno fino alla nascita della cultura occidentale, un fatto abituale per uomini e donne. In una tribù africana gli uomini stavano sempre nudi, eccetto per un laccio legato alla cintola. Con esso sarebbero stati considerati vestiti appropriatamente per cacciare e per altre attività e senza sarebbero stati nudi. In un certo numero di tribù nell'isola del Pacifico meridionale della Nuova Guinea, gli uomini usano rigidi baccelli di un frutto simile alla zucca come fodero per il pene. Mentre celano il vero pene, essi da una certa distanza danno l'impressione di un lungo ed eretto fallo. Tra i nativi americani Chumash della California meridionale, gli uomini erano solitamente nudi e le donne erano spesso in topless. I nativi americani del bacino amazzonico generalmente giravano nudi o quasi; in molte tribù l'unico indumento indossato era una sorta di strumento portato per tenere chiuso il prepuzio.
Tuttavia altre culture simili hanno avuto differenti standard. Ad esempio, altri nativi nordamericani generalmente evitavano la totale nudità e i nativi americani delle montagne e dell'Ovest dell'America del Sud, come i Quechua, si tenevano abbastanza coperti.
In alcune regioni dell'antica Grecia, come Creta e Sparta, la nudità era più o meno accettata. Nella Grecia e nella Roma classica la pubblica nudità era accettata nel contesto dei bagni pubblici o nell'atletica, infatti la parola greca gymnasium significa "luogo per essere nudi". Gli atleti dovevano gareggiare comunemente nudi e molte città-stato non ammettevano partecipanti o spettatori di sesso femminile a questi eventi, con l'eccezione di Sparta. Tuttavia era comune per una persona essere punita e frustata nella pubblica piazza per essersi spogliata. Nei resoconti biblici dell'epoca della Roma Imperiale i prigionieri erano spesso spogliati delle loro vesti, come forma di umiliazione.
Fino all'inizio dell'VIII secolo i Cristiani nell'Europa Occidentale erano battezzati nudi. "La scomparsa del battesimo per immersione nell'epoca Carolingia diede alla nudità una connotazione sessuale che era precedentemente assente per i cristiani". Nel contempo divenne comune rappresentare il Cristo sulla Croce con indosso una lunga tunica.
Fino all'Ottocento la nudità pubblica era considerata oscena. Oltre alle spiagge distinte per genere, erano usate "bathing machine" per nascondere il corpo nudo. Agli inizi del Novecento un uomo a petto nudo era scandaloso in talune spiagge.
1/n
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Cagare in testa aprioristicamente a una persona che ha fatto studi umanistici – e che magari è anche plurispecializzata – è una delle cose più becere che esistano. Come se tutte le discipline dello scibile umano non fossero intrinsecamente comunicanti tra loro, come se dal pensiero filosofico non fosse nata la scienza moderna, come se la maggior parte dei grandi pensatori di altre epoche non fossero stati a un tempo sia matematici sia letterati, o in generale umanisti (esempi banali che banali evidentemente non sono e che tocca ricordare: Galileo Galilei, Leonardo Da Vinci, insomma omuncoli da due soldi). Certi atteggiamenti denunciano un’ignoranza in termini di cultura generale da far rabbrividire il più analfabeta degli analfabeti, che sicuramente non sa nulla di queste schermaglie e se ne risparmia la bile; dunque a ragione si dice beata ignoranza. Il mondo STEM ha forse oggi più applicazioni pratiche nella vita concreta, anzi si tolga il forse, ma si dimostra decisamente ingrato verso l’Umanesimo, che ha contribuito a dargli i Natali. Quelle che chiamiamo scienze dure sono la costola ingrata dell’Umanesimo, dalla quale non ricordano – o non intendono ricordare – di essere discese.
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Premessa:
a chi lavora veramente su di sé non frega assolutamente nulla di essere capito, coccolato, riconosciuto, valutato o elogiato dagli altri.
Coloro che hanno la residenza in atteggiamenti di autocommiserazione, sono semplicemente bisognosi di riconoscimento e vittime di sé stessi.
Sono esempi quelli che si lagnano perché "gli altri non vedono i miei sacrifici", "non si rendono conto di quello che faccio per loro", "non ricambia il mio amore", "non c'erano quando io c'ero", "soffro e nessuno lo capisce", ecc. Sono tutti fermi a uno stato di coscienza infantile, poco importa quello che gli è dovuto (vero o falso che sia).
A uno che si è fatto il culo per uscire da chissà quali sventure non verrà più in testa nemmeno l'idea che gli altri lo debbano notare. Chi ha superato grossi ostacoli, ha frantumato traumi interiori, sventure, vomiti e paure, non farà mai la vittima. Non si atteggerà mai a martire, non cercherà di far sapere agli altri quanto ha sofferto, non attenderà nemmeno che gli altri ne prendano atto.
Conosce benissimo i passi del suo dolore e sa cosa è riuscito a conquistare. Nè è fiero, è orgoglioso di sè, non desidera premi e non vuole dimostrare niente. Quando gli altri non lo capiscono gli scappa pure un sorriso nascosto, di quelli che raccontano segreti e liberazioni.
Questo per spiegare agli "incompresi" che combattere le proprie sfide dovrebbe essere motivo d'amor proprio, non vetrina di (auto)compatimento.
#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#manipolazioni#schiavi#bisogni#sfide#conosci te stesso#consapevolezza#lavoro su di sè#crescita personale#crescita interiore#spiritualità#fierezza#bambini#infantilismo#vittimismo#ego#scuse#discernimento#responsabilità#rincoglioniti#mondo marcio#amor proprio
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«Non chiedetemi il perché di tutte le cattiverie che hanno scritto sui miei libri. Ogni volta che succede io mi chiedo, smarrita, sgomenta, incredula: ma perché?
Non appartengo a nessun partito, non appartengo a nessun gruppo o meglio a nessuna mafia letteraria.
Ho avuto una vita durissima e assai infelice. Tutte le persone più amate mi sono morte.
Ho sempre guadagnato poco rispetto al successo che ho avuto e al lavoro che ho fatto. E ho lavorato tanto, credetemi, tanto.
Il cancro che ha sterminato la mia famiglia è venuto anche a me.
E da quando mi è venuto vivo una vita difficilissima. Tuttavia continuo a lavorare, a vivere dignitosamente e silenziosamente per conto mio, senza sparlare e neanche parlare degli altri.
Ma quelli che fanno il mio mestiere mi odiano a morte. A volte ho tentato un esame di coscienza. Ho cercato di capire se la colpa fosse mia, e ho concluso: sono una donna che può essere altera, anzi superba, nella stessa misura in cui può essere cordiale e affettuosa. Ho un senso morale così rigoroso da assumere atteggiamenti spietati: lo riconosco. Ma nella stessa misura sono indulgente. Anzi, generosa.
Cerco sempre di capire tutto e tutti. O meglio, i due volti della medaglia.
E questo mi rende giusta.
Mi rende una persona perbene.»
(Oriana Fallaci - Estratto da un'intervista del 16 dicembre 2001)
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Anche se questa foto non risulta esplicativa del luogo specifico, tanto da creare delle ambiguità e delle incomprensioni (infatti, agli occhi esterni di chi "non conosce", "non c'era", potrebbe trattarsi di una semplice foto di una scogliera sul mare), quindi, potrebbe alludere a tutto e a nulla, personalmente la vorrei eleggere a simbolo riassuntivo dell'esperienza conclusa ieri: un viaggio in e attraverso il Portogallo in compagnia di altri dieci perfetti sconosciuti.
Un'esperienza che mi ha permesso di varcare la soglia di un mondo sconosciuto, non solamente fisico, dato che si trattava della prima volta che visitavo il Portogallo, ma anche, e soprattutto, mentale. Per la prima volta, sono voluta andare oltre le mie paure dell'ignoto, gettandomi in un'avventura attraverso le paure (la paura di ciò e di chi non conosco, del giudizio, dell'ambiguità ...) e l'ho fatto da sola.
Dire di avere superato questi timori non è esatto, dato che permangono, ma credo di avere acquisito un approccio per poterli affrontare e questo consiste nel pensare quanto tutti quanti siamo un'inezia; nessuno vale più di altri, men che meno chi tiene atteggiamenti di millanteria.
Questa "consapevolezza" mi conferisce un senso di serenità, come quando misi per la prima volta i piedi nell'oceano. Si trattò di una sensazione di calma, come se nulla, in quel momento, avesse alcun peso; come se tutto fosse lieve.
Ecco perché questa foto: l'immensità dell'oceano mi ricorda quanto tutti siamo nulla e tale monito mi risolleva, come quando ci si bagna in questa vastità.
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