#famiglia disfunzionale
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sunelrose · 2 months ago
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La mia ultima relazione, tossica con un narcisista covert non diagnosticato
Tra tutti i narcisisti, quello covert in particolare sembra docile, timido, insicuro e riservato. Con te poi è il partner perfetto (infatti all'inizio si verifica il lovebombing: attenzioni, presenza, regalini, ecc), ti farà credere di essere la partner che ha sempre cercato, che tu sarai colei che lo guarirà da tutti i traumi delle sue ex (parlando male di loro). Comincerà ad aprirsi con te mostrandosi "vulnerabile" raccontandoti cose anche molto personali ma in realtà saranno solo delle storielle dove in ognuna è sempre la vittima. Lui è vittima della famiglia, dei compagni di scuola, dei colleghi/superiori di lavoro, degli amici e soprattutto delle ex che guarda caso lo hanno tradito tutte. Si comporterà in modo perfetto, dimostrando di tenere alla relazione e di parlare con lui di qualunque cosa, sarà un'ideale confidente, ti supporterà nelle tue scelte, ti farà i complimenti, prenderà le tue difese in pubblico, sarà premuroso e comprensivo al punto che penserai di aver trovato l'amore della tua vita. Farà di tutto affinché tu ti possa fidare di lui, così da conoscere cose sulla tua vita ( non ti illudere, lo fa solo per sapere dove colpirti più in avanti) e noterai anche molte cose in comune che nemmeno pensavi (mirroring), inoltre i tuoi desideri diventeranno anche i suoi. Ti farà un sacco di discorsi sul futuro, su quello che vorrà fare, sul suo desiderio di crearsi una famiglia, organizzerete perfino dei viaggi, vorrà andare già a convivere e altri discorsi del genere che ovviamente risulteranno fasulli perché dopo pochissimi mesi non vedrai i fatti alle parole sopra elencati. Ti dirà di avere pazienza ma tu inizierai ad avvertire un senso di delusione, cominceranno anche le piccole critiche (su OGNI cosa) e man a man ti darà meno attenzioni, a cambiare atteggiamenti, a notare meno impegno rispetto a qualche settimana o mese prima. Ti chiederai: "Cos'è successo? Cos'ho sbagliato?" . Giustamente vorrai delle spiegazioni e quindi arriverete a dei "confronti" ma saranno inutili perché questo narcisista farà in modo che la colpa del suo comportamento sarà SEMPRE ed unicamente la TUA ; che non lo lasci respirare, troverà delle scuse banali come ad esempio: la stanchezza al lavoro, problemi in famiglia e altre scuse del genere. Girerà costantemente la frittata per distogliere l'attenzione da lui su di te. Portandoti allo sfinimento reagirai in modo aggressivo perché alla fine è questo ciò cerca, così da incolparti maggiormente. Ci saranno anche dei segnali negativi, anche sottili, ma non darai molta importanza per quel pensiero : " magari sto esagerando", " magari me lo immagino", " stavolta ho sbagliato io." ecc. E gli chiederai anche scusa per come ti sei comportata, questo perché ti induce il senso di colpa (cosa che un narcisista non prova) .
E invece, quei segnali negativi che hai ignorato saranno solo il preludio di ciò che avverrà. Quando inizierai a prendere anche tu le distanze per via dei suoi comportamenti, il narcisista covert lo avvertirà subito e quindi comincerà a comportarsi come agli inizi per tenerti stretta. Facendo nascere così un ciclo abusivo. E tu gli crederai nella speranza che cambierà. E invece no, più il tempo passerà più peggiorerà ancora fino ad arrivare allo scarto. Nella fase dello scarto ti farà gashlightning, ti giudicherà, ti umilierà, ti metterà di fronte a molteplici triangolazioni, ti priverà di: amore, attenzioni, cure, comunicazione, di tutto quello che ti dava all'inizio. E se sei anche in un momento più difficile della vita non ti aspettare alcun sostegno morale da parte sua, anzi! Metterà il dito nella piaga. Ti farà sentire come un essere inutile, che hai bisogno di lui per campare nella vita. Ti farà dubitare perfino della tua sanità mentale. Ti farà sentire in difetto perché pensi solo a te stessa e non ti accorgi nemmeno di come sta lui (vittimizzazione).
Ovviamente, fuori dalle mura domestiche lui sarà una brava persona ( questo perché riesce a mantenere quella maschera solo nelle relazioni a breve termine ), comincerà anche una campagna diffamatoria nei tuoi confronti per fare sì che la gente pensi: " Povero ragazzo". All'interno delle mura domestiche, però, te sai chi è veramente e come si comporta. Difatti si comporterà nella maniera opposta da come l'hai conosciuto.
Eppure, dopo averti trattata malissimo e portata allo sfinimento sarai tu a mettere fine alla relazione perché lui questa responsabilità non se la assumerà.
(Nel mio caso non voleva farlo per paura che io mi 💀. Egocentrismo.)
Una volta lasciati continuerà a seguirti sui social e spiarti, così da controllarti. Magari ti contatterà anche usando un tono passivo aggressivo per manipolarti ancora. L'unica modalità per sbarazzarsi di questo elemento è bloccarlo definitivamente su tutti i social, telefono, ecc. Dimenticati definitivamente di lui.
( Spesso questi narcisisti hanno problemi di rabbia, sono cresciuti in famiglie disfunzionali, sono tirchi, gelosi, possessivi, bugiardi patologici, traditori, ti rinfacciano le cose, non chiedono mai scusa, ecc )
Potrei scrivere un libro al riguardo. L'estate scorsa sono uscita da una relazione tossica e solo io e chi mi è stato accanto sa quanto ho sofferto ( mi sembra strano usare la sua stessa frase che usava nei suoi racconti delle sue precedenti relazioni, ma DOPO ho capito che in realtà era lui il problema e non immagino cosa hanno vissuto le sue ex con cui ci sono state anche anni a differenza mia), perché questo genere di persona agisce una volta che ti ha in pugno, che ha stretto con te un legame emotivo forte, solido. La "vittima" quindi sperimenta un vero e proprio trauma a livello emotivo dove solo dopo mesi o peggio anni, si riprenderà completamente.
Io ho chiesto aiuto agli psicologi, famiglia, amici e ho cominciato a documentarmi, tale da diventare quasi un'ossessione. Podcast, libri, di tutto per essere informata il più possibile perché sono subdoli gli covert. Hanno delle capacità interpretative impressionanti, anche perché appunto sono bravissimi a mentire.
Magari alla fine della relazione con un esemplare così ti chiederai anche quanto sia stato effettivamente vero dai suoi racconti?
Se dovessi andare a indagare e parlare con tutte le persone della sua vita scopriresti che ti ha sempre riempita di stronzate. Magari con la famiglia va d'accordo, che i suoi colleghi di lavoro sono delle brave persone, ecc.
Ti chiederai anche chi era veramente, la persona che hai conosciuto all'inizio o il mostro che hai visto alla fine?
Io dopo 10 mesi ancora me lo chiedo.
Ah, avevo dimenticato di menzionare le scimmie volanti. I suoi migliori amici saranno sempre dalla sua parte e la carnefice sarai TU. Ovviamente, la scimmia volante per eccellenza è sempre sua MADRE (anche lei narcisista a sua volta, che odia il marito e ha proiettato tutto sul figlio prediletto).
I narcisisti in generale sono invidiosi delle altre persone e spesso provano un senso di inferiorità. Difatti si avvicinano a coloro che sono in carriera, che stanno bene finanziariamente, che hanno una famiglia sana, che brillano di luce propria, che sono solari, che hanno amici, che hanno un carattere forte e sanno quello che vogliono, ecc. Questo perché sono sempre tristi e non hanno voglia di fare niente, sono come dei contenitori vuoti. Hanno costante bisogno di amore, complimenti, essere supportati, a volte ti spelano anche di soldi, sono tirchi e spendono solo se strettamente neccessario ma per loro non per te.
Quando hanno esaurito la vittima ( sono come dei "vampiri" ) si mettono in moto per trovare un'altra e alimentarsi ancora. Spesso però hanno già adocchiato la prossima vittima durante la fase dello scarto con la precedente ragazza.
Sono dei parassiti.
P.s ovviamente vale anche al femminile, ma per una narrazione basata su un'esperienza personale ho usato il maschile
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shadyqueeneagle · 4 months ago
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In Italia, negli anni migliaia di madri, nonne, zie hanno cresciuto uomini totalmente disadattati incapaci di avere una relazione sana con se stessi, con gli altri, con le donne in particolare: a pagare le conseguenze di questa realtà fatta da una grande presenza di maschi tossici sono le donne più intelligenti, non di certo le donne "che si accontentano" di rimanere prive di dignità al lazzo di uomo che le mantiene e le opprime nel contempo.
L'Irresponsabilità di alcune è l'inferno di altre.
Io non devo fare appello a supposizioni riguardo alla profonda responsabilità materna della massiccia presenza di maschi tossici nella società italiana: è qualcosa che vivo e vedo ogni giorno nelle vite delle donne molestate; so per certo che c'è un solo tipo di madre che riesce a crescere uomini sani: quella che ha voluto quel figlio "per amore" e non per uso e costume, non perché "tutti fanno figli allora li faccio anche io"; non perché l'album di famiglia è più bello se c'è anche un figlio.
" Maschio tossico " significa anche "famiglia di origine disfunzionale": la relazione non è casuale, ma diretta; pertanto quando scrivo qui o in altri contesti online, io non mi rivolgo solo alle donne che hanno bisogno di trovare conforto, comprensione e motivi validi per uscire, subito!, e non domani!, dalle relazioni sbagliate che le fanno soffrire, ma anche e soprattutto alle donne che hanno cresciuto e stanno crescendo uomini tossici: alle DIRETTE Responsabili di questo macello sociale.
Nel nostro Paese esiste una larga presenza di madri tossiche che crescono i figli maschi non come figli ma come compagni, come ulteriori mariti, instillando fin da piccoli la "responsabilità irrinunciabile" di doverle accudire una volta diventate anziane: è in questa dinamica femminile deviante che si sviluppano i maschi tossici - uomini che "non hanno il cordone ombelicale tagliato", come si usa dire nel linguaggio comune, che pretendono una simbiosi con le compagne sulla stessa linea malata.
A qualsiasi amica o sconosciuta che mi parli del suo rapporto con un "lui" senza ancora aver conosciuto i suoi genitori, chiedo sempre la stessa cosa: "E' legato alla madre? Ti parla spesso di lei?"; quando è un "si" non ho dubbi e replico: "Taglia la corda! Non andare oltre!"; quello che sembra un uomo gentile (tattica preferita illusoria) non lo è affatto: è un uomo tossico che non è abituato causa madre tossica al fatto che una donna gli dica "no" e non va atteso mai che ce lo dimostri.
Noi non viviamo in un "Paese per donne" e i principi azzurri non esistono in Italia; qui c'è solo una realtà patriarcale che si trascina da secoli in un connubio anomalo fra Chiesa Cattolica (istituzione fortemente misogina e maschilista) e Stato Italiano patriarcale nelle norme stesse costituzionali, pertanto il maggior lavoro di tutela per se stessa, di prevenzione da abusi di ogni sorta, lo deve fare ogni donna mettendo i giusti paletti nella sua vita senza alcun indugio anche per le figlie.
Nel nostro Paese, ogni tragedia si trasforma in business, pertanto anche il problema femminicidi ha attirato gli interessi di chi vuole guadagnarci economicamente (famiglie comprese colpite da femminicidi): se siete donne in difficoltà o anche solo persone generose, non prendete in considerazione in alcun modo Onlus o associazioni di altro genere che chiedano donazioni o si rivolgano allo Stato/Regioni per ottenere fondi, perché stanno solo lucrando sui diritti delle donne e nulla di più.
La Regione Veneto che "sponsorizza" il business sul problema femminicidi in Italia messo in piedi dalla famiglia Cecchettin è la stessa Regione che ha permesso all'ex assessore all'Istruzione Elena Donazzan di molestare pubblicamente e indurre al suicidio pubblicamente un insegnante (Cloe Bianco) senza muovere un dito!; nemmeno gli esponenti del PD in Regione Veneto mossero un dito a riguardo.
State alla larga da questa TRUFFA.
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francis-31 · 3 months ago
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Crescere all'interno di una famiglia disfunzionale significa che passerei la tua vita in terapia ad elaborare i traumi che loro ti hanno causato.
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sweetbearfan · 4 months ago
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La 𝘥𝘰𝘭𝘤𝘦 𝘷𝘪𝘵𝘢 in Italia la conduce solo chi: - può permettersi una villa in campagna - può acquistare cibo sano (oggi i prezzi sono alle stelle) - chi non abbia una famiglia disfunzionale
e a riguardo del fatto che 𝘭𝘢 𝘥𝘰𝘮𝘦𝘯𝘪𝘤𝘢 𝘪𝘯 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢 sia un piacere per mente e corpo, ho seri dubbi che ciò accada nei contesti in cui la famiglia sia religiosa: assomiglia di più ad una reunion di mostri.
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darktimemachinechaos · 4 months ago
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I social sono molto utili per i minorenni: li aiuta a capire che, oltre agli adulti di casa propria, anche quelli fuori sono inaffidabili.
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Non esistono genitori che amano i propri figli sopra ogni altra cosa; esistono persone che crescono i figli in modo responsabile e basta, coltivando se stessi in parallelo; il resto, sono visioni da famiglia tradizionalista, cioè da famiglia disfunzionale (tipo quella cristiana) dove "il bene per i figli" non esiste, ma solo il proprio; dove si fanno i figli solo perché "si devono fare", non perché si capisca cosa la questione comporti davvero.
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effimer0 · 2 years ago
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Io divento la donna che scrive...
Hai iniziato da piccola, a guardare incantata le famiglie degli altri. Che talento che hai sviluppato: riconoscere le famiglie felici. Va sempre così, chi ha una famiglia felice, spesso non ci fa caso, ma chi non ne ha mai avuta una, le capta subito. E tu le riconoscevi, ne osservavi incantata i meccanismi, per te del tutto sconosciuti: fratelli, sorelle, qualcuno con cui giocare e bisticciare, una mamma e un papà che si baciano mentre ricordano il passato.
Le belle case, disordinate dalle vite che le abitano, e proprio per questo belle. Dio, con quanta disperazione hai pensato "Vorrei essere quella mensola, o un qualsiasi pezzo dell'arredamento, basta esserne parte". Con quanta disperazione hai finto di essere una figlia in più, ogni volta in cui gli amichetti ti invitavano a casa e i genitori ti accarezzavano la testa?
Sei così triste e non sai ancora pronunciare la parola tristezza, forse neanche scriverla.
Sei triste quando torni a casa e compari quello che hanno loro e quello che hai tu e capisci che qualcosa non torna: nessun fratello o sorella con cui giocare, nessuna mamma e papà a baciarsi e ricordare il passato. No, nella tua casa mamma e papà litigano per quel passato che entrambi rinnegano. Separazione, divorzio, tutti paroloni che non comprendi. E tu continui a osservare, ora anche a tremare perché sai che qualcosa non va nel modo in cui papà avanza verso mamma, le sputa, la insulta, a volte lancia oggetti per ferirla. E oltre alla tristezza senti la paura. Poi arriva la rabbia, qualche anno dopo. Urli basta, tiri dei pugni contro papà. Sei così piccola ma anche così grande. Ti chiedi dove siano i vicini di casa, se sentano le urla, se qualche famiglia felice avrà pietà di te e ti verrà a prendere.
Poi gli anni passano, i litigi cessano, nessuno ne parla e tu li affondi in una parte della tua mente che non visiti mai. Forse hai immaginato tutto. Anche se fosse accaduto davvero, ogni famiglia ha i suoi difetti, no? Alla fine quello è tuo papà, è gentile con te e ha fatto tanti sacrifici per il tuo futuro. Tutti ti dicono che ti adora e anche tu sai che è così. E poi, lui non ha mai picchiato mamma. Quindi non è vera violenza, no? La violenza è fatta di lividi e percosse. Se non ci sono, allora non è così grave. Quanto sarà pericolosa questa idea scavata nella tua mente quando comincerai a uscire con i ragazzi?
Lo sarà fin quando un giorno non ti troverai a immaginare la tua di famiglia, quella che vorresti. E ti renderai conto di avere un solo timore: sbagliare a scegliere. Scegli l'uomo sbagliato e sei finita. Sì, perché poi arriverà un'altra bambina, simile a te, che si troverà a guardare con occhi incantati un'altra famiglia felice, e a smaniare di esserne parte, anche solo come tappezzeria. Un ciclo disfunzionale che passa di generazione in generazione. Tua mamma non ha avuto una famiglia felice, neanche tua nonna, lo stesso destino tocca a te, a tua figlia, ai tuoi nipoti...
E allora la prospettiva cambia, tu cambi, io cambio. I ricordi tornano a galla, io li devo far tornare a galla, perché quella merda mi serve. Così la smetto di essere una bimba che osserva e divento una donna che scrive, che pensa, che capisce. Divento quella indipendente, libera, che cerca di non perdere la sua sensibilità. Ora non riconosco solo le famiglie felici ma anche le persone che contribuiscono a rendermi felice. Ora so quando rimanere o andare, so perdonare, essere gentile e comprensiva, ma so anche essere così tanto cattiva o indifferente (con chi lo merita) che a volte mi faccio paura da sola. E mi piace così tanto essere così.
Perché sento di essere quella che spezza questo ciclo di merda che si trascina da generazioni. Lo devo a quella bambina che da piccola ha smesso di osservare e ha trovato il coraggio di dire basta, di colpire chi l'ha messa al mondo. Sono quella che traccia il limite che lei mi ha indicato.
Forse un giorno sarò madre o forse no, in ogni caso, qualsiasi trauma abbia tormentato la mia famiglia fino ad ora, non passerà alla generazione successiva.
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goolden · 1 year ago
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mi sento così svuotata da non avere nemmeno più le parole per esprimermi. so solo che mia nonna è una delle persone più esecrabili che io abbia mai conosciuto
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lu2211 · 2 years ago
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È soprattutto a causa tua che da quando sono diventata adulta ho deciso che non diventerò mai madre.
Mi hai insegnato che ci sarebbe la possibilità di diventare come te. E lo temo, purtroppo, con tutta me stessa.
È l'ennesima volta che neghi le mie emozioni. È l'ennesima volta che il mio cuore si chiude. Non sento.
E queste mie orecchie che si aprono all'ascolto. Queste mie braccia che si aprono in un abbraccio. Questo mio cuore che si apre all'amore spero che si chiudano per sempre per te e per tutti coloro che gravitano intorno a questo nero sole.
Io sono io. Io non sono te. Ne prendo tutte le distanze.
Mi auguro di trovare il coraggio di trasformarmi in una bellissima farfalla e voltare. Lontano da chi non mi ha mai conosciuta e in mezzo a tanti altri, mai mi riconoscerebbe.
Forse alcuni rapporti mai possono essere sanati.
Forse alcuni rapporti hanno un lieto fine solo quando vengono interrotti.
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teenagezombiewhispers · 1 month ago
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Le prime domande importanti da porsi per capire, fin da adolescenti, se si fa parte o meno di una famiglia funzionale alla nostra buona crescita fisica e mentale sono:
- i miei genitori sono religiosi?
- sono stato battezzato (cioè sottoposto ad un ridicolo rito esorcististico) e/o mi viene imposto di credere in dio (cioè ad entità totalmente inesistenti)?
Se la risposta è "si", allora sappiamo con certezza di essere nati da genitori affetti da un profondo ritardo cognitivo, dai quali non possiamo accettare senza ombra di dubbio qualsiasi tipo di indicazione educativa, poiché del tutto inquinata dall'incapacità di distinguere cosa sia reale e cosa non lo sia; cosa sia giusto e cosa sia del tutto sbagliato in ambito di comportamenti socievoli.
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lovingmusiccloud · 3 months ago
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"Genitore" è una parola che proviene da "generare": ovvero "mettere al mondo". La parola corretta è tutore/educatore. Chiunque può essere genitore, se fecondo ("generare"), ma essere educatori è cosa diversa: significa sapere cosa sia la crescita di un figlio (proprio o adottato).
Una famiglia disfunzionale è un ambiente dove i figli non vengono cresciuti secondo le loro propensioni; i genitori hanno molti pregiudizi, che trasferiscono ai figli. I figli, in questo modo, non sono in grado di affrontare la vita con serenità e maturità, e sono asociali.
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shadyqueeneagle · 4 months ago
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La subcultura romantica e moralista, ancora troppo diffuse, fanno male alle donne; deve essere sostituita dalla Cultura scientifica, la quale evidenzia che la monogamia non esiste nella nostra specie: siamo tutti promiscui. Ogni persona appartiene solo a se stessa: non esiste il concetto di "tradimento", esiste solo la possessività (sentimento negativo) che nasce, cresce e si impara in ambienti familiari disfunzionali.
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sweetbearfan · 4 months ago
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Nel mio condominio il "grande piacere" del mattino consiste nello svegliarsi di colpo, perché madre e figlia al piano di sotto già alle sette si urlano 𝘴𝘵𝘳𝘰𝘯𝘻𝘢 l'una con l'altra.
D'estate, delizio questa famiglia di genitori stronzi buttando giù dalla mia terrazza zucchero senza essere vista: quando sento la madre bestemmiare contro le formiche che le vanno fin dentro casa mi sento più che soddisfatta.
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dieci-estati-fa · 3 months ago
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La portata principale di questa cena sono io.
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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“La scia del vento” di Maria D'Ariis: un viaggio tra amore, famiglia e cambiamentoDue sorelle, due vite intrecciate e la ricerca di sé nella provincia italiana
Due sorelle, due vite intrecciate e la ricerca di sé nella provincia italiana
Due sorelle, due vite intrecciate e la ricerca di sé nella provincia italiana Con “La scia del vento”, primo volume della collana Storie di piccola città, l’autrice Maria D’Ariis ci regala un romanzo intimo e struggente, incentrato sulle complessità dei legami familiari, sull’amore e sul coraggio di affrontare il cambiamento. Ambientato in una piccola città di provincia, il libro cattura…
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princessofmistake · 6 months ago
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Ha continuato a dire dei mortai, in sprazzi sussurrati, con la mano che continuava a coprirmi la mandibola e la parte inferiore del viso; l’alito fatto di aglio e di Tiger Balm pungente nelle mie narici. Saremmo rimasti seduti così per due ore, il battito del suo cuore fermo e regolare contro la mia schiena mentre la stanza iniziava a ingrigirsi per poi slavarsi di indaco fino a rivelare due figurine addormentate avvolte dalle coperte e distese lungo il pavimento davanti a noi: tu e tua sorella Mai. Tu somigliavi alle morbide praterie di montagna su una tundra innevata. La mia famiglia, pensavo, era un paesaggio artico e silenzioso, quieto solo dopo una notte di fuoco d’artiglieria. Quando il mento di Lan si è appesantito sulla mia spalla, e le sue espirazioni sono diventate regolari nel mio orecchio, ho capito che finalmente si era unita alle figlie nel sonno, e la neve a luglio liscia, assoluta e innominabile – è rimasta l’unica cosa che riuscissi a vedere.
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divulgatoriseriali · 6 months ago
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Delitti di provincia: la circe della versilia
Maria Luigia Redoli, la Circe della Versilia. Amante, follemente innamorata di uomini e divertimento. Concupita e truffata da chi dell’incerto avvenire predisse smazzando carte, s’invaghì del giovane Carlo, bell’imbusto a cavallo. Figli adulterini squinternati, cene e spese folli, tutto alle spalle del vecchio Iacopi, l’usuraio, che tanto santo non fu nemmeno lui. Tradimenti, prodigi e magia…
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