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#famiglia disfunzionale
effimer0 · 1 year
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Io divento la donna che scrive...
Hai iniziato da piccola, a guardare incantata le famiglie degli altri. Che talento che hai sviluppato: riconoscere le famiglie felici. Va sempre così, chi ha una famiglia felice, spesso non ci fa caso, ma chi non ne ha mai avuta una, le capta subito. E tu le riconoscevi, ne osservavi incantata i meccanismi, per te del tutto sconosciuti: fratelli, sorelle, qualcuno con cui giocare e bisticciare, una mamma e un papà che si baciano mentre ricordano il passato.
Le belle case, disordinate dalle vite che le abitano, e proprio per questo belle. Dio, con quanta disperazione hai pensato "Vorrei essere quella mensola, o un qualsiasi pezzo dell'arredamento, basta esserne parte". Con quanta disperazione hai finto di essere una figlia in più, ogni volta in cui gli amichetti ti invitavano a casa e i genitori ti accarezzavano la testa?
Sei così triste e non sai ancora pronunciare la parola tristezza, forse neanche scriverla.
Sei triste quando torni a casa e compari quello che hanno loro e quello che hai tu e capisci che qualcosa non torna: nessun fratello o sorella con cui giocare, nessuna mamma e papà a baciarsi e ricordare il passato. No, nella tua casa mamma e papà litigano per quel passato che entrambi rinnegano. Separazione, divorzio, tutti paroloni che non comprendi. E tu continui a osservare, ora anche a tremare perché sai che qualcosa non va nel modo in cui papà avanza verso mamma, le sputa, la insulta, a volte lancia oggetti per ferirla. E oltre alla tristezza senti la paura. Poi arriva la rabbia, qualche anno dopo. Urli basta, tiri dei pugni contro papà. Sei così piccola ma anche così grande. Ti chiedi dove siano i vicini di casa, se sentano le urla, se qualche famiglia felice avrà pietà di te e ti verrà a prendere.
Poi gli anni passano, i litigi cessano, nessuno ne parla e tu li affondi in una parte della tua mente che non visiti mai. Forse hai immaginato tutto. Anche se fosse accaduto davvero, ogni famiglia ha i suoi difetti, no? Alla fine quello è tuo papà, è gentile con te e ha fatto tanti sacrifici per il tuo futuro. Tutti ti dicono che ti adora e anche tu sai che è così. E poi, lui non ha mai picchiato mamma. Quindi non è vera violenza, no? La violenza è fatta di lividi e percosse. Se non ci sono, allora non è così grave. Quanto sarà pericolosa questa idea scavata nella tua mente quando comincerai a uscire con i ragazzi?
Lo sarà fin quando un giorno non ti troverai a immaginare la tua di famiglia, quella che vorresti. E ti renderai conto di avere un solo timore: sbagliare a scegliere. Scegli l'uomo sbagliato e sei finita. Sì, perché poi arriverà un'altra bambina, simile a te, che si troverà a guardare con occhi incantati un'altra famiglia felice, e a smaniare di esserne parte, anche solo come tappezzeria. Un ciclo disfunzionale che passa di generazione in generazione. Tua mamma non ha avuto una famiglia felice, neanche tua nonna, lo stesso destino tocca a te, a tua figlia, ai tuoi nipoti...
E allora la prospettiva cambia, tu cambi, io cambio. I ricordi tornano a galla, io li devo far tornare a galla, perché quella merda mi serve. Così la smetto di essere una bimba che osserva e divento una donna che scrive, che pensa, che capisce. Divento quella indipendente, libera, che cerca di non perdere la sua sensibilità. Ora non riconosco solo le famiglie felici ma anche le persone che contribuiscono a rendermi felice. Ora so quando rimanere o andare, so perdonare, essere gentile e comprensiva, ma so anche essere così tanto cattiva o indifferente (con chi lo merita) che a volte mi faccio paura da sola. E mi piace così tanto essere così.
Perché sento di essere quella che spezza questo ciclo di merda che si trascina da generazioni. Lo devo a quella bambina che da piccola ha smesso di osservare e ha trovato il coraggio di dire basta, di colpire chi l'ha messa al mondo. Sono quella che traccia il limite che lei mi ha indicato.
Forse un giorno sarò madre o forse no, in ogni caso, qualsiasi trauma abbia tormentato la mia famiglia fino ad ora, non passerà alla generazione successiva.
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i-mlosingyourmemory · 7 months
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Sono stanchissima, ho il collo e la schiena distrutti e un'incazzatura assurda....
Che vitaccia!
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goolden · 9 months
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mi sento così svuotata da non avere nemmeno più le parole per esprimermi. so solo che mia nonna è una delle persone più esecrabili che io abbia mai conosciuto
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lu2211 · 1 year
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È soprattutto a causa tua che da quando sono diventata adulta ho deciso che non diventerò mai madre.
Mi hai insegnato che ci sarebbe la possibilità di diventare come te. E lo temo, purtroppo, con tutta me stessa.
È l'ennesima volta che neghi le mie emozioni. È l'ennesima volta che il mio cuore si chiude. Non sento.
E queste mie orecchie che si aprono all'ascolto. Queste mie braccia che si aprono in un abbraccio. Questo mio cuore che si apre all'amore spero che si chiudano per sempre per te e per tutti coloro che gravitano intorno a questo nero sole.
Io sono io. Io non sono te. Ne prendo tutte le distanze.
Mi auguro di trovare il coraggio di trasformarmi in una bellissima farfalla e voltare. Lontano da chi non mi ha mai conosciuta e in mezzo a tanti altri, mai mi riconoscerebbe.
Forse alcuni rapporti mai possono essere sanati.
Forse alcuni rapporti hanno un lieto fine solo quando vengono interrotti.
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entropiceye · 10 months
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Voglio bene alla mia famiglia, anche se mi ha fatta sentire a lungo non amata, non compresa, non ascoltata, non vista.
Mi manca casa, anche se per anni è stata la mia prigione, il posto dove mi sono ammalata fino a mettere a rischio la vita, in più di un'occasione.
Tra studio e lavoro, ormai non ho quasi mai modo di tornare dai miei genitori e la cosa mi pesa, specie perché so come stanno (sia fisicamente che mentalmente).
Mi sento in colpa.
Sono la figlia più piccola, arrivata inaspettatamente dopo tanto tempo. Il bastone della vecchiaia mi chiamavano, scherzando.
Forse per questo mi sono sempre sentita addosso una responsabilità in più.
Il fatto è che per me, giù, non c'è niente. Né una rete sociale, né un lavoro. E per quanto loro mi manchino, so che se tornassi al mio paese natale, probabilmente tornerebbe anche il mio malessere ed in quello stato non sarei utile a nessuno.
Oggi sono venuti a pranzo i genitori di una mia coinquilina. Sicuramente non sono la famiglia perfetta, ma vedere quel calore, quei piccoli, ma immensamente unici e speciali gesti di convivialità, ha riaperto una mia ferita antica.
Mi sono inebriata del piacere di quei momenti, ma mi sono sentita quasi una ladra, una ficcanaso, come se stessi facendo qualcosa si sbagliato.
Mi sono sentita sola e vulnerabile, mi sento esposta e spero che questo turno pomeridiano passi in fretta, senza troppi intoppi...
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atomicqueenkingdom · 1 year
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La prima regola della libertà è non ledere terzi☾
Sotto effetto di sostanze psicotrope che alterino molto la coscienza senza offrirne il controllo, quello che sei già caratterialmente si amplifica: sei violento, lo diventerai di più; sei molesto, lo diventi di più: ecco perché il consumo di talune sostanze non va bene per tutti.
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Il termine droga ha una connotazione al negativo, associata proprio a comportamenti non ordinari, asociali. Lo stigma sociale su chi faccia uso di sostanze psicotrope in modo improprio esiste perché alcuni consumatori si sono comportati e continuano a comportarsi in modo improprio (irrazionale, violento). I pregiudizi non si abbattono coi proclami, ma con i comportamenti adeguati.
I pregiudizi si estirpano con i buoni esempi: comportarsi in modo socievole è ciò che le persone, pur diffidenti, possono apprezzare.
La famiglia in cui cresciamo, le persone che ci circondano con i loro atteggiamenti, rappresentano coloro che gettano le basi su ciò che diventeremo da adulti; genitori disfunzionali creano situazioni disfunzionali - compreso l'uso improprio di sostanze psicotrope.
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stickycreatordragon · 2 years
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Ti piace la 'famiglia tradizionale', dove i figli sono messi al mondo per 'uso e costume'? TIENTELA.
È il luogo dove la nefasta imposizione di ruoli diversi fra uomo e donna cresce mostri nel peggiore dei casi; persone depresse e mentalmente instabili nei 'migliori' casi.
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Quando una persona, davanti ad un argomento, non risponde argomentando ma offendendo significa che si è cresciuti in una famiglia disfunzionale dove i tutori non sono stati in grado di dargli una buona educazione: di nutrire bene il suo cervello.
Sono le relazioni (la qualità di esse), che intessiamo con chi ci circonda, a partire dall'infanzia, a determinare chi saremo nella vita: chi offende, al posto di argomentare, è perché ha maturato senso di inadeguatezza; e dovrebbe rivolgersi, quanto prima, ad un buon psicologo.
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impossiblefanwombat · 2 years
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Il razzismo, poiché odio irrazionale, è la prova di essere cresciuti in un ambiente familiare, genitoriale, sociale, disfunzionale.
Tale psicosi pu�� essere superata soltanto tramite corretto trattamento sanitario, rivolgendosi ad un buon psicologo.
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imposstw · 2 years
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In risposta ai fotomontaggi offensivi postati dal sindaco di Grosseto (totalmente indegno della carica) nei confronti di Schlein.
Grosseto, il sindaco e i post sessisti su Schlein: è bufera su Vivarelli Colonna, “Solo goliardia”. Quando una persona non argomenta ma offende, significa che si è cresciuti in una famiglia disfunzionale dove i tutori non sono stati in grado di dargli una buona educazione: di nutrire bene il suo cervello. Sono le relazioni (la qualità di esse), che intessiamo con chi ci circonda, a partire…
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kieradolce · 2 years
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In risposta ai volantini omofobi distribuiti da Forza Nuova a Lajatico (PI).
Considerando l’elevata Ignoranza di chi partecipa e sostiene circoli antisociali (omofobi) come Forza Nuova, è chiaro che ‘avere un pene ed una vagina funzionanti’ non garantisce affatto di poter crescere figli mentalmente equilibrati: servono Cultura ed Empatia, che ad essi sono fortemente mancati in famiglia. L’omofobia, poiché odio irrazionale, è la prova di essere cresciuti in un ambiente…
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gioviannasposts · 2 years
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Cosa si intende per 'famiglia'.
La famiglia è spesso definita come un gruppo di persone legate da ‘vincoli di sangue’, di matrimonio, che condividono il loro tempo, le loro risorse e responsabilità per prendersi cura l’uno dell’altro; accade però che di essa facciano parte anche persone che spartiscono solo un legame d’affetto e riguardo reciproci, senza alcun vincolo. In molte culture e società, la famiglia ‘tradizionale’ è…
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abbattoimuri · 2 years
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Famiglia accentratrice
Qualcun@ sotto all’altro post ha parlato di famiglie che dovrebbero perseguire l’indipendenza e la felicità dei figli, se interpreto bene. Non la mia, no. Quello che in casa mia era pressocché noto a tutti era il fatto che veniva esercitata in primo luogo una violenza economica (mio padre teneva lo stipendio e dava paghette minime alla mamma perché lei facesse tutto, pagamento bollette incluso).…
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illsadboy · 7 months
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Sono cresciuto dove dovevo trovare soluzioni a problemi più gradi di me mentre i “grandi” facevano cose da “grandi”, dove bisognava pulire sistemare e fare tutte le faccende di casa senò botte. Cresciuto in una casa disfunzionale, povera, dove sapevi già che a Natale o al compleanno l’unica cosa che ricevevo se andava bene erano gli auguri. Non ho mai preteso niente perché sapevo già la risposta, sono cresciuto con le botte e i “NO” e mi sono entrati sotto pelle ormai. Ora ho 26 anni anzi a breve 27 ma certe cose non sono e non so se riuscirò mai a dimenticarle. Fanno parte di me ormai. Come i due molari che mi hai rotto creano ancora dei problemi.
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yourtrashcollector · 9 months
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Shameless
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Sono stanca di dover fare da genitore ai miei genitori.
Sono stanca che una donna di quasi 60 anni si comporti come una bambina di 6.
Sono stanca di accollarmi le loro responsabilità, il dovermi dividere fra i loro litigi.
Sono stanca di consolare mia madre per la situazione e per i tradimenti di mio padre.
Sono stanca che mio padre sia così ottuso e non sappia ammettere che ha sbagliato in alcune occasioni nel suo ruolo genitoriale.
Sono stanca che sia stato per lo più assorbito dal lavoro e non ci fosse mai.
Sono stanca dei loro continui giudizi, del fatto che non va mai bene nulla.
Sono stanca di dover lottare per far rispettare le mie decisioni.
Sono stanca di dover risolvere io i loro problemi.
Sono stanca di non avere 20 anni come tutte le altre e non avere pensieri ossessivi. Sentirsi in colpa per ogni centesimo speso. Anche per quei 3 euro di spritz al bar.
Sono stanca di non vivere perché loro fanno scelte sbagliate che si ripercuotono su di me.
Sono stanca
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