#relazioni sane
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thedaimoncoach · 1 month ago
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Scoprire l'amore che ci circonda: 7 punti fondamentali
Se ti senti frustrato nella ricerca dell’amore, potresti chiederti: e se le persone che potremmo amare fossero già qui intorno a noi, ma non riuscissimo a vederle? Esploriamo insieme sette punti chiave che possono aiutarci ad aprire il nostro cuore all’amore che ci circonda. 1. Siamo veramente aperti all’amore? Spesso, le paure e le insicurezze derivanti da esperienze passate ci impediscono di…
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entropiceye · 6 months ago
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Negli anni ho imparato a stare bene anche nella solitudine, spesso mio malgrado. Ho scoperto di essere una persona sì, introversa, ma non asociale (come invece venivo sistematicamente tacciata in passato). Ho scoperto di poter dare tanto nel rapporto con gli altri, eppure spesso mi scontro con una realtà spiacevole. Per quanto io mi renda disponibile e propositiva, non sempre questo risulta sufficiente per gettare le basi di un rapporto, perché di fatto le cose si fanno in due. Io giuro che lo so questo, però certe volte mi sento davvero sola. Vorrei davvero tanto almeno un'amicizia sincera, ma mi rendo conto di avere solo delle conoscenze o al massimo delle amicizie superficiali. E lo so che le persone vanno e vengono, che bisogna bastare a se stessi... A volte rivedo la piccola me del passato, quella che veniva sempre scelta per ultima quando si faceva squadra, che rimaneva a casa perché non la invitava nessuno, che festeggiava il compleanno da sola, che camminava dietro alle altre ragazze in gruppo durante le uscite... E a volte mi sento di nuovo come lei, quasi come se la sua immagine mi si sovrapponesse. Anche 20 anni dopo, rivivo quei momenti e mi sento abbandonata, messa da parte, scartata, non abbastanza.
E per carità, lo so che magari questo non ha nemmeno a che fare con me, che non serve farsene una colpa, ma quelle sensazioni ti si cuciono addosso. Quelle ferite non guariscono forse mai del tutto ed in certi momenti bruciano davvero tanto.
Quindi, proprio perché credo fortemente nel potere terapeutico del gruppo e dei rapporti sani - anche se forse suona tipo gesto disperato - se qualcun* dovesse sentirsi come mi sento io, sentitevi liber* di scrivermi o di commentare/rebloggare. Magari proviamoci a creare una rete, insieme.
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scogito · 2 years ago
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👍
(fonte Instagram: una_psicologa_fra_tante).
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ricorditempestosi · 11 months ago
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i traumi ti impediscono di avere relazioni sane perché sostituisci le strategie di connessione con strategie di protezione
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lady--vixen · 1 month ago
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com'è che dice? intercettato. sì. mentre sono su una panchina all'ombra in questo paese sconosciuto, dice che ho intercettato qualcosa che tutti hanno provato almeno una volta e il mio cuore vola leggero sopra le montagne innevate. ho freddo. cerco un raggio di sole incandescente. mi illumino. vorrei solo starlo ad ascoltare per anni. continua a parlare, non dico al telefono. continua a parlare con me. lo immagino prendere il cellulare e cercare il mio nome (come mi avrà memorizzato?) vedo la volontà attiva di cercarmi. ogni tanto visualizzo la scena sperando che la mia forza del pensiero sia tale da spingerlo a chiamarmi davvero. ogni tanto succede. ogni tanto, invece, mi chiama proprio a sorpresa, come ora, ed è difficile dissimulare la gioia che diventa sorriso. mi illumino talmente (e non per il sole) che chiunque capirebbe. ti voglio, non dico al telefono. ti vorrei qui a gioire con me di questo successo in una terra sconosciuta. mi parla, mentre vedo un cappotto di lana in una vetrina. è bellissimo, peccato mi starebbe male per come sono ora. mi parla, mentre sento che mi dispiace non averlo conosciuto quando ero bella come un trofeo da esibire. mi spiace sempre un po' per questo. grazie, non dico al telefono. grazie per avermi insegnato che esistono relazioni sane, quando pensavo che non esistessero più nemmeno le relazioni. mi hai reso un sorriso luminoso. grazie. non lo dico, lo scrivo.
49 notes · View notes
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La scarsa comunicazione è qualcosa che molti di noi hanno vissuto crescendo.
Forse i sentimenti non sono stati discussi e le urla hanno sostituito conversazioni significative. A volte, i segreti venivano conservati per evitare l'imbarazzo, lasciando sepolte emozioni importanti.
Ma non dobbiamo ripetere quello schema.
Possiamo scegliere di interrompere il ciclo parlando apertamente, ascoltando con cura e creando relazioni più sane dove tutti si sentono ascoltati.
Inizia da noi, e può fare la differenza.
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misanthropicgirll · 2 years ago
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il trauma ti impedisce di avere relazioni sane perché sostituisci le strategie di connessione con strategie di protezione
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irene23world · 2 years ago
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le relazioni sarebbero tutte più sane se romanticizzassimo la comunicazione di coppia, invece di idealizzare l'idea del partner che intuisce ogni tua esigenza: prima di trovare qualcuno che ci legga nel pensiero, accontentiamoci di qualcuno disposto ad ascoltarci quando parliamo
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shadowofablackwolf · 3 months ago
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Forse è meglio stia da solo anche a costo di essere consumato dalla malinconia, perché trovare una persona compatibile e sulla stessa lunghezza d’onda sembra impossibile.
Zero voglia di comunicare e conoscersi, supportarsi e rispettare i tempi, non avere fretta, non innalzare un muro alla prima difficoltà né scappare.
Relazioni “fast food”: si passa al prossimo pasto da consumare come se nulla fosse accaduto, senza dialogare e dire la verità. Questo non è amore, non sono relazioni sane che possono lasciare qualcosa dentro.
Sono stanco di provare, sembra quasi un loop in cui mi prendo in giro da solo. Che amarezza.
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ambrenoir · 20 days ago
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IL NARCISISTA NON TI AMA!
Non hai perso l'amore della tua vita, hai perso un Narcisista che ti stava prosciugando la vita.
I narcisisti non sono anime gemelle; sono predatori travestiti e comprendere questo è cruciale per la tua guarigione.
Indossano una maschera conveniente in ogni occasione.
La persona che hai visto alla fine della relazione è chi è veramente.
La sua vera natura era nascosta dietro una facciata di fascino, carisma e manipolazione.
Ti hanno attirato con false promesse, false emozioni, una marea di bugie e una maschera convincente.
Anche se sotto tutto, si stavano nutrendo della tua energia emotiva, della tua empatia, delle tue idee, distruggendo la tua autostima e erodendo il tuo senso di te stesso.
Quello che hai vissuto non è stato amore; è stato un ciclo tossico di abusi dove ogni giorno sembrava una battaglia per sopravvivere e per far capire le tue idee.
Il suo gaslighting, il ricatto emotivo, il silenzio e le sue continue critiche non erano segni di affetto; erano strumenti di controllo e dominazione.
La sua infedeltà, le bugie, lo sminuire la tua sofferenza, le triangolazioni, l'inganno e la mancanza di empatia non sono stati semplici errori; sono state azioni delibere per sfruttare le tue vulnerabilità.
Non hai perso una persona cara, sei scappata da un abisso tossico.
Ti sei liberato da un ciclo di abusi, e questo richiede coraggio, forza e resistenza incredibile.
I narcisisti sono incapaci di un amore autentico; lo imitano solo per ottenere ciò che vogliono.
Non sanno amare nulla al di fuori di se stessi.
Per guarire, devi accettare la verità: non sei stato amato, sei stato usato.
Sei stato una fonte di rifornimento, un mezzo per un fine e una pedina nel suo gioco manipolatore.
Anche se ora sei libero di riscoprire te stesso abbracciare il vero amore e vivere una vita piena di scopo, gioia e autenticità.
Meriti amore vero, connessione autentica e relazioni sane.
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thedaimoncoach · 4 months ago
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Trasforma le tue relazioni con Daimon Love
Sei stanco di relazioni tossiche? Hai mai incontrato persone che ti mettono sempre all’ultimo posto nella loro vita? Ti senti spesso non abbastanza e pensi di non meritare affetto e amore? Forse ti senti una persona bisognosa e speri che qualcuno riempia i tuoi vuoti interiori. Se queste situazioni ti sembrano familiari, è il momento di fare un cambiamento significativo nella tua vita. Il…
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nessuno ce lo dice, ma le relazioni sane si costruiscono e ci vuole impegno. Non è solo trovare una persona che ci piace, bisogna sforzarsi ogni giorno. Bisogna avere conversazioni scomode, riconoscere che ci sono cose che non fanno bene e che vanno cambiate, bisogna saper remare nella stessa direzione e a beneficio della relazione, non solo di se stessi.
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clarissasworld · 1 month ago
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Non hai perso l'amore della tua vita, hai perso un Narcisista che ti stava prosciugando la vita.
I narcisisti non sono anime gemelle; sono predatori travestiti e comprendere questo è cruciale per la tua guarigione.
Indossano una maschera conveniente in ogni occasione.
La persona che hai visto alla fine della relazione è chi è veramente.
La sua vera natura era nascosta dietro una facciata di fascino, carisma e manipolazione.
Ti hanno attirato con false promesse, false emozioni, una marea di bugie e una maschera convincente.
Anche se sotto tutto, si stavano nutrendo della tua energia emotiva, della tua empatia, delle tue idee, distruggendo la tua autostima e erodendo il tuo senso di te stessa.
Quello che hai vissuto non è stato amore; è stato un ciclo tossico di abusi dove ogni giorno sembrava una battaglia per sopravvivere e per far capire le tue idee.
Il suo gaslighting, il ricatto emotivo, il silenzio e le sue continue critiche non erano segni di affetto; erano strumenti di controllo e dominazione.
La sua infedeltà, le bugie, lo sminuire la tua sofferenza, le triangolazioni, l'inganno e la mancanza di empatia non sono stati semplici errori; sono state azioni delibere per sfruttare le tue vulnerabilità.
Non hai perso una persona cara, sei scappata da un abisso tossico.
Ti sei liberata da un ciclo di abusi, e questo richiede coraggio, forza e resistenza incredibile.
I narcisisti sono incapaci di un amore autentico; lo imitano solo per ottenere ciò che vogliono.
Non sanno amare nulla al di fuori di se stessi.
Per guarire, devi accettare la verità: non sei stata amata, sei stata usata.
Sei stato una fonte di rifornimento, un mezzo per un fine e una pedina nel suo gioco manipolatore.
Anche se ora sei libero di riscoprire te stessa, abbracciare il vero amore e vivere una vita piena di scopo, gioia e autenticità.
Meriti amore vero, connessione autentica e relazioni sane.
Meriti di essere vista, ascoltata e compresa.
Meriti di essere apprezzata, rispettata e profondamente amata.
Non accontentarti mai di qualcosa di meno.
Sei degna di amore.
(web)
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susieporta · 1 month ago
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Chi sono io?
Se non ti sei mai posto questa domanda, ti suggerisco di cominciare a farlo.
Perché la risposta ti terrà occupato per tutta la vita.
E anche se comincerai a scoprire qualcosa su te stesso, dovrai comunque lavorare su quegli aspetti di te tossici, i quali ti impediscono di avere relazioni sane, un buon lavoro, un sano stile di vita.
Ci saranno momenti in cui potrai evitare questa domanda, certamente.
Quando la vita va bene, o almeno così ci sembra, andiamo avanti senza farci troppe domande.
Ma prima o poi succederà qualcosa che ci farà mettere davanti allo specchio, e da quel giorno non potremo più far finta di niente.
Non potremo più voltarci.
Una relazione che finisce, o tossica. Un licenziamento. Una perdita. Un problema fisico. Uno scontro con qualcuno che ami.
Anche se in un primo momento maledirai quel giorno, ricordati che quello sarà, se lo saprai sfruttare con intelligenza, il giorno più importante della tua vita.
L'inizio di una nuova prospettiva.
Scoprirai che non sono mai gli altri a sbagliare con te, ma tu a non saper mettere confini.
Che ogni cosa che succede fuori, riflette, come in uno specchio, quello che hai dentro.
E che quello che sei, ora, proviene da molto lontano.
Non basta raccontarti un nuovo film su quello che puoi essere: a volte devi riavvolgere l'intera pellicola.
E sentire il tuo corpo. Sempre. Anche se ti fa paura.
Il tuo corpo è la realtà prima e ultima.
L'origine della domanda, e la risposta.
L'inizio della pellicola - il film attuale e quello futuro - parte da lì.
Omar Montecchiani
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frammenti--di--cuore · 1 year ago
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per favore, iniziamo a premiare la gente che ci pensa, che ci tratta bene e con rispetto. un gesto gentile, alla pari di un gesto scorretto, non deve essere dato per scontato o sottovalutato, mai. se qualcuno è gentile con noi, notiamolo per favore, facciamo capire all'altro che l'abbiamo notato e che per noi quello che ha fatto conta, è importante. Non possiamo sempre e solo guardare un lato della medaglia e comportarci di conseguenza, non possiamo sempre e solo vedere le cose che non ci piacciono e farle pesare come fossero un macigno, anche quelle piccole. è così che si costruiscono le relazioni sane: guardando l'altro per quello che è nella sua interezza e non solo per quello che vogliamo vedere noi. Per favore, più gentilezza per le persone con noi gentili. Grazie.
zoe
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smokingago · 1 year ago
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Il discorso integrale di Gino Cecchettin al termine dei funerali della figlia Giulia, 22enne uccisa dall'ex fidanzato.
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«Carissimi tutti, abbiamo vissuto un tempo di profonda angoscia: ci ha travolto una tempesta terribile e anche adesso questa pioggia di dolore sembra non finire mai. Ci siamo bagnati, infreddoliti, ma ringrazio le tante persone che si sono strette attorno a noi per portarci il calore del loro abbraccio. Mi scuso per l'impossibilità di dare riscontro personalmente, ma ancora grazie per il vostro sostegno di cui avevamo bisogno in queste settimane terribili. La mia riconoscenza giunga anche a tutte le forze dell’ordine, al vescovo e ai monaci che ci ospitano, al presidente della Regione Zaia e al ministro Nordio e alle istituzioni che congiuntamente hanno aiutato la mia famiglia.
Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente,
un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà:
il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti. Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime proprio di coloro avrebbero dovuto amarle e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà
prima di perdere anche la vita. Come può accadere tutto questo? Come è potuto accadere a Giulia? Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti: famiglie, scuola, società civile, mondo dell’informazione
Mi rivolgo per primo agli uomini, perché noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere. Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali.
Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza anche i più lievi. La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di responsabilità e supporto.
A chi è genitore come me, parlo con il cuore: insegniamo ai nostri figli il valore del sacrificio e dell’impegno e aiutiamoli anche ad accettare le sconfitte. Creiamo nelle nostre famiglie quel clima che favorisce un dialogo sereno perché diventi possibile educare i nostri figli al rispetto della sacralità di ogni persona, ad una sessualità libera da ogni possesso
e all’amore vero che cerca solo il bene dell’altro. Viviamo in un'epoca in cui la tecnologia ci connette in modi straordinari, ma spesso, purtroppo, ci isola e ci priva del contatto umano reale.
È essenziale che i giovani imparino a comunicare autenticamente,
a guardare negli occhi degli altri, ad aprirsi all'esperienza di chi è più anziano di loro. La mancanza di connessione umana autentica può portare a incomprensioni e a decisioni tragiche. Abbiamo bisogno di ritrovare la capacità di ascoltare e di essere ascoltati, di comunicare realmente con empatia e rispetto.
La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli.
Dobbiamo investire in programmi educativi che insegnino il rispetto reciproco, l'importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza. La prevenzione della violenza inizia nelle famiglie,
ma continua nelle aule scolastiche, e dobbiamo assicurarci che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi per tutti.
Anche i media giocano un ruolo cruciale da svolgere in modo responsabile. La diffusione di notizie distorte e sensazionalistiche non solo alimenta un’atmosfera morbosa, dando spazio a sciacalli e complottisti, ma può anche contribuire a perpetuare comportamenti violenti. Chiamarsi fuori, cercare giustificazioni, difendere il patriarcato quando qualcuno ha la forza e la disperazione per chiamarlo col suo nome, trasformare le vittime in bersagli solo perché dicono qualcosa con cui magari non siamo d’accordo, non aiuta ad abbattere le barriere. Perché da questo tipo di violenza che è solo apparentemente personale e insensata si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti.
Alle istituzioni politiche chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Le forze dell’ordine devono essere dotate delle risorse necessarie per combattere attivamente questa piaga e degli strumenti per riconoscere il pericolo. Ma in questo momento di dolore e tristezza, dobbiamo trovare la forza di reagire, di trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento. La vita di Giulia, la mia Giulia, ci è stata sottratta in modo crudele, ma la sua morte, può anzi deve essere il punto di svolta per porre fine alla terribile piaga della violenza sulle donne. Grazie a tutti per essere qui oggi: che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme
per creare un mondo in cui nessuno debba mai temere per la propria vita.
Vi voglio leggere una poesia di Gibran che credo possa dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere.
«Il vero amore non è ne fisico ne romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è,
è stato, sarà e non sar��.
Le persone più felici non sono necessariamente
coloro che hanno il meglio di tutto,
ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta,
ma di come danzare nella pioggia…»
Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma. Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche ad imparare a danzare sotto la pioggia. Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un po’ alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotto questa pioggia.
Cara Giulia, grazie, per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l’immensa tenerezza che ci hai donato. Anch’io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare, ma so sperare: ecco voglio sperare insieme a te e alla mamma, voglio sperare insieme a Elena e Davide e voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare. E voglio sperare che produca il suo frutto d’amore, di perdono e di pace.
Addio Giulia, amore mio.
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