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“Considerazioni di un Giorno di Pioggia di Natascja Di Berardino”: Un Inno alla Coerenza e al Rispetto di Sé. Recensione di Alessandria today
Natascja Di Berardino esplora i confini del rispetto personale e delle relazioni attraverso una riflessione intensa e autentica
Natascja Di Berardino esplora i confini del rispetto personale e delle relazioni attraverso una riflessione intensa e autentica Un manifesto di autenticità e resilienza emotiva La riflessione di Natascja Di Berardino, intitolata “Considerazioni di un Giorno di Pioggia”, rappresenta un vero e proprio manifesto personale sulla coerenza, il rispetto e l’essenzialità della vita. L’autrice analizza,…
#Alessandria today#amore per la verità#Autenticità#autenticità nelle relazioni#Coerenza#considerazioni di un giorno di pioggia#crescita e cambiamento#Crescita Personale#eliminare ipocrisie#essenzialità#Google News#intimità emotiva#introspezione#introspezione emotiva#italianewsmedia.com#Lealtà#Lettura ispiratrice#libertà personale.#Maturità emotiva#metafore poetiche#narrativa personale#narrazione intima#narrazione personale#Natascja Di Berardino#pensiero profondo#Pier Carlo Lava#prosa riflessiva#relazioni autentiche#Relazioni interpersonali#relazioni sane
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«Non ho mai pensato di essere l'uomo giusto per te.»
Non capiva perché Gorō dicesse una cosa simile.
«Quando mi invitavi a bere il caffè», proseguì, «mi dicevo sempre che non dovevo innamorarmi di te...»
[...]
«Anche dopo che ci siamo messi insieme».
[...]
Fu uno shock per Fumiko sentirlo parlare così, ma adesso tutto acquistava senso. Più lo amava e pensava al matrimonio, più sentiva crescere tra loro una barriera invisibile.
Quando lei gli chiedeva se l'amava, lui si limitava ad annuire, ma si guardava bene dal pronunciare le parole "Ti amo".
Cit. "Finché il caffè è caldo" ❤️☕💔
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Il lutto non è un attimo. Non è un'ombra che svanisce semplicemente perché il tempo passa. Resta, si trasforma e diventa un compagno silenzioso . Il mondo vorrebbe credere che il dolore abbia una data di scadenza, che prima o poi svanirà, ma la verità è che la perdita non si limita a portar via qualcuno—trascina con sé anche frammenti della vita di prima, riscrivendo le fondamenta stesse della nostra esistenza.
Quando qualcuno se ne va, il mondo non si ferma. Il tempo continua a scorrere, la gente va avanti, le stagioni cambiano. Ma per chi resta, tutto cambia.
Alcuni chiedono: «Stai ancora soffrendo?» come se il tempo potesse alleggerire. Ma il lutto non è né una corsa né un peso da misurare in giorni o mesi. Si intreccia all’anima,
Eppure, nel cuore stesso del dolore, c’è una resilienza. Una forza silenziosa nel portare con sé i ricordi, nell’imparare a vivere in un mondo che non è più lo stesso. Il lutto non è una prigione, ma un modo per onorare ciò che è stato perso continuando ad andare avanti. È la prova che l’amore non si estingue. Si trasforma.
Lasciate, dunque, che il lutto esista. Che sia vissuto senza vergogna. Non è una debolezza, ma l’eco di un amore che si estende oltre la perdita. Alcuni non capiranno, ma chi sa, riconosce che il lutto non è un rifiuto di andare avanti—è la testimonianza di un amore che non si cancellerà mai.
Anne Dugar
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Cosa ricordi, cosa ricordo.




Chissà poi, quando lui ripenserà a quel giorno, di che colore diventerà il costume di lei. Vorrei scivolare nella sua testa , vedere su cosa si sofferma il suo sguardo: mi chiedo quale fosse l'umore, quale la tinta delle lenti spesse dei suoi occhiali. Lo sentiva, il sale asciugargli la pelle? I capelli di lei gli pizzicavano davvero la guancia sinistra o era solamente una cosa che piaceva pensare a me?
Mi chiedo dove stia la verità, che se raccontiamo la stessa storia non sarà mai davvero la stessa. Guardo le persone amarsi, e l'esistenza di quel loro amore diventa un mio personale ricordo: ne rubo un po', brigante in piazza grande, lo conservo per me. Guardo la tenerezza, la fermo nel tempo, ma forse -quei frammenti temporali sospesi- hanno a che fare più con me che con quei teneri amanti. Vorrei potessero vedersi da fuori, vedersi come li vedevo io, vedersi senza sentire dentro, alla dovuta distanza.
Chissà, tutti loro, cosa ricordano l'uno dell'altro, di quelle giornate calde di metà ottobre.
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Mi spiace, ma non ti amo più

Trasciniamo da tempo e ormai inutilmente la nostra logora storia. Un’unione che muore, un matrimonio che naufraga sullo scoglio di un’inaspettata, nuova passione di uno dei due non è mai un affare semplice da affrontare. Perché se con un uomo ci stai, se gli hai concesso tutta te stessa, evidentemente lui t’ha dato emozioni forti. Ma la fedeltà, la mia devozione di moglie, il bisogno di sentirti nel mio corpo, di saperti solo mio e la relativa gelosia sono evaporati. Insieme alla voglia di costruire e rinsaldare insieme. Non saprei dirti quando il mio amore coniugale, un tempo inscalfibile, abbia iniziato a riempire il trolley per andare a morire lontano. Fatto sta che non provo più un sentimento forte, per te. Non c’è più nulla, nel mio cuore, che ti riguardi veramente. Stima, rispetto certamente. I figli. Amicizia? Forse col tempo.

A fornelli spenti e raffreddati. Probabilmente. Perciò, ti lascio ancora giocare stanotte un’ultima volta col mio corpo. Ti farò fare tutto. Te lo devo, in fondo. Però capisco benissimo che devo smetterla di illuderti, di alimentare l’esile fiammella della tua speranza, il filo di cotone a cui la persona che sta per essere lasciata s’aggrappa con tutte e due le mani. Ben sapendo che da un momento all’altro si spezzerà e la farà precipitare nel baratro della solitudine. Dell’umiliazione che deriva dal non essere più oggetto di amore e di brama sessuale. Di non essere più al centro dei pensieri dell’essere umano amato. Lacrime amarissime. Succo d’amore sprecato. Ancora non te lo dico chiaramente, per stanotte. Ma lo sospetti. Lo sai, ormai. Non hai il coraggio di scoperchiare la pentola.

Mi ami troppo, per voler sapere subito la verità. Soffri come un cane e lo vedo, lo sento chiaramente. Ti conosco benissimo. Lo percepisco dalla rabbia con cui mi scopi, con un impegno per te insolito. Quasi volessi così superarti nella performance, per farmi ricredere sul tuo “valore” di amante. Ma io lo so che sei un tesoro d’uomo. Un compagno leale, generoso, sano, forte. Un essere umano solido, colto, intelligente e di buon gusto. Ma mi sono innamorata di lui. E passata questa ultima notte rovente di disperata passione, domani mattina ti lascerò. Devo farlo. Perché è con lui che torno scolaretta, è per lui che mi faccio rossa e mi si azzera la salivazione mentre tutta tremante mi spoglio; pensando forse di non essere sufficientemente bella, attraente per le sue esigenze sessuali.

Di non riuscire a dargli ciò che vuole da una donna. Si: ti confesserò ciò che forse già sai. Che è già da due settimane che con lui ci scopo. Gli consento tutto. Cose impensabili e mai provate, tra me e te! Con un’emozione e un trasporto del tutto nuovi per me: perché è da tempo che il mio cuore non batteva impazzito al solo vedere un uomo. Perché non posso stare senza scrivergli, senza sentire venti volte di seguito un suo messaggio vocale anche banale. E tu ormai te ne sei accorto. Devo vederlo: ogni giorno. Mi devo far scopare da lui. Glielo devo succhiare. Fino a lasciarlo completamente soddisfatto. Divento la sua cagna. Per lui cammino a quattro zampe. E la cosa mi piace da impazzire. Devo sapere che non vuole un’altra: che per le sue urgenze lui cerca proprio me.

Ho bisogno della rassicurazione che deriva dal sentirlo sborrare dentro di me. Anche se è una sensazione che dura mezz’ora al massimo. Perché sono gelosa marcia. Poi torno immediatamente a soffrire dubitando. Potessi dirtelo adesso, sapresti che ormai è solo per lui che mi faccio bella, che mi curo. Al mattino, dopo essermi lavata, m’accarezzo da sola il corpo e soprattutto il mio culo, che lui letteralmente adora. Me lo massaggia, me lo vezzeggia, me lo odora e lecca ovunque. A lungo. Poi si decide, appoggia il suo cazzo sull'ano e me lo sfonda. In un colpo solo. Me lo spacca e io godo come la vecchia puttana che sono. Quando appoggia il suo glande tra le mie natiche e so cosa sta per accadere, chiudo gli occhi e ringrazio Dio. Poi, non appena preme, io controspingo aprendomi per lui e provo un enorme dolore misto a un godimento supremo.

Faccio squat; davanti allo specchio mi spalmo con la crema e massaggio a lungo ovunque, pensando che fra qualche ora finalmente lo vedrò e che le sue mani percorreranno chilometri, sul mio corpo. Me le affonderà ovunque. E io lo lascerò fare: è una cosa che adoro. Quanto lo desidero. Devo avere il suo corpo sopra al mio. Dentro al mio. Non dirmi che è peccato, che non si fa. I complessi di colpa me li sono già pianti a lungo. Ormai è tempo di agire. E di farti soffrire, purtroppo. Quando siamo insieme, divento pazza totalmente. Non ragiono più. Me lo mangerei. Ripeto: di lui sono gelosa fradicia. Gli faccio il terzo grado. Se poi sento un refolo “omeopatico” di un qualche profumo femminile sui suoi vestiti, improvvisamente piango, urlo, lo prendo a pugni, a schiaffi. Ma poi subito mi inginocchio chiedendogli scusa.

E inizio a sbottonargli i pantaloni, per dimostrargli che una come me non la trova da nessuna parte. Ed è in questa maniera che è venuta a galla la nostra storia: mentre iniziavo a farlo godere con la mia bocca. La sua ormai ex compagna ci ha sorpresi così, in questa posa teatrale plastica, tornando a casa loro in anticipo da un viaggio di lavoro. Non ha fatto scenate: io già ero pronta a lottare fisicamente con lei, per lui. L’avrei distrutta e massacrata di botte. Perché l’amore ti dà una forza incredibile. Ma certo non ti fa ragionare lucidamente. Lei invece ha solo pianto due minuti. Lui era muto e immobile. Io con uno sguardo l’ho fulminato: non avrei tollerato che l’abbracciasse. Poi, con composta dignità, la ragazza ha girato i tacchi ed è andata via. La valigia già ce l’aveva. Il cellulare e il laptop pure.

Se n’è tornata direttamente dai suoi. Poverina: i suoi sogni di sposarlo, di farci dei figli sono stati infranti grazie a una come me, egoista, più anziana ed evidentemente immorale, molto bagascia. Ancora non torna a prendere tutte le sue cose. Al mio nuovo uomo ho detto che se vengo a sapere che l’ha chiamata lui, gli cavo gli occhi. Se volesse venire a prendere ciò che le serve per vivere, io ci dovrò essere. A qualsiasi ora. Da domani comunque io ti lascerò e andrò a stare con lui. Molto probabilmente le farò recapitare con un furgone degli scatoloni con dentro ogni cosa che parli di lei. Purché ci lasci in pace. Purché io possa continuare a godermi il mio nuovo uomo. Dormi tranquillo, stanotte: domani ti dirò che puoi tenerti la casa, la macchina, i regali. Porterò con me solo l’indispensabile: dei vestiti, alcuni libri e il mio laptop.

Cose così. Si, lo so: sono più anziana di lui di ben dodici anni; poi, sferzante, mi dirai anche che avevamo un’unione ben rodata e forte, io e te. Che ho sfasciato la nostra famiglia e un altro potenziale nuovo nucleo per puro egoismo, per un mio capriccio. Per soddisfare la mia passera, il mio culo e la mia bocca di vecchia puttana con un nuovo giocattolo. Che lui, trentacinquenne e prestante, potrebbe stufarsi presto di una... 'vecchia vacca' come me. Ma l’amore non conosce età o calcoli. Vuole ciò che vuole e io ci sono cascata dentro come una scema. Lo voglio. Lo voglio solo per me, tutto per me. Lo desidero con tutta me stessa, dalla testa ai piedi. E tu non sei più nel mio cuore. Fattene una ragione. Passerà anche questa, fidati. Per fortuna i nostri ragazzi sono già abbastanza grandi e capiranno. Ma si vive per vivere ciascuno la propria storia, non per soddisfare le aspettative degli altri. E la mia vicenda intima è questa. Piaccia o no, a tutti voi. Domani ti lascerò. Nuova aria al mio corpo: nuovo sole che mi baci tutta la pelle. Che me la renda dorata. Per lui. Solo perché possa sentire la sua bocca baciarmi con gusto ovunque.

RDA
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La verità è che ho smesso di 'stare dietro' alle persone - uomini compresi. Anzi, uomini soprattutto.
Se ci sono, bene.
Se non ci sono, bene.
Non 'aspetto' nessuno e non mi aspetto niente.
Vivo, vado avanti.
Chi vuol far parte della mia vita è il benvenuto.
Ma basta giochini, basta inutili e snervanti aspettative.
Me ne sto con le gambe allungate al sole, a godermi il panorama.
Me ne sto distesa su un divano ad ascoltare la pioggia, ad accarezzare il mio gatto.
Me ne sto a un tavolo di cucina a gustarmi un dolce, a bere un buon vino tra musica e candele.
No, non vale la pena farsi il sangue amaro per chi vive i rapporti - amicizia o amore, poco cambia - a intermittenza.
Gli opportunisti.
Gli egoisti.
Gli egocentrici.
I narcisisti manipolatori.
Barbara

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Ripetizione quotidiana per chi ha idee confuse sull'affettività.
Il bisogno non è amore. Il bisogno non è amore. Il bisogno non è amore. Il bisogno non è amore. Il bisogno non è amore. Il bisogno non è amore. Il bisogno non è amore. Il bisogno non è amore. Il bisogno non è amore. Il bisogno non è amore. Il bisogno non è amore. Il bisogno non è amore. Il bisogno non è amore. Il bisogno non è amore.
Il bisogno è carenza.
Non ami nessuno quando sei in carenza perché scambi la soddisfazione del desiderio per affetto. Non ti ama nessuno quando è in carenza perché cerca solo di colmare attraverso te i bisogni personali che non ha riconosciuto.
Nessuna persona può colmare, riparare o guarire i bisogni di un'altra. Anche se è molto grande l'illusione.
In stati simili una persona viene risucchiata dalle necessità dell'altra e l'altra si convince che la sua necessità di stare assieme e la sua crisi emotiva quando non accade, sia amore.
In verità è solo attaccamento, vincolo, disidentità, ossessione.
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CONOSCI L’ANEDDOTO DELLA “TAZZA DI CAFFÈ”?
Se hai voglia di leggere, forse scoprirai qualcosa su di te.
Immagina di camminare con la tua tazza di caffè e, all’improvviso, qualcuno passa, ti spinge e il caffè si rovescia dappertutto. ☕
Perché hai versato il caffè?
"Perché qualcuno mi ha spinto".
Risposta sbagliata.
Hai versato il caffè perché era quello che avevi nella tazza. Se fosse stato tè, avresti versato tè.
Ciò che hai nella tua tazza è ciò che si riverserà fuori.
Lo stesso accade quando la vita ti scuote (e accadrà, prima o poi): quello che hai dentro di te è ciò che verserai sugli altri.
Puoi andare in giro fingendo che la tua tazza sia piena di virtù… ma quando la vita ti spingerà, si rovescerà ciò che realmente hai dentro. Alla fine, la verità viene sempre a galla. Quindi, chiediti:
Cosa c’è nella mia tazza?
Quando la vita mi metterà alla prova, cosa verserò fuori?
Amore, gioia, pace, umiltà, pazienza, fede, autocontrollo…
Oppure amarezza, lamentele, pensieri negativi, paura, parole dure?
Lavora per riempire la tua tazza con gratitudine, generosità, amore e cose buone, perché quello di cui è piena la tua tazza è ciò che uscirà quando la vita ti scuoterà. 😊☕
#vita#crescita interiore#crescita#crescita personale#consapevolezza#pensieri#amore#percorso#caffè#tazza#gioia#pace#pace interiore#umiltà#pazienza#empatia#paura#dolore#amarezza#frasi#negatività
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"Non ci vuole molto per incantarmi. Se sei vero, mi incanto già. Sono affascinato da chi è veramente." (Rachel Quercia)
(Il post qui sopra è di bruno-s)
È il potere dirompente della verità. L'anima lo sente, il cuore lo sa. L'intuito lo capisce immediatamente. Mai fingere. Soprattutto in amore. La finzione attira le lacrime.

(Foto: caughtmyeyesblog)
Una prima scarsa di reggiseno può essere la verità più sconvolgente e totalizzante. Una vera rivoluzione-evoluzione del gusto. Ora che ti ho visto nuda, so che ti amerò per sempre.
Aliantis

(Foto: caughtmyeyesblog)
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“Trieste” di Umberto Saba: una dichiarazione d’amore ruvida e sincera per la sua città. Recensione di Alessandria today
Tra le prime poesie più significative di Umberto Saba, “Trieste” è senza dubbio una delle più intense, autentiche e personali. Scritta nei primi anni del Novecento e poi inserita nella sua raccolta Il Canzoniere, questa poesia è un vero ritratto interiore della città che ha visto nascere e crescere il poeta. Trieste non è descritta come una città da cartolina, bensì come una presenza viva, quasi…
#Alessandria today#amore per la città#Canzoniere#giovani poeti italiani#Google News#italianewsmedia.com#Lava#letteratura italiana#Pier Carlo#poesia autobiografica#poesia contemporanea#poesia del cuore#Poesia del Novecento#poesia del paesaggio#poesia del quotidiano#poesia descrittiva#poesia e geografia#poesia e realtà#poesia e verità#poesia esistenziale#Poesia introspettiva#poesia italiana#poesia malinconica#poesia osservativa#poesia personale#poesia schiva#poesia semplice#poesia sincera#poesia sulla città#poesia urbana
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Ieri era la Giornata della Felicità, e ovviamente me la sono persa. Me lo sono proprio dimenticato tra le mille cose che avevo da fare. Non che cambi molto, anche se me ne fossi accorto, cosa avrei potuto fare? Intendo proprio ieri che non possa fare oggi, domani e dopo domani. Ieri avrei potuto celebrare la #giornatadellefelicità con un balletto sotto la pioggia per sentirmi vivo. Non pioveva, c'era un sole brillante. E ballare sotto il sole, a meno che non fossi stato su una spiaggia deserta, non ha molto senso. O magari avrei potuto scattarmi un selfie, con il set di filtri "Miracolo a Lourdes", per convincermi che sto bene? La verità è che la felicità non aspetta calendari, eppure eccoci qui, a rincorrerla come se fosse il famoso treno che passa una sola volta. Il 20 di marzo per l'esattezza.
Tanti pensano che l'essere felici stia nella differenza tra l'essere scelti, oppure respinti. Questo concetto, secondo me, ci trasformerebbe in margherite che camminano su due gambe, dove nella nostra testa il "mi vuole, non mi vuole" deciderà se essere felici o meno. Mai lasciare la nostra felicità nelle mani, o nelle decisioni, di un'altra persona. Io l'ho fatto, credetemi è una sofferenza enorme mista a umiliazione. Anche quei piccoli ostacoli quotidiani che si trasformano in montagne russe emotive, il "ci penso domani" dei sentimenti, il rimandare le attenzioni a noi stessi mentre la vita passa, inesorabile.
La felicità, però, ha una spia luminosa, ed è su di un ipotetico cruscotto ovvero il nostro viso. La spia che si accende con la felicità, però, non è il sorriso ma sono gli occhi. Sta negli occhi. Puoi sfoggiare il sorriso più smagliante del mondo, ma se gli occhi sono spenti, è solo una recita. Marco Aurelio lo aveva capito quando disse: "La felicità della tua vita dipende dalla qualità dei tuoi pensieri". Non è là fuori ma dentro di noi. È un germoglio che cresce solo se lo annaffi e ne hai cura. Non fatevi ingannare a chi vi vende la felicità con delle promesse di successo, amore o di una vita perfetta. La felicità vera sta nei dettagli come un gesto, una presenza, del cibo cucinato apposta per te come si deve. Il cibo come una metafora, può essere sia l'alimentazione per il corpo come il nutrimento per l’anima; e saperlo gustare è ciò che ti salva nei giorni negativi. Nutrite l'anima leggendo, più che potete.
Il problema è che la felicità va afferrata al volo, ma in troppi hanno la stessa prontezza con cui capiscono l'ironia. Cioè zero. E così restano lì, a mani vuote, chiedendosi perché la spia nei loro occhi non si accende mai. Non aspettate il prossimo 20 marzo per celebrare questo sentimento di gioia, cercatelo e celebratelo tutti i giorni dell'anno. Io ci provo e ammetto che non è per nulla semplice, ecco perché cerco di circondarmi di anime nobili. Sono isole in mezzo al mare del qualunquismo e, se riesco, cerco di far accendere più spie luminose negli occhi di chi incontro. La felicità va condivisa.
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20 Latin Phrases And Their Italian Equivalents Still In Use Today
Latin: "Carpe Diem" - Seize the day. Italian: "Cogli l'attimo" - Catch the moment.
Latin: "Veni, Vidi, Vici" - I came, I saw, I conquered. Italian: "Venni, Vidi, Vinsi" - I came, I saw, I won.
Latin: "In vino veritas" - In wine, there is truth. Italian: "Nel vino c'è la verità" - In wine, there is truth.
Latin: "Aqua vitae" - Water of life. Italian: "Acqua della vita" - Water of life.
Latin: "Caveat Emptor" - Let the buyer beware. Italian: "Acquirente, attento" - Buyer, be careful.
Latin: "Homo Sapiens" - Wise man. Italian: "Uomo sapiente" - Wise man.
Latin: "Ad Astra" - To the stars. Italian: "Verso le stelle" - Towards the stars.
Latin: "Ars longa, vita brevis" - Art is long, life is short. Italian: "L'arte è lunga, la vita è breve" - Art is long, life is short.
Latin: "Tempus fugit" - Time flies. Italian: "Il tempo vola" - Time flies.
Latin: "Amor Vincit Omnia" - Love conquers all. Italian: "L'amore vince tutto" - Love wins everything.
Latin: "Memento Mori" - Remember that you must die. Italian: "Ricorda che devi morire" - Remember that you have to die.
Latin: "Alea iacta est" - The die is cast. Italian: "Il dado è tratto" - The die is cast.
Latin: "Verbatim" - Word for word. Italian: "Parola per parola" - Word for word.
Latin: "Vox Populi" - Voice of the people. Italian: "Voce del popolo" - Voice of the people.
Latin: "Mea Culpa" - My fault. Italian: "Colpa mia" - My fault.
Latin: "Tabula Rasa" - Clean slate. Italian: "Tavola rasata" - Clean slate.
Latin: "Non sequitur" - It does not follow. Italian: "Non segue" - It doesn't follow.
Latin: "Per se" - By itself. Italian: "Di per sé" - By itself.
Latin: "Status Quo" - The existing state. Italian: "Stato Quo" - The existing state.
Latin: "De facto" - In fact, in reality. Italian: "Di fatto" - In fact.
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Dialoghi tra donne che si amano

Si, sto per mandare all’aria la vita regolare e “ragionevolmente” serena fatta sinora. Per amore. Per l’attrazione irresistibile che ormai io, arrivata a ben oltre quarant'anni, provo per te: la mia più cara amica intima da tempo. Adoro i messaggi roventi che rinneghi e minimizzi di giorno ma che invece mi mandi di nascosto alle due di notte. Perché ti urgo, lo so.

Doppi sensi e frasi che devo giustificare con lui, arrampicandomi sugli specchi. Piccoli romanzi di passione condensati in cinque o sei righe. Che si fanno ogni volta più intrisi dei dubbi di mio marito, pover'uomo, umidi delle sue lacrime nascoste di coniuge che ormai è ben cosciente di essere tradito. Parole che sono anche fonte di una passione torrida e inconfessabile per te che mi cresce tra le cosce.

Mandala preziosi e impalpabili, gioiellini di parole che vanno rigorosamente cancellati subito dopo letti, appena abbiano assolto al loro compito di far battere forte il cuore a cui erano destinati. E che hanno pian piano sgretolato le mie difese di moglie e madre.

Ora fai il sacrificio e cerca di stare zitta per un po’. Chiudi quelle labbra di meravigliosa fresca divorziata assetata d'amore che io adoro divorare: in segreto e nel peccato. Prova ad ascoltare la gente attorno a noi. Proprio adesso, in questo bar: in ciascuno dei presenti puoi percepire chiaramente e quasi toccare il bisogno di essere amato e compreso.

Accarezzato e perdonato. Guarda nei loro occhi. Anche in quelli di chi ha i capelli bianchi. Soprattutto in quelli di chi ha i capelli bianchi. Penso sia proprio arrivato il momento della verità, tra noi. Perché il tempo vola letteralmente.

Perché nel mio letto ormai voglio che regni sovrano solo il profumo della tua pelle, accanto a me: costi quel che costi. Fanculo le ragioni economiche, le altre cazzate e l'unione con mio marito di fatto finita. Siamo pronte? Soprattutto: tu sei pronta?
-Non stiamo parlando solo della felicità di due persone, qui.
-E allora dimmi: di che cos'è che stiamo parlando?

RDA
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Arriva un giorno nella vita in cui capisci che lasciar andare non significa arrendersi o perdere, ma scegliere di proteggere la tua pace interiore. È il giorno in cui realizzi che alcune battaglie si vincono non con la forza, ma mantenendo intatta la tua integrità, anche quando tutto intorno ti spinge a fare il contrario.
E poi comprendi una verità che può fare male, ma ti libera: ci sono persone che, per quanto amore, pazienza o opportunità gli offra, non cambieranno mai.
Quando questo accade, quando riesci a guardare tutto questo con serenità, senza rancore, quel giorno avrai raggiunto la vera maturità emotiva. Perché crescere significa sapere cosa lasciare andare per non perdere te stesso.

Tom Hanks
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"Arriva un giorno nella vita in cui capisci che lasciar andare non significa arrendersi o perdere, ma scegliere di proteggere la tua pace interiore. È il giorno in cui realizzi che alcune battaglie si vincono non con la forza, ma mantenendo intatta la tua integrità, anche quando tutto intorno ti spinge a fare il contrario.
E poi comprendi una verità che può fare male, ma ti libera: ci sono persone che, per quanto amore, pazienza o opportunità gli offra, non cambieranno mai.
Quando questo accade, quando riesci a guardare tutto questo con serenità, senza rancore, quel giorno avrai raggiunto la vera maturità emotiva. Perché crescere significa sapere cosa lasciare andare per non perdere te stesso."
Tom Hanks
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Il lutto non è un attimo. Non è un'ombra che svanisce semplicemente perché il tempo passa. Resta, si trasforma e diventa un compagno silenzioso per chi ha perso una persona amata. Il mondo vorrebbe credere che il dolore abbia una data di scadenza, che prima o poi svanirà, ma la verità è che la perdita non si limita a portar via qualcuno—trascina con sé anche frammenti della vita di prima, riscrivendo le fondamenta stesse della nostra esistenza.p
Quando qualcuno se ne va, il mondo non si ferma. Il tempo continua a scorrere, la gente va avanti, le stagioni cambiano. Ma per chi resta, tutto cambia. I luoghi un tempo pieni di risate ora risuonano del peso dell’assenza. I momenti condivisi lasciano un’impronta incompleta. Non si piange solo l’assenza—si piange la perdita di ciò che è stato, la perdita di tutto ciò che avrebbe potuto essere.
Alcuni chiedono: «Stai ancora soffrendo?» come se il tempo potesse alleggerire l’amore che è esistito. Ma il lutto non è né una corsa né un peso da misurare in giorni o mesi. Si intreccia all’anima, riflesso della profondità di un amore dato e ricevuto.
Eppure, nel cuore stesso del dolore, c’è una resilienza. Una forza silenziosa nel portare con sé i ricordi, nell’imparare a vivere in un mondo che non è più lo stesso. Il lutto non è una prigione, ma un modo per onorare ciò che è stato perso continuando ad andare avanti. È la prova che l’amore non si estingue. Si trasforma.
Lasciate, dunque, che il lutto esista. Che sia vissuto senza vergogna. Non è una debolezza, ma l’eco di un amore che si estende oltre la perdita. Alcuni non capiranno, ma chi sa, riconosce che il lutto non è un rifiuto di andare avanti—è la testimonianza di un amore che non si cancellerà mai.
Anne Dugar🌻

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