#mutuo aiuto
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L'incontro di oggi al gruppo è stato molto intenso. La tematica delle relazioni ha risvegliato emozioni, ricordi e pensieri sopiti. In tanti si sono raccontati ed è stato stimolante ed arricchente vedere come, seppur attraverso prospettive diverse, certe note dolenti siano un po' un denominatore comune.
Penso che il fatto di aver scelto di leggere qualcosa di generale, sia significativo. Ho infatti consolidato, ascoltando gli interventi ma anche i silenzi degli altri, la consapevolezza di avere ancora delle questioni irrisolte.
Questa consapevolezza non è poi così destabilizzante se consideriamo la crescita personale come un work in progress potenzialmente infinito, eppure ha avuto un peso non indifferente.
Ho amato la metafora delle relazioni come panorama plasmato e scandito dal susseguirsi di stagioni e cataclismi, o quella delle cesoie sotto vetro, da rompere in caso si restasse incastrati in un rapporto soffocante.
Ho rivisto nella commozione e nella sofferenza degli altri, la Me di qualche anno fa, piena di rabbia e disillusione, ma al tempo stesso speranzosa di trovare finalmente il bello, il raggio di sole che attraversa la neve.
Ho ammirato la perseveranza e la forza di chi ha dovuto riorganizzare la propria vita andata in frantumi, imparando a ricominciare mettendosi finalmente in un ruolo di primo piano anziché ai soliti margini.
Abbiamo parlato di come prendere contezza del proprio potere e, di conseguenza della propria responsabilità sulla propria serenità, possa essere insieme una rivelazione strabiliante ed una scoperta terrificante.
Abbiamo appreso che spesso attraiamo le persone in funzione del fardello che ci portiamo sulle spalle o della luce che ci risplende nel cuore... Che quasi sempre, le fantomatiche relazioni tossiche, non includono semplicemente una vittima ed un carnefice, ma una miriade di complessità.
Abbiamo scalfito le radicate illusioni interiorizzate con un bagno di "onesta realtà", convenendo che in amore ci vuole sì la magia, ma più di tutto la concretezza, la costanza e la reciprocità. Perché quel sentimento nasce quando due persone affini, nonostante le ovvie differenze, scelgono di costruire attivamente un legame solido, fatto di rispetto, stima e soprattutto compromessi.
Perché ad esistere e resistere non sono le storie perfette senza mai una discussione, ma quelle che il momento di crisi magari lo attraversano e lo trasformano in un momento di crescita.
Ho capito che certe volte ci si può sentire come la Terra brulla e gelata in trepidante attesa del raggio di sole capace di sciogliere la neve, mentre altre ci si può sentire come i primi Girasoli che nonostante le piogge autunnali, seguono sempre il Sole oltre le nuvole.
Sono grata di partecipare a questo gruppo. Spero di poter riuscire a raccontarmi un po' di più la prossima volta.
Mi porto il calore del supporto reciproco e la ricchezza del confronto, mentre lascio un po' della paura di guardare attraverso queste ferite aperte.
#pensieri#riflessioni#relazioni#gruppo#mutuo aiuto#gruppo ama#crescita personale#amore#solitudine#amare#supporto#conforto#fiducia#girasoli#speranza#gif
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Tenere assieme una famiglia
Anna: bellissima mora trentaseienne, madre di due bambini e moglie di Alfredo, lavorava con Michele nell'aziendina di quest'ultimo. Era la sua efficiente e fidata segretaria. Michele, leggermente più basso di Anna, aveva quasi sessant'anni ed era un uomo energico, positivo, in ottima salute, un po’ sovrappeso.
Tutto sommato, era comunque un uomo che aveva un suo innegabile fascino e dei sani appetiti. Sempre gentile e sorridente. Lavorando quotidianamente gomito a gomito, Michele inevitabilmente finì per sentirsi molto attratto da Anna, ma non andava mai oltre qualche garbato apprezzamento.
A un certo punto, la famiglia di Anna subì uno scossone, a causa della inattesa, improvvisa e pesantissima cassa integrazione a metà ore di Alfredo. Budget ridotto all'osso e, più spesso che non, insufficiente ad affrontare le spese di famiglia. Risparmi intaccati: per il mutuo, la scuola e il resto. Certo, Alfredo ogni tanto trovava dei lavoretti in nero, ma nulla di sostanzioso e continuativo. Frustrazione era ciò che sentiva maggiormente.
Quando ormai sempre più di rado egli faceva l'amore con Anna, l'uomo era brusco e sgarbato; quasi a voler ribadire il suo ruolo di maschio, qualora ce ne fosse stato bisogno. Lei si sentiva umiliata per questo. Eppure, solo poco tempo prima lui era un marito gentile e la trattava con i guanti bianchi. La giovane madre, frustrata ma sempre donna assetata di attenzioni, aveva quindi preso ad apprezzare molto i puntuali complimenti di Michele al mattino in ufficio: “come sei bella, oggi; profumi di primavera. Con te qui entra un raggio di sole..." e così via.
Il suo datore di lavoro, avendo appreso dello stato di estrema difficoltà della donna, aveva iniziato a darle un aiuto economico concreto. Ella per orgoglio, seppur debolmente, si era inizialmente opposta ma aveva finito con l'accettare. Quei cinquecento euro al mese che lui le passava in nero erano una sostanziosa boccata d'ossigeno, per il bilancio familiare. E Alfredo era roso dalla gelosia, immaginando chissà cosa. Anna era ferita dalle sue insinuazioni.
In lacrime, si confidò un pomeriggio a fine giornata con Michele, il quale non poté esimersi dall'abbracciarla e stringerla a sé. L'uomo fu letteralmente e inaspettatamente stordito dal profumo e dal contatto col corpo sensuale di quella donna stupenda. Gli venne quindi spontaneo perdere il controllo e baciarla sul collo: lei si staccò subito e gli diede uno schiaffo. Michele, rosso in viso, abbassò il capo e le chiese scusa. Ma oramai in lui era divampato il fuoco del desiderio.
Il giorno dopo ci fu un po’ di imbarazzo, subito dissipato dall'ampio sorriso di Anna: in ufficio ella gli fece una carezza e gli disse che certamente capiva il suo desiderio, ma che era pur sempre una donna sposata. Il fatto vero era che comunque anche in lei iniziava a svilupparsi inesorabile una certa attrazione verso quel bell'uomo, sicuro di sé e solido, che la riempiva di cortesie e che la trattava come ogni donna desidera essere trattata.
Michele, folle di desiderio, un giorno ruppe gli indugi e arrivò ad offrirle trecento euro per un'ora d'amore. Glielo disse in modo delicato e dolce, per non imbarazzarla: “per favore non equivocare. Hai capito che ti desidero da morire e sai che capisco il tuo momento di difficoltà; però io sono qui anche per offrirti un aiuto sostanzioso. Non avrei mai immaginato di fare questa cosa, di dirti ciò che sto per dire, ma l'amore compie miracoli."
"Perciò ti dico solo che vorrei che tu fossi in mia compagnia per un'ora in una stanza. Non sentirti offesa: mi basta la tua semplice presenza fisica in un albergo; ben lontani da questo ufficio. Se vorrai concedermi solo un bacio, io capirò. E mi accontenterò: te lo giuro.”
Lei, contrariamente alle aspettative, dopo qualche esitazione, gli disse di sì e invece di farlo attendere lo baciò subito furtivamente sulla bocca. Poi gli mise le braccia al collo e gli disse: “ti ringrazio per ciò che stai facendo e ti anticipo che avrai ben più di un bacio. Anche perché ultimamente mio marito mi mortifica molto. Sono esasperata e non lo sopporto più. In ogni caso, anche se proprio non dovrei farlo, ti confesso di sentirmi molto attratta da te a mia volta.”
Quello stesso giorno staccarono un po' prima e, per non dare nell'occhio, uscirono ciascuno per conto suo. Andarono in un alberghetto discreto: non appena soli nella camera, lei gli slacciò i pantaloni e inginocchiatasi gli prese in bocca l'uccello. Gli regalò una mezz'ora di vero paradiso. Per il resto del tempo, quella prima volta in massima parte parlarono, mentre lui le baciava e accarezzava il seno e la passera. Lui le confessò che ciò che gli piaceva di quella relazione era il fatto di scopare proprio con lei; con una donna da tutti a ragione considerata moglie e madre esemplare, virtuosa e morigerata.
Le disse che pagando avrebbe potuto avere, senza offesa, donne ben più giovani e forse fisicamente perfette. Che non aveva mai tradito sua moglie. Che il suo oramai era un matrimonio appesantito dalla routine e dalla palese mancanza di interesse da parte della moglie per qualsiasi cosa che riguardasse il sesso. Ma disse anche che lei era ormai la sua droga; che invece di altre donne preferiva comunque invece dare a lei, proprio a lei, un aiuto concreto.
E toccare con un dito il cielo quando lei avesse acconsentito a farsi amare. Anna, dopo gli ovvii scrupoli iniziali, aveva iniziato a provare gusto nel sentirsi scopata ogni giovedì a pagamento; anche perché oramai anche lei non vedeva l'ora di farsi sfondare il culo e riempire la fica e la bocca da quell'uomo che moriva di brama per lei. Che la colmava di regali, complimenti e roventi dichiarazioni d'amore e desiderio: una vera droga per qualsiasi donna.
La storia sarebbe potuta finire qui, se non fosse per il fatto che Alfredo, sospettoso, un giorno pazientemente la aspettò all'uscita dal lavoro sin dalle due di pomeriggio. La seguì, la vide entrare in albergo con Michele. Quando lei tornò a casa da quell'ennesimo appuntamento, la costrinse a dire la verità, ad ammettere la sua relazione, facendola entrare in tutti i dettagli, soprattutto i più intimi. Lei tra le lacrime gli confessò come fosse iniziata. Lo fece anche riflettere su quanto quei soldi in più fossero utili, ovviamente e che non cadevano dal cielo.
Quando vide che il marito ascoltava con interesse estremo, iniziò ad aprirsi, piena di sottile malizia. Si sentiva gran puttana rivelata e scoprì che le piaceva molto umiliarlo, dopo che lui l'aveva trascurata sessualmente e quindi fatta soffrire a lungo. Gli rivelò perciò tutti i particolari dei suoi incontri: quello che piaceva a Michele e quello che lei stessa gli chiedeva di farle. Cose che suo marito neppure immaginave sua moglie potesse neppure pensare! Giochi di sborra, trattenimento del pene ovunque, uso di sex toys, farsi inculare dopo essersi fatta prendere a scudisciate sul culo e a schiaffi sulla fregna, pompini appassionatissimi con ingoio totale.
Si avvide immediatamente che a suo marito sorprendentemente la cosa piaceva da morire. Al punto che lui già quella prima volta a sorpresa e non resistendo più, tirò fuori l'uccello, le si inginocchò davanti, cominciò a masturbarsi piangendo e chiamandola sottovoce: 'puttana, maledetta troia.' E dicendole: 'oramai io per te sono solo un gran cornuto'. Umiliato ma felice, le sborrò sulle caviglie, con grande godimento di lui e un sentimento di pace ritrovata per lei, che lo accarezzò. Erano entrambi in lacrime. Poi Alfredo la portò subito in camera da letto: la desiderava come mai prima. Le leccò immediatamente la fregna a lungo: voleva sentire il sapore e l'odore del seme di Michele direttamente dalla fregna di sua moglie.
A tutt'oggi ormai, ogni volta che Anna torna a casa dall'incontro in albergo, dopo la descrizione minuziosa di tutto ciò che sua moglie ha appena fatto col suo capo, egli desidera subito leccarle la fregna, come antipasto d'amore. Da bravo cornuto, vuole con tutta l'anima assaggiare, ingoiare il seme fresco del maschio che ha scopato la sua donna. Perciò chiudono a chiave i figli piccoli nella cameretta, raccomandando loro di stare buoni per soli cinque minuti davanti alla tv e lui mugolando di piacere la pulisce minuziosamente, ingoiando tutto. Lei viene, tenendogli la testa ben premuta contro la fregna e lo umilia dicendogli cose del tipo: 'oh, come inghiotte bene la sborra del mio capo, il mio marito cornuto! Lui si che è un vero maschio.'
Poi comunque la notte scopano a lungo. Egli ormai la spinge a prostituirsi a Michele, la incita continuamente a intensificare gli appuntamenti, spesso dandole consigli e precise indicazioni su cosa fare e come farlo godere. Anna oggi si trova quindi di nuovo piena di amore e passione per Alfredo, suo marito. Ma anche di voglia di fare del sano e soddisfacente sesso, prendendo ovunque il grosso cazzo di Michele. Il quale è ben felice di godere della giovane madre di famiglia ogni qual volta lo voglia. Pagando, ovviamente. Lei è contentissima come una pasqua, di fare la puttana di un solo uomo in assoluta riservatezza. E di avere a casa un marito che la aspetta, cornuto e contento di esserlo. Non saprebbe dire cosa le piace di più: se il cazzo adorato del suo capo o farsi pulire la fregna, appena surriscaldata e farcita, dalla bocca e dalla lingua di suo marito.
RDA
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La Forza
"Esserci per se stessi".
Che meravigliosa ondata emozionale sta attraversando le nostre Vite!
L'insostenibile peso che stiamo cercando di espellere, ci rende particolarmente inclini al ricordo, alla nostalgia, alla commossa revisione di alcuni momenti salienti di Passato.
Si riavvolgono le fila di un Viaggio davvero straordinario, dove ogni attore, anche non- protagonista, ha contribuito al progresso, all'evoluzione, alla conoscenza di noi stessi. Ogni sguardo, ogni carezza, ogni insegnamento, ogni abbandono, ci ha regalato quel messaggio in più, quella prospettiva mai considerata, quell'emozione sepolta.
Abbiamo amato. Tanto.
Nel modo in cui potevamo. A volte totalmente dipendente. Altre sincero, puro. Spesso con la disperazione nel Cuore. Ma anche con la rabbia, con l'affanno, con la paura della perdita.
Molti di coloro che ci sono stati vicini in momenti salienti della nostra crescita, oggi non ci sono più accanto.
Ma sono presenti nel Cuore.
Nulla muore mai dentro di noi.
Si trasforma. Viene processato interiormente attraverso nuove informazioni e nuovi strumenti. E cambia forma. A volte anche sostanza.
Ciò che si conserva, è l'immensa gratitudine per ogni gesto, ogni aiuto, ogni mano tesa e ogni "schiaffo di realtà" che l'Altro ci ha donato.
Consapevole o inconsapevole che fosse.
Ogni campo energetico co-creato insieme a noi, ha prodotto cambiamento.
Ogni conversazione, anche la più breve e apparentemente insignificante, ha modificato i sensori interiori di entrambi.
Nulla avviene senza trasformare parti di noi. Anche infinitesimali.
E contestualmente parti dell'Altro, in un mutuo beneficio che modifica il Cammino di qualche minuscolo grado o magari di 360 gradi in un colpo solo.
Ogni singolo avvenimento della nostra Vita non è stato casuale e si è concatenato al successivo, per creare le condizioni evolutive "perfette" per la nostra crescita e maturazione.
Nulla è avvenuto per nuocere.
Nulla è stato inutile o eccessivo.
Non un singolo respiro poteva mancare al nostro Viaggio.
E se provassimo oggi ad osservare le nostre lacrime, colme di fatica e di lutto, esse non sono più lacrime di Disperazione, ma di sincera Riconoscenza.
Questa è adultità: riconoscere che tutto è stato perfetto. Anche ciò che ha generato sentimenti negativi, ciò che ha aperto ferite copiose, ciò che abbiamo perso per sempre, o che non abbiamo avuto mai.
Il Teatro oggi è gremito di attori del Passato. Tutti in fila. Visibili e invisibili.
Ognuno di loro, negli anni, ha portato una Storia, un copione, un personale timbro alla sceneggiatura e alle singole scene della Rappresentazione.
Ciascuno ha permesso la piena riuscita dello Spettacolo.
Gli applausi sono per tutti.
E la compagnia merita ogni Benedizione e Consacrazione.
Oggi si celebra la Vita.
Con tutte le sue sfumature e contorni. Con tutta la sua assurda complessità. Con le gioie e con i dolori. Con la realtà e l'illusione.
Non c'è nulla di "sbagliato" nel "dove siamo adesso".
E' esattamente dove dovevamo essere.
Il treno è in orario.
Tra poco passerà.
E' il nostro treno. E nulla al mondo ce l'avrebbe fatto perdere.
Perché doveva andare esattamente così. E ogni millimetrico passo doveva portarci in questa Sala d'aspetto.
Possiamo viverlo con serenità e accettazione. Oppure continuare ad agitare mani e piedi, considerandolo un atto di ingiustizia.
Ma non cambierà.
Se lo ringraziamo, se ringraziamo ogni singolo attore del nostro Palcoscenico, inchinandoci a lui e al contributo che ha apportato alle nostre fasi evolutive, avremo la Sala d'Aspetto gremita di sostegno e di sorrisi.
Siamo tutti complici della "riuscita dell'Altro". Lo abbiamo fatto arrivare in orario al suo appuntamento più bello: quello con se stesso.
Nessuna colpa. Nessun "errore".
Tutto si compie nella perfetta sincronia degli eventi.
Siamo vicini al "tempo del Giudizio". Che tutto è meno che una situazione brutta.
E' il tempo dell'Autentica Verità.
Dove assisteremo alla totale Rivoluzione dei Campi Energetici.
Questo è stato solo un timido assaggio.
Ringraziamo con un profondo inchino sia il "Male" che il "Bene". Perché entrambi ci hanno portati nello stesso medesimo luogo. In perfetto orario.
Appoggiamo lo zaino. Sediamoci comodi. E attendiamo la chiamata del binario.
Buona domenica. Colma di "emozionanti saluti".
Quelli belli. Quelli profondi. Quelli che riempiono d'Amore ogni fessura del nostro Cuore.
Mirtilla Esmeralda
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Che si fottano tutti. Gli oracoli su TikTok e i nuovi profeti di Instagram.
Non voglio farmi turlupinare dai responsi su Fb della nuova generazione di filosofi del web, o dai nuovi vate su X.
Che possano affogare nella loro stessa tracotanza, nella melma di odio e astio che divulgano. Con i loro seguaci del diritto d’opinione a tutti i costi e comunque sacra. Alla faccia della libertà. Non si è liberi di distruggere o demolire senza rispetto, solo per ego, ma diventa una dittatura verbale senza un confronto civile. Io penso, io dico quindi io sono e voi muti.
La verità è che molti sono incattiviti, sopraffatti dall’ego smisurato che ha come metro di misura il numero di follower. La mia paura è quella di essermi incattivito anche io, nonostante io cerchi di mantenere un equilibrio sempre più precario. Vorrei scegliere la vita, ma la vita è piena di invidia e competizione.
A volte penso che una vita fatta di famiglia, mutuo, lavoro, polizza, ristorante una volta a settimana, cinema, divano super confortevole, televisore con tanti canali a pagamento, abiti firmati, sushi all you can eat, il Natale tutti insieme, nulla a cui pensare o di cui preoccuparsi fino alla fine dei propri giorni, sia il desiderio di tantissime persone.
Io è da molto che non ho più questi desideri. Dovrei essere tanto arrabbiato per quello che mi è successo e che ho subito in passato, ma è difficile restare rancorosi quando impari a stare sulle punte dei piedi e guardare al di là dello steccato della quotidianità indotta. Quando scopri che esiste tanta bellezza nel mondo, perché esiste in alcune persone.
Quando ho la fortuna di incontrarne una provo un enorme senso di gratitudine verso il destino, ringraziandolo per ogni singolo momento che mi sarà concesso di condividere con queste persone nella mia piccola vita. Anche un messaggio, un caffè condiviso, una telefonata rubata ai mille impegni quotidiani. Soprattutto anche quando queste persone non capiscono l’importanza che hanno per me, temendo l’ennesimo “caso umano”.
Ho potuto toccare con mano degli orrori, orrori che stanno nella vita di alcune persone. Dolori e ingiustizie subite, spesso come fossero delle torture. Non esistono parole per descrivere quello che ho ascoltato, in parole che erano come un grido di aiuto, a coloro che non sanno cosa significhi l’orrore. Ho percepito cose che molti esseri umani non s’immaginano, ho visto cuori distrutti di una bellezza inaudita.
L’orrore molte volte è creato e nutrito da chi l’orrore non lo conosce, non avendolo mai subito ma facendone parte. Senza remore o colpe molte persone sono parte dell’orrore di altri esseri viventi. Ma sorridono e stringono mani come se fossero persone a modo. Non accettano giudizi, i giudizi indeboliscono la loro convinzione di essere i migliori.
Tutta quella bellezza. In alcune anime non riesco a vederne la fine. Ci si potrebbe navigare per una vita intera, spesso certe menti le trovo troppo grandi per me. Rimango ad ammirarle come un neonato di fronte alla bellezza del seno materno. A bocca aperta, ma in silenzio per non disturbare. Darei l’anima per poter essere degno di una piccolissima attenzione da parte loro.
Mi dispiace, ma io non voglio fare il saccente, non voglio avere ragione. Se do questa impressione me ne dispiaccio, non era nelle mie intenzioni. Vorrei aiutare tutti, se possibile chiunque.
Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo trarre pace e soddisfazione dalla felicità del prossimo, credetemi io l’ho fatto e mi sono trovato meglio che a godere dei miei successi in solitudine.
Non guardiamo troppo al passato, non scervelliamoci sul futuro, viviamo appieno il presente. Se lo faremo sarà un buon passato da ricordare, ogni tanto, e la base per un radioso futuro.
E in maniera che oggi non riusciamo manco a immaginare, perché potrebbe davvero sorprenderci.
Non sapevo cosa scrivere, senza diventare troppo prolisso. Qui funziona così, poche righe altrimenti sei illeggibile, da passare oltre. Ma se tu stai leggendomi a questo punto, vuol dire che un po’ di attenzione te l’ho presa.
Siamo nell’inferno dell’egoismo oggi, ma chi crede nell’altruismo o fa squadra o affonderà nella melma dell’individualismo.
Credetemi. Sarà una vita fatta di schiaffi e senza luce.
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Una nuova interessante riflessione postata oggi nel sito di TuumEs
visita il sito
#tuumes #arte #artecontemporanea #artista #artistacontemporaneo
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Riemersione (anguilla83's chronicles)
Mi presento, sono anguilla83..
[9/2023] Ho 40 anni e un passato da tossicodipendente (eroina e cocaina per via endovenosa, abuso di benzodiazepine, e ho provato credo ogni droga reperibile sul mercato dell' epoca) finito prima dei 30 anni, sono un alcolista conclamata da oltre 10 anni...forse adesso sono pronta per fare il grande passo ed eliminare anche l'alcol... ..vorrei condividere con voi il mio prossimo percorso con l'alcol, riflessioni, ricordi confusi di 20 anni di uno scuro mare da cui spero di riemergere..
Mi presento: sono anguilla83
09/12/2023
Sono anguilla83, ho 40 anni e un passato ventennale speso fra tossicodipendenza e abuso di alcol.
Questo è il nickname di quando ero poco più che ragazzina, quando tutto è cominciato...
Sono pulita da sostanze illegali da una quindicina di anni (credo) senza ricadute ne tentazioni, ma abuso ancora di alcol...
...a fine settembre ho deciso di richiamare il Sert dove ero stata aiutata per le droghe, e chiedere finalmente di essere aiutata a smettere con gli alcolici ( più tardi vorrei mollare pure le sigarette, sarebbe il colmo se dopo tanta fatica a emanciparmi da sostanze psicoattive morissi di cancro)...
Ho chiamato con un filo di voce alle 8:30 del mattino, poco dopo l apertura, nascosta in un parcheggio di motorini come se stessi facendo una cosa di cui vergognarmi...ho chiesto di riaprire una cartella clinica ormai ventennale...
Vorrei raccontarmi la mia storia, passato presente, futuro e riflessioni...
I ricordi di ciò che è stato e condividere il percorso che sto intraprendendo per smettere di bere.
Un percorso che spero porterà alla RIEMERSIONE da questo mare in tempesta che dura da venti anni...
Ho scelto la metafora della RIEMERSIONE da un mare in tempesta perchè la dipendenza è un po' come essere alla deriva nell'oceano, senza vedere la riva e lottando per ogni boccata d'aria, ma tirati ciclicamente giù verso l'abisso, senza sapere se si riuscirà mai a riguadagnare definitivamente la terraferma...
So che sarà dura, anche peggio che con le altre sostanze...
...spero di farcela una volte per tutte a tornare a riva...
anguilla83
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Raddoppiati Sos per disagio mentale, 1 su 3 da giovani under 30
(Adnkronos) - Boom di richieste di aiuto per problemi di salute mentale tra i giovani. Arriva da ragazzi under 30 il 34% degli Sos lanciati a Soss, servizio di supporto, orientamento e sostegno sociale offerto dalla Fondazione Don Luigi Di Liegro. Registra "in totale più di 50 chiamate al mese, suddivise equamente tra uomini e donne, di cui più di un terzo però sono ragazze e ragazzi che si sono rivolti al servizio a causa di un disagio per presentare una richiesta di aiuto. Raddoppiati Sos per disagio mentale Numeri raddoppiati e in costante crescita rispetto allo stesso periodo del 2023", segnala la fondazione, annunciando che Soss rimarrà attivo anche in agosto. "A chiamare - riferisce Luigina Di Liegro, segretaria dell'ente - sono per lo più familiari e amici, preoccupati per qualcuno, lamentando la mancanza di attività promosse per chi è affetto da una patologia specifica e che spesso si trova a casa da solo, senza un contatto diretto con i centri di salute mentale. L'aumento di richiesta di aiuto da parte degli under 30 deve spingere le istituzioni e chiunque si occupi di salute mentale ad aprire loro un canale privilegiato. Bisogna investire maggiormente in una rete di servizi psicosociale per le famiglie", esorta Di Liegro. Le richieste di aiuto al Soss - riporta la fondazione - provengono da tutto il territorio nazionale, con una forte prevalenza della Capitale e della sua provincia, pari al 70% sul totale. I numeri salgono leggermente nelle aree più periferiche di Roma. Gli utenti chiedono supporto all'accesso dei servizi, denunciano disagio sociale e mentale, episodi di bullismo, anoressia, bulimia e depressione, difficoltà nel rapporto con la famiglia o a scuola. Solo una piccola percentuale è costituita dai senza fissa dimora (0,4%) o da chi chiede informazioni riguardo a problematiche legate a malattie specifiche, come l'Alzheimer. Interventi di prevenzione Il servizio Soss della Fondazione Di Liegro - si legge in una nota - resterà attivo anche durante l'intero mese di agosto, al fine di garantire il supporto in un periodo dell'anno particolarmente delicato per le persone affette da disagi psichici e per i loro familiari, e può essere contattato da tutta Italia chiamando il numero 3517488351 o attraverso la mail [email protected]. Lo sportello virtuale è solo uno dei servizi offerti della fondazione, in campo anche con laboratori socio-riabilitativi (musica, teatro, fotografia, scrittura creativa, arte) per utenti seguiti dalle strutture pubbliche di Roma, il gruppo di auto-mutuo-aiuto per familiari, il gruppo di auto-mutuo-aiuto di sostegno al lutto, il gruppo multifamiliare. L'ente è attivo inoltre con interventi di prevenzione nelle scuole, convegni e seminari sul tema della salute mentale e uno specifico corso di formazione per volontari e familiari appena iniziato, con la partecipazione di più di 200 iscritti da tutta Italia. La Fondazione Di Liegro è impegnata ogni giorno nel rafforzamento dei servizi di orientamento e sensibilizzazione sulla salute mentale, anche grazie agli strumenti messi a disposizione del bando Comunità solidali 2022 della Regione Lazio - Assessorato Politiche sociali, Welfare, Beni comuni e Asp. [email protected] (Web Info) Foto di WOKANDAPIX da Pixabay Read the full article
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L'AMICIZIA
anche per ciò che riguarda l'amicizia ho un concerto esclusivo e molto morboso ....Per me ho sempre pensato che l'amicizia venga prima dell'amore quando è senza interesse il cui cardine è la assoluta fiducia e nessun tabù ....invece purtroppo non è così . Per me questo sentimento consiste nel mutuo e costante aiuto e supporto senza orari senza inibizioni emotive o formali . Questo è! E anche qui mi sembra di essere una mosca rara un alieno appunto ....non ho mai avuto un amico o un'amica così mai . Sicuramente cerco la proiezione di me stesso attraverso gli altri che magari a loro volta cercano il rispettivo clone attraverso coloro che li circondano . Ho sempre sofferto per l'amicizia forse di più che per Amore . Adesso è la volta di Alessandro un uomo sui 50 anni che fa il medico ed è un uomo di fede . Con lui mi ero aperto e gli avevo raccontato il dolore che provavo per Paolo e Vincenzo , all'inizio mi è stato accanto e dopo mi ha abbandonato. Aveva abbandonato tutti ma io lo difendevo e poi circa un anno fa era riapparso ed io l'ho accolto difendendendolo nel periodo di assenza e dopo e' riscomparso nuovamente almeno con Paolo e me e devo dire che sia Paolo che io abbiamo sofferto tanto . Quando abbiamo festeggiato l'onomastico di Paolo, altra nota dolente ossia serata senza senso, lui mi ha scritto nel corso della cena e Paolo era arrabbiato ed io no ....ma la domenica in chiesa l'ho massacrato come mai nessuno mai . E adesso due giorni fa gli ho scritto un messaggio che lui ha ignorato. Penso di aver capito che lui al di fuori del suo faticoso lavoro che ha a che fare con sofferenza fisica terminale voglia staccare completamente, volando di fiore in fiore come se fosse una farfalla 🦋 variopinta . Alessandra mi ha detto di saper aspettare questa volta magari anche anni ....questo glielo avevo detto anche io direttamente a lui ...ma l'attesa è dura durissima . Mi fa male anche se non posso sicuramente considerarmi una persona empatica perché provo la sofferenza degli altri ma non riesco a capire cosa avrei fatto io al posto loro se mi fossi trovato nella stessa situazione che io condanno. Signore ti Amo e fa che io possa pensare a questo prima di farmi invadere e devastare dalla rabbia . Amen!
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Verona, 1317 persone si sono rivolte al Servizio Politiche del lavoro: il 53% delle persone prese in carico ha trovato un'occupazione
Verona, 1317 persone si sono rivolte al Servizio Politiche del lavoro: il 53% delle persone prese in carico ha trovato un'occupazione. Nel corso del 2023 sono 1317 le persone che si sono rivolte al Servizio Politiche del lavoro del Comune, 300 in più dell'anno precedente, quando sono state 1043. Il 90 per centro di loro è alla ricerca di un lavoro ma non sa come orientarsi, vuoi perché si tratta di giovanissimi alle prime esperienze (under 25), o al contrario di over 50 e over 60 che per vari motivi devono rimettersi sul mercato del lavoro locale. A ciascuna di queste persone il Servizio che ha sede all'ex Macello in via Filippini offre un accompagnamento personalizzato, un progetto che viene elaborato su misura in base all'età, all'esperienza, alle esigenze di cura familiare e ai vincoli che talvolta impediscono di trovare un'occupazione. Spesso il posto di lavoro c'è ma non si concilia con il carico di cura degli interessati (in questo caso sono soprattutto le donne ad essere penalizzate), oppure non c'è la disponibilità del mezzo per raggiungere il posto di lavoro. A seguito dei percorsi di orientamento eprogetti di politica attiva, il 53 per cento delle persone prese in carico dalle operatrici esperte ha trovato un'occupazione: per il 53 per cento si è trattato di un lavoro con contratti fino a 6 mesi, il restante 47 ha trovato un impiego più duraturo se non a tempo indeterminato. I settori in cui i cittadini hanno trovato maggiore riscontro sono risultati gli ambiti dei servizi, in linea con la vocazione del distretto cittadino: logistica, vendita al dettaglio e grande distribuzione, ristorazione collettiva, pulizie, segreteria e amministrazione, assistenza familiare e lavoro domestico. Chi si rivolge al Servizio? Il report 2023 registra la prevalenza di pubblico femminile (69%), con una domanda equamente distribuita, dal punto di vista dell'età, tra under 35 (46%) e over 35 (54%). Significativi per il 2023 i risultati raggiunti anche sugli eventi informativi che hanno coinvolto 500 cittadini di tutte le età, 10 incontri in collaborazione con agenzie territoriali per il lavoro, centri di formazione ed enti bilaterali che hanno condiviso la scommessa di un fattivo patto per l'inclusione socio-lavorativa; l' attivazione di numerose iniziative nel campo della mobilità internazionale, promosse dallo Sportello Eurodesk, per supportare esperienze di crescita in favore dei/delle giovani del territorio mediante diverse tipologie di esperienze all'estero. Lo sportello ha ricevuto 82 richieste, svolto 50 consulenze personalizzate a giovani under 30 e promosso eventi informativi (in collaborazione con agenzie educative e del terzo settore), che hanno raggiunto 242 ragazzi/e; il consolidamento di alcuni strumenti personalizzati e flessibili in favore della partecipazione socio–lavorativa di persone in condizione di maggior svantaggio quali: voucher per l'acquisizione della patente B per migliorare l'accesso alle opportunità di lavoro, voucher per l'acquisto di corsi di formazione e patentini, laboratori per lo sviluppo di competenze trasversali e di mutuo aiuto; la realizzazione di un'importante esperienza collegata al bando regionale LPU (Lavori di Pubblica Utilità) promossa e gestita dal Servizio Politiche del Lavoro, che ha offerto a 14 cittadini/e selezionati secondo le procedure previste dalla direttiva regionale, la possibilità di lavorare con contratto di cooperativa sociale della durata di 5 mesi e 25 ore settimanali di impegno nei seguenti settori e direzioni comunali: Musei, Spettacolo, Turismo Sociale, Edilizia, Servizi Sociali. "L'aumento delle persone che si rivolgono al servizio di Politiche del Lavoro del Comune testimonia una forte attenzione verso la ricerca di occupazione e la risposta importante che questo servizio riesce a dare – ha detto l'assessore al Lavoro Michele Bertucco-. Grazie al servizio specialistico di orientamento che viene fornito il 53 per cento degli utenti ha trovato un'occupazione, specialmente nei settori di maggiore domanda come il commercio, il turismo e le attività di cura della persone. Un possibile anche grazie alle numerose collaborazioni avviate dall'ufficio Politiche del Lavoro con gli Enti Bilaterali, gli Ordini Professionali e le Associazioni di categoria. Tutto questo contribuisce a dare risposte concrete al mondo del lavoro, in particolare ai ragazzi e alle persone con più di 55 anni, con attenzione alle categorie più fragili". Il Servizio Politiche del Lavoro svolge servizio di accoglienza e informazione, sportelli dedicati (Sportello Pronto CV: possibilità di realizzare o aggiornare il CV in tempi stretti per chi non dispone di competenze o strumenti digitali idonei; Sportello Over 16; Sportello Agenzia Eurodesk per la mobilità internazionale; Eventi informativi, seminari e recruiting days), Servizio specialistico di Orientamento; Servizio PCTO: supporto dedicato alla realizzazione dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento – Ex alternanza scuola – lavoro) presso i diversi settori del Comune di Verona. Nel corso del 2023 65 studenti/esse prevalentemente provenienti da istituti liceali cittadini, hanno svolto esperienze nel contesto lavorativo delle biblioteche, del museo di storia naturale, della didattica museale, dei servizi per l'infanzia – in particolare nidi, degli uffici tecnici dedicati alla mobilità cittadina e alla sussidiarietà. Le attività e i dati 2023 sono stati illustrati dalla responsabile del Servizio Politiche del Lavoro Miriam Salardi con la coordinatrice Orientamento Deborah Biazzi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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DALLA COSTITUZIONE PASTORALE «GAUDIUM ET SPES» SANTITÀ DEL MATRIMONIO E DELLA FAMIGLIA
Dalla Costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa e il mondo contemporaneo(N. 48)Santità del matrimonio e della famiglia L’uomo e la donna, che per il patto di amore coniugale «non sono più due, ma una sola carne» (Mt19, 6), prestandosi un mutuo aiuto e servizio con l’intima unione delle persone e delle attività, esperimentano il senso della…
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Negli anni ho imparato a stare bene anche nella solitudine, spesso mio malgrado. Ho scoperto di essere una persona sì, introversa, ma non asociale (come invece venivo sistematicamente tacciata in passato). Ho scoperto di poter dare tanto nel rapporto con gli altri, eppure spesso mi scontro con una realtà spiacevole. Per quanto io mi renda disponibile e propositiva, non sempre questo risulta sufficiente per gettare le basi di un rapporto, perché di fatto le cose si fanno in due. Io giuro che lo so questo, però certe volte mi sento davvero sola. Vorrei davvero tanto almeno un'amicizia sincera, ma mi rendo conto di avere solo delle conoscenze o al massimo delle amicizie superficiali. E lo so che le persone vanno e vengono, che bisogna bastare a se stessi... A volte rivedo la piccola me del passato, quella che veniva sempre scelta per ultima quando si faceva squadra, che rimaneva a casa perché non la invitava nessuno, che festeggiava il compleanno da sola, che camminava dietro alle altre ragazze in gruppo durante le uscite... E a volte mi sento di nuovo come lei, quasi come se la sua immagine mi si sovrapponesse. Anche 20 anni dopo, rivivo quei momenti e mi sento abbandonata, messa da parte, scartata, non abbastanza.
E per carità, lo so che magari questo non ha nemmeno a che fare con me, che non serve farsene una colpa, ma quelle sensazioni ti si cuciono addosso. Quelle ferite non guariscono forse mai del tutto ed in certi momenti bruciano davvero tanto.
Quindi, proprio perché credo fortemente nel potere terapeutico del gruppo e dei rapporti sani - anche se forse suona tipo gesto disperato - se qualcun* dovesse sentirsi come mi sento io, sentitevi liber* di scrivermi o di commentare/rebloggare. Magari proviamoci a creare una rete, insieme.
#solitudine#amicizia#rete sociale#gruppo#mutuo aiuto#sostenersi#aiutarsi#fare amicizia#abbattere i muri#connessione#unione#relazioni#nuove conoscenze#amor proprio#confini#relazioni sane#speranza
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Ruolo e prospettive dei gruppi di auto mutuo aiuto per familiari caregiver di anziani non autosufficienti in Italia, in academia.edu
(1) Ruolo e prospettive dei gruppi di auto mutuo aiuto per familiari caregiver di anziani non autosufficienti in Italia Self help groups for frail older people and family caregivers: role and perspectives in Italy | Maria Melchiorre –…
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In this bad times on the American continent is better to look on the positives,such as the cooperation between Mexico and China
The post is machine translated
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The collective is on telegram
🥰 合作共赢 | PROMUOVERE L'AMICIZIA E LA COOPERAZIONE A MUTUO VANTAGGIO TRA CINA E MESSICO 😘
😡 Dopo il Colloquio con il maleducato e confuso rappresentante dell'imperialismo statunitense, il Presidente Xi Jinping ha incontrato i Capi di Stato degli altri Paesi dell'APEC - Asia-Pacific Economic Cooperation 👍
😍 Un esempio è stato l'Incontro di Xi Jinping con Andrés Manuel López Obrador - Presidente del Messico 🇲🇽
💬 Durante l'Incontro, il 领袖 ha ricordato che, l'anno scorso, i due Paesi hanno celebrato il 50° Anniversario dell'Instaurazione delle Relazioni Diplomatiche, e che, nel 2023, hanno festeggiato il 10° Anniversario dell'Istituzione di un Partenariato Strategico 🎉
🇨🇳 La Cina sostiene il Messico nella ricerca di un proprio percorso di sviluppo, che si adatti alle condizioni nazionali e materiali del Paese, ed è disposta a rafforzare l'allineamento strategico e la 合作共赢 - Cooperazione a Mutuo Vantaggio, per spingere le Relazioni tra i due Paesi ad un nuovo livello 🤝
🤝 La cooperazione nel settore ferroviario, automobilistico e nel campo dell'energia rinnovabile, dove la Cina è leader mondiale, ha dato molti frutti 😍
🇲🇽 Il Presidente Messicano ha sottolineato che i due Paesi rappresentano splendide civiltà, e che i due Popoli si conoscono, si comprendono e si amano come fratelli 💕
🇲🇽 López Obrador ha ricordato come, durante il periodo del COVID-19, la Cina sia stata la prima a venire in aiuto del Messico, e come - dopo il disastro causato da un uragano, la Cina abbia fornito nuovamente il suo sostegno ❤️
🇲🇽 Il Messico sostiene il principio di non-ingerenza negli affari interni degli altri Paesi, presente nei 和平共处五项原则 - Cinque Principi per la Coesistenza Pacifica, e continuerà a promuovere politiche amichevoli e di cooperazione con la Cina 💕
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🥰 合作共赢 | PROMOTING FRIENDSHIP AND MUTUAL BENEFIT COOPERATION BETWEEN CHINA AND MEXICO 😘
😡 After the conversation with the rude and confused representative of US imperialism, President Xi Jinping met with the Heads of State of the other APEC countries - Asia-Pacific Economic Cooperation 👍
😍 An example was Xi Jinping's meeting with Andrés Manuel López Obrador - President of Mexico 🇲🇽
💬 During the Meeting, the President recalled that, last year, the two countries celebrated the 50th Anniversary of the Establishment of Diplomatic Relations, and that, in 2023, they celebrated the 10th Anniversary of the Establishment of a Strategic Partnership 🎉
🇨🇳 China supports Mexico in the search for its own development path, which adapts to the national and material conditions of the country, and is willing to strengthen strategic alignment and 合作共赢 - Cooperation for Mutual Benefit, to push the Relations between the two countries at a new level 🤝
🤝 Cooperation in the railway, automotive and renewable energy sectors, where China is a world leader, has borne many fruits 😍
🇲🇽 The Mexican President stressed that the two countries represent splendid civilisations, and that the two peoples know, understand and love each other like brothers 💕
🇲🇽 López Obrador recalled how, during the COVID-19 period, China was the first to come to Mexico's aid, and how - after the disaster caused by a hurricane, China once again provided its support ❤️
🇲🇽 Mexico supports the principle of non-interference in the internal affairs of other countries, present in the 和平共处五项原则 - Five Principles for Peaceful Coexistence, and will continue to promote friendly and cooperative policies with China 💕
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Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame? Biancaneve e i sette nani è importante per il suo profondo significato, che parla dell’invidia umana, dell’ossessione per la bellezza da parte della matrigna/strega Grimilde e del rapporto di mutuo aiuto tra i sette nani e Biancaneve stessa. E tu che in che personaggio ti rivedi? 🍎 • • For order: 📲 whatsapp +39 3206139569 📩 [email protected] ✈️ worldwide shipping 🛒 10% sconto newsletter • • #portiamolapuglianelmondo #lafavolaincantata #WeAreinPuglia #fattoamano #biancaneve #handmade #pugliafactory #madeinitaly #tuttofattoamano #artigianato #raffaellaieva #creazioniartigianali #artigianatoitaliano #fattoamanoconamore #fattoconilcuore #fiabe #visitpuglia #instacreazioni #instacreazioniartigianali #viamagazine #italianstories #segnapostioriginali #creazionihandmade #wellmade #segnapostipersonalizzati #blogger #creazionipersonalizzate #bomboniere #segnaposto #maestroartigiano — view on Instagram https://ift.tt/lu1EpMN
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Death SS: nemo propheta in patria
Cari undergeroundiani, amici, fratelli, comagni di ventura!
Iniziamo questa nuova avventura che vuole provare a ripercorrere attraverso band e personaggi, quello che è stato l’underground, inteso in senso molto ampio, nel nostro paese.
Quindi non tratteremo solo di band metal o hard rock. Tratteremo di quel fenomeno di cultura sotterranea, perché l’underground questo è, che lo ha portato ad essere ciò che oggi è.
Per farlo analizzeremo, nel nostro piccolo, con molta umiltà, consapevoli si non poter fare un lavoro totalmente esauriente ed esaustivo, quei gruppi, quei movimenti e quei personaggi che hanno fatto la storia dell’underground. Il taglio non sarà didascalico (non sarà solo un elenco di biografie e discografie). Lo sforzo è quello di una vera e propria analisi dei fenomeni. Quindi, contestualizzazione storico, culturale, sociale, oltre che strettamente musicale. Perché, secondo me, ogni epoca ha avuto ed ha la propria colonna sonore che deriva da un insieme di fattori.
Tutto ciò con la speranza che ciò che scriveremo servirà alle nuove generazioni, e non solo, per capire il mondo in cui si stanno muovendo, al di là delle etichette.
Ovviamente, tutto con il vostro aiuto.
Così come con i vostri suggerimenti abbiamo deciso di partire dai Death SS. Certamente un faro per la cultura metal oggi giustamente addivenuti a maggior fama.
Buona lettura e, fateci sapere cosa ne pensate.
Contesto storico culturale e politico.
La band di Stefano Silvestri, in arte Steve Sylvester, è nata ufficialmente nel 1977 a Pesaro.
Il decennio degli anni ’70, non solo nel nostro pese, ma in generale, non è stato un periodo né facile né felice. Per noi italiani è stato il periodo degli anni di piombo, del terrorismo, il delitto Moro, contestazioni, stragi. Nel mondo la situazione non era molto diversa. La cultura hyppie travolta dall’eroina, la guerra in Vietnam, i conflitti in medio oriente, la strage dello stadio Olimpico di Monaco, i primordi dell’Aids, la guerra fredda e i primi bagliori dello spauracchio della guerra atomica. Insomma, un bel guazzabuglio di guai.
Musicalmente è invece stato uno dei decenni migliori, almeno per il rock. Sono arrivati alla ribalta i Led Zeppelin, i Deep Purple, il rock si è fatto heavy, si è allargata la scena progressive, Genesis, Jetro Tull, la scuola di Canterbury, i Pink Floyd pubblicano The dark side of the moon. Un crogiuolo di creatività. Per non parlare del fenomeno punk, del glam, dello shock rock di Alice Cooper.
In Italia hanno iniziato a muovere i primi passi moltissimi cantautori che col tempo si sono poi affermati. Chi più chi meno. Dalla, Guccini, Venditti, Battisti. Senza dimenticare la band come Pfm, Le Orme, Banco del mutuo soccorso, Area sul versante prog. Ma non c’era solo melodia ‘pulita’, solare. No, c’erano anche anfratti più scuri, oscuri e misteriosi. Fuori confine possiamo contare i primi dischi dei Black Sabbath e Angel Witch. Entro confine, i Biglietti per l’inferno, Jacula e, appunto, Death SS.
Il mito.
L’essenza della Death SS, secondo me, l’ha espressa moto bene Roberto Negrini, in un articolo intitolato Rock infernale, pubblicato nel periodico Misteri, marzo/aprile 1996. In realtà la descrizione era riferita ai grandi gruppi rock in generale. Ma dal mio punto di vista ben si adatta alla band pesarese:
“Si tratta di un ibridismo tra la studiata provocazione antiborghese e il grido di rivolta di realtà culturali e sociali perseguitate. Sono la rivendicazione di ebbrezza, sesso, piacere, ma anche paura, dolore e morte. Sono la voce della spiritualità dionisiaca, della carnalità omosessuale, dell’estasi lisergica. E anche il confuso, violento risveglio degli aspetti più corrosivi di antiche realtà spirituali combattute dal cristianesimo come i culti tribali, la magia e la stregoneria. II tutto abilmente trasformato in spettacolare gioco di musica e di scena, spesso condito da disincarnata ironia ‘
Gli si può dare torto? Per chi già li conosce, no.
La storia
I Death SS nascono artisticamente nel 1977 dall’incontro del cantante Steve Sylvester (pseudonimo di Stefano Silvestri) con il chitarrista e organista Paul Chain (Paolo Catena). Il nome del gruppo, le cui due “S” derivano dalle iniziali del cantante, non ha originariamente un significato preciso; anni dopo comincerà a essere ufficialmente inteso come abbreviazione di “In Death of Steve Sylvester”. I due fondatori sono uniti dalla passione per il punk e per gruppi come Black Sabbath, Black Widow, Alice Cooper e Kiss. A loro si uniscono in seguito un secondo chitarrista, Claud Galley (Claudio Galeazzi, in seguito anche al basso), il bassista Danny Hughes (Daniele Ugolini) e il batterista Tommy Chaste (Tommaso Castaldi).
Sotto la guida Sylvester/Chain la formazione allestisce i suoi primi live show sul finire degli anni ’70. Lo scenario con cui il gruppo ama apparire di fronte al proprio pubblico e composto da bare scoperchiate, immagini spettrali, croci e teschi, the arrivano a occupare buona parte dello stage. Parte integrante di questa impressionante coreografia sono personaggi horror rappresentati dai protagonisti.
Un vampiro per it cantante Silvester, la morte per Paul Chain, uno zombie per iI secondo chitarrista, una mummia per il bassista di turno e un lupo mannaro per il collega ritmico. Le apparizioni su vinile nei primi anni sono ridotte al minimo. Il brano Terror e presente su Gathered, una compilation curata dal mensile Rockerilla e pubblicata nel 1982, mentre nel 1983 esce l’EP Evil Metal, ritirato dal mercato dopo qualche settimana a causa di alcuni difetti d’incisione. Il gruppo sconta un periodo di declino. Sylvester abbandona la formazione. Lo sostituisce Sanctis Gorham, che pur impegnandosi a fondo non ripristina il fascino malvagio del suo predecessore. Paul Chain abbandona il nome della band, considerata addirittura maledetta.
Infatti un’altra caratteristica peculiare del gruppo è l’interesse verso i temi dell’occulto, del satanismo e dell’orrore mutuato anche dal vasto immaginario prodotto da cinema e letteratura gotica ed applicato “visivamente”, come detto. Peculiarità che farà nascere diverse leggende tra gli estimatori del genere, non proprio positive. Tutte queste particolarità varranno al genere proposto dai Death SS l’appellativo di “horror music” o anche “horror metal”.
Il primo full lenght ufficiale è costituito dalla raccolta di brani suonati dalla prima formazione, The story of Death SS (1977-1984), importante testimonianza dello stato della scena rnetal e hard italiana. Non tutti i brani della raccolta (uscita per l’etichetta di Paul Chain dopo lo split) sono cantati da Sylvester. Alcuni sono eseguiti da Sanctis Ghoram, che sostituì Sylvester tra il 1977 e il 1982.
Nel settembre del 1988 la band riunita riappare quale attrazione principale al VI H.M. Festiva! di Bergamo, con uno Steve Sylvester in forma smagliante. All’esibizione fa seguito il primo vero album registrato dalla band, In death of Steve Silvester, pubblicato in dicembre dalla Metal Master. È un successo. Sulla sua scia i Death SS vincono i rock polls delle riviste specializzate italiane, e il successivo Black Mass diventa l’album indipendente più venduto dell’heavy metal nazionale.
Il disco è puro horror rock, o, se si preferisce horror music, secondo la definizione dello stesso Steve. Con canzoni come Vampire, la monumentale Torror, Zombie, Black Mummy e Werewolf, ci troviamo all’interno di un vero museo degli orrori. Un tributo a quell’horror classico sia letterario sia cinematografico che i Death SS hanno saputo trasporre in musica come pochi altri al mondo. A ciò si aggiunge la cover di Alice Cooper di I Leve The Dead.
Tutte le figure archetipiche horror sono poi trasposte in sede live in maniera molto teatrale, con i componenti della band ognuno truccato come un mostro d film della Hammer. A questo punto per i Death SS si annuncia il salto di qualità. Scritturati dalla Contempo Records, hanno a disposizione Sven Conquest, un esperto produttore della label tedesca Noise, per il missaggio del nuovo album. Heavy Demons, che uscirà il 31 ottobre 1991.
Heavy Demons è forse uno degli album di maggior successo. La copertina già parla chiaro: i cinque membri del gruppo sono ritratti nei costumi classici (il vampiro, la mummia, la morte, il lupo mannaro e lo zombie) e con un trucco scenico di livello cinematografico. Sopra di loro il logo della band. In basso il titolo dell’album in caratteri gotici dorati. Il retro è un marmo tombale su cui sono incisi negli stessi caratteri i titoli delle canzoni. Disco dal booklet curatissimo.
Musicalmente è puro heavy metal. Si alternano brani tirati come Baphomet ad altri più atmosferici come Family Vault, passando per anthem da stadio Heavy Demons dal chorus di grandissima presa, fino al potente singolo Where Have You Gone? Ciliegina sulla torta, la narrazione della leggenda del cinema Oliver Reed nel brano Walpurgisnacht. Questa prima fase della carriera discografica dei Death SS è celebrata on stage e nell’album live del 1992 The cursed concert.
Di questo periodo sono i problemi di distribuzione causati dalla doppia S nel nome sui mercati austriaco e tedesco, in anni di isteria collettiva causata dalla riemersione violenta del fenomeno skinheads. Il live immortalato in questo Cd è di altissima qualità, e quello che succede sui palco è puro shock rock venato di horror. Siamo dalle parti di Alice Cooper, con l’apparato occulto esoterico di King Diamond. In Italia si faceva e si fa horror rock di livello: The cursed concert cancella ogni dubbio.
La copertina nera con una piccola immagine al centro lascia qualche dubbio invece… Sylvester è impegnato con una donna poco vestita. Aprendo il booklet (solo fotografie di scena) si scopre che la donna è nello specifico una suora. Fotogramma per fotogramma si evince la sua storia. Ha cercato di scacciare “il maligno” e invece ne è stata spogliata (per davvero) e posseduta (l’amplesso è mimato in maniera eloquente). Le altre immagini non sono da meno.
Vittime sacrificali più o meno vestite, fumogeni, calici di sangue, letture da libri ignoti, figuri incappucciati. Tutto ha il tono e il sapore dell’orgia mistica crowleyana. Colpisce, stupisce e coinvolge. Il concerto si fonde col rituale, il pubblico è stregato dalle immagini, dalla teatralità e dalla musica (le versioni live dei classici heavy metal sono da manuale). Come show, trucchi e presenza sul palco siamo ai più alti livelli dell’intrattenimento. Per riavere i Death SS in studio passano cinque anni. Nel 1997 esce Do what thou mit, un concept sull’opera di Aleister. Crowley.
Questo contiene altri brani d’effetto come Baron Samedi e Scarlet Woman. Siamo ancora nei solco dell’heavy metal, ma si sente che la band si sta preparando a stupire. È l’anno 2000 e Panic cambia le carte in tavola da tutti i punti di vista, musicale e del look. Ci voleva forse una ventata d’aria fresca e i tempi sono maturi. L’album è heavy, ma con fortissime influenze industrial ed elettroniche. Suoni hi tech si sposano perfettamente con i temi esoterici tipici della band, che raggiungono un elevato livello di maturità. Il disco si apre con un quartetto di citazioni da brivido nel brano Paraphernalia: Anton LaVey, Aleister Crowley, William S. Burroughs, Alejandro Jodorowsky.
Il look cambia con la musica. Addio ai classici mostri, i cinque mutano in guerrieri apocalittici del futuro, autentici road killers che paiono scaturiti da Mad Max. Addio al cimitero. Stavolta la band è in posa in una landa desolata, arsa da un sole post-atomico. L’album é eccezionale, la produzione affidata a Neil Kernon non presenta sbavature e il tutto è impreziosito dalla narrazione in due brani del maestro Alejandro Jodorowsky. Il cambio di immagine avviene nel momento giusto, in quell’anno di paranoia collettiva neomedioevale che fu il Duemila.
Il lavoro successivo, del 2002, conferma la direzione intrapresa dalla band. Humanomalies è un concept sul mondo dei freaks, sorta di attualizzazione di quei circhi di stranezze e abomini di varia umanità che giravano il mondo nel passato. E non a caso, a ribadire da dove si viene e dove si va, contiene la traccia Grand Guignol. L’album si muove su coordinate ancora più elettroniche del precedente e a livello visivo la band resta quasi in secondo piano. Tutto il booklet infatti è un manifesto del circo degli orrori messo in scena e presentato dal gran cerimoniere Steve.
Ogni canzone ha la sua raffigurazione, disegnata in perfetto stile retrò, del freak o dell’abominazione e crudeltà che descrive. Le immagini, nonostante lo stile, sono piuttosto forti. Ancora una volta Io scopo di ricreare una certa atmosfera rileggendola al tempo stesso in chiave musicalmente modernissima è raggiunto in pieno.
Nel 2007 esce The seventh seal, il settimo sigillo ideale della carriera discografica e sorta di completamento del percorso musicale della band, che infatti in questo periodo si mette in pausa. The seventh seal perde un po’ dell’elettronica che stava diventando preponderante e segna un parziale ritorno a sonorità più classicamente metal, anzi, a tratti quasi anni Settanta. Dopo un concerto d’addio al Gods Of Metal (immortalato in un Cd), il singer pubblica l’album The shining darkness con un nuovo progetto, i Sancta Sanctorum, con Thomas Hand Chaste (tra i membri originali dei Death SS), che però si distanzia dalla produzione dei Death SS. Come riferisce lo stesso cantante:
Non troverai tematiche esoteriche o orrorifiche nei testi dei Sancta Sanctorum! Il disco è una
sorta di concept sul pessimismo, sul dolore di vivere, sugli aspetti più oscuri della coscienza umana, sui senso stesso della nostra esistenza. Nessun riferimento quindi a dottrine occulte e letteratura gotica, ma riflessioni “doom” sul destino dell’umanità… Qua e là si possono cogliere anche riferimenti molto vaghi a personaggi dell’attuale politica e della chiesa (ma molto sotto le righe), in altri alla profezia sulla fine del mondo del 2012 (molto di “moda” di questi tempi), ma ho volutamente lasciato molto spazio alla libera interpretazione di chi ascolta.
Il ritorno e gli ultimi anni
Alla fine del 2011 il cantante Steve Sylvester pubblica la sua biografia ufficiale, realizzata in collaborazione con il critico e giornalista Gianni Della Cioppa. Il libro è incentrato principalmente sulla sua infanzia e sul suo ingresso nella prima formazione dei Death SS. Nel 2012 viene annunciato il ritorno sulle scene della band e l’uscita dell’EP The Darkest Night, che viene pubblicato il 21 dicembre 2012 e contiene il singolo omonimo, per il quale è stato realizzato anche un video musicale. Il 14 febbraio 2013 esce un secondo video, per l’inedito Ogre’s Lullaby, composto per la colonna sonora del film Paura 3D dei Manetti Bros.. Entrambi i brani fanno parte del nuovo album Resurrection la cui uscita è avvenuta il 6 giugno 2013.
Il 24 febbraio del 2022 il leader del gruppo, Steve Sylvester, annuncia la fuoriuscita dal gruppo del chitarrista Al De Noble (interpretante lo zombi e in formazione dal 2007), unitamente al bassista Glenn Strange (la mummia, nel gruppo dal 2005) e al batterista Mark Lazarus (il licantropo, unitosi alla band nel 2019 durante il tour di Rock’n Roll Armageddon, in sostituzione di Bozo Wolff), tutti per motivi personali che ormai impedivano ai tre musicisti di dedicarsi sufficientemente ai loro impegni con il progetto Death SS.
Il 4 aprile del 2022 viene pubblicata la prima foto con la formazione rinnovata, che vede affiancare al cantante Steve Sylvester e al tastierista Freddy Delirio i nuovi entrati Ghiulz alla chitarra, Demeter al basso e Unam Talbot alla batteria. La nuova compagine debutta il 15 aprile 2022 in un concerto tenuto presso il Live Club di Trezzo sull’Adda (MI).
Altre attività
Tra tutti i membri che negli anni si sono susseguiti nella band, molti hanno collaborato a dei progetti paralleli (Sancta Sanctorum, Witchfield, W.O.G.U.E. e molti altri) o intrapreso carriere da solisti (Paul Chain, Steve Sylvester, Aldo Polverari, Thomas “Hand” Chaste), alcuni dei quali hanno anche riscosso parziale successo. La band è presente nella colonna sonora del telefilm L’ispettore Coliandro (per il quale hanno fra l’altro composto l’inedita Revived), seguita fiction di Rai 2, e i suoi membri lo sono come attori nella puntata della IV stagione intitolata 666, dove interpretano loro stessi. Hanno inoltre recitato nel film horror Precognizioni (2010).
Conclusione.
Letto tutto ciò, non diventa difficile capire perché i Death SS sono diventati quello che sono. Un faro, un icona nella musica italiana. Anzi, della cultura musicale italiana. Ma come spesso avviene, guardiamo più all’estero che in casa nostra. Moltissimi si scioccano e sono stati scioccati da Marylin Manson e dalla sua iconografia quando noi il nostro ‘anticristo’ lo avevamo già in casa da anni. Ma come si dice: nemo propheta in patria.
Fonti:
Horror rock. La musica delle tenebre è un libro scritto da Alessio Lazzati, Eduardo Vitolo pubblicato da Arcana nella collana Arcana musica
Enciclopedia rock hard & heavy – 2001 – Arcana Edizioni – di B. Riva (a cura di), P. Cossali (a cura di), A. Massara (Traduttore), M. Petrillo (Traduttore), G. Andreotti (Traduttore)
Metallus. Il libro dell’Heavy Metal – Giunti Editore – a cura di Luca Signorelli
Siti
Wikipedia
Cle.ens. lyon.fr
Non solo cultura studenti.it
youtube
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