#Liturgia delle Ore
Explore tagged Tumblr posts
Text
DAL TRATTATO «L'IDEALE PERFETTO DEL CRISTIANO» DI SAN GREGORIO DI NISSA,IL CRISTIANO È UN ALTRO CRISTO
Dal trattato «L’ideale perfetto del cristiano» di san Gregorio di Nissa, vescovo(PG 46, 254-255) Il cristiano è un altro Cristo Paolo ha conosciuto chi è Cristo molto più a fondo di tutti e con la sua condotta ha dettochiaramente come deve essere colui che da Cristo ha preso il suo nome. Lo ha imitato con tanta accuratezza da mostrare chiaramente in se stesso i lineamenti di Cristo e…

View On WordPress
2 notes
·
View notes
Text
La camera oblunga
È a digiuno che comincio le mie battaglie più feroci, lo stomaco vuoto mi rende più leggero e veloce, la fame mi rende ferino.
Ci sono altri come me, alcuni cercano coraggio in fondo ad un bicchiere, altri pregano, la realtà è che non abbiamo scampo.
Siamo vittime delle nostre stesse decisioni, possiamo solamente incolpare noi stessi per essere qui, ma molti, come spesso accade devono fare cadere le colpe su altri, ma questo non li salverà.
Io non giudico nessuno, la natura umana agisce così, facciamo quello che siamo programmati per eseguire.
Una angusta e traballante camionetta ci trasporta nel luogo della nostra punizione, la tensione comincia a salire ,qualcuno cede di schianto e scoppia in lacrime, qualcuno lo consola, i soliti meccanismi umani.
la mia anima avvolta dalle fiamme urla inferocita, ma trattengo la bestia. non perderò il controllo, oggi non darò spettacolo per nessuno.
Mi hanno legato saldamente ad una sedia, gli altri sono nella mia stessa situazione, sono seduto a circa metà di questa camera oblunga, posso scorgere un centinaio di teste rivolte nella mia stessa direzione, quanti altri siano alle mie spalle non mi è dato saperlo.
Al centro della parete che mi è dato vedere c'è la porta dietro la quale il nostro aguzzino sta già muovendo chi sa quali strane manopole, al centro della porta uno stilizzato simbolo in acciaio che sembra richiamare un timone.
Dei figuranti in maschera cominciano una strana liturgia, una specie di danza che dovrebbe darci coraggio, che dovrebbe aiutarci nei momenti peggiori, delle icone raffigurate davanti ai miei occhi riproducono i movimenti principali di quella strana danza.
La tortura comincia, la camera comincia a scuotersi violentemente, le luci lampeggiano, la stanza pare allungarsi, la porta del bastardo si allontana, la struttura in qualche modo si sta spaghettificando, le luci si abbassano, il peso della testa aumenta e sembra potermi fracassare le vertebre, vorrei urlare, ma la pressione mi toglie il respiro, la mente come impazzita cerca disperatamente una via di fuga...ma qui non esistono vie di fuga.
Gli scossoni mi tolgono di senno, le icone raffigurate di fronte a me prendono vita e mi urlano "scappa!", ma dove? Il mio destino è già segnato.
Il tizio ai comandi ci regala un po' di tregua, ma noi guerrieri siamo già stremati, ma non cederemo, siamo già pronti alla prossima scarica "fai del tuo peggio bastardo".
C'è una cosa che mi sorprende, come fanno gli altri a rimanere così calmi? Come fanno a leggere e ad ascoltare musica? Non si rendono conto che rischiamo la vita? Ma non ho tempo per questo. il volo durerà altre 2 ore e siamo solamente alla partenza.
Normalmente per calmarmi comincerei a camminare in su e giù per il corridoio ripetendo forsennatamente "moriremo tutti", ma oggi no, oggi la popa dorme attaccata al mio braccio, ritraggo gli artigli, oggi è bello volare.
10 notes
·
View notes
Text
Pasqua 2025 ad Aiello Calabro (Cs). Il programma religioso
Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano | Parrocchia S. Maria Maggiore Aiello CalabroPasqua 2025 Domenica delle Palme 13 Aprile 2025Ore 9 – Santa Messa;Ore 10.30 – Piazza S. Giuliano – Benedizione delle Palme. Seguirà la Processione fino in Chiesa e Santa Messa;Ore 16 – Santa Messa a Cannavali;Ore 18 – Vespri Solenni. Martedì Santo 15 Aprile 2025Ore 17.30 – Liturgia Penitenziale (Confessioni e Santa…

View On WordPress
0 notes
Video
youtube
#laudesdehoycenaculoLaudes y Oficio de Lecturas de hoy SÁBADO SANTO 30 de marzo 2024 en el cenáculo. Semana Santa. Oración de la mañana. Liturgia de las HorasLaudatio und Lesungsbüro heute HEILSAMSTAG, 30. März 2024 im Abendmahlssaal. Osterwoche. Morgengebet. StundengebetLaudes et Office de Lectures aujourd'hui SAMEDI SAINT 30 mars 2024 au Cénacle. Semaine Sainte. Prière du matin. Liturgie des heuresLauds and Office of Readings today HOLY SATURDAY March 30, 2024 in the Upper Room. Easter week. Morning prayer. Liturgy of the hoursLodi e Ufficio delle letture oggi SABATO SANTO 30 marzo 2024 nel Cenacolo. Settimana di Pasqua. Preghiera del mattino. Liturgia delle ore本日、2024 年 3 月 30 日聖土曜日、称賛者と朗読事務局がアッパールームで開催されます。 イースター週間。 朝の祈り。 時の典礼Honjitsu, 2024-nen 3 tsuki 30-nichi seidoyōbi, shōsan-sha to rōdoku jimukyoku ga appārūmu de kaisai sa remasu. Īsutā shūkan. Asa no inori.-Ji no tenreiJutrznie i Godzina Czytań dzisiaj WIELKA SOBOTA 30 marca 2024 r. w Wieczerniku. Wielki Tydzień. Poranna modlitwa. Liturgia godzinХвалы и канцелярия чтений сегодня СВЯТАЯ СУББОТА 30 марта 2024 года в Горнице. Пасхальная неделя. Утренняя молитва. Литургия часовKhvaly i kantselyariya chteniy segodnya SVYATAYA SUBBOTA 30 marta 2024 goda v Gornitse. Paskhal'naya nedelya. Utrennyaya molitva. Liturgiya chasovLauds and Office of Readings ngayong SABADO SANTO Marso 30, 2024 sa Silid sa Itaas. Linggo ng Pasko ng Pagkabuhay. Pagdarasal sa umaga. Liturhiya ng mga orasสรรเสริญและสำนักงานการอ่านวันนี้ วันเสาร์ศักดิ์สิทธิ์ที่ 30 มีนาคม 2567 ณ ห้องชั้นบน สัปดาห์อีสเตอร์. สวดมนต์ตอนเช้า. พิธีสวดชั่วโมงS̄rrs̄eriỵ læa s̄ảnạkngān kār x̀ān wạn nī̂ wạn s̄eār̒ ṣ̄ạkdi̒s̄ithṭhi̒ thī̀ 30 mīnākhm 2567 ṇ h̄̂xng chận bn s̄ạpdāh̄̒ xīs̄ texr̒. S̄wd mnt̒ txn chêā. Phiṭhī s̄wd chạ̀wmongGiờ Kinh Sáng và Bài đọc hôm nay THỨ BẢY THÁNH 30 tháng 3 năm 2024 tại Phòng Tiệc Ly. Tuần lễ Phục sinh. Cầu nguyện buổi sáng. Giờ kinh phụng vụ
0 notes
Text
Ascoltare...come?
La parola del salmo ben traduce il sentimento profondo del nostro Dio: «Se ascoltaste oggi la sua voce!» (Sal 94,7). Nella tradizione più antica si cominciava sempre la Liturgia delle Ore usando, ogni notte, come invitatorio proprio questo salmo e, nei monasteri, tutti si mettevano in ginocchio mentre si cantavano le parole «Entrate: prostrati, adoriamo, in ginocchio, davanti al Signore che ci ha…

View On WordPress
0 notes
Text
Proseguono i concerti del Choro Romani Cantores con il Kroma Ensemble, diretti da Dario Paolini, dedicati all’espressione musicale barocca. Si terrà venerdì 12 gennaio 2024 alle ore 20.30 presso la Sala Margana a Roma - piazza Margana, 41 - il concerto del Choro Romani Cantores con il quale verranno eseguiti, in occasione del 350° anniversario della sua morte, alcuni mottetti di Giacomo Carissimi (Marino, 1605 - Roma, 1674) insieme a composizioni di autori a lui contemporanei. Pensiamo alla seducente complessità teatrale delle creazioni scultoree di Gian Lorenzo Bernini, realizzate per gli spazi sacri con un sapiente uso delle fonti di luce per trasfigurare le sue apparizioni marmoree: nel repertorio musicale della stessa epoca troveremo proprio nelle composizioni di G. Carissimi, affermato compositore romano, amato dalla regina Cristina di Svezia, un suo possibile analogo. Egli mirava al coinvolgimento sensoriale e alla suggestione emotiva per rappresentare con stile narrativo la storia sacra, esaltando nel suono la dinamica delle passioni. Giacomo Carissimi ha rivestito un ruolo rilevante nella prima stagione barocca, intorno alla metà del Seicento. In questo periodo lo stile musicale era in piena trasformazione a seguito della forte spinta innovativa impressa dalla scuola fiorentina e da Claudio Monteverdi all’inizio del secolo. In particolare, la musica stava consolidando il suo ruolo nella rappresentazione delle vicende umane (recitar cantando), fondendosi intrinsecamente con l’arte teatrale. Oltre all’evoluzione del teatro musicale, questo nuovo stile trovò impiego in ambito sacro, quale strumento efficace ed immediato per l’insegnamento e la diffusione delle storie bibliche ed evangeliche. Nella prima metà del Seicento lo sviluppo dell’Oratorio, ad opera San Filippo Neri, gettò le basi per la pratica diffusa del canto come forma di apprendimento e preghiera, soprattutto fra i giovanissimi. In questo periodo G. Carissimi, maestro attivo nelle principali chiese romane, compose, con un peculiare linguaggio musicale in grado di esaltare l’espressività sacrale, un grande numero di mottetti e oratori per le funzioni di liturgia e catechesi. Nel corso del concerto saranno proposti alcuni mottetti di Carissimi, assieme a composizioni di musicisti che in epoca successiva ne hanno raccolto e arricchito lo spirito innovativo di uno stile musicale in grado di sottolineare in profondità la drammaticità e complessità interiore nell’ambito della fede religiosa. Il programma A. Corelli (1653-1713): Sonata op.3 n.2 in re maggiore; G. Carissimi (1605-1674): O dolcissima Maria e nomen a 2 voci, O felix anima a 3 voci, Sancta et individua Trinitas a 2 voci; Agnus Dei dalla Missa a 3 voci, Ardens est cor nostrum a 4 voci; M. A. Charpentier (1643-1704): In Nativitatem Domini H 314; G. A. Perti (1661-1756): Magnificat a 4 voci e strumenti. Il concerto del Choro Romani Cantores - Kroma Ensemble; direttore: Dario Paolini - si terrà presso la Sala Margana venerdì 12 gennaio 2024. http://romanicantores.it
0 notes
Link
0 notes
Text
Quesito Buona sera Padre Angelo voglio farti una domanda. Che cosa si fa durante il periodo di prenoviziato? Grazie Risposta del sacerdote Carissimo, 1. ti trascrivo quanto si legge nel sito della nostra provincia del Nord Italia. Come premessa, va ricordato che la prima tappa per entrare nell'Ordine è costituita da un anno in cui si è aspiranti e da un altro anno in cui si è prenovizi. Gli aspiranti continuano a vivere a casa loro seguendo i propri studi o il proprio lavoro. Periodicamente si riuniscono tra loro e con alcuni domenicani per approfondire la loro chiamata all’Ordine di San Domenico. Terminato il primo anno, dopo loro richiesta, diventano prenovizi. In genere vivono in convento tutti insieme. In alcuni casi particolari (ad esempio per non perdere il lavoro) possono fare il pre noviziato in altra sede. È il cosiddetto pre noviziato non residenziale. 2. Nel sito della nostra provincia domenicana del nord Italia si legge quanto segue: "La prima tappa (circa due anni) include un approccio iniziale che culmina nel prenoviziato. Per un anno o meno, il candidato, oltre a confrontarsi con uno dei promotori locali della pastorale vocazionale, partecipa a circa sei incontri organizzati dal promotore provinciale in diversi conventi della Provincia. Al momento opportuno e dietro sua «esplicita richiesta», egli viene introdotto nel prenoviziato vero e proprio che «è compiuto ordinariamente in forma residenziale [nel convento preposto a tale scopo], per un periodo normalmente di un anno scolastico. In questo caso i prenovizi compiranno un itinerario di catechesi e completeranno, se necessario, la loro formazione propedeutica agli studi filosofico-teologici, conseguendo altresì una sufficiente conoscenza del latino, del greco e di una lingua moderna, privilegiando l’inglese in funzione dei successivi studi istituzionali». «Il fine di questo periodo è di preparare l’aspirante al noviziato specialmente con l’istruzione catechetica e una certa formazione per affrontare in modo adeguato la vita comunitaria, nonché di dare all’Ordine l’opportunità di valutare l’idoneità degli aspiranti ad abbracciare la vita domenicana». In certi casi, «al fine di essere tutelati nello studio e nel lavoro, i prenovizi possono essere accolti anche in altre comunità»; «il prenoviziato può anche essere compiuto in forma non residenziale, attraverso incontri e colloqui con il responsabile del prenoviziato stesso, visite regolari alle comunità della Provincia, oltre a un tempo congruo di residenzialità prima dell’intimazione del noviziato»”. 3. A questo va aggiunto che i pre novizi stando in convento partecipano liberamente alla vita della comunità: la preghiera corale della Liturgia delle ore, la Santa Messa, i pasti, le lezioni e altri incontri. È un anno propedeutico al noviziato per attuare un graduale passaggio dalla vita laica a quella religiosa, che comporta la sequela di Cristo perseguendo i consigli evangelici della povertà, della castità e dell'obbedienza. Serve anche a verificare la capacità di adattamento a vivere insieme in una vita comunitaria e ad approfondire ulteriormente la conoscenza del carisma dell’Ordine. Con l'augurio che questa possa essere la tua strada, ti benedico e ti ricordo nella preghiera. Padre Angelo
0 notes
Text
Dall'«Omelia sulla Pasqua» di Melitone di Sardi,"L'agnello immolato ci strappò dalla morte"
Dall’«Omelia sulla Pasqua» di Melitone di Sardi, vescovo(Capp. 65-67; SC 123, 95-101)L’agnello immolato ci strappò dalla morte Molte cose sono state predette dai profeti riguardanti il mistero della Pasqua, che è Cristo, «al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen» (Gal 1, 5 ecc.). Egli scese dai cieli sulla terra per l’umanità sofferente; si rivestì della nostra umanità nel grembo della…
0 notes
Text
Dai «Trattati su Giovanni» di sant'Agostino,"La pienezza dell'amore"
Dai «Trattati su Giovanni» di sant’Agostino, vescovo(Tratt. 84, 1-2; CCL 36, 536-538)La pienezza dell’amore Il Signore, o fratelli carissimi, ha definito la pienezza dell’amore con cui dobbiamo amarci gli uni gli altri con queste parole: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15, 13). Ne consegue ciò che il medesimo evangelista Giovanni dice nella sua…
0 notes
Text
Dal libro «Su lo Spirito Santo» di san Basilio Magno,"Unica è la morte al mondo e unica la risurrezione dei morti"
Dal libro «Su lo Spirito Santo» di san Basilio Magno, vescovo (15, 35; PG 32, 127-130) Unica è la morte al mondo e unica la risurrezione dei morti L’economia di salvezza di Dio, nostro salvatore consiste nel rialzare l’uomo dalle sue cadute e nel farlo ritornare alla intimità divina, liberandolo dall’alienazione a cui l’aveva portato la disobbedienza. La venuta di Cristo nella carne, gli…
0 notes
Text
Dai «Discorsi» di sant'Andrea di Creta"Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele"
Dai «Discorsi» di sant’Andrea di Creta, vescovo(Disc. 9 sulle Palme; PG 97, 990-994)Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele Venite, e saliamo insieme sul monte degli Ulivi, e andiamo incontro a Cristo che oggi ritorna da Betània e si avvicina spontaneamente alla venerabile e beata passione, per compiere il mistero della nostra salvezza. Viene di sua spontanea volontà…
0 notes
Text
Dai «Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, "Saremo partecipi del mistero pasquale"
Dai «Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, vescovo(Disc. 45, 23-24; PG 36, 654-655)Saremo partecipi del mistero pasquale Saremo partecipi della Pasqua, presentemente ancora in figura (certo già più chiara di quella dell’antica legge, immagine più oscura della realtà figurata), ma fra non molto ne godremo di una più trasparente e più vera, quando il Verbo festeggerà con noi la nuova Pasqua…
0 notes
Text
Dal trattato «Sulla fede: a Pietro» di san Fulgenzio di Ruspe, "Egli offrì se stesso per noi"
Dal trattato «Sulla fede: a Pietro» di san Fulgenzio di Ruspe, vescovo.(Cap. 22, 62; CCL 91a, 726. 750-751)Egli offrì se stesso per noi Nei sacrifici delle vittime materiali, che la stessa santissima Trinità, solo vero Dio del Nuovo e Vecchio Testamento, comandava venissero offerti dai nostri padri, veniva prefigurato il graditissimo dono di quel sacrificio con cui l’unico Figlio di Dio…
0 notes
Text
Dalla Costituzione dogmatica «Lumen gentium»La Chiesa, sacramento visibile di unità
Dalla Costituzione dogmatica «Lumen gentium» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa.(N. 9)La Chiesa, sacramento visibile di unità «Ecco verranno giorni, dice il Signore, nei quali io stringerò con Israele e con Giuda un patto nuovo … Porrò la mia legge nelle loro viscere e nei loro cuori l’imprimerò: essi mi avranno per Dio e io li avrò per mio popolo … Tutti essi, piccoli e grandi,…
0 notes
Text
Dal «Commento sui salmi» di sant'Agostino,"Gesù Cristo prega per noi, prega in noi, è pregato da noi"
Dal «Commento sui salmi» di sant’Agostino, vescovo(Salmo 85, 1; CCL 39, 1176-1177)Gesù Cristo prega per noi, prega in noi, è pregato da noi Dio non poteva elargire agli uomini un dono più grande di questo: costituire loro capo lo stesso suo Verbo, per mezzo del quale creò l’universo. Ci unì a lui come membra, in modo che egli fosse Figlio di Dio e figlio dell’uomo, unico Dio con il Padre, un…
0 notes