#silenzio punitivo
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Sono un ragazzo semplice. Prima farò di tutto per conquistarti, poi pianificherò un futuro insieme a te, ti farò sentire come se fossi la ragazza che ho sempre desiderato e aspettato, dopo sparirò di punto in bianco appena farai qualcosa che non mi piace tenendo il broncio per giorni. Poi ritornerò chiedendoti scusa e giustificandomi che mi sono chiuso perché sono insicuro. Però darò sempre la colpa a te, perché sarai tu a darmi ogni volta motivo per comportarmi in un determinato modo. Poi ti prometterò di cambiare e dimostrarti il mio amore, quando sarò sicuro che sei mia comincerò a svalutarti, darti per scontata, a dirti che sei pensante, a consigliarti di andare da uno psicologo perché hai problemi, a criticarti, a paragonarti con le mie ex e anche con altre ragazze che ho conosciuto, metterò in dubbio i tuoi sentimenti per me, ti abbonderò nel tuo momento peggiore e ti farò sentire come nessun'altro nella tua vita l'abbia mai fatto fino a portarti a rompere la nostra relazione perché io non avrò il coraggio di prendermi questa responsabilità.
Poi ritornerò con una delle mie ex.
O ti sostituirò con un'altra.
Però ti spierò sui tuoi social, per assicurarmi che non mi hai dimenticato.
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Il silenzio punitivo per una persona sensibile é terribile e a me viene solo da piangere.
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Ricordo questo luogo.
Ricordo giorni di profonda malinconia , in cui noi due ci parlavamo a stento. Non sapevo tu fossi con la mente altrove e telefonassi a un’altra informandola dei nostri spostamenti .
Ricordo che mangiavamo in silenzio , che non mi hai mai preso le mani , abbracciata, stretta a te. Eppure eravamo vicini da tanti anni .
Non sono più guarita da questo trauma. Non credo più agli uomini, non riesco più a vederne la bellezza o sensualità perché anche se non lo sapevo, per stanchezza , per tanti problemi di quel periodo in cui i miei genitori stavano morendo , mi ero appoggiata in una storia senza essere più la sexy o attraente donna che avresti voluto anche se riguardando le foto ero sempre con lo smalto alle unghie e truccata .
Forse alcuni non appartengono mai a nessuno e non sono mai accanto a nessuno, questa la mia unica conclusione.
A volte però riascolto la tua voce, rivedo le tue mani e le tue gambe, mi dico che tanto tempo con te mi ha dato un senso, protezione. Anche se spesso erano i miei monologhi a mandare avanti periodi di silenzio punitivo che ancora mi fanno male .
Tu mi hai cambiata , presa, portata via. Tu sei quel pazzo uomo che mi mancherà sempre e che sempre terrò lontano , anche quando vorrei venire sotto casa tua per guardare se hai piante sul balcone , donne in casa .
Tutto è cambiato eppure il tempo interiore è immobile e il nostro tempo nessuno lo avrà più.
Quello scorcio di poesia è stato mio, e sempre mi apparterrà
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💫14 atteggiamenti per riconoscere una persona tossica, manipolante.
1 Non riceviamo nessuno scusa nemmeno quando è palese che la persona è nel torto;
2 Inventano giustificazioni e false promesse;
3 Usano le nostre debolezze contro di noi invece di preservarle;
4 Le altre persone sono una priorità mentre tu vieni sempre trattato/a come un'opzione;
5 Cercano di controllarti usando il senso di colpa come arma;
6 Cambiano le versioni della storia a loro beneficio;
7 Si mettono in modalità difensiva invece che parlare e confrontarsi;
8 Creano realtà inesistenti (gaslighting) fino a creare dei dubbi su quello che abbiamo vissuto realmente;
9 Silenzio punitivo come soluzione;
10 Fanno specchio dei loro sentimenti e comportamenti come se fossero tuoi;
11 Mentono costantemente, su tutto;
12 Vi faranno sempre credere di essere alla prova con la successiva sensazione di camminare sulle uova;
13 Vi lasciano confusi facendovi credere di essere voi quelli con i problemi;
14 il loro personaggio preferito da fare è la VITTIMA.
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14 atteggiamenti per riconoscere una persona tossica, manipolante.
1 Non riceviamo nessuno scusa nemmeno quando è palese che la persona è nel torto;
2 Inventano giustificazioni e false promesse;
3 Usano le nostre debolezze contro di noi invece di preservarle;
4 Le altre persone sono una priorità mentre tu vieni sempre trattato/a come un'opzione;
5 Cercano di controllarti usando il senso di colpa come arma;
6 Cambiano le versioni della storia a loro beneficio;
7 Si mettono in modalità difensiva invece che parlare e confrontarsi;
8 Creano realtà inesistenti (gaslighting) fino a creare dei dubbi su quello che abbiamo vissuto realmente;
9 Silenzio punitivo come soluzione;
10 Fanno specchio dei loro sentimenti e comportamenti come se fossero tuoi;
11 Mentono costantemente, su tutto;
12 Vi faranno sempre credere di essere alla prova con la successiva sensazione di camminare sulle uova;
13 Vi lasciano confusi facendovi credere di essere voi quelli con i problemi;
14 il loro personaggio preferito da fare è la VITTIMA.
Foto e testo dal web
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imparate che il silenzio punitivo è altamente pericoloso per chi lo riceve.
a lungo termine, si verificheranno danni permanenti e cicatrici che anche una volta chiuse, in realtà non smetteranno mai di fare male del tutto.
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Mio fratello ieri sera ha fatto dei commenti relativi alle donne che mi hanno fatto rabbrividire e la sua ragazza non si è esposta. Lei vive con noi da un anno, perché ha necessità di stare in città per un tirocinio, quindi temo si stia facendo andare bene le cose perché non sa che altro fare, cosa che mi spaventa molto perché questa è l'anticamera della rassegnazione.
Stamattina ho chiesto a mia madre se fosse normale farsi dire certe cose da un uomo, specialmente se non dice molto altro (mai un complimento o una frase di rispetto) e lei ha risposto "Ma se alla sua ragazza va bene, cosa possiamo farci? Abbiamo provato a fargli capire che sono cose insensate, ma lei è felice così"
Vi descrivo "felice così"
- se vai dal parrucchiere, ti stai facendo bella, quindi silenzio punitivo perché se ti fai bella mi manchi di rispetto. Appena torni a casa, li leghi.
- se io esco coi miei amici tu mi aspetti a casa.
- se messaggio con una con cui scopavo, non rompere i coglioni; se però tu hai un tuo ex collega di università sul posto di lavoro, quel posto non lo accetti.
- se tu esci con i tuoi amici, no aspetta ti sbagli perché tu esci solo con le amiche donne
- se vai a dare un esame all'università, voglio sapere anche ora torni. Se tardi anche solo mezz'ora, silenzio punitivo
- se esci con mia sorella o mia madre per andare al mercato, voglio sapere a che ora torni. Se tardate anche solo mezz'ora, silenzio punitivo
- se torniamo da lavoro (lavorano insieme) e sei stanca, silenzio punitivo perché se io non sono stanco tu non puoi essere stanca
- se una donna non vuole scopare, gli uomini sono costretti ad aspettare il consenso e non è giusto perché poi a furia di essere rifiutati si suicidano e nessuno ne parla
A. mi ha fatto notare che se la ragazza si fa trattare così c'è qualcosa che non va, ma devo stare attenta a scegliere le mie battaglie ed evitare di creare tensioni che possono sfociare in violenza. Secondo me qua siamo davanti a una di quelle circostanze per cui tra qualche anno qualcuno dirà "Ma scusate nessuno in famiglia si è accorto che questo aveva pensieri del genere? Nessuno ha provato a salvare la vita a quella povera ragazza?". Sì, ci ho provato io, prendendomi insulti anche da lei che diceva di farmi i cazzi miei.
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Forse mia madre , mortificandomi spesso, mi ha insegnato a difendere me stessa e le mie idee.
Lo sforzo di Trovare quotidianamente dei validi motivi per cui non era come diceva lei, che io valevo, dandomi carezze sulle ferite che il suo silenzio punitivo o le sue parole come lame affilate avevano creato nel tempo, mi ha resa madre di me stessa.
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Untouchable perché sono sopravvissuta al silenzio punitivo (letteralmente non calcolata in una stessa stanza di due metri quadri), alla sua assenza, da un narcisista-bugiardo e da uno che non sapeva manco che cazzo voleva ��
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Narciso
#tumblr#narcissistic personality disorder#narcisista#narcisismo#narciso#silenzio punitivo#freddezza#distanziamento#love bombing#amore#falso#bugie#dolore#relazione#tossico#frasi#citazioni#frasi italiane#frasi tumblr#pensieri#italy#sofferenza
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mi dispiace perché è volato via un mese così in un attimo però non mi dispiace perché ho deciso che il silenzio punitivo nella mia vita non lo accetto più
al massimo mi punisco io, l'attesa la accetto solo nelle liste, alla posta, non voglio più essere schiava di un'attesa stabilita da un'altra persona che si vuole imporre su di me
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Io non vorrei essere una merda ma facciamo che da oggi silenzio punitivo???? Forse qualcosa arriva a capirla, forse eh. Io un mental breakdown in cui spacco cose come un anno fa non lo voglio.
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non esco di casa da una settimana se non per andare in biblioteca e le mie "amiche" invece ieri sono uscite e stranamente non mi hanno detto nulla poi mettono le storie su ig io le guardo loro capiscono di aver fatto la figura di merda e mi scrivono scuse imbarazzanti lol da oggi attuo il silenzio punitivo sí é una cosa sbagliata lo so ma non mi importa 😙
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IL SILENZIO PUNITIVO DEGLI ADDII MAI SPIEGATI
Il silenzio è capace di scavare nelle nostre profondità più nascoste. Non è solo un vuoto, ma un abisso che ci inghiotte.
Quando ci viene imposto nelle relazioni tossiche, si trasforma in un’ombra che amplifica le nostre paure, soffoca le nostre certezze e ci lascia soli. È un veleno sottile che scorre dentro di noi, alimentando dubbi, insicurezze e un senso di abbandono che cresce senza controllo. È il peso delle parole mai dette, degli addii mai spiegati, un eco vuoto che lascia cicatrici profonde. Quelle cicatrici ci ricordano, ogni giorno, quanto possa essere crudele l’assenza di risposte, il peso del non detto.
Ma se il silenzio può essere veleno, può anche trasformarsi in antidoto. Se scegliamo di abitarlo consapevolmente, di trasformarlo da nemico a alleato, diventa lo spazio in cui ritroviamo noi stessi. È nelle pause, nei momenti di quiete, che abbiamo il coraggio di guardare dentro di noi. Di comprendere ciò che davvero ci nutre e ciò che ci avvelena. Questo stato di quiete, se scelto, diventa protezione. Un confine. Una forma di resistenza contro chi cerca di svuotarci.
È una tregua dalla guerra interna. Un respiro lungo, profondo, che ci permette di ritrovare il nostro centro. È un gesto di auto-conservazione, un modo per dire “basta” a ciò che ci consuma, senza dover alzare la voce. Quando il silenzio è scelto, smette di essere una condanna e diventa un luogo di guarigione che ci restituisce a noi stessi. Non ci lascia come prima, ma ci trasforma. È una resa alla verità più profonda, quella che le parole non possono toccare.
Michele Lanotte
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