#vuoto interiore
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Le giornate senza di te oramai sono tutte uguali, ho perso il sorriso nelle cose, la voglia di alzarmi alla mattina... Ho solo una forte tristezza e mi manchi tantissimo... Ed è come se dal quel giorno tutto si fosse fermato e il dolore che provo è immenso non ho perso solo te ma anche una parte di me...
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mostro-rotto · 4 months ago
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Mi lascio attraversare da tutto, senza afferrare niente. Ogni cosa scivola via, come pioggia su pietra fredda, senza lasciare segni. Accetto quel vuoto dentro di me, come un antico spettro che non ho mai avuto la forza di scacciare.
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persa-tra-i-miei-pensieri · 6 months ago
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Fare la "crocerossina" e consigliera d'amore con il cuore ancora lacerato fa solo male, è autodistruttivo per me che già sto continuamente in bilico tra il vuoto e un filo sottilissimo di speranza per riscattare la mia vita e non lasciarla diventare un buco nero di malinconia. Sarà da egoisti ma in realtà è solo un minimo di amor proprio che mi merito. •́⁠ ⁠ ⁠‿⁠ ⁠,⁠•̀
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onewithnoname · 9 months ago
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23/06/2024
Vano
Gocce
nel deserto,
riflessi spenti
nel nulla.
Passo
senza traccia,
vita
sospesa
nel vuoto.
Cenere
Sogni
dispersi,
polvere
nel vento.
Esistenza
sottile,
ombra
che svanisce.
Lacrime
Pioggia
scivola,
ricordi
che bruciano.
Dolore
silenzioso,
cuore
annegato.
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rosasenzaspineblog · 2 years ago
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In equilibrio fra il sentire nulla e il sentire troppo
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al-sapore-di-sigarette · 2 years ago
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Ciao Max,
Ti sei mai sentito vuoto? Sono giorni che mi sento così, non riesco a scrivere come vorrei ed io sento di averne bisogno. Non riesco nemmeno a pensare. Non riesco a piangere. Mi sento un guscio apatico che si muove, ride e sorride come se fosse uno spasmo involontario. Non fraintendermi, io non sono felice. Pensavo fosse bello non provare niente, ed invece è uno schifo. È come se una matassa imbrogliata fosse dentro di te e non riuscisse ad uscire, nemmeno se ti sforzi. È come se in ogni cosa che fai ti mancasse qualcosa. Capisci cosa intendo?
Non riesco nemmeno a scrivere, perché per scrivere ho bisogno dei sentimenti, ci vuole quella parte bloccata di sé. E poi, io scrivo del mio dolore, se non riesco a provarne, come scrivo?Rimpiango quei momenti in cui riuscivo a toccare il mio dolore. Quella sensazione di sentirsi ancora vivi, quella sensazione di riuscire a pensare e rimuginare.
Adesso... Il vuoto, il nulla. Come se da una stanza completamente buia fossi passato in una stanza completamente bianca, vuota ed insonorizzata.
Spero tu non leggerai mai questa lettera, così non avrò mai la certezza che nemmeno tu riesca a comprendermi. Come il paradosso del gatto di Schrödinger.
@al-sapore-di-sigarette
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andrews-ph · 2 years ago
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Un vuoto dentro…
Un vuoto che cavolo, non riesco a comprendere… mi divora, c’è come un portone che non capisco se e trade o uscire. Perché c’è questa cosa che mi opprime così tanto, come posso liberarmene? Come posso entrare dentro questo portone una volta per tutte e chiudermelo alle spalle…
Chiudermelo alle spalle vorrebbe dire esserci entrato, aver provato la felicità di varcare l’uscio della soglia e lasciarmi trasportare da quello che mi ritrovo davanti
Perché non c’è niente di più brutto che non varcare quella soglia e lasciar tutto così com’è
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pensierodelgiornoblog · 3 days ago
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biondocenere1 · 2 years ago
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sono sdraiato al letto pensando a cosa potrei fare per migliorare la mia vita, ma è così tutto scuro. eppure fuori c’è il sole
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ragazzoarcano · 1 year ago
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“Quindi, se non fai pace con lo spazio vuoto dentro di te, niente potrà davvero riempirti.”
— Chiara Gamberale
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scogito · 3 days ago
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Se non provi gioia a comportarti correttamente, può significare che:
- esprimi i tuoi Archetipi di nascita in ombra o in disequilibrio, perché ignori la tua Essenza
- usi le tue esperienze soltanto in attivazione negativa, ponendo l'attenzione sull'insoddisfazione e non sul miglioramento personale
- ritieni che "il mondo" non meriti la parte migliore di te, quindi ti aggrappi alla tua parte più brutta
- fai della sofferenza una vendetta, attivando un circolo vizioso che ti distacca dalla connessione col tuo Io autentico
- hai la convinzione che non serve a niente, il problema è la tua convinzione, ma deleghi all'esterno la causa
- molte tue aspettative sono state deluse perciò hai smesso di investire, anziché guardare la disfunzione delle aspettative, recrimini qualcosa fuori
- vedi che comportarsi come i furbi fa vivere senza stress e abbracci la filosofia degli inetti di Spirito, in realtà chiudi solo il cuore e ti apri all'illusione; questo ti fa perdere il valore di ogni cosa e di te stesso. Cioè diventi incapace di provare gioia autentica.
Se niente ha significato per te, tu diventi niente. Se il significato è nella parte peggiore di te, tu diventi quella parte. Se non trovi un senso logico e sano, tu perdi te stesso.
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pier-carlo-universe · 11 days ago
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La poesia L’anima di Rosetta Sacchi è un’esplorazione intensa e raffinata dell’interiorità umana. Con una scrittura che si distingue per l’eleganza e l’essenzialità, l’autrice ci conduce in un viaggio nei recessi più nascosti della coscienza, tra il desiderio di comprensione e la consapevolezza della difficoltà di sondare profondità insondabili.
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ilnarcisismopatologico · 2 years ago
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Narcisismo: Significato, Caratteristiche e Impatti Psicologici
Il narcisismo è un termine che spesso viene utilizzato nel linguaggio comune per descrivere una persona che è eccessivamente concentrata su se stessa, ma in psicologia ha un significato più specifico. Esaminiamo più da vicino il significato del narcisismo, le sue caratteristiche distintive e gli impatti psicologici che può avere.
Il narcisismo, derivato dal mito di Narciso nella mitologia greca, si riferisce a un disturbo narcisistico di personalità caratterizzato da un eccessivo senso di grandezza, una forte necessità di ammirazione e una mancanza di empatia verso gli altri.
Le persone con tratti narcisistici tendono a esibire un senso esagerato di importanza personale, cercano l'ammirazione costante dagli altri e possono mostrare comportamenti manipolativi.
Le caratteristiche del narcisismo possono manifestarsi in diversi modi. Le persone affette da narcisismo possono avere un'elevata autostima, ma questa autostima è spesso fragile e dipende dall'approvazione esterna. Sono spesso concentrate su se stesse, focalizzate sul proprio successo e hanno difficoltà a riconoscere e soddisfare le esigenze degli altri.
Gli impatti psicologici del narcisismo possono essere significativi, sia per la persona affetta che per le persone che le circondano. Le relazioni interpersonali possono essere compromesse, poiché il narcisista può manipolare gli altri per soddisfare i propri bisogni e può mostrare una mancanza di empatia e di interesse genuino per gli altri. Inoltre, il narcisismo può contribuire a una scarsa autostima e a una sensazione di vuoto interiore per il narcisista stesso.
È importante comprendere che il narcisismo può essere una condizione complessa, ma ci sono approcci di trattamento efficaci disponibili. La terapia psicologica, come la terapia cognitivo-comportamentale, può aiutare a identificare e modificare i modelli di pensiero distorti e i comportamenti disfunzionali associati al narcisismo. Inoltre, la terapia può favorire lo sviluppo dell'empatia, della consapevolezza emotiva e del miglioramento delle relazioni interpersonali.
Per approfondire i temi del narcisismo patologico, visita il sito https://NarcisismoPatologicoSconfitto.com. Qui troverai risorse, informazioni e supporto per comprendere meglio questa condizione e scoprire strategie per gestirla in modo efficace.
In conclusione, il narcisismo è un disturbo complesso che ha un impatto significativo sulla vita delle persone coinvolte. Comprendere il suo significato, le sue caratteristiche e i suoi impatti psicologici può aiutare ad affrontare questa condizione in modo adeguato. Ricorda che esistono risorse e supporto disponibili per chi vive con il narcisismo patologico. Per approfondire i temi del narcisismo patologico, visita il sito https://NarcisismoPatologicoSconfitto.com.
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susieporta · 19 days ago
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Quando si comincia a lavorare su di sé, si scoprono cose che mettono in discussione le regole e le abitudini all'interno delle quali siamo cresciuti, credendo fossero delle verità assolute.
Può succedere che si diventi consapevoli del fatto che, ad esempio, l'abitudine di essere troppo generosi e disponibili verso gli altri nasconda in realtà un forte bisogno infantile di riconoscimento.
Tale atteggiamento, tuttavia, una volta indagato a fondo, rivela alla nostra coscienza che ci siamo prostituiti affettivamente, perché cercavamo di colmare un nostro vuoto interiore attraverso la manipolazione relazionale.
Ecco allora che la lotta diventa quella tra la verità e il ricongiungimento a sé, e la paura del cambiamento e della separazione dagli altri.
Anche se sappiamo che essere troppo generosi non è più, per noi, una virtù, ma una maschera che nasconde la nostra paura di non essere amati, cambiare tale atteggiamento risveglia la paura della perdita degli altri e dell'abbandono.
Della separazione e della violazione delle regole che ci siamo dati, per entrare in relazione con le altre persone, in modo da ottenere un qualche nutrimento.
Quando comprendiamo che quelle regole non funzionano più, in quanto piuttosto che avvicinarci ci hanno allontanato dalla nostra vera essenza, allora, forse, diventiamo consapevoli che perdere noi stessi è più pericoloso della paura infantile di perdere qualcuno, che per altro molto spesso ci vuole diversi da ciò che realmente siamo.
Cominciamo a preoccuparci davvero per noi e scopriamo che siamo molto diversi dall'immagine che gli altri hanno cucito intorno al nostro corpo.
Tradire questa immagine, spezzarla, e recuperare la nostra vera anima caduta in fondo al pozzo, diventa, a quel punto, una questione di vita o di morte: la nostra.
Una volta attraversato questo ponte così stretto, difficilmente si torna indietro.
Omar Montecchiani
#quandolosentinelcorpodiventareale
#armaturainvisibile #artedilasciarandare #sistemidifensivi #cinqueferite
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ambrenoir · 2 months ago
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Sì, mi isolo, non perché non ami le persone,
ma perché mi esaurisco a contatto con il mondo: il rumore, la folla, le conversazioni troppo lunghe. Mi isolo anche perché preferisco stare da solo piuttosto che circondato da persone che non vibrano sulle mie stesse frequenze.
Non sto dicendo che siano meno interessanti, non ho questa presunzione. Dico semplicemente che siamo diversi. Le nostre sensibilità e percezioni non raggiungono gli stessi vertici.
Dico anche che, più invecchio, più so chi sono, dove sto andando e cosa voglio, e soprattutto cosa non è più in linea con me. Non ho bisogno di compagnia. Non mi sento mai solo, mi sento meravigliosamente bene nel silenzio.
E se ricevo qualcuno, è perché lo desidero, perché ne traggo piacere!
Molto spesso, la mia calma, la mia pace interiore, le mie risorse, il mio lasciare andare, la mia serenità, li attingo dalla mia bolla: "a casa mia", da solo, o "in mezzo alla natura", da solo ancora e sempre.
Non sono asociale, sono un empatico selettivo. Un empatico che rispetta le sue percezioni e ascolta il suo corpo, la sua mente, la sua anima.
Amo profondamente le persone, ascoltarle, consigliarle e aiutarle... Ma dopo tutto questo, il mio "Io" reclama una pausa.
Quindi, se qualcuno si riconosce in queste parole, sappia che, quando passiamo del tempo con qualcuno, non è per riempire un vuoto, ma perché ne abbiamo veramente voglia.
-Eden Cara-
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empito · 24 days ago
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La vita, un tempo incalorata e sorprendente, adesso si staglia davanti ai miei occhi come un panorama sbiadito, privo di quella scintilla misteriosa che la rendeva unica. Le giornate scorrono in un lento abbraccio di monotonia, e ogni esperienza, un tempo fonte di meraviglia, si trasforma ora in una sequenza ripetitiva, priva di novità e di brividi. Mi ritrovo a osservare il mondo con sguardo distaccato, come se i colori fossero sfumati dal trascorrere inesorabile del tempo, lasciando dietro di sé solo l’eco di ciò che un tempo alimentava il mio spirito. Nel silenzio delle mie riflessioni, si annida un vuoto che pesa come l’ombra di un ricordo lontano; è la sensazione di aver smarrito la capacità di essere toccato dalla bellezza, quella magia sottile che regolava ogni attimo della mia esistenza. Cammino lungo strade familiari, un tempo teatro di emozioni travolgenti e scoperte inaspettate, ora ridotte a mere scenografie di una vita che sembra aver perso la sua trama. Persino i lampi fugaci del tramonto, che una volta accendevano il cielo di promesse, appaiono ora spenti, quasi come se l’intero universo avesse deciso di avvolgersi in un manto di indifferenza. C'è una fatica nel risvegliarmi ogni mattina, una pesantezza che trasforma il semplice atto del respirare in un gesto vissuto meccanicamente. I rumori della città, i volti che incontro, persino il fruscio degli alberi sembrano aver perso la loro capacità di emozionare, lasciandomi con la percezione di una realtà sgualcita e priva di significato. Eppure, in questo deserto interiore, si intravede il timido riflesso di una speranza remota: la convinzione che, proprio quando tutto sembra perduto, possa nascondersi il germoglio di un risveglio sincero. Magari, lungo un sentiero non ancora percorso, attende una rinascita capace di riaccendere quella scintilla dimenticata. Fino ad allora, mi aggrappo al ricordo di un passato luminoso, cercando con ogni fibra il sentimento autentico che mi fece tremare il cuore. In questa ricerca, tra l’ombra dell’indifferenza e la luce sfocata di tempi migliori, persevera il desiderio di ritrovare la magia delle piccole cose, convinto che anche nel grigiore dei giorni apparentemente spenti, un battito sincero sa ancora farmi vibrare l’anima.
Empito
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