#Caratteristiche del narcisismo
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ilnarcisismopatologico · 2 years ago
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Narcisismo: Significato, Caratteristiche e Impatti Psicologici
Il narcisismo è un termine che spesso viene utilizzato nel linguaggio comune per descrivere una persona che è eccessivamente concentrata su se stessa, ma in psicologia ha un significato più specifico. Esaminiamo più da vicino il significato del narcisismo, le sue caratteristiche distintive e gli impatti psicologici che può avere.
Il narcisismo, derivato dal mito di Narciso nella mitologia greca, si riferisce a un disturbo narcisistico di personalità caratterizzato da un eccessivo senso di grandezza, una forte necessità di ammirazione e una mancanza di empatia verso gli altri.
Le persone con tratti narcisistici tendono a esibire un senso esagerato di importanza personale, cercano l'ammirazione costante dagli altri e possono mostrare comportamenti manipolativi.
Le caratteristiche del narcisismo possono manifestarsi in diversi modi. Le persone affette da narcisismo possono avere un'elevata autostima, ma questa autostima è spesso fragile e dipende dall'approvazione esterna. Sono spesso concentrate su se stesse, focalizzate sul proprio successo e hanno difficoltà a riconoscere e soddisfare le esigenze degli altri.
Gli impatti psicologici del narcisismo possono essere significativi, sia per la persona affetta che per le persone che le circondano. Le relazioni interpersonali possono essere compromesse, poiché il narcisista può manipolare gli altri per soddisfare i propri bisogni e può mostrare una mancanza di empatia e di interesse genuino per gli altri. Inoltre, il narcisismo può contribuire a una scarsa autostima e a una sensazione di vuoto interiore per il narcisista stesso.
È importante comprendere che il narcisismo può essere una condizione complessa, ma ci sono approcci di trattamento efficaci disponibili. La terapia psicologica, come la terapia cognitivo-comportamentale, può aiutare a identificare e modificare i modelli di pensiero distorti e i comportamenti disfunzionali associati al narcisismo. Inoltre, la terapia può favorire lo sviluppo dell'empatia, della consapevolezza emotiva e del miglioramento delle relazioni interpersonali.
Per approfondire i temi del narcisismo patologico, visita il sito https://NarcisismoPatologicoSconfitto.com. Qui troverai risorse, informazioni e supporto per comprendere meglio questa condizione e scoprire strategie per gestirla in modo efficace.
In conclusione, il narcisismo è un disturbo complesso che ha un impatto significativo sulla vita delle persone coinvolte. Comprendere il suo significato, le sue caratteristiche e i suoi impatti psicologici può aiutare ad affrontare questa condizione in modo adeguato. Ricorda che esistono risorse e supporto disponibili per chi vive con il narcisismo patologico. Per approfondire i temi del narcisismo patologico, visita il sito https://NarcisismoPatologicoSconfitto.com.
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ginogirolimoni · 8 days ago
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Io credo che il comportamento di Trump non segua una logica razionale, né sia dettato da regole economiche, ma sia legato alla psicopatologia personale del soggetto.
Trump, come tanti altri, è uno psicopatico di successo, cioè un malato che proprio per le caratteristiche della sua malattia, raggiunge la notorietà, la fama, la gloria, la ricchezza e il potere.
Negli ambienti psichiatrici USA l’attuale Presidente viene visto come “narcisista maligno” (NM), una sindrome individuata da Erich Fromm nel 1964, poi ripresa da Otto Kernberg, per individuare alcune persone il cui narcisismo travalica nell’antisocialità, vale a dire che le oscillazioni del senso di autostima, il sentirsi talvolta grandiosi e talvolta delle nullità, si ripercuote negativamente su altre e sfortunate persone che incrociano nella loro esistenza un tipo simile e non possiedono le capacità critiche per valutarne la pericolosità, intrecciando con lui rapporti affettivi o di lavoro.
Le caratteristiche del narcisista maligno sono la percezione di un Sé grandioso, autosufficiente, superiore a chiunque altro, per cui tende a svalutare e disprezzare gli altri, e li percepisce solo strumentalmente, servendosene per i suoi scopi, oppure riversando su di loro rabbia, odio, aggressività e persino sadismo.
Possiede una forte tendenza a sedurre o a manipolare gli altri e lo fa in maniera molto più efficace quanto più è intelligente, ma anche il NM meno dotato di intelletto, sviluppa precocemente l’abilità di smuovere sentimenti ed emozioni di aiuto, solidarietà, empatia, pena, accudimento, che egli non possiede affatto, un po’ come i fascisti che invocano per sé la libertà di espressione che loro stessi quando sono al potere negano agli altri.
Al sentimento grandioso di Sé, all’aggressività rivolta verso l’esterno, alla svalutazione altrui, alla manipolazione, alla seduttività, alla mancanza totale di empatia, all’incapacità di autentico contatto umano, all’intolleranza e all’ostilità verso chi la pensa differentemente da lui o chi non serve al loro gioco, all’accentuato sadismo che sfocia in un senso di dominio sull’altro, all’uso egosintonico della violenza (a sentire cioè giusta la violenza che egli esercita sugli altri), alla mancanza di vergogna o di senso di colpa, all’intolleranza verso qualsiasi frustrazione, rifiuto, umiliazione, il non vedersi riconosciuto il valore che egli si attribuisce, o il riconoscimento del suo potere o del suo status, dobbiamo aggiungere un certo “machiavellismo”.
L’atteggiamento cioè di controllare ossessivamente le persone e le situazioni per mantenere elevata la sua autostima, perché questo avvenga il NM utilizza qualsiasi cosa, la seduzione, la manipolazione, il mettere segretamente l’uno contro l’altro e godere di questi dissidi, imporre il suo volere con minacce esplicite, esercitare il potere per i propri scopi, la violenza verbale e/o fisica, fino alla distruzione fisica della vittima predestinata (molti femminicidi sono dovuti a questo dispositivo) o alla distruzione della felicità altrui (colpendo cioè la vittima collateralmente nei suoi affetti più cari: i figli, il nuovo compagno, i parenti più stretti).
Per un NM è meglio essere ricordato con rabbia ed odio da qualcuno, che non essere ricordato affatto; ma l'ideale per lui sarebbe che tutti capissero il suo valore, che è il migliore in assoluto che dovrebbero non solo amarlo, ma adorarlo (perché il semplice amore non basta mai, è come un secchio sfondato che non si riempirà mai d'acqua.
Se non lo ami abbastanza, allora lo odi (non ci sono vie di mezzo), e lui si sentirà autorizzato ad odiarti a sua volta, a disprezzarti, a punirti in ogni modo, spegnendoti per sempre il sorriso, privandoti della tua felicità, della salute (menomandoti), della bellezza (sfregiandoti) e persino della vita stessa, credendosi delle divinità che hanno su di te diritto di vita o di morte.
Detto questo, guardatevi bene intorno, c’è per forza qualcuno vicino a voi che possiede molte o tutte queste caratteristiche da cui fareste bene a starne alla larga, e valutate altresì se quando Trump dice dei leader mondiali che da quando ha messo i dazi: “Sono tutti in fila per baciagli il culo”, non possa rientrare in questa categoria.
E che sarebbe sbagliato trattarlo da leader, ma bisogna utilizzare non categorie logiche ma psicopatologiche per comprenderlo, non ci vogliono statisti, economisti, ma psichiatri, psicoterapeuti e psicologi clinici per capire il suo comportamento.
Che sarebbe sbagliato farsi prendere dalla smania di chiamarlo, di andare in visita in America, di trattare con lui, perché questo lui non lo concepisce come un gesto di buon senso, ma come una sottomissione, un “baciargli il culo”.
un semplice test per riconoscere immancabilmente un narcisista da uno che non lo è, è la provocazione che inventò lo scrittore surrealista francese Philippe Soupault, quando nel 1921 espose in una mostra uno specchi incorniciato dal titolo “ritratto di un imbecille”.
Provate a pensare voi che reazione avreste avuto se nell’osservare il quadro avreste visto voi stessi e avreste letto la dicitura: ne avreste riso, vi avrebbe irritati, vi avrebbe fatto arrabbiare, avreste imprecato contro il pittore? Sottoponete qualcuno allo stesso scherzo, se uno è capace di ridere all’idea di poter essere l’imbecille che sta osservando allo specchio, è lontano dal narcisismo, più si indigna, si arrabbia, invece, inveisce, più c’è dentro fino al collo, se ha reazioni violente o se medita vendetta, allora è un NM.
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blackrosesnymph · 2 years ago
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Ultima cosa, mi faccio un sacco tenerezza per credere di essere così centrale nei tuoi pensieri...un po' perché è narcisistico da parte mia, un po' perché probabilmente non è così e sono una sottona...
Se l'idea del narcisismo di una sottona vi suona assurdo, sappiate che i tratti narcisistici si dividono in due:
sani: coincidono con la stima di sé
malati: stima di sè disorganizzata e disfunzionale (e esattamente così lo è anche quella della dipendente affettiva che ha le sue bellissime caratteristiche forme contorte di manipolazione)
L'unica differenza più banale è:
il narcisista manipola gli altri per sentirsi meno una merda
il dipendente affettivo manipola se stesso (negandosi) perché si sente una merda e così "manipola" il narcisista nel senso che con questo atteggiamento si rende la persona più adatta da avere attorno
ed ecco spiegato in pillole quel meraviglioso scherzo della natura chiamato codipendenza, che non nasce da niente altro che da due sfigati con bassa autostima che collaborano come risposta al trauma non elaborato.
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mindfulness75 · 2 years ago
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COME SI GESTISCE UNA RELAZIONE CON UN NARCISISTA❓
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Sempre più spesso sentiamo parlare di narcisismo o di personalità narcisista come se, negli ultimi tempi, la diffusione della conoscenza di questo concetto sia in aumento. A cosa possiamo attribuirlo❓
Probabilmente, la diffusione della psicologia, tramite social media ed internet, ha agevolato una presa di coscienza di ciò che c’è intorno e di cosa ci succede; sempre più, termini e concetti propri dell’ambito psicologico emergono con forza nella vita di tutti i giorni e diventano argomento di discussione.
Una delle domande che si sta diffondendo sempre di più riguarda il modo in cui occorre approcciarsi ad un narcisista. Come riuscire ad avere e a mantenere una relazione❓
La figura del narcisista attira e incuriosisce e, nonostante a tutti noi sia capitato di conoscerne uno, per molti non è ancora chiaro chi sia realmente.
Chi è il narcisista❓
Come già accennato, la figura del narcisista è probabilmente una delle figure più affascinanti non solo della mitologia, ma anche della psicologia. Tutti si chiedono realmente chi sia davvero il narcisista, quali caratteristiche lo contraddistinguano e come riconoscerlo in breve tempo. Tutti noi ricordiamo la famosa storia in cui Narciso si innamorò della propria immagine; il fatto che ad oggi ci sia un disturbo con questo termine non è casuale.
Si definisce narcisista chi è affetto da narcisismo e quindi dedito al culto esclusivo di sé e della propria personalità. Effettivamente, c’è un chiaro parallelismo tra il mito di Narciso e il narcisista.
Quello che è necessario sottolineare è che questo tipo di caratteristica è, in un certo senso, “normale”: tutti noi, in un certo modo, siamo narcisisti. Chi non ama essere al centro dell’attenzione o essere ammirato❓Insomma, a tutti noi piace. E proprio per questo, molti possono dedicarsi alla cura di sé e della propria immagine.
Il narcisismo, però, può essere visto come un continuum, fino ad arrivare alla vera e propria patologia. Quindi, effettivamente, la personalità narcisistica può anche essere patologica e caratterizzare il narcisista che si sente, appunto, magnifico, con un’autostima molto alta e in un certo senso “esagerata”; egli crede in ciò che fa e crede che questo suo essere gli consenta di “fare e avere tutto”.
I tratti distintivi del narcisista, infatti, sono l’amore verso se stesso, che si esprime tramite un continuo parlare di sé. Ama essere al centro dell’attenzione e vuole che gli altri parlino continuamente di lui; questo, inevitabilmente, lo porta a non ascoltare nessuno. Insomma la conversazione è su di lui e tenuta da lui. Inoltre, ha bisogno di continue attenzioni: gli occhi devono essere  sempre puntati su di lui.
Ha un bisogno continuo di conferme, rispetto alla sua grandiosità: proprio per questo non accetta le critiche, non riflette su se stesso o su ciò che gli viene detto. Tutto ciò di cui ha bisogno❓Un senso di ammirazione e di approvazione dagli altri. Insomma, essere in disaccordo è fuori discussione.
La caratteristica che può lasciarci davvero stupiti❓Il fatto che è incapace di mostrare empatia. Insomma, non è da tutti essere empatici e dare conforto e supporto all’altro. E in questo, il narcisista, è davvero una “frana”; spesso appare crudele, non empatico e soprattutto un manipolatore. Difficilmente riesce a mettersi nei panni dell’altro e a comprendere i suoi stati emotivi.
Come ci si relaziona con chi soffre di narcisismo
Esiste un modo per poter approcciare una persona che appare egoista, crudele, manipolatrice e senza alcun riguardo per l’altro❓
Insomma, un bel dilemma… ed una domanda difficile a cui dare una risposta ben precisa. Sicuramente una relazione con un narcisista non è semplice perché l’altro ha quasi sempre la sensazione che il rapporto sia, in un certo senso, unilaterale. E in questa relazione, il narcisista riceve e basta; infatti, come afferma la criminologa Mammoliti:
“Il narcisista manipola, quindi pensa sempre, anche nella relazione, di ottenere vantaggi propri, che si concretizzano in una vampirizzazione energetica. I narcisisti prendono tutto e all’altro non danno niente, anzi continuano a pretendere di essere ascoltati, seguiti, assecondati in tutto e per tutto. Alla prima ‘disconferma’ provano un’eccessiva permalosità che li porta al ritiro. Più precisamente, quando non sono assecondati si ritirano in se stessi e scartano il soggetto che è nella relazione.”
Da tutto ciò, l’unica soluzione possibile sembrerebbe quella di rompere la relazione con un narcisista e lasciarsi travolgere da un’altra passione.
Molto utile è, invece, cercare di analizzare e capire ciò che può esserci dietro una personalità del genere. Insomma: cosa lo ha reso così❓
È stato dimostrato che, spesso, questo problema è dettato dal DNA, quindi da una parte biologica. Ma non c’è solo questo: fondamentali sono le sue esperienze di vita.
E in questo, il narcisista ha avuto un passato ben chiaro: spesso, infatti, ha avuto un’infanzia caratterizzata da sentimenti di grandiosità, che gli sono stati trasmessi e, in un certo senso, “inculcati”. Probabilmente è stato un bambino sempre super apprezzato, amato e idealizzato e alla fine, anche lui ha creduto in tutto ciò.
Spesso, tutto ciò nasce da un profondo senso di inadeguatezza e da una bassa autostima: in questo caso, il bambino ha vissuto l’infanzia con persone che gli hanno trasmesso questo basso valore di se stesso… e cosa ha fatto, quindi, il futuro narcisista❓Semplicemente si è difeso e si è creato un’autostima alta e un’idea di sé totalmente grandiosa.
Insomma, dietro ogni persona c’è una storia e anche lui ne ha una. La cosa migliore da fare, per avere una relazione con lui, è scoprire chi è realmente e cosa c’è dietro quell’apparente immagine di grandiosità.
Consigli per gestire un rapporto con un narcisista
Quello che dobbiamo chiederci è: “amiamo quella persona"❓Vale la pena affrontare ciò che può sembrarci “troppo grande”❓
Se la risposta è positiva, e sentiamo di amare davvero l’altro, bisogna fare qualche sforzo. Ogni persona ha una storia e ha delle caratteristiche peculiari. Insomma, per fortuna siamo tutti diversi. Ma quindi perché non scoprire la sua storia❓Perché non dargli una seconda possibilità e conoscere realmente chi è e cosa desidera davvero❓
Se non è possibile da soli, ci sono così tante possibilità di trattamento psicologico online o dal vivo sia individuali che di coppia: basta darsi una possibilità.
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thedaimoncoach · 11 days ago
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Riconoscere le diverse forme di narcisismo e come affrontarle
La comprensione delle differenze tra narcisismo grandioso e narcisismo vulnerabile è essenziale per riconoscere le varie manifestazioni del disturbo narcisistico di personalità (NPD). Oltre a queste due principali tipologie, esistono altre varianti di narcisismo. Vediamo nel dettaglio: Narcisista grandioso Caratteristiche principali: Eccessiva autostima:��I narcisisti grandiosi tendono a…
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1-su-un-milione · 26 days ago
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Non riesco a dormire, sono traumatizzata, ferita, delusa e arrabbiata
Ho preparato tutte le sue cose, mi ha detto e fatto capire che gli servono da vendere. Ho provato ancora una volta, ho parlato in modo gentile, ma lui con me è arrabbiato. Tutto ciò che non va e colpa mia. È cattivo, cinico, insensibile e crudele. Se ne è andato un giorno come tanti, semza parlarne, senza avvertire, e senza rimorso. Così, come se fossi niente. Non gli servivo più. Mi ha buttata via come un giocattolo vecchio. E fuori di testa, da un anno vive cercando di credere a queste sue fantasie, e malato purtroppo. Ha tutte le caratteristiche delle patologie che un dottore gli ha diagnosticato... Narcisismo, sociopatico e psicopatico. Quanto mi sento stupida, ho creduto che questa volta volesse cambiare, siamo tornati esattamente quando sono venuta qui, fuori controllo. Ha offeso mio padre, e nella conversazione mi ha detto che sta cercando una nuova donna, giovane perché io a 51 anni son vecchia. Questo mi ha ferito, parla lui che a 53 è impotente, 3 denti, niente soldi, insomma non se lo può permettere. Ho sentito dalla voce che non è a posto. È lui non vuole parlare perché sa che capisco, dietro la maschera. Ho conosciuto l uomo buono e insicuro e dolce e poi il mostro crudele. Non voglio problemi, gli ho dato più del dovuto. Ma lui non sa gestire i soldi, è yn alcolizzato in astinenza perché mancano i soldi. Dell uomo che amo è rimasto così poco. Ma una cosa che mi sono promessa è che se vuole andare è non si ferma, questa volta non lo fermo. Se si trova un altra donna chiudo definitivamente quella porta per sempre. Non ci sono possibilità. Ma mi rendo conto che devo amarmi, devo essere la mia priorità. Me lo devo dopo tutto il dolore. La speranza che lui decida e capisca di chiedere aiuto, si sta esaurendo. Mi rendo conto purtroppo che è troppo lontano. Ho socchiuso la mia porta. Non sä vedere il valore Dell amore vero, sa usare le persone. Si è perfino inscritto nella lista politica, lui dovrebbe non stressarsi troppo, sovraccaricare il cervello. Yutti dottori me lo hanno sempre detto. Ma nessuno lo ferma e nessuno capisce il pericolo e io non posso fare niente, né dire niente, lui non ascolta. E terribile amare qualcuno e vedere che si autodistrugge ma non posso fare niente.
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Narcisismo: Cos'è e come comportarsi con una persona narcisistica. Di Alessandria today
Un’analisi del narcisismo: caratteristiche, problemi e possibili soluzioni. Il narcisismo è una condizione psicologica caratterizzata da un eccessivo amore per sé stessi, che spesso si traduce in un comportamento egocentrico e manipolativo.
Un’analisi del narcisismo: caratteristiche, problemi e possibili soluzioni.Il narcisismo è una condizione psicologica caratterizzata da un eccessivo amore per sé stessi, che spesso si traduce in un comportamento egocentrico e manipolativo. Questo tratto, che può variare da una lieve tendenza a una vera e propria patologia (disturbo narcisistico della personalità), ha un impatto significativo…
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narcisistiedemoni · 10 months ago
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Potrebbe un narcisista provare davvero la felicità? In questo nuovo video, esploro il concetto di narcisismo e mi interrogo se chi soffre di questo disturbo della personalità possa sperimentare quella sensazione di pienezza e di appagamento che noi tutti cerchiamo.
Nel video, analizzo le caratteristiche principali del narcisismo e le dinamiche emotive che lo sottendono. Riuscirà un narcisista a provare gioia, soddisfazione e amore autentico, o rimarrà intrappolato in un ciclo di vuoto e di ricerca compulsiva di ammirazione?
Vi invito a guardare il video e a condividere le vostre riflessioni. Insieme possiamo comprendere meglio questa complessa condizione e le possibilità di miglioramento per chi ne soffre.
[https://youtu.be/nRTRt5ilqEw?si=jWpCm_b_SZn0o7vr]
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danzameccanica · 9 years ago
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Dopo il successo di The Principle of Evil Made Flesh i Cradle of Filth hanno iniziato a scalare le vette della popolarità del metal estremo, grazie alla massiccia presenza delle tastiere e della creazione di un immaginario gothic ma spinto verso il vampirismo e verso la letteratura inglese del XIX secolo. Certo, la loro iconografia e il loro modo di comporre – teatrale, eccessivo, barocco – riusciva a creare ambientazioni e suggestioni gotiche ben più impressionanti e vivide rispetto ai connazionali Anathema o Paradise Lost. Visto che la Cacophonous li teneva al guinzaglio per una seconda release, Dani e soci hanno sfornato Vempire – Dark Faerytales in Phallustein raffinando le sonorità rispetto al debut, potenziandole e puntando tutto sull’evocazione mistica di scenari cimiteriali e decadenti.
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Vempire è un EP che fu spacciato subito per un secondo album ma aveva pochi brani nel suo pallottoliere, anche se lunghi e articolati come non mai. Anomalo il primo intro "Ebony Dressed for Sunset" che lancia l’ascoltatore verso "The Forest Whispers my Name", rielaborata in versione più aggressiva e compatta rispetto alla precedente versione presente sul debut. "Queen of Winter, Throned" è il fulcro più importante dell’EP: una traccia lunghissima (10 minuti), progressiva e dinamica come un cortometraggio. Le linee vocali di Dani passano continuamente da un registro all’altro, dal narrativo al growl atmosferico allo screaming più assassino; Sarah Jezebel Deva fa da controcanto in questo teatro della crudeltà. Memorabile l’interludio subito prima dell’introduzione, citando “"oh listen to them, the children of the night, what sweet music they make” dal Dracula di Bram Stoker e da "A Dream of Wolves in the Snow"nell’album precedente. Dopo una notevole "Nocturnal Supremacy" questo secondo opus si conlude con la ferocissima "The Rape and Ruin of the Angels", uno dei brani più aggressivi in assoluto di tutta la discografia dei Cradle, con riff e soluzioni di composizione affini al successivo Dusk and Her Embrace e un interludio tanto simile a "Antikrist" dei Dimmu Borgir. La cosa particolare dei Cradle of Filth è che da sempre sono riusciti a rielaborare un certo tipo di heavy metal, della NWOBHM, in chiave extreme; quasi tutti i riff di Vempire sembrano cavalcate alla Iron Maiden velocizzate e arricchite di tremolo. Il doppio pedale ossessivo di Nick Barker, le voci narranti, i synth funerei riescono a creare una dimensione cinematografica davvero inedita per l’epoca, senza mancare di crudeltà, vampirismo ed erotismo: caratteristiche che diventeranno da questo momento in poi indispensabili nell’iconografia dei Cradle of Filth. Testi magistrali e poesie composte come nel secolo scorso sono solo i dettagli che vanno ad arricchire ancora di più un lavoro di artigianato già ricco e complesso, fatto di interludi erotici e saffici, di ispirazioni cavalleresche; un gioco fatto di richiami e ricalchi che hanno a che fare col gotico e decadente, descrivendo un mondo di arazzi, di narcisismo, romanticismo e omicidio (colonna sonora perfetta per i Castlevania che uscivano in quegli anni).
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maurobroccalifecoach · 1 year ago
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L'Enneagramma è uno strumento psicologico potente che offre una mappa dettagliata dei diversi tipi di personalità, fornendo una profonda comprensione dei comportamenti umani e dei modelli di pensiero.
Tra i vari tipi, il Tipo 3 si distingue per le sue caratteristiche distintive e, in alcuni casi, può essere associato a tratti narcisistici.
In questo articolo, esploreremo il Tipo 3 e il disturbo narcisistico attraverso la lente dell'Enneagramma, con l'assistenza e l'analisi di Mauro Brocca, rinomato Life Mental Coach specializzato nell'applicazione dell'Enneagramma.
Il Tipo 3 e il Disturbo Narcisistico: Il Tipo 3 dell'Enneagramma è noto per la sua ambizione, la ricerca del successo e l'immagine di sé orientata al raggiungimento degli obiettivi. Tuttavia, quando queste caratteristiche sono accentuate in modo eccessivo e disfunzionale, possono manifestarsi comportamenti che riflettono il disturbo narcisistico.
Il narcisismo è caratterizzato da un eccessivo bisogno di ammirazione, una mancanza di empatia e una tendenza a sfruttare gli altri per il proprio guadagno personale.
Analisi con Mauro Brocca: Abbiamo avuto il privilegio di intervistare Mauro Brocca, esperto Life Mental Coach, per ottenere la sua prospettiva sull'interconnessione tra il Tipo 3 dell'Enneagramma e il disturbo narcisistico.
Secondo Brocca, "Il Tipo 3 è spesso guidato dalla ricerca di successo esterno e di riconoscimento sociale.
Mauro Brocca Life & Mental Coach
https://maurobroccalifecoach.wixsite.com/maurobrocca
Coaching online:
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Voucher:
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#Enneagramma #Tipo3 #DisturboNarcisistico #Autoconsapevolezza #CrescitaPersonale #MauroBrocca #LifeMentalCoach
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m2024a · 1 year ago
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Seguici sul:https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/01/chiara-ferragni-lo-psicologo-prova.html Chiara Ferragni, lo psicologo: «Prova vergogna, impotenza e sensi di colpa». Cos'è la terapia EMDR seguita dall'influencer «Dalla colpa alla vergogna all'inadeguatezza, fino all'impotenza di non riuscire a cambiare la situazione». Sono queste le emozioni che sta vivendo Chiara Ferragni a causa della gogna mediatica. Le sottolinea lo psicologo Andrea Botti, uno dei professionisti più seguiti su Instagram che si occupa di ansia e crescita personale. L'influncer è costantemente oggetto di insulti sui social, ma riceve anche continui attacchi dai media. Quale soluzione? L'influencer non ha mai nascosto di far ricorso alla terapia EMDR. Come funziona? Ma soprattutto: cosa sta provando la moglie di Fedez? Ferragni, spunta l'incognita cachet di Sanremo. Meno 30mila follower (malgrado il ritorno sui social) e negozi vuoti: cosa non ha funzionato Cos'è la terapia EMDR che segue la Ferragni? La terapia EMDR è uno strumento di elaborazione del trauma, che è trasversale a orientamenti psicoterapeutici differenti. Richiede una specializzazione ad hoc e si focalizza sul ricordo di episodi traumatici o di eventi stressanti a livello emotivo. Attraverso la stimolazione degli occhi, riesce piano piano a desensibilizzare l'intensità dei ricordi traumatici ed emotivamente stressanti. In questa maniera la persona riesce a viverli in modo più distanziato e a subire in modo minore le conseguenze di un trauma o di un'esperienza emotiva particolarmente stressante. La tecnica risale a Francine Shapiro, una ricercatrice americana a fine anni 80. È uno strumento che va al di là dell'orientamento psicoterapeutico del professionista e richiede un master ad hoc. Quali sono i rischi dei social? Il periodo che sta attraversando l'influencer non cambia da quello che ogni essere umano potrebbe provare in una situazione di questo tipo. Specialmente quando si viene a creare una gogna mediatica. I social, e le piattaforme digitali, oggi offrono delle possibilità interessanti a livello di divulgazione, di comunicazione e di business, ma dall'altra parte prevedono anche un'esposizione. E chi si espone è anche facilmente oggetto di insulti, di rapidi giudizi. I commenti negativi possono fare veramente male emotivamente alla persona che le subisce. Quali sono le caratteristiche di chi insulta? Spesso e volentieri c'è una sorta di invidia distruttiva da parte di queste persone, che provano quasi una forma di piacere nel vedere delle personalità di successo vivere un momento di difficoltà. C'è un termine tedesco per questo tipo di situazioni, è la schadenfreude. Ovvero la malignità intrinseca che ci può essere nell'essere umano nel vedere una persona di successo affondare o vivere un momento di difficoltà. Perché ha scelto il silenzio? Che periodo sta attraversando? Dalla colpa alla vergogna all'inadeguatezza, fino all'impotenza di non riuscire a cambiare una situazione. Il momento di silenzio serve per far calmare un po' le acque e superare questa gogna mediatica. Far placare questi animi che vanno a giudicare in modo rapido, questi "odiatori" seriali. Con l'idea di tornare in un secondo momento chiedendo scusa per l'errore commesso, riparando a questo errore e assumendosi le proprie responsabilità ed evidenziando quello che può essere il sistema di valori della persona. Fedez ha avuto difficoltà in passato a stare accanto alla moglie (vedi il caso di Sanremo). Ora? È fondamentale avere una vicinanza del partner, della famiglia, degli amici. È importante cercare di circondarci delle persone che ci vogliono bene. C'è chi ha definito la Ferragni una "narcisista patologica". Quando parliamo di narcisismo stiamo parlando di una categoria diagnostica, di un disturbo di personalità che richiede quindi per essere diagnosticato il parere di un professionista e il rispetto di tutta una serie di caratteristiche diagnostiche. Utilizzando il manuale che usiamo noi professionisti, che è il dsm5. Oltre a non esserci gli elementi per fare questa tipologia di diagnosi, bisogna stare anche attenti a utilizzare il termine narcisista patologico, perché in quest'ultimo periodo è anche un termine molto in voga molto utilizzato sul tema della dipendenza affettiva e delle relazioni tossiche. Il rischio è creare uno stigma, stigmatizzare la figura di chi soffre di un disturbo di personalità narcisistico. Il narcisismo, in questi termini, costituisce una psicopatologia peraltro con una forma di sofferenza egosintonica. Quindi è un disturbo di personalità per cui è difficile per la persona chiedere aiuto, e stigmatizzare non aiuta. Il pericolo è far passare il narcisista come un "cattivo", quando in realtà è una persona che soffre.
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ilnarcisismopatologico · 2 years ago
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Narcisista Patologico: Caratteristiche Distintive e Possibili Aiuti
Il narcisismo patologico è un disturbo che presenta caratteristiche distintive che lo differenziano dal semplice comportamento egocentrico. In questo articolo, esploreremo le peculiarità del narcisista patologico e parleremo dei possibili aiuti disponibili per affrontare questa condizione complessa.
Il narcisista patologico si distingue per un'eccessiva ammirazione di sé, una visione distorta della propria grandezza e un bisogno costante di attenzione e lode dagli altri. Queste caratteristiche vanno oltre il semplice narcisismo comune e possono portare a comportamenti manipolativi, una mancanza di empatia e una costante ricerca di gratificazione personale.
Uno dei tratti più riconoscibili del narcisista patologico è la mancanza di empatia. Queste persone tendono a mostrare una totale disinteresse verso i sentimenti e i bisogni degli altri, focalizzandosi esclusivamente su se stessi. Inoltre, il narcisista patologico ha una continua necessità di ammirazione e ha difficoltà ad accettare critiche o fallimenti. La sua autostima è fragile e dipende dall'approvazione esterna.
Affrontare il narcisismo patologico richiede un'attenzione adeguata e l'intervento di professionisti qualificati. La terapia psicologica, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale, può essere un aiuto prezioso per il narcisista patologico. Questo tipo di terapia può aiutare a esplorare e modificare i modelli di pensiero distorti, sviluppare l'empatia e apprendere strategie per migliorare le relazioni interpersonali.
Inoltre, la consapevolezza emotiva è un elemento cruciale nel percorso di guarigione del narcisista patologico. Imparare a riconoscere e gestire le proprie emozioni può contribuire a ridurre la dipendenza dall'approvazione esterna e favorire una maggiore autostima basata su reali successi personali.
Per approfondire i temi del narcisismo patologico, visita il sito https://NarcisismoPatologicoSconfitto.com. Qui troverai risorse, informazioni e supporto per comprendere meglio questa condizione e scoprire possibili aiuti per affrontare il narcisismo patologico.
In conclusione, il narcisista patologico si distingue per caratteristiche peculiari che lo differenziano dal comportamento egocentrico comune. Riconoscere queste caratteristiche e cercare l'aiuto adeguato è fondamentale per affrontare il narcisismo patologico in modo efficace. Ricorda che esistono risorse disponibili per coloro che desiderano comprendere e affrontare questa condizione complessa. Per approfondire i temi del narcisismo patologico, visita il sito https://NarcisismoPatologicoSconfitto.com.
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gregor-samsung · 2 years ago
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“ Ai tempi del singolarismo il nome può essere ancora religioso e/o identitario, anche fortemente identitario, come nelle comunità ebraiche oggi in Europa in cui si danno ai figli maschi prevalentemente nomi identitari quali Ariel, Gad, Dan o Ephraim, fenomeno peraltro in forte crescita anche nelle comunità arabo-musulmane. Nel caso delle comunità turche, africane, asiatiche ma anche polacche e portoghesi, la scelta del nome per i figli marca il grado di desiderio di assimilazione dei genitori: se si adottano nomi europei – francesi, italiani – ciò vuol dire che li si considera dei facilitatori, passe-partout per la scuola e la vita sociale in genere. Interessante in Europa la crescita dei nomi di origine anglosassone e americano-hollywoodiana, dove si sprecano i Kevin, Dylan e Brandon, come pure i Jason, Steven, Johnny, Jonathan che erano poi i nomi dei capi piú in vista dei gilets jaunes francesi. I loro genitori, avendoli cosí chiamati, rivelano di essere probabilmente people from somewhere, stanziali, provenienti da categorie sociali deluse, rancorose e a reddito basso; persone lasciate indietro dalla globalizzazione, residenti nelle periferie urbane e nelle zone ex industrializzate, al contrario delle élite o people from anywhere, cosmopolite, dotate di redditi alti e di buona istruzione, composte da abitanti delle aree metropolitane e delle città universitarie, ottimisti, istruiti e mobili sul globo. Lo nota il politologo francese Jérôme Fourquet, che presenta una brillante analisi della società francese contemporanea appoggiando le sue considerazioni anche su quella branca dell’onomastica – studio dei nomi di persona e di luogo – che è propriamente l’antroponimia o esame dei nomi propri di persona; essa permette infatti di aprire una breccia nell’analisi profonda dei comportamenti e delle mentalità delle persone proprio perché il nome è un forte marcatore culturale [J. FOURQUET, L’Archipel francais. Naissance d’une nation multiple et divisée, Seuil, Paris 2019].
Il declino del nome Marie per le bambine (dal 20 per cento degli inizi del Novecento all’attuale 1 per cento) aggiorna per esempio sulla mutazione culturale che ha portato la Francia da nazione roccaforte del cattolicesimo a paese in cui l’abbandono di tale religione è di cosí vasta portata che si suppone che le persone che ancora frequentano la chiesa spariranno nel giro di una generazione. Al declino di Marie corrisponde, in alcune zone, la marcata ascesa di Jason, tale da permettere, alla luce delle considerazioni precedenti, una sovrapposizione tra la cartina della diffusione di tale nome (cui si aggiungono Kevin e Dylan) e quella del voto a favore del Front, poi Rassemblement National, di Marine Le Pen. Si contano ai nostri giorni in Francia 13 000 nomi diversi registrati ogni anno allo stato civile (sempre in Francia è stata riconosciuta nel 1993 la totale libertà nell’attribuzione dei nomi dei figli). La straordinaria diversificazione dei nomi è segnale speculare sia delle caratteristiche negative del cosiddetto individualismo esasperato, quindi narcisismo di massa, iolatria, promozione del sé ecc., sia di quelle piú specifiche del singolarismo, quindi il bisogno di distinzione senza limiti per sentirsi confermati quali esseri unici, speciali, straordinari. L’esplosione della varietà dei nomi, la loro straordinaria diversificazione, è manifestazione non soltanto di narcisismo di massa ma anche di volontà di singolarizzazione da parte dei genitori. Si tratta di una prassi che non è esercitata soltanto dal terzo cosmopolita e globalizzato della società, ma che si estende anche – dal momento che è praticabile senza sforzo e impegno alcuno – anche al terzo cosiddetto «basso», che condivide con la fascia alta in Italia, ad esempio, nomi quali Melusina, Morgana, Asia o Ginevra per le bambine, Oceano, Falco, Leone, Orso per i maschietti. Il nome insomma deve in qualche modo marcare le distanze da coloro dai quali si intende distinguersi e insieme affermare le somiglianze con coloro con i quali ci si identifica o ai quali ci si vorrebbe avvicinare a basso costo. Nella montata galoppante dell’individualismo e del singolarismo interviene anche, aggiungiamo qui brevemente, la diffusione del tatuaggio, questa volta nella direzione contraria: dalle classi basse dove il tatuaggio era inciso sul corpo del marinaio e del galeotto, alle classi medio-alte nella loro ricerca di segnali di distinzione e unicità. “
Francesca Rigotti, L’era del singolo, Einaudi (collana Vele), 2021. [Libro elettronico]
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mindfulness75 · 2 years ago
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LA DINAMICA DELLE RELAZIONI CON UNA PERSONALITÀ NARCISISTA: COSA C'È DA SAPERE❓
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Il Narcisismo e le Relazioni di Coppia: Come Riconoscerlo e Affrontarlo
La Personalità Narcisista e il Suo Impatto sulle Relazioni
Negli ultimi tempi, il termine "narcisismo" sembra essere sempre più diffuso nelle conversazioni quotidiane. Questo perché sempre più persone raccontano le loro esperienze di relazioni con individui con Personalità Narcisista. Ma come possiamo riconoscere una Personalità Narcisista in una relazione❓
Il Mito di Narciso e il Narcisismo Patologico
Il mito di Narciso, un giovane di straordinaria bellezza innamorato di se stesso, può aiutarci a comprendere il narcisismo. Così come Narciso era perdutamente innamorato di sé stesso, il narcisista è altamente concentrato su se stesso e i suoi bisogni.
Ma non tutto il narcisismo è patologico. In piccole dosi, il narcisismo è normale e può persino contribuire a una sana autostima. Diventa patologico quando raggiunge livelli estremi, come descritto nel DSM-5, con caratteristiche come grandiosità, necessità di ammirazione e mancanza di empatia.
Il Narcisismo Patologico nelle Relazioni di Coppia
Il narcisismo patologico può rendere estremamente difficile una relazione di coppia. Il narcisista pone se stesso al centro della relazione, cercando costantemente l'approvazione e l'ammirazione del partner. L'altro diventa un dispensatore di lodi e affetto, con l'unico scopo di soddisfare i bisogni del narcisista.
Tuttavia, il narcisista può inizialmente sembrare attraente, sicuro di sé e carismatico, il che spesso porta le persone a innamorarsi di lui. Solo più tardi nella relazione emergono i comportamenti egocentrici, le critiche costanti e la manipolazione emotiva.
Tipi di Narcisismo: Overt e Covert
Esistono due tipi principali di narcisismo patologico: overt e covert. Il narcisista overt è arrogante e cerca di mascherare la sua bassa autostima con un comportamento grandioso. Dall'altra parte, il narcisista covert affronta gli stessi problemi di autostima ma in modo diverso, spesso provando vergogna e evitando le relazioni sociali.
Cosa Fare se si è in una Relazione con un Narcisista
La consapevolezza è la chiave per affrontare una relazione con un narcisista. Riconoscere i segnali evidenti è il primo passo per liberarsi dalla trappola della dipendenza emotiva.
Tuttavia, è importante capire che è estremamente difficile cambiare un narcisista. La vera forza sta nel prendere decisioni coraggiose per il proprio benessere, invece di cercare di cambiare qualcun altro.
Affrontare una relazione con una Personalità Narcisista può essere difficile, ma con la consapevolezza e la forza interiore, è possibile trovare la via d'uscita.
Vuoi comprendere meglio la dinamica delle relazioni con una personalità narcisista? Scopri tutto ciò che c'è da sapere per affrontare e gestire con successo queste situazioni. Contattami per ottenere le conoscenze necessarie e migliorare le tue relazioni.
Tito Bisson
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Caratteristiche del narcisismo “sano”:
•Autostima stabile (senza essere improntati alla grandiosità o a sentimenti di inferiorità)
• Empatia
• Equilibrio nell’amor proprio
• Relazioni autentiche e piacevoli (e non finalizzate ad ottenere ammirazione o uno scopo)
• Capacità di provare gioia per i successi propri e altrui
(IG: valentinavazzana_psicologa)
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dama-velata · 4 years ago
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Vorrei parlare di una cosa che mi sta molto a cuore, di cui mi sono accorta in un barlume di lucidità psichica. Lo scrivo qui, un po’ perché sono arrabbiata con te e un po’ per promemoria per me: 
abbandonare qualsiasi tipo di relazione amorosa, lavorativa, amichevole con una persona narcisista patologica perché è  deleteria, sottile e  distrugge silenziosamente. 
La relazione con un narcisista può portare a conseguenze devastanti. Il partner del narcisista può infatti annullarsi totalmente per lui, arrivando a mettere in secondo piano tutte le sue esigenze e i suoi bisogni, può manifestare sensazioni di vuoto interno, confusione e rabbia per i comportamenti ingiusti del partner che la vittima non riesce a spiegarsi. Ci si sente soli e incompresi e si pensa di essere il problema nella coppia e addossandosi colpe che in realtà non ha. Ci si sente sbagliati.  A livello individuale agisce facendolo sentire sempre più fragile attraverso l’uso della critica, che dapprima usa in modo sottile, poi sempre più pesante. Riesce a far sentire l’altro una nullità, insicuro di sé, spesso privo di valore. A livello verbale alterna momenti di dolcezza a momenti di aggressività e sono proprio queste oscillazioni a rendere ancora più dipendente il partner, che si destabilizza e non sa più come comportarsi. Esita a perdonarlo e poi lo perdona pensando che cambierà. Attraverso i maltrattamenti (psicologici, emotivi e molto più raramente fisici) il partner si paralizza, perdendo così le proprie capacità.
Dall’esterno la persona con elevati livelli di narcisismo sembra “la persona ideale”, quella che tutti sognano, inserita molto bene a livello sociale e professionale. Solitamente è abile nell’apparire per quello che non è, prima forma di manipolazione che mette in atto. E’ spesso molto dotato a livello intellettuale e appare molto sicuro di sé, anche se ha bisogno di nutrire costantemente la propria autostima. Quando predomina il narcisismo patologico l’altro non esiste, e tutti i tentativi che il partner farà per cercare di cambiare la persona saranno inutili. Il narcisista è infatti insensibile alla sofferenza altrui, non è empatico e non sa provare sentimenti, anche se fa di tutto per apparire una persona sensibile ed empatica. Proprio a causa di questa mancata empatia il narcisista riesce molto facilmente a sfruttare e manipolare le persone se non corrispondono al suo ideale. Questa tendenza a mantenere la propria autostima elevata ha conseguenze anche nei rapporti intimi e sono legate alle caratteristiche psicologiche dell’altro partner: può portare alla rottura nel momento in cui anche il partner manifesta il suo bisogno di essere riconosciuto e apprezzato e nel momento in cui presenta richieste che mettono in secondo piano le esigenze del soggetto narcisista oppure può portare ad una relazione patologica difficile da interrompere e che può portare anche a eventi tragici poichè alimentata nella coppia da un gioco di ruolo inconscio vittima/aggressore.
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