#linguaggio dei fiori
Explore tagged Tumblr posts
fioredialabastro · 1 year ago
Text
Tumblr media
Nel linguaggio dei fiori, le ortensie significano "distacco".
Tuttavia, a me piace pensare che non si riferiscano all'atteggiamento, bensì al dare un taglio al passato per iniziare qualcosa di diverso. Non a caso, sono fiori che crescono meglio se esposti a Nord, punto cardinale per eccellenza di ogni nuovo cammino. 💙
7 notes · View notes
umi-no-onnanoko · 18 days ago
Text
Tumblr media
3 notes · View notes
maimoncat · 8 months ago
Text
Tumblr media
Ich wollte mal nachschlagen, was die Bedeutung der Kamelie in der Blumensprache sei, und das erste was ich fand, war dieses wunderbare Zitat:
"Nur einen Tadel hat die Kameliablume; sie ist geruchlos."
Alexander Bixio, "Der Landwirth des neunzehnten Jahrhunderts, oder das Ganze der Landwirthschaft, Teil 6: die Gärtnerei, nebst einem Überblick über das Gartenwesen von Europa überhaupt und einem vollständigen Gartenkalender"
Und ich fand die Idee, dass der erblindete Leshy die Blumen seines Reiches nicht mehr auf irgendeiner Weise genießen könnte, irgendwie ansprechend, also musste ich das einfach mal zeichnen.
(P. S. In der Blumensprache steht die Kamelie für Dauer der Hingabe, Dankbarkeit und Harmonie)
Tumblr media
I wanted to check what the camellia means in flower language, and the first thing I came across was this lovely quote:
"The camellia flower has but one flaw; it is without scent."
Jacques-Alexandre Bixio, "Maison rustique du 19e siècle"
And the idea, that the blind Leshy could never again fully enjoy the flowers of his domain, wouldn't leave my mind, so I had to draw it.
(P. S. In flower language camellias stand for long-lasting devotion, gratitude and harmony)
Tumblr media
Volevo controllare quale fosse il significato della camelia nel linguagggio dei fiori, per vedere se centrasse in qualche modo in Cult of the Lamb, e la prima cosa che ho trovato è stata questa adorabile citazione:
"La camelia ha un'unica pecca: non ha profumo"
Giacomo Alessandro Bixio, "maison rustique du 19e siècle"
e l'idea che l'accecato Leshy non possa mai più godere dei fiori del suo regno non mi voleva lasciare la testa. Così ho disegnato questo.
(P. S. Nel linguaggio dei fiori, la camelia rappresenta devozione durature, gratitudine ed armonia)
51 notes · View notes
angelap3 · 7 months ago
Text
Tumblr media
La leggenda del Soffione 🥀
"Secondo una leggenda irlandese, la corolla del soffione è la dimora delle fate, un tempo erano libere di scorrazzare nei prati. Quando la terra era abitata solo da gnomi, elfi e fate, queste creature vivevano liberamente nella natura. L’arrivo dell’uomo li costrinse a rifugiarsi nei boschi. Ma le fate avevano dei vestiti troppo sgargianti per riuscire a mimetizzarsi con l’ambiente circostante.
Per questo motivo, furono costrette a trasformarsi in denti di leone, mantenendo però la loro fierezza. Anche se calpestato dall’uomo,infatti, il soffione torna sempre in posizione eretta!
Il significato 🥀
Nel linguaggio dei fiori, il soffione simboleggia la forza, la speranza e la fiducia. È inoltre legato all’idea del distacco e del viaggio. Questo perché inizialmente i semi sono legati al pappo, la loro appendice soffice, e sembra non vogliano staccarsene; poi si lasciano trasportare dal vento, dapprima timorosi, poi sempre più impavidi, pronti a intraprendere un nuovo viaggio, a sperimentare nuove avventure. Superata la paura iniziale, si lasciano andare al flusso della vita, curiosi di nuove scoperte, pronti a generare nuova vita.
Il loro percorso rappresenta una metafora perfetta della vita: per poter fiorire, ciascuno deve staccarsi dalla propria origine, affrontando il proprio viaggio senza paura, pronto a lottare contro le intemperie e a cogliere ogni opportunità." 🥀
29 notes · View notes
poesiablog60 · 7 months ago
Text
Buongiorno...
Felice chi lancia i pensieri come allodole
in libero volo verso cieli nel mattino!
Felice chi, semplice, si libra sulla vita e intende
il linguaggio dei fiori e delle cose mute!
Charles Baudelaire
Tumblr media
18 notes · View notes
romantiscetticismo · 9 months ago
Text
Tumblr media
Rita Montagnana, antifascista che aveva preso parte alle lotte partigiane, e Teresa Mattei, militante comunista, proposero il rametto di mimosa come simbolo della forza, luminosità ed energia delle donne. Nel linguaggio dei fiori il significato della mimosa è legato appunto alla forza e femminilità ma è anche utilizzata per esprimere libertà, autonomia e sensibilità.. tutte caratteristiche e qualità che si sposano perfettamente con la causa e con il genere femminile. Fiorisce i primi di Marzo, cresce spontaneamente in tutto il Paese, non ha dunque un costo eccessivo ed è alla portata di tutti.
7 notes · View notes
principessa-6 · 1 month ago
Text
Tumblr media
Il linguaggio dei fiori è un linguaggio sublime, è il linguaggio dei cuori.
È un linguaggio le cui regole sono i colori e la cui eloquenza è la buona scelta,
in quanto suscitano i sentimenti e accendono le emozioni...🤍 💜 🤍
4 notes · View notes
zero-per-cento · 1 month ago
Text
Cambiare anima è come togliersi un vestito di fiori o una gabbia di spine dal cuore.
Dentro giace la forma del nostro sorriso e delle nostre lacrime.
È tutto così astratto e al contempo concreto.
Lo senti ma non puoi spiegarlo.
Le parole non possono arrivare dove le emozioni parlano.
È un linguaggio al di là dei fonemi, che giunge oltre il punto del cielo sfiorato dalla Torre di Babele.
Eppure se chiudiamo gli occhi esistono infinite metafore con cui possiamo descrivere l'intensità di ciò che sentiamo e modellarne il volto nello spazio visibile.
E ancora non basta.
E ancora è troppo o troppo poco.
Un codice alieno quello che ci alberga nello spirito.
Scarsi gli strumenti per decifrarne ogni sfumatura.
Forse nel domani che supera il domani, qualcuno ci insegnerà un nuovo alfabeto e noi impareremo a capire, a capirci.
2 notes · View notes
vecchiorovere · 1 month ago
Text
Tumblr media
"I fiori del male" (Les Fleurs du mal) è una delle opere più celebri e influenti della letteratura francese, pubblicata per la prima volta nel 1857. Questa raccolta di poesie rappresenta un viaggio profondo e oscuro nell'animo umano, esplorando temi come la bellezza, la decadenza, l'amore, la morte e la ribellione.
Baudelaire utilizza un linguaggio ricco e simbolico per descrivere la sua visione del mondo, spesso caratterizzata da un senso di spleen, un termine che indica una profonda malinconia e noia esistenziale. Le poesie sono suddivise in sei sezioni principali: Spleen e Ideale, Quadri Parigini, Il Vino, I Fiori del Male, La Rivolta e La Morte.
Ogni sezione rappresenta una fase del percorso esistenziale del poeta, dalla consapevolezza della propria diversità rispetto al mondo esterno, alle esperienze nella vita degradata della metropoli, fino al desiderio di fuga nell'alcol e nelle droghe, e infine alla ribellione contro Dio e al rifiuto totale del mondo attraverso la morte.
Baudelaire riesce a trasformare la corruzione e la volgarità della società contemporanea in arte, creando una bellezza che solo la poesia può realizzare. La sua capacità di vedere oltre le apparenze e di rivelare una realtà più profonda e autentica è uno degli aspetti più affascinanti della sua opera.
Charles Pierre Baudelaire nacque il 9 aprile 1821 a Parigi, figlio di Joseph-François Baudelaire, un funzionario pubblico e artista dilettante, e Caroline Dufaÿs. La morte precoce del padre e il successivo matrimonio della madre con il tenente colonnello Jacques Aupick influenzarono profondamente la sua vita e la sua opera.
Baudelaire fu educato al Lycée Louis-le-Grand di Parigi, dove iniziò a mostrare un interesse precoce per la letteratura. Tuttavia, la sua vita scolastica fu irregolare, caratterizzata da periodi di grande diligenza alternati a momenti di indolenza. Durante la sua giovinezza, Baudelaire iniziò a frequentare i circoli bohémien di Parigi, sviluppando un gusto per la vita dissoluta e per le esperienze estreme, che avrebbero poi influenzato profondamente la sua poesia.
Nel 1841, su pressione della famiglia, intraprese un viaggio in India, ma tornò a Parigi dopo pochi mesi. Questo viaggio, sebbene breve, lasciò un'impronta duratura sulla sua immaginazione e sulla sua opera. Al suo ritorno, Baudelaire iniziò a scrivere e a pubblicare poesie, guadagnandosi una reputazione come uno dei poeti più promettenti della sua generazione.
La pubblicazione de "I fiori del male" nel 1857 fu accolta con scandalo e controversie. L'opera fu accusata di oscenità e sei delle poesie furono censurate. Nonostante ciò, "I fiori del male" consolidò la reputazione di Baudelaire come uno dei più grandi poeti del suo tempo. La sua capacità di esplorare i lati più oscuri dell'esperienza umana con una bellezza lirica senza pari lo rese una figura centrale nel movimento simbolista e un precursore del modernismo.
Baudelaire trascorse gli ultimi anni della sua vita in condizioni di salute precarie, afflitto da problemi finanziari e da una dipendenza crescente dall'oppio e dall'alcol. Morì il 31 agosto 1867 a Parigi.
2 notes · View notes
donaruz · 10 months ago
Text
Tumblr media
La delicatezza scende
sulla campagna,
movimento di anime a svegliare la notte.
Cambia il linguaggio dei sogni,
come cambiano i rumori dietro agli alberi
e nei cespugli vicino al fiume.
Si fa fragile il passo,
bambine le mani,
si fanno più piccole le parole nei vasi di fiori
che aspettano lucciole e
ali di vene trasparenti impazzite nel buio.
A volte in regalo, vedo una volpe correre.
A volte vedo lampi tagliare a metà le montagne nei temporali.
E racconto,
ad una bambina che aveva i miei occhi,
che la campagna non muore la sera,
che la notte non dorme e
che ci sono tante, tante storie belle dove
lei non era stata mai.
Gilda Jocle🖋
7 notes · View notes
me-soltanto-me · 10 months ago
Text
Tumblr media
Ancora prima di rendermi conto che stavo piangendo, una lacrima cadde dalla punta del mio mento alla sua guancia. Quando la goccia le arrivò a un angolo della bocca…
tratta dal libro, il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh
Even before I realized I was crying, a tear fell from the tip of my chin to his cheek. When the drop came to the corner of her mouth...
Taken from the book, the secret language of flowers by Vanessa Diffenbaugh
7 notes · View notes
fashionbooksmilano · 11 months ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Il giardino nobile
Italian Landscape Design
a cura di Lucia Valerio
con un testo di Paolo Pejrone, con una intervisarchiviota di François Demachy
Electa, Milano 2011, 192 pagine, 27.31x34.93cm, ISBN 978-8837085759
euro 70,00
email if you want to buy [email protected]
Il volume, commissionato da Acqua di Parma, è un omaggio al giardino all'italiana, patrimonio storico del nostro paese. Struttura formale e anima del luogo sono gli elementi principali del giardino di villa rinascimentale, fonte di ispirazione per i più autorevoli architetti e profumieri a livello internazionale. Un risultato ottenuto grazie al giusto equilibrio fra rigore razionale e fantasia creativa. Curato da Lucia Valerio, nota giornalista e responsabile della sezione verde di VilleGiardini. Ad iris, magnolia e gelsomino, che hanno ispirato la linea femminile de "Le Nobili" di Acqua di Parma, viene dedicato un testo a cura dell'architetto Paolo Pejrone, uno dei più autorevoli garden designer italiani. Mentre Francois Demachy tratta gli stessi fiori come note del linguaggio dei profumi. Fra i giardini selezionati, molti dei quali visitabili su appuntamento, alcune ville della Lucchesia come quella di Marlia, alcune Medicee e altre del FAI come Villa del Balbianello sul Lago di Como. L'apparato fotografico proviene in larga parte dall'archivio di Dario Fusaro, stimato fotografo del paesaggio. I giardini sono ritratti nella migliore stagionalità, con ampie fioriture e vivacità di colori. Un autorevole repertorio per conoscere meglio il giardino all'italiana e la sua relazione con l'alta profumeria.
9 notes · View notes
seduction-fatale78 · 5 months ago
Text
Al crepuscolo dei miei anni, ho trovato compagnia non nella frenesia della vita, ma negli occhi di un amico leale. Era un randagio, il suo pelo era sporco e il suo ventre vuoto, ma il suo spirito intatto. Con un tocco delicato, mi avvicinai e lui, con una fiducia vasta come il cielo aperto, mi seguì fino a casa.
Ora è più del mio gatto, è il mio confidente, la mia gioia, il mio piccolo faro di speranza. Quando parlo, lui ascolta, rispondendo non a parole, ma con un amore così puro che si parla nel linguaggio silenzioso del suo sguardo e lecca tenere sulle mie mani stanche.
"Fido", sussurro, mentre le ultime monete tintinnano nel nostro barattolo, "pazienza amico mio, perché il nostro banchetto è a un'alba. "
E quando l'alba rompe, restiamo uniti, con volti superati dal tempo, ognuno con copioni di vita ben vissuta. La coda alta di Fido con un piccolo movimento sulla punta che esprime soddisfazione e fiducia, perché sa che oggi, le nostre pance saranno piene e i nostri cuori ancora più pieni.
Il freddo dell'inverno può filtrare attraverso le crepe della nostra umile dimora, ma Fido è vicino, il suo calore scaccia il freddo. Mentre i primi fiori della primavera si svelano, ci godiamo il bagliore dorato, le nostre anime si intrecciano in silenziosa gratitudine.
Dal profondo del mio essere, sale una preghiera, portata in alto dalla brezza mattutina: "Grazie, Divino Creatore, per il dono del gatto, un vero amico che non chiede nulla ma dà tutto".
dal web
Tumblr media
3 notes · View notes
carmenvicinanza · 1 year ago
Text
Georgia O’Keeffe
Tumblr media
I decided that I wasn’t going to spend my life doing what had already been done.
Georgia O’Keeffe è tra le due pittrici più quotate al mondo. Icona dell’arte moderna statunitense, è la più influente artista di paesaggi e scenari naturali del XX secolo. 
È stata la prima donna a cui è stata dedicata una retrospettiva al Museum of Modern Art di New York, nel 1946.
È passata alla storia per le sue grandiose rappresentazioni della natura. Fiori visti da molto vicino, riprodotti con una minuziosa attenzione ai dettagli e che le hanno consentito di sviluppare un linguaggio espressivo originale che oscilla tra astrazione e figurazione.
All’inizio della sua carriera, aveva fatto parte della corrente del precisionismo, movimento artistico statunitense nato dopo la prima guerra mondiale, conosciuto anche come realismo cubista, le cui tematiche toccavano i temi dell’industrializzazione e la modernizzazione, rappresentati con forme geometriche precise e finemente definite. Anche se le sue opere più importanti e conosciute se ne sono discostate notevolmente.
Nata in una fattoria vicino a Sun Prairie, nel Wisconsin, il 15 novembre 1887, era la seconda dei sette figli e figlie degli allevatori di bestiame  Francis Calyxtus O’Keeffe, di origine irlandese e Ida Totto, di origine ungherese.
Sin da ragazzina, aveva dimostrato una grande propensione all’arte che la spinse a iscriversi alla Scuola d’Arte di Chicago.
Dopo aver insegnato arte per qualche anno, si era trasferita a New York, dove si era formata alla Arts Students League, vincendo borse di studio e diversi premi.
Nella metropoli, si era ritrovata al centro dell’influente cerchia che ruotava intorno al fotografo, gallerista e mediatore artistico Alfred Stieglitz, tra i primi a esporre le opere delle avanguardie europee e il primo che le ha consentito di esporre le sue opere, riconoscendone l’enorme  potenziale artistico.
Le sue creazioni di quegli anni sono caratterizzate da un astrattismo lirico creato da armoniose linee, figure e colori. Le sue serie di illustrazioni a carboncino e acquerelli, sono considerate fra le più innovative di tutta l’arte statunitense del periodo.
Il sodalizio artistico tra l’artista e il gallerista, mutò in un legame sentimentale che ha portato al matrimonio, nel 1924.
Dagli anni venti, aveva abbandonato l’acquerello per realizzare pitture a olio di grande formato con forme naturali e architettoniche rappresentanti vedute della città di New York.
Ma la città non l’affascinava, attratta dagli spazi aperti in cui era nata, dal 1929, aveva iniziato a passare molto tempo nel New Mexico, dove ha dipinto alcune delle sue creazioni più famose in cui sintetizzava fiori e paesaggi tipici, per lo più colline desertiche disseminate di rocce, conchiglie e ossa. I contorni sono increspati, con sottili transizioni tonali di colori che variano fino a trasformare il soggetto in immagini astratte che, talvolta richiamano alla mente l’organo sessuale femminile.
Tra le sue opere più famose ci sono Papaveri orientali del 1927, Colline rosse con fiore del 1937 e, soprattutto, White Flower No 1 del 1932. La tela, dopo esser stata nella sala da pranzo dell’ex presidente George W. Bush alla Casa Bianca, è stata venduta da Sotheby’s nel 2014, per 44,4 milioni di dollari, l’opera d’arte realizzata da una donna più costosa, fino a quel momento.
Nel 1943 l’Art Institute di Chicago ha ospitato la sua prima retrospettiva in un museo.
Quando, nel 1946 perse il marito, decise di trasferirsi definitivamente nel New Mexico, dove ha prodotto una serie di pitture con forme architettoniche e una vasta serie di dipinti di nuvole come viste dai finestrini di un aeroplano.
Agli inizi degli anni settanta è stata colpita da una malattia alla vista, che l’ha costretta a ridurre il lavoro. Ha comunque continuato a lavorare a matita e acquerello, per poi passare alla creta, fino all’ultimo istante della sua vita.
Il 10 gennaio 1977 venne insignita della maggiore onorificenza statunitense, la Medaglia presidenziale della libertà, dal Presidente Gerald Ford.
È morta a Santa Fe il 6 marzo 1986, aveva 98 anni.
Vent’anni dopo, sono state pubblicate le oltre 25000 lettere che si era scambiata col marito nel periodo del suo auto-esilio in New Mexico. Lui le scriveva anche tre lettere al giorno, alcune lunghe più di quaranta pagine, sperando di convincerla a tornare definitivamente da lui.
La maggior parte delle sue opere sono conservate in oltre 100 collezioni pubbliche e private negli Stati Uniti.
In Europa, la prima mostra importante si è svolta dopo la sia morte, nel 1993, alla Hayward Gallery di Londra.
Georgia O’Keeffe è considerata tra le più importanti artiste del ventesimo secolo.
È stata una donna libera e visionaria, che amava superare i limiti e esplorare territori differenti, prediligeva abiti maschili e ha vissuto relazioni omosessuali con diverse donne, tra cui Frida Kahlo e Rebecca Strand. Considerata ultra liberale e segnalata dall’FBI per le sue idee e comportamenti, ha più volte sottolineato che l’arte non ha genere, rifiutando di veder relegata la sua opera in una categoria a parte, come pittura femminile.
Mentre critici d’arte, psicologi e intellettuali si sforzavano di spiegare cosa si celasse dietro quei fiori che l’hanno resa tanto famosa, spiazzò tutti spiegando che aveva scelto di ritrarli solo perché “sono meno costosi dei modelli e stanno fermi”.
9 notes · View notes
poesiablog60 · 2 years ago
Text
Felice chi può
con un colpo d’ala vigoroso
slanciarsi verso campi luminosi e sereni
Colui i cui pensieri
come allodole
verso i cieli al mattino spiccano
un volo che plana sulla vita.
E comprende senza sforzo
il linguaggio dei fiori
e delle cose mute.
Charles Baudelaire
Tumblr media
21 notes · View notes
vento-del-nord · 1 year ago
Text
Tumblr media
Felice chi,semplice si libra sulla vita e facilmente comprende il linguaggio dei fiori e delle cose mute....
C. Baudelaire
19 notes · View notes