#nativi americani
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intotheclash · 1 month ago
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Non lasciate che ieri abusi troppo dell'oggi. 
(Proverbio Cherokee)
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gregor-samsung · 11 months ago
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«Vede, a me non piace né comandare né essere comandato. A me piace lavorare da solo, così è come se sotto al lavoro finito ci mettessi la mia firma; ma lei capisce bene che un lavoro come quello non era per un uomo solo. Così ci siamo dati da fare: dopo quella gran tormenta che le ho raccontato era tornata un po' di calma e non si andava tanto male, ma a colpi veniva giù la nebbia. Per capire ognuno che tipo era ci ho messo un po' di tempo, perché non siamo mica fatti tutti uguali: specie poi coi forestieri. L'ortodosso era forte come un toro. Aveva la barba fin sotto gli occhi e i capelli lunghi fin qui, però lavorava preciso e si vedeva subito che era del mestiere. Solo che non bisognava interromperlo, se no perdeva il filo, cascava dalle nuvole e doveva ricominciare tutto dal principio. Di Staso è venuto fuori che era figlio di un barese e di una tedesca, e difatti si vedeva che era un po' incrociato; quando parlava facevo più fatica a capirlo che se fosse stato un americano d'America, ma per fortuna parlava poco. Era uno di quelli che dicono sempre di sì e poi fanno alla sua maniera: insomma bisognava starci attenti, e il suo guaio era che pativa il freddo, così tutti i momenti si fermava, si metteva a ballare magari anche in cima al traliccio, che mi faceva venire la pelle di gallina, e si metteva le mani sotto le ascelle. Il pellerossa era una sagoma: l'ingegnere mi ha raccontato che era di una tribù di cacciatori, e che invece di stare nella loro riserva a fare tutti quei gesti per i turisti, avevano accettato in blocco di trasferirsi nelle città per fare la pulizia delle facciate dei grattacieli; lui aveva ventidue anni, ma quel mestiere lo facevano già suo padre e suo nonno. Non è che sia la stessa cosa, per fare il montatore ci va un po' più di cervello, ma lui cervello ne aveva.
Però aveva delle abitudini strane, non guardava mai negli occhi, non muoveva mai la faccia e sembrava tutto d'un pezzo, anche se poi sul montaggio era svelto come un gatto. Anche lui parlava poco: era grazioso come il mal di pancia, e a fargli osservazione rispondeva; dava anche dei nomi ma per fortuna solo nel dialetto della sua tribù, così si poteva far finta di non capire e non nascevano questioni. Mi resta da dire del regolare, ma quello ho da capirlo ancora adesso. Era proprio un po' intiero, ci metteva tempo a capire le cose, ma aveva volontà e stava attento: perché lo sapeva, che non era tanto furbo, e cercava di farsi forza e di non sbagliare, e difatti in proporzione sbagliava abbastanza poco, appunto, non capivo come facesse a sbagliare così poco. Mi faceva pena perché gli altri gli ridevano dietro, e mi faceva tenerezza come un bambino, anche se aveva quasi quarant'anni e non era tanto bello da vedere. Sa, il vantaggio del nostro lavoro è che c'è posto anche per gente come quella, e che sul lavoro imparano quelle cose che non hanno imparato a scuola; solo che con loro ci va un po' più di pazienza.»
Primo Levi, La chiave a stella, Einaudi (Supercoralli Nuova serie); prima edizione 1978.
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tizianacerralovetrainer · 2 years ago
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Le aquile vivono 70 anni, ma a 40 anni devono prendere una decisione difficile, le loro unghie diventano così lunghe e flessibili che non riescono a trattenere la preda di cui si nutrono. Il becco, allungato e appuntito, è troppo curvo verso il petto e non è più utile. Le sue ali sono invecchiate e pesanti a causa delle grandi dimensioni delle sue piume e, a quel punto, volare diventa molto difficile.
Hanno due alternative: abbandonarsi e morire, o affrontare un doloroso processo di rinnovamento, che consiste nel volare verso un nido tra le montagne vicino a un muro, poiché é al sicuro. L'aquila inizia a colpire con il becco sul muro con forza finché non riesce a strapparlo. Quindi attende la crescita di un nuovo becco, con il quale si staccha uno per uno i suoi vecchi artigli. Quando i nuovi artigli iniziano a crescere, inizia a strapparsi le piume consumate.
E dopo tutti quei lunghi e dolorosi mesi di ferite, cicatrici e crescita, riesce a fare il suo famoso volo di rinnovamento, rinascita e celebrazione per vivere altri trenta anni...
Nella nostra vita, per continuare un volo della vittoria, molte volte dobbiamo proteggerci da tutto e iniziare un processo di rinnovamento.
Dobbiamo abbandonare costumi, tradizioni e ricordi, il cui peso ci impedisce di andare avanti. Solo liberi dal passato possiamo trarre vantaggio dal prezioso risultato che un rinnovamento ci porta sempre.
Rinnovare te stesso implica mettere ordine nel mondo mentale, scartare i ricordi di eventi frustranti o dolorosi, lasciando soltanto l'esperienza di ciò che abbiamo imparato.
Per mettere ordine, rinnovarci e prendere il volo, dobbiamo conoscere noi stessi, sapere chi siamo, quali sono le nostre potenzialità e dove vogliamo andare. Non è necessario adattarsi al problema; c'è la possibilità di liberarsene. Ma il percorso è un pò difficile, il percorso è impegnativo. È una tua scelta. Seguiamo il percorso delle aquile. Sempre su, sempre avanti.
[Leggenda popolare dei nativi americani]
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illsadboy · 11 months ago
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I nativi americani quando estirpavano una radice ricoprivano il buco con le mani con cura perché pensavano di aver fatto del male alla madre terra, come quando andavano a caccia e si usava tagliare un pezzo di cuore e metterlo su una pietra così che il corvo se ne cibi per restituire alla natura quello che hanno tolto. Erano considerati dei selvaggi ma alla fine i selvaggi siamo noi.
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raffaellamilandri · 11 months ago
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La rivincita dei Nativi Americani?
Killers of the Flower Moon e Lily Gladstone Finalmente si parla di Nativi Americani. Dall’ultimo film di Scorsese, però, ci  si aspettava di più. Nel frattempo milioni di Nativi hanno sperato di poter applaudire all’Oscar di Lily Gladstone, la prima nativa d’America mai candidata all’Oscar come miglior attrice. Molti sono, in Italia, gli appassionati degli Indiani d’America, legati sia a realtà…
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marcogiovenale · 1 month ago
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il governo degli stati uniti ti sta offrendo un pezzo di terra tutto tuo
come funziona la logica coloniale
youtube
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aaquilas-blog · 2 months ago
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Storia di oppressione: dai popoli nativi alle tragedie attuali
Dietro le quinte, 𝐉𝐨𝐡𝐧 𝐖𝐚𝐲𝐧𝐞, 𝐢𝐧𝐜𝐚𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐢𝐭𝐨 𝐰𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧 𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐮𝐨𝐢 𝐬𝐭𝐞𝐫𝐞𝐨𝐭𝐢𝐩𝐢, 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐢 𝐮𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐯𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐠𝐠𝐫𝐞𝐝𝐢𝐬𝐬𝐞 𝐒𝐚𝐜𝐡𝐞𝐞𝐧. Hollywood non perdonò quella sfida: Littlefeather fu inserita in una lista nera, e la sua carriera d’attrice si spense prima ancora di iniziare. Ma il suo impegno come attivista continuò, alimentato dalla consapevolezza che il prezzo della…
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tremaghi · 2 months ago
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Medita. Vivi una vita pura. Fai il tuo lavoro con maestria. Esci da dietro le nuvole come la luna e risplendi (Siddhārtha Gautama)
Benvenuto primo plenilunio del 2025, Luna del lupo, così chiamata dai Seneca, i nativi americani che vivevo nelle terre comprese tra il fiume Genesee e il Lago Canandaigua fino al fiume Allegheny, in quell’area che è oggi la Pennsylvania nordoccidentale.Il suo nome deriva dalla credenza di questa tribù, che un lupo avesse dato alla luce la luna “cantandola” nel cielo. Ma i Seneca non erano gli…
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mompracem-it · 3 months ago
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intotheclash · 2 months ago
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Voi ci prendete la terra; uccidete la cacciagione, così la vita diventa difficile per noi. Ora ci dite di lavorare per vivere. Noi non interferiamo nelle vostre faccende, eppure ci dite ancora perché non diventiamo civilizzati? Non vogliamo la vostra civilizzazione! Vorremmo vivere come i nostri padri e come facevano i loro padri prima di loro. Tashunka Witko Cavallo Pazzo (Oglala Lakota)
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gregor-samsung · 2 years ago
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“ In America Latina la tribù bianca si è imposta durante la conquista con la strage dei popoli indigeni e l’imposizione della “civiltà cristiana”. In questi ultimi trent’anni, i gruppi fondamentalisti cristiani e le Chiese evangeliche provenienti dagli Usa vi hanno trovato terreno fertile. Oggi il “suprematismo bianco” sta penetrando in quasi tutti gli Stati dell'America Latina. Forse il caso più eclatante è proprio il suo trionfo in Brasile. “Siamo in un Paese,” afferma la filosofa brasiliana Djamila Ribeiro, “che a lungo ha negato l’esistenza del razzismo. Il Brasile è stato uno degli ultimi ad abrogare la schiavitù (1888) che era alla base dell'economia brasiliana. Gli schiavi liberati non hanno avuto né terra né diritti. Il governo invece ha favorito l’immigrazione europea per lo ‘sbiancamento’ della popolazione brasiliana e a questi ha dato terreni. Il Brasile non aveva la segregazione legale come negli Usa, ma aveva e ha ancora una segregazione di tipo istituzionale. La popolazione povera è povera perché nera.” È in questo scenario che le Chiese evangeliche Usa sono riuscite a penetrare nel tessuto brasiliano e a diventare talmente forti da silurare il governo di Dilma Rousseff, per eleggere l’ex militare Jair Bolsonaro, che sta portando avanti una politica omofoba, sessista e xenofoba. Bolsonaro ha venduto il Brasile alle multinazionali che stanno massacrando l’Amazzonia. E, da buon seguace di Chiese fondamentaliste e negazioniste, non ha voluto fare nulla per bloccare la pandemia da Covid-19, portando il Brasile al disastro sanitario. Nel Paese confinante, la Colombia, gli accordi di pace tra il governo e le Farc sono falliti perché evangelici e cattolici fondamentalisti vi si sono opposti asserendo che quegli accordi difendevano aborto, omosessualità… Altrettanto in Bolivia, dove i militari e i gruppi religiosi fondamentalisti hanno compiuto un colpo di Stato contro Evo Morales, il presidente della Repubblica, reo di aver dato centralità politica, culturale ed economica ai popoli indigeni, da sempre schiacciati. E hanno organizzato il colpo di Stato con la Bibbia e il Crocifisso in mano. Ma nelle elezioni del 18 ottobre 2020, i cittadini hanno dato la maggioranza assoluta (il 53 per cento) al Movimento per il Socialismo (Mas), eleggendo Luis Arce, ex ministro di Morales, come presidente della Repubblica. Lo stesso sta avvenendo in Centro America. In Costa Rica, nel 2018, il pastore evangelico Fabricio Alvarado ha vinto le elezioni presidenziali con una piattaforma a favore dei “valori cristiani” contro l’aborto e a favore del neoliberismo. Nel Salvador, il presidente della Repubblica, Nayib Bukele, al suo insediamento ha invitato il pastore evangelico argentino Dante Gebel, molto legato ai pastori ultraconservatori degli Usa, a guidare la preghiera. Un deputato ha presentato una mozione in Parlamento per imporre la lettura obbligatoria della Bibbia in tutte le scuole. Sono solo alcuni esempi di un movimento che potremmo chiamare l’“internazionale cristo-neo-fascista, neo-liberale e patriarcale”. In America Latina è la reazione della tribù bianca in difesa della propria supremazia: utilizzare il “Vangelo della prosperità” per legittimare il neoliberismo imperante. “
Alex Zanotelli, Lettera alla tribù bianca, Feltrinelli (collana Serie Bianca); prima edizione marzo 2022. [Libro elettronico]
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tizianacerralovetrainer · 1 year ago
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Sei bellissima.
Esattamente come sei.
Cammina come se i tuoi fianchi potessero spostare le montagne.
Sorridi come se potessi illuminare il mondo intero.
Danza seguendo il ritmo della vita,
come se i tuoi seni nutrissero la vita,
come se il tuo ventre creasse sogni
e le tue mani disegnassero la tua realtà.
Canta come se dalla tua bocca sbocciassero fiori.
Accarezza il tuo cuore forte, che celebra l'amore con fiducia, anche nella sofferenza.
Muovi le tue mani come se fossero strumenti sacri, che creano, accolgono, curano e donano.
Loda le tue braccia che sostengono, abbracciano e proteggono.
Amati, perché sei bellissima, così come sei!
Alma Nimue
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pier-carlo-universe · 5 months ago
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Storie segrete di uomini incredibili del Nebraska: Alessandro Bosso presenta il suo ultimo libro. Un viaggio avvincente tra le vite straordinarie di personaggi legati alla terra del Nebraska, venerdì 11 ottobre presso la Biblioteca Comunale di Serravalle Scrivia
Alessandro Bosso, autore noto per il suo stile narrativo coinvolgente, presenta il suo nuovo lavoro "Storie segrete di uomini incredibili del Nebraska".
Alessandro Bosso, autore noto per il suo stile narrativo coinvolgente, presenta il suo nuovo lavoro “Storie segrete di uomini incredibili del Nebraska”. L’evento si terrà venerdì 11 ottobre presso la Biblioteca Comunale Roberto Allegri di Serravalle Scrivia, con inizio alle ore 21:00. Un’occasione per scoprire la forza delle storie non raccontate di personaggi che hanno segnato la storia, tutti…
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raffaellamilandri · 3 days ago
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Mi chiedete un consiglio per un libro sui Nativi Americani che racconti della vita quotidiana prima dell'uomo bianco, degli accampamenti indiani, degli appostamenti, delle astuzie e strategie di guerra. Eccolo!
Plenty Coups, grande guerriero, ci conduce tra i teepee, nelle cerimonie, sui campi di battaglia, a cavallo, ci fa appostare con lui dietro le rocce in attesa del nemico, con descrizioni minuziose della cultura e dei miti del suo Popolo.
Una lettura incredibilmente emozionante.
Plenty Coups, Capo dei Crow. la vita di un grande Indiano
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unita2org · 11 months ago
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L'OCCIDENTE E' IL PORTATORE DI GENOCIDI. LA CAUSA? CREDE NELLA PROPRIETA' PRIVATA E NELLA SUPERIORITA' RAZZIALE
di Redazione Ottimo saggio di Raffaella Milandri su l’ANTIDIPLOMATICO sul genocidio dei Nativi Americani. Una riflessione documentata di come si sterminano i popoli di altri continenti giudicati da noi occidentali alla stregua di animali e in contraddizione con gli interessi egoistici e di sfruttamento che i massocapitalisti di ogni epoca hanno messo al primo posto in ogni parte del mondo.…
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isolaideale · 1 year ago
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