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«O meraviglia! La prima apparizione di Simurgh si ebbe in Cina nel profondo della notte. Esattamente nel centro di quel paese cadde una sua piuma, e questo bastò per seminare lo scompiglio in tutti i reami della terra. Ogni uomo si fece di lei un'immagine particolare e conformò la sua azione a quanto di essa poté cogliere. Quella piuma è ora conservata nei dipinti cinesi, e da questo il detto: “Cerca la sapienza, financo in Cina!”. Certo, se l'immagine di quella piuma non avesse trovato ulteriore diffusione, il mondo non avrebbe sofferto tanto tumulto. Effetti così straordinari sono il segno inconfondibile della sua gloria, e in verità ogni anima fu forgiata a immagine e somiglianza di quella piuma. Ma poiché una qualsiasi descrizione non avrebbe alcun senso, non è il caso di insistere. Ora, chi di voi è pronto al viaggio rivolga i suoi occhi alla via e s'incammini». Farid ad-Din ‘Attar, Il verbo degli uccelli.
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Una volta Chuang Chou sognò di essere una farfalla: una farfalla che volteggia liberamente e si diverte, consapevole dei propri intenti. Non sapeva di essere Chou. All’improvviso, quando si svegliò, si sentì [di nuovo] Chou, adattandosi alla propria forma fisica. [In quel momento,] non sapeva se Chou aveva sognato di essere una farfalla, o se una farfalla stava sognando di essere Chou.
(Chuang-tzu – Il vero libro di Nan-hua. A cura di Leonardo Arena.)
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Il seme del progresso
Circa 5000 anni fa, l’uomo iniziò a utilizzare il cavallo come mezzo di trasporto, un’innovazione che rivoluzionò il corso della civiltà. La possibilità di coprire grandi distanze in minor tempo favorì non solo il commercio, ma anche l’incontro e lo scambio di conoscenze tra culture diverse, contribuendo allo sviluppo sociale. Per millenni, il cavallo rimase il principale mezzo di spostamento via terra, fino a quando, nel 1769, l’inventore francese Nicolas-Joseph Cugnot presentò il primo veicolo semovente: un rudimentale carro a vapore. Da quel momento, il progresso tecnologico prese una velocità inarrestabile. In soli due secoli, l’umanità arrivò a posare il piede sulla Luna, un salto impressionante se paragonato ai tempi lenti delle epoche precedenti. Ma cosa ha permesso un’accelerazione così rapida dello sviluppo tecnologico?
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Diario di un meme sentimentale
Questo contenuto (compresa l'immagine di copertina) è stato totalmente generato da ChatGPT, al quale, oltre al titolo, ho fornito un incipit da cui partire per sviluppare il testo: Sono un meme sentimentale, ma non commettere l'errore di pensare che per il fatto di non essere vivo io non abbia nulla da dire. E' solo l'arroganza tipica degli essere viventi che vi spinge a pensare di avere qualcosa di interessante da dire. Ma poi quale sarebbe la definizione di "vivente"? Non è forse vero che io do "vita" alle vostre emozioni, alle vostre paure e desideri? ...
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La cassapanca dell’imperatore
In Cina viveva un artigiano la cui abilità e maestria gli avevano procurato una fama tale che giunse presto all’orecchio dell’imperatore. Curioso, il sovrano decise di convocarlo e commissionargli una cassapanca, ponendo però una condizione: l’opera doveva essere consegnata ai messi imperiali esattamente entro trenta giorni, altrimenti l’artigiano avrebbe pagato con la vita.
Il giorno seguente, l’artigiano uscì di buon’ora, dirigendosi verso il bosco dove era solito procurarsi il legno per le sue creazioni. Tuttavia, invece di raccogliere materiali, si sedette su un tronco, immobile, contemplando la natura. I suoi discepoli pensarono che si stesse preparando per affrontare l’importante incarico, ma il giorno successivo accadde lo stesso: l’artigiano rimase fermo, in silenzio. Con il passare dei giorni, la preoccupazione tra i suoi familiari e amici crebbe, poiché l’artigiano sembrava non fare nulla per iniziare l’opera.
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Tao, fisica quantistica e occhiali da sole
Nel 2023, quando su Nature Photonics viene pubblicato uno studio intitolato "Interferometric imaging of amplitude and phase of spatial biphoton states". Questo articolo descrive un esperimento in cui due fotoni entangled vengono visualizzati con una tecnica innovativa chiamata olografia digitale bifotonica. L'immagine ottenuta, sorprendentemente, ricorda il simbolo del taijitu, o yin-yang.
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Ecco l'armonia!
Il saggio ed il giovanotto camminarono per un pezzo in silenzio; passarono sotto un melo cotogno ed il saggio colse un frutto, accese un fuoco per farlo cuocere e poi lo porse al suo compagno. «Non mi piacciono le mele cotogne» dichiarò Chao Mu. «Limitazione» ribatté il saggio. Ripresero dunque la strada e, in un prato, Chao Mu vide un pruno. «Oh, che bei frutti! Adoro le prugne!» esclamò gioioso. Di nuovo, il saggio replicò: «Limitazione!» e senza aggiungere altro, continuò tranquillo la sua strada. Poche ore dopo giunsero ad un fiume la cui riva era ombreggiata dagli alberi sinuosi; l'acqua scorreva tranquilla ed i cigni nuotavano seguendone la corrente. «Oh, che bellezza, non è vero?» esclamò Chao Mu. Ancora una volta, il saggio rispose: «Limitazione!» Attraversarono il fiume, e d’un tratto scorsero sull’argine opposto il corpo di un uomo che era stato aggredito e derubato. «Non è spaventoso?» mormorò il giovanotto. E, una volta ancora, il saggio replicò tranquillamente: «Limitazione!» Sempre camminando, Chao Mu rifletteva: quali che fossero le sue parole, invariabilmente il saggio rispondeva “Limitazione!”; che bisognava fare per ottenere un’altra risposta? In quel momento passarono davanti ad una fattoria: i bambini giocavano in cortile, sotto gli occhi dei genitori seduti su una panca. Il giovanotto si fermo a contemplare la scena con piacere, sensibile all'impressione di gioiosa libertà che quella famiglia sprigionava e risvegliava in lui; proprio in quel momento, il saggio esclamo: «Ecco l'armonia!» Chao Mu, sorpreso, si volse: «Ma non ho detto nulla!» «È vero, ma in questo preciso istante tu vivi l’armonia» affermò il saggio.
[Tratto da "I saggi dalla veste color prugna" di Fun Chang, a cura di D. Muggia, ed. Amrita]
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Siediti sulla riva della mente e aspetta il tuo nemico
“Siediti lungo la riva del fiume e aspetta: prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico.” Proverbio
Il proverbio, nella sua interpretazione più comune, è un invito alla pazienza: lasciar scorrere il tempo e attendere che la vita stessa porti giustizia. L’immagine del “sedersi lungo la riva del fiume” suggerisce un’osservazione distaccata del corso degli eventi, lasciando che il “nemico” – chi ci ha ferito – affronti le conseguenze delle proprie azioni.
È una visione che enfatizza la pazienza e la fiducia nell’inevitabile ordine naturale degli eventi. Tuttavia, questa interpretazione non sempre trova riscontro nella realtà dei fatti (o quasi mai). Può certamente accadere che senza alcun intervento da parte nostra, qualcuno che ci ha fatto o ci fa del male in un modo o in un altro esca dalla nostra vita, ma in genere le situazioni reali tendono ad essere molto più complesse e spiacevoli di come idealmente suggerisce il celebre detto.
Siamo poi così sicuri che sedersi sulla riva del fiume significhi in effetti non fare nulla? Cosa rappresenta il fiume, e chi o cos’è il nemico? Una diversa chiave di lettura simbolica potrebbe aprire nuovi significati.
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Una volta Chuang Chou sognò di essere una farfalla: una farfalla che volteggia liberamente e si diverte, consapevole dei propri intenti. Non sapeva di essere Chou. All’improvviso, quando si svegliò, si sentì di nuovo Chou, adattandosi alla propria forma fisica. In quel momento, non sapeva se Chou aveva sognato di essere una farfalla, o se una farfalla stava sognando di essere Chou. (Chuang-tzu – Il vero libro di Nan-hua. A cura di Leonardo Arena.)
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L’ultima frontiera dell’umanità
Oggi, una persona che si trovi in quella indefinita condizione detta "mezza età", conserva nei suoi ricordi scene che sembrano appartenere a un'epoca remota: telefoni a disco, televisori in bianco e nero, walkman e gettoni per i telefoni pubblici. Per chi ha vissuto nell'epoca "pre-digitale", il futuro imminente appare più vicino alla fantascienza che all’esperienza concreta: intelligenza artificiale, nanotecnologie, robotica avanzata, manipolazione del DNA, e così via.
Le nuove generazioni vivranno in un mondo pieno di opportunità terribili e pericoli meravigliosi, con dilemmi etici mai immaginati prima e possibilità che oggi sono difficili da concepire.
Per millenni, la saggezza dei padri era vitale per sopravvivere in un mondo che cambiava così lentamente da sembrare immutabile. Oggi, l’esperienza di chi ci ha preceduto sembra quasi irrilevante. Forse ciò che più ci spaventa è la velocità con cui le informazioni si diffondono, al punto che le nuove generazioni avranno accesso a tutto ciò di cui hanno bisogno, quando ne avranno bisogno. Una cultura istantanea, pronta all'uso.
Ma se i nostri predecessori non possono più guidarci nel comprendere il mondo nell'era del bit, forse hanno ancora qualcosa da insegnarci sulla comprensione di noi stessi.
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#Consapevolezza#Crescita Personale#Epoca digitale#Introspezione#Riflessioni sul futuro#Saggezza Antica
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