#donne e libertà
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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“Love Harder – Le ragazze iraniane camminano davanti a noi”: Storie di Ribellione e Coraggio. Barbara Stefanelli presenta il suo libro ad Alessandria, un viaggio tra le voci della rivoluzione iraniana
Martedì 26 novembre 2024, alle ore 18.00, presso la Sala Convegni di Palazzo Cuttica in Via Parma 1, Alessandria, si terrà la presentazione del libro “Love Harder – Le ragazze iraniane camminano davanti a noi” di Barbara Stefanelli, edito da Solferino.
Martedì 26 novembre 2024, alle ore 18.00, presso la Sala Convegni di Palazzo Cuttica in Via Parma 1, Alessandria, si terrà la presentazione del libro “Love Harder – Le ragazze iraniane camminano davanti a noi” di Barbara Stefanelli, edito da Solferino. L’evento è organizzato dalla Consulta Pari Opportunità, in collaborazione con la Biblioteca Civica “Francesca Calvo”, ASM Costruire Insieme e la…
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coolnightcrusade · 24 days ago
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Petizione per la Rimozione dei Medici Obiettori di Coscienza dai Consultori Familiari
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Perché questa petizione è importante
Destinatari: Ministero della Salute, Regioni, Enti Locali
Oggetto: Richiesta di rimozione dei medici obiettori di coscienza dai consultori familiari
Negli ultimi anni, la presenza di medici obiettori di coscienza all'interno dei consultori familiari ha suscitato un acceso dibattito pubblico; la Legge 194/1978 che regola l'interruzione volontaria di gravidanza, prevede che i consultori debbano fornire supporto alle donne che desiderano interrompere una gravidanza e garantire l'accesso a servizi di salute riproduttiva; tuttavia, la presenza di professionisti con un approccio non favorevole all'aborto rischia di compromettere il principio di assistenza neutrale e il diritto delle donne a ricevere informazioni complete e imparziali.
Richiesta: chiediamo che venga adottata una misura che preveda la rimozione in via definitiva dei medici obiettori di coscienza dai consultori familiari, con il fine di: - Proteggere il Diritto alla Salute: garantire che tutte le donne possano accedere a servizi sanitari privi di pressioni ideologiche e che rispettino la loro libertà di scelta - Promuovere un Ambiente Neutro: creare uno spazio dove le donne possano ricevere informazioni accurate e supporto senza influenze esterne legate a posizioni ideologiche sull'aborto - Rafforzare i Servizi di Supporto all'IVG: favorire l'inserimento di professionisti specializzati in ginecologia, psicologia e assistenza sociale, capaci di offrire un supporto completo alle donne che desiderano interrompere una gravidanza in quanto non desiderata
Conclusione: la salute e il benessere delle donne devono essere al centro delle politiche sanitarie: è fondamentale garantire che i consultori familiari svolgano il loro ruolo senza conflitti d'interesse o pressioni ideologiche. Chiediamo pertanto l'adozione urgente di misure per rimuovere i medici obiettori di coscienza dai consultori familiari.
[Questa petizione può essere distribuita sia online che in formato cartaceo, raccogliendo firme da cittadini interessati a sostenere questa causa.]
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scogito · 2 years ago
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"Lasciate stare l'amore. Chiamatelo come vi pare, ma lasciate stare l'amore. Voi masticate abitudini, gelosie, dipendenze, schiavitù, rassegnazione. L'amore queste cose le combatte."
De Pascalis
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tizianacerralovetrainer · 1 year ago
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•Prometto di credere in me stessa e valorizzarmi come una persona unica e speciale.
•Prometto di amarmi senza coprirmi di critiche, se non assomiglio alla donna ideale del mio immaginario.
•Prometto di non barattare una vita appassionata e creativa per una vita sicura ma in anestesia.
•Prometto di amare, senza però farmi tagliare a fette, senza farmi infilare coltelli affilati nell'anima.
•Prometto di piangere quando serve, senza però affogare nelle mie lacrime.
•Prometto che smetterò di giustificarmi per ogni cosa che faccio, sentendomi sempre insicura delle mie scelte.
•Prometto di spalancare le braccia al piacere, senza pensare che non me lo merito.
•Prometto di non farmi spezzare la schiena dei sensi di colpa, se non sono sempre utile a tutti e tutto.
•Prometto di far sentire le mie ragioni, senza cadere nelle trappole che mi spezzano le gambe.
•Prometto di interessarmi a un uomo senza però aspettare disperata di fronte al telefono la sua chiamata.
•Prometto di non usare più contro me stessa le parole come un rasoio, riempiendomi di tagli, senza ricordare che sotto quella pelle c'è una persona che merita amore.
•Prometto di guardare le mie cicatrici come segni di una vita vissuta, senza piangere lacrime di autocommiserazione.
•Prometto che non farò dipendere il mio valore solo da come mi guarda l'altro, senza considerare che c'è un insieme di aspetti dentro di me, non solo uno di quel momento.
•Prometto di ridere, scherzare, gioire buttando nel cassonetto della spazzatura le facce tristi e grigie .
Prometto di sentire il mio pulsare creativo, senza lasciare che la vita di tutti giorni mi renda fredda e automatica.
•Prometto che smetterò di fare l'arbitro implacabile di me stessa, facendomi perdere sempre, senza considerare che ho anche delle qualità.
•Prometto di non abbandonare la mia natura istintuale, intuitiva e calda per trasformarmi in un automa senza vita.
•Prometto di smettere di farmi cambiare dagli uomini, o di cambiare per tenermeli stretti, senza considerare che potrei essere interessante anche così come sono.
•Prometto di nutrire il mio terreno interiore ogni giorno, senza lasciarlo diventare una terra arida, dove non cresce più niente.
•Prometto di correre libera, fedele alla mia profonda natura.
•Prometto di ascoltare la voce del femminile e di cantare insieme una canzone.
•Prometto di essere la donna che voglio essere, per vivere intensamente la vita.
•Prometto di vivere sempre accanto alla mia anima, perché con il suo aiuto potrò mantenere tutte queste promesse.
La forza delle donne, S. Oberhammer
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sweetbearfan · 1 month ago
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Ogni persona è una 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮 𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮 e visivamente indipendente nella forma: nessuno di noi rappresenta un'estensione fisica o metafisica degli altri; nessuno di noi ha il dovere di vivere secondo le ragioni degli altri; ogni persona ha diritto ad auto-determinarsi: a decidere in modo svincolato dalle aspettative familiari la strada che vuole intraprendere.
Ogni persona ha diritto di vivere secondo le propensioni positive e le aspettative positive che la riguardano: gli altri, familiari o meno, cari o meno, amati o meno, non hanno alcun diritto di sentirsi delusi quando ci allontaniamo dalle loro aspettative per la nostra vita, perché ciò rappresenta una violenza psicologica.
Sono particolarmente interessata al fatto che le persone attorno a me siano felici (anche per mia mano, se possibile) per una ragione scientifica osservata nella realtà di tutti i giorni: una persona soddisfatta non è incline a togliere libertà agli altri, ma è più sensibile ai cambiamenti sociali; una persona felice non vuole perdere i propri diritti e non permette a nessuno di calpestarla, nonché si fa cittadino attivo, all'erta (è WOKE) come la Civiltà chiede.
Sogno un mondo fatto di persone che si amino, che si rispettino, che desiderino diritti civili e sociali per tutti.
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valiantcollectivepuppy · 2 years ago
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Un mondo di donne, ma non ancora 'per le donne'.
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Una donna può essere Felice e crearsi un'indipendenza economica solo in quelle società dove il patriarcato non esiste e la parità di genere è Valore riconosciuto di Diritto e di fatto; una società, cioè dove le donne non sono strumenti (uteri e badanti) di una nazione, ma Persone che si autodeterminano.
È fondamentale rispettare L'UGUAGLIANZA e la DIGNITA' di tutte le Persone, indipendentemente dal loro genere e orientamento sessuale. La misogina, il maschilismo, vanno contro i principi di uguaglianza e di rispetto dei Diritti Umani, e non possono essere giustificati come semplici 'opinioni' o dogmi religiosi.
Il peggior comportamento da tenere davanti a condotte misogine sta nel giustificarle, considerandole ordinarie; essere discriminati, direttamente o indirettamente, subire molestie per questioni che non ledono alcuno è un Reato contro la Dignità d’una Persona.
L’Etica non sostiene che i comportamenti privati, il 'ruolo', la serie di comportamenti (moralità) che dovrebbe avere una donna pubblicamente debbano essere monitorati da sciamani e creduloni di sette religiose. Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria ‘fede’, anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo ‘credo’. Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno Dritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica.
È Etico aderire a iniziative che portano a riconoscere Diritti Civili e Sociali per tutti: una Qualità della Vita ottimale; ogni cittadino dovrebbe battersi per questo, conscio del fatto che essere Felici non è immorale, non è ‘peccato’, ma solo salutare.
È un diritto non essere perseguitati poiché donne: è necessaria una norma che vieti, a istituzioni religiose, come la chiesa cattolica, di fare apologia della misoginia, del maschilismo, poiché è la causa educativa principale di tanta, diffusa, misoginia in Italia: della discriminazione di genere, delle molestie e violenze perpetuate contro le donne, nonché dei numerosi femminicidi ancora compiuti.
E' necessario punire severamente qualsiasi condotta misogina, maschilista, patriarcale - a prescindere da chi la compia: che siano padre, madre, fratello, sorella, compagno, marito, amico, datore di lavoro, vicino di casa, sindaco, politico, sciamano d'una setta religiosa... la loro identità e ruoli non contano e non giustificano in alcun modo la loro Inciviltà.
E' importante educare bene alla sessualità le persone, fin da bambine: la misoginia, il maschilismo sono problemi ancora Reali della nostra odierna società italiana, così quanto l'omofobia. Temi come la Consensualità nei rapporti vanno affrontati tanto in famiglia quanto a scuola.
La misoginia è odio irrazionale nei confronti delle donne e rappresenta una prova di essere cresciuti in un ambiente familiare disfunzionale, dove i genitori non si comportano con Etica, valutando la portata degli insegnamenti incorretti. Là dove la famiglia non sia in grado di educare bene i propri figli, di provare empatia per gli altri, la scuola diventa il luogo ideale dove correggere gli errori formativi che un minore assorbe fra parenti, amici e catechesi.
Il ‘buon senso’ da applicare non può essere chiamato in causa per evitare di affrontare il riconoscimento della piena parità delle donne e non è sufficiente a proteggere le donne da abusi quotidiani, perché è un concetto soggettivo: un maschilista, un misogino, considera ‘buon senso’ offendere, molestare, tentare in ogni modo di subordinare e rendere fragile una donna.
Ci sono soggetti che considerano 'problemi' solo ciò che accade di negativo nella loro esistenza e sulla questione femminile rispondono con il benaltrismo, sminuendo le stesse donne che si sentono a disagio in un mondo che non è fatto su misura per loro.
Sono detestabili coloro che vogliono decidere le ALTRUI libertà per alzata di mano, invece che riconoscere Diritti Umani, come l'autodeterminazione (per tutti, non solo per le donne). Ci sono casi di violenza contro le donne, in Italia, come in molte altre parti del mondo; tali violenze assumono diverse forme, come la violenza fisica, verbale o psicologica.
La Società Ideale è quella che non discrimini alcuno per le sue propensioni, per il suo genere e identità sessuale, puntando alla Qualità Totale della Vita d'ognuno; eliminando ogni forma di pregiudizio. Coloro che hanno una visione strumentale della donna, in Italia, appartengono, in maggioranza, ad aree cattoliche che non hanno alcun rispetto per la Dignità delle Persone.
La religione, la religiosità sono fra le cause primarie di odio sociale: sono deleterie, in campo di Diritti Umani, sia il cristianesimo quanto l'islam; per arginarli serve vietare l'indottrinamento religioso imposto fin da bambini. La 'spiritualità' deve essere una Scelta.
La libertà femminile mette in discussione non solo una società su misura di 'maschio', come quella italiana, ma la chiesa cattolica stessa, la cui organizzazione è patriarcale: solo gli uomini possono diventare papi o sacerdoti; le donne, per la chiesa, non hanno Diritti.
Per andare d'accordo con un sacerdote della misogina chiesa cattolica, devi essere anche tu misogina; esistono, infatti, anche donne misogine, che odiano altre donne; che non percepiscono d'essere pedine d'una incultura che opprime le donne e le vuole pure in guerra fra loro.
Il cattolicesimo è pericoloso per donne e omosessuali; le donne che si omologano al patriarcato e lo tramandano di generazione, ai figli, vivono serenamente; chi si discosta, finisce molestata o ammazzata. Questa è la causa dei femminicidi a cui assistiamo in Italia.
In ogni epoca ci sono state persone che hanno messo in dubbio 'dio' e le religioni; in ogni epoca le religioni sono disposte ad uccidere, a molestare, a torturare, imprigionare gli 'infedeli', i 'diversi': quando non hai prove di ciò che sostieni, puoi solo ricorrere alla violenza per resistere nel tempo - proprio come accade con la religione.
Perché una questione sia vera e funzioni, deve esistere una prova: a stabilirlo sono stati anche coloro da cui abbiamo ereditato un mezzo informatico, un cellulare, un pc, internet, una casa, un impianto elettrico: prodotti che non provengono da dogmi, ma dal metodo sperimentale.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
In quanto donne abbiamo il Diritto di maturare una Coscienza; buona parte di femminicidi e molestie avvengono in contesti dove le altre donne lasciano da sola la vittima: non la proteggono, ma permettono che tutto ciò avvenga come se fossero fatti ordinari.
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womenforwomenitaly · 1 year ago
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"Donna, vita e libertà", Premio Sacharov 2023 a Jina Mahsa Amini e alle manifestanti iraniane
Il PE il 12 dicembre ha assegnato il Premio Sacharov 2023 a Jina Mahsa Amini e al movimento "Donna, vita e libertà" in Iran. Il premio è un riconoscimento alle donne iraniane che sono il simbolo della speranza e lotta per l'uguaglianza, dignità e libertà.
Il 12 dicembre 2023 a Strasburgo, il Parlamento europeo ha assegnato il Premio Sacharov per la libertà di pensiero a Jina Mahsa Amini e al movimento “Donna, vita e libertà” in Iran. Così la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola durante la cerimonia ha dichiarato: “Il premio Sacharov per la libertà di pensiero di…
Repressione del regime e la condanna del Parlamento Europeo
In seguito alla repressione delle proteste da parte del regime iraniano, il Parlamento europeo ha condannato la drammatica situazione dei diritti umani nel paese. A ottobre 2022, i deputati hanno chiesto sanzioni contro i funzionari iraniani coinvolti sia nella morte di Jina Mahsa Amini che nella repressione di regime. A gennaio 2023 i deputati hanno chiesto nuove sanzioni contro il regime iraniano e l’inserimento del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche nella lista dei terroristi dell’UE. A novembre 2023 il Parlamento ha adottato una risoluzione sui recenti attacchi contro le donne e i difensori dei diritti delle donne in Iran e la detenzione arbitraria di cittadini dell’UE in questo paese, in cui invita a sostenere i vincitori del premio Sacharov e del premio Nobel istituendo una task force dell’UE. Il Premio Sacharov – istituito nel 1988 per onorare le persone e le organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali per la libertà di pensiero – viene conferito ogni anno dal Parlamento europeo ed è intitolato al fisico sovietico e dissidente politico Andrei Sacharov.
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lapioggiamiaamica · 1 year ago
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Una donna libera è il contrario di una donna leggera.
Simone de Beauvoir
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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"Oltre. Storie di Libertà": Il Podcast di me.dea che Dà Voce alle Donne contro la Violenza
Dal 7 novembre, una serie di storie vere e approfondimenti per sensibilizzare e prevenire la violenza di genere
Dal 7 novembre, una serie di storie vere e approfondimenti per sensibilizzare e prevenire la violenza di genere Il 7 novembre 2024, il Centro Antiviolenza me.dea lancia il suo nuovo podcast, “Oltre. Storie di Libertà”, un progetto nato con l’obiettivo di dare voce alle donne che hanno vissuto e superato il dramma della violenza di genere. Questo podcast, disponibile gratuitamente su YouTube,…
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dominousworld · 1 year ago
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Donne iraniane e il prezzo della libertà vera
Donne iraniane e il prezzo della libertà vera
a cura della Redazione 17 giugno 2023 Occidente e donne iraniane – Da 44 anni l’Iran paga il prezzo per essersi liberato dal cappio dell’imperialismo americano. Sanzioni, tentati golpe, attentati, blocchi commerciali, assassinii mirati, campagne mediatiche di odio, guerre, rivolte e violenze eterodirette dall’Occidente, sono tra le conseguenze che il popolo iraniano paga per la sua libertà. Tra…
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abr · 5 months ago
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Per Elodie, Meloni, prima donna a rompere il tetto di cristallo della politica diventando Primo Ministro in Italia, non è un modello per le donne. E non difenderebbe i diritti delle donne.
Il modello giusto invece è lei, che quei diritti li difende mostrando la faiga, perché il suo corpo è un “inno alla libertà” (altra fonte di reddito non ha).
Il problema non è Elodie povera puttanella consumabile e dimenticabile, è la massa beota che la segue. Guarda caso i piùscemi tra i rapper scemi sinistri se ne escono col "Meloni bocchinara": senza capirlo le Elodie nutrono bestie buone a nulla capaci di tutto, anche di picchiare e ammazzar donne quando gli gira male.
La sinistra non è parte del problema, è essa stessa IL problema razzismo, misoginia, -fobie varie, pensiero debole e tossico.
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sweetbearfan · 1 month ago
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Scegliere gli uomini con cui andare a letto in base al solo ed esclusivo proprio piacere è ciò che rende davvero libera una donna.
A qualsiasi amica o sconosciuta che mi parli del suo rapporto con un "lui" senza ancora aver conosciuto i suoi genitori, chiedo sempre la stessa cosa: "E' legato alla madre? Ti parla spesso di lei?"; quando è un "si" non ho dubbi e replico: "Taglia la corda! Non andare oltre!"; quello che sembra un uomo gentile (tattica preferita illusoria) non lo è affatto: è un uomo tossico che non è abituato causa madre tossica al fatto che una donna gli dica "no" e non va atteso, mai!, che ce lo dimostri.
Nel nostro Paese esiste una larga presenza di madri tossiche che crescono i figli maschi non come figli ma come compagni, come ulteriori mariti, instillando fin da piccoli la "responsabilità irrinunciabile" di doverle accudire una volta diventate anziane: è in questa dinamica femminile deviante che si sviluppano i maschi tossici - uomini che "non hanno il cordone ombelicale tagliato", come si usa dire nel linguaggio comune, che pretendono una simbiosi con le compagne sulla stessa linea malata.
Quando una madre non perde occasione per lodare il figlio, è patriarcato. Quando una madre mortifica la figlia dicendo che "alla sua età" non parlava con tanti uomini, è patriarcato. Quando una madre trasmette ai figli che l'uomo può avere molte ragazze ma guai se la figlia si vede con più ragazzi, è patriarcato. Quando una madre soffre per la felicità del figlio con una donna sveglia, anziché gioirne e parla male di lei col figlio, è patriarcato.
Il patriarcato esiste e s'incarna nelle madri.
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anchesetuttinoino · 4 months ago
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Il vizio della parola
Il vizio della parola
Il divieto per le donne di usare la voce in pubblico nell’Afghanistan dei talebani. E noi ammutoliti da un diluvio di neologismi assurdi (vedi alla voce “maranza” o “sunshine guilt”)
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Se togli loro la parola, scompariranno. I talebani hanno recentemente emanato una serie di leggi inerenti la propagazione della virtù e la prevenzione del vizio. Già questo proietta lo sguardo su un mondo che appartiene a una galassia lontanissima. E quando mai dalle nostre parti si parla più di vizi e virtù? In ambito legislativo, oltretutto.
In ogni caso, queste leggi sono state approvate dal leader supremo dei talebani, Hibatullah Akhundzada, e tra i provvedimenti ne spicca uno: «La voce di una donna è considerata intima e quindi non dovrebbe essere ascoltata mentre canta, recita o legge ad alta voce in pubblico». Per promuovere la virtù e scacciare il vizio, le donne non potranno esprimersi a voce alta nei contesti pubblici. Le imbavagliano, anzi le ammutoliscono, ma per il loro bene s’intende.
La scena è agghiacciante, ci costringe a una doccia terribilmente fredda. I talebani hanno chiaro chi sia una donna, a differenza della nostra situazione un po’ più aperta, cioè confusa. Abbiamo trascorso l’estate – ma è stata la ciliegina su una torta sfornata da tempo – a interrogarci su livelli di testosterone, Dna, intenzioni d’anima. Magari, al prossimo caso mediatico, potrebbe essere utile cambiare sfondo e ambientare tutti i nostri dubbi per le vie di Kabul e «vedere l’effetto che fa».
Se dai loro in pasto tantissime parole, scompariranno. Aggiungere vocaboli non è per forza segno di progresso, si può diventare muti per eccesso terminologico. L’aggiornamento dello Zingarelli per il 2025 prevede che il dizionario si arricchisca di nuovi termini, “maranza” e – udite udite – “gieffino” si conquistano un posto nell’Olimpo delle parole validate da definizione. Ma questo è solo un ritocco brutalmente onesto al nostro ritratto umano.
Il crimine terminologico è altrove, là dove spuntano espressioni che ci ritroviamo sotto gli occhi scrollando le notizie. “Coolcation” è la tendenza in crescita per trovare mete di viaggio al fresco. “Workation” è la scelta di lavorare da remoto scegliendo luoghi che offrano svago e servizi per il tempo libero. Una medaglia d’oro per l’assurdo spetta all’espressione “sunshine guilt”, il senso di colpa per aver sprecato una giornata di sole.
C’è, nel nostro intimo, un ribollimento senza nome. Sono scampoli di paura mescolati a slanci di affetto, pulsioni cattive e lacrime struggenti. È questa fucina scabrosa, feconda e indicibile che alimenta la libertà nel tumulto di gesti, scelte, responsabilità. Sono poche, devono essere poche e vertiginose, le parole a cui ricondurre il senso del nostro travaglio. Sillabe scottanti come “amore” o “invidia”. Frantumare il quadro in un mucchio di nuovi pezzettini lo riduce a un puzzle che resta scombinato.
Finiamo per scomparire ed essere muti se l’impegno di affrontare la novità di ogni nuova alba – l’ignavia che fa a pugni con la rabbia, i desideri che bevono sorsi di fiducia – viene sgonfiato dalla bugia che tutto affondi in un senso di colpa per il timore di perdere un giorno di sole.
via tempi.it
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coolnightcrusade · 25 days ago
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Denuncia collettiva nei confronti dei Consultori per fermare le violenze sulle donne
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Perché questa petizione è importante
I tempi sono più che maturi per una denuncia collettiva nei confronti dei 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐢: oggi, una donna che voglia abortire subisce una palese 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 basata sulla moralità distorta che l'aborto sia omicidio (illecita colpevolizzazione); quella specifica gravidanza indesiderata, inoltre, si tenta di trasformarla in GPA, in Gestazione per Altri ("puoi darlo in adozione") - questione che nel nostro Paese ancora non è diritto riconosciuto e normato adeguatamente.
La 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 è una forma di maltrattamento che si manifesta attraverso atti, parole e comportamenti volti a controllare e sottomettere un'altra persona, senza l'uso della forza fisica; 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘁𝗶𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲̀ 𝘀𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗼𝗶𝗰𝗵𝗲́ 𝗻𝗼𝗻 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗶 𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶, 𝗺𝗮 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗲𝘃𝗮𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗯𝗲𝗻𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗲.
La 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 può manifestarsi in vari modi, tra cui: - 𝗢𝗳𝗳𝗲𝘀𝗲 𝗲 𝗶𝗻𝘀𝘂𝗹𝘁𝗶: commenti denigratori e svalutazioni personali (esempio: "𝐿'𝑎𝑏𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑜𝑚𝑖𝑐𝑖𝑑𝑖𝑜" = le donne che abortiscono sono assassine *) - Minacce: intimidazioni verbali che creano paura - Controllo: limitazione della libertà personale e delle interazioni sociali - Isolamento: privazione delle relazioni con amici e familiari - 𝗠𝗮𝗻𝗶𝗽𝗼𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮: utilizzo di sensi di colpa per mantenere il controllo sulla vittima (*)
𝗟𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗱𝗲 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗺𝗽𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗶𝗱𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝘂𝗰𝗰𝗶𝗱𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗮: il feto, scientificamente, è soltanto una 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑏𝑖𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎 e non una persona giuridica; ritenere che l'aborto equivalga all'omicidio comporta inoltre conseguenze illogiche, come il considerare anche la contraccezione come un atto omicida; l'idea che un embrione sia una persona sin dal concepimento è una convinzione metafisica priva di fondamento scientifico, perché la 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗯𝗶𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 esiste prima della formazione dell'embrione: non è corretto pertanto assegnare lo status di 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 ad un embrione in fase iniziale.
Si chiede di firmare affinché medici obiettori e Pro Vita siano del tutto allontanati dal settore sanitario in modo definitivo.
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fridagentileschi · 2 months ago
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Un’altra vittima sacrificata sull’altare del multiculturalismo e di altre minchiate del genere. Per questa ragazza non si curerà al patriarcato, non ci saranno manifestazioni da parte di femministe incazzate, non ci saranno inginocchiamenti ipocriti, perché si è scelta l’assassino sbagliato.
Gli autori dell' articolo fanno i finti tonti: il movente è il libro che seguono questi invasori che vanno rimpatriati tutti ma proprio tutti perché il loro libro è incompatibile con le nostre costituzioni. Non si possono sacrificare le nostre libertà di donne ai fessi principi globalisti.
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vadaviaaiciap · 9 months ago
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CRIMINI COMUNISTI DURANTE IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE. Ecco i liberatori.
Questa pagina è dedicata alla raccolta di testimonianze, aneddoti, racconti, ed episodi inerenti al bagno di sangue che si è verificato nelle nostre zone nell’immediato dopoguerra, successivamente al 25 aprile del 1945, a guerra finita, e alla loro presentazione.
Sul finire dell’ultima guerra mondiale, nel 1945, e anche a guerra già finita, l’Italia ha assistito sul proprio territorio ad una vera e propria escalation di delitti, di stragi, e di vendette, tutti a sfondo politico, che hanno raggiunto punte di ferocia e di malvagità molto elevate.
I responsabili di questa lunga catena di omicidi e di efferatezze, furono i partigiani comunisti, che vollero così imprimere un triste e indelebile segno nella storia dell’Italia, incidendolo con il sangue delle loro vittime.
I partigiani spesso hanno prelevato le persone direttamente dalle loro case e le hanno uccise senza neanche offrire loro un processo sommario, depredandole e infierendo sui corpi con ferocia.
Molti di questi carnefici furono riconosciuti e arrestati, ma a causa dell’amnistia di Palmiro Togliatti furono rimessi in libertà, e spesso si ritrovarono faccia a faccia con i parenti delle loro stesse vittime, potendo così irriderle e dileggiarle impunemente.
Possiamo oggi affermare, nonostante i tentativi degli eredi di Togliatti di nascondere o dissimulare la realtà criminosa, che la vastità dei fatti di sangue imputabili ai partigiani comunisti induca a credere che essi siano stati realizzati seguendo un preciso disegno, uno schema pianificato e organizzato a tavolino, scientemente e criminalmente.
Non è un caso che interi gruppi familiari siano stati sterminati, spesso aggiungendo l’efferatezza della tortura e dello stupro agli omicidi, e che poi i partigiani si siano appropriati dei beni materiali delle vittime.
Non è un caso che dopo la guerra, ci si sia trovati davanti a partigiani improvvisamente diventati ricchi, che poterono così iniziare delle attività imprenditoriali usando i soldi sporchi del sangue delle loro stesse vittime.
La scure comunista si è abbattuta con violenza anche sui rappresentanti del Clero, nel tentativo di decapitare coloro che potevano guidare i cattolici verso destinazioni e percorsi diversi da quelli previsti dal comunismo.
Lo storico Roberto Beretta ci segnala nel suo studio del 2005, “Storia dei preti uccisi dai partigiani”, che il numero dei sacerdoti uccisi dall’odio comunista è stato in totale di 130 vittime !
Dopo aver condotto una vera e propria “caccia alla tonaca”, prodromica ad una lunga serie di esecuzioni, compiute appunto dai partigiani, divenne chiaro il tentativo dei comunisti di impadronirsi “politicamente” della società, mediante la forza e l’intimidazione.
Questa tesi fu sostenuta anche dal Cardinale di Bologna, sua Eccellenza Giacomo Biffi, nel 1995, in occasione del cinquantenario della Resistenza, riprendendo e amplificando ciò che già era stato affermato in precedenza da Don Lorenzo Tedeschi, un coraggioso sacerdote che citò la frase di un comandante partigiano comunista :
"Se dopo la liberazione, ogni compagno avesse ucciso il proprio parroco e ogni contadino il padrone, a quest’ora avremmo risolto il problema. "
Il Partito Comunista Italiano ha provveduto poi a mantenere una totale disinformazione sulle stragi, omettendo di parlarne e di pubblicizzare qualsiasi cosa fosse inerente a tutto ciò, stendendo un velo di minacciosa omertà sull’argomento.
Lo dimostra il fatto che ancora oggi si riferiscano a Togliatti come a : “il Migliore” !!!
i stima che gli uccisi, dopo il 21 aprile 1945 nel bolognese, ammontino a 773, di cui 334 civili (fra cui 42 donne).
Vorrei tentare di dare il giusto ricordo alle vittime, attraverso una serie di rievocazioni storiche, di racconti e di aneddoti, che permetta di collocarle in un contesto non più dimenticato.
Vorrei far riaffiorare le ignobili circostanze attraverso cui sono state messe in atto vere e proprie stragi contro persone spesso innocenti, perpetrate comunque a “sangue freddo”, e cioè a guerra finita, ad armi deposte.
La vigliaccheria è stato il motivo trainante che ha permesso al comunismo di approfittare della violenza insita nei suoi sostenitori per appropriarsi dei beni, oltre che della vita, di centinaia di vittime delle nostre zone.
Sono rimasti in pochi i superstiti, o i figli dei superstiti, o delle vittime, che potrebbero oggi dare luce alle pagine buie degli stermini effettuati dai partigiani nel 1945.
Il 25 aprile non deve essere celebrato per la liberazione dell'Italia perché nella realtà dei fatti passammo dall'occpazione tedesca a quella americana. E, nella sconfitta, ci andò bene perché a Yalta avevano deciso le sfere d'influenza dei vincitori e i comunisti furono esclusi.
(Il sangue dei vinti un bellissimo libro di Pansa)
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