#genere sessuale
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Un mondo di donne, ma non ancora 'per le donne'.
Una donna può essere Felice e crearsi un'indipendenza economica solo in quelle società dove il patriarcato non esiste e la parità di genere è Valore riconosciuto di Diritto e di fatto; una società, cioè dove le donne non sono strumenti (uteri e badanti) di una nazione, ma Persone che si autodeterminano.
È fondamentale rispettare L'UGUAGLIANZA e la DIGNITA' di tutte le Persone, indipendentemente dal loro genere e orientamento sessuale. La misogina, il maschilismo, vanno contro i principi di uguaglianza e di rispetto dei Diritti Umani, e non possono essere giustificati come semplici 'opinioni' o dogmi religiosi.
Il peggior comportamento da tenere davanti a condotte misogine sta nel giustificarle, considerandole ordinarie; essere discriminati, direttamente o indirettamente, subire molestie per questioni che non ledono alcuno è un Reato contro la Dignità d’una Persona.
L’Etica non sostiene che i comportamenti privati, il 'ruolo', la serie di comportamenti (moralità) che dovrebbe avere una donna pubblicamente debbano essere monitorati da sciamani e creduloni di sette religiose. Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria ‘fede’, anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo ‘credo’. Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno Dritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica.
È Etico aderire a iniziative che portano a riconoscere Diritti Civili e Sociali per tutti: una Qualità della Vita ottimale; ogni cittadino dovrebbe battersi per questo, conscio del fatto che essere Felici non è immorale, non è ‘peccato’, ma solo salutare.
È un diritto non essere perseguitati poiché donne: è necessaria una norma che vieti, a istituzioni religiose, come la chiesa cattolica, di fare apologia della misoginia, del maschilismo, poiché è la causa educativa principale di tanta, diffusa, misoginia in Italia: della discriminazione di genere, delle molestie e violenze perpetuate contro le donne, nonché dei numerosi femminicidi ancora compiuti.
E' necessario punire severamente qualsiasi condotta misogina, maschilista, patriarcale - a prescindere da chi la compia: che siano padre, madre, fratello, sorella, compagno, marito, amico, datore di lavoro, vicino di casa, sindaco, politico, sciamano d'una setta religiosa... la loro identità e ruoli non contano e non giustificano in alcun modo la loro Inciviltà.
E' importante educare bene alla sessualità le persone, fin da bambine: la misoginia, il maschilismo sono problemi ancora Reali della nostra odierna società italiana, così quanto l'omofobia. Temi come la Consensualità nei rapporti vanno affrontati tanto in famiglia quanto a scuola.
La misoginia è odio irrazionale nei confronti delle donne e rappresenta una prova di essere cresciuti in un ambiente familiare disfunzionale, dove i genitori non si comportano con Etica, valutando la portata degli insegnamenti incorretti. Là dove la famiglia non sia in grado di educare bene i propri figli, di provare empatia per gli altri, la scuola diventa il luogo ideale dove correggere gli errori formativi che un minore assorbe fra parenti, amici e catechesi.
Il ‘buon senso’ da applicare non può essere chiamato in causa per evitare di affrontare il riconoscimento della piena parità delle donne e non è sufficiente a proteggere le donne da abusi quotidiani, perché è un concetto soggettivo: un maschilista, un misogino, considera ‘buon senso’ offendere, molestare, tentare in ogni modo di subordinare e rendere fragile una donna.
Ci sono soggetti che considerano 'problemi' solo ciò che accade di negativo nella loro esistenza e sulla questione femminile rispondono con il benaltrismo, sminuendo le stesse donne che si sentono a disagio in un mondo che non è fatto su misura per loro.
Sono detestabili coloro che vogliono decidere le ALTRUI libertà per alzata di mano, invece che riconoscere Diritti Umani, come l'autodeterminazione (per tutti, non solo per le donne). Ci sono casi di violenza contro le donne, in Italia, come in molte altre parti del mondo; tali violenze assumono diverse forme, come la violenza fisica, verbale o psicologica.
La Società Ideale è quella che non discrimini alcuno per le sue propensioni, per il suo genere e identità sessuale, puntando alla Qualità Totale della Vita d'ognuno; eliminando ogni forma di pregiudizio. Coloro che hanno una visione strumentale della donna, in Italia, appartengono, in maggioranza, ad aree cattoliche che non hanno alcun rispetto per la Dignità delle Persone.
La religione, la religiosità sono fra le cause primarie di odio sociale: sono deleterie, in campo di Diritti Umani, sia il cristianesimo quanto l'islam; per arginarli serve vietare l'indottrinamento religioso imposto fin da bambini. La 'spiritualità' deve essere una Scelta.
La libertà femminile mette in discussione non solo una società su misura di 'maschio', come quella italiana, ma la chiesa cattolica stessa, la cui organizzazione è patriarcale: solo gli uomini possono diventare papi o sacerdoti; le donne, per la chiesa, non hanno Diritti.
Per andare d'accordo con un sacerdote della misogina chiesa cattolica, devi essere anche tu misogina; esistono, infatti, anche donne misogine, che odiano altre donne; che non percepiscono d'essere pedine d'una incultura che opprime le donne e le vuole pure in guerra fra loro.
Il cattolicesimo è pericoloso per donne e omosessuali; le donne che si omologano al patriarcato e lo tramandano di generazione, ai figli, vivono serenamente; chi si discosta, finisce molestata o ammazzata. Questa è la causa dei femminicidi a cui assistiamo in Italia.
In ogni epoca ci sono state persone che hanno messo in dubbio 'dio' e le religioni; in ogni epoca le religioni sono disposte ad uccidere, a molestare, a torturare, imprigionare gli 'infedeli', i 'diversi': quando non hai prove di ciò che sostieni, puoi solo ricorrere alla violenza per resistere nel tempo - proprio come accade con la religione.
Perché una questione sia vera e funzioni, deve esistere una prova: a stabilirlo sono stati anche coloro da cui abbiamo ereditato un mezzo informatico, un cellulare, un pc, internet, una casa, un impianto elettrico: prodotti che non provengono da dogmi, ma dal metodo sperimentale.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
In quanto donne abbiamo il Diritto di maturare una Coscienza; buona parte di femminicidi e molestie avvengono in contesti dove le altre donne lasciano da sola la vittima: non la proteggono, ma permettono che tutto ciò avvenga come se fossero fatti ordinari.
#libertà#autodeterminazione#Qualità della Vita#peccato#Felicità#essere felici non è un reato#donna#Diritti delle Donne#Società#Uguaglianza#Dignità#orientamento sessuale#genere sessuale#diritto#persecuzioni contro le donne#misoginia#maschilismo#apologia della misoginia e del maschilismo#discriminazioni per genere e orientamento sessuale#educazione#femminicidi#chiesa#chiesa cattolica#cattolicesimo#setta#setta religiosa#violenze contro le donne#molestie contro le donne#donne#norma
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molto molto bello quando la letteratura mi offre l’ennesima occasione per sbloccare una crisi esistenziale 🥲
#allora questa è Doris Lessing#il sogno più dolce#mai letto nulla di suo e questo l’ho trovato a un prezzo ridicolo al libraccio e ne ho approfittato visto che volevo iniziare a leggere#qualcosa di suo. molto attirata peraltro dalla sua biografia#il mio commento finora è: un romanzo che si svolge in cucina e che ritrae (non solo ma tra quello che mi ha presa) l’incomunicabilità tra#donne molto simili ma troppo ferite -dalle questioni genere dalla generazione dalla guerra dalla classe- per incontrarsi#e in generale riflette molto sul rapporto intergenerazionale. c’è anche molta politica perche è ambientato negli anni 60#quindi contestazione giovanile rivoluzione sessuale decolonizzazione ecc#sono a 1/4 di libro quindi potrei rimangiarmi tutto quello che ho detto ma le premesse ci sono#un po’ mi ricorda l’arte della gioia per l’accumulo di gente quasi sotto forma di famiglia non convenzionale e assai conflittuale#intorno a delle figure femminili magnetiche e complesse#va beh dopo questo momento da corrado augias mi taccio
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Ma "si parlerà di fluidi" in che senso
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L'identità di genere esiste a prescindere che si faccia o meno educazione sessuale: non è una realtà 'costruita a tavolino', ma una propensione dell'individuo. Non eterosessuali si nasce: non lo si diventa per un condizionamento sociale.
Sono i conservatori, i tradizionalisti, a dividere le persone in modo binario (solo maschi e femmine eterosessuali), per convinzioni religiose (superstizione, cialtroneria).
L'omofobia è odio irrazionale, cioè non supportato da alcuna logica: è la prova inconfutabile di essere cresciuti in un ambiente familiare disfunzionale. Tale odio irrazionale può essere superato soltanto tramite corretto trattamento sanitario, rivolgendosi ad uno psicologo.
Omofobia, misoginia, maschilismo, xenofobia, razzismo, schiavismo - che sarebbero i 'valori' di destra (dei conservatori), i 'valori' cattolici - non sono annoverati come Cultura, ma Inciviltà, Ignoranza.
L'omosessualità è solo una delle molte forme di diversità sessuale e di genere che esistono nella società. Tutti meritano rispetto e accettazione, indipendentemente dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere.
È un diritto non essere perseguitati poiché non eterosessuali. È necessaria una norma che vieti, quanto prima, a istituzioni religiose, come la chiesa cattolica, di fare apologia contro chi non è eterosessuale, poiché è la causa educativa principale di tanta, diffusa, omofobia.
Ogni persona ha diritto di fare ciò che desidera col proprio corpo e i terzi (nati), se non lesi da un comportamento, non devono intromettersi nella vita privata altrui; ogni atteggiamento, critica, liberticidi si qualificano come molestia.
È atteggiamento molesto, da psicopatici, imporre un unico modello di vita, di famiglia, ignorando volutamente scienza, realtà, antropologia, i danni sociali provocati della moralità religiosa, non riconoscendo che quando è Consensuale, l'amore va rispettato e foraggiato.
Le 'famiglie vere' sono dove c'è Amore, Cultura, Rispetto per ogni tipo di altrui famiglia. Chi vive realmente un'esperienza di famiglia felice, non ha dubbi sul fatto che non conti il sesso dei tutori, il sesso della coppia, ma i rapporti sani che si costruiscono fra Persone.
Nessuno nega la realtà che per mettere al mondo un figlio servano sperma e ovuli; sono i 'tradizionalisti' a voler negare la realtà che ad essi non interessi affatto il benessere dei bambini altrui, ma di preservare i propri pregiudizi patriarcali sui ruoli in famiglia.
Gli uomini non possono avere una gravidanza (qualunque uomo, al momento, anche in una coppia eterosessuale); eppure, qualora venga a mancare o meno una madre, possono essere ottimi tutori di un bimbo, da single. Lo possono essere se padri, ma pure anche se nonni o adottivi.
#identità#genere#educazione#condizionamento#omofobia#odio irrazionale#religione cattolica#valori#orientamento sessuale#chiesa cattolica#persecuzioni#molestia#liberticida#amore#famiglia
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Violenza contro le donne, omertà e maschilismo in "Che non si sappia" di Ausilio Bertoli
Ausilio Bertoli Che non si sappia Violenza contro le donne, omertà e maschilismo a cura di Giuseppe Iannozzi – Isabel Pistore legge “Che non si sappia” di Ausilio Bertoli – “Che non si sappia” è l’ultimo romanzo pubblicato dal sociologo e scrittore Ausilio Bertoli. Ho già avuto modo di evidenziare i tanti pregi dell’opera di Ausilio Bertoli (qui potete leggere la mia recensione) In “Che non si…
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#a cura di Giuseppe Iannozzi#Ausilio Bertoli#Bertoni editore#Che non si sappia#corruzione#degrado#discriminazione#Giuseppe Ausilio Bertoli#Giuseppe Iannozzi#maschilismo#omertà#patriarcato#romanzo sociale#stupratori#vessatori#violenza contro le donne#violenza di genere#violenza sessuale
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“Rinate-Oltre il femminicidio”, la mostra di Stefania Prandi, per sensibilizzare sulla violenza di genere. Evento organizzato dal Parlamento europeo in Italia dove si sottolinea l'importanza di educare i giovani sulle relazioni e il rispetto tra i generi.
#abusi sessuali#Carlo Corazza - direttore dell&039;Ufficio del Parlamento Europeo in Italia#Cristina Montagni#femminicidio#Parlamento Europeo in Italia#Pina Picierno – Vicepresidente del Parlamento europeo#Rinate - Oltre il femminicidio#Sfruttamento e abusi sulle donne#Violenza di genere#violenza maschile#violenza sessuale#women for women Italy#womenforwomenitaly
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Processo a Rolandina di Marco Salvador: Una storia di ingiustizia e coraggio nella Venezia medievale. Recensione di Alessandria today
La straordinaria vicenda di Rolandina, una donna transgender condannata al rogo nella Venezia del XIV secolo, raccontata da Marco Salvador con profondità storica e sensibilità.
La straordinaria vicenda di Rolandina, una donna transgender condannata al rogo nella Venezia del XIV secolo, raccontata da Marco Salvador con profondità storica e sensibilità. Processo a Rolandina, scritto da Marco Salvador, è un romanzo storico intenso e commovente che riporta alla luce una storia vera di discriminazione e ingiustizia. Ambientato nella Venezia del XIV secolo, il libro racconta…
#Diritti civili#diritti LGBTQ+#Diritti Umani#donne nella storia#identità di genere#identità sessuale#ingiustizia storica#letteratura di riflessione#letteratura e diritti umani#letteratura e storia#letteratura inclusiva#letteratura italiana#letteratura medievale#lotta per i diritti#Marco Salvador#Marco Salvador autore#Medioevo#narrativa contro pregiudizi#narrativa LGBT#narrativa medievale#narrativa storica italiana#processi storici#Processo a Rolandina#Rolandina#romanzi biografici#romanzi con protagonisti LGBTQ+#romanzi storici italiani#romanzi su diversità#romanzi sulla discriminazione#romanzo di denuncia
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DONNE, SE NON ORA, QUANDO?
di Nora Montella Da sempre nella storia le donne sono vittime di sistemi perversi che non permettono la loro completa emancipazione, ma anzi, fomentano la loro situazione di succubanza così da mantenere un completo controllo sociale ed economico sia delle donne che degli uomini. Perchè una società senza donne libere ed emancipate, è una società priva di parità, che discrimina gli individui in…
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Il cibo , sia esso sessuale o d'altro genere , placa soltanto gli appetiti. La fame è tutta un'altra cosa : nulla può placarla . La fame è il barometro dell'anima.
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Il cibo,
sia esso sessuale o d'altro genere,
placa soltanto gli appetiti.
La fame è tutta un'altra cosa:
nulla può placarla.
La fame è il barometro dell'anima.
Henry Miller
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“Italia non ha firmato perché testo ricalca legge Zan”
L’Italia non ha aderito “insieme a un terzo degli Stati membri” alla dichiarazione perché “era in realtà sbilanciata sull’identità di genere, quindi fondamentalmente il contenuto della legge Zan”. Così dal ministero della Famiglia spiegano il “criterio ovvio” con cui il governo ha scelto di non firmare. È stata “una decisione presa giorni fa”, riferiscono le stesse fonti, sottolineando che in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia sono stati prodotti diversi documenti e l’Italia ha aderito alla dichiarazione contro omofobia, transfobia e bifobia “perché era relativo alla non discriminazione rispetto all’orientamento sessuale”.
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Mandare le foto del proprio membro maschile alle donne
Ho voluto scrivere questo testo perché ho sentito troppo spesso, su Tumblr, parlare di foto non richieste mandate a molte donne del sito e del fatto che vengono trattate in generale come pezzi di carne.
Queste azioni causano disagio, ansia e persino traumi. Anche questa è violenza sulle donne, non è solo quella fisica, queste azioni sono irrispettose e vergognose. Non sono accettabili in nessun contesto. Educare gli uomini su queste questioni è molto importante perché purtroppo è una problematica molto diffusa e i casi non sono rari, quindi vorrei fare la mia piccola perte sperando che possa servire (anche se dubito).
È importante comprendere che trattare le donne come pezzi di carne anziché come individui con dignità e autonomia è una manifestazione del patriarcato e della cultura dello sfruttamento sessuale. Queste mentalità dannose perpetuano disuguaglianze di genere e contribuiscono a creare un ambiente in cui le donne sono oggetto di discriminazione quindi perché lo fate? Vi sentite più uomini? In realtà la maggioranza delle donne non sono interessate a queste foto e si sentono “oggetti” dopo averle ricevute. Siccome non vi hanno dato il consenso dovete evitare e avere rispetto.
Rifletteci per favore
Ps: Ovviamente è rivolto a chi lo fa quindi non prendetelo sul personale. Ho voluto parlarne perché nessuno le parla e lo trovo molto ingiusto
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Nutro un certo fascino verso tutto il mondo femminile, ma ci sono delle cose che mi catturano profondamente.
Donne e ragazze che amano il loro stesso genere, ci ritrovo qualcosa di romantico, anche se l'interesse è prettamente sessuale hanno reazioni e comportamenti rari a noi uomini.
Mi ricordo quando la mia ex collega bisex vedeva una bellissima ragazza, con la voce di una bimba che chiedeva i doni a babbo natale, e gli occhi a cuore pieni di ammirazione diceva:
" oh ma che bella che è... Come me la scoperei volentieri!!"
Ogni volta mi innamoravo follemente di queste gargantuesche emozioni!
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Eccoti il premio: sono tua
Ci sei riuscito, alla fine. Mi sbavi dietro da quando andavamo a scuola. Non ti posso respingere più. È il momento della resa dei conti e tu vinci su tutta la linea: ti aggiudichi me e il mio corpo. Hai giocato bene le tue carte, nella vita: sei diventato un vincente. Un dannato, affascinante maschio alfa. E questa è una storia semplice ma vecchia come il mondo. Non l'avrei mai pensato possibile, ma il nostro albergo di famiglia sta andando a rotoli e tu ti sei offerto di aiutarci. Hai un sacco di denaro da investire. Ma me l'hai detto chiaramente: “io vi aiuto. Rilevo l'albergo, voi diventerete miei dipendenti e non vi mancherà nulla. Però poi tu scoperai con me. Ogni volta che vorrò.” In fondo, è una storia vecchia come il mondo.
Sai: francamente alla fine mi va benissimo così; tanto a mio marito oramai, a causa del diabete è da molto tempo che non gli funziona neppure più. E neanche gli va di usare la lingua o di giocare con me in qualsiasi altra maniera. Altri pensieri gli occupano la testa. Poi, parliamoci chiaro: gli scrupoli morali tutto sommato sono di chi se li può permettere. Onestamente, a questo punto della mia vita neanche me ne frega più una ceppa. Altrimenti, se la morale integra e irreprensibile fosse gratuita, non esisterebbero le puttane. Ci vogliono impegno, sacrificio e anche fortuna. Si: proprio una bella puttana è quello che sono diventata io da stasera, presuppongo. Comunque, per dirla tutta, personalmente le mie voglie con qualche straniero di passaggio in albergo, ogni tanto e alla chetichella, me le sono tolte, negli anni passati.
Si, si: mio marito sa dell'accordo. Ma non gli interessa nulla, purché riusciamo a pagare i creditori e a scrollarci di dosso il fisco. E questo me lo sta rendendo ogni giorno più odioso: dovrebbe sentirsi ferito, dovrebbe avere a cuore l'onore della sua donna. Davanti a una profferta del genere, avrebbe dovuto reagire, in qualche modo. Anche se oramai parole come amore, complicità, affetto, rispetto, tra noi non hanno più senso da tempo. Lui preferisce far finta di niente. Cornuto, idiota e impotente. Una nullità. Ma come ho fatto… avrei dovuto scegliere te, anni fa… ma è andata così. Alla fine comunque scoperemo lo stesso io e te, no? Allora eccomi qui stasera nel tuo nuovo ufficio in albergo, al sicuro e lontani da tua moglie.
Sono bellissima, profumatissima. Con due gocce di Chanel nr. 5 direttamente nella fica. Inizio la mia carriera da troia e pago la prima di infinite rate erotiche. Dai, allora: caccia fuori il tuo cazzo che lo voglio in mano. Ficcamelo in bocca subito e senza riguardi, che onestamente non vedo l'ora di ciucciartelo. Fammi vedere che cosa sai fare, con quel bell'arnese. Sfondami la fica e l'ano; prendimi, vienimi dentro come ti pare. Però poi fai il gentiluomo: fammi venire. Permettimi di non pensare ai problemi per un po’ e mandami in paradiso. Leccami, succhiami e portami a godere. Fammi tornare quella ragazza da te a lungo desiderata. Iniziamo intanto con me che abbasso lo sguardo e con le mani te lo tiro fuori dai calzoni. Oh... quanto mi piace questo tuo cazzo!
Lascia che mi illuda per un momento di essere io a decidere se farti scopare o no, di essere quella che ha il potere dell'attrazione sessuale su di te. Aiutami a raggiungere le vette del piacere: quelle cime tempestose che da anni non mi vedono più scalatrice appassionata. Per finire, come dessert avrai nuovamente a completa disposizione la mia bocca e la mia lingua: come e dove vuoi. E a giudicare dalle dimensioni della tua virilità, direi proprio che si prospettano tempi abbastanza allegri, per noi due. Uniti dopo vent'anni e più da un destino incredibile! Dai: adesso datti da fare. Eccoti le mie mutandine. Annusale pure: chissà da quanto tempo desideravi farlo… vieni qui… leccami... fottimi...
RDA
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A COSA FA MALE IL PORNO
Il titolo è fuorviante ma siccome cerco di tenerli corti per il colpo d'occhio incuriosente (non è proprio clickbait ma quasi), in realtà l'argomento è estremamente serio e si riaggancia al mio precedente post sul patriarcato dei 'cari amici uomini'.
Il porno, così come lo si (dovrebbe) intende(re), è la rappresentazione visiva di una manifestazione fisica, nello specifico della sessualità e in genere dell'affettività: ci si sofferma in modo evidente sull'atto del copulare o su pratiche che orbitano comunque intorno alla sfera genitale o paragenitale.
Premettendo che LA CONSENSUALITA' sta alla base di qualsiasi pratica - anche la più estrema - e che questo mio ragionamento ha pure valore indicativo di una mia intuizione senza alcun giudizio (TL;DR fate tutto quello che volete con il/la vostro/a partner se maggiorenne e capace di decidere per sé) ho notato che il porno mainstream offre TANTISSIMO MATERIALE su pratiche sessuali in cui la donna, per quanto immagino e spero consensuale, viene degradata e umiliata dalla controparte maschile, con tanto di mascara colato per lacrime e secrezioni varie, difficoltà respiratorie per dita strette attorno alla gola oppure oggetti e parti di corpo infilati a lungo in gola e posizioni un po' troppo costrette.
Per carità, io lo so che chi mi legge lo fa come gioco di ruolo in cui la propria partner è consenziente e consapevole di recitare un ruolo limitato nel tempo e che poi la vita prosegue nel rispetto reciproco
MA
vista L'ENORME QUANTITA' di materiale video con tali modalità che, senza scomodare canali specifici, sembrano comunque essere la norma, non vi sembra che il ruolo dell'attrice, dell'esordiente o della semplice persona che fa il video amatoriale sia quello DI SODDISFARE IL DESIDERIO DELLO SPETTATORE MASCHILE DI AVERE UNA DONNA SOTTOMESSA A TUTTE LE PROPRIE FANTASIE DI CONTROLLO E DI DOMINIO?
Lo dico perché io ho ricevuto questa impressione e anche se non mi addentrerò mai nel ginepraio del vietato (lol) ai minori di 18 anni, mi chiedo come una persona giovane possa codificare per sé una sessualità rispettosa del consenso se praticamente non esiste il concetto di educazione sessuale/affettiva e questi è demandato a contenitori di porno dove un 80% di video dipinge il ruola della donna in questo modo.
Nessuna soluzione diretta e/o immediata, per carità, e soprattutto nessuna censura o proibizione, però se esistono video che provengono da un sito (forse ora chiuso) che si chiama ex-gf e che alcune donne hanno sentito il bisogno di inaugurare un genere che si chiama 'porn for ladies', forse un problema di percezione e di educazione a monte esiste.
Grazie degli eventuali contributi ben ragionati ma tenete i coltelli nei foderi perché io comunque sarò sempre più veloce a estrarre e a rovesciarvi le budella sulle scarpe <3
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Il cibo,
sia esso sessuale o d'altro genere,
placa soltanto gli appetiti.
La fame è tutta un'altra cosa:
nulla può placarla.
La fame è il barometro dell'anima.
Henry Miller
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