#immigrazione
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Chi ha reso l’Italia un “Paese schiavista” aprendo i porti a più di un milione di migranti in 10 anni, la stragrande maggioranza dei quali senza alcun requisito per chiedere la protezione internazionale?
Francesca Totolo
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Non mi avrebbe rassicurato nemmeno la vittoria di quell'altra là, ma... benvenuti nella realtà più delirante.
MASS DEPORTATION NOW!
PEACE THROUGH STRENGHT!
È un mondo meraviglioso.
Mi sembra di essere nei favolosi anni '30 del secolo scorso.
Tanti fratelli stanno salendo sul carro vincente anche dalla minuscola Italia.
MAKE AMERICA GREAT AGAIN!
Ma forse siamo solo in un film di un regista sudafricano con cittadinanza canadese naturalizzato statunitense.
Va be', mi ritiro nella mia inutilità e nel silenzio che mi confà...
"Se ora soffrite per la vostra pochezza,
non datene la colpa agli dei: proprio voi
avete fatto grandi questi uomini,
dandogli potere, e adesso ne subite la schiavitù. […]
Siete sedotti dalla lingua e dalle parole di un uomo astuto
e non vi rendete conto di quello che succede."
Solone (Atene, 638 a.C. – 558 a.C.), Frammento 11
#trump#elezioni americane#harris#ellon musk#musk#solone#usa#atene#globalizzazione#donald trump#kamala harris#forza#immigrazione#guerra
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" Chi sono gli uomini, i quali, senza che noi ce ne accorgiamo, ci suggeriscono cosa pensare, ci dicono chi dobbiamo ammirare e chi disprezzare, oppure come dobbiamo considerare la proprietà dei servizi pubblici, le tariffe doganali, il prezzo del caucciù, il piano Dawes* o l’immigrazione? Sono sempre loro che ci consigliano l’arredamento della nostra casa, il menu quotidiano, il modello di camicia più elegante, gli sport da praticare, gli spettacoli da vedere, le iniziative benefiche meritevoli di aiuto, i quadri degni di ammirazione, e perfino i termini gergali da inserire durante una conversazione e le battute di spirito che ci dovrebbero far sbellicare dalle risate. Se volessimo compilare l’elenco degli uomini e delle donne che per la loro posizione sociale devono essere considerati come opinion maker, avremmo una lunga lista di nomi recensiti nel Who’s Who. […] Una simile lista comprenderebbe migliaia di persone. Tuttavia sappiamo che molte di esse sono a loro volta sotto l’influenza di individui, spesso noti solo a una cerchia molto ristretta. "
*Piano Dawes: definito da una commissione di esperti finanzieri appartenenti alle potenze vincitrici della I Guerra mondiale presieduta dall’americano Charles G. Dawes, contribuì molto alla ripresa del marco e degli investimenti Usa in Germania. [NdT]
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Edward Louis Bernays, Propaganda. Della manipolazione dell’opinione pubblica in democrazia, traduzione di Augusto Zuliani, Fausto Lupetti Editore, 2008.
[Edizione originale: Propaganda, New York: Horace Liveright publisher, 1928]
#Edward Louis Bernays#Propaganda#manipolazione#opinione pubblica#democrazia#Augusto Zuliani#masse#società dei consumi#consumismo#XX secolo#capitalismo#Stati Uniti d'America#politica#affarismo#corruzione#relazioni pubbliche#influencer#pubblicità#spin doctor#psicologia delle folle#subconscio#fabbrica del consenso#mente collettiva#irrazionalità#desideri#edonismo#narcisismo#comunicazione#multinazionali#immigrazione
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Il resto è superfluo come l'80% dei libri di storia, delle disquisizioni sociologiche, delle argomentazioni politiche e dei dibattiti sulle uguaglianze, i diritti e altri giochini.
#citazioni#immigrazione#zombie#società#società malata#mondo marcio#integrazione#politica#diavolerie#svegliatevi#sistema#aprite gli occhi#illusioni#discernimento#responsabilità#manipolazioni#verità#dittatura#catene#matrix#schiavitù#virus#nwo#nuovo ordine
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eccellenza lombarda
#lega#salvini#fontana#formigoni#fdi#cl#comunione e liberazione#sanità#lombardia#immigrazione#emigrazione
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i hope people see this because it’s important: italy is deporting refugees to detention facilities in albania and it’s one of the most inhumane things i’ve ever seen. this is disgusting and PM giorgia meloni wants to make this “an example for europe”. please talk about this.
#politics#albania#italy#immigration#giorgia meloni#refugees#news#italian tag#italy 2024#social justice#italia#immigrazione#cpr
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(...) “Vi scrivo per mettervi a conoscenza delle molteplici segnalazioni che ci sono pervenute – scrive il rettore Montanari – in seguito all’utilizzo scorretto, da parte dei rifugiati pakistani, degli spazi della sede dell’Università per Stranieri di Siena di via dei Pispini messi a disposizione per la loro partecipazione ai corsi di lingua italiana, organizzati gratuitamente dall’ateneo. Le problematiche non riguardano solo l’uso improprio dei servizi e degli spazi, ma anche casi spiacevoli di comportamenti indecorosi nei confronti di chi lavora presso l’ateneo e nei confronti delle studentesse e degli studenti che frequentano le lezioni".
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#opinioni di un clown#consapevolezza#responsabilità#cambiamento#rispetto#natura#inquinamento#immigrazione#povertà#siccità#spreco#guerra
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Lunedì 23 Settembre 2024 alle ore 20.30 il GdL "Chiave di Lettura", presso i locali della Biblioteca San Valentino, si incontrerà per discutere insieme del libro “Oltre l’inverno” di Isabel Allende proposto dalla nostra Arianna Pascetta
Lucía, cilena espatriata in Canada negli anni del brutale insediamento di Pinochet, ha una storia segnata da profonde cicatrici: la sparizione del fratello all’inizio del regime, un matrimonio fallito, una battaglia contro il cancro, ma ha anche una figlia indipendente e vitale e molta voglia di lasciarsi alle spalle l’inverno. E quando arriva a Brooklyn per un semestre come visiting professor si predispone con saggezza a godere della vita. Richard è un professore universitario spigoloso e appartato. Anche a lui la vita ha lasciato profonde ferite, inutilmente annegate nell’alcol e ora lenite solo dal ferreo autocontrollo con cui gestisce la sua solitudine; la morte di due figli e il suicidio della moglie l’hanno anestetizzato, ma la scossa che gli darà la fresca e spontanea vitalità di Lucía restituirà un senso alla sua esistenza. La giovanissima Evelyn è dovuta fuggire dal Guatemala dove era diventata l’obiettivo di pericolose gang criminali. Arrivata avventurosamente negli Stati Uniti, trova impiego presso una facoltosa famiglia dagli equilibri particolarmente violenti: un figlio disabile rifiutato dal padre, una madre vittima di abusi da parte del marito e alcolizzata, un padre coinvolto in loschi traffici. Un incidente d’auto e il ritrovamento di un cadavere nel bagagliaio della macchina che saranno costretti a far sparire uniranno i destini dei tre protagonisti per alcuni lunghi giorni in cui si scatena una memorabile tempesta di neve che li terrà sotto assedio.
Isabel Allende (1942) è una scrittrice e giornalista cilena naturalizzata statunitense. Considerata una delle scrittrici più famose dell'America Latina, “La casa degli spiriti” è il suo romanzo più famoso. Ha partecipato a molti tour mondiali per promuovere i suoi libri e ha anche insegnato letteratura in vari college statunitensi. Vive in California dal 1989 e ha ottenuto la cittadinanza statunitense nel 2003. Nel settembre 2010 è stata insignita del Premio Nazionale di Letteratura del Cile. Ha scritto romanzi basati sulle sue esperienze di vita, ma ha anche parlato delle vite di altre donne, unendo mito e realismo, ha scritto anche romanzi storici, come “Inés dell'anima mia”, basato sulla vita di Ines Suarez, la prima spagnola ad aver raggiunto il Perù, oltre a “L'isola sotto il mare” che racconta la vita di una schiava di nome Zarité a Santo Domingo, ora Haiti, alla fine del XVIII secolo. La sua opera viene accostata al movimento letterario conosciuto come posboom, anche se alcuni studiosi preferiscono il termine novisima literatura. Questa corrente è caratterizzata dal ritorno al realismo e da una prosa più facile da leggere. Si abbandona il tentativo di creare nuovi modelli di scrittura (metaletteratura), e si pone l'accento sulla storia e la cultura locale.
Se volete partecipare, contattateci all'indirizzo mail: [email protected] oppure all'indirizzo, sempre mail, [email protected] e riceverete, in prossimità dell’incontro, il link di riferimento.
Vi aspettiamo per confrontarci insieme su questa autrice e scoprire il suo libro, non mancate!!!
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⚠️ Capito il cancelliere Olaf Scholz?
Chiude i confini della Germania mentre finanzia le navi delle ONG (più di 1,5 milioni di euro nel 2023) che traghettano immigrati in Italia.
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“Per noi non vi sono stranieri. Noi vogliamo che tutti gli uomini, qualunque sia il loro luogo di nascita, qualunque sia il ceppo etnico da cui derivano, qualunque la lingua che parlano, si considerino come fratelli e si aggruppino liberamente e cooperino insieme per il maggiore benessere, la maggiore libertà, la maggiore civiltà di tutti. Se di stranieri vuol parlarsi, allora per noi lo straniero non è colui che è nato al di là di una frontiera e parla una lingua diversa, o ha la pelle di diverso colore; lo straniero, il nemico, è l’oppressore, è lo sfruttatore, è chiunque, in qualunque paese, sottomette a sé un altr’uomo.”
Errico Malatesta (4 dicembre 1853, Santa Maria Capua Vetere – 22 luglio 1932, Roma)
aitanblog.wordpress.com/2024/05/15/sullimmigrazione-continuiamo-a-dare-i-numeri
“Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri.”
Don Lorenzo Milani (Firenze, 27 maggio 1923 – Firenze, 26 giugno 1967)
#immigrati#immigrazione#migranti#stranieri#errico malatesta#Malatesta#don milani#don lorenzo milani#oppressi#oppressori#anarchia#solidarietà
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Indragop mostrava qualcosa che sembrava, anzi era, ammirazione. Lo scienziato non si raccapezzava e cominciava a sentirsi agitato; si è imposto di star calmo e ha sollevato un dilemma concreto: come si fa se, dopo tanti anni di lavoro, lei ha bisogno di una casa un po’ migliore, o di una stanza da solo? Ne parla al suo principale, vi mettete d’accordo? Indragop ha assunto un’espressione di allarme, e adesso cercava gli occhi dello scienziato nello specchietto anziché badare alla strada dove procedevano a centoquaranta all'ora. Mai! ha dichiarato: non l’avrebbe mai fatto, si poteva credergli. Lui non era un troublemaker, cosí ha detto, non era un creatore di guai. Lui faceva il suo mestiere: ottobre, novembre (e ha continuato con gli altri otto mesi) e poi tornava a casa a vedere la famiglia, agosto e settembre, ed era contento cosí; e valeva anche per suo fratello, suo cugino, e un altro fratello che lavorava a Dubai. Lo scienziato non doveva preoccuparsi, lui non era quel tipo di persona. "
Guido Barbujani, Soggetti smarriti. Storie di incontri e spaesamenti, Einaudi (collana Super ET Opera Viva), febbraio 2022¹; pp. 48-49.
#Guido Barbujani#leggere#letture#Soggetti smarriti#incontri#letteratura contemporanea#libri#raccolta di racconti#proletari#discriminazione#proletariato#narrativa#terzo mondo#immigrazione#immigrati#EAU#Emirati Arabi Uniti#lotta di classe#schiavitù#spaesamento#identità#esseri umani#umanità#sfruttamento#Dubai#condizione umana#egalitarismo#povertà#miseria#uguaglianza
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Il mese scorso era stato il Cpr di Milano. Oggi ad essere al centro delle cronache è il Cpr di Palazzo San Gervasio (PZ). Il centro di detenzione del potentino è al centro di un’inchiesta portata avanti dalla Procura della Repubblica di Potenza che coinvolge 10 persone, accusate di violenza pluriaggravata nei confronti delle persone detenute nel centro, calunnia, truffa e falso ideologico. Un ispettore della polizia di Stato è stato posto agli arresti domiciliari, un medico ha ricevuto il divieto per un anno di esercitare la professione all’interno dei Centri di permanenza per il Rimpatrio. Accusati anche i gestori del Centro, ai quali è stato disposto il divieto di impresa per un anno in relazione alla Pubblica Amministrazione.
Palazzo San Gervasio: l’ennesima conferma. I CPR sono un sistema malato
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/tolleranza-una-parola-terribile/?feed_id=1570&_unique_id=66852c423fd29 %TITLE% Tolleranza è quasi sempre la parola sbagliata. Tolleranza è la parola che si è usata tanto in questo mese del Pride, tolleranza è la parola che si usa quando si parla dei comportamenti che non rientrano nella media di una vita di comportamenti standard, tolleranza è la parola che si usa quando si ha a che fare con persone "diverse da noi" che arrivano sul nostro territorio, tolleranza è la parola che si usa in generale quando si sceglie -o si prova- ad accettare qualcosa di diverso da quello che ci aspettiamo. tolleranza [dal lat. tolerantia, der. di tolerare "sopportare, tollerare"]. [il rispettare le convinzioni, spec. politiche e religiose, altrui, anche se diverse dalle proprie: avere spirito di t.] ≈ ampiezza (o larghezza) di vedute, apertura (mentale), flessibilità, liberalità, pluralismo. ↑ permissivismo, permissività. ‖ clemenza, comprensione, condiscendenza, indulgenza, pazienza, sopportazione. ↔ inflessibilità, insofferenza, intolleranza, intransigenza, rigidezza, severità. ↑ assolutismo, dispotismo, fanatismo, integralismo, settarismo. ‖ impazienza, insofferenza. Vocabolario Treccani Quando stiamo tollerando stiamo sopportando, stiamo guardando con giudizio qualcosa che non ci piace e scegliendo di tapparci il naso. Stiamo guardando uno straniero, stiamo pensandolo diverso da noi e ci�� nonostante accettandolo. Stiamo guardando due persone dello stesso sesso che si amano, stiamo pensandole diverse da noi e ciò nonostante accettandole. Stiamo guardando una persona che soffre perché la propria situazione individuazione genetica non corrisponde a quella che percepisce, stiamo pensandola diversa da noi e ciò nonostante accettandola. Non stiamo mettendoci nei loro panni, li stiamo guardando in faccia e dicendogli "tu non mi piaci, ma ti accetto". Tolleranza è qualcosa che si dovrebbe usare verso qualcuno che fa qualcosa di sbagliato, tollero i difetti della mia compagna perché la amo, tollero le difficoltà lavorative perché tutto sommato il lavoro mi piace (o ne ho bisogno per sopravvivere), tollero il caldo del mare perché almeno posso rilassarmi e fare il bagno, tollero la fatica di una salita in montagna perché pregusto quello che mi aspetterà sulla cima, tollero l'automobile che fa le bizze perché non ho soldi per comprarne un'altra, tollero la fatica di non mangiare i dolcetti perché sono a dieta. Ma non tollero un essere umano, e pretendo io stesso di non essere tollerato. Le persone vanno accolte, e vogliono essere accolte. Le persone vanno aiutate, e vogliono essere aiutate. Come ci si può aspettare un rispetto reciproco e uno scambio alla pari quando da una parte un gruppo tollera e dall'altro qualcuno viene tollerato? Tolleranza è sempre la parola sbagliata, se stiamo parlando di esseri umani, perché se si vuole instaurare un dialogo, se si vuole che ambo le parti dialoghino per trovare un accordo, non si può di certo farlo con una delle due parti inalzata a indicare l'altra col dito. Tolleranza è una parola terribile. Dialogo, accoglienza, sono le parole giuste. E ce ne sono certamente decine di altre, lungi da me imporre la parola giusta. Ma che tolleranza sia quella sbagliata mi sembra fuori da ogni dubbio.
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Quanto vale la vita di un lavoratore
(Latina) – Satnam aveva 31 anni e viveva in Italia da due, lunedì, mentre lavorava nei campi, è finito dentro un macchinario che gli ha tranciato il braccio destro, procurandogli gravi ferite alle gambe. L’ipotesi investigativa è che il suo datore di lavoro abbia messo il braccio di Satnam dentro una cassetta della frutta, abbia caricato l’uomo e sua moglie su di un furgone e li abbia…
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