#oppressori
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“Per noi non vi sono stranieri. Noi vogliamo che tutti gli uomini, qualunque sia il loro luogo di nascita, qualunque sia il ceppo etnico da cui derivano, qualunque la lingua che parlano, si considerino come fratelli e si aggruppino liberamente e cooperino insieme per il maggiore benessere, la maggiore libertà, la maggiore civiltà di tutti. Se di stranieri vuol parlarsi, allora per noi lo straniero non è colui che è nato al di là di una frontiera e parla una lingua diversa, o ha la pelle di diverso colore; lo straniero, il nemico, è l’oppressore, è lo sfruttatore, è chiunque, in qualunque paese, sottomette a sé un altr’uomo.”
Errico Malatesta (4 dicembre 1853, Santa Maria Capua Vetere – 22 luglio 1932, Roma)
aitanblog.wordpress.com/2024/05/15/sullimmigrazione-continuiamo-a-dare-i-numeri
“Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri.”
Don Lorenzo Milani (Firenze, 27 maggio 1923 – Firenze, 26 giugno 1967)
#immigrati#immigrazione#migranti#stranieri#errico malatesta#Malatesta#don milani#don lorenzo milani#oppressi#oppressori#anarchia#solidarietà
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Ma che cazzo.
#fino a ieri giustamente con la bandiera ucraina però oggi si svegliano parteggiando per gli oppressori. merde.#che schifo#italian stuff#current events#palestine
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CONCETTO A CUI TENGO
Su Facebook ho bloccato un commento che era palesemente razzista verso gli ebrei. E ho bloccato anche il commentatore.
Sono una persona che da sempre si oppone all'occupazione e ai crimini perpetrati dallo stato di Israele, dall'esercito israeliano e dai coloni nel West Bank. Sono al fianco del popolo palestinese nella lotta contro il genocidio che sta subendo.
Ma mi è ben chiara una cosa: la responsabilità di questi crimini contro l'umanità è di uno stato, di un esercito, delle persone che appoggiano e mettono in atto le loro politiche. Non consento a nessuno di addossare la colpa di questi crimini "agli ebrei" per fomentare odio verso i popoli. Perché questo è razzismo. Altrimenti dovremmo dire che la colpa è anche degli italiani, visto che lo stato italiano sostiene la politica dello stato di Israele, lo supporta e gli fornisce armi (tra l'altro fornisce armi alle dittature di mezzo mondo). Chi alimenta odio verso i popoli, invece di combattere il dominio che li mette gli uni contro gli altri, fa il gioco degli oppressori e dei guerrafondai.
[L'Ideota]
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THIS LAND IS MINE
@sirkaj ha detto:
Non so se posso riuscire a portare argomentazioni diverse ma ho visto molti video su YouTube e studiato diverse mappe. Non è un genocidio, secondo me, ma un conflitto fra popoli che si odiano. Le risposte ai post non possono essere lunghe. Invito ad aprire YouTube e dare un occhiata ai molti reportage che danno una immagine più precisa, anche se sempre asettica, insapore e inodore. Certo il governo attuale di Israele non è il mio ideale, ma è stato eletto e di elezioni ne hanno avuto diverse negli ultimi anni. È un paese con dinamiche di popolazione complesse ma resta un paese democratico. Come lo è il nostro, anche se il governo attuale non mi piace, o l'Ungheria, che sceglie Orban perché non c'è una opposizione. È vendetta? Invito a vedere le immagini. L'orrore è che parliamo di uomini, donne, bambini, che non hanno scampo. Israele ed Egitto non li vogliono, e il mare è bloccato. E lo era prima del sette ottobre. Di ciò di cui non si può parlare si deve tacere», sentenziava Ludwig Wittgenstein. E questo mi hanno insegnato da ragazzo. Sono posti lontani...orrori lontani. Dal nostro paese abbiamo mandato una nave ospedale che non ha modo di operare. Tutto inutile. Cerchiamo di fare bene a chi è il nostro prossimo e chissà... Magari è un onda, altrimenti solo ipocrisia.
Perdonami ma qua non dobbiamo valutare se Israele sia uno stato democratico o meno (se vogliamo toglierci subito di torno la reductio ad Hitlerum, anche la Germania nazista tecnicamente lo era, con un parlamento e un cancelliere eletto dal popolo)...
La democrazia è un qualcosa che riguarda i cittadini, mentre noi stiamo discutendo di scelte politiche nei confronti di una minoranza.
Perché Pisani e Livornesi si odiano, da centinaia d'anni, ma possono farlo in modo libero e paritario... Ebrei e Arabi si odiano da migliaia di anni ma ora assistiamo a una contrapposizione sproporzionata tra uno stato armato dalla più grande potenza bellica mondiale e due milioni di poveracci senza cibo, acqua e medicine intrappolati in una striscia di terra larga come Milano e provincia.
Poi, sinceramente, non ho capito se tu concordi o meno oppure il tuo sia solo un flusso di coscienza pieno di dubbi.
Il fatto che siano posti e orrori lontani vale anche per le decine di conflitti MOLTO più sanguinosi, di cui infatti si parla poco o nulla ma la questione è proprio quella: qua tutti non solo ne parlano ma partecipano attivamente al conflitto, anche solo impedendo - letteralmente - che sia promossa una qualsivoglia voce discordante con la narrazione comune.
O urli Bene! Bravo! Bis, Israele! oppure stupri e bruci vive le ebree nei kibbutz.
Una polarizzazione così enorme e univoca negli ultimi anni l'ho vista solo nel conflitto Russo-Ucraino, con la differenza che in quel caso ce la prendevamo con gli oppressori e non con gli oppressi.
Per concludere, vi prego di non continuare a massacrare Wittgenstein citando e ricitando quella sua affermazione senza mai aver letto il suo Tractatus logico-philosophicus... se tu lo avessi fatto avresti capito che il suo tacere si riferisce alle leggi della natura che sfuggono alla comprensione umana e che quindi non possono essere spiegate tramite il verbo logico filosofico, meramente descrittivo pur in modo attivo.
Io, per non far rigirare personaggi illustri nella tomba uso questo:
P.S.
La nave ospedale che abbiamo mandato è un'onda... anzi, uno tsunami. Di ipocrisia.
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“Gli oppressori sono responsabili anche della violenza degli oppressi”
“The oppressors are also responsible for the violence of the oppressed”
(Alessandro Manzoni)
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Nella lotta per la liberta' gli oppressi hanno spesso conquistato solo una maggiore liberta' per i propri oppressori.
Patrice Holeckova
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“Hanno diritto su questa terra alla vita:
il dubbio di aprile,
Il profumo del pane nell'alba,
le idee di una donna sugli uomini,
le opere di Eschilo,
il dischiudersi dell'amore,
un'erba su una pietra,
madri in piedi sul filo del flauto,
la paura di ricordare negli invasori.
Hanno diritto su questa terra alla vita:
La fine di settembre,
una signora quasi quarantenne in tutto il suo fulgore, l'ora di sole in prigione,
nuvole che imitano uno stormo di creature,
le acclamazioni di un popolo a coloro che sorridono alla morte,
la paura dei canti negli oppressori.
Su questa terra ha diritto alla vita,
Si questa terra,
Signora alla terra,
La madre dei principi madre delle fini.
Si chiamava Palestina
Si chiama Palestina.
Mia signora ho diritto, ché sei mia signora, ho diritto alla vita.”
🇵🇸✊🏻
M. Darwish
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MAI UMILIATI!
A cura di ISLAM SHIA ITALIA Col nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso Questa bella frase di un uomo coraggioso come Giovanni Falcone si addice a quello cui stiamo assistendo: da un lato un’entità occupante che disprezza il diritto internazionale e ogni sentimento di umanità, dall’altro comunità, Stati e persone che non accettano l’umiliazione da parte di prepotenti e oppressori. Chi…
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LILIANA MORO, ANDANTE CON MOTO (parte I)
Che “Bella ciao” sia ormai un canto di protesta contro gli oppressori ed un inno alla libertà, è ormai universalmente riconosciuto. Naturalmente lo era anche nel 2010, quando Liliana Moro lo scelse per una essenziale ma toccante installazione sonora che è stata ricostruita nella sala d’ingresso del Pac di Milano in occasione della mostra, appena conclusasi ed intitolata “Andante con moto”. La sequenza continua di varie versioni in molte lingue, fuoriesce da una tromba acustica che pende dal soffitto: quasi una dichiarazione d’intenti, messa in grande evidenza, prima che il visitatore intraprenda il percorso verso le (altre) opere. Sulla parete di fondo una gigantografia in b/n del paesaggio industriale di Milano visto da via Breda, quartiere Bicocca, prima della sua trasformazione in zona universitaria, che sembra manifestare un desiderio di affermazione identitaria dell’artista. “Andante con moto” è una mostra da vedere e da ascoltare, come già fa presumere il titolo. Il suono, con le sue potenzialità comunicative e, perché no, ideologiche, è un mezzo ampiamente utilizzato dall’artista italiana nelle installazioni ambientali. E non è una novità che oggi, sempre più spesso, gallerie d’arte, spazi espositivi e musei, lo utilizzino per “accompagnare” le opere esposte. Siamo quindi in presenza di un avvenimento precursore di tendenze che sembrano ormai avere sempre più spazio. “Le nomadi” è una essenziale installazione costituita da una serie di zaini e zainetti, depositati a terra, dai quali fuoriescono famose arie d’opera cantate da Maria Callas, alternate e confuse con piste sonore che riproducono il rumore dell’acqua che scorre, e dedicata idealmente alle donne che hanno avuto un certo peso nella vita dell’artista. Si può dire che sue opere il suono diventi una sorta di architettura, capace di modellare gli spazi e di dar loro senso. Per Liliana Moro, l’estetizzazione dell’opera sembra essere un ostacolo al suo diretto intento comunicativo che è il vero scopo del suo agire. In “Moi” questo obiettivo risulta più evidente che mai: in questa installazione del 2012, dodici casse acustiche su lineari supporti e disposte in cerchio con la nota dell’artista che dice: “Studio per un probabile equilibrio in movimento”. Poi un’opera del 1977 dove due donne legate tra loro fanno suonare una nota su una pianola ancorata al fianco di una delle due donne (Liliana Moro stessa). Bisogna ammettere che l’operazione appare piuttosto cervellotica e che i risultati non sembrano essere efficaci come la macchinazione messa in atto. (continua)
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fuck la lingua degli oppressori....;-)
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e sono contro l'evasione delle tasse allo STATO :D
Cmq. l'Italì è bella proprio per la sua unicità, nel bene e nel male: a proposito di controsensi mondiali, pensa che c'è gente del Sud che si definisce "colonizzata", solo invece di fare come fan tutti i coloni dal 1776 almeno, cioè lottare per liberarsi con le buone o con le cattive, beh codesti chiagnono tantissimo alla sola idea che gli oppressori non dico se ne vadano ma solo propongano una parvenza di autonomia annacquata.
So' "colonizzati" quanto sono "anarchici" quelli sopra.
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Le risposte violente fanno bene solo ai produttori di armi e ai potenti che approfittano del terrore per imporre con maggiore impeto il loro strapotere.
Le risposte violente rendono più oppressi gli oppressi e più forti gli oppressori.
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LA STORIA DI LOUKANIKOS, IL CANE RIBELLE, SEMPRE IN PRIMA LINEA A FIANCO DEI MANIFESTANTI DURANTE LE PROTESTE IN GRECIA CONTRO L'AUSTERITY
Loukanikos. Cane meticcio. Color sabbia. Regolarmente registrato all’anagrafe canina con il nome di 1842. Residente sulla scalinata di fronte al Parlamento della capitale greca. Destinato a diventare il simbolo della rivolta contro l’austerity e uno dei personaggi dell’anno secondo il Times. In prima linea in tutte le manifestazioni di protesta a partire dal 2009 e sempre dalla parte di chi si opponeva ai tagli della spesa pubblica. Ai cortei non ce lo portava nessuno. Ci andava da solo. Come fosse in grado di sapere i giorni esatti e riconoscere da che parte stare resta un mistero. Coraggioso, intelligente, mai domo. Non ha mai risparmiato un morso o il suo rauco abbaio a chi attaccava i più deboli, scansando cariche della polizia e lanci di Molotov, sampietrini e gas lacrimogeno. Ha rappresentato il volto della rivolta. Le foto che lo immortalano in azione non si contano. Una delle più celebri lo ritrae al fianco dei poliziotti che scioperano contro i tagli agli stipendi delle forze dell’ordine subito dopo esser stati manganellati dai loro colleghi in borghese. Loukanikos, soprannominato il “cane Black Bloc”. A essergli fatale fu il gas lacrimogeno inalato in tanti anni di manifestazioni. Problemi polmonari che lo hanno lentamente costretto a ritirarsi dalla lotta. Gli studenti del Politecnico che scortava in corteo si sono resi conto che aveva qualche difficoltà motoria e così qualcuno ha deciso di prendersene cura. “Era sul divano a dormire tranquillo e all’improvviso il suo cuore ha smesso di battere”, ha raccontato commossa la famiglia che lo aveva adottato. “La Troika e le pattuglie di poliziotti antisommossa di Atene possono tirare un sospiro di sollievo” ha scritto la testata di un giornale dando la notizia della sua morte.
Loukanikos se n’è andato nel sonno.
Aveva dieci anni. E la lotta contro gli oppressori aveva trovato un nuovo eroe.
Cannibali e Re
#loukanikos #cannibaliere #riotdog
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Gesù è venuto per tutti i malati e non per i sani, egli è venuto per i peccatori e non per i giusti e facendosi il più povero di tutti, ha vissuto con i poveri, con i ladri, con i lebbrosi e le prostitute, con gli emarginati e i reietti. Lui ha combattuto con le sole armi della parola, e con la sola cura dell'amore, lui che era il Re dei Re ed il Signore dei Signore, si è fatto l'ultimo e, ha combattuto contro tutti gli oppressori ed i malvagi, contro i corrotti e contro l'ipocrisia degli scribi e i farisei.
Lui ci ha amati tutti e ci ha amato cosi tanto che ha pagato con il suo sangue per i nostri peccati e salendo sulla croce, ha dato la sua vita per noi. Per la nostra salvezza, per la speranza nella vita eterna, per la gioia, per la fede e per l'amore. 🩶
lan ✍️🗝
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Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri.
don Lorenzo Milani
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Le influencer...
L’Iran ha mosso sul terreno i suoi principali alleati: le milizie sciite in Iraq, gli houthy nello Yemen, Hezbollah in Libano e Hamas nella Striscia di Gaza
Gli iraniani, hanno le quattro punte del terrorismo mondiale... questi delinquenti teocratici, assassini antisemiti, oppressori di donne, bambini e gay, sembrano essere diventati ora i paladini della libertà e della democrazia...continuate a mugugnare malumore su Israele...poi quando gli avrete in casa li vorrei vedere gli slogan Palestina libera...#maperfavore
#iostoconisraele🇮🇱🇮🇹🇮🇱🇮🇹
#iran #terrorist #fearstate #muslim #hamas #hezbollah #gangster #psycopathic #madman #badpeople #gretathunberg
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