#contenuti culturali
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pier-carlo-universe · 23 days ago
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Benvenuto ad Andrea Macciò: una nuova voce per Alessandria Today
La redazione di Alessandria Today è lieta di accogliere tra i suoi autori Andrea Macciò, giornalista culturale, book blogger e esperto di comunicazione, con un ricco bagaglio di esperienze nel mondo dell’editoria e della scrittura. Nato e cresciuto a Genova, Andrea vanta una doppia laurea in Scienze dell’Educazione e in Scienze della Comunicazione Sociale e Istituzionale, conseguita con il…
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3nding · 12 days ago
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Capisco di stare invecchiando perché con sempre più frequenza penso in termini generazionali facendo paragoni assolutamente parziali spolverati da malinconia e infestati da stereotipi (consiglio a tal proposito un ottimo episodio di South Park: 'memberries). Per quanto mi riguarda rispetto alle generazioni precedenti ho alcune incrollabili certezze: videogiochi, internet, viaggi low cost. Poi potete vernirmi a dire quel che volete in termini di natura, inquinamento, socialità, musica, cibo sano (sorvolando volontariamente su fumo, terrorismo, piogge acide, amianto, eroina, meno diritti etc..) del passato recente ma su una cosa mi sento di poter ragionevolmente vantare una certa superiorità (?): quel breve ma intenso periodo dei primi anni duemila dove c'era ancora parte di quanto elencato poc'anzi UNITO a un esponenziale avanzamento tecnologico. Per me i primi anni duemila hanno significato uscire dalla realtà del paesino di provincia attraverso una connessione internet con scambio di gusti musicali, cinematografici, culturali e poi i forum online, i raduni tra videogiocatori, ospitare ed essere ospitati da perfetti conosciuti col couchsurfing, la maggiore inclusione sociale, lo sdoganamento della cultura nerd, la fine del fumo nei locali pubblici, la libertà di accedere a contenuti altrimenti sconosciuti o difficilmente fruibili (anche grazie alla pirateria 🏴‍☠️ ) questo prima della enshittification e dei broligarchs con l'involuzione e la disinformazione di massa anche e sopratutto a mezzo social. Non so se ci saranno in futuro anni con lo stesso (brio? potenziale? spinta?) carattere. Personalmente sono felice di averli vissuto e mi spiace non avere i mezzi per poterli trasmettere appieno.
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abr · 2 years ago
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Il libro del generale che sta facendo parlare tutta Italia, che sta monopolizzando le pagine dei giornali, che sta scuotendo le coscienze e che sta campeggiando in cima alle classifiche di vendita è un libro autopubblicato, cioè senza editore. Questo fenomeno è più singolare e più indicativo di tutte le considerazioni estemporanee del generale in questione.
Di recente, infatti, buona parte dell’editoria italiana è andata in cerca del libro che facesse parlare tutta Italia, che monopolizzasse le pagine dei giornali, eccetera eccetera, facendo leva su questi requisiti: a) doveva affrontare temi caldi e scomodi; b) doveva avere rilievo per i contenuti anziché per la forma; c) doveva essere testimonianza di impegno diretto; d) doveva puntare sull’identità dell’autore più che sull’effettiva opera del suo ingegno; e) doveva contare sul riconoscimento di una claque entusiasta e magari beneficiare di un succès de scandale. Sotto questo aspetto, non c’è gran differenza fra il famoso generale e l’altrettanto famoso – dico per dire – Roberto Saviano.
Giova notare tuttavia che questi criteri costituiscono l’esatto contrario di ciò che dovrebbe auspicabilmente fare un editore: cioè riuscire a imporre un libro all’attenzione pubblica anche se i temi non coincidono con quelli dei talk show (a), in base al fatto che sia scritto meglio di come avrebbe potuto (b), puntando a farlo durare come un’opera d’arte e non come una bomba carta (c), lasciando sullo sfondo la vita dell’autore (d) e sperando che l’opera venga apprezzata per il valore intrinseco e non tramite conventicole e controconventicole (e).
Molti editori hanno invece optato per la scorciatoia, descrivendo una parabola che, dall’epoca di – dico per dire – “Gomorra” a quella del generale, li ha condotti a realizzare l’impresa di rendersi superflui.
via https://www.ilfoglio.it/bandiera-bianca/2023/08/22/news/affinita--divergenze-fra-il-generale-vannacci-e-roberto-saviano-5611529/
Gurrado stavolta la conta molto giusta: sottolinea come il successo del libro autoprodotto del generale segnali anche il raggiungimento del livello sotto-superfluo nella rilevanza della sommamente ignorante intellighentsjia provinciale italica, gente che fa cene e parla con pilastri culturali del livello dei Saviano e Murgia, più cinematografari affamati , giornalai a 30€ la pompa pardon, la cartella e folle di impresentabili dogendi terroni vingidori di bubbligo gongorso.
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gregor-samsung · 12 days ago
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“ La nonviolenza promuove azioni per la pace sia sotto la forma di manifestazioni, sia come rifiuto di cooperare alla preparazione e all'esecuzione della guerra (obbiezione di coscienza), e costituisce perciò la punta più avanzata del pacifismo, perché con la massima coerenza propugna il disarmo, la resistenza nonviolenta, le trattative, la sostituzione di una tensione etico-sociale come equivalente della guerra. La nonviolenza preme crescentemente sulle religioni tradizionali perché la loro prospettiva di principi e di orientamenti ponga al punto centrale l'apertura nonviolenta alla realtà di tutti, tanto che si può dire che questo costituisce il vero ecumenismo, non istituzionale, ma di anime aperte e associate. La nonviolenza investe in pieno il campo dell'educazione, della ricerca psicologica, della fondazione pedagogica, liberando la scuola, nei suoi contenuti culturali e nei metodi didattici e comunitari, dai residui di mentalità autoritarie, e instaurando il dialogo, la viva cooperazione, la comprensione internazionale e integrando l'educazione civica con le tecniche della nonviolenza.
E c'è un campo che sta in primo piano, nel quale la nonviolenza si fonde con la preparazione del controllo dal basso o democrazia diretta, in una sintesi dinamica di grande suggestione ed efficacia. Il problema del potere oggi è molto discusso. Si riconosce l'enorme pericolo della concentrazione di tanto potere esecutivo in poche mani: poche persone decidono nel campo militare, politico, economico di tutti gli esseri viventi; gli attuali controlli sono apparenti e insufficienti; l'individuo sente sempre più che poteri a lui estranei decidono su tutto, senza tenere minimamente conto di ciò che lui voglia, anzi ingannandolo per creare un consenso pubblico fittizio mediante un enorme dispiegamento di "mezzi di comunicazione di massa," che sono la stampa, la televisione, la radio, il cinema. Le decisioni circa le spese, circa i programmi culturali, circa la politica nazionale e internazionale e perfino circa la guerra, passano sul capo dei singoli individui. Che cosa fare? La risposta è questa: non isolarsi, non cercare di affrontare e risolvere i problemi importanti da isolati; da isolati non si risolvono che problemi di igiene, di salute personale e, se mai, di benessere ad un livello angusto. Per il problema sommo che è "il potere", cioè la capacità di trasformare la società e di realizzare il permanente controllo di tutti, bisogna che l'individuo non resti solo, ma cerchi instancabilmente gli altri, e con gli altri crei modi di informazione, di controllo, di intervento. Ciò non può avvenire che con il metodo nonviolento, che è dell'apertura e del dialogo, senza la distruzione degli avversari, e influendo sulla società circostante per la progressiva sostituzione di strumenti di educazione a strumenti di coercizione. “
Aldo Capitini, Le tecniche della nonviolenza, Linea D'Ombra Edizioni (collana Aperture n° 4), Milano, novembre 1989; pp. 33-34.
[1ª Edizione originale: Feltrinelli, 1967]
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cartacei · 6 months ago
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Il rovescio della medaglia nel redigere contenuti per varie associazioni, gruppi, locali e centri culturali è che non riesco più a scrivere nient'altro. Detesto anche solo l'idea di digitare su una tastiera o di usare una penna. Ciò che mi consola è che, come tutto, questa è solo una frazione della vita. Tuttavia, mi rattrista il pensiero che alcune dinamiche svaniranno come se non fossero mai esistite, proprio perché non sono state scritte. Scrivere, oltre a essere un ottimo esercizio per la mente, rappresenta anche uno stimolo concettuale ed evolutivo del testo. Quindi, in un certo senso, mi manca esplorare e tirare fuori la sostanza che si forma in base alle esperienze che vivo.
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bicheco · 11 months ago
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Avvilente
Quale brutta, deprimente nonché frustrante situazione quella di chi, come me, non si sente rappresentato dal proprio paese (Presidente del Consiglio & C.). È davvero triste quando consideri chi ti governa lontano da te anni luce, non tanto e non solo nei contenuti politici, quanto piuttosto in termini culturali, di stile, di forma, di decoro. Buzzurri di tal fatta, al potere, non li avevo mai visti. Abbiamo davvero toccato il fondo: speriamo non arrivi mai il momento di scavare.
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zeldoa · 1 year ago
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. . .
sono entrata in questa bolla affascinata dai toni tenui , dai contenuti culturali , letterari , introspettivi .. ho spostato delicatamente con la mano il portone socchiuso , piena di meraviglia , ho sbirciato; curiosa, un po' intimorita , non sono avvezza ai social , non ho profili fb nè altri simili e/o derivativi .
E mi chiedo .. mi serve ? se si , a che pro ? non credo di aver nulla di minimamente interessante da dire o da condividere .Mi interessa condividere ? si , ma con i miei cari più strettamente connessi con me , non in un palco virtuale di libero accesso . E allora che ci sto a fare qui ?
Forse voglio concretizzare il dialogo con me stessa , tratteggiare per iscritto quel che galleggia nella mia testolina . per rileggermi si , per risentirmi si . E contemporaneamente per arricchirmi , perché molti pensieri , sfoghi , stupori , entusiasmi e dolori che leggo tra i posts mi sorprendono magnificamente . Mi piace avere la conferma che oltre all'orrido che da sempre esiste ma che si propaga ora più che mai con l'impeto e la velocità di una mareggiata , oltre a questo nauseante orrore sordo , esiste un sottobosco silenzioso e profumato ; di animi gentili , nobili , lettori e creatori; di parolieri a cappella di creatori di opulente composizioni che si srotolano come spartiti e mi accompagnano in un mondo di favola, melodia e pace.
E mi lascio trasportare, fluttuo , e sorrido . E mi commuovo .
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marcoleopa · 2 years ago
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Discesa in campo
La sinistra 800centesca, ancora legata agli esiti del congresso di Livorno, non aveva, allora, ne, capito/compreso, ancora oggi, il significato della “discesa in campo”.
Orfani della caduta del muro di Berlino, tutta la baracca, sociologi, politici, segreterie etc…, faticano a interpretare gli esiti nefasti del trentennale bombardamento dei programmi spazzatura, dove, al pari del predappiese che affermava: “Io non ho creato il fascismo, l’ho tratto dall’inconscio degli italiani”, Silvio, ha trasformato la televisione (programmi, contenuti, forma, sostanza), in quello che, Serge Daney – Le Monde 1992, ha correttamente definito: “la television est comparable a une decharge pubblique, a l’incoscient (inconscio) a ciel ouvert”.
Discarica pubblica, inconscio a cielo aperto.
Se il primo ha tratto dall’inconscio la violenza degli italiani (gli stessi che il 25 aprile divennero tutti antifascisti, o, come affermò Churchill: “Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani…”), il secondo ha reso la televisione uno strumento di controllo e indirizzo, che nemmeno Pasolini, avrebbe immaginato, o, forse, sospettava: “Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l'adesione ai modelli imposti dal Centro, è tale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L'abiura è compiuta. Corsera 9 12 73
Ecco la chiave di successo di Silvio. Rinnegare le culture presenti in Italia, uniformare il pensiero, abiurare la critica verso modelli che, fino alla discesa in campo, trovavano posto in qualche bettola.
E, quindi, il fiorire di modelli comportamentali attraverso un'opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza, meglio rappresentata dalle parole illuminanti e premonitrici di Pasolini: Un edonismo neo-laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane. L'antecedente ideologia voluta e imposta dal potere era, come si sa, la religione: e il cattolicesimo, infatti, era formalmente l'unico fenomeno culturale che "omologava" gli italiani. Ora esso è diventato concorrente di quel nuovo fenomeno culturale "omologatore" che è l'edonismo di massa: e, come concorrente, il nuovo potere già da qualche anno ha cominciato a liquidarlo. Non c'è infatti niente di religioso nel modello del Giovane Uomo e della Giovane Donna proposti e imposti dalla televisione. Essi sono due persone che avvalorano la vita solo attraverso i suoi Beni di consumo (e, s'intende, vanno ancora a messa la domenica, in macchina). Gli italiani hanno accettato con entusiasmo questo nuovo modello che la televisione impone loro secondo le norme della Produzione creatrice di benessere (o, meglio, di salvezza dalla miseria).
Ribadisco il mio pensiero, che si volge umanamente a chi lascia questa terra, ma, non mi sottraggo dal commentare le nefaste conseguenze del proprio agire e, degli effetti sulla collettività (inteso popolazione).
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sophiaepsiche · 2 years ago
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Sul perdono
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“Molti parlano di perdono senza capire l’impercettibile ma grave pericolo che si nasconde dietro alcune situazioni, come ci si deve comportare? Il perdono è trascendenza o è un particolare comportamento?”
Sicuramente il vero significato è il medesimo, purtroppo però il termine ‘perdono’, col tempo, si è caricato di condizionamenti culturali e spirituali che sembrano dover implicare specifici comportamenti. Il perdono è stato troppo concettualizzato ed è collegato, almeno nell’immaginario comune, ad una serie di ‘istruzioni’ su cosa fare. Della serie: ‘se sei buono, ci si aspetta che tu faccia così’. Questo può creare ulteriori dissonanze cognitive in chi già viene confuso e manipolato da persone cattive, il che indebolisce ancor di più. Il perdono è quindi più fraintendibile e, sono d’accordo, può diventare anche pericoloso. Non a caso negli insegnamenti religiosi una delle virtù da coltivare è anche la prudenza, proprio per controbilanciare tutti questi concetti che possono essere fraintesi.
La nuda trascendenza non ha queste accezioni solitamente. È già spiritualità e, come tale, non è fatta di concetti, è la soluzione più pratica e semplice che ci sia. Se non provo rabbia o dolore, perché li ho trascesi davvero, non sento di aver nulla da perdonare, mantenendo, allo stesso tempo, un contatto con la realtà impeccabile e non manipolabile. La lucidità è priva della scia psichica e valuta molto meglio l’accaduto. Le azioni che ne conseguono sono solo frutto di intelligenza. Il perdono, ad esempio, non implica affatto continuare a frequentare una persona distruttiva e subdola, soprattutto se si deve difendere, non solo se stessi, ma anche qualche persona di cui si è responsabili. Lo ripeto, soprattutto se si è responsabili di qualcuno che deve essere difeso.
Non serve odiare il lupo per non farlo entrare in casa, serve solo il buon senso. Lo si può addirittura reputare bello e augurargli ogni bene. Con la trascendenza è impossibile nutrire avversione e relativi pensieri vendicativi e cattivi e questo basta di per sé. La pratica spirituale, nell’atto pratico, è sempre un processo di sottrazione, non è mai fatto di concetti o di consigli su cosa fare. Dobbiamo sempre e solo togliere contenuti mentali o emozionali, tutto qua.
La situazione più difficile che può capitarci è proprio quella in cui effettivamente non c’è via d’uscita. Potremmo vivere una situazione tossica da cui è davvero impossibile sottrarsi o una crisi generale in cui non appena trascendiamo una reazione, ne viene stimolata un’altra troppo presto. In questi casi dovrete avere compassione soprattutto per voi stessi e non condannarvi se, a volte, le vostre reazioni risultano un po’ nevrotiche. Continuate a praticare intensamente e imparate a farlo sempre. Queste crisi sono da prendersi come un corso full immersion di meditazione. Finita la crisi diverrete forti come leoni e avrete un distacco ben maggiore del precedente. Vedrete che la base della vostra pratica subirà una sorta di upgrade. Prendete tutto, ma proprio tutto, come uno stimolo alla pratica e purificate il più possibile. Le azioni che seguono la purificazione, così ottenuta, sono spontaneamente le più intelligenti,  che siano severe e restrittive o accoglienti e accomodanti. Questa spontaneità vi renderà più leggeri e agili.
La differenza tra concetti e trascendenza separa la sfera umana dalla sfera spirituale. Tutti i dubbi sulla spiritualità sono solo concettuali, perché, se praticassimo davvero, sapremmo che dobbiamo solo ed esclusivamente trascendere le reazioni interiori e i relativi pensieri che si presentano. In passato ho spesso definito i condizionamenti come ‘lato psichico della realtà’. È come un’appendice che può essere tolta da tutto, grazie al distacco. Una volta tolta, resta solo la realtà. Così sviluppiamo la capacità di riconoscere il vero dal falso e, inoltre, alleniamo la forza di accettare la realtà per ciò che è, e questo è l’antidoto migliore contro qualsiasi tipo di dissonanza.  
Il perdono e la benevolenza sono sottolineate in ogni religione perché il bivio tra creatività e distruttività (o tra bene e male, se volete) parte proprio dal dolore . Il dolore mal gestito degenera fino a causare risposte distruttive: rabbia, avversione, odio, vendetta. Chi è maturo e cerca perlomeno l’elaborazione del dolore a livello psicologico non diviene distruttivo e ha più energie per essere creativo. Può, però, ancora sbagliare parecchio nell’atto pratico, perché il suo perdono, come detto, può essere ancora condizionato da quella serie di aspettative che sembra comportare. Ancor più se chi ha intorno preme per un comportamento ‘da manuale’. L’influenza degli altri può far perdere la lucidità che serve in situazioni potenzialmente pericolose. 
Il contemplativo difficilmente farà questi errori perché trascende gli elementi psichici lasciando l’azione totalmente libera. Non si fa influenzare da consigli, frecciatine o paternali varie, non ha a cuore quello che gli altri pensano di lui ed ha la forza di stare solo contro il mondo.  Non c’è manipolazione che tenga. È dunque integro in un modo inaccessibile agli altri proprio in quanto più distaccato dal mondo e disinteressato a ciò che il mondo pensa di lui. Il contemplativo sa che Dio lo guarda e lo giudica da dentro, resta quindi a pulire dove davvero conta. 
Invece di decidere le azioni col pensiero, come gli altri, chi trascende segue un flusso naturale dettato dalla sensibilità. Quando si può sperare di salvare il salvabile, egli darà naturalmente delle seconde possibilità senza neanche pensarci. Se e quando arriva a chiudere del tutto con una persona, non sta chiudendo il suo cuore e la sua compassione, sta solo chiudendo la manifestazione esterna del suo amore, perché risulta controproducente. Tutto questo avviene intuitivamente e senza scelta. Avviene inoltre senza dubbi o pentimenti perché, in quel caso, è evidente che la persona in questione ha più possibilità di imparare col dolore della perdita che con la manifestazione aperta del suo amore. Il perdono non deve mai abbandonare i nostri cuori ma può manifestarsi o non manifestarsi esternamente.
Nella trascendenza, oltre alle risposte intelligenti e libere da condizionamenti, si verifica una vera e propria trasmutazione energetica. Ciò che interviene, in questo caso, non è più solo creativo, è creazione stessa. Si comincia, allora, ad essere testimoni di piccoli e grandi miracoli quotidiani. E vi assicuro che, se avete qualche hater incallito, comincerà a chiedersi come fate ad evitare gli ostacoli e a tramutare le loro vendette in benedizioni. Loro ancora non sanno che essere buoni conviene e questa lezione gliela può impartire solo un buono forte ed integro, saldo nella consapevolezza e dedito alla trascendenza. 
La spiritualità dona una forza divina e non una bontà debole.
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cdgruppo12 · 2 years ago
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Il futuro della cultura digitale: tra fasci di luce e metaverso
La cultura partecipativa pura, ovvero la capacità dei cittadini di contribuire attivamente alla creazione, condivisione e modifica dei contenuti digitali si contrappone alla permission culture; la quale prevede maggiori restrizioni. Noi pensiamo che la cultura digitale del futuro dovrebbe essere accessibile a tutti e dovrebbe far maggiormente riferimento a quella partecipativa pura, in quanto potrebbe essere più utile per il business. Infatti, tramite la cultura partecipativa pura, le persone creano molti più contenuti e fanbase più forti. Questo favorirebbe anche una maggiore condivisione di conoscenze e una migliore collaborazione tra gli individui. Per garantire ciò bisognerebbe implementare delle leggi che garantiscano una maggiore libertà di creazione e condivisione dei contenuti da parte degli utenti.
Per quanto riguarda il “fair use” bisognerebbe renderlo più chiaro ed esplicito per evitare che gli utenti si approprino senza permesso e manipolino, ri-adattando, i lavori creati precedentemente da altri. Nelle culture partecipative, in cui le persone sono incoraggiate a contribuire attivamente alla creazione e alla condivisione dei contenuti, può esserci una certa ambiguità riguardante cosa sia considerato accettabile in termini di utilizzo di opere già esistenti. Questo aspetto è ancora oggi, come abbiamo visto nel corso, un problema estremamente rilevante nelle culture partecipative.
In futuro ci aspettiamo che le nuove culture digitali registrino un orientamento sempre più forte verso l’approccio scambiocentrico fondato sulle relazioni reciproche di produzione e modifica, secondo un modello senza soluzione di continuità e incentrato sulla flessibilità. Si assisterà senz’altro ad un’importanza sempre maggiore dei contenuti culturali sulle forme rigide degli esempi propugnati dalla permission culture e dagli approcci oggettocentrici. Ne consegue che anche e soprattutto il rapporto tra autore ed opera fondato sul possesso del prodotto cambierà ancor più drasticamente in favore di una libertà di appropriazione data dal fair use, dallo sviluppo della reciprocità tra fanons (contributi digitali delle fandom communities) a partire dai canons (testi dei produttori mediali attorno ai quali le fandom communities si riuniscono) e viceversa, da un modello economico fondato sul dono (richiesta dei fans ai produttori mediali per colmare debiti di quest’ultimi) e sul riciclo (riuso di produzioni di fan senza lucro allo scopo di lanciare nuovi prodotti e ricavarne profitti maggiori), dalle nuove aziende leader del digitale, dalle nuove norme giuridiche e non in ultimo dalle nuove frontiere dell’AI. Proprio queste ultime rappresenteranno la più grande sfida per le nuove culture digitali del domani. Se da un lato spingeranno verso una maggiore partecipazione dal basso (consentendo di creare prodotti eccellenti anche a persone senza particolari skills od esperienze) e verso una liberalizzazione degli scambi in rete, presenteranno nuove sfide per i diritti d’autore, per le discipline artistiche e per i valori etici e morali da seguire.
Prima di utilizzare Bing, abbiamo creato un prompt per Midjourney: “A group of people around the world interconnected by a futuristic and innovating technology with internet flow coming in and out of people’s heads, metaverse, futuristic technology with hologram and space suit, powered by renewable green energy, VR glasses, internet flow as a glow light and it shines over the people and darkness against light, hi-tech, cinematic, unreal engine, –ar21:9 –style raw –v.5”. Da questo prompt abbiamo preso spunto per poi creare gli altri due prompt per Bing. 
Prompt 1: “Delle persone attorno al mondo, interconnesse da un fascio di luce internet, con uno stile futuristico nel metaverso”
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Prompt 2: “Persone nel futuro nelle loro case connesse nel metaverso attraverso occhiali oculus”
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Le due immagini restituite da Bing rappresentano abbastanza fedelmente la nostra idea di cultura digitale del futuro. Inizialmente abbiamo dato a Bing il primo prompt, cioè “Delle persone attorno al mondo, interconnesse da un fascio di luce internet, con uno stile futuristico nel metaverso”. Infatti, pensiamo che in futuro il metaverso sarà una tecnologia che prenderà il sopravvento e sarà possibile che ci renderà quasi troppo interconnessi, cioè schiavi della tecnologia e che riuscirà ad estraniarci dal mondo reale. Non ci aspettavamo che ci desse un’immagine così stilizzata, pensavamo che avrebbe riportato persone con volti e corpi più realistici. Il nostro ideale era creare un’immagine che rappresentasse la diversità e l’inclusività della popolazione di tutto il mondo, ma anche chiedendo più prompt non ci restituiva mai un’immagine che soddisfacesse questo aspetto. Tutte le immagini, come anche quella scelta, sono rappresentate tramite il colore blu con delle sfumature di viola. Ci aspettavamo questo risultato perché nelle immagini futuristiche che riguardano le nuove tecnologie e internet, il colore blu domina, è infatti il simbolo della tecnologia e dell'innovazione.Anche il fascio di luce che scende dall’alto non ce lo aspettavamo. Pensavamo infatti che ci sarebbero stati solo i fasci di luce che avrebbero interconnesso le persone. Questo fascio di luce molto grande e centrale che scende dall’alto ci fa pensare che il potere della cultura digitale potrebbe essere in mano ad una sola persona potente o azienda (o gruppo di aziende). Questo potrebbe essere problematico, perché il monopolio porta sempre con sé potenziali pericoli, come il controllo, la manipolazione e l’assenza di diversificazione delle informazioni e dei contenuti.  
Un possibile bias di questa immagine è che, oltre ad aver rappresentato tutte le persone nello stesso identico modo escludendo la diversità, le figure nere sembrano essere tutti uomini. Infatti, la stilizzazione della figura femminile generalmente è rappresentata con un triangolo a livello del busto (gonna). Rimane dunque il dubbio se l’AI è maschilista oppure pensa che il futuro della cultura digitale sarà dominato da maschi.
Non del tutto soddisfatti, abbiamo dato a Bing un secondo prompt: “Persone nel futuro nelle loro case connesse nel metaverso attraverso occhiali oculus”. Quest’ immagine secondo noi rappresenta il “fuori” del metaverso. La routine quotidiana delle persone verrà modificata dall’uso degli oculus e altri apparecchi tecnologici per entrare nel metaverso (ovvero entrare nella prima immagine). In questo caso non abbiamo riscontrato dei bias, tranne il fatto che anche in questa immagine sono rappresentati di nuovo solo uomini. C’è da dire che, sulle quattro immagini generate dal nostro secondo prompt, una di queste rappresentava una figura femminile con aria divina in primo piano e da sola. Non abbiamo scelto l’immagine in questione perché non rappresentava la nostra idea di cultura digitale del futuro.
Per quanto riguarda il lato grafico abbiamo notato un caso di deficit della tecnologia AI, infatti non riesce ancora a creare delle mani veritiere. Hanno sembianze aliene e non rispecchiano l’anatomia umana. Inoltre, le persone sullo sfondo non sono rappresentate al meglio perché se si guarda attentamente l’uomo a sinistra ha tre gambe.
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Alessandria Today Raggiunge un Nuovo Traguardo: 70.000 Clic dalla Ricerca Google in 28 Giorni. Pier Carlo Lava
Un importante riconoscimento per il nostro impegno verso l'informazione e la cultura
Un importante riconoscimento per il nostro impegno verso l’informazione e la cultura Alessandria Today continua a dimostrare la sua crescita e il suo impatto nel panorama dell’informazione online, raggiungendo un traguardo straordinario: 70.000 clic dalla Ricerca Google negli ultimi 28 giorni. Questo risultato, certificato da Google, rappresenta un motivo di orgoglio per il nostro team e un…
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viragfold · 2 years ago
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La rinascita di Leopold Bloom
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Chiamata internazionale aperta agli artisti di tutto il mondo.
Il bellissimo borgo antico di Sant'Ilario, nell’Isola d'Elba (Toscana), con le sue stradine di granito arrampicate sulle verdi colline, si era gradualmente spopolato negli ultimi anni a causa dell’abbandono delle attività agricole, perdendo il suo sapere antico, a causa dell’avvento del turismo di massa. Ultimamente questo borgo ha finalmente iniziato un lento processo di rinascita grazie soprattutto all'Arte. Nel 2022, nell’ambito di un più ampio progetto di riqualificazione, che comprende sia il recupero dei terreni ormai abbandonati ed invasi dai rovi, che il miglioramento dell'accoglienza turistica, diciannove artisti hanno infatti donato alla comunità che popola il borgo una loro opera d'arte. I dipinti, le opere grafiche e le sculture pervenuti fanno ora parte della collezione di una galleria civica sita nel centro di Sant'Ilario. Questo grande avvenimento ha preso il via il 25 agosto 2022 con l’evento “Voltine, una visione contemporanea”, con il patrocinio del comune di Campo nell’Elba (LI), una mostra a cura di Nico Carone e Federica Frati, in cui le opere donate a Sant'Ilario sono state allestite per una sera nei tipici elementi architettonici del paese, le Voltine appunto, nuovamente illuminate per l’occasione.
Questo evento ha restituito a Sant'Ilario l’antico splendore per una sera, amplificando l’enorme bellezza di questo luogo attraverso la cultura. In questa occasione si è formato il gruppo “Voltine”, con lo scopo di realizzare ulteriori eventi artistico-culturali nell’ambito del paese. Per l’estate 2023 stiamo creando un evento basato sulla Mail Art, stiamo per cui chiedendo ad artisti di tutto il mondo di inviare una o più immagini sul tema della Rinascita. Le opere pervenute saranno esposte nell’ambito della mostra “Voltine 2023”, nuovamente a cura di Nico Carone e Federica Frati, e gli artisti saranno menzionati in tutto il materiale promozionale dell’evento.
Crediamo che la Mail Art possa aiutarci a ricostruire un altro tassello della nuova vita di Sant'Ilario. L'arte è energia creativa, cambiamento, è la via per rinascere.
Regolamento:
1) Non è prevista alcuna tassa di iscrizione, non ci sarà una giuria. 2) Le opere non verranno restituite. 3) Scadenza 24 luglio 2023 – fa fede il timbro postale. 4) Tecnica libera. 5) Devono essere presentati solo lavori originali. 6) Sul retro della cartolina è necessario indicare: nome/cognome, data, titolo, indirizzo postale e indirizzo mail. 7) E’ possibile, anzi consigliato, inviare più di un’opera, con un massimo di 5 opere, cm 10x15 minimo ciascuna. 8) Le opere dovranno pervenire in forma cartacea via posta al seguente indirizzo: Gruppo Voltine c/o Elisabetta Pelleriti, via degli alberi 80, fraz. Sant’Ilario, 57034 Campo nell’Elba, Livorno. 9) Si lascia libera scelta se spedire le cartoline direttamente affrancate o affrancarle in busta chiusa. 10) Le opere non dovranno avere contenuti pubblicitari, immagini o testi che possano nuocere ai fruitori, trattare tematiche che offendano la moralità, presentare contenuti xenofobi, pornografici o lesivi della dignità pena l’esclusione. 11) Voltine si impegnerà a dare il massimo risalto all’evento con un’esposizione nel borgo di Sant’Ilario del materiale ricevuto nel mese di agosto 2023 (data da definire a breve) 12) Come in ogni progetto di Mail-Art le opere conformi alle regole di questo bando verranno tutte esposte. 13) Le opere non verranno restituite e si intendono donate per entrare a far parte della galleria civica del borgo di Sant’Ilario, libere di essere usate, così come la loro immagine, per promuovere e documentare il progetto. 14) I diritti d’autore sulle composizioni, le immagini delle opere, i testi inviati resteranno comunque di libero uso da parte degli autori per ogni ulteriore utilizzo. 15) Le/i partecipanti, spedendo le loro opere, acconsentono automaticamente all’utilizzo dei propri dati personali, dell’opera e delle immagini dell’opera, inviate ai sensi e per gli effetti degli artt. 13 e 23 del D.L.gs. n. 196/2003, per l’eventuale loro pubblicazione su catalogo, stampa, web, social e per ogni altra iniziativa ufficiale utile a promuovere l’evento ed eventi successivi. 16) L’invio delle opere implica l’accettazione del bando in ogni suo punto.
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italiani-news · 14 days ago
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massimoseveroni25 · 2 months ago
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Massimo Severoni: Innovatore in Finanza, Business e Turismo
Massimo Severoni è un imprenditore italiano di spicco, noto per la sua esperienza nei servizi finanziari, nella consulenza aziendale e nel settore turistico. Con un forte impegno per l'eccellenza e l'innovazione, ha costruito una solida reputazione in diversi settori. La sua leadership, competenza professionale e passione per lo sviluppo personale lo rendono una figura chiave in questi ambiti.
Esperienza nei Servizi Finanziari
Presso Massimo Severoni Servizi Finanziari, Massimo e il suo team offrono consulenze finanziarie di alto livello e soluzioni personalizzate. La loro missione è aiutare i clienti a raggiungere sicurezza economica e successo finanziario attraverso una pianificazione strategica, consulenze esperte e una gestione finanziaria su misura.
Servizi Principali:
Consulenza finanziaria personalizzata
Strategie di gestione patrimoniale
Consulenza per investimenti aziendali
Analisi del rischio e pianificazione della sicurezza finanziaria
Consulenza Aziendale e Sviluppo
Attraverso Massimo-Severoni-Team, Massimo offre supporto a persone e aziende che desiderano crescere e avere successo. Il suo team aiuta i clienti a migliorare i processi aziendali, sviluppare strategie efficaci e garantire una crescita sostenibile nel tempo.
Come Aiuta Massimo-Severoni-Team:
Sviluppo di strategie aziendali
Consulenza e mentoring imprenditoriale
Formazione per lo sviluppo personale
Consulenza per la leadership aziendale
Passione per i Viaggi e il Turismo
Massimo Severoni è anche un appassionato viaggiatore ed esperto di turismo. La sua piattaforma, Massimo-Severoni-Turismo, è una risorsa per viaggiatori alla ricerca di destinazioni uniche, consigli di viaggio e raccomandazioni esperte. La sua passione per la scoperta di nuove culture ed esperienze alimenta il suo impegno nel condividere conoscenze di viaggio preziose.
Contenuti del Blog di Viaggi:
Approfondimenti e guide esclusive sui viaggi
Consigli per il turismo nazionale e internazionale
Esplorazioni culturali e storiche
Raccomandazioni per viaggi avventurosi e di piacere
Conclusione
Massimo Severoni è un leader esperto nei settori della finanza, della consulenza aziendale e del turismo. Il suo impegno nell'offrire servizi eccellenti, supportare la crescita aziendale e ispirare gli appassionati di viaggi lo rende un punto di riferimento nel suo campo. Che si tratti di assistenza finanziaria, sviluppo imprenditoriale o esperienze di viaggio, Massimo lascia un impatto duraturo su chiunque collabori con lui.
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rosshunt23 · 2 months ago
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Principali vantaggi delle agenzie di traduzione
Perché le aziende di solito assumono agenzie di traduzione? Bene, lascia che ti diciamo che è il modo migliore per gestire la situazione. Se vuoi espandere la tua attività a livello globale, la comunicazione efficace è la chiave. Ecco i principali vantaggi dell'assunzione di agenzie di due diligence traduzione per la tua attività.
• Qualità professionale: se desideri traduzioni di qualità, allora assumere un'agenzia di traduzione è l'opzione migliore. Hanno traduttori professionisti esperti nelle loro lingue. Grazie alle loro competenze, ottieni traduzioni accurate e affidabili. Come discusso, questo aiuta a trasmettere il tuo messaggio in modo chiaro.
• Competenza culturale: sai che la lingua non è separata dalla cultura? Una traduzione corretta non è solo parole. Si tratta anche di conoscere la cultura del pubblico di destinazione. Le agenzie di traduzione hanno traduttori che comprendono le sfumature culturali. Possono modificare il tuo contenuto in base al contesto culturale. Ciò renderà il tuo messaggio più pertinente e produttivo.
• Efficienza di tempo e costi: se stai cercando di farlo internamente, è un processo che richiede tempo e denaro. Potresti non avere le risorse o le competenze. Le agenzie di traduzioni milano ti fanno risparmiare tempo e denaro. Hanno dei professionisti che lavorano qui. Grazie all'esperienza, svolgono il loro lavoro in modo rapido e accurato. Così, puoi concentrarti su altre aree della tua attività.
• Coerenza: possiamo dirti che la coerenza è il modo per costruire un marchio potente. Se il tuo contenuto è incoerente, potrebbe confondere il tuo pubblico. Le agenzie di traduzione assicurano la coerenza in tutti i tuoi contenuti tradotti. Utilizzano glossari e guide di stile per ottenere uniformità. Pertanto, questo aiuta a creare un'immagine di marca coesa.
• Conformità legale: la conformità legale è importante nell'ambiente aziendale odierno. Se fai affari in vari paesi, devi rispettare le loro leggi e normative. Le agenzie di due diligence di traduzione aiutano a garantire che i tuoi documenti siano conformi. Hanno traduttori legali che comprendono la terminologia legale. Per questo motivo, la tua attività eviterà problemi legali e sanzioni.
• Accesso a strumenti sofisticati: le agenzie di traduzione utilizzano strumenti e software sofisticati per eseguire le traduzioni. Tali strumenti gestiscono enormi volumi di contenuti. Inoltre, assicurano accuratezza ed efficacia. Con l'evoluzione del mondo nell'era digitale, l'integrazione tecnologica ha prodotto traduzioni di qualità in tempi più rapidi.
• Servizi specializzati: nel caso di contenuti specifici per un settore, avresti bisogno di una traduzione specializzata. Le agenzie di traduzione forniscono servizi focalizzati su diversi tipi di settori. Che si tratti di contenuti medici, legali, tecnici o di marketing, hanno esperti specializzati in numerose aree. Quindi, poiché sono specializzate, ciò che ottieni in cambio è una traduzione accurata e pertinente.
• Scalabilità: un'agenzia di traduzione è scalabile. Puoi scalare il livello di servizio in base alle tue esigenze. Se la tua attività cresce, puoi aumentare il volume delle traduzioni. Se le tue esigenze cambiano, puoi modificare i servizi di conseguenza. Grazie a questa flessibilità, puoi garantire che le tue esigenze di traduzione siano soddisfatte man mano che la tua attività si evolve.
Inoltre, le agenzie di traduzione di Milano ti aiuteranno a comunicare in modo efficace con i tuoi clienti. Garantiscono che i tuoi clienti possano capire e interagire con te. Se i tuoi clienti si sentono apprezzati e compresi, è più probabile che siano fedeli al tuo marchio. Grazie a ciò, puoi sviluppare un forte rapporto con i tuoi clienti.
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italianinews · 2 months ago
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