#arte e natura
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Haiku - "Danza di primavera". Primavera giapponese: un omaggio alla bellezza della rinascita
La primavera in Giappone, un viaggio tra fiori e tradizioni
“Danza di primavera” Petali danzan,vento porta profumi,Fuji si desta. La primavera in Giappone, un viaggio tra fiori e tradizioni La primavera giapponese è uno spettacolo senza eguali. Con l’arrivo della stagione dei fiori di ciliegio, il Giappone si trasforma in una tavolozza di colori, unendo bellezza naturale e profonda spiritualità. L’immagine della pagoda circondata dai sakura e del Monte…
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I am Motaz Mohamed ❤ a palestinian youngman from Gaza🍉🇵🇸, seeking to find safety and peace ☝️for my family if twenty members. We have been ❤🇵🇸🍉passing through all forms of torture and pain for almost ten months because of the war on Gaza.
Life is very miserable and tragic❤🇵🇸 as we are now deprived ❤🇵🇸🍉of all means of living. Drink water, healthy food health care and medicine❤🇵🇸 have become things 🇵🇸🍉❤of the past. We are dying dear friends. That is why I am asking you to help us break through this tough situation.Life in hot tents is incredibly sad and miserable. We are now experiencing the worst circumstances we have ever had in our life. The war has stolen happiness and life from us.
Please don't leave us alone in such dire times. Your kind contribution either through donating whatever you can or sharing my posts will be highly appreciated and valued.❤🇵🇸🍉
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#palestine#free palestine#all eyes on palestine#free gaza#gaza#all eyes on gaza#asks#polls#art#artists#artists on tumblr#art history#undescribed#2014 06 04 17.11.03#Jimmy Ortiz#L'uomo E La Natura#Agim Sulaj#The Ninth Wave#Ivan Aivazovsky#En pleno sol#Benito Quinquela Martin#Train#Cope2#best of luck!
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Statua di Shiva danzante nel cortile del CERN di Ginevra.
#shiva#cern#particelle subatomiche#divenire#distruzione e rinnovamento#mantenimento della vita#la natura fa e disfa le sue opere come un fanciullo che gioca con i ramoscelli#complottismo#arte#scienza#religione#poesia
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La Luna abbronza il cielo
Si chiacchiera
All'ombra della luce
#foto mie#arte e realtà#abbinamento di luglio#aestethic#affinità cromatiche#affinità artistiche#arte#natura#luglio#notte
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Incontri con gli gnomi.
#angolidiarteefantasia#arte#art#arts#artenaturale#arteenatura#naturaearte#natura#arte e cultura#angolidiarteemeraviglia#incontriconlarte
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"La lotta per la sopravvivenza è una conversazione con se stessi, in cui si impara a convivere con la fame e il freddo, la stanchezza, i problemi e la paura, e ad andare comunque avanti perché l'alternativa è fermarsi e morire, oppure perdere la propria autonomia e dipendere dal prossimo come i bambini."
Marc Hamer - Come acchiappare una talpa e ritrovare se stessi nella natura
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Persefone e i Doni dell'Autunno.
#Autunno creativo#arte autunnale#mito e natura#art on paper#hand drawn#ink drawing#art of the day#drawing on tumblr#persefone#persephone#sketch book
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25 Aprile: Weekend di Vacanza tra Mare, Arte e Storia in Italia
Il 25 Aprile, Anniversario della Liberazione, è una festa Nazionale italiana tra le più sentite e celebrate. Nel 2024, questa ricorrenza offre l’opportunità di un lungo ponte vacanziero che va dal Giovedì 25 alla Domenica 28 Aprile. Cinque idee per trascorrere al meglio questo breve periodo di vacanza. Guardia al Milite Ignoto – Altare della Patria – Roma, Italia – Altare della Patria (Roma,…
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#25 Aprile#arte#City break#Cultura e storia#enogastronomia#escursioni nella natura#Festa della Liberazione#Italia#musei#Ponte vacanziero#vacanza#Weekend al mare
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Alessandro Giampaoli “AION”
Giacomo Belloni: La danza perfetta tra uomo e natura
testi di Serse Cardellini, Marina Dzhigarkhanyan, Debora Ricciardi, Giacomo Belloni
Greta Edizioni, 2018, 114 pagine, 24,5x29,5cm, ISBN 978-88-99367-04-6, italiano/inglese
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
“AION”, edito da Greta Edizioni raccoglie cinque anni di lavoro dal 2013 al 2018
Il disegno e la pittura caratterizzano la prima fase della sua formazione artistica. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Urbino, si perfeziona all’Istituto Europeo di Design di Milano. Da questo momento inizia ad esplorare nuove soluzioni espressive attraverso fotografia, video e installazione, creando situazioni immersive, con una struttura narrativa, spesso dialogica. La tradizione figurativa del passato viene vivificata nella rappresentazione essenziale di simboli e archetipi, pilastri di un’architettura visiva unitaria e onnicomprensiva, multiculturale ed inclusiva. Le sue opere, in cui la Natura è sempre una presenza viva, fluida e avvolgente, si nutrono di una costante tensione verso la dimensione del sacro, affrontando la tematica della disarmonia causata dalla separazione tra uomo e natura. Emergono evidenti anche riferimenti al mito e suggestioni letterarie.
13/02/24
#Alessandro Giampaoli#AION#Greta Edizioni 2018#Giacomo Belloni#photography books#uomo e natura#libri fotografia#art books#fashionbooksmilano
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“Il Giardino Segreto: Ri-Frazioni” – L’arte fotografica si svela al Bio Café di Alessandria
Un evento tra fotografia e riflessione artistica. Sabato 1° febbraio 2025, alle ore 10:30, presso il Bio Café di Alessandria, verrà inaugurata la mostra fotografica collettiva “Il Giardino Segreto: Ri-Frazioni”.
Un evento tra fotografia e riflessione artistica. Sabato 1° febbraio 2025, alle ore 10:30, presso il Bio Café di Alessandria, verrà inaugurata la mostra fotografica collettiva “Il Giardino Segreto: Ri-Frazioni”. L’evento, parte del progetto Arte Diffusa promosso dall’Associazione Culturale Libera Mente – Laboratorio di Idee, vede protagonisti il fotografo Daniele Robotti e gli allievi del corso…
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Bestiario Sentimentale
Una volta tanto un bella notizia: sabato sera a Mesagne (Brindisi), presso la chiesa di Sant’Anna, alle ore 20.30 (puntuali), saranno in scena Gaetano Leone, Arthur Xerhaj, Giampiera Dimonte e Giancarlos Stellini per l’iniziativa «Bestiario Sentimentale», nell’ambito della rassegna «Giardini di Parole. L’arte di vivere tra natura e libri» promossa dalla Biblioteca comunale di Mesagne. Saranno…
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#Arthur Xerhaj#Bestiario Sentimentale#Biblioteca comunale di Mesagne#Gaetano Leone#Giampiera Dimonte#Giancarlos Stellini#Giardini di Parole. L&039;arte di vivere tra natura e libri#Mario Badino#Mesagne#Poesie
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Hello,
I hope my message finds you well. I am addressing you from the war-torn Gaza, seeking your help to save my family.
We are a 5-member family, living in constant fear amidst raids and bombings, and suffering from the lack of food, drinking water and other essentials. 😞😞
I have never thought I would be asking people for help to leave my hometown, but the safety and survival of my family stand at stakes.💔
Please, donate to my GFM campaign or share my story for the world to see.🙏🙏
✅️Vetted by @gazavetters, my number verified on the list is (#217)✅️
Best wishes,
Ahmad
https://gofund.me/4f615392
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LA SICILIA SECONDO VINCENT VAN GOGH
Nel febbraio del 1888, Vincent van Gogh lascia Parigi e si trasferisce in un piccolo paesino chiamato Arles nella solare Provenza. Se fino a qualche anno prima aveva dipinto meno di un centinaio di opere, al sole di Arles, Vincent trova la gioia della sua arte, producendo in meno di un anno più di trecento opere. Definisce il suo stile originale e sostituisce i colori oscuri e tenebrosi delle sue prime opere, con una luce accesa e pura. Se il calore mediterraneo di Arles fece questo effetto su Vincent, cosa sarebbe successo alla sua anima tormentata se fosse venuto a contatto con l’abbagliante luminosità siciliana? E ancor di più, come avrebbe reagito la sua ricerca fallita di Dio, il suo difficile cammino nella società del nord Europa alla filosofia siciliana dove “Tutto scorre e nulla resta” per cui non dobbiamo chiederci “Chi siamo e dove andiamo?” ma “Quando si mangia e che cosa c’è da mangiare?”. Forse i suoi tormenti umani ed artistici si sarebbero sciolti di fronte ad una granita al caffè, ad un bicchiere di birra Messina, o ad un tramonto alle Eolie. Seduto su una lunga spiaggia solitaria per dipingere le lunghe onde del mare, sarebbe stato raggiunto dal solito cinico siciliano che senza farsi i cazzi suoi gli avrebbe chiesto se Gauguin se la stesse spassando alla Martinica. Oppure, con la saccenteria degli ignoranti, avrebbe chiesto se nel dipingere avesse copiato i colori densi e pastosi di Monticelli, o se quelle pennellate dense ed intense le facesse così a come venivano, tanto per babbiare (prendere in giro) i critici. Alla fine, in quest’isola dove è l’arte stessa che si intreccia con la natura crea il paesaggio, dove la follia è una ordinaria condizione di uno, nessuno, centomila, alla fine forse la sua anima infelice avrebbe trovato la sua quiete e avrebbe accettato la sua cristiana inquietudine in quanto elogio dell’essere. Infine, invece che piccoli caffè o cieli inquietanti pieni di oscuri uccelli, qui in Sicilia avrebbe incominciato a dipingere le meraviglie luminose dell’isola, affinando quella sua tecnica in cui rinchiudeva le sue angosce e tristezze dentro a dense intense pennellate. Qui, in quest’isola dove la follia è di casa, sulla tela avrebbe raccontato di campi infiniti e dorati, di chiese accese da sole, di piccoli dammusi affacciati sul mare e immacolati sotto un cielo di un azzurro felice e saturo di luce. Avrebbe finalmente toccato e dipinto quella luce che cercava, quella che non aveva trovato né nelle sue infinite letture della bibbia, né tra le cosce delle prostitute che amava o delle donne borghesi che lo avevano rifiutato. Avrebbe capito che solo la natura è reale, ed è il palcoscenico su cui gli uomini, come i pupi dal corpo di legno, recitano passioni ed amori che solo per pochi atti sono eterni e che questa provvisorietà è l’unica certezza che questi pupi hanno, tanto che con essa riempiono la loro arte per viverla all’infinito.
SICILY ACCORDING VINCENT VAN GOGH
In February 1888, Vincent van Gogh left Paris and moved to a small village called Arles in sunny Provence. If until a few years earlier he had painted less than a hundred works, in the sun of Arles, Vincent found the joy of his art, producing more than three hundred works in less than a year. He defined his original style and replaced the dark and shadowy colors of his early works with a bright and pure light. If the Mediterranean heat of Arles had this effect on Vincent, what would have happened to his tormented soul if he had come into contact with the dazzling Sicilian brightness? And even more, how would his failed search for God, his difficult path in northern European society, react to the Sicilian philosophy where "Everything flows and nothing remains" so we should not ask ourselves "Who are we and where are we going?" but "When do we eat and what is there to eat?". Perhaps his human and artistic torments would have melted away in front of a coffee granita, a glass of Messina beer, or a sunset in the Aeolian Islands. Sitting on a long, solitary beach to paint the long waves of the sea, he would have been joined by the usual Sicilian cynic who, without minding his own business, would have asked him if Gauguin was having fun in Martinique. Or, with the know-it-all attitude of the ignorant, he would have asked if in painting he had copied the dense and mellow colors of Monticelli, or if he did those dense and intense brushstrokes as they came, just to mock (mock) the critics. In the end, on this island where art itself intertwines with nature to create the landscape, where madness is an ordinary condition of one, no one, a hundred thousand, in the end perhaps his unhappy soul would have found its peace and accepted its Christian restlessness as a praise of being. Finally, instead of small cafes or disturbing skies filled with dark birds, here in Sicily he would have begun to paint the luminous wonders of the island, refining his technique in which he enclosed his anguish and sadness within dense intense brush strokes. Here, on this island where madness is at home, on canvas he would have told of infinite and golden fields, of churches lit by themselves, of small dammusi overlooking the sea and immaculate under a sky of a happy blue and saturated with light. He would have finally touched and painted that light he was looking for, the one he had not found in his infinite readings of the Bible, nor between the thighs of the prostitutes he loved or of the bourgeois women who had rejected him. He would have understood that only nature is real, and it is the stage on which men, like puppets with wooden bodies, act out passions and loves that are eternal only for a few acts and that this temporariness is the only certainty that these puppets have, so much so that they fill their art with it to live it infinitely.
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