#teatro famiglia
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pier-carlo-universe · 9 days ago
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Teatro President di Piacenza: Benvenuti a Casa Morandi, in scena Marco e Marianna più ironici che mai.
Per la stagione 2025, la Patagonia Pictures presenta con entusiasmo la rassegna “Piacenza Nuovi Orizzonti” e inaugura il cartellone con l’attesissima commedia “Benvenuti a Casa Morandi”.
Per la stagione 2025, la Patagonia Pictures presenta con entusiasmo la rassegna “Piacenza Nuovi Orizzonti” e inaugura il cartellone con l’attesissima commedia “Benvenuti a Casa Morandi”. Sul palco del Teatro President di Piacenza (via Manfredi, 30), giovedì 27 marzo 2025 alle ore 20.30, i protagonisti saranno i fratelli e figli d’arte Marco e Marianna Morandi, pronti a regalare al pubblico una…
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gregor-samsung · 6 months ago
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" Dopo tre anni di pontificato mediocre papa Carlo rimase vittima di un attentato: dalla pensilina della tettoia di un autobus cadde del marcio che colpì papa Carlo sulla papalina. Carlo era cosciente ma la papalina iniziò a grondare sangue e tutti intorno a Carlo e tutti a preoccuparsi della papalina che veniva ricoverata d’urgenza mentre papa Carlo rimaneva tramortito sotto la pensilina. La papalina respirava a fatica, il cuore batteva fioco fioco, migliaia di medici erano al suo capezzano, annaspavano, sforzavano: all'improvviso un uomo di non più di alcuni anni si diresse, pistola alla mano, verso il letto dove la papalina era ricoverata, sfondò il posto di blocco, e svuotò mezzo caricatore contro la papalina che spirò morta. L’uomo venne arrestato mentre papa Carlo faceva ritorno a piedi in Vaticano. Entrò Carlo e venne bloccato e dai a spiegare che lui era papa, e vai a parlare dell'attentato, di quella cascata di marcio che lo aveva colpito rendendolo in fin di papalina, e dai a mostrare i documenti con scritto “Professione Papa”. Venne cacciato da Roma e si trasferì per un po’ di tempo a Istanbul dove cercò di riunificare le tre chiese. "
Antonio Rezza, Non cogito ergo digito (romanzo a più pretese), La nave di Teseo (collana i Delfini, n° 62), 2019; prima edizione: Bompiani, 1998. [ Libro elettronico ]
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Teatro time 🎭
"Parenti serpenti" 🐍
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primepaginequotidiani · 4 months ago
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PRIMA PAGINA Tirreno di Oggi lunedì, 30 settembre 2024
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lospeakerscorner · 1 year ago
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Il Teatro nel corso dei secoli
Il Teatro è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco (Victor Hugo) Stanislao Scognamiglio CASTELLAMMARE DI STABIA | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nell’Aula magna del Liceo Classico Statale Plinio Seniore, sito al civico n. 87 di via Nocera, alle ore 10.10 di sabato 3 febbraio si tratterà il tema Il Teatro nel corso dei secoli. Un…
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umi-no-onnanoko · 9 months ago
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100 domande curiose
1. Libro preferito?
2. Autore preferito?
3. Poesia preferita?
4. Ti piace scrivere?
5. Ti piace leggere?
6. Disegni?
7. Ti piace l'arte?
8. Sei mai stato/a ad un museo?
9. Artista preferito?
10. Film preferito?
11. Attore/attrice preferito/a?
12. Regista preferito?
13. Colonna sonora preferita?
14. Saga preferita?
15. Personaggio preferito di Harry Potter?
16. Personaggio preferito di un libro?
17. Personaggio preferito di un film?
18. Serie tv preferita?
19. Canzone preferita?
20. Cantante preferito/a?
21. Band preferita?
22. Hai mai scritto una canzone?
23. Hai mai scritto una lettera a mano?
24. Hai mai ricevuto una lettera scritta a mano?
25. La pazzia più grande che hai fatto?
26. Ti piacciono le sorprese?
27. La sorpresa migliore che hai ricevuto?
28. La sorpresa più bella che hai fatto?
29. Quale pianeta visiteresti?
30. Preferiresti essere una sirena o una fata?
31. Quale decade preferisci?
32. Sei una persona creativa?
33. Quale lavoro vorresti esistesse?
34. Quali animali vorresti si unisserero per dare vita ad una nuova specie?
35. Pic nic al mare o in montagna?
36. Ti piace il teatro?
37. Hai mai visto un balletto?
38. Sei mai stato/a ad un concerto?
39. Hai mai cantato in pubblico?
40. Hai mai ballato in pubblico?
41. Adotteresti un bambino?
42. Adotteresti un animale?
43. Moto o auto?
44. Preferisci nuotare o volare?
45. Quale personaggio Disney pensi di essere?
46. Quale villain Disney ti rappresenta?
47. Quale cultura ti affascina?
48. Se potessi condividere un senso (tatto, vista,olfatto, gusto,udito) con la tua anima gemella quale condivideresti?
49. Vampiro o licantropo?
50. Credi nella fiamma gemella?
51. Temporale o arcobaleno?
52. Musica classica o rock?
53. Ti piace recitare?
54. Hai mai suonato in pubblico?
55. Hai mai recitato in pubblico?
56. Sai leggere i silenzi?
57. Sai rispettare i silenzi?
58. Soffri il solletico?
59. Riesci a fare ridere gli altri?
60. Sai ascoltare?
61. Ti fidi?
62. Ti piace fare foto?
63. Sei fotogenico/a?
64. Musica in streaming, Spotify, CD o vinile?
65. Anime preferito?
66. Manga preferito?
67. Meglio i manga/anime di ieri o quelli di oggi?
68. Cartone animato preferito?
69. Il tuo cavallo di battaglia in cucina?
70. Il piatto che proprio non ti riesce?
71. Quale colore non sopporti?
72. Cosa non può mancare in casa tua?
73. Quale tua caratteristica vorresti avessero anche gli altri?
74. Cosa "rubesti" da un altra persona?
75. Come organizzeresti il primo appuntamento?
76. Come vorresti fosse il tuo prima appuntamento?
77. Faresti il primo passo?
78. Amicizia uno a uno o gruppo di amici?
79. Le parole che vorresti sentirti dire?
80. Cosa vorresti dire agli altri?
81. Credi nel destino?
82. Credi nella fortuna?
83. Pratichi la gratitudine?
84. Ti senti cambiato rispetto a 10 anni fa?
85. Cosa cambieresti di questi ultimi 10 anni?
86. Come ti vedi tra 10 anni?
87. La famiglia è solo quella di sangue?
88. Gli amici sono una seconda famiglia?
89. Si deve sempre perdonare chi si ama?
90. Cosa non ti perdoni?
91. Vorresti tornare bambino/a o diventare adulto/a?
92. Vorresti essere del sesso contrario al tuo?
93. Balletto preferito?
94. Ballerino/a preferito?
95. Conosci il messaggio dei fiori?
96. Giorno o notte ?
97. Alba o tramonto?
98. Freddo o caldo?
99. Sole o pioggia?
100. Scegli tu questa domanda
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pensieri-inlacrime · 6 months ago
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1. Nome e cognome?
2. Quanti anni hai?
3. Dove vivi?
4. Single?
5. Com'è la tua famiglia?
6. La stanza preferita di casa tua?
7. Ti senti sicuro a casa tua?
8. Vivi nella stessa casa in cui hai passato l'infanzia?
9. Quali nomi daresti ai tuoi figli?
10. Ti piacciono i bambini?
11. Ti piacciono gli animali?
12. Top 3 animali che preferisci?
13. Quale animale ti rappresenta meglio?
14. Quale animale ti spaventa di più?
15. Quali sono le tue paure più grandi?
16. Hai mai superato una tua paura nella vita?
17. Qual è la cosa più folle che hai fatto per amore?
18. Ti vorresti sposare?
19. Meglio lasciare o essere lasciati?
20. Meglio amare o essere amati?
21. Nel sesso, meglio dare o ricevere?
22. Qual è l'ingrediente segrete per del buon sesso secondo te?
23. Il posto ideale per fare l'amore?
24. Mai provato attrazione per qualcuno del tuo stesso sesso?
25. Mai provato attrazione per qualcuno del sesso opposto al tuo?
26. Lingerie o nudità?
27. Pagheresti mai per fare sesso?
28. Legalizzeresti droghe e prostituzione?
29. Ti trasferiresti in un'altra nazione se ne avessi la possibilità?
30. Se ti costringessero a lasciare l'Italia, in quale Paese andresti?
31. Cosa ne pensi della politica?
32. Qual è l'ingiustizia più grande del mondo secondo te?
33. Le guerre sono sempre sbagliate secondo te?
34. Quale sarebbe la tua reazione se una persona ti dicesse che è vittima di violenza in famiglia?
35. Cosa pensi dei bulli?
36. Ricordi con piacere i tuoi anni scolastici?
37. Qual era la tua materia preferita a scuola?
38. Avevi un buon rapporto con i professori?
39. Quali tecniche usavi per saltare le interrogazioni?
40. Come si chiamavano i tuoi compagni di banco?
41. Maglio scuola o lavoro?
42. Che lavoro fai?
43. Che lavoro vorresti fare?
44. Sei un procrastinatore seriale?
45. Lavori meglio da solo o in team?
46. Come hai vissuto il periodo della pandemia?
47. Come te la cavi in cucina?
48. Dolce o salato?
49. Quale tipo di pasta preferisci?
50. Frutta o verdura?
51. Quale panino ordini più spesso al McDonald's?
52. Sei vegetariano o vegano?
53. Sei astemio?
54. Il tuo drink preferito?
55. Meglio vino o birra?
56. L'ultima cosa che hai mangiato?
57. Ti va di descriverti fisicamente?
58. Ti va di descriverti caratterialmente?
59. Vai in terapia?
60. Credi che la terapia di coppia sia utile?
61. Ti fidi dei medici?
62. Hai mai messo i punti per qualche ferita?
63. Cosa credi che succeda dopo la morte?
64. C'è qualche caro morto che vorresti riabbracciare?
65. Con quale personaggio storico vorresti passare 24h per conoscerlo meglio?
66. Consigliami tre film
67. Consigliami tre serie TV
68. Consigliami tre videogiochi
69. Consigliamo tre giochi in scatola
70. Il tuo personaggio preferito del signore degli anelli?
71. Il tuo personaggio preferito della Marvel?
72. Il tuo personaggio preferito Harry Potter?
73. Hai mai fatto teatro/cinema?
74. Hai qualche talento nascosto?
75. Meglio lodare o essere lodati?
76. Che modello di telefono hai?
77. A quanto sta la tua batteria?
78. Quale invenzione già esistente avresti voluto inventare tu?
79. Collezioni qualcosa?
80. Hai una morning routine?
81. Sei una persona disordinata od ordinata?
82. Quale lingua vorresti saper parlare?
83. Quale laurea vorresti avere?
84. Di quale sport vorresti essere campione del mondo?
85. Ti piacciono le persone muscolose?
86. Ti piacciono le persone alte?
87. Ti piacciono le persone in carne?
88. Il tuo orientamento religioso?
89. Che ruolo ha Dio nella tua vita?
90. Qual è un difetto che non sopporti negli altri?
91. Qual è un pregio che apprezzi sempre negli altri?
92. Meglio parlare od ascoltare?
93. Quale social usi di più?
94. C'è qualcuno che ti manca?
95. C'è qualcuno che vorresti ti lasciasse in pace per sempre?
96. Cosa diresti al te di dieci anni fa?
97. Quale stagione preferisci?
98. Qual è il tuo colore preferito?
99. Qual è un cartone della tua infanzia?
100. Dimmi a quale domanda vorresti rispondere così te la faccio
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francescosatanassi · 1 month ago
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IL NASO
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Il 10 dicembre '44 Forlì era già libera da un mese. Dopo aver spinto i tedeschi oltre il fiume Montone, i gappisti hanno atteso l’ingresso in città degli Alleati, con un reparto scozzese in prima fila. L’illusione della pace viene interrotta dal passaggio di due aerei tedeschi, che sganciano sulla città bombe ad alto potenziale, capaci di esplodere poco prima dell’impatto al suolo, sbriciolando gli edifici senza creare crateri. Sono bombe nuove, mai viste, che vengono testate per la prima volta proprio qui. Gli obiettivi sono la ghiacciaia Monti, deposito logistico dell’esercito britannico vicino alla chiesa di San Biagio, e il palazzo della famiglia Merenda, in corso Diaz, quartier generale Alleato. Il primo ordigno sbaglia e colpisce la chiesa quattrocentesca polverizzando le opere di Melozzo e Palmezzano, portandosi via 20 vite umane. La seconda va a segno e travolge decine di inglesi e una famiglia romagnola. Oggi si nota ancora la discrepanza tra i palazzi storici di corso Diaz e gli edifici “nuovi” che hanno riempito i vuoti dovuti all’esposione. Uno di questi è il teatro Diego Fabbri, che qualche vecchio forlivese chiama ancora Astra, dal nome del cinema inaugurato nel '47. Di San Biagio si è salvato il sepolcro di Barbara Manfredi, moglie di Pio III Ordelaffi, ma il naso si è staccato e perso tra le rovine. Lo studioso Pietro Reggiani lo ritrova dopo alcuni giorni sotto le macerie, spostando ogni centimetro di polvere con un bastone da passeggio.
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thedarkat · 2 months ago
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The only existing photograph of Van Gogh and Gauguin together. It was taken in Montmartre in 1887. From the left, the second is Emile Bernard, next to him Van Gogh seated with a pipe, standing André Antoine, founder of the Théâtre Libre in Paris, and on the far right Paul Gauguin. This photo was found by Serge Plantureux in the archives of the bookseller-publisher Ronald Davis, official supplier to the Rothschild family.
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(English / Español / Italiano)
La única fotografía existente de Van Gogh y Gauguin juntos. Fue tomada en Montmartre en 1887. Desde la izquierda, el segundo es Emile Bernard; a su lado Van Gogh sentado con pipa, de pie André Antoine fundador del Teatro Libre de París y en el extremo derecho Paul Gauguin. ‎Esta foto fue encontrada por Serge Plantureux en los archivos provenientes del librero-editor Ronald Davis, proveedor oficial de la familia Rothschild.
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L'unica fotografia esistente di Van Gogh e Gauguin insieme. È stata scattata a Montmartre nel 1887. Da sinistra, il secondo è Emile Bernard, accanto a lui Van Gogh seduto con la pipa, in piedi André Antoine, fondatore del Théâtre Libre di Parigi, e all'estrema destra Paul Gauguin. Questa foto è stata trovata da Serge Plantureux negli archivi del libraio-editore Ronald Davis, fornitore ufficiale della famiglia Rothschild.
Fuente: Chismeate
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Halloween al Teatro delle Scienze di Alessandria: Magia, Giocoleria e Divertimento per Tutta la Famiglia
Domenica 27 ottobre 2024, un’anteprima della festa di Halloween con spettacoli, giochi didattici e il Planetario per adulti e bambini.
Domenica 27 ottobre 2024, un’anteprima della festa di Halloween con spettacoli, giochi didattici e il Planetario per adulti e bambini. Il Teatro delle Scienze di Alessandria si prepara a celebrare un’anteprima della festa di Halloween domenica 27 ottobre 2024 con un evento ricco di magia, giocoleria e divertimento. Dalle ore 15, grandi e piccini saranno accolti in maschera per un pomeriggio…
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immensoamore · 2 months ago
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Il luogo in cui sono cresciuta più che una casa è stata una famiglia, un teatro, un museo, una scuola, un Eden.
Non esiste nessun'altro posto in cui io mi sarei potuta sviluppare come essere umano, quello era il "mio" posto che mi aspettava che mi accolta ed accompagnata ,mi ha dato la vita dandomi tutto quello che mi mancava e non vorrei essere altrove..
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ilsalvagocce · 1 month ago
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vocale
ho imparato (male) a fare i vocali durante il lockdown. prima manco la voce mia m'andava di ascoltar, poi alla fine in qualche modo ho cominciato a rispondere a chi li mandava, manco 1 minuto, ma mi forzavo a imparare posticcia spontaneità. ora quando li faccio - ma solo per alcuni amici, ché rimango una grafomane e sempre un po' interdetta dai vocali, sono una visiva, non un'uditiva, facciamocene una ragione - mi riascolto, dopo che l'ho mandato. di solito quelli con le battute come un pagliaccio, alla mia amica. rifaccio play subito dopo l'invio. come un attore che studia intonazione, o con quel cicinì di vanità auto-assolutoria.  E poi però se me lo chiedi espressamente, se me lo chiedi proprio, probabilmente poi non lo farò, il vocale, o male, non aprirò bocca, ché mi sentirò già in piedi su una seggiola, e lì emerge la timidezza tipo airone di Miyazaki quando diventa mostruoso, e mi ritiro nelle mie stanze.
insomma oggi riascoltavo il vocale mandato ad amica, io tutta raffreddata e col piglio di una che si è scocciata del malanno che no non se ne va, e fa le battute ciniche solo per far ridere l'altra parte, eppure mica lo senti il riso dall'altra parte, parli da sola, sì ma se è amica tua, hai voglia se la senti ridere, pure se non la senti 
e riascoltandomi ho sentito uno scalino di me. Le dicevo che avevo quasi finito di fare i regali, mi mancavano solo i calzetti per la famiglia, da mettere sotto l'albero, un paio per ognuno, come da rito. Come da rito che aveva mamma, ai regali immancabile aggiungeva un paio di calzetti dedicati per ciascuno di noi, non si scampava.
In qualche modo poi ho cominciato a farlo io, senza che nessuno me lo chiedesse, oddio, nessuno, nessuno è già qualcuno,
insomma le ho detto, all'amica in vocale: Devo solo comprare i calzetti per tutti, prima lo faceva mamma, ora lo faccio io, 
e poi un silenzio
ho sentito lo scalino nel silenzio mentre ascoltavo me, io teatro di me
3 o 4 secondi vuoti nel vocale gagliardo pagliaccio, e ricominciavo poi a parlare a cascatella, a cane che corre per i prati perché è stato chiuso per troppo tempo in casa, ma quei secondi di silenzio erano proprio un boato, per me, riascoltando me come se avessi di fronte a me, me.
non era un singhiozzo, né ho poi cambiato tono, era proprio un burroncino, una voraginina nella rete, un capolino del cuore, un lasciare spazio a una voce che ora non esiste, che dica Brava ché ci pensi tu! oppure iato per un sorriso complice, un dire ci capiamo, voglio trovare stavolta dei calzetti con degli alpaca ricamati, che dici? sì, oppure pesci o sirene!, 
tutto questo nel silenzio di quando stai zitta un attimo, stai lasciando la parola a un'attrice che non entrerà in scena e lo sai nel tuo vocale teatro che non entrerà in scena, lo fai di fronte all'amica che l'ascolterà, ma la pièce è così, e quel silenzio, vocale, che ti riascolto, è sacro.
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sciatu · 4 months ago
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TINDARI - IL PICCOLO MUSEO GRECO-ROMANO
Uno dei personaggi più importanti e affascinanti che nel 400 a.C. segnò la storia del bacino Mediterraneo, fu sicuramente il tiranno siracusano Dionisio primo. Dionisio, nato da famiglia non aristocratica si convinse che la democrazia che guidava Siracusa, non era più in grado di impedire il decadimento politico e militare della città, per cui, abile oratore, si fece eleggere generale e, una volta inviato a Gela per risolvere una controversia locale, simulò un attentato nei suoi confronti, richiese la possibilità di avere un esercito mercenario ai suoi ordini per difesa personale, diventando ben presto il padrone di Siracusa. Per dimostrare la noncuranza che aveva per l’aristocrazia, una volta protetto dal suo esercito personale, imprigionò e giustiziò tutti gli aristocratici di Gela, con il loro oro pagò i mercenari spartani che comandava e donò le terre degli aristocratici alla popolazione locale. Così facendo ottenne un consenso assoluto ed una base molto forte per diventare il padrone assoluto della Sicilia orientale. Per restare tale dovette contrastare per tutta la sua vita il desiderio dei Cartaginesi di invadere la sua isola. Dovette inoltre fermare l’espansionismo degli italioti provenienti dalla Calabria, consolidare il rapporto con il resto delle colonie della Magna Grecia e rafforzare l’alleanza con Sparta. Fondò inoltre colonie lungo tutto l'adriatico. In tal modo garantì potere e ricchezza a Siracusa che sotto di lui divenne una delle maggiori città greche del mediterraneo. Tra le tante colonie che fondò per motivi economici e strategici vi fu anche Tindari, ai confini settentrionali del suo dominio siciliano in una località che era abitata già nell’età del bronzo, più di mille anni prima. La posizione e il nome di Tindari non sono casuali. Tindari come Tindaro re di Sparta padre della Elena per cui scoppiò la guerra di Troia, padre di Castore e Polluce i semidei dioscuri che erano tanto onorati in Siracusa. La posizione della colonia Tindari, era inoltre estremamente importante essendo in cima a un promontorio facilmente difendibile, con accanto una grande baia e pianura in cui potevano trovare riparo le navi di allora. La città era inoltre di fronte alle isole Eolie da cui riceveva ossidiana per preparare gioielli e armi e pietra pomice che era la carta vetrata di allora e utilissima nell’ingegneria civile e navale. Finito il dominio di Dionigi il vecchio, Tindari ben presto, come il resto dei possedimenti del vecchio tiranno, fu presa di mira dai Cartaginesi e per questo motivo si affidò a Roma diventando una città romana, molto ben considerata e molto amata. La prova della benevolenza dei romani fu nel dedicare la città all’imperatore Augusto. La “nobilissima civitas” si riempì quindi di statue dell’imperatore, di un teatro, di un porticato (propileo) da cui si accedeva all’Agorà e di tutta quell’architettura che distingueva l’era imperiale romana. I reperti rinvenuti negli scavi, mostrano una civiltà elegante, dove ogni piccolo strumento d’uso comune, nella sua semplice funzionalità, ha una bellezza che va oltre il tempo e le mode. Questa stessa bellezza circonda ancora oggi Tindari, preziosa perla racchiusa tra l’azzurro immenso del cielo e il purissimo e trasparente blu del mare.
One of the most important and fascinating characters that in 400 BC marked the history of the Mediterranean basin, it was certainly the Syracusan tyrant Dionysius I. Dionysius, born into a non-aristocratic family, was convinced that the democracy that led Syracuse was no longer able to prevent the political and military decay of the city, so he was elected general and once sent to Gela to resolve a local controversy, simulated an attack against him, required the possibility of having a mercenary army on his orders for personal defence, soon becoming the master of Syracuse. To demonstrate his indifference to the aristocracy, once protected by his personal army, he imprisoned and tried all the aristocrats of Gela, with their gold he paid the Spartan mercenaries he commanded and gave the aristocratic lands to the local population. In doing so he obtained an absolute consensus and a very strong basis for becoming the absolute master of Eastern Sicily. To remain so he had to resist throughout his life the desire of the Carthaginians to invade his island. He also had to stop the expansionism of the Italians from Calabria, consolidate relations with the rest of the colonies of Great Greece and strengthen the alliance with Sparta. He further founded colonies all along the Adriatic. He thus guaranteed power and wealth to Syracuse, which under him became one of the largest Greek cities in the Mediterranean. Among the many colonies he founded for economic and strategic reasons was Tindari, on the northern borders of his Sicilian domain in a town that had been inhabited already in the Bronze Age, more than a thousand years earlier. The location and name of Tindari are not accidental. Tindarius as Tindarus king of Sparta father of Helen for whom the Trojan War broke out, father of Castor and Pollux the demigods who were so honored in Syracuse. The location of the Tindari colony was also extremely important being on top of an easily defensible promontory, with a large bay and plain next to it where the ships of that time could find shelter. The city was also opposite the Aeolian islands from which it received obsidian to prepare jewelry and weapons and pumice stone which was the sandpaper of that time and very useful in civil and naval engineering. After the rule of Dionysius the Elder, Tindari soon, like the rest of the possessions of the old tyrant, was targeted by the Carthaginians and for this reason relied on Rome becoming a Roman city, very well regarded and very loved. The proof of the Romans’ benevolence was in the dedication of the city to Emperor Augustus. The “noblest civitas” was therefore filled with statues of the emperor, a theater, a portico (propileo) from which one accessed the Agora and all that architecture that distinguished the Roman imperial era. The finds found in the excavations show an elegant civilization, where every small tool of common use, in its simple functionality, has a beauty that goes beyond time and fashion. This same beauty still surrounds Tindari today, a precious pearl enclosed between the immense blue of the sky and the pure and transparent blue of the sea.
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diceriadelluntore · 3 months ago
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Storia Di Musica #347 - Sonny Rollins, Tenor Madness, 1956
Le Storie Di Musica toccheranno il traguardo delle 350 puntate questo mese. Come ormai da prassi, il numero tondo è dedicato ad un disco di Miles Davis. E questa volta, in ossequio al filo rosso degli album legati tra loro, ho deciso di raccontare il rapporto tra Davis e una grande etichetta discografica, la Prestige Records. La Prestige fu fondata da Bob Weinstock nel 1949: appassionato di musica jazz, vendeva dei dischi per corrispondenza in maniera così incisiva che ben presto affittò un locale e lo trasformò in un grande negozio di dischi, il Jazz Record Center, sulla quarantasettesima strada di New York. Frequentando i locali jazz che lì vicino iniziavano a diventare famosi, legò con molti musicisti fino a fondare prima la New Jazz Records che dopo pochi mesi diventa la Prestige Records. Weinstock è stato un personaggio leggendario, dalle mille manie, alcune delle quali racconterò in questi appuntamenti novembrini, ed è stato negli anni '50 uno dei fari della musica jazz mondiale con la sua etichetta indipendente, insieme alla Blue Note, alla Riverside, alla Impulse! prima che anche i grandi gruppi discografici entrassero nel jazz in maniera decisa.
Weinstock era oltre che un appassionato un grande uomo d'affari, capace di intuire le potenzialità degli artisti e di essere per loro trampolino di lancio e di ottimizzare tempi e costi delle produzioni: pochissime prove per le registrazioni, e leggenda vuole che si registrasse due volte sui nastri di alcune take per risparmiare, leggenda nata dal fatto che per quanto la produzione Prestige fosse numericamente grandiosa, esistono pochissime alternative takes dei loro lavori. Nonostante come ingegnere del suono ci fosse una leggenda: Rudy Van Gelder, che non lavorava solo per lui ma anche per la Blue Note, famoso per la sua accuratezza e maniacalità. Le prime registrazioni avvenivano nel garage della casa di famiglia di Hackensack, nel New Jersey, luogo che divenne mitico tanto che Thelonious Monk dedicò al grande ingegnere un brano, Hackensack, per poi spostarsi di qualche km a Englewood Cliffs, sempre nel New Jersey.
In quello studio a Hackensack Sonny Rollins registra il 24 Maggio del 1956 il disco di oggi. Rollins all'epoca è già riconosciuto un gigante del sassofono, tanto che è famosa il commento di Max Gordon, leggendario proprietario del jazz club più famoso del mondo, Il Village Vanguard, che sosteneva: I critici e gli appassionati hanno pareri molto discordi sulla bravura di alcuni musicisti jazz, ma non su Sonny Rollins. Lui è il più grande, il più grande sax della sua generazione. Theodore Walter Rollins nasce a New York nel 1930 da una famiglia di origini caraibiche, i cui "suoni" influenzeranno la sua carriera futura. Fa un apprendistato breve ma intensissimo, suonando con i più grandi: J.J Johnson, Monk, Bud Powell, Max Roach e soprattutto Miles Davis e Charlie Parker. È il primo che trasporta la rivoluzione del bop sul sax tenore. Con Davis dimostra anche le sue già ottime capacità compositive scrivendo pezzi diventati famosi, come Airgin e Oleo. Però ha un difetto: ad un certo punto sparisce, per i motivi più strani. Nel 1954 si ritira a Chicago, per non cadere in tentazione tra soldi e droga, per continuare a studiare facendo lavori manuali. Quando ritorna a New York, suona per la Prestige in uno dei primi 33 giri del jazz, Dig. Nel 1955, tornato nel gruppo di Davis, poco prima di un'importante serie di concerti al Teatro Bohemia, sparisce di nuovo, stavolta per disintossicarsi. Ritorna nel 1956, quando sempre l'amico Roach lo scrittura per un disco portentoso: Sonny Rollins Plus 4 è all'apice della creatività, tanto che ancora come innovatore impone nel jazz il tempo in tre quarti (la storica Valse Hot). Nel frattempo però il suo posto nel gruppo di Davis è preso da un giovane che di lì a poco diventerà un gigante, John Coltrane, ma Davis gli vuole bene e per delle registrazioni del 1956 per la Prestige gli offre la sua sezione ritmica, che nel jazz è ricordata come "The rhythm section" per quanto iconica e grande è stata, e con questa registra il disco di oggi. Rollins è insieme a Red Garland al pianoforte, Paul Chambers al contrabbasso e Philly Joe Jones alla batteria quando inizia a suonare Tenor Madness, che contiene nella title track un incontro unico ed eccezionale. Essendo lì per una sessione con il quintetto di Davis, in quello che diventerà il più famoso chase della storia del jazz, John Coltrane si unisce a Rollins in quel brano, da allora uno dei capisaldi del jazz. Cos'è però un chase? è un incontro dove due strumentisti colloquiano con lo stesso strumento su un dato canovaccio, una sorta di dialogo musicale dove si fronteggiano a suon di assoli. Tenor Madness è un piccolo blues, che si rifà a Royal Roost di Kenny Clarke and His 52nd Street Boys, registrato nel 1946, ma qui diviene il brano che mette insieme i due più grandi e influenti sassofonisti della storia del jazz, con il timbro squillante e luminoso del primo Coltrane (che debutterà come solista solo l'anno successivo nel 1957) e il suono più cupo e leggero di Rollins, che all'epoca aveva già più esperienza. Il resto di Tenor Madness è altrettanto iconico: When Your Lover Has Gone, classico di Einar Aaron Swan, divenuto famosissimo per la sua apparizione nel film La Bionda E L'Avventuriero del 1931 di Roy Del Ruth e interpretato da James Cagney e Joan Blondell, che solo nel 1956 ebbe una ventina di incisioni; Paul's Pal è un omaggio di Rollins a Paul Chambers, uno dei più geniali bassisti di tutti tempi, uno che ha suonato in almeno 100 capolavori del jazz; My Reverie è la ripresa dell'arrangiamento che nel 1938 Larry Clinton fece si un brano di Claude Debussy, Rêverie, del 1890; chiude il disco una cover spettacolare di The Most Beautiful Girl In The World, opera del magico duo Rodgers and Hart e presente nel musical Jumbo, che trasformava un teatro di Broadway in un mega circo con acrobati, trapezisti e giocolieri durante lo spettacolo. Il disco, un capolavoro, ne anticipa un altro, Saxophone Colossus, dello stesso anno, uno degli apici creativi di quegli anni incredibili e altro gioiello della collezione Prestige.
Rollins fu attivo per la lotta dei diritti civili e politici degli afroamericani, tanco che nel 1958 firma in trio con Oscar Pettiford e Max Roach, il disco The Freedom Suite, uno dei primi album-manifesto sulle discriminazioni razziali del jazz, e continuò ad avere costanti le sparizioni dalle scene. Sempre dovute alle sue dipendenze dalle droghe, la più famosa riguarda un suo disco, il suo maggior successo commerciale, The Bridge del 1962: ancora insoddisfatto della sua musica, decide si andare a suonare sotto il ponte Williamsburg, quello che divide Manhattan da Brooklyn, provando per 12-13 ore al giorno, in tutte le stagioni.
Scontroso (si dice che abbia licenziato il maggior numero di colleghi, più di Mingus), dalla personalità labirintica, non seguì le rivoluzioni degli anni '60 e '70, scriverà ancora grandi album (What's New con Jim Hall, un altro gioiello) e parteciperà con attenzione anche a contaminazioni con altri generi, e famosissimo è il suo assolo per i Rolling Stones in Waitin' On a Friend, da Tattoo You del 1981. È l'ultimo dei grandi a sopravvivere, ritiratosi nel 2012 dalle scene, un gigante che ha segnato un periodo irripetibile della musica.
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susieporta · 26 days ago
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La Stella
"L'onestà nelle Relazioni"
Questa è una Società destinata a spegnersi. A calare il sipario sulle Ferite del Passato. A destituire il Teatro delle Guerre e dei Conflitti intergenerazionali.
Lo farà con i suoi tempi e con avvenimenti impattanti che porteranno a rivedere la qualità dei rapporti e la sostenibilità delle antiche "battaglie di genere".
Uomini che screditano donne, donne che squalificano uomini.
Possesso, tradimento, prigioni familiari, aspettative deluse, gabbie dell'ego e della violenza, disagio psichico e gesti di efferata violenza e follia.
Una "separazione e una frammentazione" tra Uomo e Donna mai vissute con così tanto dolore e angoscia.
Separarsi è stato fino ad oggi ancora un movimento "altamente evolutivo" su questo Piano di Coscienza.
Staccarci dall'Altro ci riporta a "noi stessi". Ci consente di ripristinare funzioni, talenti, emozioni sedate o inespresse. Di conoscerci sotto altra forma. Di riacquisire "potere svenduto" o "umiliato".
Per entrambi: Uomini e Donne.
La schiavitù di "schema relazionale" non è solo un retaggio del femminile. O una colpa del maschile. E' una dinamica condivisa. E come tale va risolta nell'impegno di tutti. Per costruire nuovi rapporti sani e consapevoli, responsabili e altamente amorevoli.
Non si tratta di "giudicare" l'Altro, di massacrarlo di aspettative, di invettive o di colpe.
E' finito il tempo dei giudizi "morali", dei coltelli lanciati al presunto colpevole o delle rabbiose gabbie dell'infedeltà, dell'abbandono, della violenza domestica.
Una Donna può essere violenta tanto quanto un Uomo nelle Relazioni. E non accorgersene nemmeno. Squalificare l'Altro giorno dopo giorno e nascondersi dietro ai figli o al presunto potere della Maternità.
Un Uomo può essere esautorato passo a passo nel suo ruolo Paterno e sentirsi ricattato nel "restare", senza realmente far parte della famiglia.
Ci sono Uomini che odiano le Donne. E Donne che odiano gli Uomini. E restano comunque in una condizione di convivenza per fini strumentali, economici o di genitorialità condivisa.
Ci sono Donne che si sentono perfettamente autonome e autosufficienti e spingono via il Maschile, annullandone ogni profondo potere dell'Origine.
E ci sono Uomini che boicottano e violentano le Donne perché responsabili di possedere il Dono Generativo e di essere detentrici della Creazione e della Connessione dello Spirito.
E poi ci sono Donne che invalidano qualsiasi tentativo di crescita dei loro figli Maschi, costringendoli a vivere nel Mondo del Ricatto Emotivo, nel Possesso al Ventre Materno, nella Libertà Vigilata, nella Debolezza di Autonomia, per tutta la Vita. Togliendogli ogni possibilità di costruire una distinta identità di Relazione con le Compagne del Futuro.
Le Relazioni non sono giocattoli. E non sono bidoni della spazzatura.
Sono Sacre.
E vanno spogliate dal moralismo, dalla bestialità, dalla violenza del possesso e della compensazione.
Vanno restituiti i ruoli.
Va sanato il conflitto.
Va ripristinata la libertà di ciascun Essere Umano di slegarsi dalle Aspettative di sistema, dalle forme di Umiliazione e Sopruso, dal Disamore che si respira dentro ogni Relazione del Passato.
Non ci si approccia all'Altro con la Ferita che brucia ancora dentro.
Esso diverrà solo l'ennesima comprova della "inutilità" dell'investimento affettivo.
Ci si presenta davanti all'Altro senza Ferite aperte.
Risolti.
Un tempo forse si poteva "strumentalizzare" l'Altro per l'Evoluzione dello Schema, ma oggi non più.
Oggi siamo responsabili coscienti dei nostri "drammi". Non ci serve ricrearli nuovamente nella Materia.
Sarebbe solo per rispondere all'Automatismo.
Ma ha senso?
Chiedetevi se ha senso strumentalizzare l'Altro perché voi non volete ritornare dentro voi stessi, al vostro Dolore e rendervi responsabili delle vostre Ferite interiori.
I bambini attendono le sgridate dei Genitori per fare ciò che devono fare. Ma non gli Adulti.
Essi si prendono carico delle loro Ferite e non le "scaricano" sull'Altro in termini di accusa, di mancanza o di perdita.
Puliamo il nostro Campo dalle "erbacce emotive", prima di bussare al Cuore dell'Altro.
Altrimenti continueremo a mietere "Carnefici e Vittime".
E non cambierà mai nulla nelle nostre Relazioni.
Fatelo ora.
Prendetevi carico di voi stessi.
Non date la Colpa al "disgraziato di turno" se siete dove siete.
Lo avete attirato voi nel vostro Campo Energetico, tramite la Ferita.
E spetta a voi risolvere la "vostra parte".
E' tempo.
E' giunto il grande movimento energetico della "ri-unione".
E non è per tutti. Ma per coloro che si sono fatti carico della loro pulizia "psichica ed emozionale".
L'Altro non deve essere più un oggetto, una sperimentazione fallita, un bambolotto di pezza o la mammella ristoratrice della vostra Gioia o del vostro Dolore.
E' ciò che è.
E se non lo vedete, non potete pretendere di stare bene nelle Relazioni.
Non funziona così.
Ma oggi che possiamo "sapere" e "sentire" come funziona, approfittiamo per presentarci davanti all'Amore con il vestito più bello, con il sorriso più sincero e con la pace nel Cuore.
Risolti.
Nell'onestà. Nella Verità della vostra creazione interiore.
Mirtilla Esmeralda
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francobollito · 10 months ago
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Secondo me all'inizio c'è sempre una donna.
Secondo me la donna è stato il secondo errore di Dio. Il primo...
Secondo me una donna è donna da subito. Un uomo è uomo a volte prima, a volte dopo. A volte mai.
Secondo me una donna è coinvolta sessualmente in tutte le vicende della vita. A volte persino nell'amore.
Secondo me una donna innamorata imbellisce. Un uomo... rincoglionisce.
Secondo me in un salotto quando non c'è neanche una donna è come recitare in un teatro vuoto. Se invece non c'è neanche un uomo, tra le donne si crea una complice atmosfera di pace. Appena arriva un uomo è la guerra.
Secondo me un uomo che si vanta di iniziare le donne ai piaceri dell'amore è come il turista che mostra alla guida le bellezze della città.
Secondo me per una donna che non ha fortuna in amore non si può usare il termine "sfigata".
Secondo me un uomo che dice di una donna "quella lì la dà via" meriterebbe che a lui le donne non gliela dessero proprio mai.
Secondo me una donna che fa l'amore per interesse è una puttana. Se lo fa invece perché le piace è... non c'è la parola.
Secondo me una donna che dice a un uomo con cui sta facendo l'amore "Come con te con nessuno" andrebbe comunque arrestata per falsa testimonianza.
Secondo me le donne quando ci scelgono non amano proprio noi... forse una proiezione, un'immagine, un sogno. Ma quando ci lasciano siamo proprio noi quelli che non amano più.
Secondo me il primo maschilista è stato Dio che si è fatto uomo. Però io, se fossi stato Dio, non so se la donna l'avrei firmata.
Secondo me una donna che si offre sessualmente a un uomo ed è respinta rimane sconcertata. Non ci può credere. Il suo primo pensiero è che lui sia omosessuale, ma in genere questa versione non regge. E allora pensa: 'Eh già, lui si difende... ha paura di essere troppo coinvolto emotivamente... oppure si sente bloccato dall'eccessiva eccitazione...' Il fatto che lei possa non piacere è un'ipotesi che non può assolutamente prendere in considerazione.
Donna, l'angelo ingannatore. L'ha detto Baudelaire.
Donna, il più bel fiore del giardino. L'ha detto Goethe.
Donna, femina maliarda. L'ha detto Shakespeare.
Donna, sei tutta la mia vita. L'ha detto un mio amico ginecologo.
Secondo me una donna che oggi fa la madre di famiglia e rinuncia a lavorare, sbaglia. Se invece lavora e rinuncia a fare la madre di famiglia, sbaglia. Se cerca contemporaneamente di lavorare e di fare la madre di famiglia… sbaglia. Sbaglia comunque. L'uomo invece non sbaglia mai. Sono secoli che sa quello che deve fare. Forse è per questo che è così intronato. O forse anche per qualche altra ragione...
Giorgio Gaber
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