#finto perbenismo
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Teatro time 🎭
"Parenti serpenti" 🐍
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#teatro#parenti serpenti#palcoscenico#sipario#commedia dialettale#tragedia dialettale#dialetto#dialetto abruzzese#famiglia#egoismo#finto perbenismo#parenti
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sotto antidolorifici oltre ai soliti giornalieri, domani alla fine dovrei andare dal medico post psico (che d'altronde non si fa sentire da tre settimane e io non so alla fine in quale luogo avverrà la seduta). sono stanco poi di sentirmi dire le classiche scuse del cazzo: "mi è proprio sfuggito dalla testa, mi devi perdonare". è da quanto? due anni o più ormai? non è cambiata per nulla la situazione, i leggeri miglioramenti coincidevano con i periodi in cui fumavo erba ogni giorno e non avevo modo, giustamente, di avere la testa così sovraffollata (che poi i momenti no venivano lo stesso eh, l'erba non è la soluzione). ho provato anche a parlarne con i miei di quanto questa terapia mi sia completamente inutile e loro son stati capaci solamente di dirmi: "ma tanto ogni volta è così". altro evento che sta minando il mio poco stabile umore in questi giorni: ieri mia sorella ha deciso dal nulla di venire a trovarci facendoci un "sorpresa". uau, se non fosse che quando scende sembra il festival dell'incoerenza questa casa: tra mia sorella che si professa come la paladina della giustizia e dei diritti, i miei e mia sorella che fanno le persone di chiesa "per bene" e poi stanno a spalare merda su chiunque sia diverso, "ma ormai la normalità, cos'é", "sta diventando normale ciò che non lo è mai stato". d'altronde mia sorella chi si poteva trovare, se non un altro alfiere del finto perbenismo. stasera va così, domattina alle 5 sarà anche peggio e ormai non ho più nessuna speranza di stare meglio, un ciclone senza fine, uno scacco matto in una partita in cui non sono nemmeno il pedone della mia stessa vita. mi spiace, sono monotono, vi auguro tanto bene.
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Sì, ho anche un bel pisellone. E ne scrivo quando e come voglio.
Nella notte tra Venerdì e Sabato, il mio pene ha dato il meglio di sé. Innanzitutto ho sognato che era così lungo che riuscivo a succhiarmelo. E sebbene in quanto a dimensioni sia comunque generoso, purtroppo nella realtà no, non ci riesco. E di certo non metto a rischio la mia salute per provarci. Il sogno è stato logicamente bello perché quella curiosità l’ho sempre avuta (e continuo ad averla), e penso che sarebbe paradisiaco riuscire nell’impossibile. Ma è tutto onirico, invece, e mi eccita. Mi sono svegliato varie volte, durante la notte, e ce l’avevo sempre durissimo. È una sensazione sempre piacevole, che voi ragazze non potete apprezzare e che io non sono abbastanza bravo da raccontarvi nel giusto modo, anche se ci provo. A me non me ne frega niente della masturbazione, io non mi masturbo, non cerco l’orgasmo. Io cerco l’erezione in sé, mi piaccio troppo quando ce l’ho duro come il marmo ed è anche per quello che a volte mi fotografo in quello stato. È una sensazione di potenza, di virilità estrema, di benessere. Probabilmente come quando si è ubriachi (non lo so, perché sono astemio). Fatto sta che io l’orgasmo lo raggiungo solo, appunto, nel sonno. E poi mi risveglio con quel laghetto dentro le mutande, a volte proprio nel momento dello schizzo. Certo, non posso negare che sia piacevole, ma mi piace comunque circoscrivere il tutto a quel momento della notte e a quello stato di dormiveglia. E questo post lo voglio dedicare a chi dice che parlo sempre del mio pene. A parte che non è vero, ma anche se fosse vi svelo un segreto: è il mio blog, e ci scrivo quello che voglio, quando voglio, e come voglio. Pertanto, be’, non posso scrivere sempre quello che vorreste leggere. Anzi. E se voglio scrivere dieci testi diversi parlando esclusivamente della bellezza del mio glande, ho il diritto di farlo. Anche perché ne avrei motivo. Ma forse, ragazze, chi muove certe “critiche” (non le definirei neanche tali) è solamente una donna che si corrode dentro perché sa che il mio bestione non potrà mai averlo. E mi spiace per lei, ma è proprio questo che mi distingue dagli altri uomini: io non lo do a chiunque, anzi, finora non l’ho dato a nessuna. E in realtà nemmeno me ne pento, perché ancora mi dovete dimostrare di meritarvelo. La sua perfezione mi travolge, e la sua durezza mi accompagna. Non sono esclusivamente il mio pene, ma sono anche il mio pene. Non potete farci niente, mie care donzelle. E quindi ogni tanto vi stuzzico, vi ricordo che oltre a una testa che funziona molto bene, anche lì sotto ho qualcosa di molto interessante. Celato, personale, prezioso. E mio. Ne sono geloso? Forse più di quanto dovrei, sì. Perché lo amo. Amo il mio cervello, e amo il mio pisellone. Sì anonima, ho proprio un bel pisellone, hai capito bene. E a te nello specifico non lo sbatterei nemmeno in faccia, perché ti rifugi dietro al finto perbenismo e al politicamente corretto. E io lo rispetto comunque, perché non posso né voglio piacere a tutte. Anzi. Sono per poche.
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Sono pronta già adesso in occasione della giornata di domani che ci sarà la giornata nazionale della disabilità.
Ebbene sì, domani i social network si riempiranno di messaggi di tenerezza e dolcezza riguardo alle persone disabili e alle varie condizioni fisiche e non, ricordate però che saranno giusto uno o due quelle persone che avranno pensieri sinceri e veritieri.
Dopo aver pubblicato ed essersi stati riempiti di like la gente facendo così salire il loro smisurato ego) tornerà alla loro vita di sempre, attraversando la strada senza guardare se c'è una persona con un bastone, continueranno a prendere l'ascensore facendo aspettare una persona che vive sulla sedia a rotelle (e guardandola pure male), guarderanno male te e la signorina che lavora allo sportello postale o alla cassa del supermercato, perché loro hanno fretta.
Quando finirà questo finto perbenismo? Quando terminerà questa falsità?
Quando in questo stato ci sarà più empatia per il prossimo?
Quando ci sarà meno ignoranza da parte dell'italiano medio? Quando si estinguerà tale soggetto?
Quando lo Stato in cui vivo sarà più comprensivo nei miei confronti, dando la possibilità anche a me di avere un futuro allo stesso modo di una persona senza problemi fisici e/o mentali?
Quando lo Stato italiano darà anche a me la possibilità di lavorare e di prendere uno stipendio adeguato alla pari di un uomo senza problemi fisici, nonostante venga affiancata a me una figura professionale incaricata ad aiutarmi a svolgere i miei bisogni, senza farmi sentire un peso per il mio eventuale datore di lavoro?
Quando in Italia anche nei paesini limitrofi verranno messe a disposizione delle case totalmente adatte alla vita di persone con handicap fisici?
E ricordiamo che essere disabili o ci si nasce o ci si diventa improvvisamente e può capitare a chiunque in ogni momento della propria vita, quindi cerchiamo di avere più empatia per il prossimo, o se non ne abbiamo, impariamo ad averne.
Tutte queste domande resteranno senza una risposta, o probabilmente, se la troveranno, io non sarò più al mondo.
Il 3 dicembre è la giornata della disabilità, ma a me piace definirlo di più, la giornata della falsità.
@tqngled (Sab 02.12.23 h 14:00)
(Scusate lo sfogo, ma ne avevo veramente bisogno, buona vita.)
#tqngled#3 dicembre#giornata della disabilità#sfogo#disabilità#me#pensieri#italia#io#pensieri miei#falsità#umani#uomini#tumblr italia#vita#sedia a rotelle#ascensore
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FALSITÀ
24/08/2022: Esistono difetti che possono essere trasformati in punti di forza, la falsità però non ha nessun aspetto positivo. Il mondo è bello perché vario e, purtroppo, questa definizione include il finto perbenismo di certa gente. Non è sbagliato dire bugie ed è capitato a chiunque almeno una volta nella vita, ma c'è un'enorme differenza tra chi mente qualche volta a fin di bene e tra chi è costantemente falso. Sono poche le persone a non essere finte al giorno d'oggi, le uniche vere si possono contare sulle dita di una mano. Quando tra due uomini nasce un rapporto d'amicizia, essa potrà concludersi anche per accuse di falsità mosse da una delle parti. Capita di vedere amici che nella vita reale si comportano in un determinato modo, per poi trasformarsi sui social network. Mette tristezza vedere esseri umani che farebbero di tutto solo per qualche like in più, questo perché il mondo dei social è pieno zeppo di finzione. La falsità è completamente negativa, ma non per questo non deve essere combattuta. Solo le persone vere vincono su quelle false, per fingere di meno serve soltanto la verità.
#pensieri#thoughts#vita#life#sensazioni#falsità#amicizia#social network#rapporti#relazioni#negatività#pregi#difetti#pregi e difetti#testi
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C’è un solo problema,
Più sento le persone parlare,
Più leggo quello che scrivono,
Più vedo le loro azioni,
Più vedo come reagiscono alle cose,
Più ascolto come la pensano,
Io più mi sentirò superiore, più intelligente,
Si, capisco tutto quello che si dice:
“Il vero intelligente non dirà mai di esserlo”;
“La sensibilità è l’abito più elegante dell’intelligenza” (sensibilità intellettuale in questo caso);
Ma io non ce la faccio, non lo sopporto, non riesco a essere sensibile nei loro confronti, di quello che pensano, di quello che fanno e dei problemi che si fanno,
Arroganza, stupidità, finto perbenismo, insicurezza, fragilità, non sanno stare al mondo.
Generalmente ignoro, vivo e lascio vivere, a volte però quando vedo un certo livello di stupidità e in più la gente seguire quel tipo di livello come se fosse una cosa normale, li attaccherei per 25 giorni su un albero su una montagna in pieno inverno con delle aquile affamate.
Riassunto: Continuerò a ignorare come ho sempre fatto, inutile dedicare tempo a queste cose.
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Al vostro essere benpensanti ho eternamente preferito una sincera malizia.
Al vostro finto perbenismo ho scelto sempre la mia onesta rigidità.
Ai vostri tanti e finti valori, ne ho scelto pochi, ma veri.
Ho fatto delle scelte, la maggior parte controcorrente, facili da giudicare, difficili da comprendere.
Ho scelto di vivere a modo mio, razionalmente, seguendo schemi personali, distanti da quelli previsti dalle convenzioni sociali.
Non me ne sono mai pentito, neanche quando sono rimasto solo.
Neanche per un attimo.
Scendere a compromessi non è parte della mia mentalità e mai lo sarà.
Costa tanto, ma ne vale la pena.
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Verona, l'Altro Teatro al Camploy la travolgente comicità di Paola Minaccioni nel monologo "Stupida show"
Verona, l'Altro Teatro al Camploy la travolgente comicità di Paola Minaccioni nel monologo "Stupida show" Giovedì 18 gennaio alle 20.45 appuntamento da non perdere al teatro Camploy. In scena "Stupida Show", un monologo di stand up comedy per cuori coraggiosi con la travolgente comicità di Paola Minaccioni scritto da Gabriele Di Luca di Carrozzeria Orfeo. Paola Minaccioni, una delle artiste più amate del teatro, del cinema e della televisione italiana, col suo impetuoso umorismo trascinerà il pubblico nell'inconfessabile e nell'indicibile, nei piccoli inferni personali di ciascuno per dare voce a tutta quella follia e a quelle frustrazioni che ci abitano ma non abbiamo mai avuto il coraggio di confessare a nessuno. Il tutto raccontato attraverso lo sguardo di una donna in grado di trasformare le sue ferite personali e i fallimenti in una comicità travolgente, dove il destinatario del suo dialettico atto terroristico sarà il suo primo avversario naturale: l'amore. In Stupida Show Paola Minaccioni non sarà la tenera eroina vittima di un mondo crudele, non sarà la donna da compatire, ma da temere. Si trasformerà in una donna sola e in guerra con la vita, alle prese con un corpo in declino, un'affettività traballante e songi irrealizzabili, antieroe per eccellenza che svela vizi, lati oscuri e follia di chi nella vita sa bene cosa significa inciampare, è stufa di sopportare la retorica qualunquista della contemporaneità e ha voglia di dirne quattro. È 'stupida' perché racconta il viaggio di una donna da sempre irrisolta, buffa nelle sue grottesche contraddizioni, apparentemente condannata ad inciampare sempre negli stessi errori nelle stesse trappole della vita. In fondo però parla un po' di tutti, presi nella limitatezza e finitezza. Presentato da Carrozzeria Orfeo, Infinito Produzioni e Argot Produzioni, Stupida Show!, per la regia di Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti, è uno spettacolo per cuori coraggiosi: politica, potere, differenze di genere, violenza, maternità, sessualità, razzismo, egoismo, pornografia, famiglia, individualismo, tensioni sociali... sono alcuni dei temi che intende indagare la comicità di oggi nei loro aspetti più scomodi per il nostro presente, con una nuova e diversa chiave di lettura della realtà. "In un periodo di generale smarrimento e incertezza come quello in cui viviamo - spiega il drammaturgo e regista Di Luca - in un tempo pieno di retorica, slogan, proclami populisti, ipocrisia, divisioni sociali, disonestà intellettuale e finzione, dove l'indagine di alcune tematiche e l'uso di un linguaggio senza filtri vengono condannati da una certa opinione pubblica perbenista, sembra davvero di vivere in un Truman Show. Proprio in questo contesto una comicità dissacrante, che voglia gettare luce sulla realtà e abbattere il muro della retorica, può dare il suo contributo nell'indagare l'uomo e la società contemporanea, offrendo la possibilità di metterci in discussione senza preconcetti e finti perbenismi". Il perbenismo, il politicamente corretto e la facile morale, nella stand up comedy sono banditi, perché nelle premesse fondamentali di questo genere non c'è la volontà di rassicurare o intrattenere, ma il desiderio di aiutarci a distruggere a suon di risate il finto set di cartone nel quale siamo imprigionati per svelare la realtà dietro ad esso. Spettacolo non adatto ad un pubblico di età inferiore ai 14 anni. Stupida Show: Drammaturgia Gabriele Di Luca, con Paola Minaccioni. Regia di Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti. Musiche di Massimiliano Setti, spettacolo di Carrozzeria Orfeo. Produzione di Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Produzioni, Argot Produzioni e Carrozzeria Orfeo. Coproduzione La Corte Ospitale, Accademia Perduta – Romagna Teatri, Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival. Programma completo sul sito, sulla pagina facebook L'Altro Teatro Verona, sul profilo Instagram L'Altro Teatro Verona.Camploy. Biglietti disponibili da Box Office Verona - via Pallone 16 - tel. 045 80 11 154, e online sui circuiti ai seguenti link: - 1 boxol.it - 2 boxofficelive.it - 3 myarteven.it Il botteghino del Teatro Camploy sarà aperto la sera dello spettacolo a partire dalle 20 per l'acquisto dei biglietti. Carrozzeria Orfeo. In 15 anni di attività, con 11 spettacoli all'attivo – che hanno maturato oltre 1000 repliche – e il film Thanks! (programmato su Netflix nel 2020/2021), la Compagnia, diretta da Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti, prosegue nel suo teatro pop, fatto di drammaturgie originali che trovano ispirazione nell'osservazione del nostro tempo, in cui l'ironia si fonde alla tragicità, il divertimento al dramma. Il risultato è un'escursione continua fra realtà e assurdo, fra sublime e banale, attraverso storie che possono essere lette a più livelli e che hanno riscosso negli anni un grande successo di pubblico e critica.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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QUALE ITALIA VOGLIAMO?
Le due immagini sotto al titolo sono in netto contrasto tra di loro, ma sono anche "figlie" del periodo che ormai da anni stiamo vivendo, un periodo decisamente troppo lungo per poterlo viverlo ancora a lungo.
Ma chi sono i veri "complici" di tutto ciò?
Sono quegli italiani onesti, laboriosi, che si impegnano in mille modi, non necessariamente legati al lavoro ma soprattutto dediti a impegni sociali, tesi a costruire reti di relazioni in particolar modo tra categorie di persone svantaggiate o comunque relegate -e non per scelta- ai margini della società: disabili, disoccupati, disadattati, insomma...un'enorme platea di "dis" che in mancanza delle istituzioni si affidano a persone dal cuore e dall'animo generosi.
E poi c'è un'Italia che apparentemente se ne frega delle problematiche che vivono i loro compaesani, che certo non godono nel vedere soffrire il prossimo, ma che anzichè riconoscere tali problematiche si rifugia nelle "religioni" contemporanee e che in quanto tali vengono vissute con un eccesso di fede che nemmeno le religioni effettive...
Sport, argomenti da "rotocalchi di pettegolezzi", moda dettata dagli "influencer" del momento, "talk-show", vissute con un'enfasi tale che si perde il limite tra il reale e il surreale, tra ciò che è futile e ciò che costituisce occasione di vero confronto e dibattito.
E qui il sottoscritto, amministratore del blog e dei vari canali-social, torna in una "polemica" che ha al centro ancora lei, quella giocatrice dal potenziale e dalla potenza fisica e tecnica davvero notevoli, ma che trova nel suo finto perbenismo, nel suo ergersi a paladina di diritti controversi e discutibili (il riferimento è alle teorie gender che lei non cita espressamente ma che difende a spada tratta pur non essendo lei stessa "gender" a tutti gli effetti), nel suo voler mettere in campo un antirazzismo di facciata piuttosto che come emblema di una lotta per dei diritti umani del tutto comprensibili da appoggiare.
Invece Paola Egonu, pur se in questo "caso" non ha contribuito ad alimentare le ultime polemiche, difesa dai suoi fans che hanno urlato allo scandalo per essere stata estromessa dalla formazione titolare alle ultime qualificazioni valide per l'accesso alle prossime Olimpiadi, è tornata al centro dell'attenzione della stampa sportiva proprio per le prese di posizione dei suoi ammiratori, infastiditi più dal fatto che il CT delle "azzurre", Mazzanti, abbia estromesso la "Paola Nazionale", come se i problemi reali di un paese ormai allo sfascio non interessino più di tanto.
Solo Egonu e la Nazionale di pallavolo costituiscono un problema per milioni di italiani?
Evidentemente no, se è vero che nelle scorse settimane le dimissioni del Commissario Tecnico più famoso in Italia, ovvero quello dell'ex calciatore Roberto Mancini sostituito alla guida della Nazionale da Spalletti,
ha "tenuto banco" per giorni interi, come se agli italiani il calcio (ormai assurta a nuova religione dei tempi moderni) costituisse il "diapason" che a seconda dell'andamento possa orientare il tenore di vita dei circa 60 milioni di cittadini.
Finita qui?
Macchè!
Cosa dire di un'altra Nazionale celebre...quella del basket!
Scontitta con uno scarto davvero consistente (100-63), le critiche non sono ovviamente mancate, incuranti del fatto che si è perso contro quella che rimane sempre la Nazionale numero 1 a livello mondiale nel basket internazionale. E giù a descrivere cupi presagi e un futuro disastroso per gli azzurri del canestro!
Insomma, come ormai è acclarato da tempo, gli italiani -o comunque la maggior parte degli italiani- che dovrebbero fare carte false quando i problemi sono la mancanza di un lavoro stabile, un sistema sociale che è del tutto trascurato da chi di dovere, da salari sempre più miseri, da istituzioni assenti e via dicendo, si scoprono "patrioti" quando le vicende sportive delle "star" che li rappresentano li toccano come se ciò li riguardasse personalmente.
Quindi ripropongo la domanda del titolo: quale Italia vogliamo?
Vogliamo un'Italia che in silenzio (ma non tanto, a volte far sentire la voce qualche effetto importante lo produce) lavora e si impegna nel sociale e sa essere di vero esempio da seguire,
oppure vogliamo un'Italia caciarona, menefreghista e che si erge a finta paladina dei diritti "umani" solo quando i suoi beniamini vengono "toccati"?
A voi l'ardua scelta...
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Semplici clowns travestiti da perfettini Recitano un copione trito e ritrito...
Finte Parole piene di speranza...
Di amori infiniti...
Di unicità e saggezza...
Illudono il cuore con qualcosa che non esiste ferendolo senza pietà...
Distruggendo perfino l'anima...
In Un deja-vu continuo, fatto di falsità e finto perbenismo...
Mentre,con quella nonchalance di cui sono capaci intrattengono il pubblico...
non immaginando neanche lontanamente quante risate riescono a sollevare nell'universo... ⚡🖤⚡
{ Eres Mia }
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Penso che fiori ed auguri, che giornate come questa, non abbiano molto significato finché si continuerà a mercificare il corpo femminile. Finché esisteranno uomini che useranno violenza fisica o verbale verso le donne, per affermare il proprio potere. Finche le donne saranno le prime nemiche delle donne usando la carta della cattiveria e della falsità. Finché ci saranno donne che useranno il loro corpo come merce di scambio, finché ci saranno donne che venderanno il proprio corpo al miglior offerente per strada o su onlyfans, perché è vero che il corpo è il nostro e lo gestiamo come vogliamo, ma è anche vero che abbiamo una dignità e che questa viene prima di ogni cosa. Finché le donne non saranno sicure come gli uomini, di rincasare la sera, da sole, senza il rischio di essere usate per il vanaglorioso scopo proibito di qualche frustrato ignorante con la mente perversa. Finché farà più notizia un influencer che mostra il culo che una scienziata che passa 3 mesi nello spazio. Finché le donne stesse non daranno valore a loro stesse e alla loro dignità ma continueranno a mercificarsi e farsi mercificare, finché si continuerà ad alimentare finto perbenismo e fare retorica spicciola su argomenti di vitale importanza con finti auguri e giornate a tema, finché si continuerà a permettere mancanze di rispetto, umiliazioni, sottomissioni, avances, riferimenti sessuali costanti e fuori luogo, quantizzazione del proprio valore in base ad un fattore estetico o d'età. In una società dove il complesso d'inferiorità è ancora radicato nelle menti di molte persone, ancor peggio di molte donne, che hanno il privilegio di essere madri ed hanno il compito di crescere uomini che purtroppo per la maggior parte vengono educati con preconcetti sbagliati e che diverranno adulti senza rispetto alcuno per l'altro sesso se non considerarlo come carne da macello per le proprie pulsioni sessuali. Ed ecco che a causa di tutto questo non si può ancora parlare d'emancipazione, di parità, di rispetto, ne di diritti che dovrebbero essere acquisiti automaticamente come accade per gli uomini, e non lottare per ottenere qualcosa che spetta di diritto in quanto esseri viventi. Fin quando la situazione sarà questa, ci sarà veramente poco da festeggiare, poco di cui andare fieri, poco per cui congratularsi, poco e niente di cui essere orgogliosi in una società alla deriva.
-laragazzadagliocchitristi
#festa della donna#8 marzo#donne#violenza sulle donne#rispetto#emancipazione#parità#parità di genere#pensieri#pensieri miei#riflessioni#frasi#frasi mie#discorso#citazioni#vita#dolore#Tumblr
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no dai, okay, non voglio onestamente fare il controcultura, ma sentirmi dire che sono irrispettoso solo perché oggettivamente me ne frega meno di un cazzo che sia morta betty the queen non mi scende proprio. cioè ogni giorno muoiono credo milioni di persone che nessuno commemora pubblicamente, la cui scomparsa passa totalmente inosservata, perché mai dovrei dare così tanta importanza ad una persona che per quanto può essere stata buona in vita sua non ho nemmeno conosciuto e semplicemente è quello che è perché ha avuto la fortuna di nascere. lavorando, tra afa e smadonne, ho avuto modo già di entrare in casa di persone a me sconosciute, di vedere come spesso la malattia (soprattutto quella mentale) sia stigmatizzata e lasci le persone completamente sole, mi sono sentito dire che "noi giovani non abbiamo voglia di fare un cazzo, siamo sfaticati e presuntuosi". il finto perbenismo mi fa schifo, mi spaventa, perché è sempre più facile mostrarsi per quello che non si è con un'inutile storia su ig. e comunque, che possa andare in un posto migliore, ovunque sia.
edit: scusate la confusione di pensieri.
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Lascia stare i falsi moralisti e il finto perbenismo. La vita non è giudicare ma godersi lo spettacolo... 💙💜💙
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Detesto la logica, il materialismo, il finto perbenismo, i discorsi matematici, e i percorsi schematici. È per questo, che cerco nuovi universi, adoro i diversi, e mi cibo di versi...
Franco Mazzaro
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Mi avete stancato con le vostre bugie a fin di bene, avete stancato con il vostro finto perbenismo , con il non volere passare per delle teste di cazzo quando le vostre azioni sono solo esclusivamente da teste di cazzo, ma di peggiore forse ci sono solo le facce che riuscite a fare nel mentre. Mi sono stancata del vostro egoismo, del mettere sempre prima voi stessi, pure a costo di ferire chi vi sta intorno,mi avete stancato delle vostre scuse, dei vostri ma dei vostri però, mi sono rotta delle vostre lezioncine sulla essere migliori quando non avete una buona parola neanche per i vostri migliori amici, mi avete stancato nel vedervi postare foto di arte quando l’unica mostra che avete mai visto in vita vostra è quella mensile al chiostro del bramante e magari vi sentite pure artistici e mezzi intellettuali quando tra le vostre ultime ricerche sull’iPhone ci sta “frasi belle” da postare come caption e l’ultimo tormentone dell’estate.
Mi sono stancata di sentirvi credere unici quando siete la fotocopia di tutti gli altri, di vedervi sentire migliori perche una notte in cui non riuscivate a dormire avete visto Joker, un uomo che viene letteralmente mangiato dalla società in cui vive perchè é diverso e infatti vi ha colpito tanto, cosi tanto per poi svegliarvi la mattina e mettere like all’ultimo post della fashion blogger di turno , vestirvi con il maglioncino che va di moda e magari vi fa pure schifo ma lo fate solo perche senno vi sentite degli emarginati e magari ridere del ragazzo senza l’ultimo modello di telefono. Mi avete rotto con il vostro vittimismo, si perche la vita ce l’ha con voi e vi tratta male, non sara perchè siete solo delle persone che si trascinano durante la giornata senza impegnarsi in nulla, senza interessarsi a niente di concreto, bravi solo a sputare frasi sentite e risentite prese da libri che non avete letto, film che non avete capito o personaggi di cui sapete solo che hanno fatto una intervista su Vanity Fair. Non sapete come funziona il mondo e neanche vi interessa ma vi credete tanto unici da poterlo analizzare e guardare con disdegno. Mi avete stancato perche professate tante belle cose ma appena i giochi si fanno più duri con la coda tra le gambe vi girate. Mi avete stancato perchè non accettate mai il rischio sempre prima mettere le mani avanti che poi magari va male ma se andasse bene? ma alla fin dei conti siete solo dei codardi che giocano con le vite degli altri. Mi sono stancata della la vostra reflex, della vostra finta vita perfetta e della vostra casetta affittata da mamma e papà per farvi emancipare. Mi avete stancato del vostro ora no ma mi tengo la porta aperta, Mi avete stancato perche capite quanto valeva una cosa solo dopo averla persa, quanto stavate bene con una persona solo dopo che l’avete lasciata andar via e vi aspettate pure che quella persona rimanga li ad aspettarvi come se il mondo girasse intorno a voi con il vostro credersi insostituibili . Mi avete stancato perche non riuscite ad apprezzare le persone che vi voglio bene per davvero, perche preferite accontentarvi con le cose più facili facendo pure finta che non sia per quello che le avete scelte. Mi avete stancato con la vostra ossessione per i like neanche vi pagassero, perche in fondo sapete fare questo voi, coprire le vostre insicurezze con tanti like come quando si coprono i buchi sul muro con i quadri, mi avete stancato perche vivete la vostra vita tramite lo schermo di un telefono come quando andate ai concerti e passate più tempo a fare i video che a godervi il momento. E mi avete stancato quando vi credete migliori di queste persone solo perché invece che una foto in costume pubblicate una foto in bianco e nero della della luna, quando il tempo che ci dedicate è esattamente lo stesso e lo fate pensando pure di essere diversi dagli altri anzi come piace a voi “alternativi”. Mi avete stancato con la vostra conoscenza musicale pubblicate il brano dei pink floyd ma realmente vi sentite sfera ebbasta e andrebbe bene cosi, a nessuno interessa cosa vi sentiate ma perche vi sentite cosi tanto giudicati? Mi avete rotto perche l’unica cosa che sapete dire è scusa e alcune volte neanche quella. Mi sono stancata di vedervi credere tanto speciali quando realmente siete solo un account instagram, un numero di telefono, molta codardia e poca voglia di migliorarsi se non per perdere qualche kg che non fa mai male arriva l’estate. E alla fine sai che c’è che forse più di tutto mi sono stancata anche di me.
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Quanto finto perbenismo.
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