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Ehi.
Ho pensato di scrivere le cose da dirti, così da avere una traccia da seguire e non incasinarmi come sempre.
Mi hai sempre detto che se c’è una cosa che apprezzi più di tutte è la sincerità, e io cercherò di esserlo il più possibile, per quanto mi faccia paura.
Ecco, sì, perché è questo il punto: ho paura.
Non sono abituata a stare bene, o comunque, non realmente.
Ho avuto rapporti che erano infatuazioni così forti che poi si sono spente così come si erano accese, prepotentemente. E poi ho avuto rapporti così profondi, con cosi tanto desiderio che si accendessero, ma dove la fiamma, una volta accesa, non mi ha mai scaldata abbastanza.
E allora sono rimasta lì, con le mani ghiacciate, e ho capito in fretta che a tenerle in tasca si scaldavano di più.
Quindi se c’è una cosa che mi caratterizza, tuttalpiù, è stare a distanza.
Quella distanza necessaria a non compromettere gli equilibri, spesso anche fisica, soprattutto fisica.
Per questo non sono mai stata a mio agio nelle definizioni così come non lo sono mai stata negli abbracci.
Ecco, diciamo che non lo sono mai stata troppo fino ad ora.
Perché con te è diverso.
Non ho avuto un’infatuazione, uno stravolgimento, non ho mai pensato un “oddio, è tutto perfetto”, perché non lo è. Perché tu non sei perfetto.
Sei reale.
E la realtà comporta tanta di quella imperfezione che alla fine è solo differenza.
Perchè mi fai incazzare. Mi fanno incazzare le tue risposte acide, mi fa incazzare quando mi rinfacci le cose, mi fai incazzare quando fai finta che vada tutto bene e poi sbotti a scoppio ritardato. Mi fanno incazzare le tue frecciatine e i tuoi sbuffi. Che quando poi scazzo e sono pronta a parlare, è il momento in cui sei inavvicinabile tu. Che provo a muovere passi e mi tieni a distanza, ma se provo ad allontanarmi, allora esplodi.
Però ci sono anche tante cose che invece mi piacciono da morire. Mi piace quando mi prendi per mano, quando mi baci in modi stupidi. Mi piace quando insisti per il buongiorno, perché è la prima cosa che vuoi vedere al mattino. Mi piace quando mi chiedi se sono occupata alle 17.35. Mi piacciono i tuoi cuori giganti e le faccine da boomer. Mi piaci quando mi prendi in giro e poi fai di tutto per cancellare il mio finto rimanerci male. Mi piace quando mi abbracci esattamente quando ne ho bisogno. Mi piace quando capisci che c’è qualcosa che non va, e continui a fissarmi finché non rispondo in qualche modo. Mi piace il tuo odore. Mi piacciono i tuoi sorrisini quando ti mordo le labbra. Mi piacciono i tuoi “stronza” quando esagero nei momenti inopportuni. Mi piacciono le tue mani addosso, e il tuo respiro sul collo.
Ecco, ci sono un milione di cose da riparare e far funzionare meglio. Ma ce ne sono anche altrettante che se non saranno perfette, per me manca proprio tanto così.
Lo so che è un casino. Che siamo sempre troppo impegnati e troppo distanti in questo momento della nostra vita per dedicarci tutto il tempo che meriteremmo. Però io dico di tenere duro, perché arriveranno tempi migliori e sarà più facile. Non dico che sarà una passeggiata, o che sarà perfetto. Ma sarà più facile. E sarà nostro.
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Organizzare giorno per giorno il proprio suicidio è pazzia. Eppure lo fai anche tu… eppure lo fanno tutti. Lo stile è potenza isolatrice. Perdere il senno, giustificarsi una vita e non perdonarsi mai. Siamo l'ultima speranza di noi stessi. Un giorno capirai che non avere niente è la parte più bella dell'avere tutto, quel giorno ti bacerai la mano e ti sorriderai allo specchio, ti ringrazierai di cuore e poi ti tradirai, ogni atto di volontà è un atto magico. Ricorda, quel giorno sarà il primo ed unico giorno in cui avrai potere su te stesso, sarà il giorno in cui capirai…che è sempre stata solo, colpa tua.
Axos - “Liberami dal male”
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Perdonati.
Perdonati per tutte le volte in cui hai mollato. Sei umana. Non tutti siamo forti, non tutti sappiamo reagire. Non tutti riusciamo a sorridere anche se dentro stiamo morendo.
Perdonati per tutte le volte che hai rinunciato hai tuoi sogni. Perdonati per ogni lacrima versata per le persone sbagliate. Perdonati perché tu ci hai provato.
E anche se così non fosse, anche se tu non ci stai provando, perdonati lo stesso. Perché non tutti abbiamo voglia di vivere. Perché non tutti riescono ad andarsene avanti come se niente fosse. Perché non tutti riusciamo a dimenticare chi ci ha fatto stare bene, e anche chi ci ha fatto stare male.
Perdonati, perché non può essere sempre colpa tua, e anche se lo fosse, perdonati lo stesso, perché nella vita si sbaglia e si fanno tanti errori, e non tutti impariamo da essi.
Non tutti riusciamo ad imparare la lezione. Dobbiamo inciamparci come minimo dieci volte per capire come funzionano veramente le cose.
Ma va bene così, perché infondo essere sbagliati non è un crimine. Non può esserlo. Chiediti scusa, per tutte le volte in cui hai preferito gli altri a te. Chiediti scusa per tutte le volte in cui hai ascoltato troppe parole, senza mai ascoltarne una sola, quella del cuore.
Ma perdonati, sei umana. La perfezione non esiste. Non cercarla. Cerca la felicità piuttosto, perché esiste. Perché sta dentro ognuno di noi. E lo so che adesso non ci credi, probabilmente non lo farei anche io, ma tu fallo.
Credi, spera, non arrenderti, credi nella felicità e magari lei si farà vedere. Non credi che continuando a respingerla lei si allontanerà?
Apri la tua mente. Apri il tuo cuore. Lo so che hai sofferto. Lo so che non ti fidi più. Ma riprenditi, fatti riprendere. Ma non mollare più, anche se lo hai fatto tante, troppe volte. Tutto questo non si chiama illusione. La felicità non è un illusione.
Cit. Me
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Ho pianto tutto il giorno sai, ho pianto mentre ero allo specchio e mi pettinavo i capelli, ho pianto mentre mi vestivo, mentre salutavo i miei genitori prima di uscire di casa con la voce rotta , ho pianto mentre aspettavo fuori dal bar un mio amico, ho pianto mentre parlavo al telefono facendo finta di niente, ho pianto mentre ero in macchina nel traffico cercando di soffocare le lacrime con un braccio sulla bocca, ho pianto guardando il vuoto, ho trattenuto le lacrime mentre parlavo di te a cena, ho pianto tornando a casa e sto piangendo adesso sto piangendo perché ho deciso di lasciarti andare non me ne andrò in maniera rumorosa no me ne andrò in silenzio perché credimi non ho le forze di guardarti in faccia e dirti basta non ho le forze di affrontarti e lo so che è da codardi ma sono stanca lo capisci? Stanca di cercare un senso a tutto questo, stanca di elemosinare attenzioni da parte tua, stanca di passare da un giorno bellissimo a due orrendi, stanca perché è come se non mi vedessi, come se non fossi abbastanza per te, stanca perché non posso più viverti così io ti voglio ma a che costo?
Chi vogliamo prendere in giro? Me lo dici? Siamo una bomba ad orologeria si sa che scoppierà ma non sappiamo quando. Io nella vita sono sempre rimasta fino all’ultimo ma questa volta non posso devo andarmene prima, prima di vederci bruciare, prima di bruciarmi. Io mi merito di più capisci? Mi merito qualcuno che voglia starmi accanto senza condizioni voglio qualcuno che sappia apprezzarmi per davvero che mi stringa la mano e che non abbia paura di lasciarsi andare completamente. Perché io sono una persona fantastica di persone come me ce ne sono poche e non lo dico per vantarmi no ma per troppo tempo ho vissuto credendo il contrario , qualsiasi ragazzo si riterrebbe fortunato e non perché io sia unica o speciale o queste cazzate qui no perché io aggiungo qualcosa alle vita delle persone non sostituisco ne tolgo, io aggiungo , ma l’unico che sembra non vedere nulla di tutto ciò sei tu, o meglio lo vedi solo quando hai paura di perdermi ma questo non mi può bastare capisci? . E non mi fraintendere io per te provo un sentimento enorme che sia voler bene o amore non lo so perché alla fine dimmi che differenza c’è ? E lo so lo so che per te è lo stesso lo so perché me lo hai detto , perché lo vedo a volte , perché lo sento ma per qualche ragione (anche se in fondo lo sappiamo entrambi il perché) tu hai deciso di reprimere questi sentimenti di tenerli in gabbia di metterti una mano sugli occhi per non vedermi del tutto e io non posso più aspettare che tu ne renda conto , non posso perché i giorni mi scorrono davanti agli occhi e più vado avanti e più il vuoto che avrò dopo di te sarà profondo e lo so che poi la supererò in fondo l’ho già fatto , lo so che tutto passa che il tempo fa il suo corso però non voglio più stare così tanto male come lo sono stata in passato non me lo merito e mi uccide il pensiero di non averti più tra i miei giorni o aspettare un tuo messaggio e non avere più tutti i nostri momenti a cui non posso pensare ora perché non riuscirei neanche più a scrivere per colpa delle lacrime ma mi uccide di più il pensiero di essere rimasta ferma aspettando la fine, aspettando il colpo finale. E non so se è un addio o un arrivederci non lo so e non ci voglio pensare non posso vivere di speranze ma spero solamente che il destino non sia infame per la terza volta da farci incontrare a distanza di anni e lasciarci andare ancora una volta. Devo andarmene e pensare a me stessa per una volta e scegliere quello che mi farà stare bene e non quello che voglio , desidero la felicità e non una felicità a metà e tutto questo è da egoisti e codardi ma non ti posso dire addio e nemmeno rimanere perciò me ne devo andare senza saluti e in silenzio, spero che tu mi possa perdonare, ed è vero questa volta sono io quella che gira le spalle nel momento in cui il gioco si fa duro, ma ormai sono grande e ho smesso di giocare soprattuto con il cuore.
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“Essere una persona sensibile vuol dire percepire un tono di voce distante durante una telefonata, riconoscere l'ansia, la paura e la tristezza nella faccia degli altri. Essere sensibile vuol dire fare caso a tutto, e con “tutto” intendo veramente qualsiasi cosa: un fiore sconfitto dal vento, un cane solo, un colore diverso del cielo, un sorriso più sentito, una parola colorata in mezzo a tante parole anonime. Essere sensibili vuol dire vivere dieci, cento, mille vite ogni giorno. Quando sei sensibile non puoi fregartene, farti gli affari tuoi, lasciar perdere. Chi è sensibile, se sa di aver ferito qualcuno si tortura per ore ed ore pensando alla sensazione che gli ha fatto provare. Chi è sensibile dura una fatica immensa. Si dovrebbe aver cura di chi è sensibile, potrebbe morire per una carezza in meno.”
- Susanna Casciani
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Mi avete stancato con le vostre bugie a fin di bene, avete stancato con il vostro finto perbenismo , con il non volere passare per delle teste di cazzo quando le vostre azioni sono solo esclusivamente da teste di cazzo, ma di peggiore forse ci sono solo le facce che riuscite a fare nel mentre. Mi sono stancata del vostro egoismo, del mettere sempre prima voi stessi, pure a costo di ferire chi vi sta intorno,mi avete stancato delle vostre scuse, dei vostri ma dei vostri però, mi sono rotta delle vostre lezioncine sulla essere migliori quando non avete una buona parola neanche per i vostri migliori amici, mi avete stancato nel vedervi postare foto di arte quando l’unica mostra che avete mai visto in vita vostra è quella mensile al chiostro del bramante e magari vi sentite pure artistici e mezzi intellettuali quando tra le vostre ultime ricerche sull’iPhone ci sta “frasi belle” da postare come caption e l’ultimo tormentone dell’estate.
Mi sono stancata di sentirvi credere unici quando siete la fotocopia di tutti gli altri, di vedervi sentire migliori perche una notte in cui non riuscivate a dormire avete visto Joker, un uomo che viene letteralmente mangiato dalla società in cui vive perchè é diverso e infatti vi ha colpito tanto, cosi tanto per poi svegliarvi la mattina e mettere like all’ultimo post della fashion blogger di turno , vestirvi con il maglioncino che va di moda e magari vi fa pure schifo ma lo fate solo perche senno vi sentite degli emarginati e magari ridere del ragazzo senza l’ultimo modello di telefono. Mi avete rotto con il vostro vittimismo, si perche la vita ce l’ha con voi e vi tratta male, non sara perchè siete solo delle persone che si trascinano durante la giornata senza impegnarsi in nulla, senza interessarsi a niente di concreto, bravi solo a sputare frasi sentite e risentite prese da libri che non avete letto, film che non avete capito o personaggi di cui sapete solo che hanno fatto una intervista su Vanity Fair. Non sapete come funziona il mondo e neanche vi interessa ma vi credete tanto unici da poterlo analizzare e guardare con disdegno. Mi avete stancato perche professate tante belle cose ma appena i giochi si fanno più duri con la coda tra le gambe vi girate. Mi avete stancato perchè non accettate mai il rischio sempre prima mettere le mani avanti che poi magari va male ma se andasse bene? ma alla fin dei conti siete solo dei codardi che giocano con le vite degli altri. Mi sono stancata della la vostra reflex, della vostra finta vita perfetta e della vostra casetta affittata da mamma e papà per farvi emancipare. Mi avete stancato del vostro ora no ma mi tengo la porta aperta, Mi avete stancato perche capite quanto valeva una cosa solo dopo averla persa, quanto stavate bene con una persona solo dopo che l’avete lasciata andar via e vi aspettate pure che quella persona rimanga li ad aspettarvi come se il mondo girasse intorno a voi con il vostro credersi insostituibili . Mi avete stancato perche non riuscite ad apprezzare le persone che vi voglio bene per davvero, perche preferite accontentarvi con le cose più facili facendo pure finta che non sia per quello che le avete scelte. Mi avete stancato con la vostra ossessione per i like neanche vi pagassero, perche in fondo sapete fare questo voi, coprire le vostre insicurezze con tanti like come quando si coprono i buchi sul muro con i quadri, mi avete stancato perche vivete la vostra vita tramite lo schermo di un telefono come quando andate ai concerti e passate più tempo a fare i video che a godervi il momento. E mi avete stancato quando vi credete migliori di queste persone solo perché invece che una foto in costume pubblicate una foto in bianco e nero della della luna, quando il tempo che ci dedicate è esattamente lo stesso e lo fate pensando pure di essere diversi dagli altri anzi come piace a voi “alternativi”. Mi avete stancato con la vostra conoscenza musicale pubblicate il brano dei pink floyd ma realmente vi sentite sfera ebbasta e andrebbe bene cosi, a nessuno interessa cosa vi sentiate ma perche vi sentite cosi tanto giudicati? Mi avete rotto perche l’unica cosa che sapete dire è scusa e alcune volte neanche quella. Mi sono stancata di vedervi credere tanto speciali quando realmente siete solo un account instagram, un numero di telefono, molta codardia e poca voglia di migliorarsi se non per perdere qualche kg che non fa mai male arriva l’estate. E alla fine sai che c’è che forse più di tutto mi sono stancata anche di me.
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«Tu meriti molto di più. Ti meriti qualcuno che ti ami con tutto il cuore, qualcuno che pensi a te costantemente, qualcuno che passi ogni minuto di ogni giorno a domandarsi che stai facendo, dove sei, con chi sei, se stai bene. Hai bisogno di qualcuno che ti possa aiutare a realizzare i tuoi sogni e che sia in grado di proteggerti dalle paure. Hai bisogno di qualcuno che ti tratti con rispetto, che ami tutto di te, soprattutto i tuoi difetti. Dovresti avere accanto qualcuno che ti possa rendere felice, davvero felice, spensieratamente felice.»
— Scrivimi ancora
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““Magari un giorno, da adulti, ci rincontreremo e, con lo stesso imbarazzo di un tempo, ci saluteremo; tu mi dirai che hai iniziato a fumare, che sei sposato e che hai dei bellissimi bambini. Io ti dirò che di fumare non ne ho mai voluto sapere, che sono anche io sposata…e felice. Ti racconterò della mia vita…che finalmente ho comprato casa, e che il viaggio che avevamo in programma da giovani, sono riuscita a farlo. Tu mi dirai che non sono cambiata in niente; ho sempre quella faccia buffa, sempre quei vizi che tu in tutti i modi hai cercato di togliermi, e che, nonostante siano passati anni, continuo a trovarmi quei milioni di difetti che tu in tutti i modi cercavi di farmi capire che erano bellissimi. Capiremo, guardandoci negli occhi, che è tutto passato, e che, senza nessun rimorso continueremo la nostra vita. Ma io, solo in quel momento, ti sussurrerò che a mio figlio, ho dato il tuo nome.””
— Scrivimi ancora
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“Ho capito che non importa dove sei, o con chi sei, resterai per sempre sinceramente profondamente nel mio cuore.” — Scrivimi ancora.
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“La vita è strana, non ti pare? Proprio quando credi di aver calcolato tutto, quando finalmente cominci a fare progetti, ti senti elettrizzato e credi di sapere quale strada prendere, proprio allora quella strada devia, i punti di riferimento cambiano, il vento si mette a soffiare in un’altra direzione, il nord diventa improvvisamente sud, l’est diventa ovest, e ti senti perduto. È talmente facile smarrire il cammino, perdere l’orientamento.”
— Cecelia Ahern, Scrivimi ancora
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“E ti dico ancora: qualunque cosa avvenga di te e di me, comunque si svolga la nostra vita, non accadrà mai che, nel momento in cui tu mi chiami seriamente e senta d’aver bisogno di me, mi trovi sordo al tuo appello.”
- Hermann Hesse, “Narciso e Boccadoro”
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Dov’è che vanno gli amori, quelli che non ce la fanno, quelli che restano dentro e non se ne vanno?
- Galeffi
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“Non ci incontriamo mai, ma io ti cerco sempre.”
— Franco126
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"E quindi un punto felice è quello che metti senza rabbia, senza rancore, capisci che c'è un momento in cui la tua assenza vale di più di ogni superflua presenza, e allora lasci lungo la strada chi non ha saputo distinguerti, capirti, chi non ti ha abbracciato abbastanza forte, chi ti ha dato per scontato, chi non è stato leale, chi non si è preso cura di te, chi ha preferito la superficialità e la volgarità, lasci lungo la strada tutte quelle cose, che non ti facevano bene, che non ti davano sicurezza, tutte quelle cose che costantemente tu sceglievi ma loro non sceglievano te.
Un punto felice non è un punto e a capo, è molto di più, è la forza di continuare da dove eri rimasto, da dove hai smesso di essere felice, con tutta la forza e tutto il coraggio hai ricominciato a splendere da quel punto lì... Da quel punto felice!"
- Massimo Bisotti
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A volte per lasciare andare le cose basta solo imparare a fregarsene. Se rimaniamo ancorati ai ricordi e al passato difficilmente ci permetteremo di costruire il nostro futuro. Inoltre se la mente rimane aggrappata a cose che si sono superate da tempo non avremo spazio per cogliere nuove emozioni o sperimentare nuove versioni di noi stessi. Molto spesso i nostri pensieri rincorrono tutto quello che ci ha toccato più profondamente ed è difficile tenere un passo avanti rispetto a quello che ci ha ferito, ma bisogna farlo per il nostro bene e soprattutto per la nostra visione delle cose. A volte sempre per questi motivi ci lasciamo scappare delle occasioni o rinunciamo al peso della nostra libertà. Siamo nati liberi con la possibilità di esplorare quello che ci circonda, ma troppe volte ci mettiamo dei limiti da soli vietandoci di migliorare noi stessi e superare le nostre paure. Tutto dipende dal nostro modo di vedere quello che ci circonda, ma non dobbiamo lasciarci troppo influenzare dalle persone o dalle cose perché tutto non è come sembra. C'è sempre una linea invisibile tra l'essere e l'apparire e tanti non la vedono perché rimangono abbagliati dalla luce della finzione. Ci sono troppe persone false che spengono gli altri per esaltare loro stessi e troppa gente buona che rimane in silenzio. Bisogna sempre smascherare la realtà apparente e dare il peso giusto alle cose per quello che sono. Bisogna parlare subito appena viene commessa un'ingiustizia perché il troppo silenzio poi rischia di accendere una bomba. Lascia andare tutti quei pensieri che ti danneggiano la felicità e tutte quelle persone tossiche che non fanno altro che sminuirti o farti sentire inutile, non ne hai bisogno. Cerca di capire cosa è meglio per te e non ti accontentare di niente perché se ti accontenti troppo non sarai mai davvero soddisfatto. Impara a vivere in maniera più sana e spontanea, prendi le cose come vengono con leggerezza e lascia alle spalle i pensieri negativi perché non ti porteranno da nessuna parte. Credi sempre in te e nelle tue capacità perché non ti manca niente o nessuna metà per essere ciò che vuoi. Sii sempre te stesso, affronta tutto con testa alta e manda a fanculo tutto quello che non ti permette di stare bene. Rispondi sempre a chi ti fa del male e non tacere, urla e fai sentire la tua voce ogni volta che servirà e anche se in tanti non ti verranno incontro tu segui sempre la tua strada e impara a vivere per te. Se farai tutto questo ti sentirai libero da dentro e troverai la pace che tanto cerchi, perché non c'è niente di più bello di stare bene con sé stessi.
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Non sono una persona che non si arrabbia mai, anzi mi arrabbio per nulla, sono permalosa e quando succede è meglio non starmi vicino. Urlo, dico cose cattive e spesso dopo me ne pento. Sì, sono una persona che si incazza e pure parecchio ma non sono una persona che se ne va. In ogni circostanza mi aggrappo alle cose belle che ho vissuto con una persona, anche fosse solo una e resto. Tengo botta fino alla fine se mi importa davvero di una persona. Non me ne vado ma se me ne vado non mi volto più indietro. Se me ne vado non torno, se me ne vado mi hai persa.
-Stillhere24
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“Nella vita di qualunque persona c'è una ‘giornata perduta’. Una giornata in cui ci sentiamo di 'aver superato un limite oltre il quale qualcosa dentro di noi è cambiato, e non torneremo mai più a essere quelli di prima’.”
— “Ritratti in jazz” di Haruki Murakami
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