#psicologia della salute
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marcogiovenale · 4 days ago
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9 novembre, milano: presentazione del libro "il tempo del genocidio", di samah jabr, psichiatra palestinese
cliccare per ingrandire * il libro: https://www.libreriasensibiliallefoglie.com/novita/518-il-tempo-del-genocidio.html Dal 7 ottobre 2023 la locuzione “guerra Israele-Hamas” è stata utilizzata per manipolare la nostra percezione di uno sterminio sistematico dei palestinesi e in particolare di donne e bambini – la possibilità per il vivente di esistere nel futuro – senza precedenti nella storia…
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pier-carlo-universe · 14 days ago
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Quando il lavoro diventa ossessione: come riconoscere e affrontare la dipendenza dal lavoro
Un’analisi del fenomeno workaholism e delle sue conseguenze sulla salute e sulla vita personale
Un’analisi del fenomeno workaholism e delle sue conseguenze sulla salute e sulla vita personale Il termine workaholism descrive una forma di dipendenza dal lavoro che coinvolge circa il 28% dei lavoratori a livello globale. Spesso sottovalutata, questa condizione può portare a conseguenze gravi sia per la salute mentale che fisica, minacciando le relazioni personali e compromettendo la qualità…
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fitnessitaliano · 11 months ago
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Finanza Comportamentale e Benessere della Società
L’importanza del denaro nella vita delle persone è indiscutibile. Tuttavia, la finanza comportamentale ci insegna che le decisioni finanziarie non sono sempre razionali e sono influenzate da emozioni e pregiudizi . In questo articolo, esploreremo come la finanza comportamentale può aiutare a migliorare il benessere finanziario individuale e collettivo. Cos’è la Finanza Comportamentale? La…
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narcisistiedemoni · 1 year ago
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📢 Ciao a tutti! Ho appena condiviso un nuovo video su TikTok che parla della dipendenza affettiva e di come superarla. Vorrei condividere questo video con voi e spero che possa essere di ispirazione per chiunque stia affrontando questa sfida emotiva. Se vi interessa, potete trovarlo al seguente link: [inserisci qui il link]. Spero che possa essere utile e vi ringrazio per il vostro supporto! 💖 #DipendenzaAffettiva #SuperareLaDipendenza #RelazioniSane #AmoreGenuino #Speranza
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mezzopieno-news · 2 years ago
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L’ARTE DIVENTA UNA MEDICINA: CURARE NEI MUSEI
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La città di Torino è tra le prime in Italia ad inserire l’arte tra gli strumenti terapeutici.
Il progetto Well Impact ha sviluppato in tutta la città l’apertura di ambulatori di medicina generale situati nei luoghi di cultura, dove spazi, linguaggi e relazioni diventano percorsi di prevenzione e cura. All’interno del Museo Egizio, del Museo dell’Automobile, del Parco d’Arte Vivente o della Biblioteca civica sono nati ambulatori di medicina della Asl, dove il binomio cultura e salute si è trasformato in uno strumento per favorire la guarigione, umanizzando i luoghi di cura e creando un rapporto tra spazio e benessere.
Secondo la psicanalista Margaret Naumburg “Il processo dell’arteterapia si basa sul riconoscere che i sentimenti e i pensieri più profondi dell’uomo, derivati dall’inconscio, raggiungono l’espressione di immagini, piuttosto che di parole”. Le arti possono pertanto interagire con la psicologia umana all’interno di un processo curativo.
Il Dottor Romano Ravazzani, che ha spostato per un giorno alla settimana il suo ambulatorio all’interno del Museo Egizio, racconta: “Tempo fa ho visitato un anziano collezionista nel suo salotto. Al temine della visita gli ho fatto i complimenti per la collezione d’arte esposta. Nonostante la sofferenza della malattia mi ha descritto con trasporto i pezzi a lui più cari prima del termine del suo viaggio su questa terra (…) Il rapporto tra un paziente e il suo medico parte dal rapporto empatico che si dovrebbe instaurare. L’arte può facilitare il recupero di questi elementi fondamentali dell’attività clinica”.
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Fonte: Comune di Torino; Fondazione Compagnia di San Paolo; Museo Egizio di Torino; Ambulatorio dell’Arte
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occhidibimbo · 2 years ago
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Psico.it: approfondire le questioni psicologiche legate all’infanzia Come sappiamo, il mestiere di genitore è forse il mestiere più difficile, che non può essere insegnato e che probabilmente nessuno di noi riesce a svolgere senza commettere almeno qualche errore. Comprendere ed essere consapevoli che come genitori abbiamo sempre tanto da imparare è spesso difficile da accettare e spesso potrebbe esserci utile informarci e tenere in considerazione i consigli che gli esperti nel settore possono darci. Consigli che, oltre a poterci chiarire le idee su molte questioni e dubbi, possono anche offrirci buoni spunti per riflettere su alcuni comportamenti che mettiamo in atto con i nostri figli ritenendoli “giusti” ed educativi quando invece potrebbero esser loro causa di disagio non soltanto nell’immediato, ma anche durante la loro crescita e in età adulta. In questo senso, Occhidibimbo ritiene molto interessanti i tanti approfondimenti proposti dal sito psico.it, il portale di psicologia, psicoterapia e benessere che vede in redazione un team di esperti sempre pronto ad affrontare moltissimi argomenti anche relativi alla psicologia e alla psicoterapia nell’infanzia, nonché argomenti di attualità legati al benessere psicofisico e a temi che possono aiutarci a vivere in salute e con più serenità la nostra vita e la nostra quotidianità. Sempre in considerazione al difficile mestiere di genitore, è infatti importante potersi confrontare con specialisti del settore e poter ricevere consigli e informazioni su come affrontare nel modo più efficace possibile le tante questioni legate al nostro ruolo genitoriale. I maltrattamenti nell’infanzia e le ESI – Esperienze Sfavorevoli Infantili La nostra cultura attuale ci ha portato a riconsiderare e valutare alcuni sistemi educativi che sono stati perpetuati nel tempo senza valutarne gli effetti negativi. Tra questi, le punizioni fisiche, che benché ormai si sia appurato non risultino essere utili per educare i propri figli, da recenti studi sono state anzi identificate come portatrici di molte e negative conseguenze anche nell’età adulta. Se fino a pochi decenni fa, infatti, sembrava del tutto “normale” per un genitore ricorrere alle punizioni fisiche per educare a certe regole i propri figli, oggi è risaputo che agire in questo modo non soltanto non porta all’effetto desiderato ma anzi crea nel bambino disagi che possono tradursi in ostacoli al suo sviluppo sia emotivo che intellettuale e che possono esser causa di molti disturbi in età adulta. Benché questo sia ormai un assunto di cui non si dovrebbero più avere dubbi, purtroppo a tutt’oggi i casi di bambini che vengono “educati” con maltrattamenti fisici fra le mura domestiche continuano a persistere. Con molta probabilità, anzi, i maltrattamenti fisici in famiglia che coinvolgono i bambini sono molti più frequenti di quelli che, più eclatanti e violenti, emergono dalle cronache. In Italia i dati più recenti, relativi alla sesta edizione del Dossier della campagna Indifesa di Terre des Hommes, riportano risultati allarmanti: il numero delle vittime minori di abuso di mezzi di correzione o disciplina, ovvero percosse, sfociate nella necessità di cure ospedaliere o in una denuncia, sono infatti aumentate notevolmente da un anno all’altro, con un incremento soprattutto per quanto riguarda le bambine. Secondo gli attuali studi, il maltrattamento in età infantile da parte dei genitori rappresenta un terreno fertile per conseguenze negative che il bambino maltrattato, una volta adulto, continuerà a portarsi dietro e che anzi possono favorire comportamenti, stili di vita e reazioni che potrebbero rendere la sua vita da adulto problematica e poco felice. Le ripercussioni negative dei maltrattamenti hanno un riscontro immediato sulla vita emotiva del bambino, il quale vivrà situazioni di disagio, con conflitti sempre più accentuati, sentimenti crescenti di rabbia, paura, sfiducia negli adulti e frustrazione, nonché perdita
di autostima, senso di colpa e tendenza e rispondere ai problemi riproducendo gli stessi comportamenti di violenza subiti. Le ricerche hanno confermato una relazione significativa tra maltrattamento infantile e depressione, disturbi d’ansia, disturbi alimentari, disfunzioni sessuali, disturbi dissociativi, disturbi della personalità, disturbi post-traumatici e abuso di sostanze stupefacenti. Recentemente vari studi scientifici hanno evidenziato il problema e portato a far rientrare i maltrattamenti fisici nella classificazione delle cosiddette ESI - Esperienze Sfavorevoli Infantili, espressione con la quale vengono attualmente raggruppati nello stesso insieme bambini abusati sessualmente e bambini vittime di qualsiasi altro tipo di violenza, fisica, psicologica ed anche causata da trascuratezza. Gli studi hanno infatti accertato che uomini e donne che hanno subito violenza durante l’infanzia, da adulti risultano avere simili storie di vita e vari tratti in comune e risultano essere potenzialmente esposti alle medesime conseguenze post-traumatiche, tanto che nell’ultima edizione del DSM tale tematica è stata inserita tra i disturbi da stress post-traumatico. Argomento, questo, che ultimamente ha interessato molti studi di psicologia, con interventi di specialisti nel settore, tra i quali in Italia spicca la dr.ssa Marinella Malacrea, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta della famiglia, attualmente responsabile diagnosi e terapia del Centro Tiama – Tutela Infanzia e Adolescenza Maltrattata di Milano. La dr.ssa Malacrea si interessa all’argomento da diversi anni ed ha pubblicato diversi suoi studi, tra i quali, con Alessandro Vassalli, Segreti di famiglia (Cortina 1990) e, con Silvia Lorenzini, Bambini abusati, Linee guida nel dibattito internazionale (Cortina 2002). Il tema delle Esi – Esperienze Sfavorevoli Infantili è stato anche affrontato presentando al pubblico a partire dal 2015 lo spettacolo La Donna Gufo, ideato dalla scrittrice Alessandra Buschi, con la collaborazione di Sibilla Montanari, portando in scena l’esperienza dell’autrice in quanto vittima di maltrattamenti fisici durante l’infanzia.
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letteratitudine · 1 month ago
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IA quotidIAna: A Torino, un nuovo ciclo di incontri sull’Intelligenza Artificiale al Circolo dei lettori
 
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Un progetto di Università degli Studi di Torino, Fondazione Circolo dei lettori, Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale e Magazine Intelligenza Artificiale MagIA
14 ottobre - Sex, lies and AI; IA oltre la vita
28 ottobre - L'IA proietta luci e ombre sulla medicina?; IA e conflitti13 novembre - L’IA influenzerà le elezioni?; La deriva della tech economy | Utopia o distopia?
Ore 18, Circolo dei lettori, Torino
Torino, 26 settembre 2024. La Fondazione Circolo dei lettori, l’Università degli Studi di Torino, la Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale e il Magazine Intelligenza Artificiale MagIA presentanoIA quotidIAna, un nuovo ciclo di tre incontri - ognuno su due temi - per riflettere sul modo in cui sempre più l’IA sia pervadendo la realtà di tutti i giorni, che si terrà al Circolo dei lettori di Torino in Sala Grande il 14 e 28 ottobre e il 13 novembre, coinvolgendo professioniste e professionisti di diverse discipline - giornalisti, antropologi, semiologi, informatici, filosofi… 
A due anni dall’avvento di ChatGPT, la chatbot basata sull’Intelligenza Artificiale ad apprendimento automatico sviluppata da OpenAI, questo nuovo assistente digitale potenziato, “interfaccia domestica” che rivela solo alcune delle enormi potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, è entrato stabilmente nelle nostre vite. Ma l’IA ha il potere di influenzare o addirittura alterare, non sempre in positivo, innumerevoli aspetti della quotidianità: dalle relazioni sentimentali e sessuali al modo in cui intendiamo l’identità, dall’informazione alla medicina e alla guerra, persino il nostro rapporto con la morte. 
“L’intelligenza artificiale ha ormai un impatto innegabile sulla nostra vita quotidiana e in diversi ambiti personali e sociali” dichiarano Marinella Belluati, professoressa di sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università degli Studi di Torino, e Guido Boella, vicerettore all’IA di UniTo e co-fondatore di SIpEIA, coordinatori del Magazine Intelligenza Artificiale magia.news. “Nell’ambito affettivo, assistenti virtuali e algoritmi modellano le relazioni e le rappresentazioni, mentre chatbot avanzati imitano le interazioni umane, talvolta creando legami emotivi complessi. Anche rispetto ai temi del benessere e della salute, l’IA svolge un ruolo cruciale nella diagnostica, nel monitoraggio di malattie croniche e nella gestione di stili di vita sani, migliorando l’accesso ai servizi sanitari e la precisione delle cure. Toccando anche il tema della morte e i dibattiti etici sull’immortalità digitale e sulla conservazione dei ricordi attraverso profili virtuali post-mortem. Infine, in ambito dell'influenza politica l'impatto dell'IA sta svelando alcuni effetti nel modo in cui vengono prese e diffuse le informazioni e manipolate le opinioni pubbliche; da qui un acceso dibattito sulla trasparenza e sulla correttezza e sulla fairness. In questo complesso scenario l'IA si sta rivelando uno strumento che accompagna il progresso sfidando l'etica."
Lunedì 14 ottobre, alle ore 18 in Sala Grande, la seconda edizione del ciclo prenderà avvio con l’incontro Sex, lies and AI,un dialogo tra Marco Scarcelli (sociologo dei Media Digitali, Genere e Sessualità, professore presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata, Università degli Studi di Padova) e il giornalista Francesco Marino, moderato dalla professoressa di sociologia dei media Marinella Belluati: l'intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre crescente anche negli aspetti della sessualità e della vita intima delle relazioni personali, esperti e divulgatori discuteranno delle sfide etiche e della presenza dell'IA nelle dinamiche intime.
L'intelligenza artificiale sta entrando anche nel complesso rapporto con i concetti di vita, morte ed eternità digitale, cambiando il modo in cui affrontiamo il lutto, la sua elaborazione, la memoria dei defunti e la potenziale immortalità. Ne discuteranno nel talk a seguire, IA oltre la vita, Davide Sisto (tanatologo, Università degli Studi di Trieste) e Simona Stano (semiologa, professoressa Associata presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, Università degli Studi di Torino), con la moderazione di Adriano Favole (professore di Antropologia culturale presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università degli Studi di Torino).
La rassegna proseguirà lunedì 28 ottobre alle ore 18, in Sala Grande, con l’incontro L'IA proietta luci e ombre sulla medicina?: l'intelligenza artificiale sta già trasformando il mondo della sanità, quali sono le potenzialità dell’IA nella diagnostica e nelle cure personalizzate? E quali i rischi legati alla privacy, all’etica, alla sicurezza e al controllo umano del sapere medico? Ne discuteranno Fabio Pammolli (professore di Economia e Management al Politecnico di Milano, presidente della Fondazione AI4Industry) e Guido Giustetto (presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino), moderati dal prof. Guido Boella. A seguire, IA e conflitti, durante il quale Francesca Farruggia (sociologa e ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche, Università della Sapienza di Roma) e Serena Danna, vicedirettrice del quotidiano digitale Open, si confronteranno sul ruolo dell'intelligenza artificiale nella gestione delle crisi, nella sicurezza e nella guerra, affrontando le implicazioni etiche e i rischi di una tecnologia sempre più centrale negli scenari geopolitici  e nei contesti di conflitto globale.
Il ciclo terminerà mercoledì 13 novembre, sempre alle ore 18 in Sala Grande, con L’IA influenzerà le elezioni?, un confronto tra Fabio Malagnino (giornalista, coordinatore dell’ufficio stampa e direttore della testata giornalistica del Consiglio regionale del Piemonte e responsabile delle politiche di Open Government, cofondatore Fondazione Italia Digitale) e Luca Rinaldi (commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), moderati da Marinella Belluati, su quale sia l’impatto dell'intelligenza artificiale sui processi elettorali contemporanei, su come possa influenzare il voto, compromettere la sicurezza elettorale e manipolare le informazioni.Il ciclo si conclude con un confronto su La deriva della tech economy: Utopia o distopia? con Azzurra Rinaldi (economista femminista, Ricercatrice presso l'Università UnitelmaSapienza di Roma, dove dirige la School of Gender Economics) e Francesca Coin (sociologa e Docente-ricercatrice RS presso il Centro di competenze lavoro welfare società del dipartimento di Economia aziendale sanità e sociale Deass della Supsi, Svizzera), moderate da Paolo Griseri (giornalista La Stampa), su come le trasformazioni della società guidate dall'innovazione tecnologica aprano prospettive di un futuro sempre più automatizzato, il cui rovescio della medaglia è rappresentato dal rischio di concentrazione del potere, disuguaglianze e perdita di controllo umano. Il dialogo apre una riflessione sul destino della tech economy e il suo impatto sul mondo reale.
Gli appuntamenti di IA quotidIAna sono a ingresso libero, fino a esaurimento posti.
circololettori.it
magia.news
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amigayaps · 2 months ago
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Complimenti alle socie dott.ssa D. Costantini e dot.ssa R.P. Sant'Angelo per aver presentato questo poster con comunicazione orale al Congresso della Società Italiana di Psichiatria a L'Aquila.
L'argomento è evidentemente il miglioramento di ben due patologie Psichiatriche (Ansia e DCA) con regressione del Minority Stress e riduzione della Omofobia interiorizzata grazie ad un approccio affermativo in Salute Mentale.
Speriamo di vedere presto insegnata nelle Facoltà Sanitarie, soprattutto in Psichiatria e Psicologia, anche la Psicoterapia Affermativa per persone LGBTI, utile anche e forse soprattutto ai loro parenti e ai sanitari per ridurre l'omofobia interiore.
#laquila #sip #Psichiatria #LGBTI #amigay #salutementale #Psicoterapia
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mystockprediction · 2 months ago
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Bonus Psicologo 2025: Un'Iniziativa per Potenziare la Salute Mentale in Italia
Bonus Psicologo 2025: Nel 2025, il 37% degli italiani avrà accesso a un bonus per la psicologia. Questo contributo rappresenta un importante passo avanti per sostenere la salute mentale della popolazione. Dimostra quanto sia cruciale la salute psicologica e offre supporto ai professionisti del settore. Il Bonus Psicologo 2025 è un’iniziativa del governo italiano creata per aiutare i…
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afnews7 · 3 months ago
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Salute mentale, la psicologia ambientale spiega come stare in mezzo al verde la migliora, anche in città
La salute mentale è fondamentale, ovvio, ma non scontato. Bisogna parlarne. E quindi agire. Il verde è il colore che ci aiuterà, fra il resto, a controllare anche il nostro lato oscuro, diciamo così, il nostro fascismodimmerda interiore? http://www.afnews.info segnala:  La maggior parte della popolazione mondiale abita in città. L’ambiente urbano può influenzare significativamente la salute…
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notiziebenesseresalute · 3 months ago
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Perché è importante coltivare la pazienza?
Perché le persone pazienti gestiscono meglio lo stress e hanno un livello di benessere mentale maggiore.
Chi è paziente tende a:
Tollerare ritardi e difficoltà senza arrabbiarsi.
Mantenere la calma sotto pressione.
Essere persistenti nel perseguire i propri obiettivi.
Mostrare empatia, comprendendo i tempi e le difficoltà altrui.
Controllare le proprie emozioni, come rabbia e irritazione.
Ascoltare attivamente gli altri con rispetto.
Adattarsi ai cambiamenti senza eccessiva ansia.
La pazienza è una forma di autocontrollo che ci aiuta a prendere in mano la nostra vita e a trasformare le emozioni negative.
Studi di psicologia sociale mostrano che le persone pazienti sperimentano meno depressione, sono più consapevoli delle loro emozioni e provano più gratitudine.
Esistono diversi tipi di pazienza:
quella interpersonale, utile nelle relazioni;
quella nelle difficoltà della vita, che incoraggia la speranza;
quella nelle seccature quotidiane, che contribuisce a una buona salute mentale e soddisfazione nella vita.
Test psicologico per capire quanto si è pazienti.
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cinquecolonnemagazine · 5 months ago
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I bambini e le preoccupazioni per la crisi ambientale: un inedito studio italiano
Preoccupazione, tristezza, rabbia: sono alcune delle emozioni più comunemente associate dai bambini all'ansia riguardo al futuro del pianeta. Il 95% dei bambini intervistati esprime preoccupazione per il futuro dell'ambiente, e più di uno su tre (40%) ha avuto brutti sogni sulla crisi ambientale o sull'ambiente in pericolo, con conseguenti difficoltà a dormire o mangiare. Bambini e crisi ambientale: lo studio Questi sono i risultati di un recente studio italiano, unico nel contesto scientifico internazionale, realizzato nell'ambito del progetto educativo di Scuolattiva Onlus "A Scuola di Acqua", portato avanti da nove anni in collaborazione con il Gruppo Sanpellegrino. Questo progetto mira a sensibilizzare i giovani sui temi dell'idratazione e della sostenibilità ambientale. "Sanpellegrino, attraverso 'A Scuola di Acqua: sete di futuro', promuove da anni iniziative per stimolare comportamenti responsabili nelle nuove generazioni, legati a un consumo consapevole dell'acqua e all'educazione al riciclo e alla tutela ambientale", afferma Fabiana Marchini, Head of Sustainability del Gruppo Sanpellegrino. Lo studio dell'Università di Pavia aggiunge un nuovo tassello a questa iniziativa, evidenziando la preoccupazione dei bambini per il futuro del pianeta e la loro convinzione che il loro contributo possa fare la differenza. "Crediamo che i progetti di formazione siano fondamentali per creare consapevolezza su questi temi e per gettare le basi per un futuro più sostenibile", aggiunge Marchini. I metodi di ricerca La ricerca, condotta dal Laboratorio di Psicologia della Salute dell'Università di Pavia in collaborazione con Triplepact Società Benefit, ha coinvolto circa 1000 bambini tra i 5 e gli 11 anni, utilizzando una survey realizzata con metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interview). Diverse ricerche internazionali hanno diviso gli impatti dei cambiamenti climatici sulla salute mentale in tre categorie: diretti, indiretti e vicari. Finora, la maggior parte delle ricerche si è concentrata sugli impatti diretti, quelli che si manifestano dopo eventi climatici estremi. Tuttavia, sempre più persone stanno vivendo un'angoscia legata alla crisi climatica globale, anche senza essere direttamente colpite. Lo studio di Scuolattiva Onlus mostra che l'ecoansia nei bambini non è necessariamente legata a esperienze dirette, ma è spesso influenzata dalla comunicazione e informazione sui cambiamenti climatici. Conoscere le conseguenze dei cambiamenti climatici attraverso i media può influenzare la loro salute mentale. Nonostante la marcata preoccupazione, i bambini si sentono strettamente connessi all'ambiente (78%) e motivati ad agire: quasi la totalità del campione si sente direttamente responsabile della situazione (95.6%) e pensa che il proprio contributo possa fare la differenza (97.2%). Cosa bisogna fare secondo i bambini? Secondo i bambini, anche gli adulti devono partecipare attivamente alla tutela del pianeta, con il 72% che ripone fiducia negli adulti. Lo studio sottolinea quindi l'importanza di promuovere l'engagement delle nuove generazioni nella tutela dell'ambiente e nel contrasto ai cambiamenti climatici attraverso iniziative formative e di sensibilizzazione. "Assistere alle conseguenze del cambiamento climatico può generare sofferenza e preoccupazioni per il futuro, insieme a un senso di impotenza e frustrazione. È necessario investire su iniziative formative che favoriscano l'empowerment dei cittadini, specialmente dei giovani, per contrastare l'ecoansia", sottolinea la professoressa Serena Barello dell'Università di Pavia. Il mondo degli adulti Anche se la percezione sull'ecoansia negli adulti sta crescendo, si sa ancora poco su come i bambini vivano la consapevolezza dei cambiamenti climatici. Questo studio ha evidenziato un profondo legame emotivo dei bambini con il futuro del pianeta, caratterizzato da preoccupazione, tristezza e rabbia. Nonostante ciò, i bambini si sentono coinvolti e responsabili, credendo fermamente che il loro contributo possa fare la differenza. La ricerca sottolinea l'importanza di coinvolgere attivamente le nuove generazioni nella tutela dell'ambiente e nel contrasto ai cambiamenti climatici. La percezione degli insegnanti rispecchia quella dei bambini, con alcune note di maggiore pessimismo. Solo una persona su dieci si sente efficace nell'affrontare le sfide ambientali, e solo il 20% dei docenti si fida delle istituzioni in questo ambito. Tuttavia, la maggioranza crede nel valore delle iniziative educative per aumentare la sensibilità individuale verso le sfide ambientali. Foto di dlsd cgl da Pixabay (Generato con l'AI) Read the full article
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lamilanomagazine · 5 months ago
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Conferite civiche benemerenze dal Comune di Torino
Conferite civiche benemerenze dal Comune di Torino. Con una mozione presentata dalla presidente e votata a maggioranza qualificata dall'Aula, il Consiglio comunale, ha conferito, ai sensi dell'articolo 7 dello Statuto della Città e del Regolamento per il conferimento delle Onorificenze civiche n. 396, la Civica benemerenza a: Mattia Aguzzi, Pietro Giacomo Padovani, Fondazione Piazza dei mestieri, Maria Teresa Molo, Attilio Marchelle, Beniamino Vicino (alla memoria), Alessandro Bulgini, Associazione nazionale Italiana dell'Amicizia onlus - NIDA, Rasel Miya Md, Emilio Jona e Fausto Amodei del gruppo dei Cantacronache. Attraverso queste onorificenze, già approvate una prima volta nel corso della Conferenza dei Capigruppo convocata, la Città intende riconoscere meriti particolari a persone e associazioni che si sono distinte per atti di coraggio e azioni significative o per l'impegno civile, sociale e religioso. Ugualmente, vengono premiate anche le attività intraprese per il territorio nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell'industria, del lavoro, della scuola, dello sport, dello spettacolo, delle istituzioni civili e militari. Le motivazioni: Mattia Aguzzi ha salvato la vita ad una bimba di quattro anni caduta dal quinto piano di un palazzo in via Nizza; Pietro Giacomo Padovani si è distinto nel campo della cooperazione internazionale, ha fondato l'associazione "Solidarietà per il Guatemala" con il sostegno di figure quali Norberto Bobbio, David Maria Turoldo e Dante Liano; Rasel Miya Md, giovane cittadino del Bangladesh, quest'inverno non ha esitato a buttarsi nel fiume Po per tentare di salvare la vita di un uomo che vi era scivolato accidentalmente; Alessandro Bulgini, artista eclettico, ideatore e protagonista di Opera viva Barriera di Milano, del progetto Artista di Quartiere e di Flashback Habitat, definito "un ecosistema dedicato a tutte le culture contemporanee, un luogo favorevole allo scambio del pensiero creativo, culturale". Il premio alla Piazza dei Mestieri viene conferito quale riconoscimento per il lavoro svolto con i giovani, nella lotta contro la dispersione scolastica e la riscoperta dei mestieri; a Maria Teresa Molo psicologia e studiosa delle neuroscienze e della sessuologia clinica, per le attività della fondazione che porta il suo nome e di cui è presidente, impegnata nella ricerca del benessere e della salute psicofisica delle persone; ad Attilio Marchelle quale esempio positivo di intraprendenza e determinazione, fondatore del marchio "Attilio Parrucchieri" e creatore di un centro specializzato per acconciature femminili riconosciuto a livello internazionale, un centro estetico e un'accademia di formazione professionale. Premio alla memoria a Beniamino Vicino, assistente tecnico del laboratorio di Fisica al Liceo Classico "Massimo D'Azeglio", scomparso nel 2020, segnalato dal dirigente scolastico, dai docenti e dagli studenti quale riferimento educativo straordinario che ha lasciato un segno importante in chi l'ha conosciuto e nella storia dell'istituto. L'onorificenza all'Associazione Nazionale Italiana dell'Amicizia onlus - NIDA, nata a Torino nel 2012 e ad oggi presente in 11 regioni italiane, viene conferita per le attività in favore dei bambini in difficoltà, ai minori che vivono in condizioni di fragilità economica, a quelli gravemente malati che necessitano di cure costose, agli orfani, ai bambini separati dai genitori a causa di abusi. L'Associazione ha aiutato negli anni circa cinquantamila bambini e raccolto per scopi benefici più di un milione e cinquecentomila euro. Emilio Jona e Fausto Amodei vengono premiati quali fondatori e animatori del gruppo Cantacronache. Nato nel 1957, era un collettivo di cui facevano parte Sergio Liberovici, Michele Straniero, Fausto Amodei, Margherita Galante Garrone, Giorgio De Maria ed Emilio Jona, Italo Calvino e Franco Fortini, e al quale collaborò anche Gianni Rodari. Fu la prima esperienza in Italia di canzone d'autore grazie a testi e musiche di contenuto politico e sociale, con un'importanza fondamentale per la successiva, e più famosa, stagione del cantautorato in Italia. Ai selezionati, come da tradizione, il premio verrà consegnato nei giorni a ridosso della festa patronale del 24 giugno.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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elmas-66 · 6 months ago
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Pietro La Barbera ed Elisa Mascia "Alla ricerca della vera bellezza" con Marta Crosby Crosby del Perù, pubblicazione di Elisa Mascia da San Giuliano di Puglia -Campobasso
Foto cortesia dell’ inizio dell’intervista con Marta Crosby Crosby Biografia diMartha Crosby Crosby, Lima, Perù.  Poetessa, attrice professionista, psicologa, master in psicologia e dottorato in psicologia, psiconeuroimmunologa, professoressa post-laurea della Specialità di Psicologia Clinica e della Salute presso l’Universidad Nacional Mayor de San Marcos.  Psicologo Clinico presso l’Ospedale…
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tecnowiz · 7 months ago
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Come le piattaforme social ci mantengono incollati allo schermo
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In un mondo sempre più connesso, il flusso incessante di notizie e contenuti che vediamo sui social ha un impatto profondo sul nostro cervello. Ciò che spesso ignoriamo è il potere della dopamina, una sostanza chimica rilasciata presente nel cervello. Si potrebbe chiamare anche dipendenza dai social media. Vediamo il perché.
Social media: trappola o strumento? Scopri come le piattaforme usano la psicologia e la tecnologia per creare dipendenza dai social media
La dopamina viene rilasciata quando proviamo piacere e quando abbiamo bisogno di una “ricompensa” mentale. In questo articolo, esploreremo il ruolo della dopamina nelle piattaforme social e di come le aziende proprietarie sfruttano questa sostanza per mantenerci connessi e impegnati, come una sorta di dipendenza verso i social media.
Cos'è la dopamina e qual è il suo ruolo?
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La dopamina è un neurotrasmettitore coinvolto in una vasta gamma di funzioni cognitive e comportamentali, tra cui il piacere, la motivazione e l'apprendimento. Quando sperimentiamo qualcosa di gratificante, il nostro cervello rilascia dopamina, creando una sensazione di piacere e incoraggiandoci a ripetere quei comportamenti.
Il ciclo della dopamina sulle piattaforme social
Le piattaforme social sfruttano abilmente il ciclo della dopamina per mantenere gli utenti impegnati e far aumentare loro il tempo di utilizzo. Facciamo un esempio concreto che può farci capire meglio questo concetto. Se passiamo una serata davanti al televisore potrebbe succedere che dopo un po’ di tempo ci addormentiamo. Sui social questo non succede mai.
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Si possono trascorrere ore intere senza mai annoiarci. Il semplice sapere che scorrendo il nostro feed prima o poi ci imbatteremo in qualcosa di interessante, basta a tenerci incollati allo schermo. C’è sempre qualcosa di diverso che attende di essere visto e che richiederà il nostro contributo in termini di like condivisioni o commenti.
Come le piattaforme social ottimizzano il rilascio di dopamina
Le piattaforme social devono costantemente aumentare il tempo di utilizzo degli utenti. Per farlo implementano diverse strategie per massimizzare questa variabile. Due su tutte: - Utilizzano algoritmi complessi per mostrare contenuti mirati che suscitano in noi maggiore interesse e coinvolgimento per cui il nostro feed è super personalizzato in base a ciò che ci piace; - Incorporano elementi di gioco come punteggi, badge e obiettivi per rendere l'esperienza più coinvolgente e gratificante e aumentare. In questo modo ci fanno sentire parte attiva. Con questi comportamenti noi andiamo a modificare in modo inconsapevole un delicato l’equilibrio di ricompensa in cui la dopamina gioca un ruolo da protagonista.
Ecco il pericoloso effetto collaterale
Nonostante i benefici apparenti, l'uso eccessivo dei social può avere conseguenze negative sulla salute mentale perché modifichiamo in modo inconsapevole processi importantissimi. Un utente che abusa nell’utilizzo dei social sviluppa tutti gli effetti e le conseguenze di una vera e propria dipendenza come quella causata dall’alcool o dalle droghe.
Conclusione
Le piattaforme social sono diventate parte integrante della nostra vita quotidiana perché influenzano il nostro comportamento in modi profondi e spesso impercettibili. Comprendere il ruolo della dopamina in questo contesto ci aiuta a essere più consapevoli delle nostre interazioni online e a sviluppare abitudini più sane. Ricordiamo sempre di bilanciare il nostro tempo online con attività offline che nutrono il nostro benessere mentale ed emotivo. È importante adottare strategie per gestire in modo sano l’utilizzo dei dispositivi tecnologici, come impostiamo limiti di tempo, pratichiamo il distacco digitale e troviamo il coraggio di chiedere aiuto se necessario.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Scopri come le piattaforme usano la psicologia e la tecnologia per creare dipendenza dai social media. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest, Tumblr e Instagram per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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bergamorisvegliata · 8 months ago
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BERGAMO DIBATTE
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Sono state due occasioni di dibattito e di confronto quelle che si sono svolte nei giorni scorsi a Bergamo.
Nella serata di giovedì 15 marzo, presso l' "Accademia della Salute", la giornalista Enrica Perucchietti non ha solo presentato il suo ultimo libro ("La fabbrica della manipolazione") ma ha anche risposto alle domande del Professor Paolo Cesaretti, docente della Facoltà di Lettere, Filosofia e Comunicazione, concernenti il fatto sul come vengono costruite determinate notizie.
In particolare Cesaretti, definendo "feticista" certa informazione, si è soffermato più volte su una certa "psicologia" e su come certi fatti vengano montati ad arte per influenzare le persone.
La Perucchietti ha esordito con un esempio di una notizia risalente al periodo pre-2^ Guerra Mondiale e di come un'azienda agricola convinse i mass media dell'epoca a illustrare le caratteristiche di un determinato bene gastronomico.
Su questo esempio la serata si è via via delineata andando poi al nocciolo della questione e soprattutto della situazione attuale, ovvero come manipolare l'informazione, anche basando poi su un altro libro della Perucchietti, "I professionisti della disinformazione" e come i cosiddetti giornalisti rendono veritiera una notizia amplifandola tante e quante più volte fino a farla apparire veritiera.
La serata, organizzata dall'associazione "Noi il Popolo Bergamo" è stata ben preparata ed ha avuto un discreto numero di presenti,
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che alla fine hanno avuta la possibilità di rivolgere domande alla Perucchietti, le ultime delle quali si sono basate sui fatti avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale e sul dilemma se la situazione attuale giovi a qualcuno.
Inequivocabile a questo punto la risposta della Perucchietti che ha rammentato come in occasione di certi fatti/eventi, ecc..., i grafici dei titoli di borsa azionari favoriscano i grandi gruppi finanziari.
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Dall'ambiente "chiuso" dell'Accademia ci trasferiamo al "salotto" di Bergamo, ovvero il "Sentierone" dove sabato 16 marzo si è tenuta una manifestazione con conferenza "open air" organizzata da diverse realtà presenti nel territorio bergamasco.
Le tematiche hanno riguardato il problema relativo al "5G" e all'innalzamento dei limiti delle onde elettromagnetiche che verranno alzate da 6 a 15 v/m con picchi anche di oltre 30-40 nel corso della giornata.
Sul piccolo palco si sono alternati Silvia Guerini dell' "Assemblea Resistere al Transumanesimo", il Direttore della Sezione "Giacinto Auriti" di Bergamo, Paolo Bogni,
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Marco Locatelli in rappresentanza del Gruppo "Incontro Orobici" (PS: queste tre realtà hanno organizzata la giornata), il Dottor Andrea Grieco, esperto fisico di inquinamento elettromagnetico, Michele Crudelini, inviato dell'emittente televisiva "ByoBlu" e Paolo Cassina, della "Playmastermovie", casa produttrice che sta per "editare" un nuovo docu-film dopo "Gli invisibili" e "La morte negata".
In sintesi, gli interventi hanno sottolineato come l'innalzamento delle onde siano un pericolo per la salute delle persone e di come i problemi relativi possano compromettere la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale con gravi ritardi nelle cure e con una sovranità che potrebbe essere a breve ceduta all'OMS (altra tematica dibattuta).
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Al riguardo, sono stati registrati in "video" alcuni interventi che "Bergamo Risvegliata" propone nell'arco di alcuni post-blog, con -nell'ordine- le opinioni espresse da Marcella per "Assemblea Popolare - Resistere al Transumanesimo"; l'intervento dal palco di Paolo Bogni; l'opinione espressa da un simpatizzante partecipante all'evento e le ultime dichiarazioni rilasciate da Marco Locatelli.
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