#gentilezza e psicologia
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pier-carlo-universe · 11 days ago
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Il potere della gentilezza: un gesto che può cambiare il mondo. Recensione di Alessandria today
Viviamo in un’epoca in cui tutto sembra scorrere velocemente: impegni, responsabilità, obiettivi da raggiungere. Eppure, in mezzo a questa frenesia, c’è un valore che può fare la differenza: la gentilezza.
Viviamo in un’epoca in cui tutto sembra scorrere velocemente: impegni, responsabilità, obiettivi da raggiungere. Eppure, in mezzo a questa frenesia, c’è un valore che può fare la differenza: la gentilezza. Un gesto semplice, un sorriso, una parola di conforto possono cambiare non solo la giornata di qualcuno, ma anche la nostra percezione del mondo. Essere gentili non significa solo aiutare gli…
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occhietti · 1 year ago
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Io non voglio una Giornata Contro La Violenza Sulle Donne!
Io voglio che dalle scuole materne venga trasmesso il rispetto, l'uguaglianza, la gentilezza; prima ai genitori poi ai bambini.
Io voglio che dalle elementari in poi venga insegnata anatomia ed educazione sessuale; che venga fatto sapere cos'è concepire, cos'è il travaglio, cos'è il dolore, cos'è crescere ed educare un figlio. Io voglio test, prove pratiche che uomini e donne sappiano che si è uguali; che nessuno può spegnere l'identità dell'altro, materie di psicologia nelle scuole e non lo psicologo quando nasce un problema.
Io voglio che chi si macchia di un delitto anche se non è omicidio, sconti delle pene severe ma non a fare palestra in carcere; mentre paga deve studiare tutto quello che voglio s'insegni sin dall'infanzia.
Io non voglio una giornata mondiale
contro la violenza sulle donne.
Io voglio che il mondo intero ogni giorno insegni, educhi i bambini, adolescenti, uomini e donne al rispetto, perchè ognuno di noi è unico nel suo essere e non si può vivere come vogliono gli altri. Se tu uccidi con una pistola, con un coltello, con l'acido, con il terrore, con le parole, Tu non meriti d'avere quello che togli a qualcun altro.
- Ketty Karol
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susieporta · 2 months ago
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JANNIK SINNER E LA PRESENZA MENTALE ovvero IL QUI E ORA
(dalla pagina AlchimiaEpica)
Una cosa stra-ordinaria che questo ragazzo ci insegna con il suo modo di fare naturale è il QUI e ORA.
Più volte mi è capitato di vedere Jannik raccogliere la moneta lanciata dal giudice di sedia all'inizio dell'incontro per stabilire chi dovesse iniziare a servire.
Perché è così importante osservare che Jannik raccoglie la moneta?
In quei momenti si rischia di rimanere intrappolati nel proprio rimuginio mentale delle emozioni e di perdersi ciò che succede intorno a noi.
Jannik invece è ciò che è perché è sempre connesso con ciò che è intorno a lui.
C'è una monetina per terra? La raccolgo!
C'è uno spettatore sugli spalti colpito da malore? Gli faccio recapitare una bottiglietta d'acqua.
Piove e la ragazza che mi tiene l'ombrello si sta bagnando? Le chiedo di sedersi vicino a me sotto l'ombrello che tengo io.
Un giudice di linea viene colpito da una pallina di servizio? Prima di proseguire il gioco chiedo come sta.
Prometto a Matteo Berrettini (lo scorso anno) "La prossima Coppa Davis la vinciamo insieme?" Mantengo la promessa anche se sono arrivato logoro da una stagione piena di successi e impegnativa psicologicamente.
Vinco la finale di coppa Davis? Invece di festeggiare sguaiatamente, vado nell'angolo degli avversari e gli stringo la mano ad uno ad uno.
C'è da alzare la coppa Davis? Mi defilo lateralmente e lascio ai miei compagni l'onore di farlo perché io di trofei ne alzerò a decine e loro forse no...
Molti identificano questi gesti principalmente come atti di gentilezza e umiltà.
In realtà c'è molto di più.
Jannik è connesso, in ogni momento, sulla cosa giusta da fare che è quella più semplice.
Jannik è un campione che gestisce la COMPLESSITÀ restituendo SEMPLICITÀ.
È questo il superpotere alchemico del ragazzo imparato da chissà quante vite passate dalla sua anima millenaria.
Quello che ci colpisce del ragazzo è che non si incarta nel suo rimuginio mentale emotivo auto boicottante ma è sempre connesso con l'ambiente che lo circonda.
Jannik è un alchimista naturale che non solo sa trasmutare il piombo in oro (le minacce in opportunità) ma lo fa con una naturalezza che per noi umili mortali è inarrivabile.
Jannik è padrone delle sue emozioni, del suo sentire.
Jannik emana una luce e una aurea capace di illuminare tutto ciò che avvicina, grazie al potere più grande che ha e che trasmette:
IL BUON ESEMPIO.
Caro Jannik è un piacere immenso osservare il tuo sorriso e soprattutto il tuo viaggio dell'eroe.
Con affetto
Gabriel Darn
#JannikSinner #campione #umiltà #CoppaDavis #alchimia #gentilezza #Leader #tenniss #psicologia #crescitapersonale #spirituality
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multiverseofseries · 3 months ago
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Trap: Shyamalan ci regala il miglior Josh Hartnett di sempre
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Un grande ritorno da protagonista per Josh Hartnett grazie a Trap di M. Night Shyamalan: il regista lo trasforma in un serial killer che non si dimentica, facendoci vivere un intero concerto dal suo punto di vista.
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M. Night Shyamalan si è costruito la fama di "re dei colpi di scena": i finali di film come Il sesto senso e The Village sono di quelli che, se non si è estremamente attenti (per non dire ossessivo compulsivi), sono difficili da anticipare. Per questo ogni volta che arriva un suo nuovo titolo ci aspettiamo tutti che succeda qualcosa di sconvolgente. O quantomeno eclatante. Per Trap la rivelazione principale è detta nel trailer: Josh Hartnett interpreta Cooper, papà che accompagna la figlia adolescente al concerto della sua cantante preferita, Lady Raven.
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Josh Hartnett in Trap
Questo grande evento pop ricorda la gigantesca e organizzatissima macchina che segue artisti come Taylor Swift: migliaia di ragazzini urlanti, genitori più o meno presi ad accompagnarli, stand infiniti di merchandising e cibo. E ovviamente uno spettacolo spettacolare: luci, fumo colorato, decine di cambi d'abito, guest star e interazione diretta con il pubblico. Sembrerebbe tutto normale, se non fosse che, come suggerisce il titolo del film, l'esibizione di Lady Raven a Philadelphia è una gigantesca trappola.
L'FBI ha infatti scoperto che un terribile serial killer, il Macellaio (The Butcher in originale), ha comprato un biglietto per lo spettacolo ed è quindi presente tra le persone chiuse nel palazzetto. A dirigere l'operazione di cattura è una profiler molto esperta, che ha istruito, oltre agli agenti, anche tutte le persone coinvolte nell'evento, da chi controlla gli ingressi ai commessi degli stand, su come comportarsi. E qual è quindi questa rivelazione? Il Macellaio è proprio Cooper!
Trap: nella mente del serial killer
I maligni diranno che Trap è soltanto una scusa per lanciare la carriera da cantante della figlia del regista: Saleka Shyamalan. È proprio lei infatti a interpretare Lady Raven. Non solo: tutte le canzoni che sentiamo nel film sono sia composte che interpretate da lei. Sicuramente è una bella vetrina, ma Trap non è semplicemente questo. Shyamalan ha sempre dichiarato di essere stato influenzato - nell'ideazione e nella scrittura dei suoi film - principalmente dalla propria famiglia.
Con questo ultimo film il regista di Philadelphia ci porta quindi sì nel mondo della musica, che è quello che appartiene alla figlia, ma usa questo espediente per parlare di altro. Anche lo stesso genere thriller è un pretesto, un altro tassello per rendere la confezione più luccicante e intrigante. È innegabile che l'idea di un serial killer bloccato a un concerto pop sia una bella intuizione, ma, più che costruire una fuga sorprendente, Shyamalan è interessato a entrare nella psicologia di una persona che manca completamente di empatia e che vede gli altri soltanto come un mezzo per soddisfare le proprie "urgenze", come le chiama lui, o sfide da vincere. Per farci capire come sia strutturata la mente di Cooper, il regista riprende il concerto dal suo punto di vista: tutto è asettico, distante, da osservare analiticamente. Accanto a lui ci sono persone che provano emozioni forti di ogni tipo, ma lui non si fa mai trasportare. Non perde mai la calma.
La miglior prova di Josh Hartnett
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Saleka Shyamalan è Lady Raven in Trap
Ci voleva un attore in grado di passare facilmente dalla gentilezza più convincente - e forse anche troppo ostentata - alla più totale mancanza di espressione. Josh Hartnett ci è riuscito perfettamente, dando quella che molto probabilmente è la prova migliore della sua carriera (straordinario il suo sorriso forzato che ricorda quello di Norman Bates in Psycho). È come se interpretasse contemporaneamente due personaggi completamente diversi: l'empatico e rassicurante Cooper e lo spietato Macellaio. Una dicotomia che rispecchia la nostra vita sui social, in cui mostriamo solo la parte che vogliamo far vedere di noi stessi, che, molto spesso, è quella più piacevole. Magari costruendoci sopra un'identità che non ha nessun corrispettivo nella vita reale.
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Una scena di Trap
E infatti quando in Trap cambia il punto di vista, cambia anche il modo di girare di Shyamalan: tutto diventa più confuso, più emotivo. E ciò che è tangibile, osservabile senza il filtro di uno schermo, si rivela per ciò che è davvero. Non si possono sentire odori, sapori o temperatura quando osserviamo la vita di qualcuno su un cellulare. Dovremmo quindi ricordarci più spesso di guardare le persone negli occhi, starci insieme, mangiarci insieme. Solo così possiamo capire davvero chi abbiamo di fronte.
Conclusioni
Trap, il nuovo film di M. Night Shyamalan, usa la confezione del thriller per raccontare altro: il concerto di una pop star, Lady Raven (Saleka Shyamalan), è infatti una grande trappola per catturare un serial killer spietato, Il Macellaio. Peccato che la persona a cui l'FBI sta dando la caccia sia proprio il protagonista interpretato da Josh Hartnett! Giocando sapientemente con i punti di vista, il regista ci racconta come sono cambiate oggi le interazioni tra le persone, sempre più alterate dall'osservare le vite degli altri attraverso uno schermo.
👍🏻
L'idea iniziale.
L'ottima prova di Josh Hartnett.
La regia di Shyamalan, che cambia a seconda di quale sia il punto di vista che ci sta raccontando la storia in quel momento.
Le canzoni di Saleka Shyamalan.
👎🏻
Alcune soluzioni della sceneggiatura sono molto facili.
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yellowinter · 6 months ago
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Stamattina mi sono svegliata e ho fatto un po' di stretching poi sono uscita sul balcone a fare meditazione al sole, sono andata a fare la spesa per la settimana, in farmacia a prendere l'insulina e in copisteria per stampare dei documenti, poi ho fatto un giro per il quartiere, ho pranzato guardando video di psicologia e sono andata a lavoro. Anche oggi niente colleghi, mi sono impegnata a fare tutto, faceva caldo e ho sudato parecchio, ho parlato tanto con un volontario di argomenti interessanti sull'evoluzione tra le varie specie animali (essere umano incluso), ho sorriso, risposto con gentilezza e aiutato chiunque avesse bisogno, ho curato due cavalli che stavano male, ho scaricato non so quante carriole sul camion e mi sono messa a correre tra i tori, ormai non apro più i cancelli tra i recinti ma mi arrampico e scavalco, è stancante ma divertente perché mi fa sentire viva. Sono tornata a casa con i soliti bus pieni di gente stravagante, ho cenato e anche fatto merenda con una focaccia buonissima che mi hanno offerto, non ho preso lo xanax, né bevuto e né fumato. Ora sono sul balcone, sono molto stanca, mi rilasso ascoltando la tanpura poi voglio leggere un po' e andare a dormire. Mi dico che sto andando molto bene e che posso farcela. Ce la faccio. Ho bisogno di sicurezza e posso raggiungerla da sola, so che è dentro di me. Voglio comprendermi, essere paziente e darmi il tempo che necessito per riequilibrarmi e tornare a brillare. Il mondo è la mia casa. Sono io casa mia.
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alexandrinsszzzz · 2 years ago
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Guarda "Claver Gold & Kintsugi ‎- Sogni ft. Anansi [con Testo]" su YouTube
youtube
" ... Hai mai sognato così forte da avere mal di testa
Peggio di quando esageri con l'alcol a una festa
Se i sogni sono desideri la realtà è diversa
Spesso i miei hanno psicologia inversa
Immagini di gioia e attimi di dolcezza
Atti d'amore e senso di sicurezza
Buone parole e frasi di gentilezza
Di tutto questo stamane cosa resta? ... " 🥺🥺🥺🥺
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danielacoin · 2 months ago
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Rispetto e Gentilezza
Rispetto e Gentilezza https://www.youtube.com/watch?v=Ay7CekoeBIw #crescitapersonale #motivazione #successo #psicologia #cambiamento #coaching #coach #crescita #motivation #formazione #ispirazione #uomosicuro #sicurezza #dipendenza #obiettivi #fingere #benessere #autonomía #vita #life #felicità #consapevolezza #determinazione #amore via Daniela Coin https://www.youtube.com/channel/UCAojk1JIIFRJInbZWzyg9kA December 08, 2024 at 11:00PM
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enricogamba · 6 months ago
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Sviluppare una relazione tossica con se stessi è un problema comune ma spesso sottovalutato. I segnali includono un giudizio costante verso se stessi, un dialogo interiore negativo, la mancanza di cura personale e la tendenza a porsi obiettivi irrealistici. Altri indicatori sono sensi di colpa e vergogna cronici, mancanza di fiducia in sé, isolamento sociale e comportamenti autodistruttivi. Infine, l'incapacità di riconoscere ciò che veramente ci fa bene è un segnale sottile ma significativo. Riconoscere questi comportamenti è il primo passo verso il cambiamento. Il percorso verso una relazione più sana con se stessi richiede pazienza, compassione e spesso supporto esterno. È fondamentale imparare a trattarsi con la stessa gentilezza che si offrirebbe a un amico caro. #relazionetossica #psicologia #autostima
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wdonnait · 2 years ago
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Come la meditazione può migliorare la tua capacità di empatia e di relazione con altri?
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/come-la-meditazione-puo-migliorare-la-tua-capacita-di-empatia-e-di-relazione-con-altri/115941?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=115941
Come la meditazione può migliorare la tua capacità di empatia e di relazione con altri?
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Praticare meditazione è una buona, anzi un’ottima abitudine che si può affinare con il tempo, ed è benefica per contrastare ansia e stress.
Non solo, stimolare la capacità di ascolto attivo e sviluppare una sensibilità come la compassione, ci aiuta a diventare più empatici verso gli altri.
In poche parole, imparando ad ascoltare noi stessi cominciamo ad avvicinarsi anche al nostro interlocutore e pratichiamo quella sospensione di giudizio che ci spinge alla totale accettazione dell’altra persona.
Provare empatia verso gli altri è una sorta di sensibilità molto fine con cui nasciamo, cioè siamo già portati a essere più o meno aperti verso le altre persone: l’ambiente in cui cresciamo, i nostri genitori, le sovrastrutture che subiamo ogni giorno e ci pesano addosso come veri e propri macigni possono influenzare questa meravigliosa capacità di capire, comprendere gli altri e mettersi nei panni delle persone che incontriamo ogni giorno.
Se abbiamo avuto genitori anaffettivi, con difficoltà a interagire, o se siamo venuti a contatto con personalità fredde, che non ci hanno insegnato ad amare il prossimo, sarà molto difficile essere persone empatiche!
La meditazione ci può aiutare a ritrovare noi stessi e ascoltarci nel profondo, abbattendo le nostre insicurezze e le nostre paure: facendo questo, con la pratica riusciremo anche ad accettare gli altri con tutte le loro debolezze.
L’importanza dell’autocompassione nella pratica della meditazione e nella crescita personale
In psicologia l’autocompassione è la capacità di perdonarsi e di essere più indulgenti verso noi stessi.
Molte persone, quando entrano in terapia, manifestano dei veri e propri comportamenti autolesionistici che si traducono nei gesti più banali, come ad esempio pretendere troppo da se stessi nel lavoro e nella famiglia.
Chi non chiede aiuto, chi non delega mai e vuole sobbarcarsi di tutto il peso del tran tran quotidiano finisce con l’ammalarsi.
  Un altro comportamento tipico di queste persone è la ricerca del partner incompatibile, della sofferenza come fase in cui crogiolarsi, del tormento come stile di vita.
In realtà, praticando l’autocompassione impariamo ad accettarci per come siamo e a volerci bene, essendo meno critici, rigidi e intransigenti verso noi stessi. Di conseguenza, impariamo a essere più empatici, tolleranti e benevoli verso le altre persone, perché impariamo a stare bene con noi stessi e perdonare i nostri errori.
Come si pratica l’autocompassione?
Tramite la tecnica mindfulness di consapevolezza e cognizione di sé, dovremo imparare ad accettare le nostre debolezze, partendo da piccoli atti di gentilezza verso la nostra persona: una coccola, un momento dedicato solo a noi, una vacanza o una seduta nel nostro salone di bellezza sono piccoli gesti che ci fanno stare bene e ci aiutano a prenderci cura delle nostre anime.
Il ruolo dell’empatia nel raggiungimento della felicità
Essere empatici verso gli altri ci può aiutare a vivere meglio? La risposta è sì, perché ascoltando l’altro e vivendo le sue stesse emozioni è possibile gestire la diversità.
Soprattutto in questo momento storico che stiamo attraversando, essere inclusivi è la chiave per affinare sentimenti e sensibilità come la tolleranza e l’accettazione dell’altro.
Bisogna insegnare ai bambini sin dalla tenera età a confrontarsi con gli altri, ad esempio con gli amichetti dell’asilo, educandoli alle sfumature e alle differenze che possono incontrare nel loro cammino.
L’empatia agisce su questi tre livelli:
1) favorisce la comunicazione assertiva e i rapporti sociali
Chi conosce se stesso e si apprezza sarà in grado di provare gli stessi sentimenti verso le altre persone perché non proverà invidia, rabbia, frustrazione. L’empatia aiuta a relazionarsi con le altre persone, affermando le proprie idee con fermezza ma allo stesso tempo rispettando e comprendendo quelle degli altri, senza prevaricare. Questa si chiama comunicazione assertiva.
2) riduce l’aggressività
Una persona che si mette nei panni degli altri stimola la propria capacità individuale di ampliare i propri orizzonti, di aprire la mente e di valutare tutte le sfumature e della mente altrui. Questa sorta di sensibilità alla comprensione riduce l’aggressività verso l’altro e aiuta a controllare le emozioni distruttive che potrebbero attraversare la mente umana in caso di scontro o di dissenso.
3) incoraggia ad accogliere le diversità
Empatia significa capire come l’altro con la tecnica dei neuroni allo specchio, come si dice in
psicoterapia. Un’immagine molto semplice e chiara che toglie ogni dubbio: io mi metto nei tuoi panni e attraverso la tua mente come fossi allo specchio, come l’immagine riflessa che si vede al contrario.
In questo modo so cogliere la bellezza nelle mille sfumature e sfaccettature della diversità, e divento inclusivo accettando e comprendendo il tuo punto di vista.
Questo è un dono ma è anche una sensibilità che può essere affinata e coltivata semplicemente praticando la meditazione, la gentilezza verso se stessi e gli altri, l’autocompassione e l’educazione al confronto.
L’importanza della gratitudine nella pratica della meditazione e nella crescita personale
Mostrare gratitudine verso gli altri è l’antidoto della felicità: sì, è proprio così, si vive meglio e più a lungo. Questo perché le persone grate verso gli altri sono grate alla vita, sanno riconoscere i gesti di compassione delle persone nei propri confronti, sono più empatiche e meno aggressive.
Essere riconoscenti contribuisce a migliorare la qualità della vita, aiuta a dormire meglio e potenzia l’autostima.
Proviamo, ad esempio, a dire grazie più spesso e apprezzare di più gli altri, sull’ambiente lavorativo come negli affetti interpersonali, ne otterremo degli importanti benefici psichici e fisici.
Chi pratica la gratitudine mostra una corteccia neuronale frontale più sviluppata, e questo conduce ad avere più empatia nel luogo di lavoro, più potere decisionale e capacità organizzative: in pratica, è il ruolo del leader!
Impariamo ad alzarci con il piede giusto, come dice il celebre detto, e a dire grazie alla vita, al sole caldo che ci scalda, al cielo azzurro di una bella giornata ma anche alla pioggia che può diventare affascinante.
Come sviluppare la consapevolezza di sé e degli altri attraverso la meditazione
Provare empatia verso gli altri favorisce il raggiungimento della felicità, della serenità, della tranquillità dell’animo, e questo passa per lo sviluppo della consapevolezza di sé degli altri.
Un passaggio forzato, potremmo dire, che può avvenire attraverso vari canali, come l’educazione, l’insegnamento, il contesto sociale in cui si cresce e le esperienze più o meno inclusive che si fanno durante la vita.
La meditazione può essere un mezzo molto utile per apprendere l’empatia, proprio perché ci aiuta ad ascoltare, un atto che molte persone non conoscono e non sanno proprio dove stia di casa!
In un’era in cui tutto va di fretta, dominata dal digitale e dai pixel che corrono velocissimamente e si disperdono in un click, diventa fondamentale fermarsi a pensare e ritagliarsi un momento per noi stessi.
La meditazione non si pratica solamente sul tappetino durante la lezione di yoga, è un atteggiamento quotidiano da coltivare anche nelle piccole di tutti i giorni, prendendosi qualche minuto per sé nell’arco della giornata
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pier-carlo-universe · 9 days ago
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"Abbiamo fame di tenerezza": un inno all’amore sincero e disinteressato. Attribuita erroneamente alla Merini. Recensione di Alessandria today
La poesia che ci ricorda quanto sia preziosa la dolcezza nei rapporti umani.
Anche se gli viene attribuita questa poesia non risulta nelle raccolte ufficiali di Alda Merini. Il tema della tenerezza e della mancanza di affetto nel mondo moderno è certamente in linea con la sensibilità poetica della Merini, ma non ci sono fonti affidabili che confermino che questi versi siano stati scritti da lei. La poesia che ci ricorda quanto sia preziosa la dolcezza nei rapporti…
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occhidibimbo · 2 years ago
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Le filastrocche per bambini sono uno strumento pedagogico molto importante, in grado di offrire numerosi benefici sia a livello cognitivo che psicologico. Inoltre, sono anche molto divertenti e possono essere utilizzate in diverse situazioni, come durante i viaggi in auto o per addormentarsi la sera. In questo articolo, vedremo in dettaglio i benefici delle filastrocche per i bambini e alcune idee per sfruttarle al meglio. Benefici cognitivi delle filastrocche per bambini Le filastrocche sono un ottimo modo per aiutare i bambini a sviluppare le loro capacità linguistiche e a imparare nuove parole. La rima infatti stimola la memoria e aiuta a fissare meglio le informazioni. Inoltre, le filastrocche spesso hanno una struttura ritmica che aiuta a sviluppare il senso del ritmo e a migliorare la capacità di ascolto. Le filastrocche possono anche essere utilizzate per insegnare ai bambini concetti di base come i numeri, i colori e le forme. Ad esempio, si può utilizzare la filastrocca "Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci" per aiutare i bambini a imparare i numeri. Inoltre, le filastrocche possono essere utilizzate per insegnare ai bambini la grammatica e la sintassi, come ad esempio i sostantivi, gli aggettivi e i verbi. Benefici psicologici delle filastrocche per bambini Le filastrocche per bambini possono anche avere un effetto positivo sulla loro psicologia. Ad esempio, possono aiutare i bambini a superare la paura del buio o a gestire le emozioni in situazioni difficili. Inoltre, le filastrocche possono essere utilizzate per insegnare ai bambini valori come l'amicizia, la gentilezza e l'empatia. Le filastrocche possono anche aiutare i bambini a sviluppare l'autostima e la sicurezza in se stessi. Quando i bambini imparano a recitare le filastrocche davanti ad altre persone, possono sentirsi più sicuri di se stessi e più sicuri delle loro capacità. Inoltre, le filastrocche possono essere utilizzate per insegnare ai bambini l'importanza dell'ascolto e del rispetto degli altri, incoraggiando la loro empatia e la loro capacità di mettersi nei panni degli altri. Come sfruttare al meglio le filastrocche per bambini Ci sono diverse modalità per sfruttare al meglio le filastrocche per bambini. Ecco alcune idee: Leggete le filastrocche insieme ai vostri bambini: questo è un ottimo modo per passare del tempo di qualità insieme e per aiutare i bambini a sviluppare le loro capacità linguistiche. Potete scegliere delle filastrocche adatte all'età dei vostri bambini e leggetele insieme, magari aggiungendo dei gesti o dei movimenti per rendere la lettura ancora più divertente. Creare filastrocche personalizzate: i bambini adorano sentirsi protagonisti, quindi potete creare filastrocche personalizzate con il loro nome o con gli oggetti o animali che preferiscono. Potete anche chiedere ai vostri bambini di creare delle filastrocche insieme a voi, per stimolare la loro creatività e la loro immaginazione. Insegnate ai bambini a recitare le filastrocche: oltre a leggere le filastrocche insieme, potete anche insegnare ai vostri bambini a recitarle. Questo può essere un modo divertente per sviluppare la loro memoria e la loro capacità di parlare in pubblico. Potete anche organizzare dei piccoli spettacoli con le filastrocche per coinvolgere tutta la famiglia o per condividere le vostre creazioni con gli amici. Utilizzate le filastrocche come strumento di addormentamento: le filastrocche possono essere un ottimo modo per aiutare i bambini a rilassarsi e ad addormentarsi la sera. Scegliete delle filastrocche tranquille e rilassanti e leggetele insieme prima di dormire. Potete anche creare una routine di lettura delle filastrocche prima di dormire, per aiutare i vostri bambini a rilassarsi e ad addormentarsi più facilmente. Utilizzate le filastrocche per imparare l'inglese: se i vostri bambini stanno imparando l'inglese, le filastrocche possono essere un ottimo strumento per aiutarli a migliorare le loro competenze linguistiche.
Esistono moltissime filastrocche in inglese, quindi potete scegliere quelle che più vi piacciono e leggetele insieme. In questo modo, i vostri bambini potranno imparare l'inglese in modo divertente e rilassato. Potete anche utilizzare le filastrocche per insegnare ai vostri bambini l'alfabeto e le prime parole in inglese. Inoltre, non dimenticate di variare le filastrocche che utilizzate. Proporre sempre le stesse potrebbe annoiare i bambini, quindi cercate di variare il più possibile e di trovare sempre nuove filastrocche da condividere insieme. Potete cercare le filastrocche online, chiedere consigli ad amici o parenti o anche acquistare dei libri di filastrocche. https://occhidibimbo.com/filastrocche-per-bambini-piccoli-motivetti-classici-ma-sempre-forti-%e2%98%ba/ In conclusione, le filastrocche per bambini sono uno strumento pedagogico molto importante, in grado di offrire numerosi benefici sia a livello cognitivo che psicologico. Sono anche molto divertenti e possono essere utilizzate in diverse situazioni, come durante i viaggi in auto o per addormentarsi la sera. Non dimenticate di variare le filastrocche che utilizzate e di sfruttarle al massimo insieme ai vostri bambini. Le filastrocche sono un modo semplice e divertente per trasmettere valori importanti ai vostri bambini e per passare del tempo di qualità insieme.
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luposolitario00 · 3 years ago
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La superficialità umana
Secondo gli scienziati esistono innumerevoli modi in cui le persone giudicano gli altri sulla base del loro aspetto o del volto.
Alexander Todorov, professore di psicologia dell'Università di Princeton, ha analizzato le reazioni di un gruppo di studenti ad alcuni volti generati al computer.
Secondo Todorov, le prime impressioni sull’aspetto esteriore di una persona sono estremamente imprecise. Chi ha pregiudizi spesso si lascia influenzare dall’effetto alone, un bias cognitivo che porta a giudicare positivamente un insieme sulla base di un unico tratto.
L’inaccuratezza nel giudizio può essere vincolata anche al ragionamento per stereotipi, che porta ad associare i comportamenti agli aspetti esteriori.
Si è portati a credere che le persone più attraenti abbiano anche altre qualità positive, come intelligenza e affidabilità.
I lineamenti infantili, più diffusi tra le donne, sono spesso associati a debolezza, innocenza, arrendevolezza, gentilezza, onestà e calore.
Anche le espressioni neutre a volte possono ingannare. Un volto che esprime rabbia è percepito come meno gradevole e può essere associato a una persona più potente, ostile e minacciosa. Discorso opposto per i volti allegri.
Nell’immagine sottostante, i volti più a destra esprimono maggior competenza rispetto a quelli a sinistra.
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Una pelle più scura e tratti mascolini sono associati a volti appartenenti a persone in grado di esercitare un forte ascendente sugli altri, come è possibile notare nella seguente immagine diffusa da Alexander Todorov.
Per giudicare l’estroversione di una persona spesso ci si basa sulla larghezza del viso e l’espressione della bocca. Nella foto qui sotto, i volti che sembrano sorridere di più sono stati associati a persone aperte e sicure dei propri mezzi.
Nella foto in basso, i volti posti al margine destro, dai tratti più mascolini e dall’aspetto corrucciato, sono stati associati a persone in grado di incutere timore negli altri.
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Secondo lo studio di Alexander Todorov, le persone tendono ad associare alcune caratteristiche fisiche alla criminalità. Nella foto qui sotto i volti più a destra sono stati ricollegati a individui tendenzialmente pericolosi.
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Qui sotto, la percezione di affidabilità aumenta nei volti che vanno da sinistra a destra. In base ai dati raccolti da Todorov, le persone maggiormente degne di fiducia hanno caratteristiche femminili e un’espressione apparentemente serena.
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Più la faccia di una persona somiglia alla nostra, più reagiamo in maniera positiva nei suoi confronti.
I collegamenti tra forma e aspetto di un viso e i comportamenti spesso sono esclusivamente il risultato di pregiudizi sociali e della diffusione di stereotipi.
LupoSolitario00 🐺
Ps: non mi stupisco se poi al gente mi giudica. Ho il terrore che la mia faccia dia brutte impressioni
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wingsliberty1995 · 3 years ago
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AMORE
Con la parola amore si può intendere un'ampia varietà di sentimenti ed atteggiamenti differenti, che possono spaziare da una forma più generale di affetto ("amo mia madre; amo mio figlio") sino a riferirsi ad un forte sentimento che si esprime in attrazione interpersonale ed attaccamento, una dedizione appassionata tra persone oppure, nel suo significato esteso, l'inclinazione profonda nei confronti di qualche cosa. Può anche essere una virtù umana che rappresenta la gentilezza e la compassione, la vicinanza disinteressata, la fedeltà e la preoccupazione benevola nei confronti di altri esseri viventi[3], ma anche il desiderare il bene di altre persone[4]. Gli antichi Greci hanno individuato quattro forme primarie di amore: quello parentale-familiare (storge), l'amicizia (philia), il desiderio erotico ma anche romantico (eros), infine l'amore più prettamente spirituale (agape, il quale può giungere fino all'auto-annientamento o kenosis); gli autori moderni hanno distinto anche altre varietà di amore romantico, mentre le tradizioni non occidentali contengono varianti o simbiosi di questi stati. Una tal ampiezza di usi e significati, in combinazione con la complessità dei sentimenti che coinvolgono i soggetti che amano, possono rendere particolarmente difficoltoso definire in modo univoco e certo l'amore, rispetto ad altri stati emotivi. Nell'ambito della psicologia esso consiste in un rapporto duale basato su uno scambio emotivo generato dal bisogno fisiologico della gratificazione sessuale e dal bisogno psicologico dello scambio affettivo[9]. L'amore nelle sue varie forme agisce come un importante facilitatore nella relazione interpersonale e, data la sua importanza psicologica centrale, è uno dei temi più comuni trattati nelle arti creative; può infine essere inteso anche come un modo per tenere uniti gli esseri umani contro le minacce provenienti dall'ambiente esterno e per aiutare la riproduzione umana e la conseguente continuazione della specie. Il termine può acquisire ulteriori precisazioni o significati negli ambiti filosofico, religioso o nelle arti.7
Amare e un atto d'amore coraggioso e difficile amare per davvero. Parliamo di amore un altro argomento importante per me, credo nel amore fin da quando ero piccola, ho sempre creduto nel amore vero anche se posso dire che nella mia vita ho mai avuto il vero amore, anche se ho 26 anni e quindi sono ancora molto giovane quindi ancora ci sarà tempo per trovare il vero amore, devo dire che nella mia vita posso dire che mi sono innamorata per davvero tante volte anche se poche posso dire importanti, come ho detto credo nel vero amore infatti le mie storie sono sempre basate sul amore, i libri che leggo parlano di amore e ci credo, quel amore dolce ma anche passionale, quel amore che da rispetto alla persona che ami, quel amore che adesso e difficile da trovare perchè purtroppo adesso nessuno capisce che vuol dire amare, adesso si basa tutto sul sesso la maggior parte dei rapporti, purtroppo non si aspetta si deve fare tutto subito perchè magari se aspetti pensano che sei una bambina o una sfigata e quindi perdi le cose belle solamente perchè volevi ascoltare gli altri, invece credo che aspettare sia la cosa più bella del mondo, aspettare qualcuno che ti ama per davvero quel amore vero che aspetti, quella persona che ti ama per come sei, per quello che fai e che non ti vuole mai cambiare e l'amore che tutti quanti dovrebbero avere nella vita, perchè anche se amare e doloroso il più delle volte e anche bello, anche se l'amore non e solo romantico tra due persone, l'amore ha moltissime sfumature ecco perchè e bello. L'amore che provi per la tua famiglia anche se ti fa impazzire alcune volte, l'amore che provi per la tua migliore amica o amico che non e amore romantico ma e comunque un amore diverso,l'amore che provi per gli animali che sono una parte di te per sempre anche se purtroppo non durano per sempre, l'amore che provi verso qualcosa che ti piace verso un sogno, l'amore verso te stessa che e il primo amore se vuoi amare qualcuno prima devi amare te stessa perchè seno non puoi amare quindi quello e il primo amore il più importante, l'amore verso un attore che anche se non ti conosce ti da quelle sensazioni che ti fanno stare bene ecco l'amore e varie sfumature non solo quello e vari modi di amare non e solo quello e come ho detto amare e la cosa più bella del mondo anche se molte volte ti fa male,ma se non ami per paura di soffrire allora vuol dire che non vivi per davvero.
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finnianson · 4 years ago
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L’articolo più rivoluzionario della Costituzione
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Quando dicono che la Costituzione Italiana è il testo giuridico più avanzato del mondo non esagerano. È la pura verità. Ampi passaggi della nostra Costituzione sono stati ripresi quasi testualmente dalla "Dichiarazione universale dei diritti umani".
Essa è stata un documento importante per la Storia del diritto sebbene molte delle riforme auspicate all' interno della carta siano rimaste inattuate. Ciò è dovuto al fatto che essa fu il frutto di una fusione di pensiero tra forze politiche diverse, le quali optarono per una attuazione lunga e graduale basata su leggi ordinarie periodiche.
Come disse Calamandrei:
" Per compensare le forze di sinistra di una rivoluzione mancata, le forze di destra non si opposero ad accogliere nella Costituzione una rivoluzione promessa“
Ma in cosa consiste la reale portata rivoluzionaria della Costituzione Italiana? Non certo in un poco di uguaglianza in più o un po' di giustizia sociale in più o ancora in una maggiore redistribuzione della ricchezza..
Per comprendere il tipo di rivoluzione che i Costituenti avevano in mente bisogna parlare di fondamenti di Psicologia.
I Costituenti hanno infatti dovuto riflettere sul concetto di " IO UMANO" e hanno cercato di identificare un modello di io attorno al quale progettare la stesura dei diritti e doveri fondamentali.
In questo una grande importanza ha avuto il contributo di Lelio Basso, il quale ha teorizzato un "modello di io relazionale" anticipando di 30 anni la psicologia moderna.
Pertanto sebbene anche l'Art.1 e il 41 abbiano secondo me una grandissima portata, indico nell' Art. 3 quello più rivoluzionario. Si tratta a mio avviso del cuore della Costituzione Italiana.
In particolare il passaggio che recita:
" È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
Cosa si intende per " pieno sviluppo della persona umana"?
Citando il Prof. di Diritto Costituzionale Mauro Scardovelli:
" …Significa pieno sviluppo della consapevolezza, pieno sviluppo della coscienza etica universale, che ci rende esseri umani. Uomini e donne radicati nelle qualità dell'essere, o qualità dell'amore, o qualità della vita — gentilezza, gratitudine, generosità, empatia, compassione…— virtù che ci rendono esseri umani COMUNITARI, donativi, naturalmente socievoli, (…) A differenza degli inquinanti della mente — indifferenza, ingratitudine, competizione, invidia… "
Il dovere giuridico di tutelare le più importanti virtù umane come i Valori fondamentali e fondanti della Repubblica nasce non a caso in seguito alle tragedie delle guerre mondiali.
Per la prima volta un testo giuridico pone a presupposto della democrazia la armoniosità della relazione tra le persone, l'emancipazione dall'oppressione dai condizionamenti mentali, la capacità e la libertà di pensare in modo creativo e critico.
Potremmo pertanto affermare che la rivoluzione Costituzionale è, ancora prima che sociale o economica, di natura antropologica e spirituale.
La rivoluzione antropologica doveva incidere in particolare nel modo di fare politica, nel creare un clima di stima e di amicizia che predispone alla sintesi, al dibattito pacato e al superamento delle divergenze. E in secondo luogo nella capacità dei cittadini di esprimere una partecipazione consapevole alla vita politica.
Una rivoluzione promessa che è stata evidentemente disattesa e tradita in molti modi ma mai del tutto dimenticata.
Proprio di recente l'ex Vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, Prof. Paolo Maddalena ha dichiarato:
" Chi governa lo deve fare nell’interesse del popolo: per lo svolgimento della persona umana e per il progresso materiale e spirituale della società. Lo impongono gli articoli 3 e 4 della nostra Costituzione Repubblicana"
Segno che esiste ancora qualche giurista consapevole della meta ultima del dettato costituzionale.
Purtroppo la morte di Moro, che si apprestava a rendere obbligatorio l'insegnamento della Costituzione in tutte le scuole di ogni ordine e grado, ha costituito uno spartiacque drammatico sotto più di un aspetto. Ha segnato infatti l'abbandono del cammino costituzionale da parte della nostra classe politica, anzi l'inizio della regressione e della graduale disattuazione della carta. A partire proprio da quell'articolo 1 che fondava la Repubblica sul "lavoro" piuttosto che sul "capitale". Il perseguimento del progetto costituzionale che aveva portato l'Italia da paese in via di sviluppo a quinta potenza mondiale è stato colpevolmente messo da parte.
Pertanto, senza stare a soffermarsi sulle conseguenze economiche della disattuazione, abbiamo potuto osservare l'evoluzione della nostra società che è andata spostandosi gradualmente dai valori di “Comunità”, "Solidarietà sociale" e “Mutuo soccorso”, frutto dell'Art.3, verso nuovi valori moderni frutto del pensiero consumista: per esempio il valore della “Concorrenza”.
la dimensione della “Concorrenza” ha assunto maggiore importanza in tutti i sistemi sociali, dall’istruzione, all’economia, al lavoro e ha generato un aumento della competitività tra le persone. La nostra società insocievole, i conflitti apparentemente senza soluzione che dominano la politica, il comportamento criminale della finanza, sono tutti aspetti abbastanza evidenti (almeno per le persone di mezza età che hanno potuto seguire l'evolversi dei cambiamenti) di questa trasformazione. Una trasformazione che riguarda quindi anche il carattere e la psiche delle persone.
Oggigiorno la diminuzione del costo del lavoro, il precariato e la disoccupazione fanno in modo che tu percepisca i tuoi concittadini come competitori per cose che dovrebbero essere alla portata di tutti, una casa, un lavoro, la stabilità, una famiglia. Si indebolisce il concetto di comunità , si rafforza la sensazione di essere soli contro le avversità della vita in quanto singoli individui.
Non è un caso che lo sgretolarsi del concetto di COMUNITÀ e MUTUO SOCCORSO investa tutte le istituzioni che hanno nel loro Dna queste componenti come sindacati, ospedali e scuola pubblica. Tali istituzioni sono state sistematicamente demonizzate e attaccate dai media del pensiero consumista per oltre 30 anni in quanto portatrici dei valori costituzionali.
Dice a questo proposito il filosofo e linguista Noam Chomsky :
“Ai privati non piace l’istruzione pubblica, per diverse ragioni. La prima ha a che fare con il principio stesso su cui essa si fonda, che dal potere è percepito come una minaccia: il concetto di solidarietà…”
“…Ciò contrasta con la dottrina in base alla quale bisogna pensare solo a se stessi e non curarsi degli altri che restano indietro: il principio cardine del business”
“L’istruzione pubblica è una minaccia a un tale sistema di pensiero perché contribuisce a formare la solidarietà, la comunità, il sostegno reciproco”
Le cessioni di pezzi di terziario verso il settore privato vengono spesso motivate dal fatto che vi è troppa corruzione, ma cedendo al settore privato la nostra società non fa altro che velocizzare questo processo di progressiva individualizzazione a scapito del concetto di collettività. E come abbiamo visto il prezzo da pagare è stato molto caro anche in termini di vite umane.
Ancora Paolo Maddalena sulla stretta attualità della pandemia:
" Oggi abbiamo constatato, sulle bare delle molte vittime dell’infezione del Coronavirus, private anche dell’estremo saluto dei loro cari, quanto disdicevole sia stato quel pensiero egoistico e cinico, che ha indotto i nostri politici a “privatizzare” e a “tagliare le spese” persino della “Sanità pubblica”, e cioè di quanto di meglio c’era nel nostro Stato sociale, rendendola del tutto inadeguata ad affrontare l’attuale emergenza, nonostante l’eroica abnegazione, pagata sovente con la vita, dei nostri medici, infermieri e personale sanitario.
Ciò dovrebbe bastare per cambiare idea, per distruggere il male che si è annidato nell’immaginario collettivo, spingendo gli individui, con menzogne di ogni genere, verso una introvabile felicità consumista, foriera soltanto di noia e di disfacimento della persona umana. La speranza è che la tragedia che stiamo vivendo riesca ad aprire gli occhi di tutti su una realtà che il tracotante pensiero materialistico neoliberista ha tentato in tutti i modi di nascondere: il fatto che l’uomo è formato da materia e spirito e che soltanto nella forza dello spirito risiede la possibilità di un vero e duraturo riscatto. Se ciò avvenisse, si potrebbe assistere a una svolta epocale nella vita dell’umanità e alla resurrezione di quei valori fondanti sui quali poggia la vera serenità dell’animo umano "
Sono personalmente convinto della giustezza della Costituzione e cioè che non vi possa essere reale democrazia né un reale “progresso materiale” se esso non è accompagnato e guidato da un "progresso spirituale".
Purtroppo anche il migliore dei programmi politici ( come di recente è apparso sin troppo ovvio) se è portato avanti da una classe dirigente dalla psiche immersa nei valori del consumismo e della competizione è destinato a dare dei frutti avvelenati.
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chez-mimich · 4 years ago
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DELLE GENTILEZZA E DEL CORAGGIO. Non avevo mai pensato che gentilezza e coraggio potessero essere pensate come due facce della stessa medaglia. Nel mio immaginario ho sempre pensato che le persone gentili stessero da una parte con le loro buone maniere, la loro timidezza, il loro “savoir faire” e i coraggiosi da un’altra con i loro muscoli, le loro mascelle volitive e i loro tatuaggi. Ho smesso di pensarlo quando vidi la famosa foto di Charlie Cole, che ritraeva un uomo con in mano un sacchetto della spesa in Piazza Tienanmen che fermava, con gentilezza e coraggio, una fila di carri armati. Deve pensarla così anche Gianrico Carofiglio che nel suo prezioso e profondo “Della gentilezza e del coraggio”, espone e cerca di corroborare la tesi che la politica si possa fare con queste due rare doti umane. Lo fa attraverso i nove intensi capitoli attraverso i quali si sviluppa il libro, edito da Feltrinelli. Si parte dall’ascolto, come primario atto del rispetto del nostro “competitor” politico, sottolineando come l’atto dell’ascolto sia molto diverso da quello del sentire e richieda un grande grado di partecipazione all’altrui pensiero. Concetto in realtà non nuovo che tra gli altri sviluppò molto bene Paul Watzlawick in un suo celebre saggio, “Di bene in peggio”. Ma Carofiglio sembra giocare, non solo sul piano della psicologia e sociologia politica, ma anche su alcuni piani diversi, come il tentativo di demolire il luogo comune e la stupidità attraverso l’analisi dei vezzi linguistici (come nel bellissimo capitolo dedicato alla fallacia) del demagogo e del politico d’assalto, ma soprattutto con gli strumenti di un’analisi, anche piuttosto approfondita, della saggezza delle cosiddette arti marziali orientali. “Sconfiggere il nemico senza combattere è l’abilità suprema” dice Gichin Funakoshi, fondatore del karate moderno e la citazione, fatta propria da Carofiglio sembra pervadere, e anche sovrastare, tutte le altre argomentazioni. In fondo è proprio la neutralizzazione dell’aggressività e l’eliminazione o la riduzione della violenza e del conflitto ad essere la mossa principale della dialettica politica. Come è noto il pensiero di Carofiglio non è neutro o senza colore politico, tutt’altro, identificando nei populismi e nei sovranismi della destra contemporanea, il brodo di coltura della aggressività verbale della dialettica politica. In realtà l’aggressività verbale non è sempre e solo stata della destra, ma quel che è certo che in questi ultimi decenni, lo strumento principale con cui la destra in Italia e altrove ha portato avanti le proprie battaglie è sempre passata attraverso ad essa insieme alla costruzione di un nemico (quasi sempre immaginario) e alla demagogia. Il libro di Carofiglio, forse ingenuo nella finalità ultima, propone una dialettica diversa, basata su un rispetto vero e non di facciata, ma soprattutto sulla capacità di neutralizzazione della spirale della sopraffazione linguistica, attraverso l’esercizio di queste due grandi doti umane quali gentilezza e coraggio. Un esercizio difficile, ma fruttuoso, magari cominciando proprio dai social...
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onnarcissismdisorder · 6 years ago
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L’amore è uno stato dell’essere. L’amore è uno stato di coscienza.
Essenza dell’amore è convibrazione e risonanza, sintonia con l’altro e con il tutto. Sua evidenza sono le qualità dell’essere: consapevolezza e amorevole gentilezza, ascolto ed empatia, gioioso entusiasmo e humor, serenità e pace.
L’amore è compassione e cura, dolcezza e mitezza. L’amore è chiarezza, forza e leggerezza.
L’amore è benevolenza.
Non c’è amore degli altri senza amore di sé. Non c’è amore di sé senza amore degli altri.
L’amore è amore per la vita, per tutto ciò che esiste. L’amore è equanime, non crea confini, non separa. L’amore distingue, discerne, ma non giudica. L’amore è consapevolezza risanante.
L’amore non pretende, non si lamenta, non accusa. Non trova scuse, non si giustifica. Accetta sé e gli altri così come sono nel qui ed ora. Ascolta e convibra. Non pretende, non si impone, ma stimola e promuove crescita e realizzazione. Vede in sé e nell’altro la stessa scintilla divina, vede l’anima dietro il copione di superficie, e ad essa si affida.
L’amore non esclude, ma include. Attraverso l’amore la parte si riconnette con il tutto, e il tutto si manifesta nella parte. Io sono te, tu sei me. Non c’è più mio e tuo. Non ci sono interessi da difendere. Si è soddisfatti, in pace. L’amore è gratitudine e generosità.
Ogni volta che ci identifichiamo nella rabbia, nella tristezza o nella paura, ogni volta che ci percepiamo deboli e indifesi, ogni volta che ci sentiamo offesi, paurosi o preoccupati, perdiamo contatto con l’unità, con il tutto di cui siamo parte. In tal modo usciamo dallo stato di amore.
Ciò che separiamo nel mondo esterno, separiamo anche nel mondo interno. Quando odiamo una persona, quando cerchiamo di punirla e farle del male, in realtà stiamo distruggendo noi stessi. E’ come se combattessimo con il nostro stesso stomaco o con la nostra milza.
Quando litighiamo con un partner, un fratello, un figlio o un amico, quando manchiamo di rispetto, stiamo creando il nostro inferno sulla terra. Non serve chiedere aiuto. Nessuno potrà salvarci.
La malevolenza distrugge l’amore.
Le leggi dell’amore sono semplici e chiare. Sono scritte nella coscienza più profonda dell’uomo, nel nucleo divino che è in lui.
L’amore è forza vitale. La forza vitale è energia creativa. Nello stato di amore siamo connessi con il fiume della vita. Partecipiamo alla creazione, ne siamo elementi attivi.
Più amiamo, più siamo vivi, vibranti, coinvolti, entusiasti. Ci rinnoviamo, rinasciamo ad ogni istante. Viviamo immersi qui ed ora, accompagnati da stupore e incanto, perché riconosciamo la bellezza che emerge e permane come germoglio, anche nelle situazioni più negative e difficili. “Non entrerete nel regno dei cieli se non diventate come bambini”.
Rassegnazione, cinismo e disincanto sono segni di non amore. L’intellettuale freddo e distaccato, che ha la presunzione di conoscere più degli altri, in realtà vede solo in superficie e ignora ciò che è più importante: la rete pulsante che unisce tutti gli esseri. Senso di superiorità e altezzosità non possono proliferare in un cuore aperto.
Anche il malumore è incompatibile con l’amore, perché è frutto della pretesa che le cose siano diverse da come sono.
La comprensione profonda, l’intuizione, la visione chiara, sono manifestazioni naturali dello stato d’amore. Ci danno slancio, fiducia e coraggio. La confusione, l’annebbiamento, il dubbio, sono manifestazioni di non amore, di rottura della sintonia, di separatività. Ci rendono deboli, incerti, titubanti. “Guai ai tiepidi”, ha detto Gesù.
La mente egoica, in cui normalmente di identifichiamo, è frutto di separatività. Il suo modo di conoscere è disgiuntivo e separativo. Nasce dalla paura e dal giudizio ed alimenta giudizio e paura. Nasce dalla confusione, ed alimenta la confusione. Per ogni problema che risolve, altri cento ne crea, perché è lei stessa il problema.
La nostra cultura, fondata sulla mente egoica, sta sterminando foreste ed animali, dissipando risorse, distruggendo il pianeta. Sempre più produce rumore e bruttezza, miseria e povertà.
La mente egoica collettiva è l’organismo più pericoloso che sia mai vissuto sulla terra.
Amore è affidarsi a qualcosa di più grande: “Sia fatta la Tua volontà”. L’amore presuppone fede, fiducia, affidamento, abbandono e ascolto. E attraverso l’abbandono e l’ascolto, trova risonanza e gioia. La sua è un’energia morbida e dolce.
La mente egoica diffida e controlla. E’ limitata, egocentrata, attaccata ai suoi interessi. E’ attaccata a ciò che vuole. Pretende, s’impone. E’ dura, prepotente, rigida. Non convibra, non ascolta. Discute e litiga, non dialoga. Si lamenta, accusa. Resiste, combatte, e attraverso il conflitto trova sofferenza e distruzione. Perché ogni conflitto ha origine interiore: l’eterna battaglia tra mente egoica e scintilla divina. Più si impegna nella lotta, più produce sofferenza. La sua è un’energia aspra e dura.
Non ci può essere amore finché c’è identificazione nella mente egoica.
L’amore ha bisogno di calma e silenzio, raccoglimento e contemplazione. Senza silenzio interiore, non c’è spazio, né per sé, né per l’altro. Non c’è ascolto. Senza ascolto non c’è apertura e convibrazione. Non c’è musicalità e armonia. Non c’è comprensione e vera amicizia. Non ci può essere dialogo. L’altro, il diverso, sul quale proiettiamo la nostra ombra, diventa avversario o nemico. Nemici e conflitti esterni sono illusioni dell’Ego, che occultano ai nostri occhi la realtà dei conflitti interni. Per questo Gesù ha detto: “Non guardare la pagliuzza che è nell’occhio dell’altro ma la trave che è nel tuo”.
Preghiera e meditazione, contatto con la natura, con l’arte, con la bellezza, favoriscono l’amore. Fretta, rumore, agitazione e confusione, alimentano la separatività e la mente egoica.
Gran parte della psicologia occidentale, ignorando i fondamentali concetti di interessere e vacuità, favorendo l’illusione dell’io separato ed indipendente, condivide i presupposti separativi della nostra cultura. E’ una psicologia senz’anima, senza senso di totalità e appartenenza. Pertanto essa non confronta le radici profonde di individualismo e competizione, perché queste radici abitano al suo stesso interno. Per questa psicologia il conflitto è inestirpabile, perché inerente alla nostra natura umana: molteplice, asimmetrica, irriducibile alla pretesa di unità. Non rimane che riconoscerlo e conviverci, cercando qualcosa che ci accomuna nelle situazioni contingenti, volta per volta, abbandonando ogni sogno illusorio e pericoloso, che l’amore possa guidare le nostre vite. Il fatto che molti maestri siano riusciti a realizzare questo sogno, non ha per essa alcun significato. Come per la nostra medicina non ha alcun significato la remissione spontanea di malattie inguaribili.
Secondo le antiche tradizioni sapienziali le forze dell’amore spalancano il mondo del sacro, il mondo al di là della superficie e del non manifesto. “Ama Dio e il prossimo tuo come te stesso, ed entrerai nel regno dei cieli”.
Quando tali forze si ritirano, lasciano spazio a rassegnazione e cinismo. La modernità ha desacralizzato il mondo e ha desacralizzato l’uomo. L’uomo da fine è diventato mezzo. Anche la ragione è diventata ragione strumentale. Non c’è stata epoca storica in cui l’uomo ha lavorato tanto, e si è sentito così poco al sicuro e senza significato. Massimo obiettivo è soddisfare gli imperativi di sistema, ovvero del sistema finanziario ed economico, che lui stesso ha costruito, e che inesorabilmente lo porta alla guerra e alla distruzione dell’ambiente.
Ecco la gabbia di ferro entro la quale l’uomo moderno si trova. La chiave per uscirne è dentro di lui, nella sua capacità naturale di amare. Capacità che nel suo nucleo originario rimane intatta, in attesa di essere risvegliata, nonostante tutta la violenza accumulata e praticata nel mondo.
Mauro Scardovelli
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