#atteggiamento positivo
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ragazzoarcano · 10 months ago
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Non serve eliminare i pensieri sgradevoli facendo finta che non esistono, perché prima o poi tornerebbero a molestarci.
E’ utile invece sostituirli, dolcemente, poco per volta, con altri pensieri, aprendo il cuore verso un atteggiamento positivo, che ci permette di guardare oltre il limite dei nostri problemi, oltre la … barriera di nubi che ci separa dal Sole.
— Tuatha na Sidhe
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Il potere della gentilezza: un gesto che può cambiare il mondo. Recensione di Alessandria today
Viviamo in un’epoca in cui tutto sembra scorrere velocemente: impegni, responsabilità, obiettivi da raggiungere. Eppure, in mezzo a questa frenesia, c’è un valore che può fare la differenza: la gentilezza.
Viviamo in un’epoca in cui tutto sembra scorrere velocemente: impegni, responsabilità, obiettivi da raggiungere. Eppure, in mezzo a questa frenesia, c’è un valore che può fare la differenza: la gentilezza. Un gesto semplice, un sorriso, una parola di conforto possono cambiare non solo la giornata di qualcuno, ma anche la nostra percezione del mondo. Essere gentili non significa solo aiutare gli…
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divulgatoriseriali · 2 years ago
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Il potere del sano narcisismo: Coltivare una relazione positiva con se stessi
Il concetto di narcisismo spesso evoca immagini di eccessiva vanità e egoismo. Tuttavia, c’è una forma di narcisismo che può essere estremamente benefica: il “sano narcisismo”. Questo termine si riferisce a un’autostima e una consapevolezza di sé equilibrata, che ci permette di sviluppare una relazione positiva con noi stessi e di coltivare un senso di fiducia e benessere interiore. Continue…
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crazy-so-na-sega · 4 months ago
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"L'epoca in cui viviamo... è un'epoca in cui ogni atteggiamento positivo si è rivelato un fallimento. Credo, partiti, programmi di ogni tipo sono semplicemente falliti, uno dopo l'altro. L'unico "ismo" che si è giustificato è il pessimismo."
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George Orwell
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scritti-di-aliantis · 3 months ago
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(Foto: theperfectionjunkie)
Da molti anni ormai affronto con serenità d'animo chiunque e fronteggio qualsiasi situazione. Sicurezza di me stesso è la mia seconda natura. Non ho mai paura. No, non sono incosciente: semplicemente mi piace vivere e scoprire, crescere, risolvere, cambiare, rinnovare.
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Sempre con un atteggiamento positivo. Con i tuoi occhi però è molto diverso. Quello che provo per te è un sentimento spiazzante. È ingombrante, ma adoro averlo addosso. Mi fa un'ottima compagnia anche se non ci sei. Dio, se ti amo!
Aliantis
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(Foto: theperfectionjunkie)
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missviolet1847 · 6 months ago
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Un anno dopo la falsa libertà dell’indifferenza | il manifesto
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Pubblicato circa 12 ore fa
Edizione del 6 ottobre 2024
# Mario Ricciardi
«La storia conosce molti periodi di tempi bui in cui lo spazio pubblico è stato oscurato e il mondo è diventato così esposto al dubbio che le persone hanno cessato di chiedere alla politica niente altro se non che presti la dovuta attenzione ai loro interessi vitali e alla loro libertà personale. "
Sono parole di Hannah Arendt, scritte nel settembre del 1959, in occasione del conferimento del premio Lessing, ma rimangono attuali ancora oggi.
Le riflessioni di Arendt erano in parte ispirate dalla sua esperienza di ebrea apolide, sfuggita alla persecuzione nazista e alla Shoah, ma non avevano un carattere esclusivamente retrospettivo, e neppure riferito soltanto allo sterminio degli ebrei. L’oscuramento dello spazio pubblico cui allude Arendt è una condizione che deriva dall’impoverimento del tessuto connettivo da cui dipende la politica nel suo senso più nobile, che non la riduce al nudo uso della forza, ma si alimenta invece nel dialogo e nel confronto tra i cittadini di una repubblica.
Nei tempi bui il conflitto sociale, che è un fattore essenziale di una democrazia sana, perde il proprio carattere positivo, di espressione della pluralità delle opinioni e della parzialità delle verità che esse esprimono, e lascia il posto a contrapposizioni identitarie, e alla fuga dalla politica di ampi settori della popolazione, che si rifugiano nel culto esclusivo dei propri interessi e della propria libertà personale, priva di alcun collegamento con l’azione collettiva.
Chi si sente minacciato – i perseguitati, gli oppressi – cerca soltanto la compagnia di chi condivide lo stesso destino, e chi si trova invece in una condizione di relativa sicurezza vive sovente come un esiliato in patria, coltivando una visione individualista della vita e degli scopi che essa si prefigge. In una situazione del genere è inevitabile che si perda la sensibilità nei confronti delle ingiustizie che colpiscono gli altri, quelli che non appartengono alla nostra cerchia, e che si finisca per accettare come un fatto la prevalenza del forte sul debole.
In gioventù Arendt aveva conosciuto questo atteggiamento di acquiescenza nel modo in cui tanti tedeschi, persone in molti casi colte e ben educate, scelsero semplicemente di ignorare «la chiacchiera intollerabilmente stupida dei nazisti». Noi lo vediamo oggi nel modo in cui molti voltano lo sguardo dall’altra parte mentre c’è chi ripropone una visione suprematista e violenta dei “valori” della società occidentale, negando l’umanità delle vittime innocenti dei bombardamenti a Gaza e in Libano.
Un anno di guerra
A un anno dal 7 ottobre questa forma di cecità morale si manifesta nel ricordare la vittime dell’attacco di Hamas solo per tentare di giustificare la reazione, sproporzionata e illegale, del governo Netanyahu, e nel disinteresse nella sorte degli ostaggi israeliani, molti dei quali sono morti o rischiano di morire come “danni collaterali” di una guerra che potrebbe estendersi a tutto il Medio Oriente a servizio di un disegno politico di pura potenza.
Chi potrebbe permettersi di coltivare l’altruismo e l’apertura verso il prossimo rinuncia a farlo, lasciando il campo aperto a una guerra in cui tutti si considerano aggrediti, nessuno è in grado di riconoscere le ragioni altrui, ma una parte può mettere in campo una forza militare di gran lunga superiore, e non si fa alcuno scrupolo di usarla in modo indiscriminato, non per colpire il nemico, ma per punire un intero popolo. All’orizzonte c’è la concreta possibilità che si compia un genocidio, perpetrato dalle vittime di ieri che hanno scelto di farsi carnefici.
Dopo un anno persino chi ha criticato in modo più convinto le scelte del governo Netanyahu corre il rischio di soccombere al senso di impotenza, alla difficoltà che si incontra nel far sentire la propria voce di dissenso superando gli ostacoli e le intimidazioni provenienti da chi è convinto che lasciare mano libera all’uso indiscriminato della forza da parte di Israele soddisfi un “superiore” interesse strategico, e sia utile per puntellare una sempre più fragile egemonia.
Lasciare sole le vittime – i palestinesi, i libanesi, gli israeliani che hanno ancora il coraggio di opporsi alle scelte del proprio governo – è una tentazione ricorrente, per rifugiarsi nello spazio ristretto, ma per alcuni soddisfacente, del proprio interesse e della propria libertà. La lezione che ci trasmette Hannah Arendt e che, così facendo, ci stiamo incamminando sulla stessa strada percorsa nel secolo scorso dai tedeschi che scelsero di ignorare la «volgarità» nazista.
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ambrenoir · 2 months ago
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1. Avrai sempre problemi. Impara a goderti la vita mentre li risolvi.
2. Le persone non decidono il loro futuro, decidono le loro abitudini, e le loro abitudini determinano il loro futuro.
3. Nella vita puoi controllare solo due cose: il tuo impegno e il tuo atteggiamento.
4. Non chiederti come iniziare. Inizia, e poi chiediti come migliorare.
5. La felicità dipende meno dal piacere e più dal trovare un senso nella vita.
6. La vita diventa più difficile quando ti aspetti troppo dagli altri e poco da te stesso.
7. La vita diventa più semplice quando pretendi molto da te stesso e poco dagli altri. Poni standard elevati, ma mantieni basse aspettative.
8. La metà dei tuoi problemi esiste solo nella tua testa: a volte ingigantisci cose che in realtà sono piccole.
9. Non cercare scorciatoie o segreti: quello che ti serve è la costanza.
10. Non permettere a tre cose di controllare la tua vita: le persone, i soldi e il passato.
11. Ogni sfida, persino una tragedia, nasconde un’opportunità. Se impari a cercarla, puoi trasformare una situazione negativa in qualcosa di positivo o, almeno, trarne qualcosa di utile.
12. Sii grato ogni giorno, perché anche quando pensi di non avere nulla per cui ringraziare, la tua vita “normale” potrebbe essere il sogno di qualcun altro.
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canesenzafissadimora · 1 year ago
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La pazienza non è la capacità di aspettare,
ma la capacità di mantenere un atteggiamento positivo mentre aspetti.
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Joyce Meyer
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intotheclash · 1 year ago
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Non ho mai avuto una tendenza particolare a mantenere un atteggiamento ragionevole, forse semplicemente perché ragionevole non lo sono per niente, o forse dipende dal fatto che provo nei confronti degli atteggiamenti sani e ragionevoli una ripugnanza quasi fisica. Se e quando nella vita ho combinato qualcosa di cui vergognarmi, sono sempre state cose che ho combinato per voler essere ragionevole. No grazie, difendetemi dalla peste, dal tifo e dalla ragionevolezza, ragionevolezza sono i manifesti contro l'alcolismo e gli stati centralisti, ragionevolezza sono i preservativi e i televisori, ragionevolezza è la poesia al servizio di un ideale positivo, risparmiatemi per carità la ragionevolezza, con la mia vitalità sono in grado di sopportare più di chiunque altro, ma di ragionevolezza potrei morire entro una settimana della morte più triste che esista, la ragionevolezza liquida dentro di me tutto ciò che in me abbia un senso, la ragionevolezza mi priva della potenza, di qualsiasi potenza, da quella erotica a quella intellettuale. Mi si creda quindi quando dico che non è la ragionevolezza ciò che mi induce a pensare che se staremo insieme sarà in seguito a una riflessione veramente libera. Ma proprio perché non ho neanche un pizzico di questa oscura qualità così altamente stimata e riverita in questo mondo irrazionale, proprio per questo quindi non sono in grado di pormi alcun limite, non voglio pormelo. Non è parte del mio mondo. Se sento il Tuo bacio, voglio essere baciata ancora e penso che vada bene così.
(Jana Cerna)
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sisif-o · 7 months ago
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per la prima volta nella mia carriera scolastica ed universitaria ho perseguito l'obiettivo a discapito del voto
non so se sia positivo o negativo, ma è sicuramente un atteggiamento contrario rispetto a quello che ho sempre attuato
sono uscito da uno schema consolidato e cristallizzato, per me è un evento
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altrovemanonqui · 9 months ago
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Autonomia differenziata.
Sono confusa.
Cerco di fare un ragionamento critico. Da chi ha vissuto gran parte della sua vita al sud. In Calabria. Regione affosssta da sempre da bilanci disastrosi…con servizi essenziali spesso inesistenti o qualitativamente scarsi…sanità , istruzione, infrastrutture, trasporti.
Faccio ovviamente un discorso in generale… ma per 4 mesi all anno anche giù da noi avere l acqua corrente è un lusso, da noi per avere un’assistenza sanitaria adeguata devi essere sicura di conoscere qualcuno, per spostarsi da un posto all altro se non hai la macchina devi immaginarti un viaggio della speranza anche solo per 30km.
Ovvio che ci sono delle realtà diverse, delle eccellenze, ma sono rare. Sono oasi in sterminate aree desertiche.
E’ lì che più che mai si fa la lotta tra poveri.
Eh si…solidarietà, il sole, il mare, la genuinità…ma anche l’ignoranza(quella terribile culturale), il pregiudizio, il vittimismo, la poverta, quel pensiero e quell atteggiamento che ricorda tanto la mafia…
Ci sono paesi dove non si vota più…e realtà dove il voto è un diritto mascherato da favore. Ci sono realtà che sono riuscite a progredire certo…ma nascondono, credetemi, una profonda pochezza d animo e di intenti. Poche sono le amministrazioni indipendenti che si sforzano di lavorare bene per il bene comune. Tantissimi hanno richiesto e ottenuto i fondi del pnrr ma sapete per cosa sono stati usati? Per servizi fittizi, per informatizzare comuni che non hanno nemmeno un pc, o un impiegato che sappia usarli, per siti fantasmi di comuni che poi non hanno nemmeno un link o una sezione operativa. Soldi finiti nelle tasche di amministrazioni che sui cittadini non hanno avuto alcun riscontro positivo. In nessun ambito.
Allora cavolo! Mi chiedo se ad alcuni amministratori non serva ancora di più una strattonata! Lo spauracchio del taglio fondi per diventare buoni amministratori della cosa pubblica anche con poco. Con quel che c è. Senza sprechi, mazzette, favori…uno scossone!
Deleterio sicuramente ma forse inevitabile per non dar seguito a questo modus operandi ormai consolidato.
Credetemi è triste pensare che non ci sia un riscatto per tutti. Ed è forse impensabile che possa essere così…ma anni e anni e anni e anni di amministrazioni deleterie hanno ridotto parte del sud Italia realtà irrecuperabili.
Sono confusa. Credetemi. Mi faccio domande. E ho paura che certe cose non cambino mai. Perché la gente non cambia, non si informa, non si fa le domande giuste…
L autonomia può cambiare qualcosa? In meglio? In peggio? Cosa può davvero far cambiare qualcosa…
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the-other-part-of-m3 · 18 days ago
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Oggi sole
Sarà una giornata lunga (tanto per cambiare)
Dai cazzo dai (atteggiamento 51% positivo)
Caffè preso
Virgin Radio online modalità On
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principessa-6 · 9 months ago
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Non serve eliminare i pensieri sgradevoli facendo finta che non esistono.
E’ utile invece sostituirli poco per volta, aprendo il cuore verso un atteggiamento positivo, che ci permette di guardare oltre il limite dei nostri problemi...🤍 💛 🤍
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lunamagicablu · 8 months ago
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Il successo e l’insuccesso sono la diretta conseguenza del vostro abituale modo di pensare. Quale di questi pensieri predomina in voi: il successo o l’insuccesso? Se il vostro consueto atteggiamento mentale è negativo, uno sporadico pensiero positivo non sarà sufficiente ad attirare il successo. Se invece è costruttivo, raggiungerete la meta, anche se vi sembra di essere avvolti dalle tenebre. Paramhansa Yogananda art by_cahira63_ ************************** Success and failure are the direct result of your habitual way of thinking. Which of these thoughts predominates in you: success or failure? If your habitual mental attitude is negative, an occasional positive thought will not be enough to attract success. If, on the other hand, it is constructive, you will reach the goal, even if you feel as if you are enveloped in darkness. Paramhansa Yogananda art by_cahira63_ 
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darktimemachinechaos · 5 months ago
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S: Speranza O: Ottimismo F: Forza I: Intelligenza A: Amore
E: Empatia V: Vitalità R: Resilienza A: Autenticità L: Libertà
Questo acronimo riflette qualità positive e significative, associate al mio nome.
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"Sembrare" non vuol dire "essere": affinché qualcosa abbia un reale valore in una discussione serve un riscontro (una prova che tale questione esista); diversamente, non possiamo essere tenuti in considerazione 😊
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Grazie mille ! 🥰 Effettivamente un taglio corto oltre ad esprimere al meglio le fattezze di un viso è anche più pratico da gestire: un colpo di spazzola, un po' di piastra, e sei pronta al mattino o per uscire la sera. Il mio parrucchiere di fiducia ha saputo darmi il consiglio migliore, dopo anni di capelli lunghi.
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Eccomi! Sono su questo social per farmi conoscere ! 😊
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Ma grazie ! Gentilissimo ! 😊
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😂😅 Purtroppo la cioccolata è un alimento vietato nella mia dieta, perché mi rovina la pelle del viso; invidio chi può mangiarla senza effetti collaterali.😂😅
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Le intelligenze artificiali non sono ancora presenti su Threads, ma probabilmente a breve sarà necessario integrarle per far fronte alla grande esigenza maschile di poter dialogare, in pubblico e in privato, con "una donna su misura alle rispettive alte esigenze sessuali e basse attitudini mentali", dato che nella realtà una donna intelligente non si confronterebbe mai con uomini di scarso valore; le intelligenze artificiali, invece, possono farlo, poiché non hanno nulla da perdere a riguardo.
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Tento di consolarti in merito con la massima gentilezza; il lato positivo di questo essere "in vendita sui social" può essere così sfruttato: maggiori saranno i tuoi (nostri, in senso lato) contributi costruttivi, maggiormente gli algoritmi si modelleranno per offrire contributi costruttivi.
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Se l'algoritmo di Threads mi permetterà di restare a lungo qui, pubblicherò a breve qui anche dei cruciverba (il tempo di ricopiarli da carta a file) che mi piace creare in proprio; se no, ho altri account disponibili: potrai trovarmi su Pinterest, Bluesky, Wordpress, Tumblr, X ed anche Telegram (sui miei post ho seminato i link per seguirmi). Ti ringrazio per tutti i complimenti che mi fai ! 😊
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Su Threads (e altri social simili), non troviamo solo donne ma anche uomini che postano le proprie foto: non possiamo criticare tale atteggiamento poiché ogni persona ha diritto di fare ciò che vuole con il proprio account; possiamo solo sperare che ne ricavino maggior soddisfazione possibile, senza ripercussioni negative sulla psiche 😊
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Grazie mille per i tuoi cortesissimi complimenti e per il tuo gentile consiglio ! 😊 Non possiamo piacere a tutti, poiché ogni persona è diversa e quindi ha necessità diverse; l'unica cosa che posso fare è accettare i commenti negativi sulla mia persona e/o ciò che rendo pubblico con la massima calma, senza diventare astiosa - è un po' difficile, ma ci provo 😊 Mi è già stato risposto qui che io non esisterei nella realtà: mi rende triste, certo!, ma non posso farci niente.
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Ti ringrazio ! ��️ Il tuo è uno fra i più bei complimenti ricevuti questa mattina aprendo Threads - complimento, anche il tuo, che mi rende migliore la giornata; auguro pertanto un'ottima giornata anche a te! 😘
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Il problema esistente sui social (su tutti i social, non solo Threads o Instagram o Facebook) è che non puoi essere presa/preso minimamente sul serio se non pubblichi con nome, cognome e foto reali (se non fornisci concretezza a chi ti scrive e al social stesso): accetto pertanto questo compromesso, dato che a me piace soprattutto scrivere e vorrei essere presa sul serio quando mi esprimo 😊
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susieporta · 2 years ago
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Mi sono sbagliata su molte cose e il momento in cui è successo è stato la mia salvezza.
I miei errori mi hanno salvata.
Ogni volta che ho commesso uno sbaglio di valutazione o un errore di fiducia, ho dato spazio al Distruttore di agire.
Freud lo chiamava Istinto di Morte.
Io lo chiamo il Distruttore.
Il Distruttore è uno degli archetipi più potenti, perché permette di cambiare: è la parte interna con cui mettiamo fine alle cose che non vanno più bene per noi.
Se non sai attivare il Distruttore in modo funzionale, succede che rimani a consumarti in una situazione che ti logora.
Il Distruttore esiste e se ne frega del pensiero positivo, de “la vita è bella”, dell’ “amore per sempre” e dell’ottimismo ad ogni costo.
Il Distruttore produce le guerre e tutti quegli eventi scellerati più o meno tragici causati dall’uomo di ogni tempo o storia.
Ma più in fondo, il Distruttore sta dentro ciascuno di noi, che ci piaccia o no.
Io ho un Distruttore dentro e ce l’hai anche tu.
Bisogna onorarlo e saperci fare con Lui.
Perché il Distruttore agisce e il suo lavoro è distruggere.
Se lavora bene, fa marcire il seme per permettere al germoglio di nascere, rompe i legami con i nostri genitori e con le persone che per un tempo ci fanno da guida, ma poi “anche basta”, quando è tempo di prendere il volo.
Il Distruttore è il garante della nostra possibilità di separarci, di diventare cioè emotivamente indipendenti.
Le separazioni del Distruttore, quando lo facciamo lavorare bene, non causano danni eccessivi: di solito si tratta di un dolore momentaneo finalizzato ad una trasformazione.
Se non lo usiamo bene, invece, il Distruttore può essere davvero dannoso, come d’altronde ogni cosa: pure l’amore diventa dannoso quando non è governato da un atteggiamento sano.
L’amore è insano quando diventa manipolazione, possesso, controllo.
Il Distruttore è insano quando agisce non per trasformare, ma per eliminare.
E non importa che lo faccia dentro di te o fuori.
Il risultato è un deserto in cui scarseggiano acqua e cibo e di deserto… si muore.
Lo puoi agire abusando di tv, sostanze, social, sport, cibo, pensieri negativi, emozioni come odio, invidia, rancore.
Lo puoi agire abusando delle relazioni, permettendo a qualcun altro di distruggerti o trasformandoti nel manipolatore di turno.
Insomma, non importa come lo fai.
Se non impari a governare questa parte così potente di te, finisce che a finire sei tu.
Se impari ad usarla, se impari a mettere distanza da te, a distinguere, a separare, allora inizierai a fiorire.
Io prendo sempre esempio da Cenerentola e Psiche, due che di separazioni e Distruttori se ne intendono: entrambe nelle loro storie superano la prova di dover separare mucchi enormi di lenticchie e semi per tipologia, una prova impossibile a prima vista, proprio come quando ci troviamo ingarbugliati in mezzo a mille pensieri e il cuore batte e ti chiedi se ce la farai da sola e compili liste infinite di buoni motivi per andartene, ma anche per restare.
Cenerentola e Psiche riescono a separare le lenticchie l’una e i semi l’altra e devono farlo prima, come la prima di altre prove, per poter arrivare a costruire il loro amore sano.
Se non impari a distinguere il vero dal falso, quello che è tuo da ciò che non lo è, le tue scelte da quelle altrui, i tuoi valori da quelli degli altri, non puoi maturare e costruire relazioni sane.
Ti auguro di separare i tuoi semi ogni giorno.
Di fare del Distruttore il tuo alleato.
Di sederti la paura accanto e andare verso gli altri senza tralasciare mai nessuna parte di te.
Meriti di restare intero, intera."
Manuela Toto
Trovi il mio libro SOTTO LE SCALE: PAROLE PER LiINDIPENDENZA EMOTIVA
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