#futuro economico
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Manovra Governo 2025: Gli Obiettivi di Crescita a Rischio secondo la Banca d'Italia
Le previsioni della Banca d'Italia sulla manovra del governo 2025 evidenziano preoccupazioni sulla crescita economica e sui principali obiettivi fissati.
Le previsioni della Banca d’Italia sulla manovra del governo 2025 evidenziano preoccupazioni sulla crescita economica e sui principali obiettivi fissati. La manovra economica del Governo per il 2025 ha sollevato discussioni e preoccupazioni, soprattutto alla luce delle recenti dichiarazioni della Banca d’Italia. In un quadro economico globale in continua evoluzione, la banca centrale italiana ha…
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fitnessitaliano · 1 year ago
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Finanza Comportamentale e Benessere della Società
L’importanza del denaro nella vita delle persone è indiscutibile. Tuttavia, la finanza comportamentale ci insegna che le decisioni finanziarie non sono sempre razionali e sono influenzate da emozioni e pregiudizi . In questo articolo, esploreremo come la finanza comportamentale può aiutare a migliorare il benessere finanziario individuale e collettivo. Cos’è la Finanza Comportamentale? La…
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primepaginequotidiani · 9 days ago
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PRIMA PAGINA La Provincia di Oggi venerdì, 17 gennaio 2025
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3nding · 2 months ago
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Fate figli (sani)
Da quando siamo diventati genitori e dalla pandemia abbiamo annullato diversi viaggi senza possibilità di recuperare un centesimo. Alcune volte è successo perché il futuro erede stesse male. È una realtà a cui mi sono dovuto abituare non avendo mai in precedenza in tutta la mia vita adulta annullato o perso un mezzo di trasporto per un viaggio. Ma più che il giramento di maroni economico, ciò che fa più incazzare è prendere consapevolezza che lo Stato che vuole che si facciano figli (non vorrete mica abortire eh? che il Papa poi piange) li vuole anche sani. Perché se devono avere qualche problema deve essere un problema grave con cui FORSE vi riconoscono qualche spicciolo e servizio - la variabile è in che parte d'Italia viviate. Se invece si tratta di qualcosa non particolarmente grave sono cazzi vostri. Sono cazzi vostri le visite d'urgenza, le giornate di lavoro perse, le baby sitter se non avete parenti a disposizione, i medicinali non mutuabili. Magari siete in due genitori a far fronte alla situazione, ma foste separati/divorziati/vedovi? Sono - nuovamente - come avrete intuito ulteriori cazzi vostri. Qui la giornata è iniziata alle 6:30 con malanni ed è finita alle 19:30 quando il futuro erede si è addormentato. Nel frattempo un non stop di mail di lavoro, necessità del pupo, attenzioni, cure, medicinali, faccende domestiche, giochi e libri per tenerlo impegnato e su di morale, videochiamate con la mamma. Della lista delle cose "da fare" che mi ero segnato ne ho fatte due di cui una era UNA DOCCIA.
Questo post non è un invito a non fare figli, non è un elogio della eugenetica, è un granitico dito medio all'ipocrisia di uno Stato che ti dice di fare figli e a quanti non avendo figli dicono che essere genitori è una cosa facile/bella/naturale etc.
Sì, stocazzo.
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abr · 2 months ago
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Siamo il secondo paese industriale europeo, subito dopo la Germania. Ma gli italiani non lo sanno.
In alcuni settori d’eccellenza (la meccatronica e la robotica, la chimica fine, la farmaceutica d’alta specialità, le componentistica auto, la cantieristica navale da diporto, etc.) abbiamo posizioni da primato internazionale, ma per gran parte della nostra opinione pubblica è innanzitutto il turismo ad assicurare la ricchezza dei territori.
Siamo tra i cinque maggiori paesi esportatori del mondo, proprio grazie all’industria e a quella meccanica in prima linea, ma i cittadini per il futuro confidano negli alberghi e nelle opportunità del commercio, nello shopping.
“Dissonanza cognitiva” è il nome di questo fenomeno, un’opinione che fa a pugni con la realtà di fatti e dati. Detta in altri termini, l’Italia non sa bene chi è e come si produce la sua ricchezza e dunque non ha una fondata idea di dove andare.
L’industria scivola ai margini dell’immaginario collettivo, occupa un ruolo periferico nella rappresentazione sociale dello sviluppo. (...)
Ecco il punto: l’Europa può continuare a restare ancorata ai suoi valori e alla sua cultura civile se mantiene una forza industriale di peso e respiro globale. (...) E se dunque investe sulle nuove tecnologie (infrastrutture, ricerca, processi di conoscenza e formazione) e sull’impiego ben strutturato e guidato dell’Intelligenza Artificiale (...).
Serve insistere sull’industria, insomma, (per) evitare il precipizio indicato alcune settimane fa dal “Financial Times”: perdere la sfida competitiva con Usa e Cina e ridursi a essere “il Grand Hotel dei ricchi e potenti del mondo”. Un luogo di storica eleganza. Ma privo di peso e potere. Incapace di decidere sul suo futuro. (...)
Viene da lontano, questo fenomeno di sottovalutazione del peso industriale. Da una diffusa cultura anti-impresa, ostile al mercato, alla fabbrica ma anche alla tecnologia e alla scienza (...). Da una disattenzione culturale verso i fenomeni del lavoro industriale, (...) da un’opinione pubblica incline ai luoghi comuni anti-industriali e segnata da un evidente deficit informativo. E da una tendenza, ben radicata in ambienti economici ed accademici, a insistere sul tramonto dell’industria alla fine del Novecento, per cedere il passo al “terziario avanzato” e alla finanza.
Dati e fatti, soprattutto dopo la Grande Crisi finanziaria del 2008, hanno smentito queste false costruzioni di un immaginario distorto e ridato invece importanza all’economia reale. E l’Italia è cresciuta, più e meglio di altre aree europee, negli anni post Covid, proprio grazie al suo “orgoglio industriale”, investendo, innovando, (...) facendone un asset di competitività e di qualità sui mercati.
Eccola, dunque, la realtà dell’Italia industriale ad alta tecnologia e sofisticata qualità (...), per evitare che la mancata conoscenza dell’Italia industriale alimenti quelle disattenzioni, quelle false percezioni della realtà che contribuirebbero ai rischi di declino economico e dunque sociale e civile del nostro Paese. 
Se ne accorge finalmente anche l'informazione dei finti sapientoni (e fa autocritica pur senza dirlo): https://www.huffingtonpost.it/blog/2024/11/18/news/litalia_e_un_grande_paese_industriale_ma_gli_italiani_non_lo_sanno_e_preferiscono_pensare_al_turismo-17751079/
In realtà manco l'Huff Post dei sapientoni sa che in quanto a export stiamo gareggiando col Giappone e, tolta l'Olanda che non esporta quasi nulla di suo ma lucra sull'in-out di Rotterdam da e verso la Cermania, saremmo sul podio MONDIALE delle bilance commerciali attive. Grazie alle industrie citate ma non solo, grazie anche alle altre eccellenze italiane: MODA & LUSSO, FOOD&BEVERAGE.
Ovviamente l'articolo è stato qui depurato , solita profilassi antibatterica, da false devianze riguardo "svolte green necessarie", no non lo sono anzi rappresentano un freno a mano tirato, verso "grazie alle politiche europee di Draghi", no è un liquidatore fallimentare, e tutti quei "ci vuole più politica per guidare" da dirigisti socialisti: non servono affatto, tutto questo è successo proprio GRAZIE alla distrazione della politica dirigista pre e post covid.
Ah e manca anche l'indicazione fondamentale: ma quale Trump, ma basta con 'ste ridicole scuse - btw, se riaprisse il mercato russo facendo finire la guerra dei Biden, decolleremmo ancora di più e dei dazi ce ne fregieremmo alla grande..
Per evitare che il declino si accompagni al degrado sociale in atto per via dei migranti (la manodopera dequalificata e a basso costo fa calare i salari quindi i consumi, oltre a far soppravvivere aziende decotte e terziario arretrato), la spada di Damocle per l'industria italiana è evitare il crollo economico della Cermania, nostro primo mercato. Ma quale Draghi, è necessario la facciano immediatamente finita con tutto 'sto verde elettrico.
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b0ringasfuck · 10 days ago
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HONESHTAAAA: è merito di Trump se c'è la tregua in Palestina, Biden CATTIVO
e altre varie sfumature di rossobrunismo.
I governi in Israele (ma anche in Italia) non stanno in piedi senza il consenso americano, un consenso indipendente dal presidente che è un fantoccio prevalentemente a uso interno. Fuori dalla nostra bolla "occidentale" si sa chi permette questo massacro.
Prova ne è per esempio che Meloni è diventata magicamente atlantista e anti-putiniana appena eletta. Salvini che non conta un cazzo, e infatti i suoi deliri putiniani continuano, come le sparate sull'età pensionabile senza che le politiche di governo cambino, è utile per giocarsi la carta "verginità" al prossimo giro.
La disaffezione dalla politica attiva, voto incluso, ha come conseguenza che quando un presidente (o un Parlamento FWIW) viene eletto, è stato deciso prima delle elezioni e comunque poco cambia tra scelta A e scelta B. More on this later [*].
L'estrema destra israeliana è semplicemente funzionale alla stessa gente che veramente decide i destini "democratici" di Israele. Utili coglioni. È chiaro che se ti sei guadagnato un pubblico di assassini dementi non hai bisogno che la sua "rappresentanza" sia particolarmente svegia. E man mano che questo pubblico di disagiati cresce... fino per dire a superare il 30% come da noi... poi ti trovi una classe politica di nutellari col rutto.
Qua ti rivolgi a una platea di dementi al grido di "porti chiusi", ma nessuno di chi decide le sorti delle elezioni ha intenzione di "chiudere i porti", se c'è qualcuno che anche tra i burattini che ci troviamo al governo che ci crede veramente, è perchè purtroppo non c'è bisogno di gente particolarmente sveglia per truffare una fetta consistente di elettorato.
Per carità, le aspirazioni della classe dirigente sono quelle di avere una rappresentanza politica di coglioni fascisti. Ti costano meno, fanno il loro lavoro e riducono il rischio che prendano il tuo posto.
A me va benissimo che vi stia sul culo il PD come i Democratici. Sono quelli che stanno tirando la volata ai fasci...
Ma proprio in quest'ottica non si può leggere il fatto che la tregua sia arrivata con Trump come merito di un'amministrazione di fasci e a discredito dei "meno fasci".
Si può leggere come una cordata di fasci e "meno fasci" nella direzione di diventare ancora più fasci.
Per dire, in Italia, la classe dirigente ha interesse a far sparire da domani il PD? Proprio sparire... NO. C'è bisogno di qualcuno che si pigli le colpe delle politiche fallimentari degli ultimi decenni, e questo qualcuno per l'interesse della classe dirigente del paese deve per forza essere più a "sinistra" di qualche cosa d'altro, per rinfrancare l'idea che la colpa è delle idee di sinistra.
Peccato che nonostante la "sinistra" si faccia sempre più destra, inanelliamo più fallimenti di prima, non c'è stata affatto una ripresa del potere d'acquisto, un miglioramento dei servizi, un aumento della competitività... né da noi né in qualsiasi altro posto dove s'è riproposta la stessa dinamica (il blairismo, la SPD con il piano Hartz, Macron...) L'unica che va relativamente meglio è la Spagna e per un po' l'Est Europa con le carrettate di soldi che ha preso dal resto degli europei per diventare il terzista a basso costo di chi quei soldi glie li ha dati.
La classe dirigente aspira a un futuro senza il PD, senza nessuna opposizione? SI. Basta vedere la parabola del PCI negli ultimi 30 anni. Aspira anche ad avere una rappresentanza politica di coglioni fascisti.
Ci potrà arrivare? È veramente per loro il sistema più economico e funzionale per governare? Boh. [citazioni di Huxley e Orwell e bla bla bla].
Gli US aspirano a fare del medio oriente una colonia? SI.
Se siete convinti che la miglior strategia per la classe dirigente americana per rendere il medio oriente una colonia fosse quella di continuare a bombardare la Palestina indiscriminatamente... vi siete sostanzialmente arresi all'idea di avere un "nemico" invincibile che non ha nemmeno bisogno di arrivare a compromessi.
Israele è bravissimo a fare la vittima e ancor di più la sua estrema destra che si è lamentata delle pressioni di Trump e Trump è bravissimo a fare grandi sparate e non mantenere le promesse.
Se c'era la necessità di far credere che si sarebbero interrotti i bombardamenti indiscriminati sulla Palestina, qual miglior momento che il passaggio da un presidente all'altro? Tra i diversi side effect positivi per la classe dirigente: ulteriore polarizazione tra le fan base di fascio e "meno fascio".
Hey guarda... sono migliore di te... sono "meno fascio". Lavoro per la desindacalizzazione, odio gli scioperi, mi piacciono "ordine und disciplinen, ma "meno" e mica sono un ANARCO-INSURREZIONALISTA KOMUNISHTA come te che scioperi e non posso andare al centro commerciale... bla bla bla... È merito di Biden se c'è la tregua.
Hey guarda... sono superfascio... e porto la paaaace.
Verità: nessuno dei 2 1 schieramenti era interessato alla pace. Ma ci si sposterà ancora un po' più a destra.
Questo POV non inficia il fatto che le amministrazioni democratiche siano costituite da FdM.
Dare il merito a Trump per la tregua invece è rossobrunismo... è la strategia del "tanto peggio, tanto meglio".
AUGURISSIMI a far campagna elettorale per i fasci dicendosi di "sinistra".
[*] la differenza è sempre più piccola, ma se nemmeno voi percepite la differenza tra dire apertamente che so che i gay vadano sterminati e non dirlo, si fa passare l'idea che sia OK che i gay vengano sterminati. Non è una bella strada da intraprendere a passo di corsa solo per sostenere che eh signora mia A è UGUALE a B, è tutto un magna magna.
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mezzopieno-news · 8 months ago
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INVENTATA LA BATTERIA CHE NON SI DEVE PIÙ RICARICARE
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Un gruppo di ricercatori sudcoreani ha sviluppato una batteria semipermanente di nuova generazione che non richiede ricarica, basata su celle betavoltaiche.
Questa nuova tecnologia è un dispositivo che genera energia quando gli elettroni dei raggi beta emessi da radioisotopi (ad esempio carbonio, nichel e idrogeno) colpiscono un semiconduttore. Uno dei maggiori vantaggi delle celle betavoltaiche è che queste possono generare energia da sole senza richiedere fonti di alimentazione esterne né sostituzioni e hanno una durata di vita quasi illimitata. Invece di utilizzare costosi materiali semiconduttori, il team del Daegu Gyeongbuk Institute of Science & Technology ha utilizzato il colorante N719 che appartiene al gruppo del rutenio, il radioisotopo 14, l’acido citrico e il biossido di titanio, materiali molto economici e ad alta efficienza. I raggi beta, che costituiscono la principale fonte di energia delle cellule betavoltaiche, non sono pericolosi per il corpo umano e sono altamente stabili.
Il professor Su-il In del DGIST ha affermato: “Abbiamo sviluppato con successo un nuovo tipo di cella betavoltaica basata su un colorante economico. Condurremo ricerche sulla progettazione e sulla produzione di massa di batterie nucleari per rendere la tecnologia commercializzabile in futuro”. Il gruppo di ricercatori prevede che questa tecnologia verrà utilizzata nel mercato in molti campi come quelli dello spazio, della mobilità, dell’assistenza sanitaria, veicoli elettrici e droni e che potrà diventare una delle tecnologie fondamentali per guidare la crescita futura della Corea, aiutando il paese a raggiungere una leadership mondiale.
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Fonte: Daegu Gyeongbuk Institute of Science & Technology; foto di Pixabay
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curiositasmundi · 4 months ago
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Gli americani gli hanno riempito i magazzini di bombe ed Israele sparge morte e distruzione anche tra i civili libanesi. Si tratterebbe di “escalation per la de-escalation” a sentire gli strateghi di Tel Aviv. E cioè vorrebbero spaventare gli Hezbollah in modo da convincerli a smettere di colpire il Nord della Galilea e permettere agli sfollati israeliani di tornare a casa. Questo mentre è un anno che Nasrallah ripete che se Israele sigla un cessate il fuoco a Gaza, anche loro si adeguerebbero. Ma figurarsi. Netanyahu ed i suoi complici non hanno interrotto il genocidio a Gaza nemmeno per un giorno ed hanno boicottato ogni accordo con Hamas. Accettare la proposta di Nasrallah e senza aver raggiunto nessuno obiettivo militare a Gaza se non una bieca vendetta, sarebbe stata una doppia e gravissima sconfitta per loro. Israele poi tradizionalmente non tratta. O fai come dicono loro o ti aggrediscono finché non cedi. Fasciosionismo che conoscono benissimo i palestinesi. Per gli israeliani compromesso è sinonimo di sconfitta, non vogliono abbassarsi al livello di gente che ritengono inferiore e che per loro dovrebbe giusto sparire dalla circolazione. E chiunque osi mettersi di mezzo è un antisemita o un terrorista a prescindere. Ma il problema lungo il confine tra Israele e Libano è oggettivo con Hezbollah che ha la possibilità di colpire anche in futuro. Israele vuole una fascia di sicurezza tra l’altro prevista da una risoluzione ONU a seguito della guerra del 2006 e mai applicata, col mistero di cosa ci faccia il contingente italiano da quelle parti. Ma dato che Netanyahu ed i suoi complici sono dei bugiardi patologici, i bombardamenti e gli attacchi terroristici delle radioline in Libano, potrebbero in realtà essere l’ennesimo tentativo di escalation e basta. Provocare cioè gli Hezbollah in modo che una loro reazione veemente convinca gli americani ad entrare direttamente nel conflitto. Del resto bombardare a tappeto dal cielo non è servito a sconfiggere Hamas, figuriamoci Hezbollah enormemente più addestrato, equipaggiato e sparso su un territorio molto più vasto. Difficile poi pensare che gli Hezbollah non abbiamo previsto gli ormai classici bombardamenti israeliani in decenni che si preparano. Finora Libano ed Iran hanno calibrato le loro reazioni per evitare un conflitto regionale, sanno che è il sogno di Netanyahu che ha paura e pure fretta. Senza gli americani è spacciato ed è a fine corsa. Anche l’attacco di terra israeliano sembra improbabile o comunque tenuto come ultima opzione, gli analisti militari ritengono gli Hezbollah nettamente superiori sul loro terreno soprattutto rispetto ad un esercito israeliano stremato ed impegnato su più fronti. [...] Quello che doveva essere il paradiso degli ebrei si è trasformato nel loro inferno. Lo stato israeliano non è in grado di garantire nemmeno la basilare sicurezza e stabilità che ha storicamente promesso ai coloni. E dopo un anno di guerra, è in ginocchio. A livello politico, sociale, economico e se lo diventasse anche a livello militare rischia la fine. Stanotte son suonate le sirene in Galilea con oltre un milione di israeliani rinchiusi nei bunker, ulteriori sfollati e attacchi di panico. La guerra più lunga e devastante di tutta la sua storia e senza nessuna prospettiva politica all’orizzonte. Stanno cocciutamente ripetendo le solite fallimentari ricette militari da decenni. A Gaza, nei Territori Occupati e anche in Libano. Coi problemi che si aggravano invece di risolversi ed un paese mai stato così debole ed isolato. Eppure insistono a voler imporre la propria volontà con la violenza come quando sono sbarcati. Insistono a rifiutare di trattare gli altri alla pari e negoziare. Non riescono a capire che l’unica vera soluzione strategica è la pace.
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gregor-samsung · 1 year ago
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“ La Guerra fredda aveva un senso. Fu una guerra ideologica in cui il vincitore, verosimilmente, avrebbe imposto al nemico sconfitto, per usare parole ormai screditate dal troppo uso, la propria filosofia e i propri valori. Può sembrare retorico, ma vi era in quello scontro fra giganti una certa nobiltà. Due grandi idee – la dittatura del proletariato e il capitalismo democratico – offrivano al mondo due strade diverse verso un futuro migliore. Le due diverse prospettive hanno creato speranze, attese, impegno e sacrifici che non sarebbe giusto ignorare. Oggi ogni traccia di nobiltà è scomparsa. Il comunismo è fallito e, come accade sempre in queste circostanze, la memoria collettiva ricorda soltanto le sue pagine peggiori: i massacri della fase rivoluzionaria, la fame ucraina, la persecuzione del clero, le purghe, i gulag, il lavoro coatto, i popoli trasferiti con la forza da una regione all’altra. La democrazia capitalista non è in migliori condizioni. Il trasferimento del potere economico dai produttori di beni ai produttori di denaro ha enormemente allargato il divario fra gli immensamente ricchi e i drammaticamente poveri. Il denaro governa le campagne elettorali. Le grandi piaghe della prima metà del Novecento – nazionalismo, militarismo, razzismo – si sono nuovamente aperte. Il linguaggio della competizione politica è diventato becero e volgare. Le convention americane sono diventate un circo equestre in cui i candidati esibiscono i muscoli della loro retorica. Il meritato riposo e un busto nel Pantheon della nazione, che attendevano gli uomini di Stato alla fine della loro carriera politica, sono stati sostituiti da posti nei consigli d’amministrazione, laute consulenze e conferenze generosamente retribuite (come i 225.000 dollari pagati da Goldman Sachs a Hillary Clinton per un dibattito dopo i suoi quattro anni al Dipartimento di Stato). Anziché affidarsi a leader saggi e prudenti, molti popoli sembrano preferire i demagoghi, i tribuni della plebe, i caudillos. Anche Putin appartiene per molti aspetti a un club frequentato da Erdoğan, Al Sisi, Orbán, Jaroslaw Kaczyński, Bibi Netanyahu, Xi Jinping, Lukašenko, per non parlare dei loro numerosi cugini in Africa e in Asia. Ma ha anche altre caratteristiche.
Deve governare un enorme spazio geografico popolato da una moltitudine di gruppi nazionali e religiosi. È il leader di un grande Paese che ha interessi legittimi e ambizioni comprensibili. È responsabile di una potenza che è anche un tassello indispensabile per l’amministrazione di un mondo caotico e pericoloso. Possiamo deplorare molti aspetti del suo carattere e della sua politica. Ma vedo sempre meno persone in Occidente che abbiano il diritto di impartirgli lezioni di democrazia. Occorrono 541 giorni per formare un governo in Belgio. Occorrono due elezioni politiche a distanza di sei mesi per formare un governo in Spagna. Occorrono tre commissioni bicamerali e due riforme costituzionali approvate dal Parlamento, ma sottoposte a referendum popolare, per cercare di modificare la costituzione in Italia. Nell’Unione Europea sono sempre più numerosi i cittadini che invocano il ritorno alle sovranità nazionali, ma in alcuni Stati nazionali (Belgio, Gran Bretagna, Spagna) la sovranità nazionale è contestata da regioni che chiedono il diritto di secessione. Mi chiedo: la democrazia è ancora un modello virtuoso che l’Europa delle democrazie malate e gli Stati Uniti delle sciagurate avventure mediorientali e del nuovo razzismo hanno il diritto di proporre alla Russia? “
Sergio Romano, Putin e la ricostruzione della grande Russia, Longanesi, 2016¹. [Libro elettronico]
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ross-nekochan · 7 months ago
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Qua stiamo tutti a dare la colpa ai vecchi per la deriva razzista, autoritaria, filofascista, omofoba dell'Italia e del mondo in generale, quando poi con CHIUNQUE io parli della mia generazione o anche più piccolo, io quello che provo è solo sconforto.
I due ragazzi italiani che sono qui di 24 e 25 anni sono palesemente omofobi (d'altronde lo è anche mio fratello che ha quasi la mia stessa età) tanto che ogni volta che si nominano i gay pare che perdano loro stessi punti di mascolinità e specialmente uno fa spesso discorsi proprio di mascolinità tossica tipo "se sei maturo abbastanza vienimi a fare questi discorsi in faccia da uomo a uomo".
Ho appena parlato di politica con un inglese e un americano e praticamente sto ragazzo inglese ha votato "leave" al referendum per Brexit perché l'immigrazione in UK è fuori controllo e ha sottolineato:"Gli immigrati che vengono dell'Italia o dalla Francia sono okay ma per esempio quelli dalla Romania no", quando gli ho fatto notare che è razzismo, lui ha accampato per lo più scuse perché ridendo e scherzando, ha realizzato che lo fosse davvero. L'americano che al nominare la Palestina ha detto che scrolla e che quando vede quelle battaglie in cui si chiede al governo americano di fare qualcosa per fermare questo massacro lui fa che tanto nemmeno vota più. Quanto meno l'ho visto molto più aperto rispetto ai temi dell'immigrazione e dell'integrazione.
In un contesto del genere, ma quale fiducia nel futuro e nell'essere umano io posso avere? Ma l'istruzione e il pensiero critico dove cazzo stanno? Perché rimane segregato nei circoli dell'Accademia? È più giusto indottrinare la gente oppure lasciare che la gente si istruisca da sola come accade adesso? Anche se in realtà il modello economico neoliberista ci ha imposto di scegliere tra usare il tempo per campare o per studiare e quindi se hai tempo per fare entrambe bene, sei un privilegiato, sennò schiavo sei e ignorante rimani.
Ma quale futuro, quale progresso?? Io vedo solo la terza guerra mondiale e devo dire la verità? Non vedo l'ora, ci sta bene perché siamo veramente delle grandissime teste di cazzo.
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pier-carlo-universe · 7 days ago
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Trump e il divieto di TikTok: un ordine esecutivo in arrivo per ritardare la decisione. Un nuovo capitolo nella battaglia tra politica e tecnologia negli Stati Uniti
L’applicazione TikTok, di proprietà della società cinese ByteDance, è da tempo al centro di un dibattito politico e di sicurezza nazionale negli Stati Uniti.
La questione TikTok negli Stati Uniti.L’applicazione TikTok, di proprietà della società cinese ByteDance, è da tempo al centro di un dibattito politico e di sicurezza nazionale negli Stati Uniti. L’ex presidente Donald Trump aveva espresso preoccupazioni sul fatto che i dati raccolti dall’app potessero essere condivisi con il governo cinese, mettendo a rischio la privacy dei cittadini…
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falcemartello · 2 years ago
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Dietro la transizione verde di Ursula von der Leyen
Il 15 Maggio Ursula Von der Leyen durante la conferenza intitolata "The Beyond Growth Conference",  di fronte a un pubblico rapito, si è espressa in questo modo: 
“In primo luogo, quando la pandemia ci ha colpito, il nostro piano di ripresa, NextGenerationEU, si è concentrato non solo sul riavvio delle nostre attività economiche dopo i blocchi, ma anche sulla  trasformazione del nostro modello economico.  Con una spinta alla decarbonizzazione di industrie, energia e trasporti. Con un'enfasi sulle competenze digitali e sull'infrastruttura digitale. Oltre alla crescita, NextGenerationEU  si prende cura del  futuro della prossima generazione “
Sebbene formulato in un linguaggio accuratamente codificato, questo discorso è un'ammissione piuttosto franca che ciò che questi governi occidentali hanno sottoposto alle loro popolazioni dal 2020 riguardava una cosa:  il controllo, costringendo tutti noi a vivere vite sacrificate e meno prospere sotto il giogo di un regime autoritario. Nel 2020, la logica di tutto ciò era COVID-19; oggi, la logica è il cambiamento climatico.
Questo ricorda e conferma molto la storia ambientalista delle UN negli anni '80 e gli obiettivi per la costituzione di un governo mondiale  che "si prende cura" della nostra salute e del nostro futuro. Un governo nelle cui mani consegnare con fiducia la nostra libertà.
(Fortunato Nardelli)
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anchesetuttinoino · 1 month ago
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Oggi le imprese rispondono solo alle logiche delle rendite e dei dividendi
Dedicate qualche minuto alla lettura dell’articolo di Alberto Baviera sul mondo del lavoro e dell’economia in Italia. E’ un’intervista a trecentosessanta gradi a Luigino Bruni, economista e storico del pensiero economico, docente alla Lumsa, direttore scientifico di “The Economy of Francesco” e presidente della Scuola di Economia civile. Spunti di riflessione interessanti sul futuro che vogliamo…
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3nding · 23 days ago
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Cronache ddomestiche
Futuro erede che gioca con una confezione di cialda del caffè : "E QUESTO È IBUPROFENE!! C'È ANCHE GUSTO AL LATTEEH!
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Mia moglie: "Finiamo tutto quell'Aperol??" Io: "NON CAPISCO SE IL TUO È UN COMMENTO, UNA DOMANDA O UNA SFIDA!"
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Mia moglie: "Ho messo il programma ECO. Significa economico?" Me: "Ecologico?"
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Sig.ra 3nding "Dobbiamo andare in via sauar.." Me: "Sauar? Sauro? Nazario Sauro?" Lei: "No, sauar qualcosa..guarda" Me: "SUOR NAZARENA"
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abr · 9 months ago
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Ah beh, allora sarebbe selezione naturale: i più defi non si riproducono e lasciano ecospazi ai più svegli, tutt' appuost' allora. Grazie cattocommie in duplice cupio dissolvi, sia come catto che come commie, rilanciatori asettici e catatonici di "studi" del caz e pure antireligiosi.
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fridagentileschi · 1 year ago
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CHE BELLA L'ITALIA PRIMA DEL 68
L'Italia era nell'occidente l'enfant prodige. Era un paese ottimista, dove si lavorava e col lavoro era arrivato il miracolo economico. Si esportava e le aziende andavano a gonfie vele. Non c'era terrorismo e pochissima criminalita'. La lira poneva le basi dell'oscar delle monete. La posta veniva recapitata tre volte al giorno, gli ospedali funzionavano, nelle scuole si studiava non tanto quanto in passato ma ancora abbastanza. Il cinema distraeva e produceva tantissimi film l'anno, i teatri erano pieni, si costruivano case e strade...il futuro non era un problema.
Poi e' venuto il trionfo di chi giudicava Einaudi un vieto reazionario, Scelba un aguzzino, il profitto un crimine, il lavoro una schiavitu', il terrorismo una sacrosanta protesta, il terrorismo palestinese a cui si apri' la porta e di li all'islam, l'assenteismo un diritto: ed e' venuta l'Italia della paura, degli ospedali indecenti, delle universita' con il 27 politico, della cassa integrazione, della produzione calante, dell'inflazione, cattivo cinema, dei sequestri, degli attentati. La scomparsa del merito, dell'autorita', dell'educazione e del decoro. Il 68 e' stato l'inizio di un incubo mai finito che ha imprigionato la cultura nell'ideologia, ha eliminato il dissenso, Al momento esso e' rappresentato dal birignao buonista, multiculturalista. Perche' questo e' il bello, anzi il brutto, il pensiero reducista non si evolve. Cambia, si trasforma. Come i figli di papa' annoiati che fecero il 68 con gli eskimo e oggi sono in giacca e cravatta. Perche' i reazionari di allora non erano gli operai a cui e' stata tolta la scena ma erano di estrazione borghese, attratti dal culto della violenza per la violenza. Volevano cancellare l'eccellenza ovunque la trovassero. Ecco i risultati della chirurgia intellettuale della sinistra: un popolo di analfabeti, e di analfabeti di ritorno dove le pagelle sono state sostituite dalla tessera di partito. Generazioni di ignoranti, eterni bambini, incapaci di farsi educare e di educare. Un'infanzia eterna. Ma quando finisce il 68?
( articoli di Indro Montanelli, Mario Cervi e Roberto Gervaso)
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