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Manovra Governo 2025: Gli Obiettivi di Crescita a Rischio secondo la Banca d'Italia
Le previsioni della Banca d'Italia sulla manovra del governo 2025 evidenziano preoccupazioni sulla crescita economica e sui principali obiettivi fissati.
Le previsioni della Banca d’Italia sulla manovra del governo 2025 evidenziano preoccupazioni sulla crescita economica e sui principali obiettivi fissati. La manovra economica del Governo per il 2025 ha sollevato discussioni e preoccupazioni, soprattutto alla luce delle recenti dichiarazioni della Banca d’Italia. In un quadro economico globale in continua evoluzione, la banca centrale italiana ha…
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🎙️Dal briefing di Maria Zakharova, Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Esteri della Federazione Russa (16 ottobre 2024)
In merito al rifiuto dell'Italia di rilasciare i visti alla delegazione russa al 75° Congresso Astronautico Internazionale
In questi giorni l'Italia ha preso una decisione che non può essere considerata tra le sue migliori.
Dal 14 al 18 ottobre 2024 si svolge a Milano il 75° Congresso Astronautico Internazionale. Si tratta di una delle piattaforme più autorevoli al mondo per lo scambio di opinioni e la discussione sulle prospettive di sviluppo dell'industria spaziale. L'evento, organizzato dalla Federazione Astronautica Internazionale, riunisce ogni anno oltre 5.000 partecipanti: leader di agenzie spaziali, cosmonauti, scienziati ed esperti provenienti da diversi Paesi. L’Agenzia statale per le Attività Spaziali “Roscosmos” e alcuni enti dell'industria spaziale e missilistica russa sono membri permanenti della Federazione dal 1993 e ogni anno versano le quote associative al suo bilancio. Rappresentanti della Russia sono stati ripetutamente eletti negli organi direttivi della Federazione.
❗️Quest'anno, una prestigiosa delegazione russa, guidata da Yurij Borisov, Direttore Generale di Roscosmos, aveva previsto di partecipare al Congresso di Milano. La delegazione è stata invitata ufficialmente dal Presidente della Federazione Astronautica Internazionale (che, tra l'altro, è cittadino statunitense, ma questo non gli ha impedito di agire nel quadro delle norme e delle regole approvate nella sua Federazione) nonché dal Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana. Nonostante questo, nonostante l’appartenenza a pieno titolo della Russia alla Federazione, nonostante l'assenza di debiti finanziari e di altro tipo, nonostante siano state espletate le formalità necessarie, tra cui il pagamento delle quote di partecipazione, delle spese di volo e di soggiorno, secondo voi cosa è successo? Il governo italiano ha negato il visto ai delegati russi.
So bene che l'Italia è una grande potenza spaziale, in grado, probabilmente, di supplire all'assenza della delegazione russa. Anche se molti non ne sono convinti. Ma pensateci: se al nostro Paese, che ha dato un contributo inestimabile all'esplorazione dello spazio e lo ha proclamato zona franca da contrapposizioni e competizione senza scrupoli, ma ambito di esplorazione pacifica, non viene permesso dall’Italia di partecipare a conferenze ed eventi dedicati allo spazio, chi viene derubato dal governo del paese ospitante? Chi viene penalizzato? […]
❗️Siamo indignati per l'ennesima mossa ostile delle autorità italiane. Inoltre, è vergognoso che Roma si occupi di queste cose. Ancora una volta l'Italia ha totalmente disatteso gli obblighi di un Paese ospitante un grande evento internazionale. Consideriamo la decisione di rifiutare il visto d'ingresso alla delegazione russa illegittima e ingiustificata. La riteniamo un’altra manifestazione della linea russofoba dell'attuale leadership italiana. La decisione di Roma è assolutamente in contrasto con gli scopi e gli obiettivi della Federazione, mina le basi della cooperazione internazionale nell'esplorazione e nello sviluppo pacifico dello spazio e infligge un altro colpo alle relazioni russo-italiane che, a causa delle azioni della leadership italiana, stanno vivendo la crisi più profonda dalla fine della Seconda guerra mondiale.
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"Il potere logora chi non ce l'ha"
1. disse Andreotti riprendendo un aforisma di Charles Maurice de Tayllerand. Mentre, com'è noto, "Sovrano (cioè l'effettivo titolare del potere) è colui che decide sullo stato di eccezione, nel senso che decide che sussiste lo stato di eccezione e, secondariamente, che decide cosa si debba fare per superarlo" (Karl Schmitt, Teologia politica). 2. Sempre Schmitt (ibidem): "lo Stato (oggi, precisamente, l'entità, non statuale ma "sovranazionale", che decide sullo stato di eccezione e come superarlo) precede logicamente e cronologicamente l'ordinamento giuridico, e se il diritto ha bisogno dell'autorità per venire ad esistenza, perché è la decisione dell'autorità che crea il diritto, l'autorità non ha bisogno del diritto per venire ad esistenza, perché l'autorità fonda la propria esistenza in se stessa, nella potenza del potere politico". 2.1. In sostanza: "l'autorità dimostra di non aver bisogno di diritto per creare diritto", cioè il diritto che viene effettivamente applicato è quello del "più forte". 3. Ora cosa sono le regol€ di bilancio dell'eurozona se non uno stato di eccezione a tempo indefinito e "a risoluzione impossibile", poiché esse stesse precludono l'unica soluzione di una crescita adeguata? Cosa sono, tali regol€, se non una pura riaffermazione della propria più forte autorità, in special modo, da quando le si considera implicitamente prevalenti sui principi fondamentali della Costituzione, proprio allorché si nega una gerarchia tra i "valori" della Costituzione, con la giustificazione schmittiana (!) di volerne evitare la (misteriosa)"tirannia"? Cosa altro possono essere, se si dimentica, in ogni ragionamento giuridico, (ma pure economico) che dalla Costituzione soltanto deriva l'adesione e il mantenimento in effetto dei trattati UE? 4. Quale autorità può ormai vantare la Costituzione, se viene "riletta" come una fonte che, di fatto (cioè per pura logica di incontestabile "forza", al di fuori di ogni cosciente richiamo alla gerarchia delle fonti), è abrogabile/disapplicabile ad opera di qualsiasi livello e fonte di diritto UE, in particolare rifiutando di porsi un problema di comprensione sia del paradigma politico-economico ordo-liberale dei trattati, sia del modello socio-economico della Costituzione? 5. E dunque, quale potere, autolegittimantesi sull'autorità effettiva, rimane alle istituzioni nazionali, una volta private della "forza" pre-giuridica costituita dall'agire del Potere Costituente del 1948 (sostituito dall'adesione a dei trattati ratificati con mera legge ordinaria)? 6. Questa realtà sociologica, di puri rapporti di forza, spiega "andreottianamente" (ovvero, a la Tayllerand) il costante e prevedibile logorio cui sono soggette le autorità politiche nazionali. 7. Queste, una volta private del potere di decidere sullo stato di eccezione - ciò che in effetti presuppone l'autorità effettiva, che si manifesta, prima di tutto nel potere di emettere moneta, di decidere sul livello del bilancio statale, di decidere su fini fondamentali del popolo, fondati sull'autorità della Costituzione -, accettano e subiscono, costantemente, lo stato di eccezione dichiarato dalle regole UE (il quale, in pratica, vige dal 1991). 8. Tale stato di eccezione, essenzialmente, è una conseguenza del modo in cui viene considerato, d'autorità (vincolo esterno dei trattati), il debito pubblico nazionale. La sua considerazione secondo un indice numerico del tutto arbitrario, rapportato al PIL annuale, unito, in modo coessenziale, al divieto di garanzia da parte di una banca centrale nazionale, è il fulcro dell'autorità dei trattati. 9. Tale "considerazione" costituisce infatti, in un modo inizialmente e, tutt'ora per lo più, non avvertito dal popolo italiano, il presupposto per un perenne stato di eccezione. E quindi per la ri-dislocazione, al di fuori dalla Nazione e dalle sue istituzioni costituzionali, della titolarità dell'autorità e della sovranità effettive.
-LucianoBarraCaraccio
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LIBERO E IL CARO AFFITTI
Proteste degli studenti in tenda contro il caro affitti.
Titolo di Libero: "Fatevi il mazzo, non la tenda".
È un giornale talmente sensibile che;
ai poveri dice "diventate ricchi",
ai disoccupati dice "lavorate invece di bighellonare",
ai depressi dice "siate allegri invece di fare la solita lagna",
agli anziani dice "tornate al lavoro invece di pesare sul bilancio statale",
ai malati dice "guarite invece di occupare posti letto negli ospedali". [L'Ideota]
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Scontro tra auto lungo la Statale 115: quattro feriti, tra cui un bambino Quattro feriti, tra cui un bambino, è il bilancio di un incidente stradale che si è verificato,... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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Chase Russell, il candidato libertario di cui nessuno parla e che prenderà il 2% dei voti (ma almeno in America gli elettori hanno un'alternativa)
Chase Russell Oliver, nato il 16 agosto 1985 a Nashville, Tennessee, è il candidato del Partito Libertario per le elezioni presidenziali statunitensi del 2024. Esponente dell'ala sinistra del partito libertario, viene descritto come un "libertario pro-armi, pro-riforma della polizia e pro-choice, Oliver è noto per il suo attivismo contro la militarizzazione della polizia e per i diritti LGBTQ+.
Posizioni politiche di Chase Oliver:
Aborto: Pro-choice, ma contrario al finanziamento pubblico degli aborti.
Cambiamento climatico: Sostiene che il mercato libero troverà soluzioni per il cambiamento climatico, quindi è contro tutte le sovvenzioni e gli incentivi "green".
Riforma della giustizia penale: Vuole abolire l'immunità qualificata per le forze dell'ordine e la pena di morte.
Economia: Sostiene il libero scambio e un bilancio federale equilibrato.
Istruzione: Propone di abolire il Dipartimento dell'Istruzione degli Stati Uniti e di aumentare le scelte educative a livello statale.
Riforma elettorale: Sostiene il voto a scelta rank (ranked-choice voting) per migliorare le elezioni.
Affari esteri: È contrario agli aiuti militari a Israele e Ucraina e chiede la chiusura delle basi militari americane all'estero.
Diritti delle armi: Sostiene i diritti di possesso di armi e si oppone ai divieti su accessori come i bump stock.
Sanità: Critica l'Affordable Care Act e desidera ridurre il Medicare per i più giovani.
Immigrazione: Favorisce un sistema di immigrazione modello "Ellis Island" e un percorso verso la cittadinanza per gli immigrati non documentati.
Diritti LGBTQ+: Si oppone all'interferenza del governo nelle decisioni sanitarie transgender e sostiene i diritti LGBTQ+.
Privacy e libertà civili: Vuole abolire la TSA e abrogare il Patriot Act.
Sicurezza sociale: Descrive la sicurezza sociale come un "schema Ponzi" e desidera la sua eliminazione per i più giovani.
Guerra alla droga: Sostiene la legalizzazione della marijuana e la decriminalizzazione di tutte le droghe.
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Tragico incidente nel Salernitano: moto si scontra con auto. Morti l'uomo e la donna in sella al mezzo, un ferito grave È di due morti e un ferito grave il bilancio di un incidente è avvenuto nel pomeriggio di sabato 24 agosto sulla statale 18, nei pressi dello svincolo di Capaccio Paestum, in provincia di Salerno. Le vittime sono un uomo di 48 anni ed una donna che viaggiavano in sella ad una moto, morti a causa delle gravi ferite riportate nell'impatto. Ferito gravemente e trasportato in elisoccorso all'ospedale di Salerno anche un uomo che era alla guida di una delle altre due vetture rimaste coinvolte nell'incidente. Non è stato ancora possibile identificare una delle due vittime in quanto è in corso il recupero del corpo, sbalzato fuori dalla carreggiata. La strada è stata provvisoriamente chiusa – e il traffico deviato – per consentire i rilievi e le operazioni di soccorso. Sull'incidente indagano i carabinieri della compagnia di Agropoli.
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Grave Incidente sulla Bifernina: Scontro Tra Furgone e Mezzo di Polizia Penitenziaria, Poliziotto Ferito Trasportato al Cardarelli
Questa mattina, intorno alle 11.30, un grave incidente ha avuto luogo sulla Strada Statale 87 Bifernina, all’altezza del bivio per Lucito. L’incidente ha coinvolto un furgone ed un mezzo della Polizia Penitenziaria, entrambi distrutti a seguito di un violento scontro. Il bilancio dell’incidente, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, è di un ferito. La persona coinvolta, un Agente di…
#.it#agente#agenti#alsippe#anppe#asppe#autonoma#autonomo#bifernina#bivio#carabinieri#carcere#cardarelli#cgil#cisl#cnpp#comunica#comunicato#comunicato stampa#consippe#CORPO#cosp#DEL#della#detenuti#DI#facebook#ferito#fsa#fuoco
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Incidente choc, distrutta una famiglia: morti marito, moglie e cognata. Grave il figlio 19enne
[[{“value”:” Bilancio pesantissimo per un incidente verificatosi oggi pomeriggio, 23 giugno, sulla Statale 106 all’altezza di Locri, in… L’articolo Incidente choc, distrutta una famiglia: morti marito, moglie e cognata. Grave il figlio 19enne proviene da Notizie 24 ore. “}]] Read More [[{“value”:”Bilancio pesantissimo per un incidente verificatosi oggi pomeriggio, 23 giugno, sulla Statale 106…
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Report Economist, la Cina ha paura del gas Russo
Perché la Cina non può risollevare il gas russo. La Russia avrà sempre difficoltà a reindirizzare i 180 miliardi di metri cubi di gas che vendeva all'Europa, e che la Cina non può assorbire. L'approfondimento dell'Economist. Quando i leader russi hanno interrotto la maggior parte delle forniture di gas del Paese all’UE nel 2022, hanno pensato di essere furbi. I prezzi sono immediatamente saliti, consentendo alla Russia di guadagnare di più nonostante i minori volumi di esportazione. Nel frattempo, l’Europa, che nel 2021 acquistava il 40% del gas dalla Russia, si è preparata ad affrontare inflazione e blackout. Eppure, due anni dopo, grazie agli inverni miti e alle enormi importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dall���America, i serbatoi di gas dell’Europa sono più pieni che mai. E Gazprom, il gigante russo del gas di proprietà statale, non riesce a realizzare alcun profitto. La Russia avrà sempre difficoltà a reindirizzare i 180 miliardi di metri cubi (bcm) di gas, pari all’80% delle sue esportazioni totali di combustibile nel 2021, che un tempo vendeva all’Europa. Il Paese non ha un equivalente di Nord Stream, un condotto verso la Germania, che gli permetta di convogliare il gas verso clienti altrove. Mancano anche gli impianti per raffreddare il carburante a -160°C e le navi cisterna specializzate necessarie per il trasporto del GNL. Fino a poco tempo fa, questo era solo un fastidio minore. Tra il 2018 e il 2023 solo il 20% del contributo totale delle esportazioni di idrocarburi al bilancio russo proviene dal gas e, nonostante le sanzioni, la Russia continua a vendere molto petrolio a un buon prezzo. La Russia ha bisogno di denaro
Ma mentre il conflitto si protrae, il Cremlino ha bisogno di denaro per mantenere in funzione la sua macchina da guerra. I prezzi elevati del petrolio non dureranno per sempre. La capacità produttiva mondiale supera la domanda globale; solo i tagli alla produzione da parte dei produttori del Golfo e degli alleati, tra cui la Russia, mantengono i mercati in tensione. La carenza di fondi e di attrezzature sta ostacolando gli sforzi della Russia per esplorare nuovi giacimenti. La domanda globale potrebbe ridursi ulteriormente negli anni a venire. L’Agenzia Internazionale dell’Energia, un’agenzia di previsione ufficiale, prevede un picco nel corso di questo decennio, con l’avvio della transizione verde. Al contrario, la maggior parte dei previsori prevede che la domanda di gas, un combustibile più pulito, continuerà a salire. Per la Russia, tutto ciò rende importante il rilancio delle vendite di gas. Purtroppo, le esportazioni verso l’Europa, che rappresentano ancora la metà dei 140 miliardi di metri cubi esportati dal Paese l’anno scorso, si ridurranno anche quest’anno. In teoria, la Russia ha due opzioni: costruire gasdotti verso altri luoghi o mettere il turbo alle esportazioni di GNL. Il Siberian Express La Russia sta già utilizzando maggiormente Power of Siberia, un gasdotto che collega i giacimenti di gas orientali, che non hanno mai servito l’Europa, alla Cina. Entro il 2025 le consegne potrebbero raggiungere i 38 miliardi di metri cubi, rispetto ai 10 del 2020; un’estensione potrebbe portare altri 10 miliardi di metri cubi all’anno entro il 2029. Ma a cambiare le carte in tavola sarebbe Power of Siberia 2, una linea proposta dall’ovest della Russia alla Cina che porterebbe 50 miliardi di metri cubi all’anno entro il 2029. Per quella data, si prevede che la domanda cinese raggiungerà i 600 miliardi di metri cubi, rispetto ai 390 miliardi dell’anno scorso. La Russia spera di fornirne un sesto. Il problema è che la Cina non è sicura di volere davvero Power of Siberia 2. Ossessionati dalla sicurezza energetica, i suoi leader cercano da tempo di limitare la dipendenza da un singolo esportatore di combustibile. Le trattative con la Russia per il progetto sono in fase di stallo, con disaccordi che permangono sui termini cruciali del contratto, dal finanziamento al prezzo del gas. Anche se completato, il progetto potrebbe offrire alla Russia un affare scadente. La Cina manterrà altre fonti di gas, a partire dall’Asia centrale. Gazprom, invece, dipenderà da un unico acquirente. Sergey Vakulenko, ex dirigente dell’azienda petrolifera, sostiene che la Cina potrebbe semplicemente aspettare fino al 2025-26, quando entrerà sul mercato una vasta fornitura di GNL dall’America e dal Qatar, prima di imporre condizioni terribili. Il ministero dell’Economia russo prevede già che il prezzo delle sue esportazioni di gas verso la Cina sarà in media di 257 dollari al metro cubo nel 2027, rispetto ai 320 dollari dei flussi verso gli altri clienti europei. Il progetto comporterebbe anche altri rischi. Per recuperare l’investimento, Gazprom dovrebbe far funzionare il tubo a pieno ritmo per almeno 20 anni. In linea di principio, ciò è realizzabile. Nel processo di decarbonizzazione, la Cina ha spazio per ridurre il consumo di carbone, il combustibile più economico e più sporco, continuando a utilizzare il gas. Ma una ripresa economica potrebbe spingere la Cina ad aumentare ulteriormente la sua capacità di energia rinnovabile, nel qual caso potrebbe abbandonare il gas prima. Oppure la sua economia potrebbe andare peggio del previsto, spingendola a tornare al carbone. La scommessa del gas liquefatto Il sovradimensionamento della produzione di GNL – la seconda opzione della Russia – sembra una scommessa un po’ più sicura. Una volta su una nave, il carburante può essere spedito ovunque. E il GNL russo può competere con quello proveniente da altri paesi. Il gas che la Russia alimenta i suoi principali terminali di liquefazione è più economico di qualsiasi altro esportatore, ad eccezione del Qatar, e la liquefazione funziona bene al freddo. La Russia punta a incrementare le esportazioni di GNL a 100 milioni di tonnellate entro il 2030, pari a 138 miliardi di metri cubi di gas, rispetto ai 31 milioni dello scorso anno. Prevede che la sua quota di mercato raggiungerà il 20% entro il 2030, rispetto all’attuale 8%. Ma questo obiettivo potrebbe essere ambizioso. I nuovi impianti di GNL e le strutture di trasporto necessitano di beni occidentali che le sanzioni hanno reso inafferrabili. Gli investitori giapponesi nell’Arctic Lng 2, il progetto di punta della Russia, si sono ritirati; quelli cinesi hanno chiesto all’America una deroga alle sanzioni che difficilmente verrà concessa. Per colmare il divario, la Russia sta elargendo sussidi a Novatek, la sua più grande azienda di GNL, e sta sviluppando tecnologie interne. Per far emergere un’industria del gas autarchica ci vorrà del tempo. L’Arctic Lng 2, che inizialmente avrebbe dovuto iniziare le consegne entro il primo trimestre del 2024, ha sospeso la produzione il mese scorso. La società di consulenza Rystad Energy prevede che la produzione russa di GNL raggiungerà solo 40 milioni di tonnellate entro il 2035, circa 100 milioni in meno rispetto alle ambizioni del Cremlino. Trovare acquirenti sarà difficile. Anne-Sophie Corbeau della Columbia University ritiene che la Russia dovrà vendere ai Paesi più poveri, offrendo contratti generosi. Questa serie di difficoltà significa che la Russia non sarà in grado di recuperare gran parte delle entrate che un tempo guadagnava dall’Europa. Con l’avanzare della transizione verde, gli esperti ritengono che l’età dell’oro del gas durerà al massimo un paio di decenni. Le sanzioni occidentali e gli errori russi non impediranno la guerra in Ucraina. Ma stanno infliggendo un duro colpo al futuro della Russia come principale fornitore di energia. (Estratto dalla rassegna stampa di eprcomunicazione) Read the full article
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Auto contro camion a Vandoies, 2 feriti
E’ di due feriti gravi il bilancio di un incidente stradale tra un camion e una macchina avvenuto ieri sera sulla statale della val Pusteria a Vandoies. I vigili del fuoco hanno estratto due donne di Bressanone dalla macchina e hanno provveduto alla messa in sicurezza dei mezzi e dell’area interessata dall’incidente. Le persone ferite sono state trasportate all’ospedale di Bressanone. Sul posto…
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Scuola, la Manovra 2024 taglia oltre 7.800 posti: ridotti i Prof e il personale amministrativo
Dal 2025 meno insegnanti e personale scolastico: il blocco parziale del turn-over ridurrà migliaia di posti nelle scuole italiane.
Dal 2025 meno insegnanti e personale scolastico: il blocco parziale del turn-over ridurrà migliaia di posti nelle scuole italiane. Il mondo dell’istruzione sarà uno dei settori più colpiti dalla manovra economica del 2024. A partire dal prossimo anno, il sistema scolastico italiano dovrà rinunciare a un totale di 7.834 figure professionali tra insegnanti e personale amministrativo, tecnico e…
#blocco turn-over#carenza personale insegnante#crisi scuola italiana#fondi scuola 2024#futuro insegnanti#governo e scuola#insegnanti e manovra#investimenti istruzione#investimenti scuola#istruzione e manovra economica#manovra bilancio scuola#manovra economica 2024#Manovra finanziaria#personale amministrativo scolastico#personale ATA#piano assunzioni scuola#politica scolastica#problemi scuole italiane#problemi sistema scolastico.#protesta personale scolastico#riduzione organico insegnanti#riduzione personale scolastico#sciopero scuola#scuola e bilancio statale#scuola italiana in crisi#scuola pubblica italiana#sindacati scuola#tagli scuola#taglio docenti#taglio fondi istruzione
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Verona, emergenza abitativa e marginalità. Per la prima volta un tavolo tecnico fra Comune e realtà del terzo settore
Verona, emergenza abitativa e marginalità. Per la prima volta un tavolo tecnico fra Comune e realtà del terzo settore. L'avvio di un tavolo tecnico permanente su emergenza abitativa, disagio sociale e con la volontà di portare avanti una collaborazione sistematica tra Comune e realtà del Terzo settore. Un impegno preciso scaturito oggi al termine dell'incontro ufficiale che, su volontà dell'Amministrazione, ha riunito tutti i soggetti d'interesse al fine di trovare le soluzioni adeguate in risposta ai problemi in essere. Presenti al confronto, oltre all'assessore al Bilancio Michele Bertucco e al Terzo settore Italo Sandrini, i rappresentanti delle principali cooperazioni e associazioni del Terzo settore, che operano nell'ambito dell'emergenza abitativa, esigenza posti letto e distribuzione pasti. "Dal punto di vista dell'Amministrazione comunale – spiega l'assessore Michele Bertucco – abbiamo illustrato quali e quante sono le difficoltà, in ambito economico e logistico, che siamo tenuti a valutare per garantire da una parte la parità di bilancio, e dall'altra il mantenimento di tutti i servizi sociali in essere realizzati dal Comune. Una condizione non facile se si considerano le costanti riduzioni dei finanziamenti effettuate sia a livello statale che regionale. La volontà è quella di mantenere, cosa mai avvenuta prima, un dialogo aperto e continuo con chi opera sul territorio cittadino in favore delle persone in stato di disagio, per mettere in campo soluzioni adeguate in favore della sussidiarietà pubblico – privato. I temi principali presentati oggi al tavolo, con le relative problematiche, sono infatti collegati alla carenza di posti letto e all'emergenza casa, a cui vogliamo dare risposte e sulle quali ci stiamo impegnando". "La volontà è quella di istituire in primis un tavolo permanente – sottolinea l'assessore Italo Sandrini – dove possano essere trattati i temi collegati non solo all'emergenza casa, ma a tutte le condizioni di marginalità sociale presenti nell'area di Verona e provincia. Sarebbe la prima volta, come è una novità quanto è stato fatto oggi con questo incontro. L'Amministrazione si è resa disponibile a costruire insieme a cooperative e associazioni un Piano di attività in grado di agire per migliorare l'emergenza abitativa e le situazioni di disagio sociale".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Il 29 dicembre ha segnato un momento cruciale con l'approvazione della Legge di Bilancio, ricevendo 200 voti favorevoli, 112 contrari e 3 astenuti. Tuttavia, una questione importante ha destato grande preoccupazione: il mancato finanziamento del Centro EBRI a Roma, un'istituzione di eccellenza per la ricerca sul cervello fondata dalla premio Nobel Rita Levi-Montalcini. Dal 2012, l'EBRI ha ricevuto un finanziamento statale di un milione di euro all'anno, un supporto che, per la prima volta in oltre dieci anni, non è stato rinnovato nella Legge di Bilancio del 2024. Questo ha innescato una serie di preoccupazioni in quanto tale contributo ha un ruolo vitale nel sostenere le ricerche, i costi strutturali, la manutenzione dei laboratori e delle sofisticate apparecchiature dell'istituto. Il presidente della Fondazione EBRI, Antonino Cattaneo, ha espresso forte disappunto a seguito di questa decisione, sottolineando l'importanza del contributo statale per mantenere l'istituto in funzione. La mancanza di questo fondamentale finanziamento, ha aggiunto, potrebbe portare alla chiusura dell'istituto, mettendo così fine al sogno di Rita Levi-Montalcini di avere in Italia un centro di ricerca sul cervello di livello internazionale. Cattaneo ha evidenziato come questa mancanza di supporto possa causare interruzioni significative nelle ricerche in corso, la restituzione di finanziamenti competitivi ottenuti all'estero, e la cessazione di collaborazioni con istituzioni di ricerca prestigiose, sia nazionali che internazionali. Inoltre, sottolinea l'impatto diretto sulle sperimentazioni cliniche in corso su pazienti. La decisione di non rinnovare il finanziamento all'EBRI solleva interrogativi sull'attenzione e il sostegno delle istituzioni verso un pilastro cruciale della ricerca italiana, gettando ombre sulla continuità e il futuro della ricerca sul cervello nell'ambito internazionale.
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Dissesto finanziario Comune di Catania: situazione attuale e prospettive future
Il dissesto finanziario del Comune di Catania, dichiarato nel 2018, sembrava formalmente concluso a dicembre 2023, ma di fatto è ancora in corso. La chiusura definitiva dipenderà dall'Organismo Straordinario di Liquidazione (OSL), che deve completare il lavoro di risanamento dei debiti. L'assessore al Bilancio, Giuseppe Marletta, ha spiegato che nonostante il raggiungimento della parità di bilancio, il dissesto terminerà solo quando la commissione liquidatrice rilascerà una relazione finale, delineando l'ammontare dei debiti rimanenti. Il lavoro della commissione, che doveva concludersi a settembre 2023, è stato prorogato fino a gennaio 2025. Questa proroga è necessaria per completare il contatto con i creditori e proporre soluzioni transattive. Marletta sottolinea l'importanza di questa fase, poiché l'inclusione dei debiti residui nel bilancio ordinario potrebbe avere impatti significativi, anche se attualmente il bilancio rimane in equilibrio. Uno dei debiti più rilevanti riguarda Banca Sistema, con un importo di circa 80 milioni di euro, esclusi gli interessi. L'incertezza persiste poiché non tutti i creditori hanno accettato le transazioni proposte. Nonostante ciò, il Comune sta accantonando fondi per far fronte a eventuali debiti residui, confidando anche nel supporto statale. Marletta esclude il rischio di un nuovo dissesto, sottolineando che la Corte dei Conti e le normative vigenti prevedono misure per evitare ulteriori crisi finanziarie. Oltre al dissesto, rimane aperta la questione delle società partecipate del Comune. In particolare, si attende la definizione della governance e la possibile fusione tra Catania Rete Gas e Sidra. Marletta ha evidenziato che la creazione di una Holding per gestire le varie società rimane un obiettivo prioritario, nonostante le discussioni in corso. Riguardo alla redistribuzione dei ruoli nei sottogoverni, l'assessore ha preferito non entrare nel merito, ma ha espresso fiducia nella capacità del sindaco e dell'amministrazione di completare il processo nelle prossime settimane. Read the full article
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Bari: incidente stradale sulla Statale 16: muore un automobilista 50enne
Tragico il bilancio dell’incidente avvenuto questo pomeriggio verso le 14 sulla Statale 16 a Bari, all’altezza dello svincolo per Decathlon: un uomo di circa 50 anni ha perso la vita. Nel sinistro sarebbero coinvolti, spiega l’Anas, un mezzo pesante, un autocarro e una autovettura. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima, scesa dalla vettura per verificare i danni in seguito ad un tamponamento…
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