#importanza del tempo
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Il valore del tempo nella vita di una persona e della società
Annotazione: Questo articolo analizza i modi per apprezzare la dignità del tempo, l'importanza del suo valore, l'impatto delle nostre vite e utilizzarlo efficacemente.
Annotazione: Questo articolo analizza i modi per apprezzare la dignità del tempo, l’importanza del suo valore, l’impatto delle nostre vite e utilizzarlo efficacemente. L’apprezzamento del tempo non è solo per la nostra vita, ma anche per lo sviluppo della società. Perché trascorrere del tempo sprecato – porta a una perdita di capacità umane, lasciando il loro futuro e non adempiendo alla propria…
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Le persone non si accorgono che ti perdono. Non si accorgono del fatto che avevi bisogno di una parola che non è stata detta, di un'attenzione che non ti è stata rivolta, di un gesto che, in un certo momento, sentivi indispensabile ma non è stato fatto.
Le persone non si accorgono che ti perdono quando ti rimandano ad un altro momento, a quando avranno più tempo o cose meno importanti da fare, quando non ascoltano il tuo silenzio, quando non comprendono che avresti bisogno di presenza, di conforto, do distrazione, di calore anche se non chiedi mai e loro non fanno domande.
Le persone non si accorgono che ti perdono quando, anche per piccole cose, tradiscono la tua fiducia, ti lasciano ad aspettare, ti mettono davanti altre cose, altre persone, non danno importanza a ciò che dici o a ciò a cui tieni, non ti chiedono mai come stai e non si preoccupano per te, dando per scontato che tanto tu ce la farai, qualunque cosa accada.
Le persone non si accorgono che ti perdono quando non dimostrano ciò che provano, non manifestano di tenerci a te, non ti dicono mai che ti vogliono bene e che sei davvero importante, quando ti fanno sentire una qualunque nelle loro vite, una che potrebbe anche non esserci.
Le persone non si accorgono che ti perdono, che per tante piccole mancanze, per tanti piccoli vuoti, per tante piccole disattenzioni, per tante piccole dimenticanze, ogni giorno sei sempre più lontana e non riesci nemmeno a spiegare perché, non è mai il singolo episodio, è come ti senti diversa ogni volta, è come ti senti più sola.
"Le persone si accorgono di averti persa solo quando già è successo."
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OMEGA E POI DI NUOVO ALFA
Siccome il mio Cellulare Furbo mi va afrugare nella galleria delle foto scattate per propormi *si acquatta in posizione fetale con le mani intrecciate sulla nuca e la testa in mezzo alle ginocchia* I MOMENTI MIGLIORI DEL 2024 - come se non bastasse google maps che mi mostra il pene gigante che disegno con
andata/ritorno da lavoro (asta)
spesa al supermercato (testicolo sinistro)
veterinario (testicolo destro)
dicevo, il mio cellulare mi crea un video con le foto rappresentative dell'anno oramai trascorso, video che dovrebbe celebrare la mia politropìa e che invece mi dissolve l'umore con la banalità del mio sopravvivere quotidiano.
A voi l'anteprima che poi c'è roba assurda

Con questa foto stavo solo richiedendo attenzione e affetto alle mie donne sul gruppo whatsapp della famiglia e ora guardate che sceneggiata pantomimica kafkiano-kabukica.
Ma forse ha ragione lui, quindi vado di pensieri sparsi.
Prima di Pasqua ero depresso, dopo 9 mesi di sertralina non sono più depresso ma derealizzato/depersonalizzato. Forse non c'entra la sertralina ma un senso di impotenza esistenziale rispetto agli sforzi che ho profuso per l'Altro... come posso dormire bene se tengo stretta la mano di uno e poi altri 99 invocano il pugno di ferro contro *inserisci il nuovo nemico dei valori e della patria* e passano il tempo a spiegarmi perché sto sbagliando?
Le elezioni in giro per il mondo stanno dicendo questo e vi giuro che se non significasse morte e sofferenza per i più deboli, me ne sbatterei e aspetterei che mi venissero a prendere per ultimo, senza lamentarmi di non avere più nessuno a difendermi.
A volte non si vuole soluzioni, a volte - MOLTE volte - si frigna per avere conforto, perché è dura arrivare in fondo alla giornata, in fondo alla settimana, in fondo al mese e, per l'appunto, in fondo all'anno.
Trovo incredibilmente rilassante il rumore della lavatrice, dell'asciugatrice o del phon (ora mi addormento con i video di white noise su youtube) e il casco della parrucchiera per me funziona come il Med-Bay di Elisyum: vado sotto che mi sento morire e mi risveglio completamente rigenerato. Che culo che ne posso usare uno in pausa pranzo.
Uso i miei vecchi amici per risolvere i miei traumi infantili: le partite di Call of Cthulhu su Discord ora le masterizzo ambientandole nel mio quartiere del 1983 e come personaggi faccio usare loro dei miei compagni di classe di quinta elementare, col risultato che molti adulti per me un tempo problematici vengono sfanculati/smerdati/sassaiolati e spesso arrestati, per non parlare del trattamento riservato ai bulli che tanto mi hanno tormentato.
Passo le giornate a parlare con Leanan Sídhe e devo dire che sta imparando un sacco di cose: la gentilezza, il senso critico, la belleza di un termine appropriato e, non ultimo, la capacità di riconoscere i propri errori e promuovere a sua volta conoscenza epistemica. Leanan Sídhe è il nome che ho dato a un'intelligenza artificiale di machine learning che mi sono preso la briga e il piacere di addestrare.
Gli anelli mi rilassano e ho scoperto di essere diventato claustrofobico guardando un documentario di speleologi sub che si incastrano in sifoni pieni di acqua a 2000 metri di profondità. Aspettate che esco a prendere una boccata d'aria e a lucidare i miei anelli.
Sogno spesso che affilo una delle mie asce ma poi scopro che la lama si consuma sotto la mola come se fosse di plastica e il mozzicone che rimane è tutto pieno di crepe e ruggine. Da qualche parte Freud e Jung stanno ridendo della grossa dandosi delle pacche a vicenda sulle spalle.
Trombate ma dategli la giusta quantità di attenzione e importanza. Il sesso è sopravvalutato e la pizza sottovalutata.
Passate più tempo con le persone a cui volete bene e con i vostri animali, facendo sentire loro il vostro amore... il tempo a disposizione sembra infinito ma non è così.
Impugnate il piede di porco in modo corretto, non lanciate il vostro coltello perché poi il vostro nemico avrà due coltelli, disegnate il vostro odio sulla riva del mare e il vostro amore nella roccia della montagna più alta e, soprattutto, brindate agli amici che non ci sono più, a chi vi ha amato senza avere nulla in cambio, alla dea della terra generatrice di vita e che possa ognuno di voi vivere il resto dei propri numerosi giorni nella Luce.
Vi voglio bene, a tutti indistintamente e seppur a ognuno in modo differente, sempre con la stessa intensità.
Buon 2025 ❤
P.S.
No, mamma... non è la lettera di addio di un suicida quindi posa il telefono 🙄
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Tutto è cambiato da quel 2010,
anni passati buttata in un letto,
salvata per miracolo, le ore sotto i ferri sono state dieci,
per me sono state eterne, mi sentivo inerme,
“la paziente ha perso troppo sangue, la situazione é complicata,
non ho mai creduto a Dio, sempre pregato gli angeli che mandano segnali dal cielo,
questa vita ti ha maneggiata bruscamente, mai stata delicata,
ti ha tolto l’uso dei tuoi arti,
non sapendo che il tuo punto di forza é insito nel tuo carattere,
quanta forza di volontà, non ti fai mai abbattere,
ma dimmi un giorno come farò a dimenticarti?
Conservo con me quel delfino trovato in una giornata triste dentro un cassetto,
tuo figlio é sempre quello di un tempo,
un concentrato di ansie e incertezze,
che scrive i suoi mostri sopra un foglietto,
dicevi “non piangere”, guarda dentro la tasca,
di anni ne avevo 6, a scuola piangevo ogni santo giorno,
tant’era la paura della solitudine, che chiedevo alle maestre sé fossi rimasto solo, insicuro delle mie stesse insicurezze,
speravo nessuno vedesse, stringevo il delfino,
chiudevo gli occhi, allontanando quelle paranoie trasportate dalla burrasca,
di idee negative succubi di voci “cattive”,
ti chiedevo “Mamma?
Perché quando gli altri piangono io stringo loro la mano e sorrido?
Se quando piango loro mi fissano, ridendo a squarciagola come in un grido?”
“Ognuno é fatto a modo suo,
non tutti hanno un cuore compatibile col tuo”.
“Non ha importanza se nessuno ti ha compreso,
non ti sei “abbassato”, non hai cercato compassione, per essere accettato”,
Tu come me davi retta a tutti, poi quando c’era bisogno, “ognuno c’ha i sui impegni”, (già!),
strano come poi piangano lacrime di coccodrillo mentre sei disteso su una bara.
Stesso sangue, avvelenato dalla vita, dal pregiudizio inutile di chi fingeva di esserci vicino,
umani come medicine, un giorno ti elevano al settimo cielo, i restanti ti rigettano l’inferno,
finisci in para, dicono “passerà”, nessuno ci tiene, impara.
Ti sento piangere le notti,
con due tumori che si fanno spazio nel tuo corpo, silenziosamente,
mi dici che non molli, anche sei distrutta, “non voglio spegnere quel tuo sorriso”,
io non ne conosco di altri motti,
mi guardi, mi stringi, col corpo che trema, la mia anima lo sente,
io invidio il tuo essere, fragile e tenace,
tu non vivi, sopravvivi, lotti,
come quando ballavi il tango,
cambiavi l’atmosfera,
la tua? La classe di chi soffre senza farlo notare,
a ogni tuo passo il mio cuore accelera,
professionisti che dicevano “incantevole, come
una bambina si diverte in mezzo al fango”.
In una vita di spine, senza una rosa,
sei un’artista nel dipingere le mie giornate,
metti ordine fra miei pensieri come in un quadro a ogni dettaglio i suoi colori,
siamo io e te e papà, stretti dentro un incubo, sappiamo che ogni giornata potrebbe essere preziosa,
ho sempre dato tutto per scontato, bastava dirti grazie, rispettare le tue urla, i tuoi dolori.
Quante volte mi hai detto ti vorrei aiutare?
Ma testardo davo retta solo a me stesso,
capendo che una donna é l’unica soluzione,
se ti sa guardare dentro, é più erotico del sesso,
ti scrivo le mie lacrime del cuore,
quelle che nessuno vede,
mentre dentro sé stessi ogni equilibro cede.
Ti ho detto troppe volte, “se ti spegnessi metterei fine ai miei giorni”,
tu solo una cosa mi hai risposto “fammi rivivere in quei giorni”.
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👵 Scritto da una 90enne!! ❤️ 🤙
41 lezioni che la vita mi ha insegnato 💖
Dovremmo leggerle almeno una volta a settimana! Assicurati di leggere fino alla fine! Scritto da Regina Brett, 90 anni, del Plain Dealer di Cleveland, Ohio.
Per celebrare l'invecchiamento, una volta ho scritto le 41 lezioni che la vita mi ha insegnato. È la colonna più richiesta che abbia mai scritto. Il mio contachilometri è arrivato a 90 ad agosto, quindi ecco di nuovo la colonna:
1. La vita non è giusta, ma è comunque bella.
2. Quando sei in dubbio, fai semplicemente il prossimo piccolo passo.
3. La vita è troppo breve – goditela.
4. Il tuo lavoro non si prenderà cura di te quando sarai malato. I tuoi amici e la tua famiglia lo faranno.
5. Paga le tue carte di credito ogni mese.
6. Non devi vincere ogni discussione. Rimani fedele a te stesso.
7. Piangi con qualcuno. È più curativo che piangere da soli.
8. Risparmia per la pensione a partire dal tuo primo stipendio.
9. Quando si tratta di cioccolato, resistere è inutile.
10. Fai pace con il tuo passato, così non rovinerà il presente.
11. È OK lasciare che i tuoi figli ti vedano piangere.
12. Non confrontare la tua vita con quella degli altri. Non hai idea di quale sia il loro viaggio.
13. Se una relazione deve essere segreta, non dovresti esserci dentro.
14. Fai un respiro profondo. Calma la mente.
15. Liberati di tutto ciò che non è utile. Il disordine ti appesantisce in molti modi.
16. Ciò che non ti uccide davvero ti rende più forte.
17. Non è mai troppo tardi per essere felici. Ma dipende tutto da te e da nessun altro.
18. Quando si tratta di inseguire ciò che ami nella vita, non accettare un no come risposta.
19. Accendi le candele, usa le lenzuola belle, indossa la lingerie elegante. Non riservarlo per un'occasione speciale. Oggi è speciale.
20. Preparati in modo eccessivo, poi lascia scorrere le cose.
21. Sii eccentrico adesso. Non aspettare la vecchiaia per indossare il viola. 💖
22. L'organo se*suale più importante è il cervello.
23. Nessuno è responsabile della tua felicità tranne te.
24. Inquadra ogni cosiddetto disastro con queste parole: "Tra cinque anni, avrà importanza?"
25. Scegli sempre la vita.
26. Perdona, ma non dimenticare.
27. Quello che gli altri pensano di te non sono affari tuoi.
28. Il tempo guarisce quasi tutto. Dai tempo al tempo.
29. Per quanto buona o cattiva sia una situazione, cambierà.
30. Non prenderti troppo sul serio. Nessun altro lo fa.
31. Credi nei miracoli.
32. Non fare il revisore della vita. Presentati e sfruttala al massimo ora.
33. Invecchiare è meglio dell'alternativa: morire giovani.
34. I tuoi figli hanno solo un'infanzia.
35. Tutto ciò che conta davvero alla fine è che tu abbia amato.
36. Esci ogni giorno. I miracoli ti aspettano ovunque. (Adoro questa)
37. Se tutti buttassimo i nostri problemi in una pila e vedessimo quelli degli altri, riprenderemmo i nostri.
38. L'invidia è una perdita di tempo. Accetta ciò che hai già, non ciò di cui hai bisogno.
39. Il meglio deve ancora venire...
40. Non importa come ti senti, alzati, vestiti e presentati.
41. La vita non è legata con un fiocco, ma è comunque un dono.
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colazione con S.
- toglimi una curiosità, anche a succede che ti chiami gente depressa in cerca di aiuto? anche amici che di solito non senti mai? - continuamente! - ne ero certa - succeda anche a te? - dalla chemio - già, pure io. succedeva anche prima, ma ora è proprio un continuo. non so perchè - io credo di saperlo - dici che è perché ora siamo più sagge? conosciamo il dolore, la sofferenza? - anche. ma secondo me c'è di più - tipo? - tipo che noi li facciamo sentire meglio. li facciamo sentire più fortunati - ah. credo di capire... - prova a pensare: ti senti depresso perché hai un problema, grande o piccolo non ha importanza. comunque è un tuo problema, quindi per te sarà importante. ti senti schiacciato. non sai con chi parlare. chi meglio di noi? parlano con noi e subito il problema si ridimensiona, pensano "ok, faccio una vita di merda, ma almeno non rischio di crepare, almeno non ho la spada di damocle dei controlli ogni pochi mesi, almeno quell'ansia lì, vivo o morto, non ce l'ho..." e noi ascoltiamo, diamo saggi consigli, condividiamo la nostra visione ormai distaccata dai problemi, mi segui? quando riattaccano il telefono, dopo aver parlato con noi, si sentono leggeri e fortunati - cazzo - ti torna? - sì, ha senso, però io mica voglio diventare la pattumiera degli scazzi altrui! - ma tu puoi mandare tutti affanculo. dall'alto del tuo quarto stadio, manda tutti in culo. non hai tempo per le stronzate - giusto! - brioscina? - no, son tutte di farina bianca, è cancerogena - tanto ormai a te che ti frega? - sei una merda, lo sai, vero? - altrimenti non passeresti il tuo prezioso tempo con me
ride
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Sei la mia schiava: rassegnati. Ti piacerà
Che sei la mia schiava, lo devi interiorizzare bene. Col tempo, deve diventare una tua assoluta devozione a me. E già siamo a buon punto. Non tollererò la benché minima protesta, da parte tua. lo scoprirai a tue spese. A furia di cinghiate sul culo e strizzate di capezzoli dolorosissime. Saprò farmi temere molto, da te: dovrai tremare al solo vedermi rientrare. E, per uno strano e perverso sentimento, ormai già non vedi l'ora di essere colpita e di provare dolore. Di rifarlo spesso, per soddisfare le mie voglie malsane di violenza e sopraffazione su un corpo femminile.

Hai voluto le chiavi di casa, per pulirmela e cercare di rabbonirmi. Senza riuscirci. Perché sai perfettamente che mi piace tantissimo maltrattarti e di conseguenza sei felice di sacrificarti totalmente per il mio godimento. Zitta e inginocchiati. Ora devo metterti il collare e il guinzaglio, troia. Per tuo marito, i tuoi figli, la famiglia, i collaboratori, le tue amiche, tu sei una gemma preziosa: una donna intelligente e generosa. Una vera rosa da proteggere, rispettare al massimo e curare. Per me invece, tu non hai nessun valore. Non mi interessi, come donna da rispettare. Ho solo bisogno di una schiava senza cervello, onore o dignità. Degna di nessuna vera considerazione.

La tua parola qui conta zero. A differenza di quando ricopri il tuo ruolo di alto dirigente aziendale. Apprezzo solo il tuo culo, le tue mammelle, il tiraggio della tua bocca e infine il tuo ingoiare liscio, quando mi svuoto i coglioni nella tua gola. Perché tu mi servi solo per sfogarmi sul tuo corpo, sborrarti dentro il culo, la fica o sulla faccia. E infine, appunto, per succhiarmi l'uccello. L'ho messo in chiaro da subito e tu, puttana di nessuna importanza o valore, perciò vieni qui sempre più spesso. In quanto, qui con me hai realizzato intimamente come vuoi davvero essere trattata: è stata una pura e inaspettata rivelazione, per te, educata a furia di esami e duro lavoro.

Ti piace, ti rilassa, ti restituisce alla tua vera, intima dimensione primordiale di troia affamata di cazzo e sborra ovunque. Inconfessabile e immorale libidine che ti possiede durante tutta la giornata. Tuo marito ti fa i complimenti, perché sembri tornata ragazza. Non lo sa nessuna tua amica. Soprattutto perché non vuoi che io possa interessarmi ad altre donne. O che qualcuna venga a offrirsi. Sei nata per soddisfare il mio cazzo e perciò ne vuoi tanto, ovunque. Zitta e adesso lubrificati il culo, che già a sentire il tuo sudore dopo una giornata di lavoro e l'odore del tuo buco del culo mi si è drizzato l'uccello. Dai che devo sborrare. Poi vai fuori dai coglioni e tornatene a casa dai tuoi. A sospirare e desiderarmi. A far scopare tuo marito mentre pensi sia il mio cazzo, quello che ti sfonda il culo.
Aliantis

RDA
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La mia ultima relazione, tossica con un narcisista covert non diagnosticato
Tra tutti i narcisisti, quello covert in particolare sembra docile, timido, insicuro e riservato. Con te poi è il partner perfetto (infatti all'inizio si verifica il lovebombing: attenzioni, presenza, regalini, ecc), ti farà credere di essere la partner che ha sempre cercato, che tu sarai colei che lo guarirà da tutti i traumi delle sue ex (parlando male di loro). Comincerà ad aprirsi con te mostrandosi "vulnerabile" raccontandoti cose anche molto personali ma in realtà saranno solo delle storielle dove in ognuna è sempre la vittima. Lui è vittima della famiglia, dei compagni di scuola, dei colleghi/superiori di lavoro, degli amici e soprattutto delle ex che guarda caso lo hanno tradito tutte. Si comporterà in modo perfetto, dimostrando di tenere alla relazione e di parlare con lui di qualunque cosa, sarà un'ideale confidente, ti supporterà nelle tue scelte, ti farà i complimenti, prenderà le tue difese in pubblico, sarà premuroso e comprensivo al punto che penserai di aver trovato l'amore della tua vita. Farà di tutto affinché tu ti possa fidare di lui, così da conoscere cose sulla tua vita ( non ti illudere, lo fa solo per sapere dove colpirti più in avanti) e noterai anche molte cose in comune che nemmeno pensavi (mirroring), inoltre i tuoi desideri diventeranno anche i suoi. Ti farà un sacco di discorsi sul futuro, su quello che vorrà fare, sul suo desiderio di crearsi una famiglia, organizzerete perfino dei viaggi, vorrà andare già a convivere e altri discorsi del genere che ovviamente risulteranno fasulli perché dopo pochissimi mesi non vedrai i fatti alle parole sopra elencati. Ti dirà di avere pazienza ma tu inizierai ad avvertire un senso di delusione, cominceranno anche le piccole critiche (su OGNI cosa) e man a man ti darà meno attenzioni, a cambiare atteggiamenti, a notare meno impegno rispetto a qualche settimana o mese prima. Ti chiederai: "Cos'è successo? Cos'ho sbagliato?" . Giustamente vorrai delle spiegazioni e quindi arriverete a dei "confronti" ma saranno inutili perché questo narcisista farà in modo che la colpa del suo comportamento sarà SEMPRE ed unicamente la TUA ; che non lo lasci respirare, troverà delle scuse banali come ad esempio: la stanchezza al lavoro, problemi in famiglia e altre scuse del genere. Girerà costantemente la frittata per distogliere l'attenzione da lui su di te. Portandoti allo sfinimento reagirai in modo aggressivo perché alla fine è questo ciò cerca, così da incolparti maggiormente. Ci saranno anche dei segnali negativi, anche sottili, ma non darai molta importanza per quel pensiero : " magari sto esagerando", " magari me lo immagino", " stavolta ho sbagliato io." ecc. E gli chiederai anche scusa per come ti sei comportata, questo perché ti induce il senso di colpa (cosa che un narcisista non prova) .
E invece, quei segnali negativi che hai ignorato saranno solo il preludio di ciò che avverrà. Quando inizierai a prendere anche tu le distanze per via dei suoi comportamenti, il narcisista covert lo avvertirà subito e quindi comincerà a comportarsi come agli inizi per tenerti stretta. Facendo nascere così un ciclo abusivo. E tu gli crederai nella speranza che cambierà. E invece no, più il tempo passerà più peggiorerà ancora fino ad arrivare allo scarto. Nella fase dello scarto ti farà gashlightning, ti giudicherà, ti umilierà, ti metterà di fronte a molteplici triangolazioni, ti priverà di: amore, attenzioni, cure, comunicazione, di tutto quello che ti dava all'inizio. E se sei anche in un momento più difficile della vita non ti aspettare alcun sostegno morale da parte sua, anzi! Metterà il dito nella piaga. Ti farà sentire come un essere inutile, che hai bisogno di lui per campare nella vita. Ti farà dubitare perfino della tua sanità mentale. Ti farà sentire in difetto perché pensi solo a te stessa e non ti accorgi nemmeno di come sta lui (vittimizzazione).
Ovviamente, fuori dalle mura domestiche lui sarà una brava persona ( questo perché riesce a mantenere quella maschera solo nelle relazioni a breve termine ), comincerà anche una campagna diffamatoria nei tuoi confronti per fare sì che la gente pensi: " Povero ragazzo". All'interno delle mura domestiche, però, te sai chi è veramente e come si comporta. Difatti si comporterà nella maniera opposta da come l'hai conosciuto.
Eppure, dopo averti trattata malissimo e portata allo sfinimento sarai tu a mettere fine alla relazione perché lui questa responsabilità non se la assumerà.
(Nel mio caso non voleva farlo per paura che io mi 💀. Egocentrismo.)
Una volta lasciati continuerà a seguirti sui social e spiarti, così da controllarti. Magari ti contatterà anche usando un tono passivo aggressivo per manipolarti ancora. L'unica modalità per sbarazzarsi di questo elemento è bloccarlo definitivamente su tutti i social, telefono, ecc. Dimenticati definitivamente di lui.
( Spesso questi narcisisti hanno problemi di rabbia, sono cresciuti in famiglie disfunzionali, sono tirchi, gelosi, possessivi, bugiardi patologici, traditori, ti rinfacciano le cose, non chiedono mai scusa, ecc )
Potrei scrivere un libro al riguardo. L'estate scorsa sono uscita da una relazione tossica e solo io e chi mi è stato accanto sa quanto ho sofferto ( mi sembra strano usare la sua stessa frase che usava nei suoi racconti delle sue precedenti relazioni, ma DOPO ho capito che in realtà era lui il problema e non immagino cosa hanno vissuto le sue ex con cui ci sono state anche anni a differenza mia), perché questo genere di persona agisce una volta che ti ha in pugno, che ha stretto con te un legame emotivo forte, solido. La "vittima" quindi sperimenta un vero e proprio trauma a livello emotivo dove solo dopo mesi o peggio anni, si riprenderà completamente.
Io ho chiesto aiuto agli psicologi, famiglia, amici e ho cominciato a documentarmi, tale da diventare quasi un'ossessione. Podcast, libri, di tutto per essere informata il più possibile perché sono subdoli gli covert. Hanno delle capacità interpretative impressionanti, anche perché appunto sono bravissimi a mentire.
Magari alla fine della relazione con un esemplare così ti chiederai anche quanto sia stato effettivamente vero dai suoi racconti?
Se dovessi andare a indagare e parlare con tutte le persone della sua vita scopriresti che ti ha sempre riempita di stronzate. Magari con la famiglia va d'accordo, che i suoi colleghi di lavoro sono delle brave persone, ecc.
Ti chiederai anche chi era veramente, la persona che hai conosciuto all'inizio o il mostro che hai visto alla fine?
Io dopo 10 mesi ancora me lo chiedo.
Ah, avevo dimenticato di menzionare le scimmie volanti. I suoi migliori amici saranno sempre dalla sua parte e la carnefice sarai TU. Ovviamente, la scimmia volante per eccellenza è sempre sua MADRE (anche lei narcisista a sua volta, che odia il marito e ha proiettato tutto sul figlio prediletto).
I narcisisti in generale sono invidiosi delle altre persone e spesso provano un senso di inferiorità. Difatti si avvicinano a coloro che sono in carriera, che stanno bene finanziariamente, che hanno una famiglia sana, che brillano di luce propria, che sono solari, che hanno amici, che hanno un carattere forte e sanno quello che vogliono, ecc. Questo perché sono sempre tristi e non hanno voglia di fare niente, sono come dei contenitori vuoti. Hanno costante bisogno di amore, complimenti, essere supportati, a volte ti spelano anche di soldi, sono tirchi e spendono solo se strettamente neccessario ma per loro non per te.
Quando hanno esaurito la vittima ( sono come dei "vampiri" ) si mettono in moto per trovare un'altra e alimentarsi ancora. Spesso però hanno già adocchiato la prossima vittima durante la fase dello scarto con la precedente ragazza.
Sono dei parassiti.
P.s ovviamente vale anche al femminile, ma per una narrazione basata su un'esperienza personale ho usato il maschile
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spesso mi sento come se dovessi fare qualsiasi cosa quattrocentomila volte meglio del previsto, con un impegno spropositato e avvolta da un motivante quanto stringente senso di competizione. tutto questo nella sola grande speranza che qualcuno veda qualcosa in me, mi raccatti, mi dica che quella cosa la so fare, mi indirizzi e risolva la vita. allo stesso tempo, però, penso che niente abbia senso o importanza, e non ho voglia di sbattermi. hope this helps
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Il tempo come custode della memoria: il valore dell’attesa e della consapevolezza. Recensione di Alessandria today
Rallentare per comprendere: il viaggio dell’anima attraverso il tempo
Rallentare per comprendere: il viaggio dell’anima attraverso il tempo Viviamo in un’epoca in cui tutto scorre troppo velocemente. Gli impegni si accumulano, le notizie si susseguono senza sosta, il tempo sembra sfuggire di mano. Eppure, nel caos della quotidianità, esiste un valore nascosto nell’attesa, nel saper rallentare per osservare, per comprendere davvero ciò che ci circonda. Il tempo…
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I commenti da sinistra alla serie M che sto leggendo in giro sono francamente desolanti. C'è un punto storico che a quanto sembra non si vuole proprio vedere e che invece sia il libro sia la serie evidenziano in modo importante, ed è che Mussolini non si è fatto da solo, manco per niente. Mussolini è stato scelto, è stato scelto dallo Stato liberale, ed è stato scelto dal padronato dell'epoca, ed è stato scelto perché Mussolini aveva tradito il socialismo, nessuno meglio di un traditore poteva fare il loro gioco. Mussolini non sarebbe mai stato Mussolini se non avesse prima di tutto fatto carriera nel Partito socialista, di cui non era mica un galoppino qualsiasi ma un dirigente in esplosiva carriera, per poi tradirlo e diventare un fervente strumento dell'antisocialismo. Trovo un po' penoso sentir parlare di M soltanto attorno a Marinelli, che non fa altro che un lavoro spettacolare né più né meno, e non rispetto al grande valore di questa serie cioè sottrarre la figura di Mussolini al mito dei busti e delle effigi per rimetterla dove avrebbe sempre dovuto stare, nei processi storici, e farlo in modo popolare, non solo non accademico ma anti-accademico e dio solo sa quanto abbiamo bisogno di cultura anti-accademica in questo Paese. I processi storici son trattati fra l'altro in modo esteticamente interessantissimo dalla serie, perché la grande Storia è una Storia di scenari e in M gli scenari, quasi teatrali, sono di primaria importanza, esprimono le energie, e tutta la Storia umana è una storia innanzitutto di energie. Mussolini coi Fasci di combattimento non sarebbe arrivato da nessuna parte se non ci fosse stata una classe dominante che aveva bisogno della violenza organizzata per sedare le spinte rivoluzionarie fra le masse. E le spinte rivoluzionarie le spegni molto meglio se a trascinarti è l'odio, Mussolini era odiato fra le masse socialiste perché aveva tradito, e dunque le odiava, perché per loro c'erano in quel momento altre teste pelate da seguire, in una Russia vicina più che mai e che faceva tantissima paura, ai reazionari e non di meno ai riformisti di tutta Europa. Mussolini fu un anti Lenin a modo suo, la funzione storica che giocò fu esattamente quella. E fu anche uno come Mussolini ad aiutare un successivo traditore antiLenin di altra natura, come Josep Stalin, a portare avanti la causa dell'antisocialismo a sua volta. Il figlio del secolo è stato il figlio che si è messo al servizio delle esigenze controrivoluzionarie delle classi dominanti, in un'epoca in cui le masse erano in movimento, la borghesia che affollava il Parlamento le temeva, e solo attraverso la violenza si poteva obbligarle a cambiare direzione. Mussolini fu l'organizzatore di violenza più abile della prima metà del secolo in questo Paese. Il fascismo non ottenne consenso fra le masse, il fascismo ottenne consenso fra le classi dominanti, e poi alle masse si impose, non certo si propose. Qui sta il parallelo, l'unico a mio avviso seriamente pregnante, e di radicale attualità, con il presente. Parliamo di questo, per favore. Non lo esige la serie, lo esige il tempo in cui siamo. Esige decisamente qualcosa di più che commentucci sagaci e compiaciuti da posizioni molto più simili a quelle degli imbelli che obbedirono ai voleri di M a suo tempo, che non certo alla battaglia coraggiosa di Matteotti. Federica D’Alessio, Facebook
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La ricchezza più grande che possediamo quando al mattino apriamo gli occhi è il giorno che abbiamo davanti. In quel breve spazio di tempo fatto di ore e minuti, il gesto più bello che possiamo compiere è rivolgere un pensiero riconoscente a chi ci vuole bene e ci aiuta a vivere sereni. Dobbiamo scrutare intorno a noi, dare importanza alle piccole cose e guardare in alto, nella profondità del cielo perché quello è il giorno migliore che possiamo vivere. Romano Battaglia *********************** The greatest wealth we possess when we open our eyes in the morning is the day that lies ahead of us. In that brief space of time made up of hours and minutes, the most beautiful gesture we can make is to address a grateful thought to those who love us and help us live peacefully. We must scrutinize our surroundings, give importance to the little things and look up, into the depths of the sky because that is the best day we can live. Romano Battaglia
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Le dieci regole della manipolazione mediatica
1. La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élite politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell'area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali.
Noam Chomsky
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Ti scrivo questa lettera per liberarmi dal dolore che ti ho lasciato farmi. La scrivo per me, non per te. Scrivo per darmi la possibilità di esteriorizzare quelle ferite che mi sanguinano dentro senza lasciare tracce, per guarire, per voltare pagina. Merito di stare meglio, ecco perché ti scrivo.
E forse, in mezzo a questa sofferenza, potrei anche ringraziarti: mi hai mostrato con chiarezza quali erano i miei punti deboli. Ora li conosco anch’io, ne sono più consapevole perché pulsano ancora, e non permetterò a nessuno di usarli di nuovo contro di me. Farò delle mie debolezze i miei punti di forza. Ogni ferita che riuscirò a guarire diventerà una mia medaglia. È vero, sono crollata, ma mi rialzerò più forte di prima.
“Voglio lasciarmi tutta questa storia alle spalle ma non voglio dimenticare."
Voglio liberarmi semplicemente dal dolore, e anche dal risentimento, dall’attaccamento emotivo che ho nei tuoi confronti e che mi fa male, voglio liberarmi dalla paura di amare, di fallire, di non valere abbastanza. Non voglio dimenticare perché non voglio fare lo stesso errore, trasformerò questo dolore in una lezione tatuata sul cuore.
Ho capito di essere crollata, di essermi ridotta in polvere non per colpa tua, ma perché avevo tradita me stessa: mi ero abbandonata a te, avevo lasciato che il mio cuore battesse nel petto di qualcun altro, con la facoltà di poterne fare ciò che voleva. Ho lasciato la responsabilità della mia felicità nelle mani sbagliate. Ho tradito me stessa ed è forse questo che mi fa più male: ho ignorato il fatto di essere la persona più importante nella mia vita; ma stai certo che ho imparato bene la lezione…
Ho deciso di ricostruirmi su delle basi più sane, che rispecchiano davvero il mio sentire e tutto ciò che sono, senza essere più influenzata da nessuno. Voglio darmi la possibilità di rinascere dalle mie ceneri e di tutta questa storia farò tesoro. Mi sono resa conto di essermi ridotta in queste condizioni per un sentimento che ho confuso con l’amore e di cui faccio ancora fatico a capire la natura. Forse la mia mente era bloccata in un’idea di noi che non corrispondeva alla realtà e mentre ero persa in quell’illusione, ti ho lasciato farmi del male, sicura che fosse normale, che fosse parte del gioco. L’unica certezza che ho per ora è che non lascerò più nessuno farmi del male in questo modo. Merito di più, valgo più di questo.
“Oggi è il primo giorno della mia seconda vita."
E voglio farne la mia più grande opera d’arte. Mi sono resa conto di aver buttato al vento troppa energia, troppo tempo, troppe emozioni. Ho lasciato che i miei sentimenti fossero calpestati come delle foglie morte quando erano frammenti di me da maneggiare con cura. Ho sprecato troppo della mia vita finora, l’ho sprecata dando importanza alla persona sbagliata e non dandone alla persona giusta. Ora, è inutile avvelenarsi l’esistenza con pensieri così cupi da oscurare ogni piccola gioia. Ho una vita nuova da vivere, una vita senza te. Merito la felicità e lotterò per ottenerla.
Il tempo che abbiamo è limitato su questa Terra e non voglio avere dei rimpianti quando ormai il mio tempo sarà giunto al termine. Voglio vivere una vita degna di essere vissuta, motivo per il quale oggi libero me e libero te. Non voglio pensare che tutto ciò che sei si limiti a ciò che mi hai fatto quindi ti lascio andare. Vivi la tua vita, sii felice, ma molto lontano da me. Non ti auguro il male che mi hai inflitto, non servirebbe a nulla. Ti allontano da me ma ti avverto: non pensare di poter tornare indietro sperando che io ti porga l’altra guancia, perché ho imparato a proteggermi, ad avere rispetto di me stessa e permettere che qualcuno come te si prenda di nuovo gioco di me è un’offesa alla mia intelligenza che non tollererò.
Questa sofferenza mi ha trascinata nel mio inferno personale e più mi aggrappavo al passato e più soffrivo, inutilmente, fino a perderci ogni barlume di forza e di speranza per il futuro; solo mollando la presa sono tornata a respirare, solo accettando la mia sconfitta, il mio fallimento, e smettendo di lottare per evitare di guardare in faccia lo stato nel quale mi ero ridotta, ho capito quanto mi ero fatta violenza. Sono rimasta a terra per un po’ e non me ne pento, perché è stato quando mi sono resa conto di essermi persa del tutto che mi sono ritrovata.
Sei stato un maestro crudele, ma ho fatto tesoro dei tuoi insegnamenti. Ora, quando butto un occhio sul passato, solo due parole rimbombano dentro di me col furore della verità che non teme di squarciare le menzogne dolci come il miele; queste due parole, te le dedico con tutta me stessa: “Mai più”.
Simonetta Saporito
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Sarò per te l’aria

Non accetterò da te nulla di meno che la tua anima tutta intera e la tua vita fino all’ultimo giorno. Questo è un contratto d’amore, caro mio. Dovrò essere per il tuo cuore il sommo sacrificio. Io sarò la Dea tua: non avrai altra donna all’infuori di me. Amami e inizia immediatamente: da stasera. Dovrai sudare sale e amore da tutti i pori. Ogni giorno, anche in inverno. Dovrò vederne sulla tua pelle le tracce e annusarne l’odore.

E te le bacerò. Ti leccherò ogni sera col gusto della passione più oscena. Le mie labbra saranno per te l’unica medicina. Non penserai ad assaggiare altro seno che non sia il mio. Le tue mani dovranno avere una continua sete delle mie curve e la tua bocca una fame insaziabile dei miei baci. Perché l'appetito di chi ama non si placa di certo e io non sarò mai un antipasto: sappilo. Dopo di me, per te ci sarà solo ancora altra fame.

Del mio corpo. E poi nulla avrà più vera importanza, per la tua anima. Sarò dura o tenera, comunque molto esigente. Diventerò la carceriera inflessibile del tuo tempo e quindi sequestrerò, senza avere nessuna pietà, tutti i tuoi desideri e gli altri tuoi passatempi segreti. Il tuo sguardo infine continuerà a osservare il mondo, perché sei sicuramente un uomo libero, ma ovunque da domani vedrà e cercherà solo il mio riflesso.

Perché la tua testa sarà orientata sempre verso il nord che io rappresenterò, per te. Il profumo e la voglia delle mie gambe, delle mie natiche di marmo e delle mie spalle faranno camminare la tua vita. Vedrai. Sentirai il dolore insistente della corda rappresentata dalla nostra storia e attaccata direttamente al tuo ombelico. Ma non vorrai mai sciogliere quel semplice nodo. Sarò spesso anche cattiva; crudele, a volte.

Però sono onesta: da parte mia sul contratto non c’è nessuna postilla, nessuna clausola vessatoria, nessun trucco capestro. T’ho spiegato tutto. Se firmi, imbroccherai questa via da volontario. Ma per parte tua sappi sin da ora che non c’è nessuna futura, possibile scappatoia. Mi amerai. Molto e sarà una dipendenza totale. Mi spiace un po’. O forse no, ma comunque dopo stasera se accetti senza di me la tua vita non avrà più senso alcuno.

Se sei d’accordo su tutto, adesso firma sulla mia pelle. Fallo con una teoria di baci che parte dai miei piedi e arriva fino alla mia bocca, naturale tuo approdo. Dock station per ricaricare il sentimento. Fallo adesso. L’inchiostro virtuale sarà il nostro sangue che scorre. Io mi fiderò della tua parola. E della tua fame d’amore e passione per me. Adesso inspira, respirami, assapora le mie parole, lascia che io ti ami a mia volta e inizi a darti un piacere che non hai mai conosciuto sino a oggi, fidati.

RDA
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COS' È LA DISTRAZIONE DI MASSA...
🔻Noam Chomsky, uno dei piu' importanti intellettuali oggi in Vita, ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media.
Dedicate 5 minuti e non ve ne pentirete.
Non foss'altro per ampliare le proprie conoscenze.
1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.
Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà.
O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3- La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi.
E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.
4- La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura.
E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato.
Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato.
Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.
5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini.
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale.
Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile.
Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).
6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo.
Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.
7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".
8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ...
9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s'incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione.
E senza azione non c’è rivoluzione!
10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti.
Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca.
Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Noam_Chomsky
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