#lettera
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somehow---here · 30 days ago
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C'è sempre qualcosa di assente che mi tormenta.
Camille Claudel, da una lettera a Rodin, 1886
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logwire · 2 months ago
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Echoes in Ink Whispers of Blue
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princessofmistake · 8 months ago
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Cara Milena, vorrei il mondo finisse domani. Così potrei prendere il primo treno, arrivare alla tua porta a Vienna e dirti: Vieni con me, Milena. Ci ameremo senza scrupoli, paure o restrizioni. Perché il mondo finirà domani. Forse non agiamo, non amiamo deliberatamente perché pensiamo di avere tempo o dover tenerne conto. Ma se non avessimo tempo? O se il tempo, così come lo intendiamo e conosciamo, fosse irrilevante? Ah, se solo il mondo finisse domani. Potremmo aiutarci davvero.
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andrea-non-sa-tornare · 2 months ago
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Ultimamente mia amata il sonno mi detesta.
Rimango inerme a fissare l’oscurità avvolgente,vago senza meta nei miei pensieri e rovisto nei sconfinati cassetti della memoria con la vana speranza di incontravi.
Tant’è che non capisco più se lo scomparire del dolce caldo torpore sia un favore a me fatto dal destino per pensarvi o una burla dello stesso.
Ho bisogno di voi come un neonato ha bisogno della madre,come un guerriero ha bisogno della spada.
Mi mancate,rimanete eternamente la dolce persona dipinta nel mio cuore e che risplenda sempre in voi quel lucente sorriso che stento a dimenticare.
Perdutamente incantato dalla vostra bellezza.
Andrea
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schizografia · 27 days ago
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C'è una parte in ogni cosa che resta inesplorata, perché siamo abituati a usare gli occhi solo in accordo con quello che altri prima di noi hanno pensato di ciò che stiamo guardando. Anche la cosa più piccola ha in sé qualcosa di sconosciuto.
Flaubert, lettera a Maupassant
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un-mei-no-akai-ito · 7 months ago
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre.
Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano.
Mi piacerebbe che parlasse più lingue straniere, come lo faccio io avendo questa passione da tutta la vita, e che magari lui abbia piacere di insegnarmene qualcuna se ne conoscerà.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io.
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.
Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
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continuoasbagliare · 15 days ago
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Sai, ti auguro davvero la felicità. Quella pura, che fa star bene il cuore, l'anima, che fa tacere la mente.
Sai, ti auguro davvero di aver trovato quella persona, la persona che tu reputi giusta per te, che lei sia brezza per i tuoi polmoni, che sia luce per i tuoi occhi e fragola per le tue labbra.
Sai, ti auguro davvero che lei t'abbracci. Che t'abbracci forte ogni qual volta ti veda cadere, spero le sua braccia siano forti abbastanza da reggere il peso del tuo cuore, e che i suoi occhi siano profondi abbastanza da leggere il nero dei tuoi.
Sai, ti auguro davvero che ti baci appena mattina, ti metta la mano nei capelli e ti dica che t'ama. Te lo ripeta ogni istante, affinché tu possa iniziare a crederle.
Sai, ti auguro davvero che tu possa farci l'amore, baciarla, toccarla e pensare che è tutto ciò che vuoi.
Sai, ti auguro davvero che ti rimbocchi le coperte, che al tuo malumore possa cucinarti i migliori pancake della sua vita. Che lei possa sdraiarsi accanto a te, sedersi, toglierti la birra dalle mani e poggiarci il cuore.
Sai, ti auguro davvero che tu possa vivere serenamente, che tu possa tornare ad essere la persona che eri prima che ti spezzassero il cuore e spero tanto che lei possa aiutarti in tutto ciò.
Sai, ti auguro davvero di stare bene. Che tu possa guarire dal male che t'hanno fatto.
Sai, ti auguro d'innamorarti. D'innamorarti di lei follemente, passo dopo passo.
Sai, ti auguro la felicità che non sono riuscita a darti. Oh cuore mio, perdona i suoi enigmi, in fondo eri solo spaventato e triste.
Sai, manchi ancora. Sei ancora il mio primo pensiero, quella voce che non smette di rimbombarmi nella testa, quelle mani che non smettono di toccare il mio corpo. Quel sorriso da bambino che vorrebbe essere un uomo.
Sai, ti auguro di realizzare i tuoi sogni, scoprirti orgoglioso della tua vita. Sei una persona forte, cinica, fredda, ma anche la persona più bella che abbia conosciuto.
Ti auguro il futuro.
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lunamarish · 4 months ago
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Cara Maria, stasera, appena finito di lavorare, su quel sentiero di polvere rosa, ho sentito con le mie antenne in te la stessa angoscia che ieri tu con le tue antenne hai sentito in me. Un'angoscia leggera leggera, non più che un'ombra, eppure invincibile. Ieri in me si trattava di un po' di nevrosi: ma oggi in te c'era una ragione precisa (precisa fino a un certo punto, naturalmente) ad opprimerti, col sole che se ne andava. Era il sentimento di non essere stata del tutto padrona di te, del tuo corpo, della tua realtà: di essere stata “adoperata” (e per di più con la fatale brutalità tecnica che il cinema implica) e quindi di aver perduto in parte la tua totale libertà. Questo stringimento al cuore lo proverai spesso, durante la nostra opera: e lo sentirò anch'io con te. È terribile essere adoperati, ma anche adoperare. Ma il cinema è fatto così: bisogna spezzare e frantumare una realtà “intera” per ricostruirla nella sua verità sintetica e assoluta, che la rende poi più “intera” ancora. Tu sei come una pietra preziosa che viene violentemente frantumata in mille schegge per poter essere ricostruita di un materiale più duraturo di quello della vita, cioè il materiale della poesia. È appunto terribile sentirsi spezzati, sentire che in un certo momento, in una certa ora, in un certo giorno, non si è più tutti se stessi, ma una piccola scheggia di se stessi: e questo umilia, lo so. Io oggi ho colto un attimo del tuo fulgore, e tu avresti voluto darmelo tutto. Ma non è possibile. Ogni giorno un barbaglio, e alla fine si avrà l'intera, intatta luminosità. C'è poi anche il fatto che io parlo poco, oppure mi esprimo in termini un pò incomprensibili. Ma a questo ci vuol poco a mettere rimedio: sono un po' in trance, ho una visione o meglio delle visioni, le “Visioni della Medea”: in queste condizioni di emergenza, devi avere un po' di pazienza con me, e cavarmi un po' le parole con la forza. Ti abbraccio.
Pier Paolo Pasolini, Lettera a Maria Callas (1971)
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incazzatanera · 10 months ago
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Caro papà, tante volte ho sperato di avere un padre diverso da quello che sei stato. Per tante volte mi sono chiesta perché mamma fosse così tanto affezionata a te, mi ci sono voluti anni per capirlo bene a fondo e forse ad oggi mi manca ancora qualche tassello, ma quello che riesco a dire è che ti perdono per tutti quei momenti in cui non ci sei stato. Perdono le tue assenze nella mia infanzia, le tue brutte parole che volavano a caso e che mi ferivano. Vorrei solo dirti che ti capisco, capisco tutti i tuoi sforzi per farci stare bene, per permetterci una vita tranquilla nonostante tutti i tuoi debiti. Capisco le giornate no, i litigi, i momenti di fame, l’unica maglietta nuova che potevate permettervi per me, le scarpe aggiustate e riaggiustate con l’attak. Sono grata del tempo che abbiamo potuto passare insieme negli ultimi anni, sono grata di averti conosciuto e di essere cresciuta giocando insieme a te e sono grata della vita che ho adesso, qui, con te e la mamma. Sono grata che tu, ora, mi possa finalmente vedere e passare del tempo con me.
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northernsoulblog · 1 year ago
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"Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l’amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l’amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell’attimo c’è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell’attimo c’è sempre perché tu sei l’amore della mia vita, l’incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa."
Lettera a Sofia, Charles Bukowski
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princessofmistake · 1 year ago
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 «Sai come il diavolo tortura le anime nell’Inferno? […] Le mantiene in attesa». Questo commento, scrive Jung, «mi è tornato alla mente mentre stavo leggendo l’Ulisse per la prima volta. Ogni frase fa nascere un senso di attesa che non viene soddisfatto; infine, per pura rassegnazione, non ti aspetti più nulla».
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pezzidiuncuoreancoravivo · 3 months ago
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Nonostante tutto, sei stata una mia cara amica.
Ps. Ho appena ricordato che è stato anche grazia a te che quell'estate del 2013 sono stata abbracciata per la prima volta da Nico, quando ti eri stesa accanto a lui e ti """coccolava""". Ti prendevo in giro dicendoti che lo avrei detto al tuo ragazzo dell'epoca, quanto rosicavo. E tu mi hai presa e mi hai messa al tuo posto, appoggiata a Nico, il giorno in cui stavo capendo che probabilmente mi sarei innamorata perdutamente di lui. Sei sempre l'inizio delle mie storie d'amore più vere.
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schizografia · 27 days ago
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Lei mi chiede delle mie idee su Aspettando Godot, di cui mi fate l'onore di donare alcuni estratti al Club d'essai, e allo stesso tempo delle mie idee sul teatro. lo non ho alcuna idea sul teatro, non lo conosco affatto, non ci vado. Questo è ammissibile. Ma ciò che lo è indubbiamente meno, in queste condizioni, è soprattutto il fatto di scrivere un'opera teatrale e subito dopo averlo fatto non avere delle idee neanche su di essa. Questo, purtroppo, è il mio caso. Non è dato a tutti di poter passare dal mondo che si apre sotto la pagina a quello dei guadagni e delle perdite per poi ritornarvi nuovamente, imperturbabile, come se si passasse dal lavoro al Café du Commerce. Su quest'opera non so niente di più di chi riesce a leggerla con attenzione. Non so in quale spirito io l'abbia scritta. Sui personaggi non so niente più che ciò che dicono, ciò che fanno o ciò che accade loro. Del loro aspetto ho dovuto indicare il poco che sono riuscito a intravedere. Le bombette, ad esempio. Non so chi sia Godot. Soprattutto non so neanche se esista. Cosi come non so se ci credano o meno i due che lo aspettano. I due altri che passano verso la fine di ciascuno dei due atti, sono necessari a rompere la monotoni. Tutto ciò che sono riuscito a sapere l'ho mostrato. Non è molto, ma mi è sufficiente, abbondantemente sufficiente. Oserei anche dire che mi sarei accontentato di meno. Riguardo al voler trovare a tutto ciò un senso più ampio e più elevato, da portare con sé dopo lo spettacolo insieme al programma e i cremini, sono incapace di trovarvi alcun interesse, anche se ciò deve essere possibile. Non sono più lì e non ci sarò mai più. Estragon, Vladimir, Pozzo, Lucky, il loro tempo e il loro spazio, ho potuto conoscerli solo un po', il che è molto lontano dal comprendere. Forse vi devono render conto di qualcosa: che se la sbrighino senza di me, io e loro siamo pari.
Samuel Beckett, Lettera a Michel Polac
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la-seconda · 2 years ago
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“Cara Sofia,
Sto amando un’altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l’amore è questo, mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest’incantesimo non è mai riuscito. Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato. Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile. Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l’amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l’amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell’attimo c’è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell’attimo c’è sempre perché tu sei l’amore della mia vita, l’incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa.”
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dinonfissatoaffetto · 1 year ago
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Gioia cara, vorrei una stagione in cui non ci fossi per me che tu e carta bianca e voglia di scrivere cose limpide e felici. Una stagione e non la vita? Ora basta, perché ho cominciato così questa lettera, io voglio scrivere del nostro amore, voglio amarti scrivendo, prenderti scrivendo, non altro. È forse anche qui la paura di soffrire che prende il sopravvento? Cara, cara, mi conosci troppo, ma no, troppo poco, devo ancora farmi conoscere da te, devo ancora scoprirmi a te, stupirti, ho bisogno di farmi ammirare da te come io continuamente ti ammiro.
- Italo Calvino, lettera a Elsa De Giorgi
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lunamarish · 2 years ago
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