#guazzetto
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scogito · 2 months ago
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Oggi guazzetto di perbenismo con spolverata di finta umanità.
Prendo come esempio un post su FB e una risposta che ho ricevuto al mio commento (che essendo evolutivo è stato visto come privo di "immedesimazione").
Non condivido per polemizzare, non mi interessa perculare nessuno, io voglio porre in analisi il pozzo di immaturità senza fondo in cui moltissimi figli sono costretti a crescere.
Questo il post originario:
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Questo il commento sotto una mia risposta, che taccia me di insensibilità e chiede maggiore acutezza sul problema:
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Io vorrei che si capisse almeno un po' perché questo tipo di partecipazione è pericolosa, soprattutto perché non si rende conto di quanto lo è.
Elenco tre punti a proposito del mondo marcio emotivo in cui la massa ristagna; che è lo stesso putridume in cui nuotano allegramente le distorsioni dell’empatia, della comprensione e della compassione (l'immedesimazione di inizio).
Questa madre secondo il sensibile di turno va consolata. Forse secondo un ragionamento contorto, può così trarre più forza per continuare ella stessa a consolare il figlio. Tornerà a scuola in una classe di stronzi ma…è consolato.
In questo schema l’esempio che il genitore mette in atto è quello della colpa, che verrà assorbito e imparato dal figlio, come risposta emotiva alla non accettazione, alla critica, all’irresponsabilità altrui.
Incapace di creare soluzioni (perché bisogna compatirla) non ne darà nemmeno al figlio. Le uniche risorse di gioia sono i soldi e in carenza di quelli non ci sono altri rimedi. Questo schema si attiverà nel figlio come risposta mentale a problematiche simili.
Stato di fatto: no money no party. Sono un fallito, nessuno mi vuole, non ho gli stessi strumenti di tutti gli altri, vivo come un emarginato e me ne vergogno, in più a casa è inutile chiedere soluzioni perché non sono in grado di darmene.
Piccola parentesi: soltanto io ricordo l’enorme percentuale di persone che si sentiva “esclusa” da quegli idioti che non li facevano entrare nei bar? Soltanto io vedo e vedevo “adulti" che si comportano come 11enni? Cambiano le dinamiche non le risposte al problema.
Però attenzione, secondo il commentatore di questo post d'esempio la madre che subisce le colpe della sua educazione (che non ha risolto), non va rattristata, e nel vanto dell’inettitudine sacrosanta dei distorti insieme al buonismo e tutte le sue scusanti, il problema prima di tutto sta sempre da qualche parte fuori.
La responsabilità agli altri: insegnate ai vostri figli�� (si fotta cosa sta insegnando lei col suo comportamento...).
La colpa ai cellulari: causano bullismo!
Che questi adulti si comportano come bambini, che vivono il rifiuto come alle elementari, che è addirittura scorretto scuoterli davanti a certe cose…Eh no, compatisci e non svegliare il sonno! Chissenefrega se un bambino viene su con questi esempi di merda.
Poi mi raccomando, attivarsi nei convegni in cui si dice ai piccoli cosa devono fare (a parole) …quello subito!
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fallimentiquotidiani · 5 months ago
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C'è qualcuna a cui vorresti assaporare la cozza?
Sono da sempre un grande fan del guazzetto di cozze
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stilouniverse · 16 days ago
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La cucina toscana delle origini: il riuso delle carni
Tra i piatti del riuso delle carni in Toscana abbiamo la “francesina” nome esterofilo che di francese potrebbe vantare l’abbondante uso di cipolle, almeno il doppio rispetto al peso della carne, stufate a fuoco lento. In Maremma la ricetta invece prevedeva tante patate per il lesso rifatto al guazzetto. Nel riutilizzo del lesso avanzato non potevano mancare le polpette, in tutte le salse, con due…
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simonettaramogida · 24 days ago
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NATALE/ ZUPPA O CACIUCCO O GUAZZETTO MA COL PEPERONCINO UN RICCO ANTIPASTO CON LE TARTINE DI PESCE E FRUTTA COZZE AL GRATIN POI DEI TONNARELLI AI GAMBERETTI E PISTACCHI DI BRONTE E CALAMARI RIPIENI CON RICOTTA E CIME DI RAPA INSALATA RUSSA PINZIMONIO E UN TIRAMISU AL PROFUMO DI PISTACCHI VINI CHARDONNAY E MOSCATO
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pettirosso1959 · 4 months ago
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“Ahò, allora, come è andata sta crociera?”
Beh, ti dirò, pensavo fosse male e invece… era anche peggio!
Prima di iniziare il resoconto tragi-comico, è giusto fare alcune premesse.
Essendo la prima (e ultima) esperienza non ho idea se le disfunzioni subite siano comuni ad altre compagnie di navigazione con difformi itinerari di viaggio, programmati in diversi periodi dell’anno.
Io mi riferisco esclusivamente alla MSC nella circumnavigazione del Mediterraneo.
Premetto altresì di aver perdonato tutti coloro che, prima di partire, mi avevano magnificato la sontuosa vita di bordo con i suoi manicaretti succulenti e gli ambienti rilassanti e raffinati.
In verità, mai ho dovuto ingoiare cibo-spazzatura peggiore e convivere, senza vie di fuga, in stipati gironi danteschi trasudanti buzzurraggine.
Ma, come dicevo, li perdono perché ho capito che nel passato le crociere non erano quel fenomeno di massa che è oggi.
Appena messo piede a bordo ho avuto lo shock di benvenuto.
Mi sono ritrovato in sale illuminate e fosforescenti strapiene di gente che si accalcava confusamente senza sapere dove andare, tampinata da figuri incravattati che li fotografavano per poi rivendergli la foto.
Chi saliva le scale, chi le scendeva, chi si ammassava alla reception per capire cosa fare.
Mi pareva di stare dentro un grande centro commerciale… che per me è uno degli incubi peggiori.
“Vabbè, dai, sarà un po’ di disorganizzazione iniziale, poi tutto si normalizzerà”, ho pensato.
Non si è normalizzata una ceppa! Quest’immagine è rimasta fissa per 7 maledetti giorni!
Eravamo 7.000 anime perse, ammucchiate in questo sfarzoso barcone colorato e scintillante, condannate a divertirsi.
E si passava la giornata a fare file interminabili.
La facevi per prendere l’ascensore, per andare al ristorante, al bar, per sbarcare, per rimbarcarti…
Vivevi immerso in questa massa amorfa di corpi intercambiabili e facce indistinguibili che si assiepavano schiamazzanti, mischiandosi profumi e fetori, caoticamente incolonnati verso il nulla festante, il niente luminescente.
E, non avendo possibilità di evadere, ero terrorizzato di amalgamarmi infine in questa melma primordiale, di divenire anche io parte di questo gregge pacchiano e chiassoso.
Ecco... per me questa è l'idea che più si avvicina all'inferno!
E poi il cibo!
Figuratevi che i soliti crocieristi di esperienza prima di partire mi avevano finanche redarguito di stare attento a non ingrassare, stante la prelibatezza delle leccornie a disposizione.
Ho fatto la fame!
Il ristorante era gestito da cuochi indonesiani che ti sfornavano piatti italiani rivisitati in maniera oscena.
Per esempio: guazzetto di pesce con pezzettini di würstel dentro, vitello tonnato con il ketchup sopra, frittelle con dentro lumache tritate…
Sì, se non volevi andare al ristorante c’era un buffet quasi sempre aperto.
Premesso che se non eri abile nelle arti marziali o nelle tecniche di sfondamento del Rugby eri tagliato fuori dalla massa famelica che lì ingaggiava lotte furibonde, il tutto si riduceva sostanzialmente a hamburger, hot dog, pizza e patatine fritte.
Io che aborro i Mac Donald che alternative avevo?
Come un sarchiapone avevo fatto anche il pacchetto per le bevande all inclusive da consumare al bar.
A parte il fatto che le marche dei liquori esposti erano sottomarche aliene così sconosciute che non si trovano neanche al discount o nei peggio bar di Caracas, erano più le volte che per evitare la fila vi rinunciavo.
Tralascio la descrizione delle piscine dove c’erano più corpi che acqua e le battaglie senza esclusione di colpi per la conquista dei lettini.
“Però, dai, almeno hai fatto felice tua moglie che voleva fare la crociera”
Ma anche no!
Lei si è rotta le palle quanto me.
D’altronde, come si dice a Napoli: gli uccelli si accoppiano in cielo e i fetenti in terra.
Se non avessimo avuto lo stesso carattere non saremmo passati indenni e uniti alle traversie della vita.
“Ma ci sarà stato almeno qualcosa di bello?”
Sì, le escursioni.
Ogni mattina ti svegli in posto del mondo diverso.
Ma sono come l’ora d’aria per il carcerato. Finiscono troppo presto.
L’unica cosa veramente bella della crociera è… l’approdo finale.
Scendere da quella prigione galleggiante sapendo che non dovrai più risalirci è una sensazione fantastica.
E, a tal proposito, per chiudere poeticamente, riporto una citazione di Paulo Coelho:
“Gli uomini sognano più il ritorno che la partenza”.
E volendo inserire anche una nota filosofica, cito anche Nietzsche:
“Tutto ciò che non ti uccide ti rende più forte... ma ti scassa parecchio la minchia” …non sono sicuro finesse così…
PS: Stanotte ho avuto un incubo terrificante.
Nel cuore della notte, mentre dormivo placidamente nel mio letto, irrompeva il comandante De Falco che urlava:
«Paternò! Torni a bordo, cazzo!»
Salvino Paternò.
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tulinh020400 · 2 years ago
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3 CEREALI IN GUAZZETTO DI MARE
250 gr di riso ai 3 cereali 400 gr di polipetti 150 gr di fagiolini 200 ml di passata di pomodoro 1\2 bicchiere di vino bianco 2 spicchi di aglio olio evo sale pepe prezzemolo qb In una casseruola soffriggere l’aglio e il peperoncino con un filo di olio evo e aggiungere i polipetti precedentemente puliti e lavati e far rosolare. Aggiungere il vino bianco e successivamente la passata di…
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umbriasud · 2 years ago
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"I love fish", per quattro giorni Perugia capitale del sapore di mare e di lago
La presentazione di I love fish Dalle vongole in guazzetto alla frittura di agoni del Trasimeno, al panzerotto burrata e alici, al cappellaccio di bufala e baccalà: in questo e in molto altro consiste l’offerta gastronomica di “I love fish”, la manifestazione ad ingresso libero in programma a Pian di Massiano di Perugia (area parcheggio Minimetro) da giovedì 1 a domenica 4 giugno prossimi (dalle…
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robertovinci · 4 years ago
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Triglie in guazzetto #triglie #triglia #fish #cooking #guazzetto #triglieinguazzetto #foodporn #foodinmendoza #foodporn #foodphotography #foodie #foodlover #pesce #pescefresco #pescado #foodstagram #foodpic #foodart #fishandchips #fishingaddict #sommelier #somm #sommlife #wine #wines #winelover #winesofargentina #chardonnay #chardonnay #winetaste #winetasti gs @closdechacras https://www.instagram.com/p/CNxvZhHgpzZ/?igshid=1owri9vslzp19
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chanellulu · 4 years ago
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giovanniiodice · 5 years ago
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#seppie in #guazzetto o #polipetti alla #Luciana? Tutti e due va! #dinner #homemade #food (presso Casa Iodice) https://www.instagram.com/p/CAa_tCDKPyf/?igshid=19lirq3dp78gb
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scogito · 2 years ago
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A cosa servono veramente i programmi di denuncia in TV?
La cronaca che la gente considera informazione, non è che uno show.
In questo show si promuove un solo e unico canale comunicativo: tutti contro alcuni. Questo per creare una realtà in cui è normale comportarsi così.
Attraverso lo show i fatti vengono trasformati in raccontini più o meno indecenti sul degrado in cui versano i luoghi o la testa delle persone. Il montaggio spesso frenetico o a mo' di videoclip, accompagnato da musica emozionale, agita l'inconscio e il messaggio diventa ipnotico e ancora più pervasivo.
Le vicende non hanno quasi mai una soluzione o un recupero, ciò incrementa lo strato di ingiustizia, di rabbia e di frustrazione di chi guarda. In questo modo la rabbia che porta le persone a vedere certi programmi, non solo viene esasperata, ma anche manifestata "a ragione". Cioè quello che prima era inconscio giunge alla mente perchè è pure avvalorato dallo schifo che accade.
In questo bel guazzetto si aggiungono le battute dei partecipanti che fanno sembrare il manicomio una barzelletta e una fiction. Così l'ipnotizzato si fa pure una risata (ti assicuro che c'è gente che ride di fronte a certe visioni), manda giù il boccone e lo show diventa l'unico e solo labirinto in cui vivere.
Quindi lo schema è questo:
Informazione (manipolata)
Emozione (manipolata)
Visione (manipolata)
Rinforzo.
E il cerchio si auto alimenta.
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fallimentiquotidiani · 1 year ago
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Ah, stai facendo il guazzetto di cozze stasera eh?
L'ho sgamato dal suo odorino
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robypdn · 5 years ago
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#canocchie altrimenti dette anche #pannochie ed anche #cicaledimare al #guazzetto https://www.instagram.com/p/B5yAtmDChTh/?igshid=149h32w7oadgm
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sfrevol · 8 years ago
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lesmiserablables · 4 years ago
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sometimes I doubt myself, but then I make a guazzetto di calamari che è la morte sua and I find the strength to keep going
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