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#contesto sociale
ricercamix · 2 years
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L’apprendimento e l’esecuzione dei processi decisionali nel contesto sociale: studio dei circuiti cerebrali sottostanti
L’apprendimento e l’esecuzione dei processi decisionali nel contesto sociale: studio dei circuiti cerebrali sottostanti
Gli esseri umani sono animali sociali che interagiscono quotidianamente tra loro creando spazi sociali condivisi all’interno della società. Pertanto, le decisioni umane si configurano spesso come decisioni sociali riguardanti gli altri e/o influenzate da essi. (more…)
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anchesetuttinoino · 1 month
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Nasce la professione di "certificatori di reputazione", vale a dire laureati o diplomati che nell'era di internet e di profili "fake" sono in grado di alimentare con dati certi un innovativo algoritmo "umanizzato" per misurare abilità, competenze, meriti e onestà di persone fisiche e giuridiche.
Al via il primo bando per accedere alla formazione, gratuita, di questa nuova professione rivolto esclusivamente a donne: 214 (30 delle quali vittime di violenza). Il bando è finanziato dal Fondo per la Repubblica Digitale-Impresa sociale. Il termine per presentare la domanda è il 15 marzo (www.lumsa.it/odg).Si tratta di una sperimentazione ideata da Mevaluate Holding e Crop News.
L'ateneo Lumsa è il soggetto responsabile coordinatore dei rapporti di partenariato con il Fondo per la Repubblica Digitale che ha selezionato e finanziato il progetto e che entro il 2026 impiegherà 350 milioni di euro secondo la legge 233/2021 (attuazione del Pnrr e prevenzione delle infiltrazioni mafiose).
Il bando é riservato a donne fra i 19 e 50 anni, sia disoccupate che inoccupate ma anche dipendenti di operatori economici interessati ad accrescerne abilità e competenze digitali in funzione di migliori condizioni contrattuali. Ogni partecipante al progetto potrà beneficiare di 2.970 euro in formazione online per 224 ore e ricevere un tablet e sim dati Coop voce mentre al termine uno smartphone nel contesto di un percorso di inserimento lavorativo di 480 ore in collaborazione con 7 partner sostenitori, enti privati e pubblici, fra i quali Agens, Confindustria, diversi ordini professionali.
Le 214 donne che seguiranno il corso otterranno l'abilitazione a operare in esclusiva sulla piattaforma digitale Italia Virtute per la qualificazione reputazionale documentata e tracciabile di individui e organizzazioni grazie al rating reputazionale elaborato dall'«algoritmo umanizzato» (trasparente, inclusivo e imparziale) in proprietà di Mevaluate Holding. Sarà così possibile mettere in valore e misurare oggettivamente abilità, competenze, meriti e onestà. Mentre perdono finalmente l'anonimato illeciti e inadempimenti. 
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Non so se ridere o piangere..."algoritmo umanizzato". Orwell ha fatto troppi proseliti. Quindi chi non si allinea al pensiero unico dominante avrà una reputazione pari a zero?
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floresdmiel · 9 days
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Llega un momento que me canso, me saturó de todo lo que me pasa y no quiero hablar con nadie, me aislo, no contesto mensajes, ni envío, no quiero saber de la vida de nadie, desaparezco un rato para recargar mi batería social y pensé que era algo malo, pero no, es parte del cuidado de uno, el decir bueno hasta aquí llegó me desconecto de todo porque quiero estar conmigo mismo/a, quiero conectarme conmigo.
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mermaidemilystuff · 2 months
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Uhmmmm
Una cosa che noto tantissimo tra persone che conosco e non, è l'assenza di modestia con cui raggiungono certi traguardi. Parlo di persone circa mie coetanee che raggiungono determinati traguardi principalmente grazie al fatto che hanno avuto buone basi di partenza e diversi tipi di opportunità (sostegno economico incondizionato dei genitori, il lavoro ben pagato grazie a conoscenze e via così) anche perché diciamocelo, in Italia se hai una determinata età e sei di un certo contesto sociale certi obiettivi sono pressoché impossibili da raggiungere, sicuramente nel breve periodo. Il comportamento però è perennemente di persone che sono arrivate lì solo e unicamente grazie a un mix di sacrifici e di competenze, elementi che tra l'altro non metto assolutamente in dubbio, però ecco amori non è solo così. E di queste persone vedo proprio la mancanza di capacità di porsi in un bel modo, sano e genuino. C'è solo tanta fierezza e sicurezza, completa cecità sulle fortune avute. Poi vab c'è pure chi si lamenta della situazione e lì inizia il formicolio alle mani, ma è un'altra storia
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vintagebiker43 · 6 months
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Indirizzata a Tajani da Vitalba Azzolini su X
"Premesso che ripetono tutti le stesse parole - da Valditara a Salvini a Tajani - come se avessero imparato a memoria un'unica scheda informativa divulgata in una chat privata, il discorso non torna:
1) le scuole hanno a disposizione alcuni giorni di chiusura facoltativi, e possono disporne in relazione al contesto sociale, culturale, educativo in cui operano. Dunque, possono chiudere per carnevale così come per un ponte o in un giorno in cui ci saranno molte assenze;
2) sospendere le lezioni per la fine del Ramadan non significa "santificare" quel giorno, ma prendere atto che, per esigenze didattiche, è meglio chiudere;
3) affermare che in Arabia Saudita le scuole non chiuderebbero per festività cristiane significa dire che il nostro ordinamento giuridico, la nostra cultura democratica, la nostra civiltà istituzionale è pari a quella di tale Paese o di Paesi similari: ma veramente Tajani pensa questo?
4) Inoltre, davvero Tajani reputa che la nostra identità - intesa come religione, tradizioni, cultura giuridica e democratica e molto altro - sia intaccata da uno giorno di chiusura delle scuole per esigenze didattiche determinate da assenze per la festa di una religione diversa dalla nostra?
Caro ministro, «La mente è come un paracadute: funziona solo se si apre» (Albert Einstein). Ecco, la apra."
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hazel-wings · 1 month
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No vuelvas
Que masoquista has de ser y que masoquista soy cada que me hablas y te respondo, cada que me llamas y te contesto. Vete, no vuelvas a mi vida a fingir que nada pasó, vete, olvídate de mi existencia en esta faz, olvídate de mi nombre, de mi cara, de todo lo que me relacione contigo, siempre he sabido que estoy y soy mejor cuando no estoy contigo.
Es hasta chistoso ver todo después que se te cae el muro que tenías impuesto, ese muro donde del lado contrario se encontraban tus horribles defectos, y no te juzgo porque es que todos los tenemos, pero que cegada estaba por ti. Cegada de una forma que parecía irremediable, cegada a tal punto que llegué al límite de cancelar mi vida social incluso con la gente que amaba y siempre ha estado ahí, solo por regalarte mi tiempo.
Vete, no vuelvas más porque mi corazón no aguanta una grieta más, una grieta más causada por ti. Es irónico, cuando te conocí te dije que tenías cara de las que dejan en terapia, me equivoqué, me dejaste siendo una esclava psiquiátrica de la depresión, de la ansiedad, del mal vivir, del insomnio y de las malditas pastillas. Ya no sé cómo abrirme empáticamente con nadie, ya no recuerdo cómo dejarme querer.
Recuerdo que alguna vez me dijiste que tu mayor miedo era que yo te odiara, cuanto doble sentido tenía esa frase consigo, el mismo que yo no fui capaz de ver, pero no me culpo, estaba enamorada y unos ojos enamorados no son capaces contemplar nada que no sea su musa.
Tengo dentro un tipo tóxico de rabia acumulada, la misma que me está consumiendo y me está alterando mi realidad. Me da rabia no poder odiarte, porque mi (como siempre lo he llamado) “corazón idiota” no es capaz de odiar, no puede guardar rencor, no sabe tratar mal a nadie.
Pdt: A fin de cuentas sé que estaré en paz, el karma es el peor enemigo de las personas.
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der-papero · 7 months
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In questo post parlerò bene dei tedeschi, in un contesto anche molto delicato, ma quando se lo meritano ben venga, però non vi ci abituate, che un wurst non fa barbecue. Spero di non urtare la sensibilità di nessuno più di quanto la mia è stata urtata.
Ieri sera, mentre mi dilettavo con un po' di Typescript, avevo in sottofondo su una normale emittente tedesca Fast & Furious 8, detto tra noi una puttanata siderale, ma giusto per vedere qualche cartone ben assestato in faccia ai cattivi.
Ad ogni modo, parte la pubblicità, e tra i vari spot alzo la testa per puro caso, e vedo una coppia con una bimba, in riva ad un lago, i primi due sotto ad un albero in costume (qui i tedeschi vanno spesso al lago a farsi il bagno), e la bimba sulla riva a giocare con l'acqua.
Mo', tutto mi sarei aspettato, che cazz ne so, la pubblicità del formaggio in mezzo al pane, qualche automobile, la crema solare, e invece qui veramente ci sono rimasto di un male incredibile: la telecamera fa un primo piano sugli occhi di lui, poi della bimba che gioca, poi di nuovo su di lui, e vi giuro che fa uno sguardo che mi ha tagliato in due, che non saprei nemmeno definirvi, perché io stavo iniziando a sentirmi male senza manco avere il tempo di realizzare perché. All'improvviso la scena si interrompe, e compaiono delle scritte bianche, lente, su un pannello nero, non vi saprei manco ripetere il contenuto perché ormai io volevo solo portare lo sguardo altrove e dimenticarmi tutto, e diceva più o meno una roba del tipo "se questo lo chiami amore, allora chiamaci, perché possiamo aiutarti".
Ora, personalmente per me è stata una botta allucinante, ci penso da ieri e spero di non rivederla più quella scena, poi chissà, magari la seconda volta potrei razionalizzarla meglio, perché ieri ero totalmente impreparato a vedere una roba simile, come se uno sconosciuto per strada vi rifilasse un cazzotto ad altezza stomaco senza il minimo sentore che potesse accadere, tuttavia ho massima stima verso un modello di società che non nasconde la merda sotto al tappeto, la mostra per quello che è, te la sbatte in faccia senza filtri e mette in piedi (almeno ci prova) un processo che possa prevenire prima che sia troppo tardi.
Qualsiasi imbecille riesce ad urlare "castrazione chimica", ma è in queste cose che si misura la maturità sociale di un popolo.
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letmebechiara · 10 days
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Ho partecipato ad un matrimonio e quest'esperienza mi è servita per aprire gli occhi sulla falsità che aleggia attorno a questa cerimonia. Non voglio fare di tutta l'erba un fascio però io non sopporto la finzione e, purtroppo, in quel contesto ne sono venuta a contatto fino a raggiungere livelli tossicamente esponenziali. Non so nemmeno il motivo per il quale ho deciso di presentarmi, dato il mio inesistente rapporto con gli sposi. Diciamo che ho acconsentito a partecipare per vedere fino a che punto si potesse arrivare, una sorta di esperimento sociale. Mi chiedevo se *persona x* avesse maturato delle consapevolezze in questi anni ma, ahimé, si è dimostrata quella che è sempre stata, non è cambiata di una virgola. Sono contenta di aver preso una strada diversa dalla sua, di essermi allontanata da lei tanti anni fa. Le maschere che lei porta con così tanta maestria (se così vogliamo definirla) non mi si addicono, non faranno mai per me. Vivere d'apparenza non è vivere. Essere fregne però è essere fregne ed io, in compenso, quel giorno mi sono sentita una dea (poi il resto dei giorni magari manco mi piaccio ma dettagli) quindi voglio ricordarmi di cotanta fregnanza.
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Tutti con la stessa giacca di pelle, tutti con lo stesso modello di jeans, tutti con le stesse scarpe, il piercing giusto per sentirsi alternativi all'alternativa.
Il tatuaggio imposto dal contesto sociale.
Tutto quello che vedo sono imitazioni di imitazioni in larga produzione.
Prosciugano la mia voglia di mettere a disposizione il mio interesse.
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e-o-t-w · 23 days
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Eyes on the world #208
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Come può essere già settembre... 
Mentre ci domandiamo come sia possibile, torniamo con un nuovo numero delle news il cui focus sarà sulla guerra in corso tra Israele e Hamas, quella tra Ucraina e Russia, uno sconfinamento mai avvenuto e le vicende di un noto social network. 
Avete già capito tutto? Iniziamo 👇 
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: IL CASO DI POLIOMELITE, LO SCONTRO CON HEZBOLLAH, L’ATTACCO IN CISGIORDANIA 
1) Torniamo con il consueto update sulla situazione a Gaza. Domenica, l'esercito israeliano ha consegnato oltre 1,6 milioni di dosi di vaccino contro la poliomielite nella Striscia, dove è stato registrato il primo caso in 25 anni. La consegna, realizzata con l'aiuto delle Nazioni Unite, è avvenuta in un contesto di bombardamenti israeliani in risposta all'attacco di Hamas del 7 ottobre. La poliomielite, che può causare paralisi e morte nei bambini, è stata rilevata nelle fognature di Gaza, dove la popolazione vive in condizioni igienico-sanitarie precarie. La campagna vaccinale sarà gestita durante le pause umanitarie dai combattimenti, con l'OMS che chiede una tregua di sette giorni. 
Sul campo, nella notte tra sabato e domenica, Israele ha attaccato il gruppo libanese Hezbollah, che ha risposto con il lancio di droni e razzi verso Israele, intercettati dall’esercito israeliano. Gli scontri hanno causato la morte di tre libanesi e un soldato israeliano, oltre a danneggiare infrastrutture in Libano. Israele ha dichiarato che l’attacco è stato preventivo per fermare un imminente attacco di Hezbollah, mentre Hezbollah ha affermato che la sua azione era una risposta a un precedente attacco israeliano. Entrambe le parti hanno sospeso temporaneamente le ostilità, ma il primo ministro israeliano Netanyahu ha avvertito che il conflitto non è finito. Le tensioni tra Israele e Hezbollah, alimentate dalla guerra a Gaza, sono aumentate negli ultimi mesi. Il ministro della Difesa israeliano ha dichiarato lo stato d’emergenza e il leader di Hezbollah ha promesso di continuare a sostenere i palestinesi di Gaza. Intanto, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di monitorare la situazione e di sostenere il diritto di Israele a difendersi, pur cercando di ridurre le tensioni. Nonostante le tensioni, si stanno svolgendo trattative per un cessate il fuoco a Gaza. Analisti suggeriscono che né Israele né Hezbollah vogliono un'escalation del conflitto a causa di considerazioni interne.  
Iniziata la settimana, nella notte tra martedì e mercoledì, l'esercito israeliano ha lanciato una vasta operazione militare in quattro città della Cisgiordania, territorio rivendicato dai palestinesi ma in gran parte sotto controllo israeliano. L'operazione, che coinvolge centinaia di soldati, droni e mezzi corazzati, è stata paragonata a quelle su larga scala condotte durante la seconda Intifada vent'anni fa. L'obiettivo dichiarato è contrastare "attività terroristiche" e ha portato alla morte di almeno 20 palestinesi, tra cui sei combattenti di Hamas. L'esercito ha bloccato le strade principali e istituito posti di blocco, soprattutto a Jenin e Tulkarem. L'operazione è proseguita nel corso della settimana, con Israele che ha arrestato e ucciso anche un comandante del Jihad Islamico. L'operazione è stata criticata duramente dal segretario generale dell'ONU, António Guterres, e ha suscitato preoccupazione negli Stati Uniti, che hanno ribadito l'importanza di proteggere i civili. Intanto, il Programma alimentare mondiale dell'ONU ha sospeso temporaneamente la consegna di aiuti a Gaza dopo che un suo veicolo è stato colpito da proiettili. 
🇺🇦 UCRAINA-RUSSIA: DRONI E MISSILI SU KIEV E NON SOLO. ATTIVATE MISURE D’EMERGENZA 
2) Lunedì mattina la Russia ha lanciato un massiccio attacco con droni e missili contro diverse città ucraine, tra cui Kiev, colpendo 15 regioni su 24. L'attacco ha causato almeno sette morti in varie località, tra cui Lutsk, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Zhytomyr. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito che oltre 100 missili e circa 100 droni sono stati lanciati dalla Russia, con l'obiettivo principale di colpire le infrastrutture energetiche ucraine, già bersaglio di attacchi precedenti. Le esplosioni hanno causato interruzioni di corrente e acqua nella capitale e in altre città. L'azienda energetica DTEK e l'ente pubblico Ukrenergo hanno adottato misure d'emergenza per stabilizzare il sistema. Il ministro dell'Energia ucraino, German Galushchenko, ha descritto la situazione come complicata, accusando la Russia di voler lasciare l'Ucraina senza elettricità. Anche il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha condannato l'attacco, definendolo un crimine di guerra e ha ribadito la richiesta di poter colpire obiettivi militari in Russia. 
🇯🇵 SPAZIO AEREO GIAPPONESE VIOLATO DALLA CINA PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA 
3) Lunedì, un aereo militare cinese ha violato per la prima volta lo spazio aereo giapponese, causando una forte reazione da parte del governo giapponese. Il ministero della Difesa giapponese ha riferito che un aereo di sorveglianza Y-9 è entrato nel territorio giapponese per circa due minuti. Il governo giapponese ha definito l'incidente una violazione della sovranità nazionale e una minaccia alla sicurezza, dichiarandolo "totalmente inaccettabile". Negli ultimi anni, ci sono state tensioni tra Cina e Giappone riguardo a isole contese nel Mar Cinese Orientale, ma mai sconfinamenti aerei. 
📱 ARRESTATO IL FONDATORE DI TELEGRAM PAVEL DUROV, INDAGATO PER LE ATTIVITÀ ILLEGALI SUL SOCIAL 
Pavel Durov, fondatore di Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Le Bourget, vicino a Parigi, con l'accusa di complicità in attività illegali facilitate dalla piattaforma di messaggistica, che non collabora con le forze dell'ordine e non modera i contenuti. Telegram, con 950 milioni di utenti globali, è noto per la crittografia end-to-end, la possibilità di iscrizione anonima e la creazione di grandi gruppi. Tuttavia, queste caratteristiche hanno reso la piattaforma un rifugio per attività illegali, come traffico di droga, truffe e diffusione di pornografia illegale, causando preoccupazioni sulle responsabilità della piattaforma. Il magistrato francese incaricato del caso ha inizialmente esteso la sua custodia cautelare per un massimo di 96 ore, ma poi Durov è stato rilasciato su cauzione da 5 milioni di euro, con il divieto di lasciare la Francia. Telegram ha risposto alle accuse affermando di rispettare le normative del Digital Services Act (DSA) e negando qualsiasi responsabilità per gli abusi sulla piattaforma. Durov, che ha una doppia cittadinanza emiratina e francese, è noto per la sua resistenza a collaborare con i governi, suscitando critiche per l'uso di Telegram in attività illegali. Mercoledì è stato formalmente incriminato per 12 reati legati all'uso dell'app. 
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Giusto un paio di brevi per concludere 👇 
🇺🇸 La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha rilasciato la sua prima intervista da candidata alla presidenza, affiancata dall'aspirante vicepresidente Tim Walz. Harris ha difeso l'operato del presidente Biden e ha ribadito il suo impegno per una "nuova era politica", criticando la gestione dell'immigrazione di Trump e promettendo di non interrompere la fornitura di armi a Israele. Durante l'intervista, Harris non ha affrontato temi riguardanti la sua identità o proposto misure concrete per i primi giorni della presidenza, rimanendo vaga su gran parte del programma. Ha inoltre dichiarato di essere aperta a includere un Repubblicano nel suo governo. 
🇩🇪 Sabato, l'ISIS ha rivendicato l'attacco avvenuto venerdì sera a Solingen, Germania, in cui un uomo ha accoltellato e ucciso tre persone, ferendone gravemente altre cinque durante una festa cittadina. Il principale sospettato, un siriano di 26 anni, si è consegnato alla polizia, ma non ha fornito prove del suo legame con il gruppo terroristico. L'attacco è stato descritto dall'ISIS come una vendetta per i musulmani. L'uomo, giunto in Germania nel 2022, aveva ottenuto asilo dopo che la sua richiesta era stata inizialmente respinta. La polizia ha arrestato altre due persone in relazione all'attacco. 
Alla prossima 👋 
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superfuji · 1 month
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Nella hit parade degli avvelenatori della scuola pubblica ha troneggiato la cosiddetta “buona scuola” di Renzi, all’epoca segretario nazionale del PD, madre di tutte le miscele più corrosive: la managerializzazione dei presidi, gettati sul mercato alla ricerca di sponsor privati, utenti e docenti da scegliersi in autonomia negli albi territoriali, in ufficiale deroga ai finanziamenti statali, alle graduatorie pubbliche, a paradigmi di trasparenza e di controllo; lo school bonus e le detrazioni per la famiglie che avessero optato per le paritarie; la premiazione con un bonus di qualche centinaio di euro dei docenti ritenuti da un dirigente scolastico migliori. Insomma la logica degli incentivi, discrezionali, una tantum, ha preso il posto di diritti uguali per tutti. Faceva capolino la divisione dei lavoratori della scuola, all’uguaglianza nella legge e davanti alla legge subentrava l’arbitrio, alla cogestione la competizione. Soprattutto la “pessima scuola” di Renzi introduceva la cosiddetta alternanza scuola-lavoro, vale a dire l’effettuazione di 400 ore di tirocinio negli istituti tecnico-professionali e di 200 ore nei licei, cioè lavoro giovanile gratuito, pur sotto la veste dell’esperienza professionalizzante. Oggi queste ore sottratte alla conoscenza si chiamano con terminologia altisonante PCTO, “percorsi per il conseguimento di competenze trasversali e per lo sviluppo della capacità di orientarsi nella vita personale e nella realtà sociale e culturale”: restano obbligatori, sono condizione per l’ammissione agli esami di Stato, “non possono essere considerati come un’esperienza occasionale di applicazione in contesti esterni dei saperi scolastici, ma costituiscono un aspetto fondamentale del piano di studio”(legge n. 145/2018). Attraverso l’accoglimento della Raccomandazione del Consiglio del Parlamento Europeo (22 maggio 2018), che invitava a riprogettare la didattica a partire dalle competenze trasversali, funzionali a definire un progetto concordato per la soluzione di un problema, coi PCTO viene perseguito l’obiettivo di sviluppare le attività imprenditoriali“così come effettivamente presenti nella realtà, naturalmente con l’apporto fondamentale del territorio (aziende, enti culturali, professioni etc.)”. In questo contesto il disegno di legge Valditara sguazza a suo agio nella melma dei picconatori del sistema formativo pubblico. Aumenta le ore di PCTO, l’apprendistato è anticipato a 15 anni, affida la definizione dei contratti di prestazione d’opera dei giovani studenti ad accordi di partenariato con i soggetti del sistema delle imprese e delle professioni; inserisce i privati (sempre le imprese) nella programmazione dell’offerta formativa, nelle attività di insegnamento e formazione, nonché di “addestramento”in attività laboratoriali; regionalizza il sistema formativo, in ossequio all’autonomia differenziata; riduce di un anno la formazione scolastica; acuisce la natura classista della scuola, che prevede percorsi troppo differenziati per chi proviene da classi povere rispetto a quelli destinati ai ceti più abbienti.
La scuola al servizio dell’impresa
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arreton · 1 month
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Prima o poi scriverò un romanzo. E anche un saggio. Anzi: più saggi, dove parlerò - male - del capitalismo, farò un'analisi psicologica della società (viviamo nella società o nel sociale?), delle femmine e dei maschi; condurrò delle ricerche a proposito. Non rilascerò interviste, ovviamente, anni fa pensavo di scrivere sotto falso nome e come se fossi maschio e c'era un periodo in cui questo blog effettivamente non mostrava il genere di chi vi era dietro, diventato poi palese pure perché c'ho messo il mio faccione.
Scriverò anche più romanzi e avranno per protagonisti questa società di merda in degli anni che tutto sommato dovrebbero essere i migliori ma che invece ci si stanno rivoltando contro (da qui la gente che rimpiange gli anni '80/'90).
Dovrei impormi, in verità, di scrivere tanto per contrastare l'omertà nella quale sono cresciuta piuttosto che assecondarla razionalizzandola in timori miei, insicurezze mie. Il punto sarebbe elevarmi dal mio ambiente, adesso che finalmente l'ho contestualizzato e grossomodo capito. E ovviamente devo andare via da qua il prima possibile. Stavo per dire scappare ma in questi anni sono scappata molte volte dovendo ritornarci, l'ultima volta successa pure in maniera abbastanza plateale. Non voglio scappare, ma non voglio nemmeno più avere a che fare con questo contesto. Nel frattempo, appunto, voglio leggere, scrivere, continuare a capire e curarmi. Se è vero che sono migliore di questo contesto devo pur fare qualcosa a proposito
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clo-rofilla · 2 months
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Non sono mai stata una gran festaiola in generale, o meglio mi è sempre piaciuto divertirmi e bere e ballare finché sento che mi sto divertendo senza dover per forza oltrepassare il limite (in generale sono una che raramente ama gli eccessi: preferisco bere un cocktail al giorno piuttosto che 0 e poi 10 in un giorno).
Fatta questa premessa, se c'è un cambiamento che davvero mi piace della persona che sono diventata scavallando tra i miei 20 e i 30 anni, (e lo voglio scrivere, perché per carattere tendo a notare solo le cose di me che non mi piacciono, e diventare il peggior critico intransigente e algido verso me stessa), è quella particolare capacità che da più piccola - dovrei forse iniziare a dire "giovane", ma non sono pronta - ho sempre invidiato a molti coetanei e che definirei una qualche sorta di "nonchalance sociale" grazie alla quale, semplicemente, smetti di iper-analizzare il contesto, di pensare a cosa gli altri vicino a te stanno pensando, smetti di "guardarti dall'esterno" e, finalmente, ti occupi per un breve istante solo di esistere e divertire te, divertirti per te, profondamente immerso in un momento tuo e tuo soltanto.
Ripenso a quella ventenne insicura e così assurdamente consapevole della propria "corporeità" che non riusciva a godersi nulla fino in fondo, che si guardava intorno, cercava di dare il profilo migliore, si preoccupava di una smorfia, di non ridere troppo, di risultare inopportuna, o eccessiva. Forse è per questo che non mi sentivo mai magra abbastanza. Forse volevo dimagrire ancora e ancora fino a non occupare più spazio, non dare fastidio.
E con un po' (finalmente) di orgoglio guardo la trentenne di oggi, che quando è in vena e l'occasione capita, si butta sotto cassa e ride con la gente noncurante del resto del mondo, senza pensare a come sta ridendo, parla con gli sconosciuti senza alcun imbarazzo, e balla balla balla abbandonandosi al ritmo perché è atavico e apotropaico e selvaggio mettere in pausa la scatola-pensiero e sentirsi tutt'uno con il resto del mondo che fa rumore, fino a domani, anche solo per un po'.
Quel corpo che mi faceva paura muovere adesso lo rivendico, è mio, mi appartiene. Mi abbronzo nuda, ballo sfrenata, corro, salto, rido forte. E allora?
Con i trent'anni ho imparato a fregarmene, lasciar fluire, fluire anch'io.
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rideretremando · 10 months
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"Mi aveva colpito, al culmine dell'isteria social sul fatto del giorno, la dedica di una donna tra i miei contatti al suo compagno ovvero quanto si ritenesse fortunata ad averlo incontrato, perché lui, fra tutti i degni (cioè indegni) rappresentanti del patriarcato, si distingueva per probità e virtù. Naturalmente mi aveva fatto sorridere l'ingenuità della dichiarazione e mi aveva un po' indispettito l'arroganza, la presunzione manichea di riconoscere e sapersi accaparrare il grano, mentre il loglio toccherebbe alle altre. Queste altre, chi sarebbero. Io, per esempio. Credo di potermi dire emancipata, sono indipendente economicamente, non soffro di deficit affettivi conclamati, e vengo considerata persona dal carattere forte, a torto o a ragione. Questo anche anzi soprattutto vent'anni fa, quando ero in formazione come studiosa, cominciavo a guadagnare da poterci vivere certo senza fasti e avevo una famiglia ancora integra, genitori vivi etc. Eppure. Eppure avevo un fidanzato ossessivo, geloso, qualche volta violento. Per lo più con le cose, che usava sbalestrare sul pavimento o scaraventare contro il muro, ma qualche volta anche contro di me. Mi strattonava, per lo più. Piatti rotti, ogni tanto. Mi controllava il telefono? Sì. Mi permetteva di avere accesso al suo? No. Una volta finse di essere a Roma (abitava in un'altra città) intimandomi di tornare a casa (ero a cena con due amiche). Io gli obbedii. Non c'era nessuno ad aspettarmi al portone. Invece c'era, eccome, la volta in cui mi prese a calci. Uno solo, per la verità, ma con vistoso ematoma, formularmente. Perché lo racconto? Perché questo fidanzato non era affatto un troglodita paracadutato nella civiltà direttamente dalle caverne. Era un intellettuale, colto, raffinato, con una educazione affettiva nutrita di classici e poesia contemporanea. Ora ha un lavoro, una famiglia, figli, vedo dai social. Ma io perché sopportavo le sue scenate, ne subivo il controllo, le scariche di rabbia? Perché ero fragile, debole, vittima del patriarcato insieme a lui? La risposta è molto banale, e anche, mi rendo conto, pericolosa. Perché ero innamorata di questa persona. Non della violenza, logicamente. Non del controllo, che mi esasperava. Ma di tutti gli altri aspetti della sua vita e della nostra relazione che violenti non erano, e tutt'altro. Bianco bianco no, e nero nero nemmeno. Mi avrebbe potuto uccidere, in un accesso di ira? Non lo so, chi può dirlo. Posso dire perché me ne sono andata. Non per istinto di sopravvivenza, ma perchè le cose alle volte si aggiustano da sole, alle volte serve una spinta (una persona a me vicina con diplomazia churcilliana parlò con entrambi e ci convinse ad allontanarci perche insieme eravamo "un sistema instabile"). Lui trovò subito un'altra (che vidi, spero per puro accidente, con una stampella, in un'occasione pubblica). Con questo non voglio sostenere e rappresentare nessuna posizione e nessuna idea definita meno che mai assiomatizzare. Solo riflettere sul fatto che nessuno può dire se non in falsa coscienza ''io no''. Perché io sì, invece, e quasi tutti, nella vita affettiva, abbiamo avuto a che fare con la violenza (controllata, certo, ma forse è anche peggio perché se si ha questo potere, di tenerla sotto la soglia di rischio, si avrebbe anche quello di non lasciarle alcun margine, penso) e non necessariamente in un contesto estremo, retrogrado o patriarcale. La passione è violenta, le relazioni hanno sempre qualcosa di terrificante e patologico (citofonare Groddeck). Io, mio, tuo: moratoria anche su aggettivi e pronomi possessivi? Tutto da rifare, nel discorso soprattutto. La scompostezza, l'egolalia, l'accoramento emotivo e compulsivo. E togliersi i sassetti dalla scarpa, con la trave nell'occhio."
Gilda Policastro
Sempre bravissima.
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astra-zioni · 1 year
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Lungi dal fare la paternale a qualcuno, ma qui su Tumblr è pieno di persone depresse, spezzate, con storie allucinanti, persone sofferenti, ed io non posso che istintivamente provare amore per ognuno di voi. A volte questa vostra sofferenza diventa soverchiante, perché non ho alcun mezzo utile da offrirvi, perché alcuni di voi son persone meravigliose, belle, luminose, e non mi rassegnerò mai al fatto che persone così son spesso quelle che patiscono dolori più atroci degli altri. Stavo pensando alla mia condizione poco fa. Ho 24 anni, si può dire che combatto da tutta la vita con vari problemi, psicologici, esistenziali, quasi adattativi, nel senso che in qualsiasi contesto sociale io mi sento una merda indegna. Pensavo soprattutto a quanto tempo ho sprecato facendomi pipponi allucinanti sul divano, sul letto, incolpandomi per cose insignificanti, autosabotandomi, non dandomi mai l’opportunità di essere serena, di uscire da questo circolo vizioso. E non so voi, se vi ritrovate in qualche modo in questa descrizione, ma io mi sono incazzata. Ho sentito il peso di quest’ingiustizia come quando sento il peso delle ingiustizie che capitano a voi, ma provare empatia per gli altri è sempre più facile che provarla per noi stessi. Quindi è questo che vi volevo dire: se vi trovate in questa condizione, sentitela fino in fondo, dentro le ossa, sentite la rabbia, la rabbia per i vostri genitori che v’hanno traumatizzati, per i vostri partner che vi hanno calpestati, per tutte quelle volte che avete pagato col sangue gli errori commessi da altri e provate compassione per voi, tenerezza, fate crescere il senso di giustizia per voi stessi. Perché non è giusto che a 24 anni non si ami più, non si abbia voglia scoprire, di imparare, di crescere, di vedere il mondo, mentre merde che camminano lo fanno senza porsi alcun problema. La vita è davvero breve, potrei morire domani e aver fatto un decimo di quel che avrei voluto fare, e per cosa, in definitiva? Quale difetto o colpa che mi attribuisco arbitrariamente dalla nascita hanno il diritto di strapparmi la vita a vent’anni? Era questo che vi volevo dire. Pensateci, a volte. Io vi abbraccio.
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