#difficoltà scolastiche
Explore tagged Tumblr posts
Text
I disturbi specifici dell’apprendimento: capire le difficoltà per valorizzare il potenziale
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) rappresentano una categoria di disturbi del neurosviluppo che influenzano le abilità scolastiche fondamentali, come la lettura, la scrittura e il calcolo. Nonostante la loro diffusione e l’impatto significativo sulla vita degli individui, i DSA non compromettono l’intelligenza generale, che rimane nella norma o addirittura superiore alla media.…
#abilità grafo-motorie#adattamenti didattici#alterazioni neurobiologiche#assenza di deficit neurologici#autostima scolastica#comorbilità DSA#competenza ortografica#contesto sociale#deficit funzionale#deficit nel calcolo#deficit nella lettura#deficit nella scrittura#definizione DSM-V#definizione ICD-10#diagnosi DSA#difficoltà nell&039;apprendimento#difficoltà scolastiche#disagio psicologico#discalculia definizione#disgrafia definizione#dislessia definizione#disortografia definizione#disturbi associati#disturbi dell&039;apprendimento#fattori ambientali#fattori genetici#funzionamento adattivo#impatto psicologico DSA#impatto scolastico DSA#impatto sociale DSA
0 notes
Text
Il discorso integrale di Gino Cecchettin al termine dei funerali della figlia Giulia, 22enne uccisa dall'ex fidanzato.
«Carissimi tutti, abbiamo vissuto un tempo di profonda angoscia: ci ha travolto una tempesta terribile e anche adesso questa pioggia di dolore sembra non finire mai. Ci siamo bagnati, infreddoliti, ma ringrazio le tante persone che si sono strette attorno a noi per portarci il calore del loro abbraccio. Mi scuso per l'impossibilità di dare riscontro personalmente, ma ancora grazie per il vostro sostegno di cui avevamo bisogno in queste settimane terribili. La mia riconoscenza giunga anche a tutte le forze dell’ordine, al vescovo e ai monaci che ci ospitano, al presidente della Regione Zaia e al ministro Nordio e alle istituzioni che congiuntamente hanno aiutato la mia famiglia.
Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente,
un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà:
il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti. Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime proprio di coloro avrebbero dovuto amarle e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà
prima di perdere anche la vita. Come può accadere tutto questo? Come è potuto accadere a Giulia? Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti: famiglie, scuola, società civile, mondo dell’informazione
Mi rivolgo per primo agli uomini, perché noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere. Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali.
Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza anche i più lievi. La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di responsabilità e supporto.
A chi è genitore come me, parlo con il cuore: insegniamo ai nostri figli il valore del sacrificio e dell’impegno e aiutiamoli anche ad accettare le sconfitte. Creiamo nelle nostre famiglie quel clima che favorisce un dialogo sereno perché diventi possibile educare i nostri figli al rispetto della sacralità di ogni persona, ad una sessualità libera da ogni possesso
e all’amore vero che cerca solo il bene dell’altro. Viviamo in un'epoca in cui la tecnologia ci connette in modi straordinari, ma spesso, purtroppo, ci isola e ci priva del contatto umano reale.
È essenziale che i giovani imparino a comunicare autenticamente,
a guardare negli occhi degli altri, ad aprirsi all'esperienza di chi è più anziano di loro. La mancanza di connessione umana autentica può portare a incomprensioni e a decisioni tragiche. Abbiamo bisogno di ritrovare la capacità di ascoltare e di essere ascoltati, di comunicare realmente con empatia e rispetto.
La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli.
Dobbiamo investire in programmi educativi che insegnino il rispetto reciproco, l'importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza. La prevenzione della violenza inizia nelle famiglie,
ma continua nelle aule scolastiche, e dobbiamo assicurarci che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi per tutti.
Anche i media giocano un ruolo cruciale da svolgere in modo responsabile. La diffusione di notizie distorte e sensazionalistiche non solo alimenta un’atmosfera morbosa, dando spazio a sciacalli e complottisti, ma può anche contribuire a perpetuare comportamenti violenti. Chiamarsi fuori, cercare giustificazioni, difendere il patriarcato quando qualcuno ha la forza e la disperazione per chiamarlo col suo nome, trasformare le vittime in bersagli solo perché dicono qualcosa con cui magari non siamo d’accordo, non aiuta ad abbattere le barriere. Perché da questo tipo di violenza che è solo apparentemente personale e insensata si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti.
Alle istituzioni politiche chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Le forze dell’ordine devono essere dotate delle risorse necessarie per combattere attivamente questa piaga e degli strumenti per riconoscere il pericolo. Ma in questo momento di dolore e tristezza, dobbiamo trovare la forza di reagire, di trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento. La vita di Giulia, la mia Giulia, ci è stata sottratta in modo crudele, ma la sua morte, può anzi deve essere il punto di svolta per porre fine alla terribile piaga della violenza sulle donne. Grazie a tutti per essere qui oggi: che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme
per creare un mondo in cui nessuno debba mai temere per la propria vita.
Vi voglio leggere una poesia di Gibran che credo possa dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere.
«Il vero amore non è ne fisico ne romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è,
è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente
coloro che hanno il meglio di tutto,
ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta,
ma di come danzare nella pioggia…»
Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma. Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche ad imparare a danzare sotto la pioggia. Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un po’ alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotto questa pioggia.
Cara Giulia, grazie, per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l’immensa tenerezza che ci hai donato. Anch’io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare, ma so sperare: ecco voglio sperare insieme a te e alla mamma, voglio sperare insieme a Elena e Davide e voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare. E voglio sperare che produca il suo frutto d’amore, di perdono e di pace.
Addio Giulia, amore mio.
43 notes
·
View notes
Text
Risuonano forti le parole lette in chiesa durante l’ultimo saluto a Giulia dal suo papà, Gino Cecchettin.
“Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria.
Allegra, vivace, mai sazia di imparare.
Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente, un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà: il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti.
Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime proprio di coloro avrebbero dovuto amarle e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà prima di perdere anche la vita.
Come può accadere tutto questo?
Come è potuto accadere a Giulia?
Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti: famiglie, scuola, società civile, mondo dell’informazione
Mi rivolgo per primo agli uomini, perché noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere.
Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali.
Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne, e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza anche i più lievi. La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di responsabilità e supporto.
A chi è genitore come me, parlo con il cuore: insegniamo ai nostri figli il valore del sacrificio e dell’impegno e aiutiamoli anche ad accettare le sconfitte. Creiamo nelle nostre famiglie quel clima che favorisce un dialogo sereno perché diventi possibile educare i nostri figli al rispetto della sacralità di ogni persona, ad una sessualità libera da ogni possessoe all’amore vero che cerca solo il bene dell’altro. Viviamo in un'epoca in cui la tecnologia ci connette in modi straordinari, ma spesso, purtroppo, ci isola e ci priva del contatto umano reale.
È essenziale che i giovani imparino a comunicare autenticamente, a guardare negli occhi degli altri, ad aprirsi all'esperienza di chi è più anziano di loro.
La mancanza di connessione umana autentica può portare a incomprensioni e a decisioni tragiche. Abbiamo bisogno di ritrovare la capacità di ascoltare e di essere ascoltati, di comunicare realmente con empatia e rispetto.
La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli.
Dobbiamo investire in programmi educativi che insegnino il rispetto reciproco, l'importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza.
La prevenzione della violenza di gene e inizia nelle famiglie, ma continua nelle aule scolastiche, e dobbiamo assicurarci che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi per tutti.
Anche i media giocano un ruolo cruciale da svolgere in modo responsabile. La diffusione di notizie distorte e sensazionalistiche non solo alimenta un’atmosfera morbosa, dando spazio a sciacalli e complottisti, ma può anche contribuire a perpetuare comportamenti violenti.
Chiamarsi fuori, cercare giustificazioni, difendere il patriarcato quando qualcuno ha la forza e la disperazione per chiamarlo col suo nome, trasformare le vittime in bersagli solo perché dicono qualcosa con cui magari non siamo d’accordo, non aiuta ad abbattere le barriere.
Perché da questo tipo di violenza che è solo apparentemente personale e insensata si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti.
Alle istituzioni politiche chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Le forze dell’ordine devono essere dotate delle risorse necessarie per combattere attivamente questa piaga e degli strumenti per riconoscere il pericolo. Ma in questo momento di dolore e tristezza, dobbiamo trovare la forza di reagire, di trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento.
La vita di Giulia, la mia Giulia, ci è stata sottratta in modo crudele, ma la sua morte, può anzi deve essere il punto di svolta per porre fine alla terribile piaga della violenza sulle donne.
Grazie a tutti per essere qui oggi: che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme per creare un mondo in cui nessuno debba mai temere per la propria vita.
Vi voglio leggere una poesia di Gibran che credo possa dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere.
«Il vero amore non è ne fisico ne romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è,
è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia…»
Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma.
Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche ad imparare a danzare sotto la pioggia.
Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un po’ alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotta questa pioggia.
Cara Giulia, grazie, per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l’immensa tenerezza che ci hai donato. Anch’io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano.
Io non so pregare, ma so sperare: ecco voglio sperare insieme a te e alla mamma, voglio sperare insieme a Elena e Davide e voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare.
E voglio sperare che produca il suo frutto d’amore, di perdono e di pace.
Addio Giulia, amore mio”.
#tumblr#frasi forza#coraggio#amarsi#resilienza#frasi tumblr#nonunadimeno#donna#donne#violenza#giulia#giulia cecchettin#basta#respect#papà#famiglia#amore tumblr#dolore#senza parole#parole#femminicidio#amore mio#amore eterno#amore puro#inseparabili#sofferenza#silenzio#ai giovani#ragazzi#khalil gibran
26 notes
·
View notes
Text
Domenica mattina, dopo l’evento di Roma del 25 marzo,
mentre mi incamminavo per prendere
i mezzi per tornare a casa,
ho visto un uomo nel piazzale esterno dell’Ateneo Salesiano
che faceva una foto ad un ciliegio in fiore.
"Che bello vedere un essere umano
capace di meravigliarsi
di fronte alla bellezza della vita!”- ho pensato dentro di me.
È stata come una sintesi di quello che stiamo tentando
di fare, di tutto il percorso intrapreso
in questi anni,
e di questo nuovo ciclo che si sta aprendo.
In fondo sto vedendo che abbiamo bisogno di cose semplici
ma essenziali. Soffriamo spesso, nella vita di tutti i giorni,
non per mancanza di qualcosa di “straordinario”
o di “eccezionale”, come vuole farci
credere la pubblicità.
Soffriamo perché non veniamo ascoltati dalla persona
che abbiamo affianco, o perché magari
non abbiamo qualcuno
al nostro fianco che ci ascolti.
Soffriamo perchè sembra che conti solo sopravvivere
economicamente, e avere successo nell’arena sociale.
Soffriamo spesso perché le nostre città, in nostri quartieri,
le nostre relazioni, i nostri lavori
sono costruiti in modo BRUTTO, caotico e disordinato.
Soffriamo perchè sembra non contare nulla
il nostro essere, le nostre emozioni, il nostro sentire,
e ci viene chiesto solo di funzionare,
di performare al meglio,
per corrispondere alle richieste di un Mercato Globale
senza direzione né scopo ulteriore
rispetto a quello del profitto e dell’interesse particolare.
Ecco perché SENTIRE LA BELLEZZA,
RESTARE COMMOSSI dalla festa di colori della primavera,
dalla pulsazione vitale di questa energia intelligente
che siamo e che ci attraversa,
é RIVOLUZIONARIO.
È rivoluzionario, in questa fase della storia,
imparare a ridere nella verità,
a sciogliere il proprio ghiaccio e abitare il contatto
autentico,
è rivoluzionario imparare a contemplare,
a fare silenzio, a leggere e a parlare senza urlare
e senza arrabbiarsi.
Poi però tutto questo processo di liberazione e di guarigione
è chiamato a calarsi nelle difficoltà quotidiane,
nelle problematiche concrete
dei nostri ambienti familiari e di lavoro;
questo processo è chiamato a scontrarsi e a scendere
nelle istituzioni scolastiche, nelle accademie,
nei parlamenti, nei ministeri,
nei quartieri e nelle periferie delle nostre città.
Come dice un maestro Zen
“bisogna andare nel mondo contaminato nascondendo
il proprio splendore. Con la faccia impregnata
di sudore e la testa coperta di polvere
bisogna vivere e agire nelle strade affannate e affollate.
Un uomo Zen di vera realizzazione e abilità è chi ha gettato
via le tracce sante del satori. Se hai un satori qualsiasi,
getta via ogni parte di esso!
Ecco perché bisogna dare origine a comportamenti umili
e azioni compassionevoli. Parlare di una vita Zen
come questa può essere facile, ma vivere
nella realtà secondo essa
non lo è per nulla”.
Ecco perché è proprio portando a terra queste intuizioni,
integrando meditazione, poesia e azione rivoluzionaria
che la Nuova Umanità può venire alla luce.
È in questo umile lavoro che i ciliegi sono in fiore.
È in questo umile lavoro che ognuno di noi
impara a fiorire.
FRANCESCO MARABOTTI
4 notes
·
View notes
Text
### Tema sul Mutismo Selettivo: Cause, Effetti e il Rapporto con l'Ipnosi Professionale
#### Introduzione
Il mutismo selettivo è un disturbo dell'infanzia caratterizzato dall'incapacità di parlare in determinate situazioni sociali, nonostante il bambino sia in grado di farlo in altri contesti, come in famiglia. Questo disturbo può influenzare significativamente lo sviluppo sociale, emotivo e accademico di un individuo, causando difficoltà nelle interazioni quotidiane. Mentre le cause sono molteplici e ancora oggetto di studio, diversi trattamenti sono stati esplorati, tra cui l'uso dell'ipnosi professionale, che si è dimostrata promettente in alcuni casi.
#### Cause del Mutismo Selettivo
Le cause del mutismo selettivo non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che siano multifattoriali, coinvolgendo fattori biologici, psicologici e ambientali. Alcune delle principali teorie includono:
1. **Ansia sociale**: La più comune spiegazione del mutismo selettivo è una forma estrema di ansia sociale. I bambini con mutismo selettivo possono provare un'intensa paura di essere giudicati o di fare errori quando parlano in situazioni sociali.
2. **Temperamento**: Alcuni bambini hanno un temperamento più inibito e tendono a essere naturalmente più ansiosi in nuove situazioni, il che può contribuire allo sviluppo del mutismo selettivo.
3. **Fattori genetici**: Studi su gemelli e famiglie suggeriscono che ci potrebbe essere una componente genetica nel mutismo selettivo, collegata a una predisposizione all'ansia.
4. **Esperienze traumatiche**: Anche se meno comune, in alcuni casi il mutismo selettivo può essere legato a eventi traumatici o situazioni di forte stress, come abusi o separazioni.
#### Effetti del Mutismo Selettivo
Il mutismo selettivo può avere diversi effetti negativi sulla vita di un bambino o di un adulto, inclusi:
1. **Problemi scolastici**: La difficoltà di comunicare può portare a difficoltà nell'apprendimento, riduzione delle performance scolastiche e isolamento sociale.
2. **Difficoltà nelle relazioni sociali**: L'incapacità di esprimersi può portare a una riduzione delle interazioni sociali, rendendo difficile stringere amicizie o partecipare ad attività di gruppo.
3. **Impatto emotivo**: Il mutismo selettivo può contribuire a una riduzione dell'autostima, depressione, o un aumento dell'ansia, peggiorando la condizione nel lungo termine.
#### L'Ipnosi come Trattamento per il Mutismo Selettivo
L'ipnosi professionale è stata esplorata come trattamento complementare per il mutismo selettivo, spesso in combinazione con altre terapie come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT). L'ipnosi può aiutare i pazienti a rilassarsi e ridurre l'ansia, affrontando le radici del problema emotivo senza la pressione di dover parlare immediatamente.
##### Come funziona l'ipnosi
L'ipnosi vera e professionale si basa sull'indurre uno stato di rilassamento profondo, durante il quale il paziente è più aperto a suggerimenti positivi. Nei casi di mutismo selettivo, un ipnoterapeuta può lavorare per alleviare le paure sottostanti del paziente legate al parlare in pubblico, migliorare l'autostima e creare associazioni positive con il linguaggio.
#### Efficacia dell'Ipnosi
Gli studi hanno mostrato risultati contrastanti riguardo all'efficacia dell'ipnosi nel trattamento del mutismo selettivo, ma ci sono casi documentati in cui l'ipnosi ha portato miglioramenti significativi, soprattutto quando utilizzata come parte di un approccio terapeutico multidisciplinare.
#### Testimonianze di Personaggi Famosi
1. **Maya Angelou**: La famosa scrittrice e attivista ha sofferto di mutismo selettivo da bambina a seguito di un trauma infantile. Pur non avendo utilizzato l'ipnosi per il suo recupero, ha spesso parlato della sua esperienza di guarigione attraverso il potere delle parole e della narrazione.
2. **Marcus Bower**: Comico e autore britannico, ha condiviso la sua esperienza con il mutismo selettivo durante l'infanzia, raccontando di aver beneficiato dell'ipnosi per superare l'ansia sociale.
3. **Gareth Gates**: Il cantante britannico, che ha sofferto di balbuzie e mutismo selettivo, ha attribuito parte del suo miglioramento all'uso dell'ipnoterapia per gestire l'ansia legata alla sua condizione.
#### 20 Ricerche Scientifiche Accreditate sul Mutismo Selettivo e l'Ipnosi
1. **Black, B., & Uhde, T. W. (1995). Treatment of Selective Mutism with Fluoxetine**.
2. **Kristensen, H. (2000). Selective Mutism and Comorbidity with Developmental Disorder**.
3. **Dow, S. P., Sonies, B. C., & Scheib, D. (1995). A Multidisciplinary Approach to Selective Mutism**.
4. **Oerbeck, B., Stein, M. B., Pripp, A. H., et al. (2014). Selective Mutism: A 5-Year Follow-Up Study**.
5. **Cohan, S. L., Chavira, D. A., & Stein, M. B. (2006). Practitioner Review: Psychosocial Interventions for Selective Mutism**.
6. **Vecchio, J. L., & Kearney, C. A. (2007). Selective Mutism in Children: A Review and Integrative Model**.
7. **Nowakowski, M. E., Cunningham, L., & McHolm, A. E. (2009). Treatment of Selective Mutism**.
8. **Viana, A. G., Beidel, D. C., & Rabian, B. (2009). Selective Mutism: A Review and Integration of the Last 15 Years**.
9. **Steinhausen, H. C., & Juzi, C. (1996). Elective Mutism: An Analysis of 100 Cases**.
10. **Shipon-Blum, E. (2007). Treatment for Selective Mutism: An Overview**.
11. **Manassis, K., Tannock, R., Garland, E. J., et al. (2007). The Use of Medication in Selective Mutism**.
12. **Busse, R. T., & Downey, J. A. (2011). Selective Mutism: An Overview of Assessment and Treatment**.
13. **Muris, P., & Ollendick, T. H. (2015). Children Who are Anxiously Aloof: A Review on Selective Mutism**.
14. **Cleator, H., & Hand, L. (2001). The Needs of Teachers and Headteachers in the Management of Selective Mutism**.
15. **Cunningham, L., McHolm, A. E., & Boyle, M. H. (2006). Behavioral and Medication Treatment of Selective Mutism**.
16. **Kearney, C. A. (2010). Helping Children with Selective Mutism and Their Parents**.
17. **Bergman, R. L., Piacentini, J., & McCracken, J. T. (2002). Prevalence and Description of Selective Mutism in a School-Based Sample**.
18. **Hua, A., Major, N., & Minor, C. (2019). Selective Mutism in Childhood: A Case Study**.
19. **Morris, S., & Klein, R. G. (1988). Treatment of Elective Mutism with Imipramine**.
20. **Manassis, K. (2009). Cognitive Behavioral Therapy for Selective Mutism**.
#### Conclusione
Il mutismo selettivo è un disturbo complesso che può influenzare profondamente la vita di chi ne soffre. Le sue cause sono varie, ma l'ansia sociale gioca un ruolo dominante. Tra le diverse opzioni terapeutiche, l'ipnosi professionale si è dimostrata un trattamento promettente per ridurre l'ansia e migliorare la capacità di comunicare in alcuni pazienti. Tuttavia, è fondamentale un approccio multidisciplinare per ottenere i migliori risultati.
0 notes
Link
Gli italiani si preparano a un'autunno di rincari significativi, con una spesa media stagionale che aumenterà di almeno 45 euro. L'Antitrust ha avviato un'indagine sui rincari, in particolare nel settore dell'editoria scolastica, che annualmente vale circa un miliardo di euro. La crescita dei prezzi per i libri di testo ha sollevato interrogativi sulla loro legittimità e sull'effettiva necessità di nuove edizioni. Il mercato è dominato da pochi grandi gruppi editoriali, il che solleva dubbi sulla concorrenza reale nel settore. Oltre ai rincari per i libri, le famiglie italiane affronteranno anche aumenti nelle spese per le bollette, per l'RC auto, per le prestazioni sanitarie e per i generi alimentari. Federconsumatori ha previsto una mazzata autunnale con spese totali dalle prime settimane di settembre fino a novembre che si avvicinano a 3.000 euro, con un incremento rispetto all'anno scorso. In particolare, si stima che più di 1.000 euro saranno destinati alla scuola, coprendo libri e parte del corredo scolastico, mentre le spese mediche si aggireranno intorno ai 280 euro. Le bollette di acqua, luce, gas e telefonia rappresenteranno una spesa media di circa 1.090 euro, con ulteriori aumenti previsti come circa 180 euro per la seconda rata della TARI e 390 euro per la prima rata del riscaldamento. Le spese mediche preoccupano particolarmente, poiché quasi il 30% degli italiani potrebbe rinunciare a cure a causa dei rincari. Inoltre, la spesa alimentare media per l'autunno sarà di circa 1.600 euro, con molti prodotti alimentari già soggetti a incrementi ingiustificati. L'unico settore con costi in calo è quello dei carburanti, stimato intorno ai 530 euro. Questi aumenti sono considerati insostenibili da molte famiglie e potrebbero influenzare negativamente la domanda interna e il sistema produttivo. La complessità dei rincari rende difficile individuare le cause esatte, ma si sospetta che ci siano pratiche commerciali scorrette. La mancanza di interventi da parte del governo, come la riduzione dell'IVA sui beni di prima necessità, è vista come un problema significativo che complica ulteriormente la situazione.
0 notes
Text
Bonus Figli 2024: Come Risparmiare sulle Spese Scolastiche con Nuove Agevolazioni
Bonus Figli 2024 : Con l’inflazione in continuo aumento, le famiglie italiane stanno affrontando spese sempre più elevate, specialmente per quanto riguarda l’educazione e la cura dei figli. Tuttavia, un nuovo sostegno economico sta per arrivare in loro aiuto: il Bonus Figli. Questa iniziativa è stata introdotta dal governo per alleviare le difficoltà economiche delle famiglie e per agevolare la…
0 notes
Text
DAL FANGO ALL'ORO E DALL'ORO ALLA VETTA DELL'UNIVERSO -un pensiero per Solange-
In casi come questoil rischio della retorica è davvero altissimo.
Ma che retorica ci può essere nel tratteggiare la persona che era Solange Hutter in una persona ricca di vita, pregna d'amore e caratterialmente esuberante e gioviale e sincera in quanto a personalità.
Grazie a Lei, e grazie al suo percorso nella prima fase di una "pandemenza" assurda, tutti noi abbiamo intrapreso un cammino irto di difficoltà, ma splendido e brillante in quanto in quei mesi di battaglie si è unito un nucleo numeroso di persone eccezionali nonostante divergenze soprattutto sul piano delle "competenze", per dirla in termini "professionali". Competenze certo che richiedevano maggiore impegno e capacità di organizzare e attrezzare un'alternativa di vita davvero capace di costituire un futuro prospero e solare.
Tornando a Solange, i suoi insegnamenti -e non per modo di dire visto che è stata una delle direttrici scolastiche maggiormente impegnate contro una selvaggia dittatura sanitaria- hanno costituito per noi il più grande coraggio per sostenere battaglie sensate e teorie efficaci.
Per questo continueremo a parlare di Lei come fosse ancora tra noi, perchè sarà la memoria che avremo di Lei a farla sentire sempre più Viva.
Detto (o scritto) questo, vi invito a rileggere il suo unico libro "Dal fango estraggo l'oro".
Ciao Solange, e grazie di tutto!
🙏❤️🌈
0 notes
Text
Sviluppo del progetto borse di studio
Sono state individuate le scuole professionali da proporre ai ragazzi che escono dal Collegio o dal Liceo per il proseguimento degli studi con Borsa di Studio.
Gesuiti Scuola Xavier Fianarantsoa
Scuola O M fabbro (carpenteria/lavorazione metalli)
Gesuiti Scuola Bevalala Antananarivo
Scuola idraulici (idraulique/plombiers)
Scuola agronomi
Salesiani Fianarantsoa
Non adatti a noi perché prendono solo giovani per scuole tecniche ma che abbiano abbandonato gli studi; si tratta di scuole di recupero accelerato
Salesiani Tulear
Scuola meccanico (auto)
Scuola O M fabbro (carpenteria/lavorazione metalli)
Scuola Elettricista
Menusière (non rilascia titolo ma non siamo interessati se PF ne vuol fare una a Jangany)
Salesiani Antsirabè
Sage femme
Infermerie
Laboratoire medique
In questo momento siamo in contatto con la Direzione delle diverse scuole, stiamo raccogliendo la disponibilità di ragazzi (almeno 14 già disponibili) e i loro genitori.
Ecco i contenuti del contratto in corso di definizione
Il progetto prevede un contratto di impegno degli Amici di Jangany ma anche degli stessi studenti.
. impegno a frequentare il corso della durata di tre anni, per la formazione professionale
. Amici di Jangany ODV si impegna a pagare gli studi attraverso ECAR - Congrégations des Filles de la Charité de Saint Vincent De Paul presso Lycèe Sainte Marie Jangany mediante una borsa di studio che comprende:
il pagamento dell’iscrizione alla scuola e le rate mensili per la frequenza; questo pagamento avverrà direttamente alla scuola di formazione;
il pagamento del materiale scolastico e per il mantenimento della vita nella città sede della scuola di formazione con un importo non superiore a xxxxx ariary; questo importo sarà consegnato allo studente, ogni mese dalla Direzione della Sainte Marie de Jangany mediante telefono con l’app MVola.
. viene chiesto l'mpegno
A. a superare l’anno scolastico. Nel caso non venisse superato la borsa di studio e tutti gli aiuti economici saranno soppressi.
B. a non sposarsi per la durata dei tre anni di studio.
C. alla fine degli studi, a tornare a lavorare a Jangany per almeno 3 anni.
Al termine dei tre anni di studio gli Amici di Jangany ODV si impegnano a offrire un premio per pagare gli strumenti per avviare a Jangany il lavoro della professione.
Viene anche formalizzato che se lo studente non riuscirà negli studi darà un cattivo esempio a chi verrà dopo, e che farà in questo modo un danno alla reputazione di Jangany. In altri termini lo studente è responsabile davanti alle persone che verranno dopo di lui.
Infine viene richiesto, al termine degli studi, a lavorare e a restituire il ____% delle rette scolastiche ricevute, in un periodo che deciderà la Direzione del Lycée Sainte Marie Jangany tenendo conto del suo salario.
________________
Materiale scolastico
Qualora la Direzione della Sainte Marie assegni un computer o un tablet necessario agli studi, deve impegnarsi a custodirlo e riconsegnarlo al termine del corso nelle stesse condizioni in cui lo ha ricevuto.
Famiglia
La famiglia deve impegnarsi a seguire lo studente per tutto il tempo degli studi; si tratta di un patto di collaborazione con la scuola Sainte Marie nel seguire le possibili difficoltà lontano da casa e negli studi. Anche in Italia abbiamo patti simili tra insegnanti e genitori.
0 notes
Text
Verona: nasce "Apprendere le Parole" l'App che permette di rendere la lingua Italiana sempre più accessibile ai bambini non udenti
Verona: nasce "Apprendere le Parole" l'App che permette di rendere la lingua Italiana sempre più accessibile ai bambini non udenti Un supporto che permette di ampliare il vocabolario anche di chi vuole imparare l'italiano come lingua L2. L'uso è facilitato e accessibile a tutti e tutte tramite un menù a tendina che rimanda a varie aree di lavoro con nomi, aggettivi, verbi, preposizioni e pronomi. Le parole come ciliegie: una tira l'altra. Più se ne conoscono e più si può dialogare, esprimere le proprie idee e formare una comunità sempre più coesa e comunicativa. È l'obiettivo della web app gratuita "Apprendere parole", creata dalla linguista e logogenista veronese Debora Musola della Cooperativa Logogenia Onlus, con il contributo di Fondazione Cattolica, Pio istituto dei sordi, Fondazione Cariplo, Banca d'Italia e la supervisione del dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione di Padova. La web app è nata per poter ampliare il vocabolario lessicale dell'italiano di tutti i bambini e le bambine non udenti, che possono avere un repertorio linguistico ridotto a causa della sordità, limitando la loro interazione con la lingua che ora diventa accessibile in quanto scritta a video. Il supporto è inoltre fruibile anche a tutti gli utenti che vogliono imparare l'italiano come L2. Il logo scelto è una ciliegia, perché per le parole vale la stessa regola delle ciliegie, cioè una tira l'altra. L'uso è veramente facile e accessibile a tutti, utilizzando un menù a tendina che permette di accedere a tutte le aree di lavoro, con la possibilità di conoscere nomi, aggettivi, verbi, preposizioni e pronomi. Le parole inserite sono quelle di base del vocabolario italiano di alta frequenza e di elevato uso quotidiano. In ogni area di lavoro il primo step consente di scoprire i significato dei nomi attraverso una sorta di gioco con l'obiettivo di abbinare un nome al disegno corrispondente attraverso un'indicazione precisa (es. "tocca l'albero"), in modo da avere anche un riscontro visivo ma soprattutto un immediato feedback positivo o negativo in caso di errore. Il margine di errore è del 50 percento, cioè due immagini, evitando così di dover fare troppe scelte. "Apprendere parole" è sul sito www.apprendereparole.it e attualmente si può utilizzare senza registrazione. A breve sarà creato un form che permetterà ad ogni utente di creare un percorso personalizzato, permettendo all'applicazione di fornire esercizi personalizzati per migliorare il proprio livello. La app è stata presentata in sala Delaini durante la Commissione Consiliare 5^. Sono intervenuti l'assessora alle politiche Scolastiche ed educative, la presidente Commissione Consiliare 5^, Debora Musola, il presidente Ente Nazionale Sordi ENS Verona Pierluigi Corbellari accompagnato dall'interprete LIS e, in collegamento, l'attrice sorda Alessandra Marigonda. "Questi sono strumenti che favoriscono le relazioni e la realizzazione di sé – afferma l'assessora alle Politiche scolastiche ed educative - quindi il primo mattoncino della partecipazione alla comunità. Adesso sta a tutti noi farla arrivare a chi ne può trarre beneficio". "La cosa interessante di questa app non è solo che è arricchente per il linguaggio di bambini e bambine non udenti ma anche per i migranti – commenta la presidente Commissione consiliare 5^ -. È anche interessante perché 'personalizza' le difficoltà, nel senso che ripresenta le relazioni morfosintattiche tra le parole quando le risposte non sono esatte"... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è.
"Carissimi tutti, abbiamo vissuto un tempo di profonda angoscia: ci ha travolto una tempesta terribile e anche adesso questa pioggia di dolore sembra non finire mai. Ci siamo bagnati, infreddoliti, ma ringrazio le tante persone che si sono strette attorno a noi per portarci il calore del loro abbraccio. Mi scuso per l’impossibilità di dare riscontro personalmente, ma ancora grazie per il vostro sostegno di cui avevamo bisogno in queste settimane terribili. La mia riconoscenza giunga anche a tutte le forze dell’ordine, al vescovo e ai monaci che ci ospitano, al presidente della Regione Zaia e al ministro Nordio e alle istituzioni che congiuntamente hanno aiutato la mia famiglia.
Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente, un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà: il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti. Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime proprio di coloro avrebbero dovuto amarle e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà prima di perdere anche la vita. Come può accadere tutto questo? Come è potuto accadere a Giulia? Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti: famiglie, scuola, società civile, mondo dell’informazione. Mi rivolgo per primo agli uomini, perché noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere. Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali. Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza anche i più lievi. La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di responsabilità e supporto. A chi è genitore come me, parlo con il cuore: insegniamo ai nostri figli il valore del sacrificio e dell’impegno e aiutiamoli anche ad accettare le sconfitte. Creiamo nelle nostre famiglie quel clima che favorisce un dialogo sereno perché diventi possibile educare i nostri figli al rispetto della sacralità di ogni persona, ad una sessualità libera da ogni possesso e all’amore vero che cerca solo il bene dell’altro.
Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia ci connette in modi straordinari, ma spesso, purtroppo, ci isola e ci priva del contatto umano reale. È essenziale che i giovani imparino a comunicare autenticamente, a guardare negli occhi degli altri, ad aprirsi all’esperienza di chi è più anziano di loro. La mancanza di connessione umana autentica può portare a incomprensioni e a decisioni tragiche. Abbiamo bisogno di ritrovare la capacità di ascoltare e di essere ascoltati, di comunicare realmente con empatia e rispetto. La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli. Dobbiamo investire in programmi educativi che insegnino il rispetto reciproco, l’importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza. La prevenzione della violenza inizia nelle famiglie, ma continua nelle aule scolastiche, e dobbiamo assicurarci che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi per tutti.
Anche i media giocano un ruolo cruciale da svolgere in modo responsabile. La diffusione di notizie distorte e sensazionalistiche non solo alimenta un’atmosfera morbosa, dando spazio a sciacalli e complottisti, ma può anche contribuire a perpetuare comportamenti violenti. Chiamarsi fuori, cercare giustificazioni, difendere il patriarcato quando qualcuno ha la forza e la disperazione per chiamarlo col suo nome, trasformare le vittime in bersagli solo perché dicono qualcosa con cui magari non siamo d’accordo, non aiuta ad abbattere le barriere. Perché da questo tipo di violenza che è solo apparentemente personale e insensata si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti.
Alle istituzioni politiche chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Le forze dell’ordine devono essere dotate delle risorse necessarie per combattere attivamente questa piaga e degli strumenti per riconoscere il pericolo. Ma in questo momento di dolore e tristezza, dobbiamo trovare la forza di reagire, di trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento. La vita di Giulia, la mia Giulia, ci è stata sottratta in modo crudele, ma la sua morte, può anzi deve essere il punto di svolta per porre fine alla terribile piaga della violenza sulle donne. Grazie a tutti per essere qui oggi: che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme per creare un mondo in cui nessuno debba mai temere per la propria vita.
Vi voglio leggere una poesia di Gibran che credo possa dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere.
«Il vero amore non è ne fisico ne romantico. Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà. Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno. La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia…»
Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma. Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche ad imparare a danzare sotto la pioggia. Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un po’ alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotto questa pioggia. Cara Giulia, grazie, per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l’immensa tenerezza che ci hai donato. Anch’io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare, ma so sperare: ecco voglio sperare insieme a te e alla mamma, voglio sperare insieme a Elena e Davide e voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare. E voglio sperare che produca il suo frutto d’amore, di perdono e di pace.
Addio Giulia, amore mio."
Gino Cecchettin, padre di Giulia e un po' padre di tutti quelli che resistono contro questa realtà, in nome di una realtà a venire.
1 note
·
View note
Text
#ioleggoperchè: in Toscana si dona fino al 18 novembre
Allo scopo di far fronte all’emergenza causata dall’alluvione dei giorni scorsi, in Toscana #ioleggoperché prosegue in via eccezionale per ancora una settimana – fino al 18 novembre – per aiutare ancora di più le biblioteche scolastiche. Abbiamo accolto la richiesta di alcune delle librerie toscane situate nelle aree maggiormente colpite, decidendo di supportare così un territorio in difficoltà…
View On WordPress
#ioleggoperchè#alluvione#io leggo perchè#leggere#lettura#libri#libri per bambini#libri per ragazzi#toscana
1 note
·
View note
Text
Cyberbullismo: come proteggere i tuoi figli online
Il cyberbullismo è un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante, che riguarda soprattutto i bambini e gli adolescenti che usano internet e i social media. Si tratta di atti di violenza, aggressione, umiliazione, minaccia o esclusione, perpetrati attraverso la rete o i dispositivi elettronici.
Come proteggere i tuoi figli online - Scopri cos'è il cyberbullismo, perché è un problema serio e quali sono le strategie migliori
Il cyberbullismo può avere conseguenze gravi sul benessere psicologico e sociale delle vittime, come ansia, depressione, isolamento, scarsa autostima, calo delle prestazioni scolastiche e, nei casi più estremi, pensieri suicidi. Come genitori, è importante essere consapevoli del rischio di cyberbullismo e sapere come proteggere i propri figli online. In questo articolo, vedremo alcuni consigli utili per prevenire e contrastare il cyberbullismo.
Cos'è il cyberbullismo
Il cyberbullismo è quando qualcuno usa la tecnologia per molestare, minacciare, imbarazzare o prendersela con qualcun altro. Può includere: - Messaggi di testo o email minacciosi o offensivi - Foto o video imbarazzanti condivisi senza permesso - Diffusione di pettegolezzi o voci false online - Creazione di account falsi per imbarazzare qualcuno - Esclusione intenzionale di qualcuno da gruppi o attività online
Perché è un problema
Il cyberbullismo può avere conseguenze gravi e di lunga durata. I bambini che subiscono cyberbullismo possono sviluppare: - Depressione, ansia o altri problemi di salute mentale - Calo del rendimento scolastico - Isolamento e difficoltà nelle relazioni sociali - Pensieri suicidi o autolesionismo In alcuni casi estremi, il cyberbullismo può portare al suicidio. È importante intervenire per fermare il cyberbullismo e supportare le vittime.
Come proteggere tuo figlio online
Ecco alcuni modi per aiutare a prevenire e gestire il cyberbullismo con tuo figlio: 1. Parlane apertamente - Spiega cosa sia il cyberbullismo e perché è sbagliato - Incoraggia tuo figlio a parlarti se viene preso di mira o assiste a episodi di cyberbullismo - Riassicuralo che chiedere aiuto non è un segno di debolezza 2. Stabilisci regole chiare sull'uso della tecnologia - Limita il tempo che tuo figlio trascorre online - Controlla quali siti e app può usare e con chi può interagire - Imposta regole di comportamento rispettoso online 3. Monitora l'attività online di tuo figlio - Tieni d'occhio i suoi account sui social media e la cronologia di navigazione - Chiedi di condividere le password in modo da poter monitorare l'attività - Considera l'utilizzo di software di controllo parentale 4. Insegna strategie per gestire il cyberbullismo - Non rispondere o ritirarsi da situazioni online negative - Bloccare gli utenti che inviano messaggi offensivi - Salvare le prove del cyberbullismo e segnalarlo - Parlarne con un adulto di fiducia 5. Coinvolgi la scuola - Assicurati che la scuola abbia politiche contro il cyberbullismo - Parla con gli insegnanti se tuo figlio viene preso di mira - Lavora con il personale scolastico per risolvere il problema Proteggere i nostri figli online richiede impegno, ma prendendo le giuste precauzioni possiamo aiutarli a navigare sul web in modo più sicuro. Agendo insieme possiamo prevenire il cyberbullismo e le sue conseguenze negative.
Migliori software di controllo parentale
Ecco alcuni dei migliori software di controllo parentale disponibili: Qustodio - Permette di monitorare attività su più dispositivi, bloccare app e siti, e impostare limiti di tempo. Disponibile per Windows, Mac, iOS, Android e Kindle. Norton Family - Offre monitoraggio su Windows e Mac, filtraggio dei contenuti, limiti di tempo e geolocalizzazione. Integrato con Norton antivirus. Kaspersky Safe Kids - Consente il parental control su Windows, Mac, iOS e Android. Blocca contenuti inappropriati, monitora messaggi e posizione. Net Nanny - Disponibile per Windows, Mac, iOS e Android. Filtri personalizzabili, report dettagliati sull'attività e rilevamento di contenuti pericolosi. MM Guardian - Permette di bloccare app, monitorare i messaggi, impostare filtri web e ricevere alert. Supporta Android e iOS. Eset Parental Control - Offre filtraggio dei contenuti, limiti di tempo, geolocalizzazione e report. Supporta Windows, Mac, Android e iOS. KidLogger - Monitoraggio stealth su Windows, Mac e dispositivi mobili. Registra messaggi, cronologia web, foto. Mobicip - Filtri web e blocco applicazioni su Chromebook, Windows, Mac, iOS e Android. Adatto per scuole e famiglie. Prima di scegliere, valuta le funzionalità di cui hai bisogno e assicurati che il software supporti i dispositivi utilizzati da tuo figlio. Prova versioni gratuite quando sono disponibili.
Conclusione
Il cyberbullismo può avere un impatto traumatico sui bambini e gli adolescenti. Come genitori, abbiamo la responsabilità di proteggere i nostri figli e insegnare loro un comportamento rispettoso anche quando sono online. Stabilendo regole chiare sull'uso della tecnologia, monitorando la loro attività, parlandone apertamente e insegnando strategie per far fronte al cyberbullismo, possiamo aiutare i nostri figli a navigare sul web in modo più sicuro.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Cyberbullismo: come proteggere i tuoi figli online. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
0 notes
Text
Iniziato senza insegnanti di sostegno l'anno scolastico 2023/24
(Digital News 24) Roma, 16 settembre 2023 – Anche quest’anno scolastico è iniziato con immediate difficoltà per gli alunni portatori di handicap. Infatti, dopo aver ricevuto numerose lamentele e denunce da parte di genitori sfiduciati dalle Istituzioni scolastiche, abbiamo deciso di darvi la reale cronaca della situazione, pubblicando una delle e-mail più rappresentative giunte in redazione. Tale…
View On WordPress
0 notes
Text
2016 Attivazione dell'impianto fotovoltaico a Jangany: un grande salto che ha offerto circa 64 kWh di energia per le attività scolastiche, del dispensario, della sicurezza diurna, di piccole attività imprenditoriali nonchè, nel 2017, l'alimentazione elettrica delle pompe per 8 pozzi del Centro di formazione rurale.
Il 2022 ha visto il progressivo esaurirsi delle batterie che garantiscono l'energia notturna ma anche consentono il funzionamento di tutto il sistema; nel 2023 sono pressochè totalmente esauste creando difficoltà oltre che per i forages realizzati nel marzo 2022 anche per la comunicazione via internet.
0 notes
Text
### Tema sul Mutismo Selettivo: Cause, Effetti e il Rapporto con l'Ipnosi Professionale
#### Introduzione
Il mutismo selettivo è un disturbo dell'infanzia caratterizzato dall'incapacità di parlare in determinate situazioni sociali, nonostante il bambino sia in grado di farlo in altri contesti, come in famiglia. Questo disturbo può influenzare significativamente lo sviluppo sociale, emotivo e accademico di un individuo, causando difficoltà nelle interazioni quotidiane. Mentre le cause sono molteplici e ancora oggetto di studio, diversi trattamenti sono stati esplorati, tra cui l'uso dell'ipnosi professionale, che si è dimostrata promettente in alcuni casi.
#### Cause del Mutismo Selettivo
Le cause del mutismo selettivo non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che siano multifattoriali, coinvolgendo fattori biologici, psicologici e ambientali. Alcune delle principali teorie includono:
1. **Ansia sociale**: La più comune spiegazione del mutismo selettivo è una forma estrema di ansia sociale. I bambini con mutismo selettivo possono provare un'intensa paura di essere giudicati o di fare errori quando parlano in situazioni sociali.
2. **Temperamento**: Alcuni bambini hanno un temperamento più inibito e tendono a essere naturalmente più ansiosi in nuove situazioni, il che può contribuire allo sviluppo del mutismo selettivo.
3. **Fattori genetici**: Studi su gemelli e famiglie suggeriscono che ci potrebbe essere una componente genetica nel mutismo selettivo, collegata a una predisposizione all'ansia.
4. **Esperienze traumatiche**: Anche se meno comune, in alcuni casi il mutismo selettivo può essere legato a eventi traumatici o situazioni di forte stress, come abusi o separazioni.
#### Effetti del Mutismo Selettivo
Il mutismo selettivo può avere diversi effetti negativi sulla vita di un bambino o di un adulto, inclusi:
1. **Problemi scolastici**: La difficoltà di comunicare può portare a difficoltà nell'apprendimento, riduzione delle performance scolastiche e isolamento sociale.
2. **Difficoltà nelle relazioni sociali**: L'incapacità di esprimersi può portare a una riduzione delle interazioni sociali, rendendo difficile stringere amicizie o partecipare ad attività di gruppo.
3. **Impatto emotivo**: Il mutismo selettivo può contribuire a una riduzione dell'autostima, depressione, o un aumento dell'ansia, peggiorando la condizione nel lungo termine.
#### L'Ipnosi come Trattamento per il Mutismo Selettivo
L'ipnosi professionale è stata esplorata come trattamento complementare per il mutismo selettivo, spesso in combinazione con altre terapie come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT). L'ipnosi può aiutare i pazienti a rilassarsi e ridurre l'ansia, affrontando le radici del problema emotivo senza la pressione di dover parlare immediatamente.
##### Come funziona l'ipnosi
L'ipnosi vera e professionale si basa sull'indurre uno stato di rilassamento profondo, durante il quale il paziente è più aperto a suggerimenti positivi. Nei casi di mutismo selettivo, un ipnoterapeuta può lavorare per alleviare le paure sottostanti del paziente legate al parlare in pubblico, migliorare l'autostima e creare associazioni positive con il linguaggio.
#### Efficacia dell'Ipnosi
Gli studi hanno mostrato risultati contrastanti riguardo all'efficacia dell'ipnosi nel trattamento del mutismo selettivo, ma ci sono casi documentati in cui l'ipnosi ha portato miglioramenti significativi, soprattutto quando utilizzata come parte di un approccio terapeutico multidisciplinare.
#### Testimonianze di Personaggi Famosi
1. **Maya Angelou**: La famosa scrittrice e attivista ha sofferto di mutismo selettivo da bambina a seguito di un trauma infantile. Pur non avendo utilizzato l'ipnosi per il suo recupero, ha spesso parlato della sua esperienza di guarigione attraverso il potere delle parole e della narrazione.
2. **Marcus Bower**: Comico e autore britannico, ha condiviso la sua esperienza con il mutismo selettivo durante l'infanzia, raccontando di aver beneficiato dell'ipnosi per superare l'ansia sociale.
3. **Gareth Gates**: Il cantante britannico, che ha sofferto di balbuzie e mutismo selettivo, ha attribuito parte del suo miglioramento all'uso dell'ipnoterapia per gestire l'ansia legata alla sua condizione.
#### 20 Ricerche Scientifiche Accreditate sul Mutismo Selettivo e l'Ipnosi
1. **Black, B., & Uhde, T. W. (1995). Treatment of Selective Mutism with Fluoxetine**.
2. **Kristensen, H. (2000). Selective Mutism and Comorbidity with Developmental Disorder**.
3. **Dow, S. P., Sonies, B. C., & Scheib, D. (1995). A Multidisciplinary Approach to Selective Mutism**.
4. **Oerbeck, B., Stein, M. B., Pripp, A. H., et al. (2014). Selective Mutism: A 5-Year Follow-Up Study**.
5. **Cohan, S. L., Chavira, D. A., & Stein, M. B. (2006). Practitioner Review: Psychosocial Interventions for Selective Mutism**.
6. **Vecchio, J. L., & Kearney, C. A. (2007). Selective Mutism in Children: A Review and Integrative Model**.
7. **Nowakowski, M. E., Cunningham, L., & McHolm, A. E. (2009). Treatment of Selective Mutism**.
8. **Viana, A. G., Beidel, D. C., & Rabian, B. (2009). Selective Mutism: A Review and Integration of the Last 15 Years**.
9. **Steinhausen, H. C., & Juzi, C. (1996). Elective Mutism: An Analysis of 100 Cases**.
10. **Shipon-Blum, E. (2007). Treatment for Selective Mutism: An Overview**.
11. **Manassis, K., Tannock, R., Garland, E. J., et al. (2007). The Use of Medication in Selective Mutism**.
12. **Busse, R. T., & Downey, J. A. (2011). Selective Mutism: An Overview of Assessment and Treatment**.
13. **Muris, P., & Ollendick, T. H. (2015). Children Who are Anxiously Aloof: A Review on Selective Mutism**.
14. **Cleator, H., & Hand, L. (2001). The Needs of Teachers and Headteachers in the Management of Selective Mutism**.
15. **Cunningham, L., McHolm, A. E., & Boyle, M. H. (2006). Behavioral and Medication Treatment of Selective Mutism**.
16. **Kearney, C. A. (2010). Helping Children with Selective Mutism and Their Parents**.
17. **Bergman, R. L., Piacentini, J., & McCracken, J. T. (2002). Prevalence and Description of Selective Mutism in a School-Based Sample**.
18. **Hua, A., Major, N., & Minor, C. (2019). Selective Mutism in Childhood: A Case Study**.
19. **Morris, S., & Klein, R. G. (1988). Treatment of Elective Mutism with Imipramine**.
20. **Manassis, K. (2009). Cognitive Behavioral Therapy for Selective Mutism**.
#### Conclusione
Il mutismo selettivo è un disturbo complesso che può influenzare profondamente la vita di chi ne soffre. Le sue cause sono varie, ma l'ansia sociale gioca un ruolo dominante. Tra le diverse opzioni terapeutiche, l'ipnosi professionale si è dimostrata un trattamento promettente per ridurre l'ansia e migliorare la capacità di comunicare in alcuni pazienti. Tuttavia, è fondamentale un approccio multidisciplinare per ottenere i migliori risultati.
0 notes