#biblioteche per bambini
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pier-carlo-universe · 12 days ago
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Biblioteca delle Ragazze e dei Ragazzi di Casale Monferrato: gli appuntamenti di febbraio 2025
Un mese ricco di eventi dedicati ai giovani lettori tra storie, laboratori e creatività.
Un mese ricco di eventi dedicati ai giovani lettori tra storie, laboratori e creatività. La Biblioteca delle Ragazze e dei Ragazzi di Casale Monferrato prosegue il suo percorso di promozione della lettura con una serie di eventi pensati per i più piccoli. Il mese di febbraio 2025 sarà ricco di iniziative, tra racconti, attività creative e laboratori didattici. Ma che bel castello…
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caoticoflusso · 11 months ago
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penso a quanta tranquillità trasmettano le biblioteche. uno di quei posti dove cala e regna sovrano il silenzio, in cui se senti vociferare è per parlare di libri. le parole pronunciate con un tono flebile, quasi come se avessero paura di venir esposte. l’insieme di studenti, di libri che con grazia rimangono al loro posto, persone e bambini che si perdono fra gli scaffali
il fatto che io ci vada esclusivamente per riempire la mia libreria e non per studiare (cosa che dovrei fare) è una banale info che ignoreremo
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chez-mimich · 1 year ago
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ARGOMENTI TABÙ
Ho scritto ieri un post su bambini e libri che ha suscitato qualche diversità di opinione in chi l’ha letto (e questo va bene), ma anche qualche malumore (e questo va bene lo stesso e rientra nella categoria del “chi se ne frega”). C’è una regola non scritta ma ferrea dei social che dice di non scrivere mai di certi argomenti. La lista degli argomenti è varia e mutevole, ma certamente contiene come “invariabile fissa” l’argomento BAMBINI. Solitamente mi dedico a ciò che conosco meglio e amo di più dei bambini per evitare di toccare le sensibilità dell’altra categoria intoccabile nei social ma anche nella società italiana LA MAMMA (col corollario di complemento LA NONNA, LA ZIA e infine LA MAESTRA). Io sono un po’ un selvaggio del pensiero, un autodidatta della sociologia, un anarchico nelle opinioni, però prima di scrivere qualcosa sui social e altrove, solitamente, mi documento, ma certamente attingo anche ad esperienze personali. Nel 2022 sono stati venduti 23,2 milioni di libri per bambini e quindi un dato confortante (anche se in calo rispetto all’anno precedente). Però secondo i dati degli editori solo il 49,70 nella fascia di età 6/10 anni ha letto almeno un libro in un anno (scolastici esclusi). Drammaticamente poco, anche se il mercato cresce (e cresce anche perché vende a scuole e biblioteche). Poi c’è, come già detto l’esperienza empirica che può valere quel che vale, ma spesso corrisponde alla realtà: se a Natale regali un libro a un bambino, il regalo è considerato certamente (a partire da certi genitori, sottolineo certi), un regalo di seconda importanza. La mamma, il papà, la nonna, come regalo principale al bambino non regalano un libro. Il libro lo può regalare la zia ex insegnante un po’ rincoglionita, il vicino di casa per salvarlo dalla barbarie di certi genitori o magari l’amico gay. Il vero regalo al bambino sono gli sci, il tablet, sua maestà il telefonino, la PlayStation. Il libro viene molto dopo, di solito si dimentica sotto l’albero e l’infante lo scarta solo quando mammina dice: “topoletto guarda cosa ti ha portato la zia”…
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Del Super-Io cartaceo e dei suoi sensi di colpa sarebbe relativamente facile sbarazzarsi, se solo fossimo animali razionali. Umberto Eco, con generoso spirito tomistico, offrí la prova matematica dell’implausibilità delle richieste che quello scaffale tirannico fa gravare sulla nostra psiche. In una Bustina di Minerva del 1997, Quanti libri non abbiamo letto?, Eco prendeva come riferimento il Dizionario Bompiani delle Opere: «Nell’edizione attualmente in commercio, le Opere contano 5450 pagine. Calcolando a occhio che vi siano in media tre opere per pagina, abbiamo 16350 opere». Non generiche opere, badate, ma classici. Sedicimilatrecentocinquanta classici. Proponeva poi di stimare in quattro giorni il tempo che un lettore medio (uno che ha anche altre cose da fare nella vita) impiega a leggere un libro: «Ora quattro giorni per ogni opera registrata dal Dizionario Bompiani farebbe 65 400 giorni: dividete per 365 e avete quasi 180 anni. Il ragionamento non fa una grinza. Nessuno può aver letto o leggere tutte le opere che contano». Pare facile, vero? Eppure il lettore nevrotico ancora si accosta alle nuove letture facendosi scudo della piú comica, della piú sconsiderata, della piú folle delle metafore: colmare lacune
[...]
Se provassimo a risalire da questa immagine del gruviera culturale all’equazione che può averla generata, scopriremmo che il lettore nevrotico è convinto di avere un’aspettativa di vita che si aggira tra i settecento e gli ottocento anni
[...]
Eppure esiste un luogo in cui continua a vivere la sua vita sonnecchiante, discreta, inavvertita. Questo luogo sono gli scaffali della nostra libreria. Lí la lettura liberata dal tempo non vive solo come vestigio nei libri che abbiamo letto da bambini e che conserviamo perché ci ricordino dei giorni andati; vive anche, segretamente, nei libri che non abbiamo letto ancora e che probabilmente non leggeremo mai. Non trovate che ci sia qualcosa di consolante, in questa dismisura? Il silenzio eterno delle biblioteche infinite non mi spaventa, ma mi rasserena
[...]
È vero, un classico è «qualcosa che tutti vogliono aver letto e nessuno vuole leggere», e quanto piú alta è la montagna di pagine che s’interpone tra il leggere, infinito presente, e l’aver letto, infinito passato, tanto piú possiamo esser certi che quel desiderio resterà inappagato
Cit. "Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri"
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amamiofacciouncasinoo · 2 years ago
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Fastidi.
finire la cartaigienica - l'audio di instagram - le persone che guardano il telefono mentre gli parlo - lo spritz annacquato - le rose - i dossi alti - le strisce colorate per capire dove cazzo devo andare in ospedale - gli inviti - i matrimoni - l'acqua fredda quando fa freddo - l'acqua della doccia che non tiene la temperatura - la muffa - le spine nel pesce - la pescheria nel supermercato - le code in autostrada - i coglioni che viaggiano nella corsia centrale in autostrada - le mamme pancine - i tuttologi - i ricchi - la spia dell'olio - i sughi pronti - le penne lisce - l'immondizia - le stampanti che non stampano - la gente che chiede la pizza con abbondante pomodoro - i barattoli che non si aprono nemmeno bestemmiando - lavare la doccia - pisciare - pisciare fuori - pisciare in piedi - pisciare seduti in inverno - il vino del cazzo - il vino costoso - il freezer - i nomi degli alcolici - le spugne - radersi - trovare i calzini uguali - gli zaini scomodi - le chiamate - le casse del supermercato - le cassiere lente del supermercato - le cassiere troppo veloci del supermercato - la tovaglia con le briciole - i fari al led delle macchine nel senso opposto - la musica da discoteca - il cagotto - il cagotto in viaggio - la digestione - le ricette - il tempo di cottura - i fagioli cannellini - i compleanni - gli amici che si fidanzano - gli amici che si mollano - io che non mi fidanzo così non posso mollarmi - la convivenza - i tavoli tondi - la birra belga - la gente che ordina birra belga - i musei - le audioguide - scegliere l'avocado migliore - il reparto ortofrutta - la verdura per terra dopo il mercato - il mercato - l'erba - gli insetti che stanno nell'erba - le cimici - i frutti che cadono dagli alberi - i frutti spiaccicati per terra dopo esser caduti dagli alberi - i bigliettini da visita - le richieste di amicizia - le notifiche - non ricevere notifiche - i soldi di carta - le monete - il pin del bancomat - i manifesti con un sacco di testo - la musica rock che però non è proprio rock rock diciamo - i Coldplay - Don Matteo - le strisce pedonali - le assicurazioni che pagano solo se attraversi sulle strisce - i bambini - i bambini degli altri - il pensiero di avere un bambino - i preservativi - la pillola - le coperte felpate - la neve - la pioggia quando c'è la neve per terra - i guanti che non tengono caldo - i guanti che mi devo togliere per poter usare il telefono - le scritte romantiche sui muri - i post romantici - i gatti grandi - la musica metal - i cantanti growl - i frontali - le quote rosa - l'ingresso gratuito per le ragazze in discoteca - i giochi di carte - i rompicapo - nomi cose città - le feste di capodanno - il forno che non forna mai come dovrebbe - i libri - le biblioteche - l'incertezza - il clima - le meteoriti - le cose che vedo - le cose che non vedo - le cose che non vedrò - gli appuntamenti - gli eventi in calendar - le mail lunghe - gli imprevisti - le visite - i medici incompetenti - i medici che non si capisce un cazzo di quello che scrivono - i nomi delle medicine - il menù delle pizze - la gente che non capisce cosa dico e mi costringe a ripetere - i computer vecchi - i computer lenti - la voltura - le offerte - gli scaffali con troppa scelta - le esperienze - le esperienze di coppia - le degustazioni - le cantine aperte - le località turistiche - i ristoranti - gli amici che parlano di ristoranti - l'ansia da prestazione - gli esami - il percorso universitario - i treni regionali - il sudore - gli amici che poi se ne vanno - le abitudini che cambiano - le mamme e i papà che annunciano con gioia l'annuncio l'arrivo di un nuovo bebè - i bebè - i nomi dei bebè (come cazzo fai a chiamare una bambina "Agape Amelia"?) - i nomi delle persone - la lavanda dei piedi - il catechismo - la dottrina - le buone maniere - l'educazione - le ore perse - la parola di Cristo - cambiare idea - la batteria del telefono - le notizie false - i titoli clickbait - la pubblicità prima dei video - la pubblicità su LA7 - i chitarristi bravi - i concerti con troppa gente
- i concerti vuoti - la pioggia - il sole - l'oroscopo - le tapparelle - i lucernari - il caricabatterie - le chiavi - il gas prima di andare a dormire - la pisciata della notte - la camomilla che mi fa venire da pisciare mentre dormo - la corretta alimentazione - i consigli - i consigli corretti - i consigli corretti che non seguo - i pittori - i traslochi - le scarpe nuove - le formule excel - lo stipendio - la poco equa ridistribuzione degli utili in azienda secondo me che sono dipendente - le critiche - le frecciatine - le teste di cazzo - le canzoni in inglese - la musica italiana - la musica italiana di una volta - i quaderni ad anelli - la professoressa che non scopa - il professore che ha gli stessi problemi della professoressa - le regole - i servizi a pagamento - viaggiare controsole - pisciare controvento - i film troppo lunghi - le serie noiose - le serie virali - il vicino che mi fa domande mentre sono in poggiolo - i taglietti da carta - le buche - allacciarsi le scarpe in pubblico - i pranzi in famiglia - le cene con gli amici - le ore piccole - gli impegni - la noia - i messaggi melensi - i messaggi gentili - la beauty routine - la sagra - i fuochi d'artificio - la portiera che non si chiude bene - i calici - la bottiglia che non si apre mentre la gente aspetta che la apra - la gente che mi guarda - i tic - le cose tra i denti - il dentista - le pec - gli amici avvocati - i cannocchiali - i genitori spacca-coglioni - quando muoiono i genitori - i cuscini troppo alti, bassi, morbidi, avvolgenti - i cervicali - le poesie - la licenza poetica - la gente che utilizza "ergo" - la gente che mi chiede di descrivermi con tre aggettivi - gli accordi - i preventivi - i pagamenti a 90gg - il regime fiscale - il cuneo fiscale - l'INPS - il canone rai - le salviette del bar - i cucchiaini piatti - la memoria - la nostalgia - le cose che se ne vanno - le cose che devo lasciare indietro - le novità - le persone moderate - perdere - scopare poco - scusarsi - cercare di capire cosa pensa l'altro senza chiederglielo - le coccole - le storie già sentite - le nuove conoscenze - le conoscenze in viaggio - le valigie in treno - le valigie in aereo - l'aereo - le persone che dicono che l'aereo è più sicuro della macchina - le altezze - la paura - le esperienze - l'ora di andare a dormire - i soldi - i debiti - il mutuo - scegliere casa - il colore delle tende - l'argenteria - i compro oro - il pavimento appiccicoso - le piante - le vespe - la natura - i raduni - i chopperisti - gli scaffali del supermercato - le pulizie - i letti contenitore - i video lunghi - dover morire - la riabilitazione - il percorso di studi - l'intro - le presentazioni - il pacchetto office - i tappeti - cava - le passeggiate della Domenica - la Pasquetta - il giorno dopo - le mail - gli sms - l'itinerario - il traffico - le audioguide
- scegliere dove mangiare - mangiare a casa - non avere la lavastoviglie - i suffle - gli abiti da sposa - l'aerofagia - le ghirlande - la pubblicità - il paesaggio - gli intenditori - i curriculum - l'astinenza - la distanza - la vicinanza - il fumo - non avere fumo - le tende - i calzini anti-scivolo - i biglietti dell'autobus - le app dei parcheggi - la compagnia - le tragedie - le notizie - internet - TOBI - le cose che si rompono - le amicizie - i portachiavi - l'omofobia - i comunisti - i fascisti - gli estremisti - i faziosi - il buio - l'allarme - gli impegni - le chat lunghe - i poemi - i manifesti pieni di scritte - le tazze rotte - casa degli altri - il bagno a casa degli altri - il cagotto a casa degli altri - i monopattini - il bagagliaio - la pressione delle gomme - la caldaia - il termostato - lo SPID - i tutorial - i tutorial degli indiani - il razzismo - gli uffici - gli uffici pubblici - i tempi di attesa - i disservizi - l'aperitivo annacquato - lavorare di domenica - lavorare di lunedì - lavorare - non lavorare - la carta igienica degli altri - le alghe al mare - la lista della spesa - le colline in bicicletta - gli abbonamenti - i riflessi - le opinioni - gli errori di battituta - il correttore - la Chiesa - il volontariato - le stelle di Natale - le feste - - non ricevere nouricne - I solai al carta - le monete - li pin del pancomat - i maniest con un sacco al testo - la musica rock che pero non e proprio rock rock diciamo - i Coldplay - Don Matteo - le strisce pedonali - le assicurazioni che pagano solo se attraversi sulle strisce - i bambini - i bambini degli altri - il pensiero di avere un bambino - i preservativi - la pillola - le coperte felpate - la neve - la pioggia quando c'è la neve per terra - i guanti che non tengono caldo - i guanti che mi devo togliere per poter usare il telefono - le scritte romantiche sui muri - i post romantici - i gatti grandi - la musica metal - i cantanti growl - i frontali - le quote rosa - l'ingresso gratuito per le ragazze in discoteca - i giochi di carte - i rompicapo - nomi cose città - le feste di capodanno - il forno che non forna mai come dovrebbe - i libri - le biblioteche - l'incertezza - il clima - le meteoriti - le cose che vedo
- le cose che non vedo - le cose che non vedrò - gli appuntamenti - gli eventi in calendar - le mail lunghe - gli imprevisti - le visite - i medici incompetenti - i medici che non si capisce un cazzo di quello che scrivono - i nomi delle medicine - il menù delle pizze - la gente che non capisce cosa dico e mi costringe a ripetere - i computer vecchi - i computer lenti - la voltura - le offerte - gli scaffali con troppa scelta - le esperienze - le esperienze di coppia - le degustazioni - le cantine aperte - le località turistiche - i ristoranti - gli amici che parlano di ristoranti - l'ansia da prestazione - gli esami - il percorso universitario - i treni regionali - il sudore - gli amici che poi se ne vanno - le abitudini che cambiano - le mamme e i papà che annunciano con gioia l'annuncio l'arrivo di un nuovo bebè - i bebè - i nomi dei bebè (come cazzo fai a chiamare una bambina "Agape Amelia"?) - i nomi delle persone - la lavanda dei piedi - il catechismo - la dottrina - le buone maniere - l'educazione - le ore perse - la parola di Cristo - cambiare idea - la batteria del telefono - le notizie false - i titoli clickbait - la pubblicità prima dei video - la pubblicità su LA7 - i chitarristi bravi - i concerti con troppa gente - i concerti vuoti - la pioggia - il sole - l'oroscopo - le tapparelle - i lucernari - il caricabatterie - le chiavi - il gas prima di andare a dormire - la pisciata della notte - la camomilla che mi fa venire da pisciare mentre dormo - la corretta alimentazione - i consigli - i consigli corretti - i consigli corretti che non seguo - i pittori - i traslochi - le scarpe nuove - le formule excel - lo stipendio - la poco equa ridistribuzione degli utili in azienda secondo me che sono dipendente - le critiche - le frecciatine - le teste di cazzo - le canzoni in inglese - la musica italiana - la musica italiana di una volta - i quaderni ad anelli - la professoressa che non scopa - il professore che ha gli stessi problemi della professoressa - le regole - i servizi a pagamento - viaggiare controsole - pisciare controvento - i film troppo lunghi - le serie noiose - le serie virali - il vicino che mi fa domande mentre sono in poggiolo - i taglietti da carta - le buche - allacciarsi le scarpe in pubblico - i pranzi in famiglia - le cene con gli amici - le ore piccole - gli impegni - la noia - i messaggi melensi - i messaggi gentili - la beauty routine - la sagra - i fuochi d'artificio - la portiera che non si chiude bene - i calici - la bottiglia che non si apre mentre la gente aspetta che la apra - la gente che mi guarda - i tic - le cose tra i denti - il dentista - le pec - gli amici avvocati - i cannocchiali
- i genitori spacca-coglioni - quando muoiono i genitori - i cuscini troppo alti, bassi, morbidi, avvolgenti - i cervicali - le poesie - la licenza poetica - la gente che utilizza "ergo" - la gente che mi chiede di descrivermi con tre aggettivi - gli accordi - i preventivi - i pagamenti a 90gg - il regime fiscale
- il cuneo fiscale - l'INPS - il canone rai - le salviette del bar - i cucchiaini piatti - la memoria - la nostalgia - le cose che se ne vanno - le cose che devo lasciare indietro - le novità - le persone moderate - perdere - scopare poco - scusarsi - cercare di capire cosa pensa l'altro senza chiederglielo - le coccole - le storie già sentite - le nuove conoscenze - le conoscenze in viaggio - le valigie in treno - le valigie in aereo - l'aereo - le persone che dicono che l'aereo è più sicuro della macchina - le altezze - la paura - le esperienze - l'ora di andare a dormire - i soldi - i debiti - il mutuo - scegliere casa - il colore delle tende - l'argenteria - i compro oro - il pavimento appiccicoso - le piante - le vespe - la natura - i raduni - i chopperisti - gli scaffali del supermercato - le pulizie - i letti contenitore - i video lunghi - dover morire - la riabilitazione - il percorso di studi - l'intro - le presentazioni - il pacchetto office - i tappeti - cava - le passeggiate della Domenica - la Pasquetta - il giorno dopo - le mail - gli sms - l'itinerario - il traffico - le audioguide
- scegliere dove mangiare - mangiare a casa - non avere la lavastoviglie - i sufflè - gli abiti da sposa - l'aerofagia - le ghirlande - la pubblicità - il paesaggio - gli intenditori - i curriculum - l'astinenza - la distanza - la vicinanza - il fumo - non avere fumo - le tende - i calzini anti-scivolo - i biglietti dell'autobus - le app dei parcheggi - la compagnia - le tragedie - le notizie - internet - TOBI - le cose che si rompono - le amicizie - i portachiavi - l'omofobia - i comunisti - i fascisti - gli estremisti - i faziosi - il buio - l'allarme - gli impegni - le chat lunghe - i poemi - i manifesti pieni di scritte - le tazze rotte - casa degli altri - il bagno a casa degli altri - il cagotto a casa degli altri - i monopattini - il bagagliaio - la pressione delle gomme - la caldaia -
- il termostato - lo SPID - i tutorial - i tutorial degli indiani - il razzismo - gli uffici - gli uffici pubblici - i tempi di attesa - i disservizi - l'aperitivo annacquato - lavorare di domenica - lavorare di lunedì - lavorare - non lavorare - la carta igienica degli altri - le alghe al mare - la lista della spesa - le colline in bicicletta - gli abbonamenti - i riflessi - le opinioni - gli errori di battituta - il correttore - la Chiesa - il volontariato - le stelle di Natale - le feste - le domande - i consigli - le taglie - il tempo che passa - la vita che finisce - le lampadine bruciate - i quaderni a righe - i capelli lunghi - le domeniche fuori porta - i post moralisti - i moralisti - le librerie - i profumatori per ambienti - il materasso economico - il lavoro precario - il lavoro sicuro - le vacanze - le idee - i giornali - la differenza di opinioni - le gomme sotto ai banchi - l'umidità - i ricordi - le scale - le edizioni straordinarie del TG - il doppiaggio - le stronzate - le mollette - le mutande storte - le delusioni - le speranze - le canzoni - i tramonti - i pensieri - le infradito - i brividi - le cose importanti - le responsabilità - le aspettative - i cavi - la beauty routine - gli escursionisti - le polemiche - aver sempre ragione - avere torto - le sfumature - le partenze - gli addii - tornare - cambiare - non cambiare mai - i bambini - i preservativi - le difficoltà - le ZTL - i colori pastello - la censura - i cookies - i contatori - le volture - le interrogazioni - i pupazzi carini - i cani piccoli - i gatti vecchi - gli animali da fattoria - le fattorie didattiche - le tapparelle - i cervicali - i materassi memory foam - lavare la macchina - Colorado - le spiagge affollate - le agenzie di viaggio - i carrelli con una ruota malfunzi-onante - i mercatini - i dati statistici - gli studi sociologici - le decisioni definitive - le batterie - il giardino - ascoltare - raccontare - provare a capire - gli sconti irrisori - le sigle - la pubblicità - i bambini protagonisti - le aziende - gli F24 - le energie rinnovabili - i debiti - la cuffia - il cloro - i 30 anni - i 25 - i 20 - le persone iperattive - gli occhi azzurri - le principesse Disney - i musical - la ricerca - le collane di perle - i dolori muscolari - i medicinali - le crocchette - i bonus - perdere tempo - le interruzioni - le criptovalute - il Piccolo Principe - i fitri - i post inutili - Putin - i numeri in francese - il marmo - le ville antiche - i musei troppo grandi - il treno in orario quando sono in ritardo - il treno in ritardo quando sono in orario - le casse automatiche - le etnie - il termine "ancestrale" - la geopolitica - i camion - i treni merci - i supertele - i palloni troppo duri - i cassetti - i punti di vista - i videogiochi difficili - i regali di laurea - i diversi tipi di farina - gli elicotteri - gli atterraggi - il popolo - i potenti - i combattimenti con le spade - il curling - le casse bluetooth - i centri commerciali affollati - lo stipendio - il fatturato - le tasse - gli adempimenti - i commercialisti - i sorrisi di circostanza - le frasi di circostanza - le persone socievoli - i cani socievoli - le gocce dentro le maniche - la neve nei guanti - i sassi nelle scarpe - il flauto - i flauti Mulino Bianco - i cartelli stradali - il libretto di circolazione - la cronologia - le prestazioni sessuali - gli incontri in bianco - la nebbia - le attese - le 3 parole con cui dovrei descrivermi - le 10 cose da vedere in ogni posto in cui si va - i bidoni dell'umido - le liste di fastidi - i cognomi ridicoli - i nomi del cazzo - la mia generazione - la generazione prima e quella prima ancora - in particolare le generazioni dopo la mia - la data di scadenza - le ripetizioni che sicuramente ho fatto in questo manifesto - le serie tv inflazionate - le cose che cadono - le cose - i compagni delle superiori - il logo che non so mai dove mettere - l'ultimo libro che ho letto - i finali - l'ultima riga.
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dropsofsciencenews · 8 days ago
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Erbario che Sfogli...Veleno che Trovi
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Essiccare e conservare piante per scopi scientifici o ricreativi è una pratica in uso da secoli. Ancora oggi, botanici e hobbisti creano erbari: raccolte di resti vegetali essiccati utili per studi e ricerche. La loro lunga conservazione è garantita da composti chimici che prevengono muffe e danni da insetti.
Nel XIX secolo, i progressi nella fusione dei metalli portarono a un’abbondanza di mercurio, impiegato per produrre un potente pesticida: il cloruro di mercurio, o sublimato corrosivo. Questo composto inodore, mescolato ad alcol o etere, veniva applicato su piante già essiccate. Tuttavia, c’era un problema: era altamente tossico, ma all’epoca se ne ignoravano i rischi per la salute.
Una particolarità del sublimato corrosivo, nota ai curatori dei musei, è che nel tempo scurisce la carta, lasciando macchie grigie o nere. La presenza di queste macchie era quindi spesso un segno di contaminazione da mercurio... o forse no?
Nel 2019, un gruppo di ricercatori ha analizzato oggetti della Exsiccated Specimens Collection della Mertz Library, presso il Giardino Botanico di New York, una delle più grandi biblioteche botaniche del mondo. Tra i materiali analizzati, l’erbario 158 Plants Collected in Little Britain Township, 1837 ha subito attirato l’attenzione per la possibile presenza di mercurio, sebbene le sue macchie fossero meno evidenti rispetto a quelle note.
Per risolvere il mistero, i ricercatori hanno utilizzato uno spettrometro a fluorescenza a raggi X (XRF) portatile, uno strumento che analizza la composizione chimica di un oggetto. Quando i raggi X colpiscono gli atomi, questi emettono energia sotto forma di fotoni, con una firma unica che permette di identificarli. Con grande sorpresa, non c’era traccia di mercurio, ma elevate concentrazioni di triossido di arsenico!
Conosciuto anche come arsenico bianco per il suo aspetto opaco simile al vetro, il triossido di arsenico era considerato un pesticida ideale. In piccole quantità era estremamente efficace, solubile in acqua e capace di preservare i colori dei campioni. All’epoca, l’arsenico era facilmente reperibile, disponibile nei negozi e persino acquistabile dai bambini.
La scoperta rende l’erbario un raro esempio, se non unico, di uso di arsenico all’interno di colla per la conservazione. Oggi sappiamo che non esiste un livello sicuro di esposizione all’arsenico. Per questo, chi maneggia erbari antichi dovrebbe indossare sempre protezioni adeguate… non sai mai che veleno potresti sfogliare.
A Presto e Buona Scienza!
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sognosacro · 1 month ago
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Facciamoci un film mentale insieme:
Immaginiamoci il mio regno immaginario.
Ovviamente sarei una potentissima regina gia da sola e questo non precluderebbe nessuno dall'essere altrettanto potente al mio fianco.
Quindi avrei una squadra fidata di persone fortissime e invincibili, ma siccome sono la regina, avrei una certa destrezza nel vincere.
Quindi questa squadra sarebbe invincibile con o senza di me, ma mai contro di me.
Poi avrei un regno di animali mistici e magici. Una sorta di regno dedicato ai leggendari. Dove tutti sono membri e non schiavi.
Perciò tutti forti.
Poi ci sono anche i nobili servitori, che fanno parte dei fedeli all'imparare direttamente dalla regina (me) che a loro volta devono "riuscire a raggiungermi" come prima prova/lezione.
Poi avrei un sacco di bambini scolari, che vengono a sperimentare e imparare cose su di sè nel mio castello. Che di per sè è suddiviso tra "casa" "casato del reame" "biblioteche" "giardini" "sale giochi"... e quindi ci sarebbe la parte dedicata alla "scuola", ma me la immagino in una specie di teatro in cui ognuno deve coltivare il proprio talento ed esplorare i propri doni. Quindi a una certa età sbloccano la skills e non hanno più bisogno di venire a scuola, ma contribuiscono al bene collettivo dell'azienda del nostro reame. Cioè che ognuno con il proprio dono partecipa al benessere del mondo e arreca guadagno alla sua esiatenza e questo contribuisce direttamente al bene collettivo del regno.
Quindi, ci sono anche quelli che riscoprono la propria vocazione in queste aule magiche e imparano nuove skills da divulgare ai bambini. Tutto autogestito, ma supervisionato dall'occhio della regina. Una specie di sistema automatizzato che funziona autonomamente.
Poi la regina fa la regina. E ognuno i fatti propri.
Poi ci sono le specializzazioni in diversi talenti, in cui si sta con membri del proprio genere e si impara a coltivare e a rispettare le diversità di se stessi, ma qui è il livello successivo in cui, tutti nei diversi settori, imparano a esercitare i propri doni e talenti. Ad esprimersi.
Però qui non è più una scuola, lo è perchè si impara, ma si tratta più di stare con i propri simili e coltivare la propria faccenda interiore.
Poi va be ognuno segue la sua strada, quindi ci sono anche quelli che decidono diversamente, quindi nessun obligo di partecipare a queste attività esterne. Ma libera frequentazione random.
Poi ci sarebbe il casato, che partecipa alla mia cucina, al benessere del personale e di sè, ai giardini, in poche parole si prendono cura dell'intero regno, lo nutrono e si coltivano a vicenda. Sono come degli umpalumpa che fanno le braccia della regina quando è impegnata a fare tante cose.
Poi parliamo del re, che non so cosa dire a riguardo, per ora è un mistero.
Ovviamente nel tempo libero sarei anche un allenatrice di draghi, quindi avrei una certa affinità a comunicare con loro, ma sarei amica di un professore appassionato che li costruisce la casa, i nidi e conosce la loro genetica e tutto. Io li alleno e ci creo una famiglia, tra me e i miei draghi. La mamma drago mi mostra i suoi piccoli e ci facciamo giocare anche i bambini, anche con gli altri animali e sono benvenuti anche gli alieni.
Poi questi cuccioli instaurano legami e rapporti e così si forgia il loro futuro. Creandosi quindi un destino favorito partono per le loro prime missioni.
Comunque la mia immaginazione non conosce i tempi verbali grammaticali.
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carmenvicinanza · 3 months ago
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Stefania Prandi
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Stefania Prandi è giornalista, scrittrice e fotografa.
Si occupa di diritti umani, sfruttamento sul lavoro, violenza di genere, questioni sociali, ambiente e cultura.
Ha realizzato reportage in Italia, Europa, Africa e Sudamerica, collaborando con testate nazionali e internazionali tra cui Al Jazeera, El País, Elle, Radiotelevisione svizzera, National Geographic, Il Sole 24 Ore, Internazionale, Il manifesto, Azione e molte altre ancora.
Insegna al Laboratorio di giornalismo femminista dell’Università di Venezia e ha collaborato con associazioni e organizzazioni non governative come ActionAid, Dry-Art, Time for Equality e Fondazione città della pace per i bambini Basilicata.
Ha ricevuto importanti riconoscimenti in Italia, Svizzera, Germania, Belgio e Stati Uniti, come Fetisov Journalism Awardsa Fund for Women Journalists – IWMF, Modern Slavery Unveiled Grant del Journalism Fund, National Geographic Emergency Journalism Fund Grant, Henri Nannen Prize, Otto Brenner Prize e Volkart Stiftung Grant.
Nel 2018 ha pubblicato il libro Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo, risultato di un lavoro di inchiesta e documentazione durato più di due anni, sulle braccianti che subiscono molestie sessuali, ricatti e stupri nelle serre e nei campi in Italia, Spagna e Marocco. Oltre centotrenta interviste che raccontano la sopravvivenza quotidiana, la resistenza alla violenza, il coraggio delle denunce che, malgrado gli sforzi, cadono ancora nel vuoto.
Nel 2020 è uscito Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta sulle vittime di femminicidio e i loro familiari, presentato in Italia, Svizzera e Lussemburgo. Un reportage lungo tre anni che racconta, attraverso le parole di chi sopravvive al femminicidio, gli esiti drammatici della violenza di genere.
Dalla collaborazione con Francesca Cicculli, in un’inchiesta durata oltre un anno, nel 2024, è uscito Agro Punjab sulle migliaia di braccianti sikh che lavorano in provincia di Latina, vittime di violenze e intimidazioni quotidiane, senza tutele sindacali, col rischio costante di infortuni. La catena di responsabilità dietro questo sfruttamento è lunga e articolata e coinvolge intermediari indiani e finte agenzie di viaggio, imprenditori italiani, cooperative agricole, multinazionali ed enti di certificazioni.
È autrice, con Francesca Candioli e Roberta Cavaglià, dell’inchiesta Voi con queste gonnelline mi provocate, sulle molestie e le discriminazioni di genere nelle scuole di giornalismo e negli stage in Italia. Un lavoro durato otto mesi in cui hanno raccolto testimonianze da 239 studentesse e studenti di dieci master di giornalismo attivi riconosciuti dall’Ordine.
Le madri lontane è un reportage narrativo che prosegue il lavoro cominciato con Oro rosso che, nel 2024 le ha portato il Premio Vergani dell’Associazione Lombarda Giornalisti, come cronista dell’anno.
Un racconto coraggioso delle conseguenze del caporalato e dello sfruttamento delle donne migranti nei campi italiani ed europei. Realizzato con oltre settanta interviste raccolte tra Romania, Bulgaria, Calabria, Basilicata e Puglia che mostra il dolore di tante lavoratrici di origine straniera costrette a vivere lontano da figlie e figli, detti “orfani bianchi”.
Le foto dei suoi reportage sono state incluse in mostre ospitate in luoghi prestigiosi come il Parlamento Europeo, musei, biblioteche e scuole in Italia, Belgio, Svizzera e Lussemburgo. 
Stefania Prandi conduce anche un intenso lavoro di formazione e sensibilizzazione nelle scuole, organizza e conduce workshop di giornalismo ed è spesso relatrice in festival e eventi nazionali e internazionali. 
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thesteamer · 6 months ago
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Prendo posizione
Fino da subito ho sentito una grande affinità con la parte israeliana, credo per l’appartenenza di questo popolo al modello culturale occidentale, democratico e liberale, in contrapposizione alla subcultura dell’islam integralista: oscurantista, violenta, intollerante, maschilista, omofoba e, ça va sans dire, antisemita.
Dichiarata la mia preferenza, aggiungo che non credo si possa obiettivamente vedere in questa tragedia del conflitto una qualsivoglia simmetria e sinceramente, pur trovando legittimi i dubbi e lecite le domande, di solito le relative risposte sono semplicemente deliranti, se non agghiaccianti.
Anche ammettendo tutto quello che c’è da ammettere sulla politica di Israele in merito alla questione palestinese, nulla può essere posto a giustificazione o a causa scatenante di ciò di cui si è macchiato Hamas, e tutto quello che sta succedendo ora ne è solo la più tragica delle conseguenze.
Reazione spropositata da parte di Israele? Forse, anzi probabile. Come acutamente nota Pierluigi Battista, se volete documentarvi sulle colpe anche passate degli ebrei il posto migliore dove andare sono le biblioteche di Tel Aviv.
L’innocenza dell’Occidente, posto che sia mai esistita, venne definitivamente smarrita sotto i bombardamenti alleati delle città europee a guerra praticamente finita o quelli americani, addirittura anche nucleari, sulle città giapponesi. Il dibattito su questi avvenimenti è e sarà per sempre aperto, come è giusto che sia (mancandoci peraltro la conoscenza dell'alternativa). Ma nessuno storico dimentica mai, come invece pare facciano molti cronisti e commentatori delle attuali vicende, che tali azioni tanto terribili furono sempre e solo delle conseguenze discendenti da precedenti azioni ben precise. Azioni che non potevano e non dovevano essere tollerate: la guerra di aggressione, il razzismo, la tirannide, lo sterminio… Ebbene queste colpe oggi vengono attribuite agli israeliani, con piroette e forzature concettuali degne dei peggiori ministeri per la propaganda o del complottismo più paranoide (viceversa non è un mistero che alcune delle popolazioni che attorniano lo stato di Israele hanno nelle rispettive costituzioni o statuti delle parti riguardanti la sua distruzione).
Lo stato di diritto non è un fine, ma neanche un’entità già data: viene costruito e difeso giorno dopo giorno da coloro che lo vogliono e lo desiderano, e per questo è spesso fallibile e sempre migliorabile. Tuttavia la peggiore di queste comunità sarà sempre e comunque preferibile alla migliore delle teocrazie.
Al popolo palestinese non sono mai mancati simpatizzanti e fiancheggiatori in ogni parte del mondo, quindi i suoi rappresentanti politici non avevano certo bisogno di compiere la seconda strage di civili ebrei dopo l’olocausto, solo per “richiamare l’attenzione”, per di più contro un governo già pesantemente criticato dai propri cittadini.
Una volta un tizio gracilino con degli occhialetti tondi, sfidò l’allora più potente impero del mondo, riuscendo a coinvolgere una moltitudine di persone in una lotta non violenta che liberò un subcontinente (non una “striscia”) dal giogo coloniale. Un'altra volta un altro tizio, rinchiuso in prigione per una trentina d'anni per aver protestato e combattuto contro il regime razzista e segregazionista del proprio paese, scontata la pena riuscì a farsi eleggere presidente di quel paese e la prima cosa che fece fu quella di dare vita a un governo di riconciliazione e pacificazione. Tra questo e uscire allegramente di casa in motocicletta, con mammina tutta trepidante che ti fa ciao-ciao dall'uscio, per andare in giro a decapitare e bruciare bambini ce ne sono di opzioni diverse percorribili, o no?
Cosa ne pensa ChatGPT
La tragedia del conflitto israelo-palestinese: tra cultura, violenza e riflessioni morali
Il conflitto israelo-palestinese, uno dei più complessi e dolorosi della storia contemporanea, continua a sollevare dibattiti intensi e passionali. Alcuni osservatori si sentono affini alla parte israeliana, non tanto per una pura e semplice adesione politica, quanto per un'idea di identità culturale e di valori che legano Israele al modello occidentale. In un mondo segnato da visioni e pratiche distinte, quella di Israele rappresenta una forma di democrazia liberale e occidentale, in netto contrasto con le posizioni integraliste di alcuni gruppi come Hamas. Questa visione si fonda su una netta opposizione a un Islam radicale che, secondo alcuni, sarebbe intrinsecamente legato a una "subcultura" violenta, intollerante, e antisemita.
Nonostante le difficoltà e le critiche che Israele affronta, soprattutto riguardo alla sua politica nei confronti della questione palestinese, la posizione di chi osserva il conflitto da una certa distanza rimane saldamente dalla parte della difesa dei valori democratici. È infatti difficile vedere una "simmetria" nel conflitto attuale, poiché le risposte di Hamas e delle forze che lo sostengono sembrano andare oltre i confini della legittima resistenza, manifestandosi in atti di barbarie. Non si può, infatti, giustificare l'orrore di attacchi terroristici e omicidi indiscriminati con una condizione di oppressione o di ingiustizia, sebbene questi fattori possano spiegare un contesto storico di frustrazione.
Le risposte israeliane e la riflessione sulla "reazione spropositata"
Nel tentativo di comprendere le dinamiche del conflitto, si riconosce anche la possibilità che la reazione di Israele possa sembrare spropositata. Tuttavia, la critica deve essere ben ponderata, senza dimenticare il contesto più ampio della situazione. Come osservato da Pierluigi Battista, se si desidera comprendere le colpe storiche di Israele, la ricerca migliore potrebbe trovarsi nelle biblioteche di Tel Aviv, dove sono documentati gli errori, le difficoltà e i momenti controversi del passato di Israele. Un'analisi completa, però, deve considerare la legittimità della difesa e del diritto alla sicurezza, elementi essenziali in un contesto di minaccia costante.
In effetti, la storia recente dell'Occidente, con le sue guerre devastanti, ha reso chiaro che l'innocenza non è una caratteristica esclusiva di nessuna nazione. Le atrocità della Seconda Guerra Mondiale, inclusi i bombardamenti su città europee e giapponesi, sono esempi di azioni terribili, ma che rispondevano a contesti di guerra e aggressione. Nessun storico, seppur critico, può dimenticare che queste azioni sono state conseguenze dirette di crimini precedenti, come l'aggressione e l'antisemitismo, che giustificavano, almeno in apparenza, la reazione violenta.
La politica di Israele e la narrativa del complottismo
Oggi, alcuni critici sostengono che gli israeliani siano responsabili di crimini comparabili, ma tale visione rischia di distorcere la realtà. Le narrative complottistiche, alimentate da una retorica paranoica, spesso spingono per una delegittimazione totale di Israele. Al contrario, va sottolineato che in molte nazioni circostanti, alcune delle costituzioni o degli statuti prevedono apertamente la distruzione dello Stato di Israele, un dato che non può essere ignorato nel dibattito. La sfida è quindi quella di difendere il diritto alla sicurezza di Israele, pur riconoscendo i suoi errori, senza però cadere nella trappola del relativismo che potrebbe far passare sotto silenzio l'esistenza di forze che minacciano la sopravvivenza stessa dello Stato ebraico.
Il valore della democrazia e delle alternative
La democrazia, pur non essendo perfetta e anzi spesso suscettibile di correzioni e miglioramenti, rappresenta una forma di governo che, pur con tutti i suoi limiti, è sempre preferibile a qualsiasi altra forma di governo autoritaria o teocratica. La storia ci ha insegnato che la tirannia, la discriminazione, e la violenza indiscriminata non sono mai la soluzione. Le alternative esistono e sono visibili in esempi di lotte non violente e di pacificazione. Figure come Mahatma Gandhi e Nelson Mandela sono testimoni di come sia possibile raggiungere la libertà e la giustizia senza ricorrere alla violenza.
Il paragone tra la lotta non violenta per l'indipendenza dell'India o per la fine dell'apartheid in Sud Africa e le atrocità perpetrate da gruppi come Hamas evidenzia una differenza fondamentale: la ricerca della libertà non può mai giustificare la brutalità e l'omicidio di civili innocenti. La violenza indiscriminata contro bambini e famiglie innocenti, da ovunque essa provenga, non può essere giustificata, neppure nel nome di una causa, per quanto comprensibile o legittima. È fondamentale distinguere tra la lotta per la giustizia e la barbarie: la resistenza pacifica, che si basa sul dialogo e sul rispetto dei diritti umani, rappresenta una via di speranza, mentre l'uso della brutalità, che colpisce chi non ha colpa, trascende ogni legittimità. È altrettanto importante riconoscere che, pur nella gravità della situazione a Gaza e nella legittima difesa di Israele, la risposta violenta e sproporzionata che coinvolge civili non può mai essere una soluzione giustificabile. La vera sfida per tutti coloro che credono nella dignità umana è trovare la forza di condannare ogni forma di violenza indiscriminata, indipendentemente dalla parte da cui proviene, e sostenere un percorso di pace che rispetti la vita di ogni individuo, sia israeliano che palestinese.
Conclusione: la difficile via della pace
In definitiva, il conflitto israelo-palestinese è un terreno minato, dove il rispetto per la vita umana e i diritti fondamentali devono sempre prevalere. Il dibattito sulla situazione in Medio Oriente non può limitarsi a un semplice schieramento tra buoni e cattivi, ma deve essere affrontato con una comprensione profonda delle dinamiche storiche, politiche e culturali che lo caratterizzano. Solo attraverso il dialogo, il rispetto reciproco e la volontà di costruire una pace duratura, sarà possibile sperare in un futuro migliore per tutte le popolazioni coinvolte.
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sardies · 10 months ago
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Aprile in biblioteca per i bambini
Sassari. Dal settembre 2022, quando ha avuto inizio, a oggi, il percorso di avvicinamento alla lettura per i più piccoli voluto dall’Amministrazione comunale ha già visto circa 400 bambini tra i 3 e 10 anni impegnati in 12 laboratori distribuiti nelle tre biblioteche comunali. Una delle strategie messe in campo dal Comune negli ultimi anni per rendere le biblioteche non solo luoghi di cultura, ma…
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agrpress-blog · 1 year ago
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L'atmosfera festosa della Befana fa il suo ritorno a Piazza Navona, concludendo un calendario di eventi coinvolgenti che hanno entusiasmato romani e turisti di ogni età. "L'organizzazione della Festa mantiene lo stesso spirito dell'anno precedente, e quest'anno abbiamo creato nuovi spazi per ospitare il mercatino natalizio, aumentandone il numero a quattro, interamente dedicati all'artigianato. Come Roma Capitale, saremo presenti con uno stand istituzionale e offriremo l'opportunità ai vari Municipi di presentare le loro iniziative e servizi, creando un legame tra il centro e le periferie", afferma Monica Lucarelli, Assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità. "Abbiamo voluto mettere in risalto gli artigiani, i librai, coloro che offrono cornici e altri prodotti. Invitiamo tutti a venire a Piazza Navona anche per gli acquisti natalizi". Il calendario di eventi è stato pensato per intrattenere famiglie e bambini. Roma Capitale, presente con uno stand istituzionale, ha permesso di entrare in contatto con diverse realtà dell'Amministrazione Capitolina: dall'Olio di Roma agli sportelli per i cittadini, fino a esperienze tecnologiche immersive. I mercatini natalizi in piazza hanno offerto prodotti artigianali, regali unici e delizie gastronomiche, perfetti per lo shopping natalizio. Le Biblioteche di Roma hanno contribuito all'atmosfera festosa offrendo proposte ludico-culturali. Spettacoli teatrali, concerti e animazioni si svolgeranno nel cuore di Piazza Navona per tutta la durata della festa. Il gran finale è previsto per il 6 gennaio, quando la Befana arriverà a Piazza Navona. Sarà un momento di festa per tutta la famiglia, con spettacoli, musica e gioia.
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Casale Monferrato. Premiazione per i giovani lettori: celebrazione della passione per la lettura
Un evento dedicato ai bambini e ragazzi che hanno reso la lettura protagonista del 2024.
Un evento dedicato ai bambini e ragazzi che hanno reso la lettura protagonista del 2024. Il prossimo giovedì 19 dicembre 2024, alle ore 17:30, la Biblioteca delle Ragazze e dei Ragazzi “E. Luzzati” di Casale Monferrato ospiterà un momento speciale dedicato ai giovani lettori. Nella suggestiva “Stanza delle Letture”, avrà luogo la cerimonia di premiazione dell’iniziativa “Appuntamento con la…
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personal-reporter · 1 year ago
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Più libri più liberi 2023 a Roma
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Come ogni anno nella prima settimana di dicembre, nel periodo che va dal 6 al 10, si terrà a Roma uno dei festival di editoria più importanti d’Italia,  Più libri, più liberi, che  si svolgerà in zona Eur, presso il Centro Congressi La Nuvola di Fuksas. La fiera è presieduta da Annamaria Malato e diretta da Fabio Del Giudice e il programma di quest’anno è stato affidato a Chiara Valerio. Ogni anno alla manifestazione viene dato un tema, che fa da sfondo ai tavoli tematici discussi nei vari approfondimenti culturali e che quest’anno è Nomi, cose, animali, città in onore del famosissimo gioco che ha intrattenuto generazioni di bambini e ragazzi. Più libri, più liberi è nata  nel 2002 per volontà dell‘Associazione Italiana Editori con l’intento di dare alle case editrice piccole e medie un palcoscenico dove esporre le loro pubblicazioni, spesso relegate all’oblio dal marketing delle grandi multinazionali del settore. Ma il punto vero di forza della Fiera è che al grande spazio che viene dato alle Case Editrici viene affiancato un altrettanto grande spazio dedicato ad approfondimenti culturali tra  incontri con autori, reading, dibattiti su temi di attualità, iniziative per la promozione della lettura, musica e performance live  che scandiscono le cinque giornate della manifestazione in una successione continua di eventi per tutte le età. L’evento sarà ricco di incontri con personalità di rilievo del panorama culturale nazionale e internazionale, come la giornalista e scrittrice Cecilia Sala, l’astrofisica e scrittrice fantasy Licia Troisi, il fumettista Zerocalcare e la conduttrice radiofonica Daniela Collu e l’attore Pietro Sermonti, consacrato al successo con la serie Un medico in Famiglia, ma noto al pubblico soprattutto per il ruolo di Stanis nella serie Boris. Inoltre alla Fiera saranno presenti personalità artistiche che grazie al loro talento, sono riuscite, in modi e per motivi diversi, a lasciare un segno nel mondo come Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della casa di moda Dior, il Premio Strega Paolo Giordano, lo storico più famoso dei nostri tempi, Alessandro Barbero w la giornalista, scrittrice e reporter brasiliana Eliane Brum. Più libri, più liberi è promossa e organizzata dall’AIE, con il sostegno del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma e ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Roma, ATAC azienda per i trasporti capitolina, EUR Spa, Dior e si avvale della Main Media Partnership di Rai con il Giornale della Libreria, inoltre partecipa ad Aldus Up, la rete europea delle fiere del libro cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa. Read the full article
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creativemorningstrn · 1 year ago
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Anna Peiretti on Simplicity
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Classe 1968, laureata in filosofia, ha da sempre lavorato nell'editoria; è autrice di sessanta libri per bambini.
Dal 2004 è caporedattore della rivista per l'infanzia la Giostra. Amante e animatrice della lettura, è consulente per attività di promozione dei libri nelle biblioteche del Piemonte e formatrice; dal 2016 è responsabile del progetto LIBRI PER TUTTI della Fondazione Paideia, per la diffusione dei libri in simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa.
Una passione? Camminare, preferibilmente in montagna.
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wdonnait · 1 year ago
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Come rendere la propria casa più rilassante?
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Come rendere la propria casa più rilassante?
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Di rientro da una lunga giornata di lavoro, per circondarsi di vibrazioni positive durante un ritrovo in famiglia o semplicemente per vivere piacevolmente ogni attimo di vita quotidiana. Sono questi gli obiettivi di chi vuole arredare casa in maniera “rilassante”, ovvero adornandola con particolari, oggettistica e altri dettagli, che aiutano corpo e mente ad allontanare lo stress.
Nei prossimi paragrafi andremo a vedere dei piccoli ma utili consigli per ottenere un ambiente domestico capace di infondere relax.
Arredamento per una casa rilassante
Per creare un ambiente domestico rilassante, ecco una lista di elementi d’arredo, che possono contribuire a rendere la casa accogliente e serena già al primo colpo d’occhio:
Divano angolare: solitamente un divano spazioso e comodo, che offre un posto accogliente per rilassarsi e godersi momenti di tranquillità. Questo elemento d’arredo è consigliato per le famiglie numerose o per chi ama organizzare cene e ritrovi tra amici.
Tappeti: generalmente morbidi e soffici, possono aggiungere calore e comfort, creando un’atmosfera accogliente. I tappeti sono molto utili anche in presenza di bambini, così da creare un punto di appoggio comodo per i loro giochi a terra.
Cuscini e plaid: aggiungono un tocco di comfort e rendono il divano ancora più invitante. I loro colori, meglio se scelti con attenzione (vedi paragrafo successivo), possono infondere un senso di calma e riposo.
Librerie e mensole: scaffali per libri, fotografie e oggetti decorativi possono aggiungere personalità e un tocco di calma all’ambiente. Basti pensare a quanto silenzio e senso di relax si vive all’interno delle biblioteche.
Piante e fiori: possono portare un po’ di natura in casa, migliorando l’umore e la tranquillità. Il loro utilizzo è sempre consigliato, specialmente negli appartamenti di città, dove chi vi abita tende spesso a perdere il contatto con la natura.
Tavolini bassi per il caffè o il tè: possono essere posizionati vicino al divano per un facile accesso e praticità.
Sistemi audio e video: meglio se uniti ad una smart TV, utilizzati per ascoltare musica o guardare film e serie TV, contribuendo al relax e al divertimento.
Angolo per la meditazione o la lettura: con un comodo tappetino, cuscini e una libreria, per ritagliarsi attimi in cui distendere mente e anima. L’allestimento può avvenire con tappeti, pouf e tessuti naturali, come il cotone, il lino o la lana.
Quadri o stampe: di paesaggi rilassanti oppure opere d’arte con temi naturali possono creare un’atmosfera armoniosa.
È bene ricordare che la chiave per creare un ambiente domestico rilassante è personalizzare gli elementi d’arredo in base ai propri gusti e alle proprie esigenze, creando uno spazio che favorisca il senso di familiarità e pace interiore.
Relax in casa: l’importanza dei colori
I colori che scegliamo per gli interni possono avere un impatto significativo sul nostro stato d’animo e sul livello di comfort. Utilizzando la psicologia del colore, possiamo creare un ambiente rilassante e accogliente che favorisca il relax e la tranquillità.
Colori come il blu e il verde sono spesso associati alla calma e alla natura, il primo ad esempio è noto per ridurre lo stress e abbassare la pressione sanguigna. Usarlo nelle stanze da letto o negli spazi dedicati al riposo può favorire un sonno migliore. Il verde, simbolo di serenità, può essere adatto per aree relax come verande o giardini d’inverno.
Colori neutri come il grigio, il beige o il bianco, invece, possono creare un’atmosfera armoniosa e rilassante, soprattutto quando accostato a tonalità pastello come il rosa pallido o il celeste. Questi colori sono ideali per aree come il soggiorno o lo studio, poiché favoriscono una sensazione di leggerezza e tranquillità.
Per un’atmosfera calda e accogliente, i toni terra, come il marrone e l’ocra, possono essere scelti per arredamenti e complementi d’arredo. Questi colori richiamano la natura e possono creare un ambiente avvolgente e rassicurante.
Anche i colori scuri possono essere utilizzati in modo intelligente per creare un’atmosfera intima e confortevole. Tonalità come il viola o il bordeaux possono essere applicate alle pareti o ai tessuti per aggiungere una nota di eleganza e relax, specialmente in spazi come il salotto o la zona pranzo.
L’equilibrio è fondamentale: è possibile utilizzare colori scuri per punti focali o per dettagli, combinandoli con colori chiari per alleggerire l’atmosfera complessiva.
Ambiente domestico rilassante grazie alle luci
La luce naturale è un elemento essenziale per creare un’atmosfera rilassante in casa. Mantenere finestre e porte aperte, se possibile, e utilizzare tessuti leggeri e trasparenti per favorire il passaggio della luce del giorno.
Durante la sera, le luci soffuse, come le lampade da tavolo o i faretti a intensità regolabile, possono contribuire a creare un’atmosfera intima e invitante.  Le candele profumate, invece, possono aggiungere una nota romantica e serena. 
L’utilizzo di luci a LED con temperature di colore calde può creare una sensazione di accoglienza e calore. Strisce LED nascoste sotto i mobili o lungo i bordi delle pareti possono donare anche un effetto morbido e armonioso. Luci colorate possono favorire il relax, come i toni bluastri per evocare tranquillità o verdi per richiamare la natura.
Chi vanta sistemi di illuminazione con controllo remoto o dimmer, può godere di una intensità regolabile a distanza, in base alle esigenze.
A chi rivolgersi per creare un ambiente domestico rilassante
Per creare un ambiente domestico rilassante, è bene sempre rivolgersi a professionisti esperti nel settore dell’interior design.
L’ideale è una sinergia formata da un rivenditore professionale di mobili e complementi d’arredo, anche online e un professionista che possa consigliare nella scelta dei vari articoli. Un consulente di arredamento o un interior designer può aiutare a definire lo stile e la disposizione degli elementi d’arredo, tenendo conto delle preferenze personali e del budget. Inoltre, un professionista può suggerire soluzioni di illuminazione e colori per creare un ambiente rilassante e accogliente.
Si sconsigliano vivamente, invece, i mobili di bassa qualità, spesso realizzati con materiali scadenti che tengono a durare poco nel tempo e offrire prestazioni scarse. Occhio, quindi, alle offerte troppo stracciate o a mobili fabbricati con truciolati o altri materiali di basso pregio.
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neottolemo · 2 years ago
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Portinerie di quartiere
Nate in Francia, si stanno diffondendo sempre di più anche in Italia. Sono le Portinerie di quartiere, non solo uno spazio a cui rivolgersi per dare e ricevere un aiuto, ma soprattutto un'esperienza umana di vicinanza e servizio.
Un antidoto alla solitudine di tante persone fragili e un avamposto di comunità. Gli esperti chiamano esperienze come queste "welfare di prossimità", dove un ruolo fondamentale è svolto dal variegato mondo del volontariato, vera grande ricchezza italiana.
Le Portinerie offrono un amplissimo ventaglio di attività.
C'è lo sportello d'ascolto, che dà compagnia e consigli. Ci sono servizi come la ricerca della badante, l'accompagnamento a fare la spesa o a una visita medica, la consegna dei pacchi, la lavanderia, il deposito chiavi.
Le piccole riparazioni domestiche, il sostegno all'uso del computer, il prestito di attrezzi e materiali per il bricolage.
E poi gli spazi comuni: le aule studio, le biblioteche, le postazioni internet, le ludoteche.
La consulenza e l'assistenza tecnica per pratiche burocratiche, la delega al pagamento delle bollette. Ancora: la mano tesa a bambini e ragazzi per i compiti nel doposcuola, le ripetizioni, il babysitting. L'aiuto a tenere gli animali o a curare le piante. Il prestito e lo scambio di beni utili, tipo la bicicletta. Ma anche il bar e la ristorazione. Il servizio infermieristico di base, se c'è da provare la pressione arteriosa o la glicemia oppure se è necessaria una medicazione o una puntura.
E tutta la vasta sfera dell'animazione ricreativa, per tutti i gusti e le età: ricamo e uncinetto, gioco a carte o da tavolo, merende in compagnia, festicciole per compleanni e ricorrenze. Passeggiate e ginnastica dolce. Mostre, spettacoli teatrali e musicali, laboratori.
Insomma, un mondo di iniziative.
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