#Antisemitismo
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The Non-Arab Third World and Antisemitism
🇦🇷🇧🇴🇵🇾🇨🇱 En América Latina, aunque existen comunidades judías notables en países como Argentina y Brasil, su presencia es mucho menor en comparación con Europa, América del Norte o el Medio Oriente. El antisemitismo en la región tiene raíces en el catolicismo tradicional, influenciado por la Inquisición y aspectos medievales del cristianismo español. Además, la extrema derecha en estos países ha adoptado la narrativa de los judíos como promotores del comunismo, combinando prejuicios religiosos con teorías ultranacionalistas que ven a los judíos como desleales. En países como Bolivia, Paraguay, Argentina y Chile, algunos regímenes autoritarios ofrecieron refugio a criminales de guerra nazis y persiguieron a judíos, especialmente durante la dictadura militar en Argentina. Sin embargo, estas actitudes han sido más limitadas fuera de Argentina, y los moderados en la política latinoamericana han mantenido una imagen generalmente positiva de los judíos.
🇺🇸 In Latin America, while there are notable Jewish communities in countries such as Argentina and Brazil, their presence is much smaller compared to Europe, North America, or the Middle East. Antisemitism in the region is rooted in traditional Catholicism, influenced by the Inquisition and medieval aspects of Spanish Christianity. Additionally, the far-right in these countries has adopted the narrative of Jews as promoters of communism, blending religious prejudices with ultranationalist theories that view Jews as disloyal. In countries like Bolivia, Paraguay, Argentina, and Chile, some authoritarian regimes provided refuge to Nazi war criminals and persecuted Jews, especially during Argentina’s military dictatorship. However, these attitudes have been more limited outside of Argentina, and moderates in Latin American politics have generally maintained a favorable image of Jews.
Rubin, B. (1990). The Non-Arab Third World and Antisemitism. In: Wistrich, R.S. (eds) Anti-Zionism and Antisemitism in the Contemporary World. Palgrave Macmillan, London. https://doi.org/10.1007/978-1-349-11262-3_8
#América Latina#latinoamérica#comunidades judías#argentina#brasil#antisemitismo#catolicismo tradicional#Inquisición#aspectos medievales del cristianismo español#comunismo#desleales#Bolivia#Paraguay#Chile#dictadura militar#dictadura#moderados#judaísmo#judaism#jewish#cultura judía#judío#jumblr#judíos#antisemitism#sefardí#sephardic#jews#historia judía#spanish inquisition
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CONCETTO A CUI TENGO
Su Facebook ho bloccato un commento che era palesemente razzista verso gli ebrei. E ho bloccato anche il commentatore.
Sono una persona che da sempre si oppone all'occupazione e ai crimini perpetrati dallo stato di Israele, dall'esercito israeliano e dai coloni nel West Bank. Sono al fianco del popolo palestinese nella lotta contro il genocidio che sta subendo.
Ma mi è ben chiara una cosa: la responsabilità di questi crimini contro l'umanità è di uno stato, di un esercito, delle persone che appoggiano e mettono in atto le loro politiche. Non consento a nessuno di addossare la colpa di questi crimini "agli ebrei" per fomentare odio verso i popoli. Perché questo è razzismo. Altrimenti dovremmo dire che la colpa è anche degli italiani, visto che lo stato italiano sostiene la politica dello stato di Israele, lo supporta e gli fornisce armi (tra l'altro fornisce armi alle dittature di mezzo mondo). Chi alimenta odio verso i popoli, invece di combattere il dominio che li mette gli uni contro gli altri, fa il gioco degli oppressori e dei guerrafondai.
[L'Ideota]
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Antisemitism in the News
#antisemitism#antisemitismus#antisemitismo#english#dictionaries#antissemitismo#israele#israelpalestine#manipulation#jewsofinstagram
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Chiagne e fotte ma sono giovani, gioventù nazioanale
per Piantedosi però gli antisemiti erano gli studenti che protestavano a favore della Palestina
#gioventù nazionale#fdi#fratelli d'italia#meloni#partipilo#fasci appesi#gattopardo#antisemitismo#israel#palestine#palestina#israele
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" Si trattava ancora una volta di un libro, e l'autore si chiamava Kafka, Franz, e il libro era intitolato "Nella colonia penale". Più tardi ho chiesto a Boris se davvero non immaginava le conseguenze di quello che faceva quando, alla fine del '44 (!), raccomandava a Leni uno scrittore ebreo, e lui mi ha risposto: «Avevo tanta di quella roba in testa, tante cose a cui pensare che me lo sono dimenticato». Dunque, Leni andò un'altra volta col suo bravo biglietto alla biblioteca, ce n'era ancora una in funzione e la bibliotecaria, per fortuna, era una donna piuttosto anziana e abbastanza ragionevole che strappò il biglietto e prese subito Leni in disparte e le ripeté, alla lettera, quello che le aveva già detto la madre superiora quella volta che aveva chiesto con tanta insistenza di Rahel: «Ma figliuola, ha perso la testa? Chi l'ha mandata qui a chiedere questo libro?» Però Leni, sa, anche stavolta non ha mollato. La bibliotecaria dev'essersi accorta subito che non era un agente provocatore, perciò l'ha presa da parte e le ha spiegato esattamente che quel Kafka era ebreo, che tutti i suoi libri erano stati proibiti e bruciati eccetera, e certo Leni dev'essersene uscita col suo solito disarmante «E con questo?», e allora quella donna le spiegò ben bene, anche se tardi, come stavano le cose tra nazisti ed ebrei, e le mostrò - naturalmente ce l'aveva in biblioteca - lo "Stürmer"* e le spiegò tutto, e Leni, quando venne da me, era inorridita. Finalmente aveva afferrato qualcosa.
Ma non mollò, s'era messa in testa di avere il suo Kafka e di leggerlo, e ci riuscì! Pensi che andò in treno a Bonn, da alcuni professori per i quali suo padre aveva lavorato e di cui sapeva che avevano delle grandi biblioteche, e infatti ne trovò uno che ormai era un nonnetto di settantacinque anni passati e se ne stava là in mezzo ai suoi libri, ormai pensionato, e sa che cosa le disse quello, alla lettera? «Ma figliuola, ha perso la testa? Kafka, nientemeno? Perché non addirittura Heine?» Però fu molto gentile con lei, si ricordò di lei e di suo padre, solo che non aveva quel libro e dovette andare da un collega e poi da un altro finché ne trovò uno con cui la fiducia era reciproca e che per di più possedeva il libro. Non fu tanto semplice, la cosa durò un giorno intero, sa, arrivò a casa nel cuore della notte e aveva il libro nella borsetta, non era una cosa tanto semplice perché non solo bisognava trovare uno che si fidasse del professore e di cui il professore potesse fidarsi, ma quello doveva fidarsi anche di Leni, e non solo doveva avere il libro ma anche cacciarlo fuori! Effettivamente ne trovarono due che lo avevano, ma il primo non volle darlo. Roba da matti, le preoccupazioni di Leni e di Boris, quando era in ballo la vita, la vita nuda e cruda. "
*Settimanale di propaganda nazista veementemente antisemita, edito sin dal 1923.
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Heinrich Böll, Foto di gruppo con signora, (traduzione di Italo Alighiero Chiusano), Einaudi (collana Tascabili), 1972.
[Edizione originale: Gruppenbild mit Dame, Verlag Kiepenheuer & Witsch, Köln, 1971]
#Heinrich Böll#Foto di gruppo con signora#libri#Letteratura tedesca del XX secolo#citazioni#letteratura europea del '900#letteratura europea del XX secolo#leggere#narrativa#narrativa del '900#citazioni letterarie#Germania#letture#1971#anni '70#Franz Kafka#bibliofilia#bibliomania#biblioteche#Nella colonia penale#antisemitismo#ingenuità#regimi autoritari#taotalitarismo#seconda guerra mondiale#classici novecenteschi#anti-intellettualismo#Italo Alighiero Chiusano#lettori#Bonn
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Auschwitz: 80 anni dalla liberazione. Una memoria che non deve svanire
La storia del campo di concentramento più tristemente celebre e la testimonianza di Jack Tavin.
La storia del campo di concentramento più tristemente celebre e la testimonianza di Jack Tavin. La tragedia di Auschwitz.Il campo di concentramento di Auschwitz, situato vicino alla cittadina polacca di Oświęcim, è il simbolo della Shoah e degli orrori perpetrati durante la Seconda guerra mondiale. Questo vasto complesso, composto da oltre 40 sottocampi, fu il teatro dello sterminio di 1,1…
#27 gennaio 1945#Alessandria today#Antisemitismo#Armata Rossa#Auschwitz#campi di sterminio#campo di concentramento#Commemorazione#cultura della memoria#deportazioni#dignità umana#Diritti Umani#Discriminazione#Ebrei#Educazione storica#genocidio#Giornata della memoria#Google News#italianewsmedia.com#Jack Tavin#lezioni dalla storia#liberazione Auschwitz#memoria collettiva#Memoria storica#Nazismo#negazionismo#odio e razzismo#Olocausto#oppositori politici#Pier Carlo Lava
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No hay ninguna excusa para la ola de antisemitismo que se ha despertado en estos últimos tiempos.
La sociedad nos juzga por querer defendernos. Lo único que pedimos siempre es La Paz ✌️. Pero se niegan a aceptar de que somos inocentes y que nuestro derecho a existir es válido como pueblo y nación. Am Israel 🇮🇱 Jai. Shalom
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El antisemitismo en Europa alcanza cotas sin precedentes, alertan organizaciones especializadas
Las comunidades judías viven con temor a llevar una vida con normalidad y evitan exhibir símbolos religiosos e identitarios por miedo a agresiones Daniela Brik Manifestación por la protección de la vida judía en Berlín, AlemaniaEFE El antisemitismo en países europeos aumenta cada año desde hace tres lustros, según vienen reflejando los estudios sobre el fenómeno llevados a cabo por diferentes…

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#Alerta#Antisemitismo#Autor Daniela Brik#Comunidades judias#El Debate .com#Europa#Guerra con Israel#union Europea
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Axel Kicillof participó en la AMIA y renovó compromiso con la Justicia
#Política | Axel Kicillof participó en la AMIA y renovó compromiso con la Justicia En el #EncuentroFederalporlaMemoria, #AxelKicillof y otros gobernadores firman un acta compromiso en la #AMIA para combatir el #antisemitismo y promover la #justicia, a 30 días del aniversario del atentado.
En el Encuentro Federal por la Memoria, Axel Kicillof y otros gobernadores firman un acta compromiso en la AMIA para combatir el antisemitismo y promover la justicia, a 30 días del aniversario del atentado. El gobernador de la provincia de Buenos Aires, Axel Kicillof, participó en el Encuentro Federal por la Memoria en la Asociación Mutual Israelita Argentina (AMIA), un evento que refuerza el…

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#acta compromiso#AMIA#aniversario#antisemitismo#Argentina#Asociación Mutual Israelita Argentina#atentado a la AMIA#Axel Kicillof#Buenos Aires#comunidad Judía#Encuentro Federal por la Memoria#justicia#xenofobia
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Testimonio de Ilana Gritzewsky, joven mexicana ex secuestrada de Hamás
🇲🇽 llana Gritzewsky comparte su testimonio de lo que vivió el 7 de octubre de 2023, cuando terroristas de Hamás ingresaron al kibutz Nir Oz, donde ella vivía junto a su novio. Recuerda cómo trató de salvar su vida, el temor y la constante incertidumbre por lo que les sucedería y su lucha por ser la voz de quienes aún permanecen secuestrados en Gaza, entre ellos su novio.
Webinar "Feminicidio el 7 de octubre: Una historia que no te han contado", organizado por la Oficina de Presidencia de Israel, Combat Antisemitism Movement (CAM) e Israel, Leche y Miel.
youtube
🇺🇸 Llana Gritzewsky shares her testimony of what she experienced on October 7, 2023, when Hamas terrorists entered the Nir Oz kibbutz, where she lived with her boyfriend. She recalls how she tried to save her life, the fear and constant uncertainty about what would happen to them, and her fight to be the voice for those still held captive in Gaza, including her boyfriend.
Webinar "Femicide on October 7: A Story You Haven't Been Told," organized by the Office of the President of Israel, Combat Antisemitism Movement (CAM), and Israel, Milk and Honey.
#judaísmo#jewish#cultura judía#israel#mexico#méxico#🇲🇽#🇮🇱#rehen#secuestro#judaism#jumblr#antisemitismo#antisemitism#judío#kibbutz#nir oz#gaza#feminicidio#femicide#7 de octubre#october 7#palestine#palestina#llana Gritzewsky#judía#mexicana#mexican#amor#familia
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Si quieren hablar de intolerancia religiosa, aquí tienen los verdaderos fanáticos intolerantes:
El tirador de Fort Hood era un musulmán. Los atacantes del U.S.S. Cole eran musulmanes. Los atacantes del Nightclub de Bali eran musulmanes. Los atacantes del metro de Londres eran musulmanes. Los atacantes del Teatro de Moscú eran musulmanes. Los atacantes de la maratón de Boston eran musulmanes. Los atacantes del vuelo de Pan-Am eran musulmanes. Los secuestradores del Air France - Entebbe eran musulmanes. La toma de la embajada de EEUU, en Irán, fue por musulmanes. Los atacantes de la Embajada de EE.UU. en Beirut eran musulmanes. El ataque a la Embajada de EE.UU. en Irán fue hecho por los musulmanes. Los atacantes suicidas en Buenos Aires eran musulmanes. Los atacantes en las olimpiadas de Munich eran musulmanes. Los atacantes a la Embajada de EE.UU. en Kenia eran musulmanes. Los atacantes de las Khobar Towers saudíes eran musulmanes. Los atacantes del cuartel de los Marines en Beirut eran musulmanes. Los atacantes de los escolares rusos en Besian eran musulmanes. Los atacantes del World Trade Center fueron musulmanes. Los atacantes de Bombay en India eran musulmanes. Los atacantes a los trenes de cercanías de Madrid eran musulmanes. Los secuestradores del barco Achille Lauro eran musulmanes. Los secuestradores del avión, el Los asesinos del mercado kosher de París eran musulmanes. Los asesinos en la revista Charlie Hebdo de París eran musulmanes. El atacante del Stade de France en París era musulmán. Los asesinos del teatro Bataclan en París eran musulmanes. El asesino de la discoteca en Orlando era musulmán. El asesino del camión de Niza era musulmán. Los asesinos del aeropuerto de Bruselas eran musulmanes.
Todo ello sin contar los múltiples ataques realizados en Israel.
Parémonos a pensar
Budistas que viven con hindúes = No Problem. Hindúes que viven con cristianos = No Problem. Hindúes que viven con judíos = No Problem. Cristianos que viven con sintoístas = No Problem. Sintoístas que viven con confucianos = No Problem. Confucianos que viven con bahá'ís = No Problem. Bahá'ís que viven con judíos = No Problem. Judíos que viven con ateos = No Problem. Ateos que viven con los budistas = No Problem. Budistas que viven con sijs = No Problem. Sijs que viven con hindúes = No Problem. Hindúes que viven con bahá'ís = No Problem. Bahá'ís que viven con cristianos = No Problem. Cristianos que viven con judíos = No Problem. Judíos que viven con los budistas = No Problem. Budistas que viven con sintoístas = No Problem. Sintoístas que viven con ateos = No Problem. Ateos que viven con confucianos = No Problem. Confucianos que viven con hindúes = No Problem.
Sigamos pensando
Musulmanes que viven con hindúes = Problema. Musulmanes que viven con budistas = Problema. Musulmanes que viven con cristianos = Problema. Musulmanes que viven con judíos = Problema. Musulmanes que viven con sijs = Problema. Musulmanes que viven con bahá'ís = Problema. Musulmanes que viven con sintoístas = Problema. Musulmanes que viven con ateos = Problema.
MUSULMANES QUE VIVEN CON MUSULMANES = GRAN PROBLEMA.
Primera deducción: EL PROBLEMA ES EL ISLAM
Los musulmanes:
No están contentos en Gaza. No están contentos en Palestina. No están contentos en Egipto. No están contentos en Libia. No están contentos en Marruecos. No están contentos en Irán. No están contentos en Irak. No están contentos en Yemen. No están contentos en Afganistán. No están contentos en Pakistán. No están contentos en Siria. No están contentos en Líbano. No están contentos en Nigeria. No están contentos en Sudán. No están contentos en Kenia.
Entonces, ¿dónde son felices?
Son felices en Australia. Son felices en Inglaterra. Son felices en Bélgica. Son felices en Francia. Son felices en Italia. Son felices en España Son felices en Alemania. Son felices en Suecia. Son felices en los EE.UU.* Son felices en Canadá. Son felices en Noruega* Son felices en la India. ¡Son felices en casi todos los países que no son islámicos!
Y, ¿a quién culpan?
No al Islam No a sus lideres* No a sí mismos. ¡Culpan a los países en los que son felices! Y quieren cambiarlos para que sean como los países de los que emigraron porque no estaban contentos.
¿Cuáles son sus principales organizaciones?
Yihad Islámica: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. ISIS: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Al-Qaeda: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Talibán: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Hamas: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Hezbollah: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Boko Haram: UNA ORGANIZACIÓN terrorismo islámico. Al-Nusra: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Abu Sayyaf: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Al-Badr: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Hermanos Musulmanes: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Lashkar-e-Taiba: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Frente de Liberación de Palestina: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Ansaru: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Jemaah Islamiyah: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Abdullah Azzam Brigadas: UNA ORGANIZACION de terrorismo islámico. Nassr Al Din Al Khazzam Brigadas: UNA ORGANIZACIÓN de terrorismo islámico. Frente Moro de Liberación Nacional… Pues eso!!! A pensar!!! …Como resolvemos este problema???…lo ideal seria con educación pero la rechazan!!!…
Conclusión tenemos un Gran problema…y mañana cualquiera de nosotros puede ser una víctima y cuando haya mucho porcentaje de musulmanes habrá persecuciones asesinas contra otras religiones y tarde o temprano reventaremos como pasa en todo pais invadido por los musulmanes. Y no ocurre porque si, lo ordena el Corán.
#el socialismo no es la respuesta#israel#palestina#antisemitismo#no al comunismo#no al marxismo cultural#no al socialismo
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Piantedosi e l'antisemitismo
Oh questo è quello che giustificava le FDO quando menavano gli studenti che protestavano a favore della Palestina...
e allora Bibbiano?
#piantedosi#israele#israel#palestine#palestina#fdi#fratelli d'italia#antisemitismo#sionismo#meloni#gioventù hitleriana#gioventù nazionale
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“ Un operaio in tuta turchina stava oliando una grande trebbiatrice, curvo sulle ruote e gli ingranaggi. Io m’ero fermato in mezzo al cortile, e lo guardavo lavorare da lontano. Oliava le sue macchine, continuava a fare il suo mestiere, come se la guerra fosse lontana, come se la guerra non avesse neppure sfiorato il villaggio di Pestchanka. Dopo alcuni giorni di pioggia era uscito il sole, l’aria era tiepida, le pozzanghere d’acqua fangosa specchiavano un pallido cielo azzurro percorso da lievi nuvole bianche. A un certo punto entrò nel kolkhoz un ufficiale tedesco delle SS seguito da alcuni soldati. L’ufficiale si fermò a gambe larghe in mezzo al cortile, guardandosi intorno. Ogni tanto si voltava a parlare ai suoi uomini: alcuni denti d’oro luccicavano dentro la bocca rosea. A un tratto vide l’operaio curvo a oliare la macchina, e lo chiamò. «Du, komm, hier!». L’operaio si avvicinò zoppicando. Anch’egli era zoppo, lo avevano lasciato indietro perché era zoppo. Stringeva nella mano destra una grossa chiave inglese, nella sinistra un oliatore d’ottone. Nel passare accanto al cavallo gli disse qualcosa a voce bassa, e il cavallo cieco gli strofinò il muso sulla spalla, lo seguì zoppicando per alcuni passi. L’operaio si fermò davanti all’ufficiale, si tolse il berretto. Aveva i capelli neri e crespi, il viso grigio, magro, gli occhi opachi. Era certamente un ebreo. «Du bist Jude, nicht wahr?» gli domandò l’ufficiale. «Nein, ich bin kein Jude» rispose l’operaio scotendo la testa. «Cto? ti niè Evriu? Ti Evriu! tu sei ebreo!» gli ripeté in russo l’ufficiale. «Da, ja Evriu, sì sono ebreo» gli rispose in russo l’operaio. L’ufficiale lo guardò a lungo, in silenzio. Poi gli domandò lentamente: «E perché, un momento fa, mi hai risposto di no?». «Perché me lo hai domandato in tedesco», rispose l’operaio. «Fucilatelo!» disse l’ufficiale». “
Curzio Malaparte, Kaputt, Introduzione di Mario Isnenghi, Mondadori ( Collana Oscar narrativa n° 1102 ), 1978; pp. 84-85.
[ 1ª ed. originale nel 1944 presso l’editore Casella di Napoli ]
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