#Giornata della memoria
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(fonte: corvelva1993 - Telegram)
#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#discriminazioni#giornata della memoria#vax#propaganda#virus#nazismo#sistema#dittatura#verità#covid
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Il bambino con il pigiama a righe
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della Memoria resta sola memoria d’averla avuta
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"Quando finalmente torni alla tua vecchia casa, scopri che non era la vecchia casa che ti mancava, ma la tua infanzia…"
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Finchè una manica di ignoranti penserà che anche LVI ha fatto cose buone, questi episodi sono solo tutta pubblicità.
Poi davanti a questi episodi quelli che esordiscono con "e allora le foibe?" e hanno la faccia da culo di dire che non sono fascisti, andrebbero mandati affanculo senza passare dal via.
Che non è possibile che in 99 su 100 commemorazioni della giornata della memoria ci sia qualcuno che esalta il fascismo.
E ormai pure quelli che poi svicolano con un "non sono fascista ma" e invece manco si scusano stanno diventando una minoranza.
I risultati però si vedono, in 30 anni di spostamenti a destra, non sembra che questi ancora oggi siano capaci di fare cose buone.
Sono l'apoteosi del "io sono io e voi non siete un cazzo".
E tutto questo non solo costerà ai fessi che ci hanno creduto, ma anche a tutti gli altri e ancora non si vede un orizzonte in cui le cose cominceranno a cambiare.
Quelli che decantano il darwinismo sociale e più si preoccupano dell'enorme emergenza sostituzione etnica per colpa della teoria gender in nome del sovranismo saranno i principali responsabili della nostra perdita di sovranità per mancanza di competitività esattamente verso quelli che più disprezzano.
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In due millenni si sono mai visti casi in cui siano stati la libertà e l’amore per l’uomo a impiegare l’antisemitismo quale strumento della propria battaglia? A me non risulta. L’antisemitismo del quotidiano è un antisemitismo non cruento. È la prova che al mondo esistono idioti, invidiosi e falliti. Nei paesi democratici può insorgere un antisemitismo di natura sociale, che si manifesta negli organi di stampa appartenenti a gruppi reazionari, nell’operato di quegli stessi gruppi (per esempio nel boicottaggio della manodopera o delle mercanzie ebraiche) e in un sistema religioso o ideologico reazionario. Nei paesi totalitari, dove la società civile non esiste, può svilupparsi solo un antisemitismo di Stato. L’antisemitismo di Stato è la prova che lo Stato si serve di idioti, reazionari e falliti, che sfrutta l’ignoranza dei superstiziosi e il rancore di chi ha fame. Al suo primo stadio un tale antisemitismo è discriminatorio: lo Stato permette agli ebrei di vivere solo in determinati luoghi e di svolgere determinate professioni, vieta loro di occupare posizioni di rilievo, di frequentare le università, di ottenere titoli accademici e via dicendo. Dopo di che passa allo sterminio. In epoche in cui le forze reazionarie di tutto il mondo si scontrano – a loro fatale detrimento – con le forze della libertà, l’antisemitismo si fa ideologia di Stato e di partito. Così è successo nel XX secolo, l’era del nazismo.
Vasily Grossman, Vita e destino
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MEMORIA
La storia insegna, ed è così.
Ma l'uomo è un cattivo allievo.
Mi chiedo allora, a cosa serve ricordare?
"Bisogna ricordare perché bla, bla, bla"
Allora riformulo la domanda, a cosa serve ricordare se non s'impara nulla dagli errori, dalle atrocità e dalla crudeltà del passato?
Se si ripetono puntali e ciclicamente le guerre, i massacri e gli stermini di massa?
Queste ricadute di disumanità collettiva risalgono alla notte dei tempi, la prima guerra documentata avvenne fra le città-stato di Lagash e Umma nel c. 2450 a.C.
"Eh, ma si parla di tempi diversi"
Ah già, allora i conflitti di oggi? Sono diversi? Sicuramente per le modalità, ma la crudeltà resta.
Allora penso a una cosa: che questa è la natura dell'uomo.
Deve dimostrare di avere il potere, per motivi economici e territoriali (anche religiosi), brama la supremazia.
Lo ha sempre fatto e continuerà a farlo.
Le vittime di ieri diventeranno gli aguzzini del domani, chi subirà poi si vendicherà. Una ruota sanguinaria che continuerà a girare.
Se anagrammiamo MEMORIA ne esce REMARE.
I conflitti generano un mare di sangue, per lo più di innocenti, in questo mare rosso dovremmo tutti remare con forza nella stessa direzione. Quella della pace tra gli esseri viventi.
Memoria, ricordo, contro le violenze e altre giornate istituite per non dimenticare ci dividono sempre di più.
Ogni anno che passa la situazione e l'accanimento peggiora, con l'avvento dei media e dei social questo disagio sociale è come un'onda che investe tutti.
Perché oramai di queste ricorrenze se n'è impossessata la politica peggiore, le lotte e le ideologie sociali vengono usate per sfogare la rabbia, che nell'uomo da sempre sopravvive e si rigenera.
Mi sento meglio, durante queste ricorrenze, nel chiudere tutto quanto sia "in collegamento" e leggere un libro, sfogliare un album di vecchie fotografie o dedicarsi ad aiutare qualcuno. Meglio.
Spero che venga istituito presto la giornata della ragione e del cuore, per ricordare a tutti di usare il cervello aiutandosi con il cuore.
Se tu fai del male oggi, domani ti si ritorcerà contro. Allora tu dopodomani reagirai, ma il giorno dopo di nuovo subirai. Un loop di tragedie.
Avremmo tutti bisogno di nuove persone che governino con sapienza e in collaborazione. Ma a quanto pare quei posti di comando sono riservati solo a dei burattini.
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Ringraziate sempre il soldato sovietico per la sconfitta del nazifascismo. Basta revisionismo!
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Signori benpensanti
Spero non vi dispiaccia
Se in cielo, in mezzo ai Santi
Dio, fra le sue braccia
Soffocherà il singhiozzo
Di quelle labbra smorte
Che all'odio e all'ignoranza
Preferirono la morte
~Fabrizio De André~
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Siamo molto bravi a narrare le atrocità del passato, un tempo che a noi sembra lontano. Facciamo la lezione su quanto sia importante lo studio della storia per impedire che non si ripeta, dedichiamo una giornata al ricordo, alla memoria, ma ci giriamo dall'altra parte quando un genocidio sta avvenendo sotto i nostri occhi. E non solo in Palestina, ma anche in Congo, Sudan, Armenia, Yemen. E Ucraina. Perché di genocidio si tratta, ma qualcuno ha ancora difficoltà ad ammetterlo e a definirlo tale.
Stiamo assistendo al versamento di sangue di civili, di innocenti, mentre commemoriamo le vite delle vittime del genocidio per mano nazista.
"La memoria è l'unico vaccino contro l'indifferenza." (Liliana Segre).
Ricordate, ma non siate mai indifferenti.
#27 gennaio#giornata della memoria#per non dimenticare#ma vi dimenticate#genocide#israel is committing genocide#free congo#free palestine#free sudan#from the river to the sea palestine will be free#end genocide#ceasfire now#israel is the killer!#free yemen#free ukraine#free armenia#free lebanon#memoria
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Avere memoria perché...perché non ci siano più Auschwitz, perché non ci siano Gaza...
Perché ricordare è un dovere che non possiamo disperdere, che non possiamo non trasmettere ai nostri figli, ai nostri nipoti.
Erri De Luca:
"Ho imparato lo yiddish per arrivare al Canto.
...Traduco il Canto perché è il canto dei canti, il vertice in poesia dell’esperienza della distruzione.
...Nel Canto c’è la vita feroce che vuole resistere con parole proprie e sceglie per resistenza la poesia”.
...da "Il Canto del popolo yiddish messo a morte"
(Itzhak Katzenelson)
CANTA
Canta, prendi l’arpa nella tua mano vuota, svuotata e lieve,
sulle sue corde magre getta le tue dita dure,
come cuori in pena, l’ultimo dei canti,
canto degli ultimi yidn sul suolo d’Europa.
Come faccio a cantare? Come aprire la bocca
se sono rimasto io solo solamente?
Mia moglie, i miei due cuccioli, orrendo
un orrore mi scuote, piangere, da lontano sento piangere.
Canta, canta, solleva in alto la tua voce di pena e di rovina.
Cerca, cercalo lassù da qualche parte, se ancora ci sta.
E cantagli, canta per lui l’ultimo canto dell’ultimo degli yidin,
vissuto, morto, non sepolto e nient’altro.
Come faccio a cantare? Come posso levare la testa?
Mia moglie portata via, il mio Bentzi e Yomele,
piccolino,
non li ho più e non mi lasciano mai.
Ombre scure dei miei luminosi, ombre gelate e cieche.
Canta, canta un’ultima volta ancora sulla terra, getta
la testa indietro, rovescia gli occhi pesanti su di lui
e canta per l’ultima volta, suona per lui sull’arpa.
Non ce n’è più di yidn. Messi a morte
non ce ne sono più.
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Memoria e... lpocrisia
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Today (actually in the whole last week), for the Giornata della Memoria = Holocaust Remembrance Day, Italian Tv channels offer many shows to keep the awarness about what has been. For example:
-you can watch these videos and shows online on Raiplay and mediaset play (add in the search bar: "giornata della memoria"; you'll see appear other titles for other celebrations, look at the date). -Liliana Segre will talk from the Binario 21 in Milan live today (January 27th, 8:30 PM) on RaiUno. (ofc there are other planned live movies and shows, check the tv guides -guida tv- for both) -other private tvs as well offer contents but those are more difficult to be found online
Contents may be geoblocked where you live so I suggest you to use an Italian vpn. If you need more infos please feel free to send an ask
#giornata della memoria#it#italian#italiano#langblr#italian language#italian langblr#language#languages#parole words#traduzioni#italianblr#italian history#world history
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Una giovane madre ebrea cammina sulla spiaggia con suo figlio. All'improvviso si alza un onda e trascina il bambino in mare. La madre disperata: -Dio, Dio, cosa hai fatto al mio unico figlio? In quel momento un'altra onda solleva il bambino dall'acqua e lo ributta sulla spiaggia. La madre lo abbraccia lo bacia gli carezza la testa poi alza di nuovo gli occhi al cielo e grida: - Dio ... aveva un cappello!
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