#Ebrei
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Alza la cornetta, la vergine ti aspetta...
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L’esperienza personale come fonte per un romanzo in terza persona: Moravia e Morante
Come Tempo di uccidere, anche La Storia di Elsa Morante e La ciociara di Alberto Moravia devono molto all’esperienza diretta dei loro autori. Si tratta di due casi assunti come esemplificativi di una categoria ben più ampia – comprendente senz’altro testi anche più rappresentativi; su tutti, quelli di Primo Levi, da porre in realtà su un livello diverso perché implicanti un’idea molto forte di…
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#Alberto Moravia#ciociara#Cristina Michielon#ebrei#Elsa Morante#esperienza#Fondi#fuga#guerra#romanzo#storia
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Così, per la cronaca e memoria.
Morti di serie a e b, a seconda della convenienza storica, i nazisti sono sempre gli altri.
#memoria corta#nazismo#palestina#free palestina#memoria#cronaaca#sabra e shatila#palestinesi#eccidio#israele#israel#ebrei#nazisti
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Sono anni, molti anni, che dico che sento scorrere nelle mie vene la questione (e il conflitto) arabo-israeliano.
Ma credo di non aver mai espresso la mia opinione meglio di come ho fatto in questo post di 9 anni fa.
A Gaza la sproporzione tra i contendenti è tale da non poter essere ignorata. È come se un mio alunno mi bucasse le ruote della macchina e io mettessi a ferro e a fuoco la sua casa, con dentro la nonna, il nonno, i genitori e i fratelli più piccoli.
Una tragedia che si trasforma in una faida governata dalla legge del taglione. Fino all'eliminazione dell'ultimo essere umano vivo nel teatro di guerra.
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Ognuno è l’ebreo di qualcuno.
Primo Levi
#primo levi#ebrei#stop razzismo#razzismo#discriminazione#frasi forza#amarsi#tumblr#resilienza#coraggio#forza e coraggio#gli altri siamo noi#insieme#frasi tumblr#inclusione
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“ Agli occhi del marxista la lotta di classe non è in nessun modo il combattimento tra il Bene e il Male: è un conflitto di interessi tra gruppi umani. Ciò che induce il rivoluzionario ad adottare il punto di vista del proletariato è anzitutto il fatto che questa classe è la sua, poi il fatto che è la classe oppressa, che è la classe di gran lunga più numerosa e la sua sorte, per conseguenza, tende a confondersi con quella dell'umanità, infine che le conseguenze della sua vittoria necessariamente comporteranno la soppressione delle classi. Lo scopo del rivoluzionario è quello di cambiare l'organizzazione della società. E per ottenerlo occorre senza dubbio distruggere il vecchio regime, ma questo non basterebbe: prima di tutto conviene costruire un ordine nuovo. Se per assurdo la classe privilegiata volesse concorrere alla costruzione socialista e si avessero prove manifeste della sua buona fede, non ci sarebbe alcuna ragione valida per respingerla. E se è assai improbabile che essa offra di buon grado il suo concorso ai socialisti, è perché la sua stessa situazione di classe privilegiata glielo impedisce, non certo per chissà quale demone interiore che la spingerebbe suo malgrado ad agire male. In tutti i casi, delle frazioni di questa classe, se se ne staccano, possono sempre essere aggregate alla classe oppressa e queste frazioni saranno giudicate dai loro atti, non dalla loro essenza. «Me ne infischio della vostra essenza eterna», mi diceva un giorno Politzer. Per il manicheista antisemita invece l'accento è posto sulla distruzione. Non si tratta di un conflitto di interessi, ma dei danni che una potenza malvagia causa alla società. Di conseguenza, il Bene consiste innanzitutto nel distruggere il Male. Sotto l'acredine dell'antisemita si nasconde l'ottimistica convinzione che l'armonia, una volta soppresso il Male, si ristabilirà da sola. Il suo compito è dunque esclusivamente negativo. Non si tratta di costruire una società, ma solamente di purificare quella che esiste. Per ottenere questo scopo, il concorso degli ebrei di buona volontà sarebbe inutile ed anzi nefasto e d'altra parte un ebreo non potrebbe essere di buona volontà. Cavaliere del Bene, l'antisemita è sacro, l'ebreo è pure lui sacro a suo modo: sacro come gli intoccabili, come gli indigeni colpiti da un tabù. Così la lotta viene condotta su un piano religioso e la fine del combattimento non può essere altro che una distruzione sacra. I vantaggi di questa posizione sono molteplici: per prima cosa, essa favorisce la pigrizia dello spirito. Abbiamo visto che l'antisemita non capisce niente della società moderna, sarebbe incapace di concepire un piano costruttivo; la sua azione non può collocarsi al livello della tecnica, ma si mantiene sul terreno della passione. Ad una impresa di largo respiro egli preferisce un'esplosione di rabbia analoga all'amok dei malesi. La sua attività intellettuale si rifugia nell'interpretazione: cerca negli avvenimenti storici il segno della presenza d'una potenza malvagia. Da ciò quelle invenzioni puerili e complicate che lo rendono simile ai grandi paranoici. Ma d'altra parte l'antisemitismo convoglia le spinte rivoluzionarie verso la distruzione di determinati uomini, non delle istituzioni; una folla antisemita crederà d'aver fatto abbastanza quando avrà massacrato alcuni ebrei e bruciato qualche sinagoga. Rappresenta dunque una valvola di sicurezza per le classi possidenti che incoraggiandolo sostituiscono ad un odio pericoloso contro il regime un odio benigno contro dei privati. “
Jean-Paul Sartre, L'antisemitismo. Riflessioni sulla questione ebraica, introduzione di Filippo Gentili, traduzione di Ignazio Weiss, Mondadori (collana Oscar / Saggi), 1990. [Libro elettronico]
[ 1ª Edizione originale: Reflexions sur la question juive, Gallimard, novembre 1946 ]
#Jean-Paul Sartre#antisemitismo#saggistica#letture#libri#Riflessioni sulla questione ebraica#leggere#saggi#citazioni#filosofia del XX secolo#esistenzialismo#valori morali#classi#etica della responsabilità#libertà#responsabilità#fanatismo#intellettuali europei del '900#manicheismo#ebrei#Europa#Storia d'Europa del XX secolo#umanesimo ateo#marxismo#seconda guerra mondiale#cultura europea#lotta di classe#crimini contro l'umanità#Francia#proletariato
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Anche in Italia le spoliazioni di beni di famiglie ebree furono massicce
I territori più ferocemente colpiti dalle spoliazioni di beni della popolazione ebraica furono i Paesi dell’Europa dell’est, la Polonia su tutti, dove si trovavano le comunità più numerose <468. Cittadini polacchi ed ebrei furono sterminati o deportati, mentre le loro proprietà confiscate. I nazisti si impossessarono, così, di molte opere d’arte delle collezioni polacche. Tra queste la collezione…
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Armata Rossa: sì o no in base all'evenienza. L'annuale cancellazione della memoria storica.
Da quasi un anno i telegiornali del gruppo Mediaset, e purtroppo non solo, utilizzano sistematicamente l’appellativo “Armata Rossa” per riferirsi alle azioni dell’esercito russo, o almeno, a quello che gli imputano.L’Armata Rossa era l’esercito dell’Unione Sovietica, un paese che non esiste più da 32 anni, diverso per composizione, dimensioni, economia e politica rispetto a quello che è l’attuale…
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#Armata Rossa#Auschwitz#Comunismo#Ebrei#eu#Fascismo#Giorno della Memoria#Nazismo#polonia#red army#sovietici#Storia#Unione Europea#Unione Sovietica
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FREEZE CORLEONE,
IL PROTOTIPO DEL NUOVO RAGAZZO EUROPEO: GENITORI DIVORZIATI CHE NON SI PARLANO, MULTIETNICO, MULTICULTURALE E CANTANTE TRAP.
Mentre in Italia si discute della pesca di Esselunga e se non sia un desiderio legittimo vedere i propri genitori tornare insieme c'è chi sta AVANTI e per trovarlo basta valicare le alpi
Ma per conoscerlo dobbiamo fare un bel passo INDIETRO, diciamo ai primissimi anni 90.
Siamo in Sicilia, esattamente a Palermo e la protagonista di questa storia è una ventenne centrosocialara. Erano i primi tempi della globalizzazione e tra le altre cose un po' tutti conoscono nuovi costumi e nuove culture che a sinistra vengono assunte come salvifiche e come necessarie per cambiare la società italiana in meglio: "immigrati non lasciateci soli con gli italiani" insomma, quella roba lì.
La ragazza palermitana, coerentemente col suo pensiero, ospita a casa un immigrato del Senegal con cui ovviamente fa subito un figlio che nei suoi pensieri è femminista, meticcio, di sinistra e laico.
Diciamo che non va proprio così ma questo lo vedremo dopo.
Quello che lei vede subito è il suo amato scappare dalla camera da letto per tornare nel suo paese, dove lo aspettano le sue otto mogli. D altronde è quella la sua cultura e forse la ventenne siciliana non lo sapeva cosi trovandosi da sola emigra a Parigi dove nasce il piccolo Lorenzo con la promessa che un giorno il padre sarebbe tornato mettendogli quindi il suo cognome, Dhakate.
Il padre effettivamente torna ma 11 anni dopo. Nella versione senegalese dell' islam la madre deve crescere il bambino fino a quando non c è il primo segno di pubertà. Arrivato quel momento la responsabilità dell' educazione è del padre che lo prenderà sotto la sua ala protettrice e gli insegnerà la parola del Profeta.
Lorenzo viene iscritto in un college in Canada, dove vive il ramo maschile della sua famiglia, ma sembra poco interessato allo studio dato che inizia subito la carriera che più gli interessa: lo spacciatore, in particolare di Lean ( una droga sintetica sciroppata a metà strada tra popper e cocaina inventata dai chimici inglesi per Churchill di cui era ghiotto).
A 20 anni però l'imprevisto: gli salta il carico della vita perché arrivano centinaia di litri di prodotto falso dall' Alaska.
Dopo la crepa presa non si perde d animo e si trasferisce in Francia, dato che è cittadino transalpino grazie allo ius soli, e li inizia a fare musica trap in versione "Cloud drill" , la nuova tendenza molto più ambiente filosofica proveniente da Londra. Diventa subito discretamente famoso grazie alla sua crew, i 667 ( "un numero in più di SoroSSatana con cui non scendiamo a patti") nel suo sobborgo, LES Liles, dove approfondisce la sua cultura politica e religiosa e diviene simpatizzante dell' ideologia nazionalsocialista e praticante dell' islam radicale, la versione wahabita.
E li diventa FREEZE CORLEONE, il nuovo astro nascente della trap francese e tutti scommettono sul suo futuro.
Ed a ragione perché il suo momento col destino lo vive l'undici settembre, data scelta diciamo non a caso, nel 2020, all uscita del suo primo disco, "La Menache fantome" con etichetta la major Universal.
" Determinato ed ambizioso come un giovane Adolf negli anni 30"
" La musica dei bianchi fa schifo ma noi ne@ri arriviamo sui carrarmati tedeschi e conquistiamo Parigi"
" Fratello Bin L. guidaci a New York in modalità avion"
" Vado in campo e smarco gli ebrei sulla Maserati come fa Marco Verratti"
" Israele come Babilonia, nel nome del Profeta"
Le sue canzoni diventano subito inni nelle banlieue, in particolare la sua dove detta legge ( qui vigono solo tre valori: l'Islam, il verbo di Adolf. H. e la Lean dichiarerà nella sua prima Intervista), la Universal si rende conto di aver fatto un autogol e rescinde il contratto per giusta causa. "Ma ormai è tardi" direbbe qualcuno.
Difatti Lorenzo sta già a due dischi di platino dopo solo un mese e questo fa arrabbiare non poco il ministro degli interni, il falco macroniano Gerardo Dermanin.
Quest' ultimo quindi posta su Twitter una canzone di Corleone affermando che "questa immondizia antisemita non ha diritto di cittadinanza in Francia" ricevendo svariate critiche dai giovani di seconda generazione che gli fanno presente che se Charlie Hebdo può fare certe vignette allora anche Corleone può cantare le sue canzoni in cui inneggia ai campi di concentramento, all invasione tedesca dell' Europa e all undici settembre.
Non fa una piega se non fosse che proprio Lorenzo risponde al twit affermando "che se ne frega tutti i giorni della Shoah".
Così scatta immediatamente il mandato di arresto per lui che però riesce a fuggire in Senegal dove compra proprio un carrarmato con cui giura di invadere la Francia dove torna dopo otto mesi, decaduta la pratica di arresto, e realizza insieme al suo amico Julienne Schwarzer il singolo più venduto e famoso della storia della Trap francese "Mannschaft".
Arriva a 5 dischi di platino nel frattempo e con la sua crew detta legge nei locali di mezza Europa vestiti con le tute del Psg e del City( le squadre più forti in Europa a proprietà ovviamente araba wahabita) anche se Lorenzo in particolare esibisce sempre quella della Roma di cui è tifoso, in primis nella sua foto più famosa dove usa 1kg di hashish come guancialino a destra e a sinistra.
Chissà che ne pensa la madre che voleva un bimbo aperto, di sinistra e multiculturale e si ritrova come figlio il trapper più famoso in Francia di simpatie nazionalsocialiste, islamista, misogino e maschilista.
Una pesca dell' Esselunga sciroppata alla Lean per tutti, barista.
[Dario Berardi]
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Una giovane madre ebrea cammina sulla spiaggia con suo figlio. All'improvviso si alza un onda e trascina il bambino in mare. La madre disperata: -Dio, Dio, cosa hai fatto al mio unico figlio? In quel momento un'altra onda solleva il bambino dall'acqua e lo ributta sulla spiaggia. La madre lo abbraccia lo bacia gli carezza la testa poi alza di nuovo gli occhi al cielo e grida: - Dio ... aveva un cappello!
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Giorno della Memoria, 27 Gennaio 2023 "E NON COMINCIARONO NEPPURE A VIVERE" In questo luogo, 2.091 tra donne, uomini e bambini, furono vittime della follia nazista. All’alba, 5:40 del 16 ottobre 1943, oltre 300 soldati delle SS e 20 poliziotti italiani, sotto il comando dell’ufficiale nazista Herbert Kappler, circondarono il Ghetto e iniziarono a dare la caccia agli ebrei porta a porta, soprattutto in via del Portico d’Ottavia, i palazzi furono svuotati, violentati dalle urla dei soldati. Era un sabato, quel 16 ottobre 1943. Giorno di festa degli ebrei, scelto probabilmente da Kappler per fare ancora più male. Furono deportati nel Campo di concentramento di Auschwitz, da lì ne torneranno solo sedici. #giornatadellamemoria #pernondimenticare #27gennaio #auschwitz #antifascismo #olocausto #primolevi #giornodellamemoria #deportazione #antinazismo #shoa #nondimenticare #italia #ebrei #2023 #roma #porticodottavia #santangeloinpescheria (presso Ex Ghetto Ebraico) https://www.instagram.com/p/Cn66FtjIdyX/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Ciao, mi chiamo Elisa Delpari sono una ragazza italiana di 34 anni che un giorno ha deciso di cimentarsi nel mondo della scrittura, mettendo nero su bianco "1944: The rebellion", un romanzo dove una teen-ager compirà un viaggio nel tempo ritrovandosi nella mente di una partigiana italiana, vivendo così un'incredibile avventura con questo gruppo di giovani combattenti e scoprendo anche un segreto sulla sua famiglia.
Spero di avervi incuriosito con questo primo post di presentazione e se vi piace il genere, non vi resta che acquistarlo: https://amzn.to/3HFBYU9
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! Finalmente voci oneste, fuori dal coro.
Gli ex oppressi anche sulla censura ci vanno giù pesanti, oltre alle minacce ai vari giornalisti che si scostano dal loro "pensare" , anche le censure ai film dossier:
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Fin dal 9 ottobre le strutture ospedaliere di Gaza sono senza elettricità a causa della mancanza di carburante per i generatori dovuta all’assedio totale proclamato da Israele.
Il 13 ottobre, 23 ospedali hanno ricevuto ordini di evacuazione forzata.
Dai primi di novembre sono finiti sotto le bombe anche le ambulanze, mentre ormai gli ospedali di tutta la striscia sono sotto assedio in quanto l’esercito israeliano sostiene che vengono usati da Hamas per scopi militari.
Leggendo queste notizie mi vengono in mente tutta una sequela di film e aneddoti che raccontavano di perseguitati nascosti in ospedali, come quando, nel 1943, al Fatebenefratelli di Roma fu inventata un’epidemia per salvare un gruppo di ebrei rifugiati tra le corsie.
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Anche nella Rsi la propaganda culturale si fuse con quella razziale
Anche nella Rsi la propaganda culturale si fuse con quella razziale
L’ultimo atto del fascismo e della sua propaganda culturale assunsero le sembianze tipiche di un’agonia. L’iconografia della Rsi era improntata al sangue, al lutto, e recava con sè simboli funerei, insegne di morte collocate sullo sfondo di una scenografia tetra. <108 Giovanni Dolfin, ad esempio, riportò assai bene il modo in cui Mussolini guardava al Garda e alla crepuscolare repubblica che vi…
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